Foglio informativo della Parrocchia S. Pasquale Baylon, Piazza Granatello 12, 80055 Portici (Na) Ciclostilato in proprio - distribuzione gratuita - APRILE 2015 Caro amico, cara amica, vivere e celebrare la Pasqua significa fare l’esperienza di Tommaso perché anche noi abbiamo bisogno di stendere la nostra mano e toccare Gesù per poter dire di credere veramente. Ma dove possiamo toccare le ferite di Gesù e fare questo passaggio dall’incredulità alla fede matura? Le ferite di Cristo sono le ferite del nostro cuore, dei poveri, della Chiesa. Sono quelle cicatrici di chi è passato attraverso il dolore, la calunnia, l’ingiustizia e continua, come Gesù, a dire a tutti: “Pace a voi!” Sono le ferite di chi fa il bene e riceve il male, le ferite di chi fatica per la comunione e l’unità e deve fare i conti con chi semina zizzania e divisione. Amico mio, amica mia, rinnova il tuo cuore e accogli la pace di Cristo. Risorgi con Lui per- Buona Pasqua dai frati minori di S. Pasquale ché se non accogli Lui e la Sua pace resterai nel regno della morte, della lamentela, della delusione, proprio come Tommaso. La fede di Tommaso non nasce quando vede Gesù ma quando sta con gli altri discepoli. Se, come Tommaso, ti metti da parte e non vivi la vita comunitaria, se ti metti in un angolo solo a guardare e giudicare gli altri non vedrai mai Gesù, non crederai mai a chi ti dice: “Abbiamo visto il Signore, Lui è vivo in mezzo a noi!” Se invece vivrai la comunione e starai con gli altri, magari non condividendone sempre lo stile e le scelte, allora anche i tuoi occhi si apriranno, riconoscerai il Signore e potrai dire di vivere la Pasqua con i fratelli esclamando, come Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”. \Ä ÑtÜÜÉvÉ A volte, toccati dalla sofferenza o da prove che ci appaiono incomprensibili e superiori alle nostre forze, ci interroghiamo sulla fede. Per quanto mi riguarda, nel tempo del disorientamento, una luce è arrivata e mi ha confermato nella fede. Questa luce è stata l’incontro con il Signore nella preghiera e l’incontro in parrocchia con la fraternità francescana (OFS). La regola della fraternità (scritta da S. Francesco) è quella di vivere osservando il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l’esempio e gli insegnamenti di S. Francesco di Assisi, passando dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo. Gesù, dono d’ amore del Padre, è la via che ci conduce a Lui e lo Spirito Santo ci assiste per portarci verso la verità e quindi al compimento della Sua opera. Ogni francescano deve essere testimone di Cristo con la sua vita e con le parole ed essere missionario tra gli uomini. Dopo un periodo di formazione e di esperienza, la preghiera e la testimonianza della mia vita hanno confermato che il Signore, mi chiamava a vivere il Vangelo. Così, martedì 10 marzo, nella Parrocchia di S. Pasquale Baylon, durante la celebrazione Eucaristica presieduta dal Ministro Provinciale fra Agostino Esposito, alla presenza del Parroco fra Giuseppe Sorrentino, di Padre Luigi Ortaglio assistente spirituale dell’ OFS, del ministro Giuseppe Airoma e di tutta la fraternità, ho emesso con piena persuasione la Professione di vita evangelica. Tre fratelli invece hanno chiesto, con il Rito dell’ Ammissione, di entrare nella Fraternità: Maria Carrozza, Luca Ferrante e Maria Rosaria Carrozza. Possa il Signore benedire e custodire il nostro cammino. (Nunzia Musella) A Scampia: La vita a Napoli non è mai stata facile, però non è mai stata triste! È questa la vostra grande risorsa: la gioia, l’allegria. Il cammino quotidiano in questa città, con le sue difficoltà e i suoi disagi e talvolta le sue dure prove, produce una cultura di vita che aiuta sempre a rialzarsi dopo ogni caduta, e a fare in modo che il male non abbia mai l’ultima parola. Questa è una sfida bella: non lasciare mai che il male abbia l’ultima parola. Lo sappiamo, chi prende volontariamente la via del male ruba un pezzo di speranza, guadagna qualcosina ma ruba speranza a sé stesso, agli altri, alla società. La via del male è una via che ruba sempre speranza, la ruba anche alla gente onesta e laboriosa, e anche alla buona fama della città, alla sua economia. In Piazza del Plebiscito: sono venuto a Napoli per proclamare insieme a voi: Gesù è il Signore! Ogni parrocchia e ogni realtà ecclesiale diventi santuario per chi cerca Dio e casa accogliente per i poveri, gli anziani e quanti si trovano nel bisogno. Andare e accogliere: così pulsa il cuore della madre Chiesa, e di tutti i suoi figli. Vai, accogli! Vai, cerca! Vai, porta amore, misericordia, tenerezza. Quando i cuori si aprono al Vangelo, il mondo comincia a cambiare e l’umanità risorge! Se accogliamo e viviamo ogni giorno la Parola di Gesù, risorgiamo con Lui. Non cedete alle lusinghe di facili guadagni o di redditi disonesti: questo è pane per oggi e fame per domani. Non ti può portare niente! Reagite con fermezza alle organizzazioni che sfruttano e corrompono i giovani, i poveri e i deboli, con il cinico commercio della droga e altri crimini. Non lasciatevi rubare la speranza! Ai criminali e a tutti i loro complici oggi io umilmente, come fratello, ripeto: convertitevi all’amore e alla giustizia! Lasciatevi trovare dalla misericordia di Dio! Siate consapevoli che Gesù vi sta cercando per abbracciarvi, per baciarvi, per amarvi di più. Con la grazia di Dio, che perdona tutto e perdona sempre, è possibile ritornare a una vita onesta. Ve lo chiedono anche le lacrime delle madri di Napoli, mescolate con quelle di Maria, la Madre celeste invocata a Piedigrotta e in tante chiese di Napoli. Queste lacrime sciolgano la durezza dei cuori e riconducano tutti sulla via del bene. E il futuro di Napoli non è ripiegarsi rassegnata su sé stessa: questo non è il vostro futuro! Ma il futuro di Napoli è aprirsi con fiducia al mondo, dare largo alla speranza. Sperare è già resistere al male. Sperare è guardare il mondo con lo sguardo e con il cuore di Dio. Sperare è scommettere sulla misericordia di Dio che è Padre e perdona sempre e perdona tutto. A Poggioreale: Nella vita non bisogna mai spavernarsi delle cadute, l'importante è sapersi sempre rialzare. Dio dimentica e cancella sempre i nostri peccati» A volte capita di sentirsi delusi, sfiduciati, abbandonati da tutti: ma Dio non si dimentica dei suoi figli, non li abbandona mai! Anche se nella vita abbiamo sbagliato, il Signore non si stanca di indicarci la via del ritorno e dell’incontro con Lui. In cattedrale: , il segno che non c’è fraternità, sia nel presbiterio sia nelle comunità religiose è quando ci sono le chiacchiere. E mi permetto di dire questa espressione: il terrorismo delle chiacchiere, perché quello che chiacchiera è un terrorista che butta una bomba, distrugge stando fuori. Se almeno facesse il kamikaze! Invece distrugge gli altri. Le chiacchiere distruggono e sono il segno che non c’è fraternità. Quando uno incontra un presbiterio che ha le sue differenti vedute, perché deve avere differenze, è normale, è cristiano, ma queste differenze si devono manifestare avendo il coraggio di dirle in faccia. 1 2 3 4 5 6 12 13 14 16 17 18 19 M ore 18:30 S. Messa crismale in Duomo con il Cardinale Arcivescovo Giovedì Santo ore 19 Messa nella Cena del Signore e lavanda dei piedi G ore 22:30 Adorazione comunitaria Venerdì Santo ore 8:00 Lodi Mattutine ore 16:00 Ufficio della Passione di S. Francesco V ore 19:00 Azione liturgica della Passione del Signore e Adorazione della Croce S Sabato Santo ore 8:00 Lodi Mattutine - ore 23:00 Veglia Pasquale e Battesimi D Pasqua di Risurrezione SS. Messe ore 7:30; 10:00; 12:00; 19:00 L Lunedì dell’Angelo S. Messa ore 8:00 D II Dom. di Pasqua e della Divina Misericordia SS. Messe ore 7:30; 10:00; 12:00; 19:00 Ore 17:30 Incontro con volontari del Centro Missioni L Ore 19:30 Consiglio Pastorale Parrocchiale M Ore 19:30 Catechesi P. Antonio sul Sacramento dell’Ordine Sacro G Ore 19:30 Adorazione Eucaristica Ricordo mensile di S. Pasquale - SS. Messe ore 8; 9; 10 e 19 V Una notte d’amore e di perdono: Adorazione e confessioni dalle 21 a mezzanotte S Ore 19:30 Via Lucis cittadina - Porto del Granatello 23 D III Dom. di Pasqua SS. Messe ore 7:30; 10:00; 12:00; 19:00 9° Anniversario Ordinazione Sacerdotale di P. Giuseppe Ore 19:00 S. Messa solenne con P. Giovanni Paolo Bianco. G Al termine della S. Messa esposizione Eucaristica e preghiera di adorazione per le vocazioni 26 D IV Dom. di Pasqua SS. Messe ore 7:30; 10:00; 12:00; 19:00 30 G Ore 19:30 Adorazione Eucaristica Al Gesù Nuovo: A voi ammalati vi dico che se non potete capire il Signore, chiedo al Signore che vi faccia capire nel cuore che siete la carne di Cristo, che siete Cristo Crocifisso fra noi, che siete i fratelli molto vicini a Cristo. Una cosa è guardare un Crocifisso e un’altra cosa è guardare un uomo, una donna, un bambino ammalati, cioè crocifissi lì nella loro malattia: sono la carne viva di Cristo. Sul lungomare: Dio, il nostro Dio, è un Dio delle parole, è un Dio dei gesti, è un Dio dei silenzi. Il Dio delle parole, lo sappiamo perché nella Bibbia ci sono le parole di Dio: Dio ci parla, ci cerca. Il Dio dei gesti è il Dio che va. E poi il Dio del silenzio. il più grande silenzio di Dio è stato la Croce: Gesù ha sentito il silenzio del Padre, fino a definirlo “abbandono Il nostro Dio è anche il Dio dei silenzi e ci sono silenzi di Dio che non si possono spiegare se tu non guardi il Crocifisso. Ai giovani ripeto: non perdete la speranza di andare avanti sempre. Agli anziani: portate avanti la saggezza della vita; gli anziani sono come il buon vino quando invecchia. E il buon vino ha qualcosa di buono che serve sia ai giovani che agli anziani. Giovani e anziani insieme: i giovani hanno la forza, gli anziani la memoria e la saggezza. Un popolo che non cura i giovani, che li lascia senza lavoro, disoccupati e che non cura gli anziani, non ha futuro. Se noi vogliamo che il nostro popolo abbia futuro, dobbiamo avere cura dei giovani cercando per loro lavoro, cercando per loro strade di uscita da questa crisi, dando loro valori dell’educazione; e dobbiamo avere cura degli anziani che sono quelli che portano la saggezza della vita. 19 aprile-24 giugno, Cattedrale di Torino: ostensione della Sindone La Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce delle dimensioni di circa m. 4,41 x 1,13, contenente la doppia immagine accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una serie di torture culminate con la crocefissione. L'immagine è contornata da due linee nere strinate e da una serie di lacune: sono i danni dovuti all'incendio avvenuto a Chambéry nel 1532. Secondo la tradizione si tratta del Lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Questa tradizione, anche se ha trovato numerosi riscontri dalle indagini scientifiche sul Lenzuolo, non può ancora dirsi definitivamente provata. Certamente invece la Sindone, per le caratteristiche della sua impronta, rappresenta un rimando diretto e immediato che aiuta a comprendere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù. Per questo Papa san Giovanni Paolo II l'ha definita "specchio del Vangelo". Dai la tua adesione in sacrestia per il progetto “mensa dei poveri” a S. Pasquale ogni sabato, domenica e lunedì dalle 10:30 alle 13:30 CONFERMARE ISCRIZIONE CON ACCONTO ENTRO LA META’ DEL MESE SABATO 18 APRILE ORE 19:30 con tutte le Parrocchie di Portici La fede di ogni credente e di ogni comunità cristiana è sovente paragonata alla “strada”, che suppone una crescita graduale e un graduale avvicinamento sempre più cosciente e responsabile alla vita della Chiesa. La Via Lucis si inserisce nel momento in cui, dalla tragica conclusione del sepolcro, erompe una esplosione di letizia proveniente dall’annuncio della Risurrezione. Annuncio che si espande gradatamente dalle guardie tramortite per lo spavento, dalle donne e dai discepoli colti di sorpresa e invasi da incontenibile gioia. La Via Lucis parte dal sepolcro vuoto e trova il suo culmine nel Cenacolo con l’effusione dello Spirito Santo. Mercoledì 11 marzo 2015, Padre Giuseppe ha incontrato i genitori dei bambini del catechismo e degli Araldini per un momento di formazione e riflessione sulle ultime catechesi che Papa Francesco tiene durante le udienze del mercoledì. Abbiamo letto alcuni passaggi dei discorsi del Papa sulla figura della madre, del padre e del figlio, il ruolo che hanno nella famiglia della società di oggi e il ruolo che dovrebbero assumere con gli occhi della fede e della gratuità dell'amore. La madre, che dona la vita e insegna la pratica religiosa, è al centro della famiglia come la Madonna, madre di Gesù, è al centro della Chiesa che siamo noi. Mai smettere di ringraziare la mamma per tutto quello che è, e darle più ascolto perchè pronta a fare infiniti sacrifici per i propri figli proprio come Maria e come la Chiesa che diventa nostra madre e ci dona la vita. Il padre, a volte troppo assente, un pò latitante, dovrebbe essere più guida autorevole per i propri figli e più vicino alla famiglia condividendo con la moglie gioie e dolori, fatiche e speranze e accompagnare i propri figli nelle esperienze della vita, insegnando il perdono, correggendo ma con fiducia nel futuro, proprio come fa Dio, Padre di tutti noi. I figli, un dono. Unico e irripetibile, con il suo carattere e la sua originalità. Una vita generata da noi ma destinata al bene della famiglia, della società. L'essere figli permette di scoprire l'aspetto gratuito dell'amore. Così è l'amore di Dio verso di noi tutti suoi figli, gratuito e autentico. È stato bello condividere insieme il nostro pensiero e confrontarci sulle parole del Papa e con gioia abbiamo accolto l’invito del Parroco a riflettere e a condividere in famiglia queste belle parole di Papa Francesco. Come una grande famiglia, infine, abbiamo infine recitato la preghiera per la famiglia affinchè Gesù, Maria e Giuseppe custodiscano le nostre famiglie e le rendano sempre più belle nel progetto di Dio. (Lucia Rezzuti) Parrocchia S. Pasquale Baylon dei Frati Minori Piazza S. Pasquale, 12 - 80055 Portici (Na) tel. 081 7768380 [email protected] facebook: San Pasquale Al Granatello Gli orari della giornata feriale: feriale Ore 8:00 Lodi Mattutine ore 18:30 S. Rosario; ore 19:00 S. Messa: ore 19:30 Vespro Gli orari della giornata festiva SS. Messe ore 7:30; 10:00; 12:00; 19:00 La devozione a S. Pasquale il 17 feriale di ogni mese Ore 8:00; 9:00; 10:00; 19:00 SS. Messe - Distribuzione pane di S. Pasquale alla fine di ogni Messa Ore 21:00-24:00: Adorazione Eucaristica e Confessioni Adorazione Eucaristica Ogni giovedì dalle ore 19:30 alle 20:30 Per ricevere “Baylon” in formato digitale clicca su www.sanpasqualeportici.it
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