CAPITOLO IV Il Segno Sagittarius Il trionfo del Redentore 12. Sagittarius (l’Arciere) Questo è il capitolo conclusivo del primo grande libro di questa “Rivelazione” Divina; e si occupa interamente del trionfo di Colui che viene, che è rappresentato come Colui che avanza da “vittorioso e per conquistare”. Questo soggetto è dichiarato in modo mirabile nella Parola scritta (Sal.45:3-5)— “Cingi la spada al tuo fianco, o prode circondato dal tuo splendore e dalla tua maestà, e nella tua maestà avanza sul carro vittorioso per la causa della verità, della mansuetudine e della giustizia, e la tua destra ti farà vedere opere tremende. Le tue frecce sono affilate; i popoli cadranno sotto di te; esse penetreranno nel cuore dei nemici del re” Il nome Ebraico e Siriano del segno è Kesith, che significa l’Arciere (come in Gen.21:20). Il nome Arabo è Al Kaus, la freccia. In Copto è Pimaere, la benignità, o bellezza della venuta. In Greco è Toxotes, l’arciere, e in Latino Sagittarius, il cui significato è l’Arciere. Ci sono 69 stelle nel segno, cinque della 3^ magnitudine (tutte nell’arco), nove della 4^, ecc. I nomi delle stelle più luminose sono significativi: Ebraico, Naim, che significa il benigno. Questo è esattamente quello che è detto riguardo al Vincitore nello stesso Salmo 45, nelle parole immediatamente precedenti alla citazione fatta sopra: “le tue labbra sono ripiene di GRAZIA perciò DIO ti ha benedetto in eterno” Ebraico, Nehushta, l’uscire fuori o l’avanzare. Vediamo la stessa cosa nei nomi Arabi che ci sono arrivati: Al Naim, il benigno; Al Shaula, il dardo; Al Warida, colui che viene; Ruchba o rami, la cavalcata dell’arciere. Un antico nome Accadico del segno è Nun-ki, che significa Principe della Terra. Abbiamo ancora una volta la figura di un Centauro come sua forma apparente, cioè un essere con due nature. Non si trova lontano verso il sud, né collegato con le Sue sofferenze e sacrificio di uomo; ma si trova in alto, sull’eclittica, cioè nella stessa traiettoria in cui il sole “si rallegra nel suo uscire come un uomo forte”. In accordo con la leggenda Greca, questo Sagittario è Cheiron, il capo dei Centauri; nobile nel carattere, giusto nella sua condotta, divino nel suo potere. Così sarà il Seme della donna che viene nella Sua potenza e gloria: “lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Tu ami la giustizia e odi l'empietà; perciò DIO, il tuo DIO, ti ha unto d'olio di letizia al di sopra dei tuoi compagni” (Salmo 45:6,7) Nell’antico Zodiaco di Denderah è chiamato (come in Copto) Pi-maere, cioè benigno, bellezza dell’apparizione o della venuta. I caratteri scritti sotto le zampe posteriori si leggono Knem, che significa Egli conquista. Questi è Colui che verrà come una freccia scagliata dall’arco, “pieno di grazia”, ma “vittorioso e per conquistare”. In tutte le figure egli è rappresentato similmente, e la freccia del suo arco è mirata direttamente al cuore dello Scorpione. Così ARATO disse di Cheiron: “In mezzo alle stelle d’oro egli sta ora risplendente, E colpisce lo scorpione con il suo arco teso” In questo Arciere vediamo un vago riflesso di Colui che verrà presto, pieno di benignità, di sapienza e di potenza; le cui frecce “penetreranno nel cuore dei nemici del Re”. “Ma DIO scaglierà contro di loro le sue frecce, e saranno improvvisamente abbattuti. Essi cadranno, e il male fatto dalle loro lingue ricadrà su di loro; chiunque li vedrà scuoterà la testa. Allora tutti gli uomini temeranno e racconteranno l'opera di DIO, e riconosceranno ciò che egli ha fatto. Il giusto si rallegrerà nell'Eterno e cercherà rifugio in lui, e tutti i retti di cuore si glorieranno” (Sal.64:7-10) Questo ci conduce alla prima delle tre costellazioni o sezioni di questo capitolo, che continua il soggetto di lode al Conquistatore.
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