Di Angela M. 15 dicembre 1916 Cara famiglia, volevo farvi sapere che in questo momento sto bene e anche se sono in guerra ho trovato un po’ di tempo libero per scrivere questa lettera. Mi mancate tanto e io, per fortuna, anche se in trincea, sono ancora vivo. Qui si congela e per colpa del freddo ha preso la bronchite. Sono giorni che non ci portano da mangiare a causa di una bufera di neve; ci danno una sola coperta sola, sotto la quale ci devono stare cinque soldati. Alcuni sono morti a causa dei bombardamenti, altri invece perché sono rimasti sepolti da una valanga di neve. I miei vestiti da soldato sono sporchi e strappati e mi sono anche infortunato ad una gamba. Spero di tornare a casa presto. Dimenticavo di dirvi che sono felice perché mi hanno nominato sergente. Il vostro caro figlio Nicola
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