slide - Università degli Studi Roma Tre

Conferenza Didattica di Ateneo
Dipartimento di Economia
A. Le caratteristiche del progetto formativo del Dipartimento:
•
una stretta connessione tra i vari livelli di formazione:
a strumenti quantitativi e conoscenze di base forniti nel primo anno
della laurea triennale per comprendere il funzionamento dei sistemi
economici, si affiancano livelli di specializzazione via via maggiori
(con indirizzi specifici nel triennio, e poi, collegati ad essi, con lauree
magistrali e curricula all’interno della Scuola dottorale) relativi a tre
campi di studio:
•
•
•
•
a)ambiente e sviluppo;
b)mercato del lavoro, relazioni industriali e sistemi di welfare;
c)scienze economiche (con particolare riferimento alla finanza pubblica e di
impresa).
uno stretto legame con istituzioni private e pubbliche
nazionali ed internazionali presenti nel territorio
B. I risultati del progetto formativo sono nel complesso soddisfacenti,
in particolare per le lauree magistrali e la Scuola dottorale.
Nel valutare la qualità della didattica ci si riferisce alle conoscenze
ulteriori trasmesse nelle diverse discipline oggetto del percorso
formativo, sulla base di alcuni indicatori indiretti:
1)i crediti acquisiti dagli studenti;
2)il loro voto medio rispetto a quello medio di diploma;
3)il giudizio degli studenti sull’attività didattica;
4)la qualità dei livelli formativi raggiunti in termini di successo nei livelli
formativi superiori (master, dottorati, attività di ricerca);
5)il successo nel mondo del lavoro (in termini di accesso ad una
occupazione e della sua coerenza con il profilo formativo);
C.
Le lauree magistrali non presentano criticità di rilievo ed i dati di
Almalaurea mostrano livelli di soddisfazione dei laureandi (con
riferimento alla frequenza, all’organizzazione della didattica, ai
rapporti con i docenti ecc.) anche maggiori che per l’Ateneo.
Più in generale i dati aggiornati non evidenziano sostanziali variazioni
rispetto allo scorso anno ed indicano:
–
una propensione degli iscritti all’acquisizione dei CFU programmati per
ciascun anno di corso;
–
la tendenza da parte degli studenti a laurearsi entro la durata normale del CdS,
con una qualche maggiore difficoltà per gli iscritti al Corso di LM in Scienze
economiche;
–
una bassa percentuale di fuori corso e di abbandoni al primo anno di corso;
–
un giudizio positivo degli studenti frequentanti sulla congruenza del carico di
lavoro rispetto ai crediti attribuiti, ed una valutazione di sufficiente conoscenza
preliminare per affrontare il corso di studi.
• Anche per la laurea triennale il giudizio complessivo sul corso di studi
risulta in base ai dati Almalaurea migliore rispetto alla media
dell’Ateneo.
Si riscontrano tuttavia delle criticità in termini di abbandoni,
trasferimenti ad altri CdS, carriera lenta degli studenti. Il problema è
complicato dal fatto che alcuni studenti si iscrivono ad economia
temendo di non riuscire a rientrare nel numero programmato della
Laurea triennale in Economia e Gestione Aziendale, passando poi al
CLEGA nel secondo anno.
• Piu’ in dettaglio si rileva:
– una rilevante incidenza di abbandoni: la percentuale (per trasferimento ad altro
CdL dell’Ateneo esterno alla Scuola di Economia e Studi Aziendali, ad altro
Ateneo, per rinuncia o mancato rinnovo) dall’anno di immatricolazione ad oggi è
pari al 50% per le coorti 2008 e 2009, ed al 35% per le coorti 2010 e 2011. Con
anche i trasferimenti al CLEGA, la percentuale sale ad oltre l’80% per le coorti
2008 e 2009, ed a circa il 65% per le coorti 2010 e 2011;
– una difficoltà
difficoltà degli studenti all’
all’acquisizione dei CFU programmati per ciascun
anno di corso: in media, i CFU acquisiti nel I anno di corso dagli iscritti allo
stesso CdL nell’anno successivo sono 33 per la coorte 2010, 35 per la coorte
2011 e 39 per la coorte 2012;
• I dati mostrano un miglioramento ma indicano la presenza di
due sottopopolazioni distinte di studenti, una costituita da
coloro che tendono ad acquisire, ogni anno, il numero
programmato di CFU e a laurearsi in corso; l’altra formata da
studenti che tendono ad acquisire pochi CFU e ad
abbandonare il CdL:
– per tutte le coorti disponibili, se si guarda alla distribuzione dei
CFU acquisiti al I anno di corso dagli studenti ancora iscritti al II
anno, si osserva che circa la metà acquisiscono un numero di CFU
superiore a 40;
– si nota una bassa percentuale di laureati, ma una propensione, per
chi si laurea, a laurearsi in corso;
– la maggioranza degli studenti frequentanti giudica il carico di lavoro
appropriato rispetto ai crediti attribuiti, ed esprime una valutazione
di decisa soddisfazione verso gli obiettivi formativi del CdL e i
risultati di apprendimento.
D. Le azioni intraprese e da rafforzare per cercare di
superare questa dicotomia:
•
orientamento in ingresso per selezionare una popolazione studentesca
di qualità più elevata e più motivata;
•
l’estensione del tutorato;
•
l’attivazione di corsi di recupero per le materie del primo anno;
•
la revisione dell’offerta formativa per aumentarne l’attrattività.
Gli obiettivi didattici e formativi che il Dipartimento si è
dato non si concentrano solo sul superamento della
dicotomia nella popolazione studentesca della laurea
triennale, ma anche:
•
su una maggiore internazionalizzazione sia della laurea triennale che
delle lauree magistrali:
–
per la laurea triennale è già previsto quest’anno l’attivazione di un “entry
package” (alcuni corsi di base in inglese) in collaborazione con il Dipartimento
di Studi Aziendali e quello di Scienze Politiche, con la prospettiva l’anno
prossimo di arrivare ad un corso di laurea triennale comune ai tre dipartimenti;
–
per le lauree magistrali si prevede l’aumento del numero di corsi in inglese;
–
oltre che nelle lauree magistrali, si intendono rafforzare altre esperienze
formative in inglese quali il Master in Human Development and Food Security
già attivo presso il Dipartimento;
•
su una maggiore coerenza tra materiale didattico e lezioni frontali
anche con la produzione di dispense e libri elettronici da parte dei
docenti degli insegnamenti;
•
sullo sviluppo di lavori di ricerca anche di gruppo per aumentare le
capacità di elaborazione scritta e di collaborazione tra loro degli
studenti
E. Riguardo agli interventi dell’Ateneo (sotto forma di
politiche d’indirizzo o azioni concrete) che il
Dipartimento riterrebbe efficaci per ottenere un
miglioramento nella qualità della didattica si segnalano:
–
spazi web adeguati per gli insegnamenti al fine di favorire
l’interazione studenti-docenti e la possibilità di inserimento di
materiale didattico;
–
risorse maggiori per il tutorato;
–
risorse maggiori per una banca dati relativa ai risultati della
didattica e alle carriere degli studenti, anche con un confronto
con le esperienze di altri Atenei;
–
risorse maggiori per la casa editrice di ateneo anche con il fine
di incentivare la produzione di materiale didattico.