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COMUNICATO AI SENSI DELL’ART. 114 COMMA 5 D.LGS. N.58/1998
INFORMAZIONI SU RICHIESTA DELLA CONSOB
Siena, 10 aprile 2015 – Facendo seguito al comunicato dell’11 febbraio 2015 e all’informativa resa
nella Relazione Finanziaria Annuale 2014, le seguenti informazioni sono fornite su richiesta della
CONSOB del 9 aprile 2015 ai sensi dell’art. 114, comma 5, del D.Lgs. 58/1998 (il “TUF”), con la
quale, facendo riferimento alla decisione della BCE del 10 febbraio 2015 “Decision of the
European Central Bank of 10 February 2015”, la CONSOB ha chiesto a Banca Monte dei Paschi
di Siena S.p.A. (la “Banca”) di pubblicare la presente integrazione a quanto riportato nella
relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione di della Banca ai sensi dell’art. 125-ter del
TUF e dell’art. 72 del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera 11971 del 14 maggio
1999, in merito alla proposta di aumento del capitale sociale a pagamento in opzione per un
importo massimo complessivo di Euro 3 miliardi
sottoposta all’Assemblea straordinaria degli
azionisti della Banca convocata in data 14 aprile 2015 (prima convocazione), 15 aprile 2015
(seconda convocazione) e 16 aprile 2015 (terza convocazione).
1. Descrizione delle “Conclusion of the supervisory review”, specificazione dello score
dello SREP e motivazioni dell’Autorità di Vigilanza a supporto di tale giudizio.
Con riferimento alle “Conclusion of the supervisory review” si evidenzia che in data 10 febbraio
2015, la BCE ha comunicato alla Banca gli esiti del processo di revisione e valutazione
prudenziale (c.d. Supervisory and Evaluation Process – SREP), attraverso il quale la BCE –
nell’ambito dei compiti alla stessa attribuiti nel quadro del Meccanismo di Vigilanza Unico – ha
condotto una valutazione dei rischi degli enti creditizi, dei loro dispositivi di governance e della loro
situazione patrimoniale e finanziaria. Lo SREP ha avuto un esito complessivamente sfavorevole
(“overall unfavourable”) per il Gruppo Montepaschi a causa, inter alia, dell’alto rischio di credito,
dovuto principalmente al livello dei crediti non-performing.
Nello specifico su tale giudizio, oltre al trend di deterioramento dei crediti e alle debolezze
correlate al più ampio processo creditizio, hanno influito anche ulteriori elementi valutativi quali la
difficoltà a raggiungere adeguati livelli di redditività e a generare capitale organicamente, la
presenza di rilevanti rischi operativi legati all’alto livello di esposizione a rischi reputazionali e legali
per effetto del coinvolgimento della Banca in diversi procedimenti giudiziari. Vulnerabilità sono
state, altresì, riscontrate nell’esposizione al rischio di liquidità e al c.d. “rischio connesso al debito
sovrano”.
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Come comunicato al mercato in data 11 febbraio 2015, inoltre, all’esito dello SREP, la BCE ha
richiesto che il Gruppo Montepaschi raggiunga, a decorrere dalla data di completamento
dall’aumento di capitale sottoposto all’Assemblea straordinaria degli azionisti, e mantenga nel
tempo una soglia minima, su base transitional, del Common Equity Tier 1 Ratio pari al 10,2%,
nonché del Total Capital Ratio pari al 10,9%. In tale contesto e al fine di rispondere positivamente
agli esiti dello SREP, la Banca ha incrementato a Euro 3 miliardi l’ammontare dell’aumento di
capitale e avviato le iniziative strategiche descritte al punto 2(b) che segue.
2(a). Descrizione dei “Prudential Requirements”: posizione tra le Grandi Esposizioni che
supera i limiti regolamentari, nominativo della controparte e considerazioni della Banca al
riguardo.
La posizione, inclusa tra le Grandi Esposizioni, che supera il limite regolamentare del 25% del
patrimonio di vigilanza si riferisce alla controparte Nomura. Tale superamento è stato determinato
sia dalla riduzione del patrimonio di vigilanza individuale e consolidato al 31 dicembre 2014 per
effetto della perdita di periodo, sia dall’incremento del valore dell’esposizione dovuto
all’andamento nel periodo stesso dei parametri di mercato sottostanti (tassi, credit spread, ecc.).
Alla chiusura dell’esercizio 2014, il valore dell’esposizione nei confronti di Nomura, in relazione al
patrimonio di vigilanza, si è attestato al 34,68% a livello consolidato e al 35,55% a livello
individuale.
Al riguardo è in corso di valutazione ogni possibile iniziativa utile a ricondurre il valore della
posizione entro i limiti previsti dalla normativa prudenziale.
2(b). Descrizione dei “Prudential Requirements”: iniziative di mitigazione delle esposizioni
non performing e restructuring, indicazioni in merito alle opzioni strategiche al vaglio della
Banca e dei propri advisor.
Con riferimento alle esposizioni non performing e restructuring, si segnala che in seguito alla
pubblicazione dei risultati dell’asset quality review, il Gruppo ha iniziato un processo di
riorganizzazione della “Divisione Crediti” attraverso, inter alia; (i) l’introduzione delle figure di
portfolio manager, asset manager ed esperti nel settore immobiliare e la creazione di unità
dedicate alla gestione dei crediti in sofferenza e degli altri Crediti Deteriorati al fine di rendere più
efficiente il processo di recupero del credito; (ii) il rafforzamento del management di tale divisione;
(iii) un maggiore utilizzo delle c.d. REOCo (real estate owned company), società veicolo
immobiliari appositamente costituite per l’acquisizione degli immobili in asta, gestione e rivendita
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sul mercato libero al fine di meglio valorizzare i crediti oggetto di procedimenti giudiziari; e (iv)
l’outsourcing dell’attività di gestione dei Crediti Deteriorati di importo esiguo attraverso processi di
selezione competitivi.
In conseguenza dei risultati del comprehensive assessment, inoltre, come comunicato al mercato
in data 26 ottobre 2014, la Banca ha nominato UBS e Citigroup quali advisor finanziari della
stessa per valutare alternative strategiche che includono, inter alia, eventuali operazione di
aggregazione.
Le eventuali operazioni di aggregazione, sollecitate dalla BCE nella “Decision of the European
Central Bank of 10 February 2015”, sono aggiuntive rispetto all’aumento di capitale in opzione per
complessivi massimi Euro 3.000.000.000,00 sottoposto all’Assemblea straordinaria degli azionisti
convocata in data 14-15-16 aprile 2015 ed alle altre attività previste dal Capital Plan e sono
finalizzate, tra l’altro, a migliorare la redditività attesa e la capacità di generare capitale
organicamente da parte della Banca, nonché eventualmente a rafforzarne ulteriormente la
patrimonializzazione e la qualità del credito, al fine di rispondere alle criticità evidenziate dalla BCE
nell’ambito del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP).
La Banca intende perseguire eventuali operazioni strategiche e comunicherà in conformità alla
normativa vigente eventuali sviluppi delle stesse.
3. Aggiornamenti in merito al provvedimento di chiusura delle indagini preliminari emesso,
ai sensi dell’art. 415-bis del c.p.p. da parte della Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Milano.
Con riferimento al provvedimento di chiusura delle indagini preliminari, emesso ai sensi
dell’articolo 415 bis del c.p.p. la Banca prende atto di essere inserita tra i soggetti indagati per gli
effetti degli illeciti amministrativi in relazione a talune ipotesi di delitto nel corso degli esercizi 2009
e 2010 rilevanti ai fini del D.Lgs. 231/01. La Banca prende altresì atto dell’inserimento di Nomura
tra i soggetti indagati e conferma piena fiducia nell'operato del pool investigativo milanese, che ha
confermato gli elementi che l’hanno condotta a promuovere, nel marzo 2013, una specifica azione
risarcitoria nei confronti di Nomura e degli esponenti della precedente gestione, per gli stessi fatti
di cui al provvedimento in questione che, qualora confermati, implicherebbero anche
responsabilità di natura penale.
Si evidenzia, infine, che la perdita di 308 milioni di euro ante imposte, indicata nel citato
provvedimento della Procura come derivante dalla ristrutturazione delle notes Alexandria e relativa
all’esercizio 2009, è stata oggetto di restatement nel bilancio 2012 mediante la rettifica del valore
di prima iscrizione della passività finanziaria che rappresenta il repo nell’ambito dell’impostazione
contabile c.d. “a saldi aperti” adottata. Per maggiori dettagli si rinvia al capitolo “Rettifica dei saldi –
IAS 8” della nota integrativa individuale e consolidata dello stesso bilancio 2012.
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Il comunicato stampa sarà disponibile su www.mps.it
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