Una Gita ai Castelli Salve a tutti! Da sempre la meta preferita della Aristocrazia Romana (molti Pontefici costruirono qui i propri palazzi e le proprie residenze estive, lasciandoci quella eredità meravigliosa che sono le Ville Tuscolane) Frascati e la zona dei Castelli Romani sono ancora oggi il luogo preferito dai romani per trascorrere le vacanze, frequentato anche per le famose «scampagnate» e gite fuori porta. Villa Falconeri (Frascati). Villa Mondragone (frascati). Perché una «gita ai Castelli»? Villa Aldobrandini (Frascati). Ispirandoci alla popolare canzone «Una gita ai Castelli» (meglio conosciuta come «Nannì»), scritta da Franco Silvestri nel 1926, e portata alla ribalta dal famoso attore comico romano Ettore Petrolini (1884-1936), abbiamo immaginato di presentarvi Frascati e la zona dei «Castelli» in modo un po’ «atipico». Vorremmo infatti descrivervi come potrebbero svolgersi, secondo il nostro parere, alcune escursioni con base a Frascati per visitare Roma ed i Castelli Romani. Per tutti coloro che decidono di soggiornare a Frascati (anche solo per un fine settimana) abbiamo scelto quei luoghi di interesse che riteniamo essere i più importanti, sia per la loro bellezza che per la loro storia e cultura, preferendo alle mete più «fredde» e «seriose» (a cui siamo abituati quando giriamo per musei) i luoghi più gradevoli e piacevoli da visitare. Giardini di Villa Aldobrandini (Frascati). Speriamo che questa guida possa esservi utile, e che possa regalare qualche ora di serenità e di relax. Relax che (permetteteci di dirlo!), in questi tempi all’insegna dei ritmi frenetici «mordi e fuggi», non è da disdegnare. Prodotti tipici dei «Castelli». Non ci resta che augurarvi una buona lettura, e... buon divertimento. Vista su Roma da villa Aldobrandini (Frascati). L’arrivo Esterno dell’Hotel Colonna (Frascati). Eccoci! Ci siamo! Siamo appena arrivati. Abbiamo appena raggiunto l’Hotel Colonna. Abbiamo effettuato il check-in, ed il personale ci ha appena aiutato con i nostri bagagli. Se abbiamo l’auto, e non ci serve più, ce la portano in garage, pronti a riportarla quando ci servirà. Reception dell’Hotel Colonna (Frascati). Ce l’abbiamo fatta! La vacanza che avevamo programmato da tempo! Ora ci aspetta un intero soggiorno all’insegna del relax e della tranquillità. Caliamoci in una dimensione dove il tempo non esiste, o perlomeno dove il tempo sembra essersi fermato! Caliamoci in una realtà dove i minuti scorrono ad un ritmo più lento, e dove la natura ed il paesaggio sono ancora quelli incontaminati di un tempo. Interno della Suite dell’Hotel Colonna (Frascati). Eccoci pronti per la nostra «Gita ai Castelli». Il percorso Area dei Castelli Romani. Frascati Si comincia! Frascati è la cittadina più importante dei Castelli Romani, tanto da essere chiamata «La perla dei Castelli Romani». Il centro storico Nel tranquillo centro storico di Frascati, fra le numerose «stradine» e «viuzze», sorgono molti negozi, bar, gelaterie, ristoranti tipici, e fraschette. Centro storico di Frascati. Ciambelle al vino. Nelle numerose botteghe, potrete trovare tutti i prodotti tipici del nostro territorio, come la famosa porchetta, le gustose ciambelle al vino, e la tipica «pupazza frascatana». (La «pupazza frascatana» è un dolce tipico di Frascati, che raffigura una donna con… «tre seni»! Secondo la tradizione, rappresenterebbe una balia, che, per rabbonire i bambini più vivaci, faceva uso di un seno «finto», riempito con il «vino».) Pupazza frascatana. La sera, potrete gustare, nelle numerose trattorie e osterie del luogo, tutti i piatti tipici della cucina tipica casareccia. Prima di allontanarvi da Frascati, vorrete dare un’occhiata alle bellezze che ospita. La Chiesa del Gesù Chiesa del Gesù (Frascati). La Chiesa del Gesù è forse la più bella di Frascati. Ospita la famosa «finta cupola», realizzata da Andrea Pozzo (1642 - 1709): una vera e propria «chicca» per gli amanti dell’arte e dell’architettura. Interno della Chiesa del Gesù (Frascati). La «finta cupola» consiste in un affresco, che (sfruttando certe leggi della prospettiva) dà l’impressione che ci sia una cupola là dove invece... la cupola non c’è! L’illusione che si ha è che il soffitto sia effettivamente «concavo», mentre invece... è completamente «piatto». L’effetto è veramente realistico! La Cattedrale di San Pietro Cattedrale di San Pietro (Frascati). La Cattedrale di San Pietro, benché sia più antica rispetto alla Chiesa del Gesù, è quella che (ahimè!) si è conservata meno bene. È andata quasi interamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, a causa dei bombardamenti. Di originale è rimasta solamente la facciata, mentre il resto è stato ricostruito successivamente. Malgrado ciò, rappresenta comunque una tappa fondamentale del vostro viaggio. Il Palazzo Vescovile Palazzo Vescovile (Frascati) Di notevole bellezza ed importanza storica, il Palazzo Vescovile è stato edificato verso il 1458, sotto il pontificato di Pio II. Anch’esso danneggiato durante la guerra, si presenta oggi a pianta rettangolare, protetto da due torri circolari, ed è caratterizzato da un piccolo cortile interno con porticato. Adiacente, potrete trovare l’unica parte rimasta del centro storico, denominata «Il Matone». Risparmiato dai bombardamenti, piccolo ma suggestivo, è importante per capire come era Frascati. Di notevole interesse, la chiesa di Santa Maria in Vivario (conosciuta anche come la chiesa di San Rocco), con il suo camapanile, è il simbolo di Frascati. Campanile di Santa Maria in Vivario (Frascati) Adesso, è ora di prendere l’auto. È ora di mettersi al volante, e... si parte! Ma non allontanatevi da Frascati! Non ancora! Vi manca ancora un’ultima tappa: Villa Aldobrandini. Villa Aldobrandini Villa Aldobrandini (Frascati). Villa Aldobrandini è forse la villa più bella e famosa di Frascati. Di proprietà della Famiglia Aldobrandini da molti secoli, è tuttora adibita a residenza del Principe. Dai giardini di Villa Aldobrandini (accessibili al pubblico) potrete godere di una vista mozzafiato su Roma, e visitare quello che è forse il luogo più bello e suggestivo di Frascati: il Ninfeo di Villa Aldobrandini. Ninfeo della Villa Aldobrandini (Frascati). Mercatino dell’Antiquariato Mercatino dell’Antiquariato (Frascati). Ogni prima domenica del mese, a Frascati (in Piazza del Gesù, in Piazza San Pietro, ed in Piazza Roma) si svolge il Mercatino dell'Artigianato e dell'Antiquariato. Per gli amanti degli oggetti d'epoca, tantissime curiosità, tra cui preziosi orologi, monete antiche di ogni paese, cartoline d'epoca, argenteria di ogni tipo, francobolli, libri antichi, e (per i veri collezionisti) tantissimi 33 giri originali. Mercatino dell’Antiquariato (Frascati) Mercatino di Natale Mercatino di Natale (Frascati). Per le vacanze natalizie, Frascati Vi attende, con il suo tradizionale mercatino. Il Mercatino di Natale di Frascati è il tipico "Christkindlmarkt", con le classiche casette in legno, i dolci artigianali, gli antichi sapori, ed i profumi unici. Piazza San Pietro nelle Festività Natalizie (Frascati). Frascati Notte Mercatino di Frascati Notte (Frascati). Nel periodo estivo (da metà giugno a metà settembre), si svolge in Via Annibal Caro (in prossimità di Villa Torlonia), la manifestazione "Frascati Notte": un mercatino fornitissimo con moltissime curiosità, ed il meglio dell'artigianato artistico locale. Mercatino di Frascati Notte (Frascati). Vendemmia Vendemmia (Frascati). Ogni anno (dai primi di Settembre a fine Ottobre - secondo stagione) a Frascati si svolge la vendemmia per produrre il vino per cui questo territorio è così famoso. Il vino di Frascati DOCG, rigorosamente bianco, è famoso in tutto il mondo. Vendemmia (Frascati). Bene! Ora è tempo di mettersi in marcia! È tempo di allontanarsi da Frascati. È il momento di raggiungere la nostra prima tappa: Grottaferrata. Grottaferrata Abazia di San Nilo (Grottaferrata). Grottaferrata si trova solamente a tre chilometri da Frascati, ed in auto si raggiunge molto rapidamente. C’è anche chi lo fa anche a piedi, o in bicicletta. (Le biciclette possono essere richieste in uso gratuito presso l’Hotel Colonna.) Dopo essere entrati nel territorio di Grottaferrata, seguite le indicazioni per il centro storico, e cercate i cartelli per l’Abazia di San Nilo. L’Abazia di San Nilo L’Abazia di San Nilo, fondata nel 1004 dal santo a cui è dedicata, è l’unica abazia di rito «greco» che si trova nel centro-nord Italia. Interno dell’Abazia di San Nilo (Grottaferrata). Il rito «greco» (o «bizantino») è uno speciale rito della Chiesa Cattolica, che si distingue dal «tradizionale» rito cattolico (il «rito latino»), a cui probabilmente siamo più abituati, per certe forme e per certe «gestualità» che gli sono proprie. In alcune occasioni, c’è persino la possibilità di assistere alla messa celebrata in greco. Qualora non aveste molta dimestichezza con la lingua greca (come l’autore della guida che state leggendo ora), non vi preoccupate! Non è improbabile che vi perdiate in qualche passaggio della cerimonia. Malgrado ciò, l’esperienza è comunque molto interessante e stimolante. Una piccola curiosità! La cripta della Abazia di San Nilo (tuttora visibile), dotata di una finestra «ferrata», intorno a cui (nei secoli) si è sviluppata l’abazia, è ciò che (secondo alcuni storici) avrebbe dato il nome a Grottaferrata. «Grottaferrata» deriva infatti dal latino «crypta ferrata». E ora siamo pronti per passare alla nostra seconda tappa: Castel Gandolfo. Castel Gandolfo Centro storico di Castel Gandolfo. Castel Gandolfo è forse nota a tutti per essere il luogo dove (per tradizione) il Pontefice trascorre ogni estate. Papa Francesco a Castel Gandolfo. In estate è possibile assistere all’Angelus recitato dal Papa. E poiché la balconata dalla quale si affaccia il Papa è più bassa rispetto a quella di San Pietro, si ha un notevole contatto visivo con il Pontefice, e si ha la sensazione di avere con lui un rapporto più intimo e raccolto: una esperienza veramente da non perdere. I giardini «segreti» di Castel Gandolfo Interni di Palazzo Barberini (Castel Gandolfo). Dal 2014 è inoltre possibile visitare le bellezze naturali, ed il patrimonio archeologico, di uno dei giardini più importanti, e «segreti», di Roma: i giardini pontifici privati di Castel Gandolfo. Le Ville Pontificie di Castel Gandolfo sorgono in un'area di circa 55 ettari, situata nei Castelli Romani. Furono concesse alla Santa Sede con i Patti Lateranensi del 1929, e costituiscono la residenza suburbana, frequentata dai papi fin dall'epoca di Urbano VIII, nel XVII secolo. Il Giardino Barberini presenta uno scenario naturalistico d'eccezione, composto dal Giardino delle Magnolie, dal Viale delle Rose, dal Viale delle Erbe Aromatiche, per passare alle Ninfee, al Viale dei Lecci, e al Belvedere. Nell'area di Villa Barberini sorgeva inoltre la villa dell'Imperatore Domiziano, con vista sul lago. Della grandiosa costruzione rimangono il criptoportico, e le rovine del Teatro Imperiale. Per prenotazioni: http://biglietteriamusei.vatican.va/musei/tickets/do?action=booking&codiceLivelloVisita=33&step=1 Interni di Palazzo Barberini (Castel Gandolfo). Interni di Palazzo Barberini (Castel Gandolfo). Il Lago Da Castel Gandolfo si può godere di una magnifica vista sull’omonimo lago: il lago di Castel Gandolfo (o lago Albano). Veduta del Lago Albano (Castel Gandolfo). Il Lago di Castel Gandolfo è forse uno dei luoghi più gradevoli e rilassanti dei Castelli Romani. È di origine vulcanica, come la maggior parte dei laghi d’Italia. Si è cioè sviluppato a partire dal cratere di un vulcano, ormai estinto. È inoltre circondato da un bosco rigogliosissimo, che gli amanti dello sport percorrono a piedi o in bicicletta (il giro completo è di circa 10 chilometri), ed è frequentato da numerose anatre, papere, cigni, e oche selvatiche. Spiaggia del Lago Albano (Castel Gandolfo). Lungo la riva del lago, sorgono numerosi bar, chioschi, osterie, e ristoranti, i quali offrono una vista mozzafiato sul lago. Ed ora, passando per Albano, dove si potrebbero ammirare i famosi «Cisternoni» di età romana (simili a quelli di Istambul, immortalati nel film «007: Dalla Russia con Amore»), arriviamo alla terza tappa: Ariccia. Cisternoni di Albano. Ariccia Centro Storico di Ariccia. Se avete seguito i nostri suggerimenti, così come vi abbiamo indicato, dovreste essere arrivati, su per giù, per l’ora di pranzo. È ora di fare una pausa. Lasciate le visite per dopo! Le osterie Quartiere delle osterie (Ariccia). Vi consigliamo di pranzare in una delle numerose osterie tipiche della zona. Ariccia è (per tradizione) il luogo l’origine della «porchetta». (Si dice, infatti, «la porchetta di Ariccia».) E proprio qui avrete l’occasione di consumare cibi genuini, preparati alla «vecchia maniera», secondo una antica tradizione che (ahimè!) va scomparendo. Quartiere delle osterie (Ariccia). Palazzo Chigi Esterno di Palazzo Chigi (Ariccia). Palazzo Chigi (da non confondersi con l’omonimo Palazzo Chigi a Roma) è forse noto al grande pubblico per essere stato il luogo nel quale è stato girato il film «Il Gattopardo», film del 1963, interpretato da Bart Lancaster ed Alain Delon, e diretto da Luchino Visconti. Interno di Palazzo Chigi (Ariccia). Dopo aver visitato Palazzo Chigi, prestate attenzione alla piazza esterna. Da qui si può ammirare la Colleggiata di Santa Maria Assunta, progettata da Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), verso la fine della sua carriera. Esterno della Colleggiata di Santa Maria Assunta (Ariccia). Ora siete pronti per raggiungere la nostra prossima e ultima tappa: Nemi. Da Ariccia, prendete la strada che vi porta a Via dei laghi. Ma prima… concedetevi una piccola «curiosità»! Una curiosità: una salita… «in discesa»! Durante il vostro tragitto da Ariccia a Nemi, lungo la Strada Statale 218, che collega Ariccia alla Via dei Laghi, incapperete in quella che è forse la cosa più «curiosa» dei Castelli Romani: la (così detta) «salita in discesa» di Ariccia. Di che cosa si tratta? La «salita in discesa» (conosciuta anche come «salita stregata», o «salita magica», o anche «falsopiano») di Ariccia è una piccola curiosità legata ai Castelli Romani. È quasi universalmente conosciuta dagli abitanti del Lazio, ma è (in effetti) poco nota nel resto d’Italia. Di cosa si tratta? Consiste in un tratto ben preciso della Strada Statale 218. (Si trova circa 500 metri prima di arrivare all’incrocio con Via dei Laghi. Consiste in un rettilineo, delimitato lateralmente da terrapieni, che viene dopo un tratto molto tortuoso, con numerosi alberi che lo costeggiano. Le coordinate GPS sono N 41°44.333’ E 12°41.802’.) Qui gli oggetti rotolano... sfidando la forza gravità... andando «in salita»... anziché... «in discesa». (Avete letto proprio bene! Gli oggetti vanno in «su», anziché andare in «giù». Davvero stupefacente!) «Salita in Discesa» di Ariccia. Questo luogo «singolare» ha ricevuto una certa popolarità anche grazie ad una famosa puntata di «Superquark», andata in onda alcuni anni fa. Durante questa puntata, il conduttore e divulgatore scientifico Piero Angela spiegava che le origini di questo strano «fenomeno» (in realtà, molto conosciuto tra gli abitanti del Lazio) non sono affatto dovute a «forze» di «natura misteriosa», come è ormai tradizione riferire dagli abitanti del luogo. (Si è soliti dire, per esempio, che il fenomeno sia dovuto ad una «inversione del polo magnetico», causato, si dice, dalla natura vulcanica del sottosuolo. Niente di più sbagliato!) Piero Angela. In realtà, il fenomeno è («banalmente») legato ad una («semplice») illusione ottica: la strada «sembra» una salita, ma, in realtà, è... una «discesa»! (Cosa!?) La folta vegetazione, e la presenza di una ripida salita prima e dopo il tratto in questione, provocano un disorientamento nell’osservatore, contribuendo ad una percezione distorta della verticale. E quella che di fatto è una «discesa» sembra... una «salita». Perciò, lungo la «salita in discesa» di Ariccia, gli oggetti seguono correttamente le leggi della gravità (vanno in «giù», anche se «sembrano» andare in «su»), e Sir Isaac Newton è salvo. Benché non ci sia nulla di «misterioso» riguardo a questo «luogo», il fenomeno (bisogna ammetterlo) è molto divertente, ed il posto attira continuamente (ancora oggi) numerosi turisti e curiosi. Nemi Ed eccoci arrivati a Nemi! Centro storico di Nemi. La cittadina di Nemi è veramente molto gradevole, tanto che gli abitanti del Lazio le hanno dato simpaticamente il nomignolo di «bomboniera», tanto è piccola, e tanto è curata. Veduta del Lago di Nemi. Da Nemi si gode di una vista favolosa sul lago omonimo, il lago di Nemi, anch’esso di origine vulcanica. Intorno alla riva del lago potrete osservare anche le numerose coltivazioni di fiori e di fragole. A Nemi, potrete gustare le fragoline di bosco di Nemi (magari con la panna), per cui Nemi è famosa in tutta Italia. Sagra delle fragole (Nemi). Prodotti tipici (Nemi). Se avrete seguito le nostre indicazioni, noterete che ora il cielo comincerà ad imbrunire. (È perché si sta facendo tardi!) Il sole sta tramontando, ed il chiarore del cielo sta ora lasciando il posto ai rossi bagliori del tramonto. È ora di tornare a casa! (Forse vi sta venendo anche un po’ di appetito!) È ora di tornare a Frascati, e prepararvi per la cena. La cena Osteria tipica di Frascati. Magari mangerete in una delle tipiche «fraschette», oppure farete il «Giro delle osterie». (Il «Giro delle Osterie», che si fa comodamente a piedi, comprende quattro osterie, in ognuna delle quali si mangia una portata diversa: spaghetti cacio e pepe, porchetta, salumi, formaggi, e dolci tipici, rigorosamente accompagnati dal vino DOCG di Frascati.) Locandina de «Il Giro delle Osterie» Oppure, per i più «poltroni», cenare comodamente in una trattoria tipica, per gustare gustose leccornie come antipasti di formaggi e salumi casarecci, fagioli con le cotiche, trippa, coda alla vaccinara, spaghetti cacio e pepe o alla amatriciana, abbacchio alla scottadito, carciofi alla giudìa o alla romana, ciambelle al vino bianco o rosso (cotte in un forno a legna dei primi anni del 1700), il tutto accompagnato dal buon vino bianco di Frascati. Ristorante tipico di Frascati. Prodotti tipici. Prodotti tipici. Prodotti tipici. Vista da Frascati su Roma. Al termine della serata, prima di passare dalle braccia di Bacco a quelle di Morfeo, ripenserete alla giornata che avete appena trascorso. Vi sarete divertiti (spero), e avrete trascorso delle ore piacevoli. Speriamo che queste indicazioni vi siano state utili. Forse le avete seguite alla lettera, o forse avete preferito «improvvisare», facendovi guidare di più dal vostro «istinto». In entrambi i casi, spero che siate stati bene. Conclusioni Qui ha termine la descrizione della nostra giornata «tipo», in visita a Frascati e presso i Castelli Romani. Varianti Naturalmente, la soluzione da noi proposta è solo una delle numerose possibili. Chi decide di trattenersi per periodi più lunghi può dividere il proprio «tour» in due o più giornate. Tivoli Oppure, potrà dedicare una intera giornata a visitare altri luoghi di interesse, come Tivoli, e visitare le sue magnifiche ville: Villa d’Este, Villa Gregoriana, e Villa Adriana. Villa Adriana (Tivoli). Villa D’Este (Tivoli). Villa D’Este (Tivoli). Villa Gregoriana (Tivoli). Villa Gregoriana (Tivoli). Roma Se questo non bastasse, c’è sempre l’irrinunciabile visita alla Città Eterna: Roma. Cappella Sistina (Roma). Situata a soli 10 chilometri da Frascati, Roma è raggiungibile comodamente in treno, il quale vi porta (con frequenza oraria, ed in soli 25 minuti) dalla stazione di Frascati (che dista solo 100 metri dall’Hotel Colonna) alla stazione centrale di «Roma Termini». Roma è il luogo perfetto nel quale fare turismo, dove ogni angolo sa di storia, e dove c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e da imparare. Anfiteatro Flavio (Colosseo) (Roma). Malgrado ciò, Roma (come ogni grande metropoli) è caotica, e stressante. La lentezza dei collegamenti tra il centro storico e le zone periferiche è «snervante», e raggiungere il centro storico dalla periferia di Roma è (paradossalmente) più difficile che venire da Frascati. A Frascati (permetteteci di dirlo!) ci si immerge in una dimensione di pace, tranquillità, e sicurezza. I negozi, le trattorie, i bar, gli alberghi, e tutte le attività commerciali non hanno il solito «taglio» prettamente «turistico», ed (una volta tanto) non si ha la sensazione di essere semplicemente un «numero», ma, al contrario, ci si sente trattati come veri «ospiti». Arrivederci a presto
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