Quindicinale della Comunità Italiana del Cile www.presenza.cl 1 giugno 2015 Anno XLVI Nº 892 Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Providencia - Fono: 22229328 • Fax: 26354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS L’Italia ricorda Falcone e Borsellino a 23 anni dalla strage di Capaci A 23 anni dal giorno in cui persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie e tre agenti della scorta l’Italia si ferma per ricordare le stragi di Capaci e via D’amelio (dove venne ucciso il collega Paolo Borsellino). «Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Io non dimentico» ha scritto il presidente Consiglio Matteo Renzi aprendo la giornata. Falcone e la sua scorta furono vittime di un attentato messo in atto da Cosa Nostra in Italia, il 23 maggio 1992, sull’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci nel territorio comunale di Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo. Oggi celebrazioni in tutta Italia sono state organizzate per non dimenticare e per rendere omaggio alle vittime della mafia. Un lungo applauso ha accolto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo. Il capo dello Stato, insieme al presidente del Senato Pietro Grasso e altri esponenti istituzionali, ha partecipato alla cerimonia “Palermo chiama Italia - riprendiamoci i nostri sogni” promossa dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. «I nomi, i volti, gli esempi di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino sono indissolubilmente legati dal comune impegno e dai valori che hanno testimoniato e dalla coraggiosa battaglia, per legalità e democrazia, che hanno combattuto, affidando a tutti noi il compito di proseguirla» ha ricordato il capo dello Stato. «Sconfiggere per sempre le mafie è un’impresa alla nostra Cont. in ultima pagina Il vento euroscettico L’Europa dell’austerità è sotto scacco Iniziato con il voto greco a gennaio, il terremoto elettorale europeo prosegue ora in Spagna e in Polonia. Tre realtà diverse, ma in comune c’è un elemento che preoccupa molto Bruxelles: a prendere punti sono stati proprio quelli che più contestano le politiche Ue, mentre puniti sono i ‘vecchi’ partiti proeuropei, a Varsavia come a Madrid, considerati corrotti o almeno incapaci del cambiamento. Un trend che potrebbe proseguire con il voto per il rinnovo dei parlamenti in Spagna e Polonia nella seconda metà del 2015. Per non parlare delle presidenziali francesi del 2017, con lo spettro della leader del Front National Marine Le Pen. «Sessantacinque anni dopo la dichiarazione di Schuman - ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini non possiamo consegnare il futuro del nostro comune progetto politico a una banale contrapposizione tra europeisti ed euroscettici». Il voto spagnolo e polacco, aggiunge, indica «il bisogno di rinnovare il nostro essere europei se vogliamo salvare il progetto dei padri fondatori ». La Ue viene percepita 2 Giugno Festa d'Italia posticipata a domenica 7 giugno L’Europa approva l’agenda per l’immigrazione: Italia e Grecia escluse dalle quote È il «Giorno M». M come Mediterraneo. La Commissione europea ha approvato l’agenda europea per l’Immigrazione che, fra le altre cose, trasforma la missione Triton quasi in Mare Nostrum e propone un sistema di emergenza di quote, per ripartire fra tutti chi arriva vivo sulle nostre coste: sarà obbligatorio, ma non per Italia e Grecia, ai quali - pesante segnale politico - viene riconosciuto di aver fatto già abbastanza. Del resto, è proprio da Italia e Grecia che verranno presi i migranti da ripartire fra gli stati membri. Il comitato militare dell’Ue licenzia in parallelo il Cmc, acronimo che sta per «Concetto per la gestione di crisi», la struttura che coordinerà l’azione antiscafisti in Libia una volta avuto il via libera dell’Onu. L’obiettivo è chiaro, a leggere la bozza della decisione che sarà discussa lunedì dai ministri degli Esteri Ue e di cui la Stampa ha letto ieri una copia: «Cattura e/o diCont. in ultima pagina Il Consiglio Pastorale della Parrocchia Italiana invita la comunità a partecipare alla celebrazione religiosa della Festa Patria del "2 Giugno". Alle ore 11,00 Santa Messa in Parrocchia. Raccomandiamo che le nostre Istituzioni ed Associazioni siano rappresentate da un folto gruppo di aderenti con gli stendardi e bandiere. A coloro che parteciperanno alla celebrazione ed anche a coloro che, per motivi vari non lo potranno fare, i nostri auguri di sentire e celebrare i nostri legami con la terra e la gente delle nostre origini. come divisa e incapace di dare risposte ai problemi più gravi, come disoccupazione, bassa crescita, flussi migratori, crisi alle frontiere, dall’Ucraina al Mediterraneo. Peggio ancora, come fonte stessa di molti problemi. «Il vento della Grecia, il vento della Spagna, il vento della Polonia - ha detto il premier Matteo Renzi a Rtv38 - non soffiano nella stessa direzione, ma tutti questi venti dicono che l’Europa deve cambiare e io spero che l’Italia potrà portare forte la voce per il cambiamento dell’Europa nelle prossime settimane e nei prossimi mesi». Un’urgenza di risposte che si incrocia con la battaglia del premier britannico David Cameron per ‘riformare’ la Ue in vista del referendum. Ieri era a Londra il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. Le spinte anti-Ue vengono in effetti da direzioni diverse e hanno obiettivi diversi. Londra vuole il rimpatrio di vari poteri da Bruxelles, una limitazione della libera circolazione, tutele nei confronti dell’integrazione delCont. in ultima pagina Visco: la ripresa c’è, ora sostenerla con riforme La ripresa è arrivata ed è destinata a consolidarsi nel corso dei prossimi trimestri e bene a fatto il governo a coniugare la politica per la crescita con il rigore nei conti pubblici. Tutto bene però a patto che le tensioni in Grecia non destabilizzino la congiuntura europea (governare la crisi di Atene «è nell’interesse di tutti») e tenendo conto che non si può contare solo sulla politica monetaria ed il bazooka di Draghi, il cosiddetto QE per la ripresa. Ignazio Visco nelle sue quarte Considerazioni Finali, lette con qualche giorno di anticipo rispetto al tradizionale appuntamento del 31 maggio a causa degli impegni internazionali dei governatori e dei ministri finanziari del G7, mostra l’ottimismo confortante dei dati macro, confermati anche dall’Ocse che parla per i primi tre mesi 2015 del risultato migliore degli ultimi due anni, ma invita anche alla realtà delle riforme da portare avanti senza indugi; perché, osserva nelle venti Cont. in ultima pagina 2 Giugno: Amor di Patria Per poterci capire meglio è utile partire dalla etimologia della parola “Patria”. Una prima derivazione sembrerebbe trovarla nel termine latino “Pater”. In realtà la parola più vicina al significato di “Patria” è l’aggettivo “patrius” ritenendo sottinteso il sostantivo “terra”: dunque, terra patria, terra del padre, degli avi. La patria è, infatti, il luogo in cui sono nati e vissuti gli antenati e i genitori, e in cui si è nati, acquistando con la nascita l’appartenenza alla comunità e diventando partecipi del patrimonio culturale che in tale ambito si è costituito con il succedersi delle generazioni. Quindi le tradizioni, la lingua e tutti quei modelli di comportamento caratteristici di un popolo: per noi l’italiano. Presso gli antichi la Patria rivestiva addirittura un qualcosa di sacro; alla Patria si doveva un sentimento di rispetto, simile a quello che si deve a Dio ed ai genitori. Purtroppo nell’attuale era della globalizzazione e del relativismo viviamo la decadenza del concetto di “Patria”. Basta guardare dalla finestra e ci convinciamo. Qui, in Italia...dappertutto. Il materialismo l’ha distrutta assieme a tanti valori etici e dello spirito. Passato il ventennio fascista e finita la seconda guerra mondiale, l’Italia è approdata alla democrazia con il famoso referendum del 2 Giugno del ‘46 in cui gli italiani hanno votato per la Repubblica. Da lì in avanti i festeggiamenti del 2 Giugno si andavano spegnendo di anno in anno nell’indifferenza politica finché la data, quasi ignorata, veniva addirittura spostata alla domenica più vicina, giorno nel quale un drappello militare rendeva onori al Milite Ignoto. Dimenticato l’Inno, quasi nascosta la Bandiera, parlare di Patria (peggio ancora di amor di Patria!) suscitava, fino a una ventina di anni fa, perfino ilarità. Per fortuna al Quirinale è arrivato il presidente Ciampi che ha dato aria nuova alla celebrazione del 2 Giugno. Ha riportato agli entusiasmi popolari l’Inno «Fratelli d’Italia», si è visto esposto in ogni dove il Tricolore (complici un paio di campionati del mondo di calcio vinti dagli azzurri). Negli ultimi anni abbiamo applaudito in TV folle entusiaste invadere i Fori imperiali di Roma e assieparsi dietro le transenne per seguire con passione lo scorrere dei soldati, dei mezzi corazzati, degli aerei. Appartenenza alla Patria è la gioia che si prova quando ti trovi in un altro paese e incontri un altro italiano e subito ti metti a parlare, e sei contento perché trovi qualcun altro che parla come te e ti senti improvvisamente a casa. Buon Anniversario , cara Italia! Giuseppe Tomasi 2 Presenza- 1 giugno 2015 SPAZIO APERTO CALENDARIO 8° SETTIMANA DELLA ITALIANITÁ 2015 VIERNES 29/5 -Publicación inserto el Mercurio Aniversario República Italiana. Editado por Consiglio Comunitá Italiana V° Regione 16.000 Ejemplares . VIERNES 29/6 -19.00 Horas Mesa Redonda “Patrimonio, Identidad e Integración” Participan : Baldomero Estrada (historiador), Emilio Toro (historiador) Modera la profesora Pia Mastrantonio . Organiza : Consulado Honorario de Italia en Valparaíso 6° Compañía de Bomberos Cristoforo Colombo Gral. Cruz 630 – Esquina Independencia Valparaíso Entrada Liberada SÁBADO 30/5 - 2 ACTIVIDADES 1) 13.00 Horas Charla Cultural “Los Romanos, amantes de la acción más que las de Palabras” Expone el Profesor Albino Misseroni Organiza : Circulo de Profesionales de Origen Italiano Sede Club Social Italo-Chileno de Limache República 35 – Limache Charla, entrada liberada + Almuerzo de camaradería por adhesión. 2) 19.30 Horas Gala Celebración 150 Años Consulado Honorario de Italia en Valparaíso y Conmemoración Oficial del Día de Italia V° Región. Ceremonia y Evento Cultural con presencia del Embajador de Italia y autoridades. Organiza : Cónsulado Honorario de Italia en Valparaíso Parque Cultural de Valparaíso Cerro Cárcel 471 – Valparaíso Por Invitación. DOMINGO 31/5 – 3 ACTIVIDADES : 1) Campeonato Nacional de Bochas Zerbin de Clubes 9.00 Horas : Semifinal Parejas 10.45 Horas : Final Tiro de Precisión 11.30 Horas : Final Parejas Circolo Italiano de Villa Alemana Baquedano 996 – Villa Alemana Jugadores Por Inscripción – Público Entrada Liberada 2) -10.00 Horas en adelante Scuola Italiana de Valparaíso - Visitas guiadas al colegio y presentación artística en el marco del “Día del Patrimonio Nacional” Pedro Montt 2447 – Valparaíso -Entrada Liberada 3) 12.00 Horas Biblioteca Santiago Severín Presentación Edición Digitalizada de la “Divina Comedia” de Dante Alighieri En el marco de los 750 años del natalicio del gran poeta Dante Alighieri . Y de los 150 años del Consulado Honorario de Italia en Valparaíso EDITRICE Parrocchia Italiana N.S. Pompei Scalabriniana *** RAPPRESENTANTE LEGALE Giulio Rubin *** DIRETTORE RESPONSABILE Aldo Costa *** DIRETTORE REDAZIONALE Giuseppe Tommasi *** COLLABORATORI Paolo Castellani Fina Franchini Gloria Nocchi Frascoli Consuelo Canessa *** CORRISPONDENTI Arica Verónica Bibiano Antofag. Rodolfo Sanchez B. Iquique Vacante La Serena Caterina Pezzani Quillota E. Schiappacasse V. Alemana Gilda Rivara Valparaiso Concep. Giancarlo Carro P. Arenas Américo Diaz B. *** Contribuzione annua $ 20.000. Cheque nominativo a «Presenza» *** Stampa C. von Plate Esce il 1º e il 16 di ogni mese Invitan : Embajada de Italia, Instituto Italiano de Cultura y Sociedad Cultural Dante Alighieri V° Región Biblioteca Santiago Severín - Valparaíso – Entrada Liberada MARTES 02/6 -9.30 Horas Conmemoración del 69° Aniversario de la República Italiana Scuola Italiana Sede Valparaíso Pedro Montt 2447 - Valparaíso Actividad destinada a la comunidad escolar, autoridades y socios de instituciones italianas . MIÉRCOLES 03/6 11.30 Horas Conmemoración del 69° Aniversario de la República Italiana - Scuola Italiana Sede Viña Del Mar Los Acacios 22012, Miraflores – Viña Del Mar Actividad destinada a la comunidad escolar, autoridades y socios de instituciones italianas . JUEVES 04/6 - 2 ACTIVIDADES 1) 19.00 Horas Conferencia en Italiano, Profesora Marina Misseroni Amedeo Modigliani “ El Recorrido Artístico de Modí Le Maudit” Sociedad Cultural Dante Alighieri Viña Del Mar Los Acacios 22012, Miraflores – Viña Del Mar Entrada Liberada 2) -16.00 Horas Onces Hogar Hermanas De Los Pobres Organiza Societá Di Beneficenza Italiana Hogar Hermanas De Los Pobres – Viña Del Mar Para Residentes del Hogar SABADO 06/6 -21.00 Horas Jóvenes de la Comunidad Italiana Cocinan y comparten La cena mensual de los Bomberos de la Cristoforo Colombo. Organizan : Associazione Ligure y AGIC –V° Región 6° Compañía de Bomberos Cristoforo Colombo Gral. Cruz 630 – Esquina Independencia - Valparaíso Por Invitación . DOMINGO 07/6 - 2 ACTIVIDADES 1) 12.30 Horas en adelante Almuerzo Celebración Día de Italia Club Social Italo-Chileno de Limache República 35 - Limache Por Adhesión 2) 12.30 Horas en adelante Almuerzo Celebración Dia de Italia Cada Degli Italiani - Quillota Blanco 315 - Quillota Por Adhesión LUNES 22/6 -17.00 Horas en adelante Carrera Clásico República de Italia Sporting Club - Viña del Mar Los Castaños 404 - Viña del Mar Por Invitación San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen (02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95 www.carnessori.cl Vacuno Cerdo Sub productos Arrollados Hamburguesas Cordeo Lechón Pollo Pavo Jabalí Puro Ciervo Avestruz Codornices Pato Neozelandés Conejo Guayu 100% Orgánico Quesos Informazioni ACLI Bustamante 180 - Santiago Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected] Pagina web: www.patronatoacli.cl 2 GIUGNO, LA FESTA NAZIONALE La decisione del popolo italiano in favore della Repubblica si é trasformata nella Festa Nazionale, già proposta alla lettura del ministro Romita dei risultati elettorali. I primi dati in arrivare al Viminale erano quelli del Sud invece che del Nord, inclinando la votazione in favore della Monarchia, fatto che aumentó il timore che fosse la Monarchia a vincere il referendum. Bastó che il peso della votazione si soffermasse sull’ elettorato del settentrione, e la Repubblica passó in vantaggio, tanto che il computo finale ottenne la Repubblica con 12.182.000 voti contro 10.362.000 della Monarchia, e nulli 1.5 milioni. Durante molti anni si alimentó dubbi sulla correttezza del conteggio. Alcide De Gasperi informó il Re della “consistente maggioranza per la Repubblica”. Tra De Gasperi e il Re Umberto II si decise la procedura del trapasso del potere, includendo un discorso di saluto del Re al popolo italiano. Questo programma, si sarebbe portato a termine dopo la formale dichiarazione della Suprema Corte di Cassazione chiamata per legge a consacrare la volontá degli elettori. La volontá distensiva e pacifica duró ben poco. Il 7 giugno si presenta un ricorso che impugna la legittimità del referendum. Il ricorso osservava che il decreto del 16 marzo il quale aveva indetto il referendum esigeva che la votazione vincente doveva essere a maggioranza dei votanti e no con riguardo ai voti validi. Una discussione che alteró il programma del congedo e consentí una vera e propria rivolta popolare nelle strade delle cittá del paese. In Napoli ci furono incluso dei morti. L’ unitá morale e territoriale del paese erano in grave pericolo, come dichiaró De Gasperi al Re Umberto II. Il ricorso trasforma il passaggio della Monarchia alla Repubblica in un processo tormentoso e passionale con grave rischio della fragile stabilitá postbelica del paese. Il Re il 12 giugno nel proclama dichiara, “ in spregio alle leggi e al potere indipendente e sovrano della magistratura,il governo ha compiuto un gesto rivoluzionario, assumendo unilaterale e arbitrario potere che non gli aspetta.” Il governo si anticipava alla decisione della Cassazione. I calcoli del Ministero degli Interni concedeva alla Repubblica il 54,26 % e alla Monarchia il 45,74%. Il 13 giugno il Re parte da Ciampino all’ esilio in Portogallo senza trasmettere dei poteri al governo repubblicano. I contrasti e la passione del referendum avevano messo in ombra la contemporanea elezione della COSTITUENTE, un risultato che chiariva il quadro politico italiano. La DC ottenne 8.080.000 voti, il 35,2%; i socialisti 4.758.000 voti (20,7%), e il PCI 4.360.000 voti con il 19% . La sconfitta dei comunisti viene riconosciuta anche dalla Direzione del partito. Con questa votazione i 556 Costituenti si distribuirono così: 207 democristiani, 115 socialisti, 104 comunisti, 41 dell’ Unione democratica nazionale, 30 qualunquisti, 23 repubblicani e altre liste minori. Malgrado la irrisolta crisi politica, con un governo de facto al quale aspetta l’ esercizio transitorio delle funzioni del Capo dello Stato al Presidente del Consiglio,(De Gasperi), il Paese riprende la normalitá. Le razioni alimentari sono aumentate a 250 grammi di pane al giorno, tre chili di pasta al mese; la lira ricupera valore, la produzione industriale in ripresa cosí come le esportazioni, (quadruplicate tra aprile e settembre). Le fabbriche ritornano alle mani dei padroni. E' il caso della FIAT in mano a Vittorio Valetta. L’ Italia si avvia alla normalizzazione. Un solo grande scoglio: il Trattato di Pace con le potenze vincitrici della Guerra. Un vero sacrificio per De Gasperi che dovette assumere una causa persa dalla partenza, ma con grande dignità e convinzione. Il prezzo pagato dall’ Italia per vivere in pace e libertà é stato pagare un alto prezzo. Perdite territoriali (Zara, parte importante della Venezia Giulia),e forti pagamenti a titolo d’ indennizzi di guerra.(360 milioni di dollari). Malgrado tutte le difficoltá, politiche interne e internazionali, l’Italia riprende la strada del progresso civile, politico ed economico. Oggi la trova tra le 10 economie piú importanti del mondo con una solida democrazia, nata presisamente dal tormentoso 2 giugno 1946. La festa Nazionale a soli 69 anni sembrerebbe un inconsueto contrasto per un paePaolo Castellani (segue in ultima pagina) Abbonamento 2015 - Fiducia reciproca Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà. Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi ringraziamo cordialmente della collaborazione. Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la “Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”. Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati. Cognome.....................Nome....................... via....................................città.................... Abbonamento normale 20.000 pesos Abbonamento sostenitore 30.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA” LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA *** PRUEBE NUESTRA FUGAZA Av. Apoquindo 4228 - teléfono 22081344 Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 26381833 TERZA PAGINA Passatempo e umore Presenza- 1 giugno 2015 3 Noi, italiani in Montenegro «La mia famiglia è in Montenegro dal 1580, ma siamo originari di Salò. Quattro fratelli vennero ad aprire le prime farmacie quando qui c’era la Serenissima Repubblica di San Marco, in fondo restavano a casa... La prima licenza la ottenne Giacomo Antonioli nel 1621, l’ultima mia mamma: in mezzo 500 anni di antenati farmacisti, speziali e chirurghi, tutti laureati a Padova...». Siamo a Cattaro (Kotor), la perla dei Balcani, eppure ascoltare Dalibor Antonioli, 70 anni, avvocato montenegrino, ha il sapore di una chiacchierata con un «italiano vero», come cantava Toto Cutugno anni fa, e in fondo non stupisce più di tanto che nella konoba ‘Portùn’ intanto i commensali in una nuvola di fumo (ancora non è vietato) cantino proprio Cutugno, Nicola Di Bari, Claudio Villa... Montenegro, Bocche di Cattaro, spettacolare fiordo nell’Adriatico orientale. Un serpente di mare blu intenso che si incunea fino all’omonima città, ‘patrimonio dell’umanità’ protetta dall’Unesco, e lì si allarga come un lago di montagna. Il nero delle rocce incombe a picco sulle case venete. Qui si scrive in cirillico e si parla in slavo, ma Venezia scorre ancora nelle vene dei bocchesi e l’Italia occupa un posto privilegiato, nei loro cuori come nella parlata locale. A Cattaro da undici anni ha sede una Comunità degli Italiani del Montenegro con ben seicento iscritti, in buona parte giovani, gente che qui si è fatta valere e ricopre importanti ruoli sociali. Oggi è il giorno del loro congresso annuale, un evento sentito, cui partecipano le autorità montenegrine e l’ambasciatore d’Italia Vincenzo Del Monaco, ma anche i rappresentanti della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’Università Popolare di Trieste, l’ente che dalla Farnesina ha il mandato di tutelare e far crescere l’italianità dei ‘nostri’ montenegrini. «Circa 300 sono italiani ‘di origine’, come me - spiega Aleksandar Dender, architetto, attuale presidente della Comunità -, altri 120 hanno proprio il passaporto italiano, i rimanenti sono ‘italiani d’elezione’, amano la cultura e hanno assorbito l’italianità che qui non si è mai dissolta». Dopo 400 anni di Venezia, persino sotto l’impero austroungarico la lingua ufficiale era quella l’Austria per un secolo, fino alla fine della prima guerra mondiale, con le guerre contro i turchi e l’arrivo dei serbi... Nel 1941 fu la volta dell’Italia». In nessun posto come nella regione di Cattaro la parola razzismo è priva di senso: nessuno è di ‘sangue puro’ e questo fa la ricchezza di un popolo culturalmente vivace. «Noi chi siamo? Mah, posso dirle che mio padre, Casimiro Antonioli, si dichiarava dalmata-veneto. Le nostre radici sono intrecciate con Venezia, Padova, Trieste, Zara, Curzola, ma italiana, usata nei documenti e nella marineria. «Oggi lo stretto rapporto con l’Università Popolare di Trieste e con l’associazione ‘Veneziani nel mondo’ ci permette di tenere vive le nostre radici e conservare un patrimonio inestimabile di storia e di arte». Il fatto che l’ultima regina d’Italia, Elena, morta nel 1952, fosse figlia del re del Montenegro, è solo un ulteriore sigillo a secoli di destini condivisi. «Qui Venezia restò dal 1420 al 1797 - riprende Dalibor Antonioli - poi arrivò l’Austria fino al 1805, poi i russi per 16 mesi, nel 1807 i soldati di Napoleone, che bruciò tutto e ci costrinse alla fuga. Nel 1814 tornò anche con tutto il mosaico multietnico dei popoli che si sono succeduti sulla nostra terra. Oggi ho tre figli e sei nipotini, e ancora nel nostro petto batte un cuore veneto. Quando sono nato, nel 1945, l’Italia non c’era già più da due anni...». Netti invece i ricordi dell’Italia per Jovan Martinovic, 80 anni, noto archeologo, anche lui al congresso della Comunità. «Io ho frequentato la prima elementare italiana, semplicemente perché qui dal 1941 fino all’8 settembre del 1943 era proprio Italia», racconta. Ma guai a parlargli di ‘occupazione’: «Le Bocche di Cattaro e la zona circostante erano annesse - puntualizza -, erano una vera provincia d’Italia con tutti i diritti degli altri cittadini, i programmi scolastici erano quelli di Roma e il mio sussidiario ‘Prime letture’ cominciava con ‘La mia patria Mausoleo Italiano è l’Italia’», dice con orgoglio. Nessun rancore, nonostante a 7 anni dovesse vestire i panni del ‘Balilla’ e cantare ‘Giovinezza’. «L’Italia non pretese dai nostri uomini il servizio militare, quindi qui non si sentì la guerra, sono stati mesi sereni. Inoltre i soldati ci davano buon cibo, pasta, carne di cavallo... Ben diversi furono i tedeschi, entrati dopo l’8 settembre quando l’Italia capitolò». Poi, nel ‘45, l’arrivo del maresciallo Tito «e io da ‘Balilla’ fascista diventai ‘Pioniere’ comunista, ovvero... non cambiava niente», ride. E guai anche a parlargli male di Tito: «In quei tempi feci il ginnasio a Cattaro, la laurea in archeologia a Zagabria, il master a Belgrado», e nel 1979, l’anno di un terremoto disastroso, Tito ordinò di fare ricerche archeologiche sugli edifici lesionati di Cattaro, soprattutto le tante chiese romaniche del XII-XIII secolo. «Così ho scoperto sotto la cattedrale di San Trifone il sarcofago e le ossa del santo portate qui nell’809», quando la nave che trasportava le spoglie da Costantinopoli a Venezia riparò nel fiordo a causa di una tempesta e il fatto venne letto come la volontà del santo di riposare in quel posto unico al mondo. «Mio padre, che ha 90 anni ed è avvocato, ricorda bene che dopo l’armistizio del 1943 la gran parte degli italiani della Divisione Garibaldi restò per aiutare i nostri partigiani nella lotta contro i nazisti», conferma Dender. Ha avi italiani e montenegrini, cechi e austro-ungarici, ma il suo fiore all’occhiello è il trisnonno Antonio Martecchini, uno dei più importanti stampatori della storia. Un passato lontano che però riaffiora ad ogni passo, si respira, si vede nelle case e nelle chiese. Radici, storie, legami, nostalgie, affetti... Come ai tempi di Venezia la Serenissima. Sopra Cattaro la veneta vegliano, in pietra, venti Leoni di San Marco, tutti con il libro aperto. Come si usava per indicare che erano tempi di pace. Indirizzi Utili Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia Tel.: 24708400 - E-Mail: [email protected] Consolato - Román Diaz 1270, Santiago Tel: 24708400 - E-Mail:[email protected] Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi. Tel.: 562/22322618 - Fax: 562/22330973- E-Mail: [email protected] Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it ICE Agenzia per la promozione all 'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane Clemente Fabres 1050 (Prov.) Tel. 23039330 E.mail: [email protected] COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 22129455 CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 22229328 Circolo di Professionisti di Origine Italiana Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 22425012 - 22481503 Club Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 24847000 Central. Liceo Italia: Nataniel esq. Ñuble. Tel 2707-5836 - 25927558 Scuola Italiana Vittorio Montiglio Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 25927500 Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia [email protected] - Te: 22229328 - Fax: 26354127 Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 22055476 Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 26992222 - [email protected] www.vigilidelfuoco.cl ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel- Fax: 26345247 COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247 Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144; Dr. Augusto Brizzolara specialista in Geriatria e Gerontologia El Trovador 4280 Of. 1108 -Las Condes Fono-Fax: 2342 5139 Beeper 737 8087 -Cod 8784 Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752 4 Presenza- 1 giugno 2015 ITALIA E ITALIANI Benessere, Italia 13esima per l’Ocse Equilibrio lavorovita, reddito e salute sopra la media, arrancano istruzione, occupazione, ambiente e soddisfazione personale. Questi i principali risultati del Better life Index che l’Ocse, in collaborazione con Expo 2015 di cui è partner ufficiale, lancia quest’anno anche in italiano. La ricerca, informa l’Ocse, si basa sulle risposte di oltre 3.600 persone e prende in considerazione 11 fattori benessere in 36 Paesi. I 36 Paesi presi in esame sono quelli che fanno parte dell’Ocse più Brasile e Russia. L’Italia si posiziona al 13/mo posto nell’equilibrio lavoro-vita, al 14/mo nel reddito e al 17/mo nella salute. In tutte le altre voci, invece, la performance è al di sotto della media: nelle relazioni sociali siamo in 21/ma posizione, nell’impegno civile in 23/ma, in abitazione e in sicurezza in 24/ma, in soddisfazione personale e in ambiente in 27/ma. Posizioni di retroguardia anche per occupazione (29) e istruzione (21). La ricerca fornisce indicazioni anche sulle disparità tra le varie regioni nei diversi ambiti: particolarmente evidente la differenza che c’è tra il migliore (provincia di Bolzano che si trova nel 15% di testa tra tutte le regioni Ocse) e il peggiore (Campania, ultima) nell’occupazione. Ampie differenze regionali esistono anche in materia di sicurezza (ai poli opposti provincia di Trento e Calabria), ambiente (Sardegna la migliore, Lombardia la peggiore) e reddito (ancora provincia di Bolzano e Campania). Molto positivo a livello generale il risultato relativo alla salute, dove 18 regioni italiane conseguono i migliori risultati in area Ocse. Le regioni italiane sono anche tra le migliori in materia di sicurezza e impegno civile. Solo dolori, infine, sul capitolo istruzione, dove tutte le regioni italiane conseguono risultati inferiori rispetto alla media Ocse. Una volta appurato il livello al quale si trova la soddisfazione degli italiani nei vari ambiti, la ricerca dà informazioni anche su cosa conta di più per loro: al primo posto c’è la salute, al secondo l’istruzione e al terzo la soddisfazione personale. L’Europa redistribuisce i migranti, in 22 mila lasceranno l’Italia Adesso il numero è scritto. L’orientamento definito dai tecnici di Bruxelles è che la Commissione europea, nella riunione di mercoledì, debba proporre ai governi dell’Unione di redistribuire su base obbligatoria 40 mila dei migranti in fuga dalle guerre, quelli che hanno attraversato il Mediterraneo e sono sbarcati sulle nostre coste. Secondo quanto risulta alla Stampa, il 60 per cento verrà prelevato dall’Italia (22 mila), il resto dalla Grecia (18 mila). La mossa alleggerirebbe in parte il peso sui centri di accoglienza dei due paesi più esposti all’emergenza e, per la prima volta, creerebbe un meccanismo di solidarietà obbligatorio per riallocare chi ha diritto alla protezione. È un impianto, va precisato, che non riguarda Tenga el mejor punto de vista P. de Valdivia 3015 F. 22690791 Moneda 708 F. 26649244 San Antonio 325 F. 26325512 SILVANO TAVONATTI A. [email protected] Due vie al (post) comunismo: ecco perché L’Avana non è Pechino Ognuno ha la sua Cina, o comunque ha la Cina che può permettersi. Da quando Pechino è venuta via dal cono d’ombra nel quale l’aveva relegata la sua condizione allora di paese del Terzo Mondo, ricco soltanto d’una folla immensa ma povero d’investimenti e di ricchezze, la storia politica del pianeta è cambiata profondamente: non soltanto la Cina è oggi un competitor fortissimo degli Stati Uniti, prima potenza mondiale, ma il suo sviluppo incessante, e i tassi record d’incremento del suo Pil, hanno posto un problema molto serio alla natura dei sistemi politici. Che è questo: poiché Pechino è un regime comunista e un sistema economico centralizzato, e ciò nonostante cresce di ricchezza e di potenza a ritmi altrove insostenibili, ci si deve chiedere se la democrazia politica sia il solo sistema che consente, alla fine, lo sviluppo d’un paese, o se, al contrario, anche un regime autoritario possa costruire ricchezza reale e anche vivibilità. Si sa benissimo che Pil non è Bil (P per prodotto, B per benessere), e che “crescita” non è “sviluppo”; comunque, quali che siano le risposte che si possono dare, conta che Pechino - con questi suoi strabilianti risultati - si è posta come un “modello” per i paesi che vivono ancora la condizione del sottosviluppo. Questo “modello” è basato, naturalmente, sul rigoroso controllo del sistema politico (“Non c’è altro potere possibile che non sia quello del Partito comunista”) e però, contemporaneamente, su una franca apertura del sistema economico (forme di libertà d’impresa e, addirittura, presenza statutaria di imprenditori privati nel Comitato centrale del pcc). Lo ha adottato anche la Cuba di Raùl, si chiama “el modelo chino”. L’Avana però non è Pechino, i suoi tassi d’incremento del Pil sono molto bassi, la possibilità d’una redistribuzione della ricchezza è assai problematica, quasi inesistente. Ed ecco, dunque, come il “modelo” si adatta a una realtà nazionale che ha poco da ripetere da quella cinese: apertura, sì, del sistema economico, con incentivi seri alla iniziativa privata e con forti dismissioni dei dipendenti pubblici (in progetto 1,5 milioni “licenziati” sui quasi 6 milioni di lavoratori dello Stato), ma poiché c’è poca grana da mettere in circuito si allenta allora la rigidità del sistema politico. Quindi: sempre il Partito comunista cubano come unica forma legittimata di esercizio dell’attività politica e, però, apertura verso al Chiesa cattolica come istituzione di intermediazione con la società. Non è un partito il Vaticano, e non è un leader politico, il cardinale Ortega; ma ognuno si arrangia con le carte che ha in mano, e la Cina, alla fine, è anche lontana. Anoressia e bulimia, l’obiettivo di chi ne soffre è il “controllo” in alcun modo i migranti economici e chi non può ottenere l’asilo: «Chi può essere rimandato a casa, deve essere rimandato a casa - assicura un alto funzionario -. Ci sono le regole, basta applicarle». Il condizionale resta d’obbligo. La certezza sui numeri e i metodi, per ora in bozza e senza sigillo “politico”, si avrà solo a metà settimana quando il collegio dei commissari - a cui i Trattati attribuiscono il ruolo di scrivere le proposte nominative europee - varerà l’insieme delle disposizioni operative per la sua Agenda Immigrazione. Potrebbe cambiare qualche cifra, magari anche crescere, però l’ordine di grandezza dovrebbe essere assodato. Il pacchetto di base, approvato dieci giorni fa, crea le fondamenta per una politica comune a ventotto in un settore che, fino a questo momento, è stato di competenza dei governi nazionali. L’offensiva Fra le altre cose, la strategia scritta dalla Commissione, e voluta con forza dal trio di testa Juncker-MogheriniAvramopolous, conferisce più mezzi e fondi alla missione Triton; introduce un sistema temporaneo di distribuzione vincolante e di emergenza dei migranti che ne hanno diritto; apre un nuovo canale pilota obbligatorio per gli asilanti che ancora non sono sul territorio europeo (20 mila, per ora); pone le basi per schemi di accoglienza permanenti dal 2016; riapre il dibattito sul controverso regolamento di Dublino III che attribuisce al porto più vicino l’onere di registrazione etc. Si lavora anche uno strumento per la lotta ai trafficanti. I 40mila Nella comunicazione del 13 maggio mancava il numero da attribuire al meccanismo di ridistribuzione dei migranti arrivati, ovvero la risposta «cosa ne facciamo dopo averli salvati?». Si era parlato di ventimila anime, adesso la Commissione è intenzionata a raddoppiare: è un precedente, più che una soluzione, visto che da noi gli arrivi del 2015 erano 37,982 mila il 17 maggio. Se il Consiglio - cioè i governi a cui spetta l’ultima parola - sarà d’accordo, da luglio partirà lo smistamento organizzato su una base di criteri, fra cui pil, popolazione, disoccupazione, sforzi precedenti. Nonostante le polemiche, il Team Juncker non intende cambiare la formula per questa decisione temporanea. A volte, è una modella troppo magra in copertina o in passerella a scatenare la protesta indignata del pubblico. In altri casi, è la notizia del decesso di una giovane ragazzina che aveva smesso di mangiare. La realtà è che i disordini alimentari sono sempre più oggetto di attenzione anche da parte della ricerca scientifica e clinica. Riguardano circa 3 milioni di italiani dei quali 2,3 milioni sono adolescenti. Per il 95% si tratta di donne, ma il fenomeno è in crescita anche tra gli uomini. Secondo l’Istat, la fascia d’età più colpita è quella tra i 18 e i 24 anni, che vede il 2% delle donne soffrire di anoressia, il 4% di bulimia e il 6,2% di altri disturbi alimentari, come il binge eating (le “abbuffate”). Infatti, anoressia, bulimia, binge eating possono compromettere in modo significativo il funzionamento psicosociale e la salute fisica, fino agli esiti più tragici. L’ ESORDIO É SEMPRE PIÙ PRECOCE Come per tutte le psicopatologie, è andata abbassandosi l’età della comparsa dei disturbi, presenti ora anche nei giovanissimi, a 10 o 12 anni o prima. E quindi è partita la ricerca di nuovo indicatori che possano aiutare a prevederne lo sviluppo. «Non esistono indicatori biologici, ma vi sono dei segnali cui prestare attenzione» spiega Gianluigi Mansi responsabile della divisione di psichiatria degli Istituti Clinici Zucchi di Monza e del Servizio per Disturbi Alimentari dell’IRCCS Medea a Bosisio Parini. «Si tratta di una scarsa autostima, isolamento sociale, perfezionismo e terrore di ingrassare, ma anche stranezze alimentari, come se- lettività al cibo (ad esempio, mangiare solo cibi bianchi) o la tendenza a nasconderlo o sminuzzarlo, un’eccessiva attenzione a cibo, al peso, alle calorie e tendenza a cucinare per gli altri». La volontà di avere il controllo della situazione riguarda, infatti, non solo la propria alimentazione ma anche quella altrui. Si parla di “tirannia alimentare” quando c’è la voglia di cucinare per gli altri, stabilire la loro alimentazione, fino a riempirli di cibo, tanto che «nelle ragazze non si esclude una nascosta tendenza alla rivalsa, una sorta di sabotaggio della bellezza di madri e sorelle percepite come rivali» spiega lo psichiatra. LO SCHERNO DEGLI AMICI E LE CRITICHE IN FAMIGLIA Tra i fattori di rischio non traumatici che possono favorire la comparsa questi disturbi vi è il sovrappeso infantile, che espone allo scherno dei compagni e alle critiche in famiglia. «Dalle anamnesi, emerge spesso il ruolo determinante dei commenti dei genitori sul fisico e sulle abitudini alimentari (“mangi troppo, guardati”). In questo senso, vi è sempre una fase iniziale in cui siamo tutti complici», commenta lo psichiatra. Tuttavia, madri e padri non vanno colpevolizzati, ma possono svolgere al contrario un ruolo protettivo ed essere di supporto ai vari professionisti medici, aiutando nella progressione della cura. Ad aprile + 210mila contratti, +48mila i posti fissi Ad aprile le attivazioni di nuovi contratti a tempo indeterminato sono state 171.515 a fronte di 122.979 cessazioni con un saldo attivo di oltre 48.000 contratti stabili. Lo rileva il ministero del Lavoro nell'indagine sulla dinamica dei contratti: le assunzioni sono state anche molto superiori rispetto a quelle che si sono avute nell'aprile del 2014 (112.839). Ad aprile le attivazioni nel complesso di nuovi contratti di lavoro sono state 756.926, circa 210.000 in più rispetto alle cessazioni registrate nel periodo (546.382). Il dato diffuso dal Ministero del Lavoro è in linea con quello registrato ad aprile. ITALIA E ITALIANI Presenza- 1 giugno 2015 5 Mujica a Genova “Non si fa Grande Guerra. politica per denaro” L’inutile strage cent’anni dopo Scorte e lampeggianti? Ma quando mai. Arrivano quasi alla chetichella, in una giornata uggiosa. Non fosse per l’auto dell’ambasciata, che dal porto di Genova li ha discretamente portati fin quassù in Val Fontanabuona, sembrerebbero due turisti normali. Perdipiù con poco bagaglio. Già perché a José Alberto Mujica Cordano e a sua moglie Lucia Topolansky - sposata nel 2005 - non serve poi molto. Sebbene lui, figlio di emigranti liguri, fino al primo marzo fosse l’amatissimo presidente dell’Uruguay, del quale è tutt’ora senatore, al pari della moglie. Che non porta manco un gioiello, neppure la fede dopo le nozze. Pure quelle anomale. In stile col personaggio. Racconta, Lucia, sua compagna da quarant’anni: «Non mi ha fatto una dichiarazione, ha fatto un annuncio. In televisione, un giorno, ha comunicato che si sarebbe sposato. Io stavo ascoltando in cucina e l’ho saputo così...». Pausa. «Era sicuro che gli avrei detto sì». Sempre al suo fianco. Carcere compreso. Esperienza, che «Pepe» ricorda tranquillo perché gli «ha insegnato tanto» spiega puntandoti addosso gli occhi nerissimi e scintillanti. Sempre con un diktat: «Essere al servizio degli altri, questo è il significato della politica». Servizio alla società In Italia, veramente, mica tanto... Tra indagati e corrotti, la politica non appassiona. «Ah, no? È molto triste. E in cosa crede la gente?- domanda stupefatto - Se non si crede nel futuro non c’è niente. L’uomo è un animale politico. Diceva Aristotele, che non può vivere da solo, ma nella società. Tu come faresti senza penna e taccuino? Ci vuole qualcuno che li faccia. E che faccia vestiti, auto... Dipendiamo tutti dalla società. La politica è occuparsi della società e dei diritti». Lei da presidente ogni mese dei suoi 8.900 euro, ne devolveva 8.100 agli uruguaiani. Qui non va proprio così. Sospira: «La gente che ama troppo i soldi non deve entrare in politica. Che è servizio. È questa la felicità: servire la gente che ha bisogno. La bara non ha tasche per portarsi via i soldi». Lei e Lucia non avete mai abitato il palazzo presidenziale. «È un museo» scandisce mulinando il braccio verso il soffitto in legno dell’Osteria Fonte Bona, tre camere in tutto - e servizi al piano - dove l’ex presidente ha prenotato quindici giorni fa: online. E tanto per capire che in questa vallata è planato un marziano - anzi due - basti dire che il proprietario, Giovanni Bottino, dopo aver preparato il pranzo «a base di affettati, ravioli col tocco e vino “tinto”», ha lasciato amabilmente riposare «Pepe e Lucia». L’ex presidente è sbarcato «in cerca delle radici», della casa dei nonni materni, dopo una sosta a Muxyka, nei Paesi Baschi, terra paterna. Un viaggio-regalo, che dopo la Val Fontanabuona e Genova, porterà la coppia a Roma, dal Papa._I due mondi «Vedrò Francesco il 28. È il secondo incontro, con quest’uomo che si è spogliato di tutto». Credente? «No - replica divertito sotto i baffi alla Marquez - Ateo. Per il Cristianesimo la vita è una valle di lacrime. Non sono d’accordo: è bellissima. E il Paradiso è qua, è questa vita. Però, la religione aiuta a morire bene. Voglio parlare al Papa di molte cose. Principalmente della difficoltà d’integrazione tra tutti i Paesi dell’America Latina». Europa e Italia sono alle prese con i migranti e la strage dei barconi. «L’Europa diventerà caffelatte. Una miscela di razze - commenta placido - La soluzione non è combattere, ma andare in Africa ad aiutarli. L’Europa avrebbe dovuto farlo da tempo. Quanta ricchezza s’è presa dalle colonie? Poi li ha mollati... Non è giusto». Abbattere Saddam e Gheddafi? «Un errore enorme. La democrazia non si esporta con la guerra, né si impone. Gheddafi e Saddam tenevano una dittatura paternalista. Ma il Paese teneva. Ora è il caos. Si sta peggio di prima». Come se ne esce? «L’Africa deve farcela da sola. Con molto dolore, certo. È molto giovane, è cresciuta molto la sua popolazione. Chi arriva in Europa le fa un favore: la svecchia. Lavora e aiuta, lasciandole il plus valore del suo lavoro. L’Ue deve organizzare gli aiuti e al contempo andare in Africa». Normale. Come la sua vita, in realtà straordinaria. Senza sfarzo. Continuando «a impastare la pizza» e coltivando «pomodori, zucchine, fave». Facendo con Lucia «35 bottiglie di conserva, per il sugo di tutto l’anno». Un marziano della politica in camicia e maglione, con un paio di scarpe le stesse «da tre anni, perché in Uruguay le fanno bene». Felice della sua vita? «Se dall’altra parte ci fosse il bancone di un bar, sa cosa direi? Un altro. Identico a questo». Alitalia, in quarant’anni è costata 7,4 miliardi di euro allo Stato Anche se dal 2008 la vecchia Alitalia di fatto non esiste più, lo Stato, dopo essersi svenato, ancora oggi continua a pagare un conto salatissimo. In 40 anni, stima l’Ufficio studi di Mediobanca che ha analizzato «costi diretti, pubblici e collettivi» generati dalla nostra compagnia di bandiera, ha pesato sulle casse dello Stato per ben 7,4 miliardi di euro ai valori di oggi, bruciando risorse ad una velocità media di 185 milioni di euro l’anno. Tra il 1974 ed il 2007 la gestione in bonis della società, sempre rimasta nel recinto delle società pubbliche ballando tra Iri, Partecipazioni statali e Tesoro, ha prodotto un onere complessivo pari a 3,3 miliardi di euro. Quindi dal 2007 sino al giugno del 2014 la gestione commissariale ha prodotto altri 4,1 miliardi di oneri. Se a questi si sommano le perdite cumulate direttamente dalla società nei vari bilanci per un totale di 6,1 miliardi si può dire che in 40 anni di gestione pubblica sono state bruciate risorse per ben 13,5 miliardi. Dal 2008 la compagnia è passata ai capitani coraggiosi di Cai (Colaninno, Toti, le banche), che come è noto non sono riusciti a fare molto meglio dello Stato, e quindi dall’inizio dell’anno è arrivata Ethiad, ed a questo punto ha voltato decisamente pagina. Ma il passato non può essere certo dimenticato. Ed è pesantissimo. Dal 1974 al 2007, ultimo bilancio prima del commissariamento, Alitalia ha accumulato perdite per 4,4 miliardi di euro. Ma è soprattutto negli anni ’90 che le perdite esplodono. Dal 1996 in poi, anno della prima perdita monstre da 625 milioni, il saldo è stato negativo per 3,9 miliardi, con un picco di -907 milioni nel 2001. Dei 34 anni esaminati - segnala Mediobanca - 20 hanno chiuso in deficit, sommando una perdita pari a 5,1 miliardi . Ma nessun nome manca_Cento anni fa in questo stesso giorno di maggio incominciarono a morire 1.240.000 italiani, 651.000 soldati e 589.000 civili, uomini e donne. E presero a moltiplicarsi le vittime tra i nostri “nemici” austroungarici: infine 1.567.000 morti, due terzi in divisa, 400.000 sul solo fronte italiano. Da dieci mesi, dal luglio 1914, altri 34 milioni di europei (e di colonizzati dagli europei, e di loro alleati) avevano già preso a cadere uccisi o feriti sui campi di battaglia non solo militari della «Grande Guerra». Conclusione del nostro Risorgimento, come c’è stato a lungo insegnato. Incubatrice e prologo del tempo oscuro dei totalitarismi nazionalisti e internazionalisti, della disumanità eretta a sistema di potere assoluto. Principio del gigantesco e, di fatto, ininterrotto conflitto che nel corso del Novecento ha cambiato, sfigurato e ricomposto il volto del nostro continente e rivoluzionato gli equilibri mondiali. Guerra spietata, come tutte, eppure persino più mostruosa. Fucina di orrori che non possono essere dimenticati e che pure si è tentato di occultare e negare, magari sublimandoli e distillandoli in pura retorica. Drammi dai quali ancora stentiamo a trarre una definitiva lezione di civiltà e pace. Eppure è oggi chiaro che in questo stesso giorno di maggio, cento anni fa, l’Italia gettò se stessa nell’immane carneficina che papa Benedetto XV, il 1° agosto 1917, bollò come «inutile strage». Parola di padre e di profeta, capace di dare cittadinanza morale alle «aspirazioni dei popoli» e all’idea del «disarmo» come fonte di «vantaggi immensi» per persone e nazioni. Tesoro di consapevolezza che decenni dopo, nel 1950, in un altro maggio, spinse il francese Schuman, il tedesco Adenauer e l’italiano De Ga- speri - tre grandi statisti e cristiani che quella “visionaria” parola di pace avevano compreso e le tremende sciagure belliche sperimentato - a dar vita alla Comunità del carbone e dell’acciaio, embrione dell’Europa unita. E vennero settant’anni di pace, difficile ma sempre più vera. E venne la progressiva condivisione dei confini e delle “ricchezze” per cui ci si era massacrati nell’«inutile strage». Questo è il pensiero di oggi. Il primo, accanto alla memoria di ogni vittima, senza distinzione di patria e di bandiera. Perché, come cantò Ungaretti «nel cuore nessuna croce manca». E nessun nome. Siria, Is si ritira e devasta le chiese Cristiani in Siria Le milizie jihadiste dello Stato islamico (Is) si sono ritirate dai villaggi lungo il fiume Khabur, nella provincia siriana nord-orientale di Jazira, che avevano occupato lo scorso 23 febbraio costringendo alla fuga di massa la popolazione locale, formata in maggioranza da cristiani assiri. Fonti locali confermano all'agenzia Fides - citata anche dalla Radio Vaticana - che il ripiegamento dei miliziani dell'Is è stato provocato dall'intensificarsi dei raid aerei realizzati dalle forze della coalizione a guida Usa contro le postazioni dei jihadisti, in supporto alla controffensiva di terra compiuta dalle milizie curde. Le formazioni militari curde e assire entrate nei villaggi abbandonati hanno riferito a fonti locali di aver trovato le chiese devastate e le case saccheggiate, con le croci divelte dai luoghi di culto cristiano e slogan anti-cristiani dipinti sui muri. Secondo quanto riferito dall'agenzia Ara News, una parte delle famiglie assire che avevano trovato rifugio a Hassakè hanno già fatto ritorno nel villaggi di Tel Tamar, dove la campana della chiesa assira è stata ripristinata e i suoi rintocchi hanno dato il segnale della prima Messa celebrata dopo l'esilio forzato. Mentre permane l'incertezza sulla sorte dei più di 230 cristiani che i miliziani dell'Is hanno preso in ostaggio al momento della loro offensiva nella valle del Khabur, deportandoli nelle proprie roccaforti. Intanto l'esercito siriano passa al contrattacco a Ramadi, la città cento chilometri a ovest di Baghdad conquistata dall'Is dieci giorni fa. Ma nonostante l'appoggio delle milizie sciite, l'operazione per riportaresotto il controllo governativo l'intera provin- cia di Al Anbar, che confina con la Siria, si presenta lunga e complessa. Avenida Ricardo Lyon 322 (Providencia) Reservas al (56 2) 2484-8484 6 Presenza- 1 giugno 2015 Editoriale: In questa edizione vi presentiamo alcune tra le tante divertenti esperienze che abbiamo vissuto nella comunità della Scuola Italiana. L’11 maggio abbiamo celebrato il Giorno dell’Alunno con molte attività come, per esempio, convivenze in ogni classe, teatro per i più piccoli e varie gare per i grandi. Vogliamo inoltre raccontarvi che la II° Media Inferiore C sta partecipando, con scuole di tutto il mondo, alla sfida internazionale della Expo Milano con il progetto “Orto organico ed erbe medicinali”. Vi vogliamo anche invitare alle prossime attività culturali con la presentazione “Concerto Musica Barocca: Evviva Vivaldi!” dell’insieme Syntagma Musicum e l’imperdibile esposizione “Taller Lineal”. SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Giorno dell’Alunno Lunedì 11 maggio abbiamo celebrato il Giorno dell’Alunno 2015. Con divertenti attività organizzate dal CASI e dai Direttori di Area, gli alunni dalla Scuola Nido alla IV° Media Superiore hanno trascorso una giornata molto speciale piena di divertimenti ed allegria: teatro per i piccoli, gincana e “quemadas” per i grandi, convivenze con delle torte regalate dalla scuola, sono state alcune delle attività realizzate. I vincitori della gincana sono stati gli alunni dell’8°A e, con un pareggio, le III°B e C della Media Superiore che hanno vinto un “pizza party” per tutta la classe. Auguri alunni! Ringraziamenti del Preside: Carissimi, Con molto affetto vi mando le mie congratulazioni per i festeggiamenti del giorno dell’alunno. Tutto è riuscito molto bene, i ragazzi hanno partecipato e la comunità intera si è coinvolta, possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto. Bravissimi e grazie del lavoro fatto. Un abbraccio Italo Oddone Preside Scuola Italiana Paritaria "Vittorio Montiglio" Buona lettura! Gigliola Pacciarini G. / Alejandra Calcagni T. [email protected] Con la gentile collaborazione della Prof.ssa Silvia Perroni Sfida Expo Milano Dalla fine di marzo gli alunni della II° Media Inferiore C, con la loro maestra di Chimica e Scienze, Prof.ssa Erika Montero Carvajal, hanno iniziato la loro partecipazione alla sfida internazionale Together in Expo della Expo Milano 2015, il cui obiettivo è stimolare la creatività per progetti relazionati all’importante dibattito sull’alimentazione nel nostro pianeta. Con il progetto “Orto organico ed erbe medicinali” la classe dovrà superare le varie fasi della sfida e le missioni assegnate fino al mese di ottobre per poter sognare con il meraviglioso premio: un viaggio a Milano per tutta la classe e la loro insegnante. SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO “Taller lineal” Il Centro Culturale Scuola inaugurerà giovedì 28 maggio, alle ore 19:30, nelle Sale Terracotta e Verdi, l’esposizione di incisioni e di sculture del “Taller Lineal”. La mostra potrà essere visitata fino al 10 luglio. Espacio/Tiempo è un’esposizione che riunisce 14 artisti, tra intagliatori e scultori che lavorano da oltre 4 anni nel “Taller Lineal”, spazio creato nel 2007 al fine di riunire artisti e persone con interesse per l’arte, diventando un luogo di creazione e di riflessione sulla creazione artistica. Presenza- 1 giugno 2015 7 Concerto Musica Barocca: Evviva Vivaldi! dell’insieme Syntagma Musicum. Le artiste che parteciperanno a questa mostra sono: Marisol Balada, Anita Zarhi, Karin Wehrhahn, Carolina Fosk, Catalina Orhanovic, Miriam Hirsch, Romina Gebl, Soledad Rodríguez, Mané Kausel, Francisca Galáz, María Inés Montt, Paula Haeussler, Daniela Ricciardi e Patricia Tagle. Queste artiste si ispirano ai concetti di tempo e di spazio per l’elaborazione delle loro opere, offrendo visioni differenti su uno stesso tema attraverso le incisioni e le sculture, indagando sul complesso e personale universo che ha ogni artista. Il Centro Culturale della Scuola Italiana presenterà martedì 2 giugno, alle ore 20:00, nel Teatro Giuseppe Verdi il concerto Evviva Vivaldi! (Avda. Las Flores 12.707. San Carlos de Apoquindo). L’entrata è gratuita e lo spettacolo è per tutto il pubblico. Le persone interessate devono fare le prenotazioni a [email protected] o al 22 5927544. Questo concerto è parte delle celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana ed in questa occasione lo spettacolo è dedicato al compositore e musicista Antonio Vivaldi, uno degli artisti più importanti e popolari della musica barocca italiana. L’insieme interpreterà le opere “La verità in cimento”, “La Tempesta di Mare” e “Ces- sate, omai, cessate”. La direzione musicale sarà a carico di Franco Bonino ed il gruppo è formato da: Gonzalo Cuadra (Tenore), Julio Aravena (Viola da gamba), Hernán Muñoz (Violino), Oriana Silva (Violino), Paulina Sauvalle (Viola), Santiago Espinoza (Contrabasso), Víctor Rondón (Flauto dolce), Juan Fundas (Oboe), Jaime Carter (Clavicembalo) e Franco Bonino (Fagot). Syntagma Musicum è un importante gruppo di musica antica della “Universidad de Santiago de Chile” che nasce nell’anno 1978 e sin da allora hanno ininterrottamente realizzato un intenso lavoro di ricerca e di diffusione di un repertorio preclassico europeo ed americano in Cile, in America Latina ed in Europa. Zas(PORcataplum!! BIBLIOTECA) La tierna y adorable bibliotecaria de Chillán ha sido secuestrada por una banda de torpes y divertidos malhechores, quienes disfrutarán más de tocar música jazz que de hacer fechorías. Todo cambia su rumbo cuando Ernestina, la bibliotecaria, advierte que se han contagiado de sarampión. La solución a este problema se encontrará, como era de esperarse, en los libros. Así surge el amor y… zaz cataplum!! El techo del teatro Verdi cayó cuando los pequeñuelos a aplausos y gritos lo hacen temblar al ser testigos del apasionado beso que da el cabecilla de la banda a la bibliotecaria. Fue maravilloso lo que se vivió ese día. “El secuestro de la bibliotecaria” nos hizo cerrar el mes del libro con broche de oro. En Biblioteca comenzamos mayo celebrando a las madres, a través de los cuentos. Para ello durante la “Hora del Cuento” seleccionamos el libro “Mi mamá es preciosa” y trabajamos con el kínder D y el grupo 4 y 5 de la Scuola Nido. La historia relatada nos mostró lo siguiente: Una niña siente cómo su mamá es rechazada y criticada por su aspecto físico, pues es excesivamente gorda. El amor que siente hacia su madre le hace transformar todo aquello que le critican en algo bueno y positivo para ella. Así, sin importarle su apariencia, para la niña, su madre es una princesa, pues con ella se encuentra querida, protegida y mimada, y le hace sentirse también a ella como un ser especial. Fue muy bello escuchar las sabias opiniones de los niños, quienes estuvieron de acuerdo en que la apariencia física y los bienes materiales no son lo importante en la vida, sino que lo trascendente e importante es lo que guardamos en nuestros corazones. Juntos aprendimos que nos hace bien al alma manifestarnos los afectos Auguri Macarena Cannoni!!! Les enviamos un cariñoso saludo a todas las madres (nuestras princesas) en este su día y siempre… BIBLIOTECA Agradecimientos por apoyo a la Scuola Italiana de Copiapó Estimado Sr. Italo Oddone: Muy buenas tardes. De verdad me resulta grato poder confirmarle que retornamos a clases el próximo lunes 18 del pte. Pero sin duda que todo el esfuerzo realizado ha tenido éxito gracias al aporte de vuestra persona y de toda la comunidad educativa que usted tan dignamente dirige. Agradecemos una vez más su generosidad a toda prueba y deseo manifestarle en nombre de toda la Scuola Italiana "Giuseppe Verdi" di Copiapó nuestro mayor aprecio y consideración para sentirnos hermanados no sólo por lo deportivo, sino a partir de esta tragedia, en lo humano. Estoy cierto que a partir de este acontecimiento nuestras instituciones se sienten más unidas que nunca. Es por ello que quedo a su disposición para que cualquier iniciativa de intercambio que usted estime conveniente podamos concretarla en un futuro cercano. Un abrazo y nuevamente muchas gracias a toda su comunidad educativa. Waldo Portilla Hidalgo Sr. Italo Oddone: A través de estas líneas quiero expresar mi profundo agradecimiento por el cariñoso recibimiento de parte de vuestro colegio a mi sobrino Dante Gariboldi Capelli. Después de los difíciles días que sucedieron a los aluviones del 25 de Marzo en Copiapó, fue emocionante sentir la solidaridad de un colegio hermano que en forma desinteresada y generosa tendió la mano a los alumnos de la Scuola Italiana de esa desolada ciudad del norte. Dante fue recibido de una manera inmejorable, pudo mantener su ritmo académico, hizo nuevos amigos y disfrutó de la estadía en su colegio transitorio. Reciba un gran abrazo, y a través de él, a los profesores y cada uno de los integrantes de vuestro colegio. Siempre recordaremos con cariño y agradecimiento a la Scuola Italiana de Santiago. Le saludo muy cordialmente. Bruno Capelli Ghiglino La nostra alunna della I° Media Inferiore Macarena Cannoni ha avuto un’eccellente prsentazione nel primo incontro del circuito di “Tenis Menores” della UC. Macarena ha vinto nella categoria dei 12 anni femminile a Josefina Lara dello Stadio Italiano con un 6/4 e 7/6 in una bella partita a San Carlos de Apoquindo. Nelle partite precedenti la nostra alunna ha superato Isidora García, del Colegio Cumbres, Rafaella Van Der Frost, Stadio Italiano, ed Isidora Pérez, anche lei del Colegio Cumbres. In questa gara ha anche partecipato il nostro alunno della I°Media Inferiore Renato Cabello. In questa prima data ci sono stati 105 iscritti nelle categorie dai 12 ai 18 anni, maschili e femminili, di varie scuole e club di Santiago: Colegio Verbo Divino, Colegio Mayor, Colegio Cumbres, Colegio Greenland, Stadio Italiano, Prince of Wales Country Club e Universidad Católica. La prossima data della gara sarà a luglio nel Club Deportivo UC. Auguri Maquita! 8 COLLETTIVITÁ Presenza- 1 giugno 2015 A La Serena festa di anniversario Veramente si è usciti con un po’ di stento dal letto e dalle case domenica 17 maggio perché la mattinata si annunciava fredda e increspata di nubi, con addirittura pioggia annunciata. Ma a La Serena bisogna attendere le prime ore del pomeriggio per capire se la serata si aggiusta: e infatti i coraggiosi che hanno sfidato nuvole e freddo sono stati premiati con un bel sole pomeridiano. Quindi rallegrati i 250 e passa che si sono fatti presenti al tradizionale incontro nel boschetto che la famiglia Bertolla mette a disposizione per la festa di anniversario. Quest’anno ricorreva il 64º. Festa in grande: simpatica, trasparente, partecipata e familiare iniziata col suono festivo delle campane di Verla che il Gigio porta sempre assieme all’amplificazione quest’anno perfezionata. Già un’ora prima della messa di vedevano i paioli fumare e i mestoli rimestare nervosi l’incipiente polenta. Ma un paiolo chiamava l’attenzione per la sua dimensione extraordinaria: veniva direttamente da Verla e vicinanze (Trento) inviato (senza richiesta) dagli stessi alpini che un giorno hanno donato una campana alla cappella del Peñón. E fatto pervenire sempre al Gigio che ora gli girava attorno per convincersi della sua reale ca- COMUNICATO STAMPA Il Comitato per gli italiani all’Estero - COM. IT. ES. - è l’unico organismo istituito dalla legge italiana, eletto per voto universale rappresentante della comunità italiana in Cile. Il COMITES è chiamato a rappresentare la collettività italiana, gli italiani e le istituzioni italiane del Cile presso le autorità diplomatico-consolari italiane in Cile nonché, con l’accordo delle stesse, presso l’autorità locale. Dopo undici anni i COMITES di tutto il mondo sono stati rinnovati con l’apposita elezione tenuta il giorno 17 aprile scorso. Gli italiani del Cile si sono espressi ed hanno eletto un comitato di dodici membri con componenti di tutte e tre le liste di candidati che si sono presentati. Il COMITES del Cile è integrato da: Claudio CURELLI (Presidente); Italo BRAGHETTO (Vice Presidente); Coralis RODRÍGUEZ (Secondo Vice Presidente); Millaray GONZÀLEZ (Segretario); Marcello BOZZO (Tesoriere); Carla ALBASINI (Consigliere); Anmaria BARBERA (Consigliere); Gloria BOZZO (Consigliere); Adelio MISSERONI (Consigliere); Patricio ROLLE (Consigliere); Maruzella TAVONATTI (Consigliere) ed Antonio ZEREGA (Consigliere). Il COMITES del Cile vuole iniziare una stagione di grande attività e lavoro a seconda degli interessi e bisogni dell’intera collettività italiana residente in Cile. Il COMITES invita, dunque, persone ed istituzioni ad avvicinarsi e partecipare delle diverse commissioni di lavoro a tema e delle sedute plenarie del comitato che sono pubbliche. Invitiamo numerosi gli interessati ad informarsi sulle attività del comitato, programmazione delle sedute plenarie, dei programmi delle commissioni di lavoro e delle diverse forme di contatto, aggiornati nei prossimi giorni, tramite la nostra pagina web: www.comiteschile.cl. COM.IT.ES. Cile. Santiago del Cile, 19 maggio 2015. Servizio del Patronato ACLI L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la Parrocchia Italiana (Bustamante 180) con il seguente orario: da Lunedi a Venerdi dalla ore: 08:30 alle 14:30 Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected] pienza e funzionamento. A guardarlo bene, con quella canna fumaria emergente e il cassettone per contenere legna e fuoco sembrava l’anima di una locomotiva a vapore. Evviva la festa con un grazie ai donatori. La celebrazione eucaristica concelebrata dai PP. Leita e Giuseppe ha ricordato l’invio che Gesù ha rivolto, due mila anni fa, ai suoi discepoli e di andare per il mondo ad annunciare il Vangelo: come hanno fatto negli anni scorsi anche i nostri italiani giunti in Cile e specialmente a La Serena-Coquimbo. Il ricordo di nonni e genitori sbarcati a Coquimbo con tanta povertà e con il cuore ricco di speranza nel futuro lo si palpava nell’aria. Nei loro pacchi e bauli c’è stato posto per qualche libro di preghiere, immagini sacre, foto di feste di paese. Tutti aspettavamo quei pochi minuti di emozione che, da qualche anno, ci concede la Signora Eleonora con la interpretazione della canzone “Ve saludi Madonina”; e di nuovo il nodo alla gola smorzava le lagrime che inumidivano gli occhi al ricordo di quei paesaggi dolci e verdi di capitelli disseminati, immagini incancellabili della nostra infanzia e giovinezza richiamati alla mente dalla canzone. Grazie, cara Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana. Lo esperamos *Providencia (Esq. Pedro de Valdivia) Eleonora! Molti cappelli alpini in testa, il simbolo che rappresenta la nostra terra che resiste al logorio del tempo e ci riporta alle nostre radici. A fine messa la polenta, le luganeghe, i crauti ed altro erano a punto e si formavano lunghe file di adulti e bambini in attesa di riempire il piatto con tutto quel ben di Dio preparato rigorosamente secondo le tradizioni culinarie trentine. E la gioia della mensa con sapore ad “agriturismo” si scioglieva in ciacole, barzellette, in “dimmi-cheti-dirò”. E man mano che le bottiglie dell’ottimo ed abbondante vino (Falernia, Dal Bosco ed altri tipi) si svuotavano aumentava la voglia di cantare e di stringersi gli uni agli altri. Ecco allora formarsi spontaneamente un gruppo, timido all’inizio e poi sostenuto, diretto dal Gigio a dar sfogo, con voci già rauche, ai canti della montagna, degli alpini finché le ombre sono scese e con esse il frescolino che consigliava il rientro fra le mura domestiche. Con tanti sorrisi. Comitato di Valparaiso della Società Dante Alighieri Conferenza su Modigliani “Amedeo Modigliani: il percorso artistico di Modí le Maudit” che terrá la professoressa Marina Misseroni il giorno giovedí 4 giugno alle ore 19,00 nella sede della Dante Alighieri: Los Acacios 2202 - Miraflores, Viña del Mar Lingua della Conferenza: italiano. Nuncio Apostólico Ivo Scapolo visita Limache La tradicional misa de mediodía en la Parroquia de la Santa Cruz, Santuario de Nuestra Señora Purísima de las 40 Horas, tuvo un especial realce el 3 de mayo. Contó con la presencia del Excmo. y Rvdmo. Monseñor Ivo Scapolo, Nuncio Apostólico. El motivo que lo convocó fue la invitación del Párroco Mario Lisperguer, para celebrar la Santa Misa, dentro de las celebraciones de los 363 años desde que se levantó la Iglesia, bajo el nombre de PARROQUIA DE LA SANTA CRUZ, en honor a un árbol muy particular encontrado en esta localidad y cuya forma natural le hacía parecer una imagen de un Cristo en la Cruz. La comunidad de fieles se congregó con entusiasmo y recibió los saludos del representante del Papa Francisco en Chile. En su prédica, el nuncio se dirigió a los fieles, en su impecable español, para transmitir un claro mensaje: “Debemos permanecer en el Señor, y que ello nos haga producir los mejores frutos, como son la oración, la solidaridad y el servicio, para el bien de la comunidad y de todo el mundo. Siempre hay que preguntase: ¿Puedo hacer más?”. En la foto, la autoridad eclesiástica acompaña a los niños de la catequesis (y sus familiares), junto al párroco, P. Mario Lisperguer. Gianna Devoto Durante l’anno accademico 2014 si sono svolte le seguenti attività alla Dante di Valparaiso : I- Corsi : Durante l’anno 2014 si sono dettati corsi di lingua italiana di livello elementale, intermedio, avanzato, e conversazione, le Letture Dantesche e corsi individuali. Numero totale di studenti: 76. II-Omaggio all’ex Presidente Albino Misseroni. Si è offerto nel mese di marzo 2014 un Riconoscimento e un Vino d’Onore al Presidente che lascia l’esercizio, Professor Albino Misseroni, con partecipazione di soci, docenti e alunni. III- Relazioni e comunicazioni con altre Istituzioni Italiane: 1.- Relazione ed informazione delle attività del Comitato alla Sede Centrale Roma. Informazioni sulle attività e pubblicazione nell’Annuario della Sede Centrale. 2.- Partecipazione e rappresentanza al Consiglio della Comunità Italiana di Valparaiso. La Dante Alighieri forma parte del Consiglio della Comunità Italiana della Regione di Valparaiso e partecipa alle iniziative e attività organizzate dal Consiglio insieme con altre Istituzioni Italiane della Regione. 3.- Pubblicazione delle attività del Comitato su: -”Presenza”: quindicinale della Comunità Italiana del Cile. Pagina web e facebook. - Inserto nel quotidiano El Mercurio, di circolazione regionale, in occasione del 2 giugno. IV.- Ciclo di conferenze su Grandi Personaggi italiani.- Realizzate il primo giovedì di ogni mese da aprile a dicembre: 1.-”Michelangelo : Il titano del Rinascimento”: Prof. Albino Misserini 2.-”I Demoni di Caravaggio”: Prof. ssa Marina Misseroni 3.-”Gian Maria Volontè: Un grande attore”: Avv.Daniela Marzi 4.-”Un invito alla lettura di Italo Calvino”: Prof.ssa Ledda Carrazola 5.-”Alcide De Gasperi il cattolico, il democrata , l’europeista” Prof.ssa Pia Mastrantonio 6.-” Leonardo da Vinci, artista o scienziato? “ Prof.ssa Carla Mazza 7.-”San Francesco l’uomo, il santo” Dott.ssa Rosa Minetti 8.-”Augusto il primo Imperatore”: Prof. Giuliano De Conti 9.-”I tre ultimi grandi autori di opera italiana: Mascagni-Leoncavallo Puccini”: Prof.Albino Misseroni . V.- Biblioteca: 1.- Rinnovamento dell’abbonamento alla Rivista Bell’Italia. 2.- Acquisto di 13 libri per giovani da donare ai migliori alunni d’Italiano della Scuola Italiana “Arturo Dell’Oro”. 3.- Ricezione di una collezione di Riviste Italiane “Italia Illustrata”, dal 1914 al 1947, donati dal Signore Pedro Maino. 4.- Ricezione di un dono di 5 libri d’Arte donati dalla Prof.ssa Rina Andreani. VI.-Vari: 1.Partecipazione e dono di Premi alle Cerimonie di Chiusura della Scuola Italiana “Arturo Dell’Oro”. 2.Preparazione di una targa da affiggere all’ingresso della Sede. VII.-Cerimonia di Chiusura anno accademico 2014 nel mese di dicembre: 1.-Conferenza del Prof. Albino Misseroni sull’opera italiana 2.-Consegna del Diploma di Benemerenza inviato dalla Sede Centrale al Prof. Albino Misseroni. 3.-Consegna di Diplomi di frequenza e di premi agli alunni distinti. COLLETTIVITÁ Ivana Azzini Bolognesi, riposa in pace El año 1954, con diez años de edad, la pequeña Ivana Azzini Bolognesi llegaba a Valparaíso, junto a sus hermanos María Pía y Giancarlo, y su madre Adriana. 6 años antes, su padre Giovanni partió con promesas de una vida mejor, mediante el incipiente negocio del transporte camionero que recién comenzaba en Chile. Los inicios fueron duros, en una realidad distinta y distante de su natal Prato. Sin embargo, ese año 1954, Ivana comenzaría el vínculo que la uniría de por vida con este país. Luego de vivir en la cordillera cerca de Talca, Ivana retomaría su educación escolar en Santiago, primero en algunas escuelas de la zona norte de la capital, para finalmente realizar la mayor parte de ella en su querido Colegio Santa María de Cervellón. Una vez culminado el sexto año de humanidades, y rendido el bachillerato, Ivana ingresa a la carrera de Química y Farmacia de la Universidad de Chile, graduándose el "21 maggio": Incontro di religiosi italiani Con il tema “A 50 anni dalla riforma del Concilio Vaticano II” il Prof. Raúl del Centro Ecumenico de Medellin ha accompagnato nella riflessione una ventina di religiosi italiani riunitisi nei locali della Parrocchia per il consueto incontro annuale del 21 maggio. Nella foto ne vediamo alcuni. Dopo la riflessione, la celebrazione della Eucarestia. L'incontro si è chiuso con il pranzo di fraternità, con una bella sorpresa. Abbiamo visto P. Antonio Casarin armeggiare attorno a due bottiglie di spumante italiano. Eh, sì! P. Antonio ha voluto festeggiare al canto di "Tanti auguri a te" il suo 50º anniversario di sacerdozio. E tutti lo abbiamo accompagnato festosi in una data tanto sacra... Di nuovo: AUGURI FIESTA DE SAN ANTONIO 2015 STA DI SANT`ANTONIO a efectuarse el día Sábado 13 de Junio del 2015, con una misa solemne a las 12 horas en la parroquia Italiana. En esta misa se reza por todos los difuntos del comitato. Después se hace la tradicional Procesión por el parque Bustamante. Finalizando ésta, tendremos una convivencia para todos los socios y amigos, con cantos y dulces típicos de la región en el salón Italia de la parroquia. Contamos con su cooperación. La TREDICINA comezará el día Lunes 1 de Junio en las respectivas casas durante 13 días, donde se reza el santo rosario y las oraciones de cada día a SAN ANTONIO . El Comitato di Sant` Antonio di Oppido Lucano de la Associazione Lucana Regione Basilicata, anuncia la celebración de la FE- Para consultas, comunicarse con: GERARDO BACCELLIERE fono:224439065 Mail:[email protected] año 1969 con excelentes calificaciones, no sin antes participar de un proceso histórico para el país como la reforma universitaria, así como conociendo grandes amigos y amigas que la acompañarían desde aquel entonces. Inmediatamente titulada, comienza a trabajar en el Instituto Bactereológico, luego llamado Instituto de Salud Pública (ISP), en el cual se mantuvo trabajando durante 36 años. A lo largo de sus años de profesión participaría de la producción en Chile de la vacuna BCG, realizaría publicaciones e investigaciones en el área de la microbiología, así como trabajaría durante algún tiempo en el Istituto Superiore di Sanità en Italia, la Oficina Regional para Europa de la Organización Mundial de la Salud (OMS) en Dinamarca, y sería consultora de la Organización Panamericana de la Salud (OPS) en México. Además de su vida profesional, Ivana se interesaría profundamente en participar de otras actividades comunitarias de distinta índole. Destacada participante, al igual que el resto de la familia Azzini, de la Associazione Toscana del Cile; miembro activo de la comunidad Mariana de Schoenstatt; integrante del Circolo de Profesionisti di Origine Italiana; e involucrada en las actividades del Colegio de Químico Farmacéuticos de Chile, entre otras actividades; Ivana se involucraría así en la vida social de Chile que, como siempre dijo, fue el país que la acogió y le permitió ser mujer, profesional y madre. Aquejada en sus últimos años de vida por problemas de salud, el 27 de Abril del presente año Ivana falleció en Santiago, siendo velada en la misma Parroquia Italiana que fue parte de toda su vida. Su partida deja un pesar y tristeza indescriptible en la familia, amigos y amigas, y la comunidad italiana en general. Sin embargo, deja también imborrables recuerdos que estarán por siempre con todos nosotros, y obras que también permanecerán en el país que tanto amó: en el brazo de cada chileno y chilena está la vacuna BCG que ella preparó; en la esquina de Exequiel Fernández con Av. Grecia estará por mucho tiempo el edificio que ella ayudó a construir, y que siempre habitó; libros y publicaciones estarán presentes en la web para consulta de académicos y lectores en general. Pero sobre todas las cosas, en todos nosotros estará presente su bondad. Su fe en la humanidad, observada a través de su inquebrantable creencia en Dios y la Virgen, serán para todos un recordatorio permanente de que podemos ser mejores, que podemos amar a nuestros semejantes y colaborar con nuestra comunidad sin buscar más recompensa que saber que hacemos el bien. Riposa in pace carissima Ivana. Presenza- 1 giugno 2015 9 Memoria 2014: Società Italiana di Beneficenza Valparaiso En el año 2014 el directorio de nuestra instituciòn quedò constituìdo por las siguientes personas: Presidente Vicepresidente Tesorero Protesorera Secretaria Prosecretaria Directores Presidente Honorario Yolanda Boero Valle Rosa Minetti Vilches Miguel Canales Lòpez Marìa C. Santibàñez Maldonado Fresia Guerra Herrera Rina Andreani Catalàn Albino Misseroni Dalla Serra Silvia Bruzzo Retamales Luigi Follegati Monteverde Franca Raggi Rotelli Gilda Rivara Bardi Renata Stingo Tealdo Mario Consigliere Capurro Su historia: La necesidad de mutua ayuda, sobre todo en caso de enfermedad y muerte, empujó a los inmigrados italianos a fundar en el lejano año de 1856 la Società di Beneficenza, en 1870 se trasformó en “Societá di Mutuo Soccorso Unione Italiana, hoy conocida como “Societá Italiana di Beneficenza di Valparaiso”. En 1886 edificaron el primer mausoleo italiano en el Cerro Cárcel de Valparaìso. En el Cementerio de Playa Ancha se construyeron otros mausoleos: Uno en 1942 proyectado por el arquitecto Arnoldo Barison, otro en 1958 con el arquitecto Italo Sasso y el ingeniero Teresio Mezzano y el tercero en 1975 por Juan Canepa. Los Societá di Beneficenza de Valparaiso y los estatutos que la rigen fueron reconocidos legalmente con un Decreto del Gobierno de Chile el 24 de diciembre de 1880. Durante el 2014 nuestra sociedad continuò atendiendo a sus beneficiarios y recibiendo nuevas solicitudes de ayuda, por lo que el nùmero de asistidos subiò a 77 personas: otorgando pensiones mensuales y ayuda para cancelar arriendos de piezas, para la adquisiciòn de bonos mèdicos, compra de medicamentos, pago de casas de reposo. Al Hogar de Ancianos de las “Hermanitas de los Pobres” de Viña del Mar se le entregò mensualmente 80 mil pesos debido a que brindan atenciòn a miembros de nuestra Comunidad Italiana que se encuentran internos en dicha Instituciòn. La atenciòn y ayuda a estas 77 personas significò un costo mensual de $3.530.000.- como promedio, sin considerar gastos extras por situaciones puntuales de emergencia, tales como gastos de medicinas de 100 mil pesos para una beneficiaria, 100 mil pesos para pago de odontòlogo, 134 mil pesos para pago de tìtulo universitario y 180 mil pesos para terapia post trasplante de riñòn. Debido al gran incendio de abril del 2014 en Valparaiso, cinco de nuestros beneficiarios se vieron afectados por esta catàstrofe, a 4 de ellos se le dio una ayuda extra de 100 mil pesos y al quinto se le ayudò con la orientaciòn profesional de nuestro consejero Sr. Luigi Follegati, arquitecto, en la reconstrucciòn de su vivienda, ademàs se le otorgò la cantidad de 200 mil pesos para la compra de los materiales necesarios. Durante el año se completò totalmente el estudio y revisiòn de las situaciones de nuestros atendidos, incluyen- do los nuevos beneficiarios. Todos fueron controlados con Informes Sociales emitidos por la Asistente Social, Srta Nelly Carrazola. En el curso del año 2014 se contò con el aporte anual Ministerial de la Embajada de Italia en Chile, que ascendiò a la suma de $ 2 millones 980 mil pesos. En el mes de mayo 2014, nuestro Tesorero enviò un informe sobre los antecedentes de la Società di Beneficenza di Valparaiso, atendiendo la peticiòn de la Embajada. A principios de año, una comisiòn integrada por los consejeros Sra. Gilda Rivara y por el Arquitecto Sr. Luigi Follegati, visitò y revisò la situaciòn de nuestros Mausoleos que se encuentran en el Cementerio de Playa Ancha, concluyendo que en general se encuentran en buenas condi- ciones, salvo algunos daños en la pintura provocados por la humedad. En cuanto al orden y aseo de ellos, este es bueno. En una sesiòn del Consejo, y a pedido de la Presidenta, se acordò revisar el ordenamiento de los nichos asignados y ver la posibilidad de efectuar la reducciòn de uno dedicado a personas fallecidas sin medios econòmicos para dar cabida a nuevas necesidades. Se solicitò al Sr. Follegati que efectuara ese estudio, posteriormente presentò los planos del Mausoleo nº1. Actualmente se està terminando de corroborar la asignaciòn de algunos nichos que no tienen identificaciòn ni làpida. En junio, durante la conmemoraciòn del Dìa de Italia, se ofreciò una once con torta y un regalito a todos los residentes del Hogar de Viña del Mar de las Hermanitas de los Pobres. En dicha ocaciòn, algunos consejeros compartieron gratamente con los ancianos. Para la fiesta de Navidad se confeccionaron 70 paquetes navideños, conteniendo diversos vìveres, golosinas y Pan de Pascua, y otras 7 bolsas con ùtiles de aseo, colonias y Pan de Pascua para nuestros beneficiarios que se encuentran en casas de reposo. Al finalizar el resumen de nuestras actividades del año 2014, quiero hacer llegar mis agradecimientos a nuestros consejeros, que como siempre, han demostrado su participaciòn y compromiso durante las sesiones mensuales efectuadas durante el año. Igualmente quiero agradecer la fidelidad y adhesiòn de nuestros socios a nuestro objetivo de asistir en la mejor forma posible a los necesitados de nuestra colectividad. Despuès de haber cumplido 8 años presidiendo esta Instituciòn he presentado mi renuncia al Consejo, deseo aprovechar esta oportunidad para hacer un reconocimiento a nuestros benefactores durante este tiempo transcurrido, me refiero a la Sra. Italia Cambria de Zembo ( Q:E:P:D) y a la Srta. Rosa Rossi Rossi (Q:E:P:D) como tambièn, a la colaboraciòn y ayuda constante de nuestro socio Sr. Manuel Lagomarsino. Yolanda Boero Presidente 10 Presenza- 1 giugno 2015 COLLETTIVITÁ Tarea cumplida: "Solidaridad con el Norte El día 30 de marzo, a poco de producido el aluvión que devastó parte importante del norte de Chile, dimos inicio a la campaña por la solidaridad con nuestros hermanos damnificados por los rigores de la naturaleza. En Santiago se dispuso la cuenta corriente de la Parroquia italiana para recibir la ayuda. Los depósitos en la cuenta hasta su cierre el día 5 de mayo alcanzaron la suma de $ 3.140.002. (tres millones ciento cuarenta mil dos pesos). Contemporáneamente, la comunidad Trentina de La Serena dio inicio, por su parte, a la recolección de ayuda con el mismo destino. Al cierre de la campaña, la comunidad Trentina reunió la suma de $ 4.705.000, (cuatro millones setecientos cinco mil pesos). Las dos campañas reunieron la suma de $ 7.845.002 equivalente a Eu 11.370. Las asociaciones Trentinas de la Serena y el Cónsul de Copiapó don Paolo Albasini identificaron a las familias italianas afectadas por el aluvión que por su condición económicas debían ser ayudadas por la comunidad. La identificación recayó en siete familias las que fueron objeto de sendos Informes sociales elaborados por las asistentes sociales de la I. Municipalidad de Copiapó, doña Claudia Marín Aguirre y Romina Pardo Lazo. El 13 de mayo se reunió en La Serena el Comité de Solidaridad local, integrado por Señora Caterina Pezzani de Callegari, Presidenta de la Fundación Scuola Italiana “Alcides De Gasperi”, don Carlos Slomp, rector de la scuola italiana, don Tullio Albasini, y Stefano Rizzoli, ambos del Circolo Trentino de La Serena, señor Giovanni Bonani, director de la fundación Scuola A. De Gasperi y don Franco Olivier, Presidente de la sociedad Italo- Trentina . A la unanimidad, luego de estudiar los informes y las recomendaciones de las asistentes sociales adoptaron el siguiente acuerdo: 1.- A cada familia se le asignó un porcentaje de la ayuda recaudada según la evaluación de cada caso. 2.- Se resolvió solicitar al Cónsul de Copiapó don Paolo Albasini y a la señora Gina Saltori presidente del Circolo Trentino de Copiapó proceder a la entrega de la ayuda en los montos establecidos a cada jefe de hogar de las familias damnificadas. 3.- Se decide, además, que la presente acta y acuerdos sean puestos en conocimiento de Don Paolo Castellani, * Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas *Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas coordinador del Comité de Solidaridad constituido en Santiago para que dicho Comité decida lo pertinente. 4.- El Comité renueva el compromiso de continuar sensibilizando a las autoridades chilenas, italianas y de nuestra comunidad residente para incrementar la ayuda que no satisface totalmente las necesidades evidenciadas. Se acordó, en fin, remitir la presente acta a las autoridades diplomáticas en Chile, a las instituciones Trentinas de La Serena y Copiapó, al Consultor de la Provincia autónoma de Trento y al Comites de Chile. El coordinador de Santiago, Don Paolo Castellani por la via electrónica consultó a don José Odone, don Pio Borzone y a don Primo Siena, los que aceptaron la propuesta de compartir el destino y la forma que se materializará la ayuda acordada por las asociaciones Trentina de La Serena, haciendo propias sus decisiones y sumando ambas ayudas. El día lunes 18 se efectuó el depósito de $ 3.140.002 a la cuenta corriente de Copiapó para que con la máxima celeridad y prontitud las familias gravemente afectadas puedan recibir esta colaboración de los italianos residentes en el país que no fueron afectados por el aluvión. En nombre propio y de los miembros del Comité expresamos nuestros sinceros agradecimientos a todos los que hicieron su aporte, a las visitadoras sociales de Copiapó que evacuaron los Informes Sociales y a las voluntarias del Patronato Acli de Santiago, gracias por su trabajo y dedicación, las familias receptoras de la ayuda se lo agradecerán. Paolo Castellani Padre Pio ti aspetta sempre Tutti i primi martedì del mese, P. Pio, il nostro Santo, ti aspetta per il Rosario e poi la S. Messa alle ore 19,00 in Parrocchia. P. Pio non lascia mai soli i suoi devoti. Conferenza Professionisti di Origine Italiana Nella festa d'Italia, evviva la Pompa Italia Con l’ultimo mercoledì del mese di giugno i Professionisti di Origine Italiana hanno offerto alla cinquantina di amici fedeli presenti nella sede dello Stadio un interessante squarcio di italianità nella nostra comunità: la presenza dei “Vigili del fuoco” che dal 1914 portano il nome di Pompa Italia, la gloriosa Undicesima. Ha aperto la sessione il Vicepresidente Roberto Fenzo (il Presidente Romolo Trebbi sarebbe arrivato poco dopo per motivi di lavoro). Una simpatica sorpresa nella interpretazione degli Inni Patri con proiezione di immagini del Paese corrispondente: il cileno con due strofe ci ha permesso una visione completa dal nord al sud con le maestose Torri del Paine. Poi l’Inno italiano nella composizione delle tre strofe: Mameli sarà stato contento di ascoltarle! Quindi il tradizionale brindisi. Il dott. Italo Braghetto ha portato il saluto del Comites di cui è vicepresidente. Ritorna la parola a Roberto Fenzo che ha ricordato la recente festa veneta di San marco ed anche la futura celebrazione del 69º anniversario della festa patria d’Italia che celebra la costituzione della Repubblica dopo anni di Monarchia sabauda. Consumato il pranzo, al caffé il giovane Giancarlo Benedetto (integrante della Pompa Italia, nella foto) ha trattato il tema della presenza della prestigiosa vocazione dei pompieri italiani in Cile. Cinque Compagnie onorano il nome dell’Italia in terra cilena: La Pompa Italia, (Undicesima fondata nel 1914) della capitale; la Ausonia di Iquique del 1873; la Cristoforo Colombo, (la Sesta del 1858); la IV Compagnia Umberto I del 1901 e la Seconda Compagnia Pompa Italia di Copiapó. Queste Compagnie di Pompieri fanno parte di una confederazione che ha il fine di scambiarsi esperienze, ma- teriali informativi vari e, da buone sorelle nel servizio volontario, aiutarsi ed appoggiarsi in casi di necessità benché ogni Compagnia debba essere autosufficiente ed indipendente. Quindi ha presentato le tre figure eroiche di Martiri della Undicesima: Antonio Secchi, deceduto in servizio il 14 novembre del 1933; Claudio Cattoni che perse la vita il 20 dicembre del 1990 , quando una cornice gli si è franata addosso improvvisamente; e Carlo Giaverini che ha reso lo spirito ai suoi ideali di servizio il 7 giugno del 1991. Giancarlo era appena tornato da una meravigliosa esperienza con i Vigili del Fuoco italiani, titolo già esistente al tempo di Roma: Bella la esperienza dei Vigili del Fuoco di Venezia che ricorrono la città lagunare su dei barconi attrezzati per il lancio dell'acqua; altre imbarcazioni più svelte per emergenze che non siano del fuoco. Ricordiamo che i Vigili del Fuoco in Italia hanno un campo di servizio molto vasto. Le macchine in dotazione sono fondalmentalmente due: una una B-11 del 2007 ed una BX-11 del 1996. Senza dimenticare il gioiello in museo: la Pompa del 1893 (Lyon-Francia) prima arma di combattimento contro il fuoco Rimembranze Associazione Reduci della Gran Guerra Lo scopo principale di questa Associazione, fondata a Santiago il 14 Novembre 1919, fu favorire e proteggere gli ex-combattenti emigrati in Cile, dopo questa grande conflagrazione, e preoccuparsi per le pensioni conferite dal governo italiano. I fondatori furono soldati italiani sopravissuti della “Prima Guerra Mondiale”, tutti degni dei più grandi onori, giacché gli associati rappresentano il valore, l’eroismo e l’amor patrio. Nel 1925 i soci erano centotrenta, il loro Presidente Onorario era il signor Conte Alberto Martín Francklin, Ambasciatore d’Italia in Cile. Il suo Consiglio Direttivo era gestito da personaggi di spicco della Comunità Italiana di Santiago di quegli anni. Presidente, Cavaliere Endemiro Chiari, (seduto nel centro della fotografia); VicePresidente, Ingegnere Nicola Almanza; Segretario, Mario Ferri; Tesoriere, Guido Ripamonti. Consiglieri i signori: Silvio Barra; Brughiero Colombo; Ingegnere Italo Biondo; Dottor Aldo Contrucci; Ingegnere Sirio Contrucci; Carlo Cariola e Michele Moletto. Questa associazione è ormai scomparsa perché non ci sono più ex - combattenti. Nell’Umanitaria, a Santiago, dove c’è ancora la sua sede, le porte sono chiuse: tutti i cimeli, documenti che sono entro questa stanza chiusa sono solo ricordi. Claudio Massone Stagno STADIO ITALIANO Presenza- 1 giugno 2015 11 12 Presenza- 1 giugno 2015 CAMERA DI COMMERCIO PAGINA RELIGIOSA Mariella, salvadoregna per Oscar Romero “Non sono salvadoregna di nascita. È stato Monseñor a farmi appartenere a questo popolo in cui scorre la sua memoria. E la sua fede nel Dio della vita”. Mariella Tapella non ha conosciuto Óscar Arnulfo Romero, arcivescovo martire di San Salvador. Alla fine degli anni Settanta - mentre il pastore scuoteva El Salvador e il mondo con le sue profetiche omelie -, Mariella insegnava matematica agli adolescenti di Turbigo, in provincia di Varese. Al lavoro, la professoressa sommava un impegno attivo in Pax Christi Internazionale, esperienza che l’ha portata a collaborare prima con monsignor Luigi Bettazzi e, poi, con don Tonino Bello. “Proprio attraverso Pax Christi avevo molto sentito parlare di monsignor Romero. Lo ammiravo”, racconta Mariella. A cambiare la vita di que- st’ultima, però, è stato il martirio sull’altare dell’arcivescovo, il 24 marzo 1980. “Mi sono sentita interpellata come credente. La Messa di Monseñor (come i salvadoregni chiamano Romero) era stata interrotta. A tutti i cristiani del mondo, sacerdoti, consacrati, laici, veniva simbolicamente lasciato il compito di contribuire a terminarla. Con le nostre vite”. Dopo un periodo di discernimento e preparazione, così, Mariella è diventata missionaria laica e, il 24 luglio 1986, è atterrata a San Salvador, come rappresentante di Pax Christi Internazionale. La guerra civile, scoppiata dopo l’assassinio dell’arcivescovo, sarebbe durata altri sei anni. Mariella si è dovuta fingere studiosa di archeologia perché il regime, che all’epoca opprimeva il Paese, le In 260mila alla Messa La festa a San Salvador per Romero beato Un mare di ombrelli colorati. Non per ripararsi dalla pioggia, bensì dal sole accecante che ha illuminato la grande festa della fede a San Salvador. Un bagno di folla, le stime parlano di 260mila persone, ha partecipato alla Messa di Beatificazione di Óscar Arnulfo Romero, celebrata da cinque porporati e 1.500 sacerdoti. A presiederla, il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per la causa dei Santi e delegato del Papa. E’ stato quest’ultimo, come da tradizione, a leggere la lettera apostolica di Francesco: “Óscar Arnulfo Romero, arcivescovo, martire, che, sostenuto da Cristo, pietra angolare, donò la vita per la costruzione del Regno, d’ora in avanti sarà chiamato Beato”. Pochi istanti dopo, il telo azzurro è stato rimosso, scoprendo il ritratto del nuovo Beato. A quel punto l’entusiasmo della gente è esploso in un tripudio di applausi, mentre il coro intonava “Il tuo Regno è vita”. Romero, ucciso il 24 marzo 1980 dagli scagnozzi di un regime repressivo per aver predicato il Regno di Dio, ora trascende i confini del Paese più piccolo dell’America Latina per entrare nel numero dei Beati della Chiesa universale. “E’ luce delle nazioni e sale della terra. Se i suoi persecutori sono spariti nell’ombra dell’oblio e della morte, la memoria di Romero continua ad essere viva e a dare conforto a tutti i derelitti e gli emarginati della terra”, ha detto il Prefetto per la Congregazione della causa dei Santi nell’omelia, più volte interrotta dalle grida di gioia della folla mescolate a canti spontanei tratti dalla Messa popolare salvadoregna. L’arcidiocesi di San Salvador ha riservato oltre 1.400 posti per la celebrazione ai più poveri, i preferiti di Dio e di Monseñor, come i salvadoregni chiamano Romero. Le lacrime spontanee di questi ultimi - che hanno scandito buona parte della Messa – esprimono nel linguaggio inequivocabile degli ultimi che cosa l’arcivescovo martire abbia rappresentato e tuttora rappresenti per El Salvador. “E’ stato il primo a dirci che avevamo dei diritti perché figli di Dio”, racconta Macia. Davvero Romero ha avuto in dono dal Signore “la capacità di vedere e ascoltare la sofferenza del suo popolo” e di orientarlo con cuore sensibile, come ha sottolineato papa Francesco nella lettera indirizzata all’attuale arcivescovo di San Salvador, José Luis Escobar Alas. Per questo, le sue parole sono il faro a cui El Salvador guarda per emanciparsi dalle catene di un passato violento e costruirsi un futuro di pace. consentisse di entrare. Il conflitto, l’ex insegnante l’ha vissuto in prima linea. “Lavoravo nella baraccopoli di La Chacra. Non era facile. Vivevamo nel terrore della repressione: ho dovuto cambiare cinque indirizzi per sfuggire agli squadroni della morte. Ho visto le bombe cadere dal cielo e ho imparato a dormire sotto il letto”, racconta. Dopo gli accordi di pace, nel 1992, ha creato, insieme a padre Rutilio Sánchez, Sercoba, organizzazione che lavora con e nelle comunità rurali per diffondere la Bibbia. E aiutare i contadini a leggere la realtà alla luce della Scrittura, sull’esempio di Monseñor. “In realtà, sono loro a insegnarmi, con la loro testimonianza quotidiana di fede testarda nel Dio della vita. La gente è la mia scuola. Da 29 anni, da docente, mi sono trasformata in alunna...” Sentinelle in piedi, 100 piazze per il sì alla famiglia Cento piazze in altrettante città italiane, da Roma a Milano, da Trieste a Catania, da Torino a Messina, passando per Cagliari e Firenze: le Sentinelle in piedi hanno organizzato sabato e domenica una "invasione" pacifica per dire no alle "unioni civili", così come si stanno prospettando nel disegno di legge in discussione in Parlamento. Nessun cartellone, nessuno slogan, nessuna protesta manifesta: un semplice stare in piedi, leggendo in libro, senza infastidire nessuno. "Siamo in piazza per dire sì alla famiglia, cellula fondante della nostra società, sì al diritto di ogni bambino a crescere con il suo papà e la sua mamma. In piazza testimoniamo che non c'è menzogna che possa cambiare la realtà", si legge in un comunicato. La manifestazione silenziosa ha avuto però molti momenti difficili: a Sassari la piazza regolarmente occupata dalle Sentinelle è stata invasa da un gruppo di contestatori che hanno insultato e offeso, a Rovereto la veglia è stata vietata dopo una iniziale autorizzazione, per timore di proteste e scontri, a Torino si sono radunati 150 antagonisti, trattenuti dalla polizia. In due anni sono state realizzate 273 veglie, portando 40mila persone in piazza. «È arrivato il momento in cui non è più possibile stare a guardare: quando la famiglia viene minacciata, quando il matrimonio è attaccato nella sua sostanza, quando i bambini diventano oggetto di diritto, occorre fare qualcosa. Arriva il momento in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte per non essere complice dell'altra. Quel momento è adesso», conclude il comunicato. Il Papa: «Stop a persecuzione cristiani» «Pregate per la pace fra i popoli e per i cristiani perseguitati». È l’esortazione rivolta da Papa Francesco ad un gruppo di religiose carmelitane e Suore del Rosario, giunte a Roma da Betlemme e dal Medio Oriente per la Canonizzazione di Miriam di Gesù Crocifisso e Alfonsina Danil Ghattas, avvenuta domenica. Un incontro breve, ma significativo, all’insegna della preghiera per la pace di cui è così assetata la Terra Santa. All’indomani della canonizzazione di quattro consacrate, tra cui due suore palestinesi, il Papa ha voluto ringraziare le religiose convenute dal Medio Oriente per l’evento. Quindi ha affi- dato loro una missione: “Pregare le due nuove sante per la pace nella vostra terra, perché finisca questa guerra interminabile e ci sia la pace fra i popoli. E pregare per i cristiani perseguitati, cacciati via dalle case, dalla terra e anche della ‘persecuzione con guanti bianchi’, la persecuzione e il ‘terrorismo bianco’, anche il ‘terrorismo in guanti bianchi’. È nascosta, ma si fa!” Francesco, che ha voluto pregare l’Ave Maria assieme alle suore per la pace in Terra Santa, ha anche avuto modo di scherzare sull’entusiasmo delle religiose: “Io sono molto contento di questo pellegrinaggio delle suore per la canonizzazione delle nuove sante. Presenza- 1 giugno 2015 13 Pier Giorgio Frassati, laico non clericale Il discorso con il quale il Papa ha auspicato una rinnovata responsabilità dei laici è stato pronunciato a una manciata di ore di distanza dal venticinquesimo anniversario della beatificazione di Pier Giorgio Frassati, avvenuta il 20 maggio 1990. Fu Giovanni Paolo II a celebrarla, dopo averla desiderata: da arcivescovo di Cracovia Wojtyla era rimasto affascinato dalla figura di quel giovane pieno di vita e amante della montagna, che donava ai poveri i soldi che aveva. E ne riconosceva la forza e l’attualità. Già nel marzo 1977, un anno e mezzo prima di essere eletto Papa, l’allora cardinale Wojtyla, inaugurando una mostra su Frassati dai domenicani a Cracovia, aveva detto ai giovani presenti: «Osservate bene queste fotografie, come appariva l’uomo delle otto beatitudini, che reca con sé la grazia del Vangelo, della Buona Novella, la gioia della salvezza offertaci da Cristo, in se stesso per tutti i giorni, come ognuno di voi; come un vero giovane uomo, studente, ragazzo, vostro coetaneo per queste tre generazioni. Andate, e osservate come era l’uomo delle otto beatitudini... Nato all’inizio di questo secolo, è morto giovane come spesso muoiono i santi». Quasi una beatificazione anticipata. «Anch’io nella mia giovinezza, ho sentito il benefico influsso del suo esempio e, da studente, sono rimasto impressionato dalla forza della sua testimonianza cristiana - confesserà Giovanni Paolo II nel 1989, venendo a pregare sulla tomba di Pier Giorgio al cimitero di Pollone - Egli ha offerto a tutti una proposta che anche oggi non ha perso nulla della sua forza trascinatrice». Per la prossima Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia, Francesco ha scelto come tema le beatitudini. Il cardinale Stanislao Dziwisz ha richiesto la presenza delle reliquie del corpo di Frassati durante la Gmg, come già era accaduto nel 2008, per la Giornata di Sidney. «Il motto della giornata è beati i misericordiosi perché troveranno misericordia - ha detto Dziwisz - Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha chiamato Pier Giorgio “Uomo delle 8 Beatitudini” già come cardinale di Cracovia. Per questo motivo, mi sembra che la presenza delle sue reliquie sia una iniziativa pastorale particolarmente preziosa». Pier Giorgio Frassati è amato e venerato in tutto il mondo: dalla Patagonia dove si erge una delle più difficili cime da scalare, il «Cerro Pier Giorgio», alla Polonia dove la ricorrenza del 25° anniversario viene festeggiata a Rybnik con tre giorni di preghiera per la pace da oltre 500 giovani «Tipi loschi» (il nome che il beato volle dare alla «compagnia» da lui fondata) che seguono il suo esempio e la pastorale universitaria di Lublino e di Poznan sono sotto il suo patronato. Dalle Filippine a Parigi dove i «Types Louches» si prodigano nell’aiuto ai più emarginati; dagli Usa dove la conferenza Episcopale degli Stati Uniti ultimamente ha nominato il beato Pier Giorgio protettore delle Gmg, dove nei seminari piani interi sono dedicati a lui e dove molti giovani scegliendo l’ordine domenicano, prendono il nome di frà Pier Giorgio. È venerato in Australia, dove l’arcivescovo di Melbourne ai giovani della sua diocesi rivolge un messaggio tutto basato su Pier Giorgio compreso un bellissimo video con una preghiera a lui rivolta; perché i giovani, e non solo i laici ma anche seminaristi e sacerdoti si possono identificare in lui e in lui trovare la forza e il coraggio di chi ha saputo, pur conducendo una vita normale di uno studente, amare Cristo e amarlo nei poveri e sofferenti fino in fondo, vivere il suo cristianesimo con una spontaneità «da fare quasi paura» come scriveva Karl Rahner. Ma nello stesso tempo considerarlo un amico che all’amicizia dava un’importanza particolare. A nuestra Colectividad: Si Ud. es Adulto Mayor y requiere de atención diurna, el HOGAR ITALIANO le ofrece sus instalaciones y servicios habituales además de alimentaciòn equilibrada guiada por nuestra Nutricionista. Ofrecemos Servicios de Corta Estadìa. 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L’Inter a Marassi fa l’ennesimo harakiri, ma questa volta è quello (quasi) definitivo. Al termine di una gara folle, il Genoa dell’ex (e avvelenato) Gasperini vince 3-2 con le reti di Icardi, Pavoletti, Palacio, Lestienne e Kucka. I rossoblù in Europa andrebbero con merito, ma non hanno la licenza Uefa e quindi la festa rimane a metà. Empoli-Sampdoria 1-1 Aggrappata a Eto’o, ai problemi (licenza Uefa del Genoa) e alle cadute delle altre (Inter). A dispetto della classifica attuale la Samp resta in corsa per l’ultimo posto buono per andare in Europa League, ma la gara di oggi ha confermato che la formazione di Mihajlovic è arrivata al rush finale con il fiato grosso, anche se paradossalmente il pareggio è arrivato in rimonta e con gli ultimi venti minuti giocati mettendo bene o male l’Empoli, che ha tirato un po’ i remi in barca, con le spalle al muro. Decisivi i cambi di Mihajlovic, che ha sconfessato le sue scelte per riaggiustare la partita: bene Correa trequartista al posto di Soriano, meglio Soriano nel suo ruolo “originale”, ovvero interno di centrocampo, e decisivo Eto’, entrato al posto dello spento Djordjevic. Cesena-Cagliari 0-1 Tutto l’orgoglio di Sau. E’ la sua conclusione vincente, nei titoli di coda del match, a decidere la sfida tra le retrocesse della Serie A. Il Cagliari vince al Manuzzi in pieno recupero e alimenta i suoi rimpianti, il Cesena si arrende all’ennesimo errore difensivo (nell’occasione Lucchini) e si congeda dal suo pubblico nel modo più triste. Finisce così l’anticipo di B: con un’invasione pacifica dei tifosi e un arrivederci al massimo campionato. Chievo-Atalanta 0-1 La differenza tra avere motivazioni e avere tutta la serenità di questo mondo si sono viste al Bentegodi. Chievo e Atalanta (alla fine 1-1) hanno messo in scena uno spettacolo non di primissimo piano, un po’ per le stanchezze fisiche un po’ per l’appagamento di una stagione che comunque ha portato il frutto sperato, la salvezza. Per questo il pareggio finale rispecchia fedelmente l’andamento del match. Un tempo per parte, davvero, senza luoghi comuni. I gol sono arrivati nella ripresa (Gomez e Pellissier), ma la sostanza è che la squadra di Reja avrebbe potuto - e dovuto - affondare di più all’inizio e che quasi alla fine il collega Maran ribaltava tutto. Palermo-Fiorentina 2-3 Partita piacevole e a tratti anche divertente, ravvivata da una cinquina di gol. La Fiorentina del resto gioca per un posto in Europa League, il Palermo per chiudere bene una stagione positiva e soprattutto per dare l’addio a Dybala (che andrà alla Juve), premiato prima della gara dal presidente Zamparini. Due volte in vantaggio, due volte raggiunta la formazione di Montella risolve ad un quarto d’ora dalla fine prendendosi la certezza aritmetica di un posto in Europa League: il quarto posto del Napoli è a soli 2 punti, e nell’ultima giornata c’è la gara in casa contro il Chievo. A metà del tempo apre le marcature Ilicic con una gran sventola da una trentina di metri: lo sloveno, ex rosanero, che fino a quel momento era stato ingenerosamente fischiato, non solo non esulta dopo il gol, per altro, bellissimo, ma alza le mani in segno di scuse ai suoi vecchi tifosi. Da questo momento Ilicic non verrà più fischiato e anzi al momento della sostituzione sarà anche applaudito. Parma-Verona 2-2 Il Parma saluta il Tardini e la serie A con la partita dell’orgoglio, giocata bene nel primo e sofferta nel secondo. Il Verona, che da tempo non ha problemi di classifica, si sveglia in tempo e trascina Toni al comando della classifica cannonieri. Uno degli obiettivi di fine stagione. Udinese-Sassuolo 0-1 Il Sassuolo sbanca il campo dell’Udinese con il primo gol in Serie A del suo uomo simbolo, Francesco Magnanelli, uno che veste il neroverde dai tempi dell’allora C2. Basta un suo gol per l’amara ultima di Stramaccioni in casa. Milan-Torino 3-0 PASTELERIA Y CONFITERIA CALIFORNIA Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles - Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails COCKTAIL A DOMICILIO Irarrázaval 1570 Fono 22042382 I rossoneri travolgono i granata e ne spengono le residue speranze di centrare il settimo posto: doppietta del Faraone al rientro da titolare dopo 4 mesi, il centravanti segna su rigore la centesima rete in A. Espulsi Zaccardo e Molinaro sull'1-0 L'ultima notte a San Siro è una festa che sa almeno di consolazione, soprattutto per i due principali protagonisti: il Milan batte 3-0 il Torino, El Shaarawy segna una doppietta al rientro da titolare dopo 4 mesi, Pazzini firma il gol numero 100 in A della sua carriera. Ovviamente non c'è molto da celebrare: i rossoneri trascinano anche i granata fuori dall'Europa visto che l'aritmetica ora toglie a Ventura anche la possibilità di centrare il settimo posto, che potrebbe valere l'Europa League se l'Uefa dovesse confermare la mancata assegnazione della licenza al Genoa. Lazio-Roma 1-2 Il biscotto lo mangia la Roma, per la Lazio la Champions non passa dal derby. Altro che pareggio annunciato: a cinque minuti dalla fine un colpo di testa di Mapou Yanga-Mbiwa spedisce la Roma in paradiso, pardon in Champions League, senza passare dai preliminari. Il difensore segna, la Lazio si dispera e ora fa i conti con la classifica. Perché il Napoli resta a meno tre e l’ultima giornata al San Paolo sarà sfida vera perché se vincono gli azzurri andranno loro ai preliminari. Juventus Roma Lazio Napoli Fiorentina Genoa Sampdoria Inter Torino Milan Palermo Sassuolo Verona Chievo Empoli Udinese Atalanta Cagliari Cesena Parma 86 70 66 63 61 59 55 52 51 49 46 46 45 43 42 41 37 31 24 18 Serie B Brescia - Avellino Bologna - Lanciano Crotone - V. Entella Ternana - Varese Trapani - Pro Vercelli Cittadella - Perugia Latina - Modena Pescara - Livorno Carpi - Catania Spezia - Bari Vicenza - Frosinone 3-2 1-0 0-0 2-0 2-1 0-2 1-1 3-0 0-0 1-0 2-1 Classifica finale Carpi Frosinone Vicenza Bologna Spezia Perugia Pescara Avellino Livorno Bari Trapani Ternana Latina Lanciano Catania Pro Vercelli Crotone Modena Virtus Entella Cittadella Brescia(-6) Varese(-4) 80 71 68 68 67 66 61 59 59 54 53 51 50 50 49 49 48 47 47 44 42 35 Coppa Italia, la Juve fa il bis L’appetito vien mangiando. E dopo lo scudetto arriva anche la Coppa Italia per la Juventus che batte la Lazio 2-1 dopo i supplementari. Terza doppietta per la società bianconera, ottava volta nella storia del calcio italiano. Prima Coppa Italia per Allegri. E come Lippi nel 1995 doppietta al primo anno sulla panchina bianconera. È la decima coppa Italia per la Juve e siccome l’appetito vien mangiando l’appuntamento è al 6 giugno per la sfida contro il Barcellona. Lazio in vantaggio con Radu, poi il pari di Chiellini ed il gol partita di Matri nel primo tempo supplementare per una coppa che mancava da vent’anni. Sa di beffa il doppio palo di Djordjevic che poteva meritare miglior fortuna. Dopo un minuto il gol di Matri, da flop stagionale a eroe bianconero, che ha risolto il match. “Il calcio è questo: loro hanno preso un doppio palo e noi abbiamo fatto gol. Sono contento, però, perché vincere la Coppa, dopo il campionato, non era facile”. Parola di Allegri. “La finale di Berlino è ancora lontana, lasciateci godere questa coppa” il pensiero di capitan Chiellini. Una finale degna di questo nome con una gran bella scenografia sotto gli occhi del Presidente della Repubblica Mattarella. Alle spalle gli incidenti dello scorso anno con la morte del povero Ciro Esposito. Una finale per riscattarsi anche dal Calcioscommesse: “Perché gli italiani vogliono che il calcio sia pulito” ha detto il Presidente. È stata una festa di sport in cui si è confermato il tabù Juve per Pioli: dieci confronti diretti sette sconfitte tre pareggi. “Per vincere ci vuole un pizzico di fortuna. Noi non l’abbiamo avuta” chiosa il tecnico biancazzurro. Scherma: Boscarelli, spada d'oro a Rio, Francesca Boscarelli sceglie Rio de Janeiro per farsi un regalo di compleanno molto speciale: il primo trionfo in Coppa del mondo. La spadista di Benevento, che compirà 33 anni martedì prossimo, si è aggiudicata il Grand Prix Fie di spada femminile svoltosi nella città brasiliana, ultima tappa del circuito mondiale di Coppa del mondo. È il primo successo in carriera giunto grazie a una prestazione eccellente "vissuta - commenterà a freddo - con tanta naturalezza". L'atleta azzurra – medaglia d'oro a squadre agli Europei di Gand del 2007 e bronzo a squadre agli Europei di Kiev del 2008, oltre che campionessa italiana assoluta individuale a Napoli nel 2007 e ad Acireale nel 2014 – classe 1982, in forza al Centro Sportivo dell'Esercito, ha superato nella finalissima la francese Caroline Vitalis col netto punteggio di 15-9. LA CAVALCATA — Francesca Boscarelli aveva iniziato il suo percorso nel tabellone principale aggiudicandosi il derby azzurro contro Camilla Batini per 15-11 e proseguendo poi con la vittoria per 15-14 contro l'estone Erika Kirpu e, nel tabellone dei 16, contro la russa Violetta Kolobova per 15-9. Ai quarti ha poi avuto ragione della romena Loredana Dinu per 14-10 Productos originales de Italia Prosciutto Balugani Panettone Bauli Mozzarella Mauri Grissini Vita Vigor Antipasto Damico Funghi Porcini Asiago Prosecco Frattina Pepe Drogheria Lambrusco Riunitte Amaretto Lazzaroni Parmigiano Balugani Tartufi Urbani Caffe Kimbo Amaro Averna Olio Basso Limoncello Villa Massa Aceto De Nigris Pomodorina Cucina Aceto Balugani Pinolo GlobeItalia Pasta Divella Pasta Rustichella Riso Scotti Av. Las Condes 6903 - Fono: 2202 3593 - Fono-Fax 2229 5058 www.globeitalia.cl SPORT Un pit stop ferma Hamilton.Vince Rosberg, 2°è Vettel Semplicemente assurdo! Lewis Hamilton regala il GP di Monaco a Nico Rosberg per una scellerata decisione del muretto dei box di richiamarlo in pit line con la Safety Car uscita per il botto di Verstappen - tamponamento a Grosjean - alla prima curva: una decisione assurda, incomprensibile considerato che Lewis, al comando per 65 giri, stava dominando e la macchina non manifestava alcun problema. Semmai una sosta in più per montare gomme fresche l’avrebbero dovuta prendere gli inseguitori, approfittando del ricompattamento del gruppo per provare a scalzarlo dal vertice. Lewis si è subito accorto dell’errore (ma allora perché non prevenirlo, restando in pista?) “Ragazzi abbiamo perso la corsa, non dovevamo farlo” e nel giro di rientro si è fermato al Portier. TRIS DI NICO - Ripartita la gara, Hamilton ha provato vanamente a restare Atletica in lutto: è morta Annarita Sidoti Gravissimo lutto per l’atletica italiana. Stamattina è morta a 45 anni Anna Rita Sidoti, campionessa mondiale ed europea nel ‘97 e ‘98 di marcia, che è stata per anni uno dei simboli del nostro movimento. Si è conclusa tragicamente quindi la sua lunga battaglia con un tumore al cervello contro cui la piccola atleta siciliana di Gioiosa Marea (Messina) combatteva dal 2009, poco dopo il ritiro agonistico. La Sidoti, che anche per la sua statura era diventata un simbolo di coraggio e volontà, era stata anche assessore allo sport della sua comunità, era impegnata in politica e si era distinta per essere diventata un punto di riferimento per le atlete della sua generazione che spesso ospitava a casa sua. Le era mancato il risultato olimpico, ma nelle altre competizioni raramente aveva mancato il podio nelle grandi competizioni. View image on Twitter ORO MONDIALE - La marciatrice siciliana, madre di tre bambini, ha lottato come una leonessa per tutto questo tempo, sempre con il sorriso, aggrappata alla vita in nome dei suoi figli, trovando anche la forza di raccontare pubblicamente la sua vicenda. La Sidoti è stata una delle più grandi campionesse dell’atletica italiana, una delle più vincenti in assoluto: Campionessa europea a Spalato 1990, quando aveva solo 21 anni, centrò il bis continentale otto anni dopo, a Budapest 1998, non prima però di essere riuscita a vincere anche l’oro mondiale, sulla pista di Atene, nel 1997. E’ stata una colonna della marcia in Italia (47 presenze in azzurro, tre partecipazioni olimpiche, sei mondiali), probabilmente penalizzata dall’allungarsi delle distanze dai 10 km originari fino agli attuali 20 km, distanza sulla quale firmò comunque un prestigioso 1h28’38”. Con le compagne d’allenamento e di nazionale Elisabetta Perrone ed Erika Alfridi (ma poi anche con una giovanissima Elisa Rigaudo) compose un gruppo di valore fantastico, in quello che con ogni probabilità è stato il momento di maggior competitività della marcia italiana al femminile. incollato a Vettel, che per tutta la corsa è rimasto vicino a Rosberg, ma invano. A Montecarlo non si passa: per il mondiale non cambia moltissimo, ma per il morale di Lewis e i suoi rapporti con la Mercedes tantissimo. La Ferrari, dopo aver subito un pesante distacco in qualifica, esce da Monaco rinfrancata: il gap è stato limitato, ma la goia è tutta di Rosberg al terzo successo consecutivo qui a Monaco, roba da grandissimi come Sport vari Fioretto donne Di Francisca show a Shanghai Non la ferma più nessuno. Elisa Di Francisca ha messo la quinta e viaggia spedita verso Rio 2016 a suon di risultati. Dopo i successi di L’Avana e Tauber, la fiorettista jesina ha conquistato anche la tappa di coppa del Mondo a Shanghai, in una giornata preziosa per i colori azzurri, grazie al terzo posto di Alice Volpi. PUNTI OLIMPICI - La campionessa olimpica ha conquistato altri punti importanti nella corsa alla qualificazione ai Giochi Olimpici dell’anno prossimo. A decretare il successo finale è stato il match tra l’azzurra e la russa Inna Deriglazova, in un remake della finalissima della tappa di Cuba. Anche in questo caso a vincere è stata Elisa Di Francisca, col punteggio di 15-11. Ma, come detto, è da applausi anche Alice Volpi, che si è dovuta fermare in semifinale, dove ha ceduto proprio alla Deriglazova col beffardo risultato di 15-14. Nell’altra semifinale la Di Francisca ha avuto la meglio sul bronzo iridato 2015, la tunisina Ines Boubakri, per 15-7. ALTRE AZZURRE - Ai quarti la Di Francisca aveva eliminato l’altra azzurra Martina Batini per 15-11, mentre in semifinale ha avuto la meglio sul bronzo Tennis, Norimberga: festa Knapp, battuta la Vinci nel derby in finale Karin Knapp, 27 anni, secondo torneo vinto in carriera. Getty Domani l’inizio del Roland Garros, oggi l’Italia fa festa con Karin Knapp e Roberta Vinci, che si sono sfidate in finale a Norimberga. Vittoria per Karin, al secondo torneo conquistato in carriera, dopo un match durato due ore e 7 minuti: Una battaglia che alla fine ha visto calare Roberta, arresasi 7-6 (5) 4-6 6-1. Era il decimo derby azzurro nella storia delle finali Wta, il primo da Palermo 2013 quando Roberta Vinci superò l’allora compagna di doppio Sara Errani in tre set. L’elenco delle finali tutte italiane inizia a Barcellona nel 1985 con Sandra Cecchini che ha la meglio su Raffaella Reggi. Poi Estoril 1990 (Federica Bonsignori e Laura Garrone), San Marino 1991 (Katia Piccolini e Silvia Farina), Casablanca 2003 (Rita Grande e Antonella erano già affrontate 5 volte: erano 3 le vittorie della Knapp; nel 2007 a Palermo e nel 2012 a Roma in 3 set e poche settimane fa a Marrakech con un 6-2 al terzo. Alla fine la sfida è stata vinta grazie al fisico e alla potenza muscolare della Knapp, che ha avuto la meglio sul tocco, l’astuzia, la varietà e l’esperienza di Roberta Vinci. Serra Zanetti), Bogotà 2007 (Roberta Vinci e Tathiana Garbin), Palermo 2009 (Flavia Pennetta e Sara Errani), Barcellona 2010 (Francesca Schiavone e Roberta Vinci), Acapulco 2012 (Sara Errani e Flavia Pennetta), Palermo 2013 e ora Norimberga 2015. I PRECEDENTI - Le due, che tra l’altro a Parigi giocheranno il doppio insieme dopo il debutto a Roma, si Senna, Prost e Graham Hill. IL RESTO DEL PODIO - Ai piedi del podio Kyvat a cui Riccardo nel finale ha restituito la posizione. Sesto Raikkonen che ha subito una speronata nel finale dall’australiano: Kimi prima della Safety era a ridosso del russo della Red Bull. Da segnalare anche i primi punti iridati di McLaren Honda (non succedeva dall’Australia ‘92 con il successo di Berger), con l’8° posto di Button. iridato 2015, la tunisina Ines Boubakri per 15-7. Alice Volpi, dal canto suo, ha eliminato ai quarti Arianna Errigo per 15-11. Si è invece arrestata nel turno delle 16 l’avanzata di Valentina Vezzali. La plurimedagliata azzurra, dopo aver sconfitto la venezuelana Van Erven Garcia per 15-9 e la cinese Bingbing Chen per 15-10, è stata superata col punteggio di 15-12 dalla francese Astrid Guyart, concludendo al nono posto in classifica finale. Presenza- 1 giugno 2015 15 13 maggio 1950 la F1 comincia sotto il segno dell’Alfa Romeo Il 13 maggio del 1950, ossia 65 anni fa, non fu un giorno normale. A Silverstone sulla pista ricavata da un vecchio aeroporto militare della Royal Air Force cominciò infatti con il Gran premio d’Europa il Mondiale di Formula 1. Un inizio con il botto perché a tagliare per primo il traguardo quel giorno furono un’auto e un pilota italiano: Nino Farina e l’Alfa Romeo che poi vinsero anche il primo campionato del mondo di Formula 1. Nino Farina E’ significativo che l’Alfa Romeo abbia deciso di festeggiare quel giorno con una bella pagina pubblicitaria il cui claim è quello che rende orgogliosa la casa del biscione: il futuro è di chi ha un grande passato. L’Alfa si sta preparando al grande giorno di giugno (il 24) in cui svelerà al mondo l’auto della riscossa,m quella che per ora viene identificata come la nuova Giulia, ma di cui Marchionne non ha ancora svelato il vero nome. Il 24 si sono festeggiati i 110 anni dalla fondazione. Oggi si festeggia la prima vittoria in Formula 1 tra l’altro in un anno in cui il logo Alfa Romeo è tornato in pista sulla pancia delle Ferrari dove ha preso il posto di quello Fiat. A Silversone quel giorno scesero in pista quattro monoposto “158”. Giuseppe “Nino” Farina fece piazza pulita conquistando pole position, vittoria e giro più veloce. L’Alfetta 158 è un a delle vetture più prestigiose del Museo Storico Alfa Romeo che sta per riaprire i battenti. Le quattro Alfetta in pista a Silverstone erano guidate da Nino Farina, Luigi Fagioli, Juan Manuel Fangio (campione poi nel ‘51 sempre con l’Alfetta) e da Reg Parnell, pilota britannico scelto in onore del Paese ospitante la prima gara di Campionato. Ma quel giorno l’Alfa Romeo non vinse, stravinse. Dietro a Farina sul podio salirono anche Fagioli e Parnell in un tris tutto rosso. Tutto italiano. In attesa della Ferrari che debuttò nel campionato soltanto nella gara successiva a Montecarlo. Dopo la bandiera a scacchi, sventolata tra la Abbey e la Woodcote, Re Giorgio VI si congratulò personalmente con tutti i piloti a Alfa per il dominio: pole position (Farina), vittoria (Farina) e gli altri due posti del podio, giro più veloce (Farina) e la testa della classifica occupata per tutto il gran premio da una vettura del Biscione. MotoGP, Lorenzo vince a Le Mans davanti a Rossi Jorge Lorenzo vince il Gp di Francia di MotoGp sul circuito di Le Mans. Il pilota spagnolo della Yamaha ha preceduto sul traguardo il compagno di team, Valentino Rossi, partito dalla settima posizione, e il pilota della Ducati, Andrea Dovizioso. Solo quarto il campione del mondo in carica, Marc Marquez con la sua Honda, dopo una lotta serrata nei giri finali con il pilota dell’altra Ducati, Andrea Iannone. ROSSI, 201 PODI IN CARRIERA «Quello di oggi è un buon risultato per il campionato», dice Valentino Rossi. «Avevamo un grande vantaggio sulle due Ducati, quando sono arrivato dietro a Lorenzo ci ho provato ma era troppo veloce -prosegue il campione di Tavullia al podio 201 in carriera-. Abbiamo sofferto parecchio nelle prove, non riuscivo a guidare la moto al limite, come era successo a Jerez, ma questa volta abbiamo rischiato di più e in gara abbiamo fatto qualcosa di diverso trovandoci bene. Ho avuto bisogno di tre giri per capirlo ma poi ho avuto un buon passo, credo di aver fatto il giro più veloce, e questo significa che sono competitivo». DOVIZIOSO: “AVEVO SPINTO DURO PER STARE CON LORENZO” Soddisfatto Dovizioso per il terzo posto: «Ho faticato un po’, ho dovuto spingere ma non avevo margine da guadagnare in frenata. Alla fine non avevo il passo di Lorenzo e per me è stato difficile tenere il passo di Valentino quando mi ha superato, avevo spinto duro per stare con Lorenzo ma tornare sul podio è importante per il campionato». 16 Presenza- 1 giugno 2015 Il vento euroscettico l’eurozona, mentre i tagli di bilancio non hanno impedito a Cameron di stravincere. Nel Sud (Spagna, Grecia ma anche Italia), il più flagellato dalla crisi, oggetto della protesta sono piuttosto le politiche di austerity e più in generale l’ideologia ultraliberista che da anni domina Bruxelles mentre si allarga la forbice tra ricchi e poveri - i partiti tradizionali vengono visti come ‘esecutori’ di queste politiche. Il partito Syriza del premier greco Alexis Tsipras, o lo spagnolo Podemos puntano dritti contro capisaldi della politica economica Ue, come le privatizzazioni dei beni e servizi pubblici, la riduzione delle imposte ma anche, di conseguenza, dei servizi sociali, dei sussidi, delle pensioni in nome del rigore finanziario. Basti dire che le due donne che probabilmente saranno sindaci di Madrid (Manuela Carmena) e Barcellona (Ada Colau) - elette da coalizioni di cui fa parte Podemos - promettono, come Syriza, lo stop agli espropri dalla prima casa di chi non riesce a pagare il mutuo, il sostegno ai bassi redditi, il blocco delle privatizzazioni di beni e servizi pubblici. A votarli sono i tantissimi, giovani in testa, che della ripresa spagnola sbandierata a Bruxelles come ‘prova’ che ‘l’austerity funziona’ hanno visto poco o niente, come dimostra la disoccupazione inchiodata a livelli record. Bruxelles trema alla prospettiva di un’avanzata di Podemos, dopo la vittoria di Syriza, che rafforzerebbe il fronte dei Paesi dell’eurozona sempre più insofferenti alla disciplina di bilancio Ue in salsa tedesca. In gioco c’è l’euro, anche per la probabile contro-reazione delle opinioni pubbliche di paesi come Germania, Austria, Finlandia. Diverso il caso della Polonia (fuori dall’Eurozona). Il vincitore Andrzej Duda e il suo partito ‘Legge e Giustizia’ sono nazionalisti, euroscettici e tradizionalisti sul piano sociale. Verso la Ue sono sulla linea dei Conservatori britannici, con cui siedono nello stesso gruppo al Parlamento europeo. Duda ha fatto campagna elettorale inveendo contro lo strapotere degli ‘stranieri’ nel sistema bancario polacco e ha rivendicato più poteri per la nazione polacca, promettendo alleanze regionali con le Repubblica Baltiche e l’Ucraina. Vuole più Nato e meno Ue, più voce grossa con Mosca e più sostegno a Kiev. E però anche in Polonia tra i pochi Paesi non toccati dalla crisi - è vasto il numero degli esclusi dalla crescita, e infatti Duda ha fatto breccia anche con promesse come riabbassare l’età pensionabile, imposte salate su banche e grandi catene, più sussidi alle fasce deboli. «L’Europa - avverte il presidente del gruppo dei Socialisti al Parlamento europeo Gianni Pittella - è vittima di anni di cieca austerità e di un cronico nanismo in politica estera. Oggi ne vediamo i frutti avvelenati». La risposta dovrà arrivare prestissimo, in termine di crescita, occupazione, visioni. A rischio è il futuro stesso della Ue. L'Italia ricorda Falcone portata, ma, per raggiungere questo traguardo, è necessario un salto in avanti che dobbiamo compiere come collettività». Ai giovani Grasso ha detto che non vanno considerati come eroi ma come magistrati che hanno fatto il loro dovere: «Per noi erano dei fuoriclasse: ci hanno insegnato un metodo per affermare la legalità. Si sappia sempre che con la legalità si vince». 2 giugno, la festa nazionale se millenario, siamo invece in presenza della espressione piú saggia e intelligente del popolo italiano che vuole evidenziare la adesione irrevocabile alla repubblica e alla democrazia. Una festa che ben vale una Santa Messa di ringraziamento offerta come é tradizione dalla comunitá domenica 7 giugno alle ore 11 nella parrocchia italiana. (Paolo Castellani) L'Italia approva l'agenda struzione delle strutture che consento il contrabbando, nelle acque libiche, all’ancora, attraccate o a terra». Si va a fare la guerra in Libia? Per nulla. Triton e la missione Cmc saranno coordinate e parte della stessa strategia. «Non ci saranno “boots on the ground”», precisa l’alto rappresentante agli esteri, Federica Mogherini. Saranno operazioni mirate, basate sull’’intelligence che i governi dovranno condividere il più possibile. LONDRA SI CHIAMA FUORI C’è stata qualche discussione, ma nulla di più, stamane in Commissione. È passata la linea del presidente Juncker. «La peggiore cosa che possiamo fare e restare fermi», ha ammonito il suo vice, Frans Timmermans. L’Europa dimostra così solidarietà, sebbene monca. Regno Unito, Irlanda e Danimarca hanno la possibilità di non far nulla per contribuire a risolvere il dramma dei migranti. A momento sono intenzionati a chiamarsi fuori. Il documento invita il summit dei leader di giugno a decidere sulle quote obbligatorie (l’idea è di 20mila posti che però non saranno quantificati subito) su base temporanea (nel 2015) e sull’invio di mezzi per consolidare la missione Triton, per la quale si attende anche la moltiplicazione per tre dei fondi (100 milioni l’anno). Si auspica poi un sistema pilota di accoglienza per i rifugiati (20 mila anime anche qui) in base a quote prestabilite: all’Italia spetta poco meno del 10 per cento del totale. Di fronte a «un’emergenza drammatica» l’Europa ha «finalmente capito l’urgenza» e «ha compiuto passi da gigante», ha detto Federica Mogherini. COMANDO ITALIANO Nelle intenzioni della Commissione la parte straordinaria dell’agenda per l’Immigrazione dovrebbe diven- FINALI tare operativa da luglio. È il medesimo obiettivo che si pongono i guardiani della difesa Ue. «Siamo pronti ad accendere i moti il giorno dopo il Consiglio europeo», assicurano. Il Cmc sarà lo strumento al servizio della operazione che vuole andare a colpire al cuore i trafficanti. Si hanno conferme di quanto anticipato su queste pagine, e cioè che il comando sarà italiano. Si fa il nome dell’ammiraglio di divisione Enrico Credendino. Il suo compito è scritto nelle 30 pagine della decisione che verrà presa in giornata. Il testo dà risalto all’esigenza «di un cambio di marcia» nell’affrontare i tragici flussi di migranti, «per ragioni umanitarie e anche per le implicazioni di sicurezza e stabilità nella regione». E ricorda la previsione italiana di febbraio secondo cui «200 mila rifugiati e migranti sono pronti a lasciare la Libia alla volta dell’Europa». DAL MARE E DAL CIELO Di qui l’auspicio di «interrompere il modello di business dei trafficanti, con sforzi sistematici per identifi care, catturare/sequestrare, e distruggere le barche e le strutture usate» dai contrabbandieri di essere umani». La missione avrà pertanto «un mandato esecutivo» e «potrebbe essere militare e congiunta (navale e aerea)». Si evidenzia che in assenza di accordo dei libici, la sorveglianze e l’azione delle acque non internazionali può avvenire solo con una risoluzione Onu «Capitolo VII», cosa che si va discutendo in queste ore. Rual Giordano Villella Olave (7 de Julio de 1952 - 14 de Mayo del 2015) Estimados: Lamento comunicar el sensible fallecimiento de Rual Giordano Villella Olave, uno de los mejores jugadores del básquetbol chileno, emblemática figura de la Sportiva Italiana de Valparaíso, equipo donde nació como jugador. Destacado desde las divisiones menores por su estatura y fundamentos, su padre Giordano vivía literalmente al lado de la sede de la Sportiva Italiana, por lo que comenzó a jugar básquetbol para tener una actividad que hacer con sus amigos. Renato Raggio lo llama al poco tiempo al primer equipo, pero él desiste, pues “sólo quería jugar con sus amigos”, pero Raggio habló con sus papás y le pidió que jugara con los adultos, pues lo necesitaba. Al poco tiempo, en 1971, fue vital en el título de Campeón de Clubs Campeones de Chile en Punta Arenas en 1971. En el segundo tiempo, Raggio lo hace ingresar y con sólo 17 años anuló al experimentado Luis “Caco” Suarez, seleccionado chileno en aquel entonces. Ese mismo año fue parte del plantel vicecampeón de Clubs Campeones de América en Arequipa, Perú, junto a jugadores como Daniel Aste y Rodolfo “Sapito” Arrué. En 1972 fue parte de la selección chilena que, encabezada por Dan Peterson, viaja a una histórica gira por EE.UU. donde jugaron 40 partidos en 40 días. De los 16 jugadores, 6 eran de Valparaíso (Fornoni, Pando, Valenzuela, Ferrari, Verdejo y Villella). Dan Peterson lo recuerda desde Milan, como “un excelente jugador, un trabajador, joven pero sabía que podía contar con él. En 1973, Chile venció a Uruguay en las cuatro oportunida- Visco, la ripresa c'è pagine della Relazione, di cose da fare ce ne sono molte. Scuola e pubblica amministrazione sono indietro rispetto agli altri paesi europei, per esempio, e vanno ammodernare, mentre l’innovazione è scarsa e qui la responsabilità cade direttamente sulle imprese. «Il ritardo, particolarmente ampio rispetto alla Germania - sottolinea il governatore di Bankitalia - è accentuato nei settori industriali a più elevato contenuto tecnologico». A questo, poi, si aggiunge il fatto che corruzione e criminalità pesano sullo sviluppo. Il numero uno di Via Nazionale raccomanda poi a conclusione del suo intervento di operare prima bene in casa propria al fine di essere meglio ascoltati nel contesto europeo. Nella Commissione, osserva, convivono «un’anima tecnica» e l’embrione di un governo politicamente responsabile: quindi «va trovata una sintesi» per lo sviluppo economico del Vecchio Continente, così come un equilibrio, più che un compromesso, è da trovare per governare il mercato e la finanza perché se è vero che «per legge non si produce ricchezza e non si crea lavoro» «si può, anzi si deve intervenire dove il mercato incontra i suoi limiti». Nel settore finanziario, i fallimenti di queste regole non sono rari: «vi sono certamente comportamenti scorretti e azioni predatorie», riconosce senza mezzi termini Visco, per cui il «governo dell’economia richiede di accompagnare l’evoluzione del mercato senza imbrigliarne la forza». All’esecutivo Renzi il governatore riconosce di aver agito in modo «appropriato» per coniugare la spinta alla ripresa con il rigore dei conti pubblici «in un contesto ancora difficile»; ricorda che il debito pubblico è aumentato di oltre il 32% dall’inizio della crisi ma con la ripresa si dovrebbe intraprendere una strada più virtuosa anche grazie alla riforma delle pensioni (meritoria per aver ancorato i conti pubblici nel momento più difficile della crisi) e del lavoro. Il giudizio sugli effetti del Jobs Act è ancora «prematuro», spiega Visco, ma è positivo l’aumento delle assunzioni a tempo indeterminato nei primi mesi del 2015 favorito anche dai consistenti sgravi fiscali. C’è il rischio però che la ripresa economica non basti, soprattutto al Sud, a far crescere l’occupazione come è avvenuto in passato all’uscita di fasi congiunturali sfavorevoli. Un’uscita dal tunnel per la quale serve anche l’impegno di imprese e banche. Le prime attraverso l’innovazione, le seconde garantendo l’accesso al credito, sperando in una soluzione positiva «e rapida» con la Ue per la creazione della bad bank. L’erogazione di nuovi prestiti, afferma Bankitalia, può avvenire infatti soltanto gestendo i quasi 200 miliardi di sofferenze, il 10% del complesso dei crediti (era pari al 6% l’incidenza totale delle partite deteriorate nel 2008). des que se enfrentaron aquel año, y Villella fue fundamental.” Ese año 1973 también destaca su participación en el “World Games” de Iquitos (Perú). Luego emigró a equipos como Camuvi de Viña del Mar, Unión Española de Santiago y Famae, para volver a Sportiva, donde se tituló campeón de Dimayor en 1980 y 1982. En 1979, el Círculo de Periodistas Deportivos lo elige como el mejor basquetbolista del año, entregándole el “Cóndor de Bronce”. Fue seleccionado chileno adulto de la selección chilena durante 15 años. Fue parte de los cuartos lugares sudamericanos de Chile en Bahía Blanca (Argentina, 1979) y Montevideo (Uruguay, 1981) con Renato Raggio a la cabeza. Esos logros siguen siendo los más altos de Chile en un sudamericano adulto a la fecha. Vivió una de las mejores épocas del básquetbol chileno. Con Sportiva vivió la gran época de fines del 60’ con Aste, Arrué, Aveggio, Pietrantoni, Fornoni entre otros, y la de comienzos de los 80’ con Valdés, Verdejo, Hernandez, y Antonucci, entre otros. También con Unión Española de Santiago, con Schulz, Ferrari, Arismendi y Bute, y en Famae con Herrera y Pardo. Y en la selección chilena, con la mayoría de los nombrados anteriormente. El año pasado, para un proyecto en que la Universidad de Valparaíso recupera el patrimonio del club, la profesora a cargo me hizo citar al que yo consideraba el jugador más emblemático del club... y yo lo elegí a él, justamente por lo mencionado arriba, por su descendencia italiana, entre muchas otras cualidades y logros. La Sportiva era el patio de su casa. *BUSQUEDA ACTAS EN ITALIA *ASESORIAS JURIDICAS consultasitalia@ gmail.com Cel: 92337878 Corinto 085 Lomas de Lo Aguirre Pudahuel Santiago
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