marzo 2014 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB Vicenza VICENZA IN MISSIONE QUARESIMA 2014 IL MESSAGGIO DEL VESCOVO UN PANE PER AMOR DI DIO SULLE STRADE DELLA FRATERNITà MISSIONARI MARTIRI “ABBIAMO CREDUTO ALL’AMORE” n um e ro 03 marzo 2014 Anno XLIX marzo n. 03/2014 Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB Vicenza VICENZA IN MISSIONE Redazione: Piazza Duomo 2 • 36100 Vicenza Tel. 0444 226546/7 - Fax 0444 226545 Portale Internet: www.missioni.vicenza.chiesacattolica.it E-mail: [email protected] c.c.p. 001006251514 intestato a “Diocesi di Vicenza - gestione missioni” QUARESIMA 2014 UN PANE PER AMOR DI DIO MISSIONARI MARTIRI “ABBIAMO CREDUTO ALL’AMORE” Aut. Trib. di Vicenza n. 181 del 4/12/1964 Iscr. reg. naz. della stampa n. 12146 del 9/10/1987 Progetto grafico/Impaginazione: Dilda Design - Vicenza Stampa: Gestioni Grafiche Stocchiero - Vicenza Rivista di informazione e animazione missionaria e diocesana, destinata soprattutto alle famiglie, che possono dare una offerta per le Opere Missionarie ed il Seminario (si propongono circa 10,00 euro). IL MESSAGGIO DEL VESCOVO SULLE STRADE DELLA FRATERNITà Direttore responsabile: Lucio Mozzo In Redazione: Direttore: Arrigo Grendele Seminario: Andrea Dani Pagina dei ragazzi: Massimiliano Bernardi Migrantes: Mauro Lazzarato n um e ro 03 In copertina: foto di Reed Young gentilmente concessa da Medici con l’Africa - CUAMM riservati tutti i diritti copyright Questo mese I gusti di Dio P er ricordarci qual’è la Quaresima gradita al Signore, la liturgia della Chiesa ci fa riascoltare ogni anno le parole del profeta Gioele: “Laceratevi il cuore, non le vesti!”. E poi quelle – chiarissime – di Gesù: “”Quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te… Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano essere visti dagli uomini… E quando digiunate, non assumete aria malinconica per far vedere che digiunate…”. Raccolgo a questo riguardo il bellissimo dialogo tra suor Gabriella Tripani, missionaria dell’Immacolata, e il suo autista – un musulmano profondamente credente e osservante – in mezzo al traffico intasato di Algeri. E’ lei stessa che racconta. “Ascolta, gli dico, tu cosa pensi personalmente: io che sono cristiana posso L'intenzione del mese Perché numerosi giovani accolgano l’invito del Signore a consacrare la loro vita all’annuncio del Vangelo. 2 dicano gli altri. Che pensano di sapere chi si salva e chi non si salva. A Dio non piacciono questi tre tipi di persone”. andare in Paradiso?” Gli faccio questa domanda perché ho sentito molti dire che i musulmani si dispiacciono pensando che i loro amici cristiani non possano andare in Paradiso. Azzedine resta un attimo in silenzio, poi cita qualche testo in arabo e risponde così: “A Dio non piacciono tre categorie di persone. La prima è di quelli che pensano di essere giusti e dicono: io andrò in Paradiso perché digiuno, faccio l’elemosina, faccio la preghiera e tutto quello che devo fare. Questi che sono così sicuri di sé non piaccio a Dio. La seconda categoria sono quelli che pensano di essere troppo peccatori per poter essere perdonati ed entrare in Paradiso. Non credono che il perdono di Dio sia più grande dei loro peccati. Anche questi non piacciono a Dio, perché dubitano della sua misericordia. La terza categoria sono quelli che giu- Azzedine si ferma qui. Sono d’accordo, gli dico. Siamo d’accordo sui gusti di Dio”. E penso ai gusti di Dio che indoviniamo dal Vangelo, da quello che suo Figlio ci ha raccontato di Lui, venendo tra noi apposta per dircelo e farcelo sperimentare. Il Dio che, come ha chiamato molti lungo tutta la storia, continua a chiamare personalmente, nome per nome. Il Dio che invia in missione e ascolta i discepoli che al ritorno raccontano quello che è successo, proprio come fanno ancora i nostri missionari quando ci raccontano come l’hanno incontrato nella gente. Il Dio che ispira mille modi di amarsi e di aiutarsi. Il Dio che si è scelto una madre bella come Maria, che vuole salvare tutti, proprio tutti, e che per questo si è fatto come noi. Il Dio che ancora desidera fare nuove tutte le cose. don Arrigo VEGLIA DI PREGHIERA per i Missionari Martiri Basilica di Monte Berico, sabato 22 marzo ore 20.30 GENERARE ALLA VITA SULLE STRADE DEL MONDO DI FEDE Richiamati alla normalità Forse è tempo per ciascuno di noi di riscoprire la normalità come unica condizione onesta di vita, come condizione bella, rispettosa di sé, dell’altro e del creato. Da lontane altezze, o anche solo dal piano di sopra, forse è tempo per ciascuno di noi di riscoprire la normalità come unica condizione onesta di vita, come condizione bella, rispettosa di C erchie di privilegiati e furbi di ogni genere, che vivono nei loro mondi appartati, possono ciò che vogliono. Si pensano come Dio, che può tutto ciò che vuole. Forse per questo non credono più se non in se stessi. Intanto gli impoveriti fanno la fila davanti alle porte della Caritas, altri vivono una pudica angoscia dietro la loro porta chiusa, altri ancora vagano sulla strada diventata casa. C’è stato forse anche per noi, gente di mezzo, un tempo in cui era possibile vedere un paio di scarpe in vetrina, entrare ed uscirne padroni. Vedere una proposta di viaggio e prenotare. Vedere un telefonino e precipitarsi a comprarlo. Illuderci che volere è potere. La vita prima o poi s’incarica di rimetterci di fronte alla distanza che c’è tra il desiderio e le reali possibilità. Con gli anni, le malattie, il corpo non più così in forma. Ma anche con la crisi, con la necessità, aprendo il portafoglio, di contare quanto c’è dentro: possiamo, non possiamo? La normalità è questa distanza accettata tra il desiderio e la possibilità. Ed è l’esperienza quotidiana del povero. torniamo ai semplici gesti quotidiani, come andare a piedi a comprare il giornale, ritrovare l’abito e le scarpe dell’anno passato, riscaldare un cibo, distogliendo lo sguardo dal vicino per fargli concorrenza in tutto. Ritroviamo la bellezza di rapporti veri fatti di quotidianità e di reciproca accettazione. Forse smettiamo di chiedere tutto alla vita, per capire pacificamente che non ci può dare che cose parziali. E forse un nuovo antico spazio si riapre in noi verso Colui che ci ha messi nel limite non per lasciarci scontenti, ma perché il desiderio trapassasse verso di Lui, meta ultima del nostro cercare. sé, dell’altro e del creato. Perché ce ne sia per tutti, come è possibile, come è doveroso. Alla fine, facendo un bilancio, potremmo scoprire che forse non ci abbiamo perso. E’ come se ci fossimo sgonfiati, recuperando le nostre dimensioni più vere. Scopriamo la bellezza dell’argine del fiume vicino a casa, un tempo lasciato ai poveri. Scegliamo un mezzo pubblico e incrociamo volti, indoviniamo storie di cui nel chiuso di un’auto non avevamo notizia. Ritroviamo il gusto di pasti antichi ed essenziali, la gioia di una serata semplice in compagnia. Ri- Il Dio della nostra fede si è fatto uomo per assumere la nostra normalità, fatta di bisogni, di dolori, di gioie momentanee, di affetti, di solitudini, di fame e di sete, di tempo necessario per fare le cose… Forse in questa normalità ritrovata si apre per tutti noi una grande strada. Teresina Caffi, missionaria di Maria, saveriana QUARESIMA 2014 SULLE STRADE DEL PANE CONDIVISO 3 Chiesa di Vicenza Una visita Pastorale tra gioia e afflizione D i ritorno dalla visita pastorale alle due parrocchie della Diocesi di Maroua–Mokolo in Camerun, guidate e amministrate da quattro nostri presbiteri vicentini, due sentimenti opposti sono rimasti nel profondo del mio cuore e della mia mente: una gioia intensa e una grande afflizione. Ho provato una gioia intensa nel costatare l’azione generosa e intelligente dei nostri preti: don Giampaolo Marta, don Gianantonio Allegri, don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi. Ho visitato con loro molte comunità sparse su un vasto territorio, composte da tanti bambini, giovani e adulti, persone piene di fede e di entusiasmo. Le celebrazioni, gli incontri, i gesti, tutto si è svolto in un clima di autenticità, di semplicità e di essenzialità; tutto è sembrato più vero. Quanta consolazione e speranza ha provocato in me la visita alle due scuole primarie di Tchére e di Loulou, quasi un migliaio di bambini e ragazzi, distribuiti in classi di più di 50 alunni, in un percorso scolastico della durata di 6 anni. L’istruzione, la formazione, la vita comunitaria sono uno dei doni più preziosi che vengono offerti a questi bambini e alle loro famiglie, nella prospettiva di una crescita personale e sociale. Dopo la scuola primaria di base, i nostri sacerdoti aiutano alcuni alunni meritevoli a proseguire gli studi in una scuola superiore o in un centro professionale, facendo l’esperienza 4 di una vita comune, contraddistinta da grande serietà e dignità, sostenuta economicamente dalle parrocchie o grazie a borse di studio di qualche benefattore (150,00 euro l’anno per uno studente). Con i nostri presbiteri lavorano, in piena sintonia di pensiero e di azione, due comunità di suore: una della Congregazione di Notre-Dame de Montréal a Tchére, l’altra delle Suore ausiliarie diocesane di Milano a Loulou. Sacerdoti e consacrate condividono la celebrazione dell’Eucaristia, la liturgia delle ore, l’impegno apostolico. Si tratta di un dono prezioso per affrontare e sostenere le sfide dell’evangelizzazione e della promozione umana. Sono, inoltre, grato e riconoscente per la generosa accoglienza e la bella testimonianza ricevute dalla Comunità delle Suore della Divina Volontà che ho incontrato a Mindif, Maroua e Yaoundé. Come vescovo mi sento fiero per la presenza e l’opera di questi sacerdoti e di queste consacrate, che dilatano la vocazione missionaria della Chiesa di Vicenza attraverso la cooperazione con la Diocesi di Maroua – Mokolo, più povera di presbiteri e di religiose, di mezzi economici, di strutture, ma tanto disponibile e desiderosa di accogliere il Vangelo di Gesù Cristo. Ho sperimentato anche una grande afflizione nel vedere questo popolo condannato, - a causa di gravi e colpevoli ingiustizie sociali, culturali ed economiche, - alla denutrizione, alle malattie, all’analfabetismo, alla mancanza di risorse idriche, di medicine e strutture sanitarie, di infrastrutture necessarie allo sviluppo e alla crescita di una società. Nella visita agli ammalati, nelle loro abitazioni, per lo più capanne, mi sono sentito straziare il cuore, osservando persone affette da patologie, che le condurranno lentamente, ma inesorabilmente, alla morte, quando, invece, tali malattie sono facilmente curabili nei nostri Paesi del cosiddetto mondo occidentale ed industrializzato. Farmaci da noi acquistabili senza problemi in farmacia, lì costituiscono un’impresa ardua!La vita della maggior parte delle persone incontrate nei villaggi è tutta concentrata nella soluzione del problema del pane quotidiano, della giornata, perché si convive con un’economia di sussistenza immediata, che non permette, quindi, grandi sogni e progetti per il futuro. Da una parte il clima poco favorevole, dall’altra un atteggiamento quasi rassegnato, soprattutto da parte degli uomini, rendono questa situazione quasi strutturale e irreversibile. E allora si comprende benissimo il favore e l’accoglienza di cui godono i nostri sacerdoti e le nostre suore, che riescono a portare sollievo e speranza a questi fratelli e sorelle, nell’annuncio di una Parola capace di cambiare il cuore delle persone e di dare forza per reagire ad ogni ingiustizia e fatalismo, nella prospettiva della costruzione di un mondo nuovo, più solidale e più giusto. Tutti i responsabili delle comunità hanno supplicato di non ritirare i sacerdoti e le suore. Ho risposto loro che farò tutto il possibile per non lasciarli soli, per non abbandonarli, ma questo non dipende solo da me, ma da tutti voi e da tutti noi. + Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza Missionari Martiri Giornata in memoria dei missionari martiri Papa Francesco: “Siamo vicini a tutti i missionari e le missionarie, che lavorano tanto senza far rumore, e danno la vita” A nche quest’anno la Chiesa ci invita a fare memoria di tutti i “martiri” che con la loro vita hanno testimoniato la loro fede e il loro incontro con il Risorto. Ma chi sono questi testimoni “dell’amore di Dio fino alla fine”? Innanzitutto degli «eroi» della fede nel quotidiano: come ricorda l’agenzia Fides, infatti, nell’elenco delle vittime di violenza tra gli operatori pastorali ci sono testimoni di una fede e di una Chiesa presente nella quotidianità. Scorrendo le poche notizie che si riescono a raccogliere sui 22 operatori pastorali (19 sacerdoti, 1 religiosa, 2 laici) che ci hanno messo la vita nel 2013, ancora una volta si osserva che la maggior parte di loro è stata uccisa in seguito a tentativi di rapina o di furto, aggrediti in qualche caso con efferatezza e ferocia, segno del clima di degrado morale, di povertà economica e culturale dei contesti umani e sociali in mezzo ai quali vivevano, portando avanti la missione di annuncio del messaggio evangelico senza compiere gesti eclatanti, ma testimoniando la loro fede nell’umiltà della vita quotidiana. Per il quinto anno consecutivo la terra più «insanguinata» appare l’America, in particolare l’America Latina dove Il mio corpo è per la terra Ma per favore nessuna protezione Fra lei e me. Il mio cuore è per la vita Ma per favore nulla di ricercato Fra lei e me. Le mie mani per il lavoro Saranno incrociate molto semplicemente. Per il viso Che sia assolutamente nudo Per non impedire il bacio. p. Christophe Lebreton, martire di Tibhirine sono morti 15 sacerdoti (7 in Colombia; 4 in Messico; uno in Brasile; uno in Venezuela; uno a Panama; uno ad Haiti). Come non ricordare l’accorato grido del vescovo di Apatizgán, in Messico, che aveva fatto proprie le parole del profeta Abacuc “Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non ascolti, a te alzerò il grido: “Violenza!” e non salvi?”. Di lì a poco, le Nazioni Unite hanno confermato indirettamente le sue parole: il sud America, infatti, con oltre 100mila omicidi all’anno, resta il più violento del pianeta, come ben sanno i testimoni che scelgono di annunciare - con i discorsi e la vita - il Vangelo. A costo di pagare con il sangue il loro impegno. assistenza sanitaria, definite «martiri della carità») e la beatificazione, lo scorso 25 aprile, di don Pino Puglisi. La Giornata che la Chiesa ci invita a celebrare è anche l’occasione per ricordare la sorte di numerosi altri operatori pastorali sequestrati o scomparsi, Tra coloro che nel 2013 hanno pagato con la vita la loro fedeltà al Vangelo e dei quali si ha notizia, ci sono anche due italiani: don Michele Di Stefano, 79 anni, parroco di Ummari nella diocesi di Trapani, ucciso da un disoccupato di 33 anni a colpi di bastone nella notte tra il 25 e 26 febbraio e Afra Martinelli, missionaria laica di 78 anni, morta in Nigeria lo scorso 9 ottobre dopo una vita spesa in missione. Come sempre agli elenchi provvisori stilati annualmente dall’Agenzia Fides deve essere aggiunta la lunga lista dei tanti, di cui forse non si avrà mai notizia: quanti nomi e quante storie! A volte conosciute, spesso nascoste a noi. Nel ripercorrere i passi di questi nostri fratelli che hanno sostato con Cristo nei tornanti del Golgota, la Chiesa ci ricorda che da queste morti violente può nascere anche una luce di speranza. Tra gli altri, due segni: l’apertura, nel 2013, del processo di beatificazione delle sei missionarie italiane delle Suore delle Poverelle di Bergamo (morte in Congo nel 1995 per aver contratto il virus ebola pur di non lasciare la popolazione priva di di cui non si hanno più notizie, come il gesuita italiano p. Paolo Dall’Oglio (per il quale lo scorso 29 gennaio, a 6 mesi dal rapimento, in varie città d’Europa e del Medio Oriente sono stati organizzati incontri di preghiera per ricordare lui e tutti i rapiti in Siria). La nostra preghiera, come ci invita a fare papa Francesco, li accompagni e li sostenga. VEGLIA DI PREGHIERA per i Missionari Martiri Basilica di Monte Berico, sabato 22 marzo ore 20.30 5 Vita della Chiesa «Una sola famiglia umana» È uno «scandalo mondiale» che un miliardo di persone nel pianeta soffrano ancora la fame Lo scorso 10 dicembre, in concomitanza con la Giornata mondiale dei Diritti Umani, è partita la campagna sul diritto al cibo promossa da Caritas Internationalis. A nche Papa Francesco è intervenuto con un videomessaggio al lancio della campagna contro la fame nel mondo. Il diritto al cibo è un diritto umano, non è carità. Il Papa lo aveva sottolineato con forza nel suo discorso alla FAO lo scorso 20 giugno: «è necessario trovare i modi perché tutti possano beneficiare dei frutti della terra, non soltanto per evitare che si allarghi il divario tra chi più ha e chi deve accontentarsi delle briciole, ma anche e soprattutto per un’esigenza di giustizia e di equità e di rispetto verso ogni essere umano». Papa Francesco rievoca il passo evangelico della moltiplicazione dei pani, nel quale Gesù, ascoltando il grido della folla affamata, invita i discepoli ad andare a cercare il cibo e con la grazia di Dio consente loro di “sfamare una moltitudine di persone, raccogliendo persino gli avanzi e riuscendo così ogni spreco”. Questo racconto, egli dice, insegna a scuoterci dall’indifferenza di fronte al dramma della fame - “non possiamo girarci dall’altra parte far finta che questo non esista” avverte – e suggerisce la strada della condivisione. “Se c’è volontà, quello che abbiamo non finisce, anzi ne avanza e non va perso”. Il dimezzamento del numero delle persone che soffrono la fame è uno degli 8 obiettivi del Millennio da raggiungere entro il 2015, stando all’impegno che 191 Capi di Stato e di Governo si sono assunti nel settembre 2000, ma questo sarà possibile se tutti accetteremo di aprire occhi, orecchie e cuore di fronte al problema della fame di troppi nel mondo. «Quando viviamo come una famiglia, c’è cibo per tutti», ha precisato il card. Turkson (presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace), commentando lo slogan scelto dalla Caritas per la campagna. «La fame dipende non dipende dalla mancanza di cibo, ma dalla mancanza di solidarietà». In questo senso la campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti” vuole anche essere un invito a diven- 6 tare più consapevoli delle nostre scelte alimentari, che spesso comportano lo spreco di cibo e un cattivo uso delle risorse a nostra disposizione. Un atteggiamento di responsabilità dal quale scaturiscono conseguenze concrete. «Le nostre azioni quotidiane» ricorda papa Francesco «hanno un impatto sulle vite di chi - vicino o lontano che sia - la fame la soffre sulla propria pelle».«Lo scandalo per i milioni di persone che soffrono la fame non deve paralizzarci, ma spingerci ad agire, tutti, singoli, famiglie, comunità, istituzioni, governi, per eliminare questa ingiustizia. Il Vangelo di Gesù ci mostra la strada: fidarsi della provvidenza del Padre e condividere il pane quotidiano senza sprecarlo». “No a un’economia dell’esclusione” (Papa Francesco) Così come il comandamento “non uccidere” pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana, oggi dobbiamo dire “no a un’economia dell’esclusione e della inequità”. Questa economia uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. Questo è esclusione. Non si può più tollerare il fatto che si getti il cibo, quando c’è gente che soffre la fame. Questo è inequità. Oggi tutto entra nel gioco della competitività e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse di popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie di uscita. Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello “scarto” che, addirittura, viene promossa. Non si tratta più semplicemente del fenomeno dello sfruttamento e dell’oppressione, ma di qualcosa di nuovo: con l’esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza alla società in cui si vive, dal momento che in essa non si sta nei bassifondi, nella periferia, o senza potere, bensì si sta fuori. Gli esclusi non sono “sfruttati” ma rifiuti, “avanzi”. (dall’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium,24 novembre 2013) Un pane per amor di Dio Quaresima 2014 Messaggio del Vescovo: “Aiutate la nostra Chiesa a fare posto ai poveri, anche a quelli lontani” C arissimi avvicinandoci alla Qua- resima desidero condividere con voi alcuni pensieri per vivere assieme un Tempo forte di fede e di conversione nel Signore morto e risorto. Questo tempo ci invita ad una preghiera più curata e precisa, alla carità concreta, alla penitenza sincera per poter incontrare nuovamente la misericordia di Dio. Il digiuno che ci viene proposto in alcuni giorni della Quaresima può essere veramente un’esperienza di distacco dalle tante “cose” che ingolfano la nostra vita affinché emerga il desiderio di Dio, la fame di misericordia che abita l’intimo del nostro cuore. Ho iniziato in questi giorni la visita pastorale: è stata preceduta dalle visite alle missioni vicentine in Brasile e in Camerun per ricordare alla nostra Chiesa vicentina che o è missionaria o non è la Chiesa di Cristo. La dimensione missionaria è necessaria alle nostre Comunità cristiane, chiamate ad avere più coraggio nell’annunciare la gioia del Vangelo. Visitando le missioni ho visto la loro miseria materiale e la ricchezza della loro fede. Ho pensato alla nostra ricchezza e al nostro benessere, che possono essere un dono di Dio se vengono condivisi, perché ci sono tanti poveri nel mondo e forse troppo poca gioia che nasce dalla carità. Con l’iniziativa “un pane per amore di Dio”, la Quaresima ci educa alla sobrietà e all’essenzialità, non per accantonare di più ma per dare di più. Papa Francesco nel suo messaggio per la prossima Quaresima ci invita a considerare la povertà come condizione dell’annuncio perché è Cristo che si è fatto povero per arricchirci della sua povertà. C’è una povertà necessaria affinché Cristo sia veramente la nostra ricchezza. Soltanto questa ricchezza è capace di vincere le diverse forme di miseria: materiale, sociale e morale. Penso alla riflessione che le nostre comunità stanno svolgendo sul generare alla vita di fede: povera e semplice è chiamata ad essere la nostra azione pastorale, forte soltanto della Parola del Vangelo che ha in sé una potenzialità che non possiamo prevedere. C’è un legame stretto tra povertà e missionarietà. Una pastorale attenta ai poveri e che parta da loro vuol dire che da essi impara la fiducia e la speranza che aprono al dono gratuito e gioioso. Il Vangelo è un annuncio di misericordia e di amore: per poter amare abbiamo bisogno di abbattere muri e separazioni… accogliendoci reciprocamente superando paure e diffidenze! La Chiesa non può che essere povera, cioè ricca solamente dell’umanità “paziente” di Cristo e della forza del suo Spirito che ci fa simili a Lui: figli di Dio. Concludo augurando che questo Tempo di grazia sia preparato e vissuto bene, da ciascuno di noi e dalle nostre Comunità: saremo aiutati in questo anche dal sussidio preparato dagli amici della Pastorale giovanile. Non mancherà la mia preghiera per voi, affinché possiate incontrare la misericordia di Dio e condividere la gioia evangelica e a voi chiedo di pregare per me. Augurandovi un buon cammino di fede, vi benedico di cuore! + Beniamino Pizziol vescovo di Vicenza Il salvadanaio per una Quaresima di condivisione Anche quest’anno è a disposizione il tradizionale salvadanaio contenuto in un cartoncino che ne ricorda il significato e le finalità. Lo potrai staccare e costruire con le tue mani, per farlo diventare lo strumento che raccoglie l’impegno di ciascuno in famiglia, a scuola, a catechismo, nel gruppo. Offri questo salvadanaio anche a chi ti è vicino, ai tuoi amici. Giorno dopo giorno potranno metterci qualcosa in questo tempo di Quaresima, e avrai dato anche a loro la possibilità di partecipare ad una grande avventura di fraternità con famiglie e comunità cristiane in altre parti del mondo. 7 Un pane per amor di Dio Resoconto Quaresima 2013 OFFERTE DA PARROCCHIE AGUGLIANA AGUGLIARO ALBETTONE ALONTE ALTAVILLA ALTE CECCATO ANCONETTA ARACELI ARCOLE ARCUGNANO ARSIERO ASIGLIANO AUSILIATRICE BAGNOLO BALDARIA BARBARANO BELVEDERE DI TEZZE BELVEDERE DI VILLAGA BERTESINA BERTESINELLA BEVADORO BOLZANO VICENTINO BONALDO BOSCO DI NANTO BREGANZE BRENTON BRESSANVIDO BROGLIANO BROGNOLIGO CAGNANO CALDOGNO CAMAZZOLE CAMISANO CAMPIGLIA CAMPOLONGO CAMPOTAMASO CARMIGNANO CARTURO CASALE CASOTTO CASTEGNERO CASTELLO D’ARZIGNANO CASTELGOMBERTO CASTELNOVO CASTELVECCHIO CATTEDRALE CATTIGNANO CA’ TRENTA CAVAZZALE CEREALTO CEREDA CHIAMPO CICOGNA COLLOREDO COLOGNA VENETA COLZE’ CORLANZONE CORNEDO COSTALUNGA COSTOZZA CRESPADORO CROSARE CUORE IMM. MARIA DUEVILLE DURLO ENNA FAEDO FIMON FONTANIVA FORNI FRIOLA GAIANIGO GAMBELLARA GAMBUGLIANO GAZZO 8 230,00 200,00 300,00 3.000,00 2.000,00 1.900,00 700,00 2.300,00 1.329,00 795,00 2.564,31 930,00 392,63 1.000,00 1.000,00 1.172,00 976,00 200,00 270,21 1.830,60 220,00 1.503,42 650,00 261,50 2.840,00 400,00 350,00 1.250,00 650,00 520,00 632,65 2.015,00 3.714,36 350,00 172,94 250,00 2.500,00 215,00 530,00 480,00 747,50 1.300,00 1.090,00 1.200,00 2.090,00 896,34 478,00 1.500,00 1.960,75 585,00 800,00 2.965,00 640,00 353,00 2.200,00 100,00 1.200,00 5.000,00 2.450,00 862,73 604,76 117,00 3.500,00 2.010,27 570,00 435,00 125,00 1.100,00 3.923,00 530,00 250,00 620,00 850,00 450,00 985,00 GAZZOLO GIAVENALE GRANCONA GRANTORTINO GRANTORTO GROSSA IGNAGO ISOLA MANTEGNA ISOLA VICENTINA LAGHETTO LAPIO LERINO LEVA’ LISIERA LOBIA DI PERSEGARA LOBIA DI S. BONIFACIO LOCARA LONGA LONGARE LONIGO LOVARA LOVERTINO LUMIGNANO LUPIA MADDALENE MADONNA DI LONIGO MADONNA DELLA PACE MADONNETTA DI ARZ.no MADONNETTA DI SARCEDO MAGLIO DI SOPRA MAGRE’ MALO e CASE di MALO MARAGNOLE MARANA MARANO VICENTINO MARCHESANE MAROLA MARSAN MASON MASSIGNANI ALTI MEDA MELEDO MERENDAORE MOLINA DI MALO MOLVENA MONTEBELLO MONTECCHIA DI CROSARA MONTECCHIO PREC.no MONTE DI MALO MONTE MAGRE’ MONTEMEZZO MONTEPULGO MONTE SAN LORENZO MONTEVIALE MONTICELLO CONTE OTTO MONTICELLO DI FARA MONTICELLO DI LONIGO MONTORSO MOTTA MUZZOLONE NANTO NOGAROLE NOVALE NOVE NOVENTA NOVOLEDO OGNISSANTI ORGIANO OSPEDALETTO PARLATI PASSO DI RIVA PAVIOLA PEDEMONTE PERAROLO PIANE di SCHIO PIANEZZE del LAGO PIAZZOLA SUL BRENTA 1.850,00 1.450,00 144,45 1.325,00 875,00 317,00 1.400,00 450,00 1.450,00 557,00 472,00 1.111,49 420,00 1.209,00 473,65 2.030,00 1.385,00 1.000,00 350,00 2.560,00 40,00 200,00 271,20 1.240,00 1.000,00 400,00 600,00 350,00 1.000,00 1.350,00 4.115,00 4.400,00 710,00 150,00 2.456,00 1.120,00 2.709,00 510,00 1.000,00 200,00 100,00 1.383,00 104,00 465,00 1.460,00 900,00 1.430,00 2.050,00 1.600,00 590,00 400,00 575,00 150,00 1.130,00 1.155,00 800,00 200,00 562,00 653,00 300,00 445,00 250,00 864,90 5.600,00 2.500,00 400,00 1.700,00 287,00 300,00 39,00 740,00 480,00 960,00 265,00 465,00 519,00 2.000,00 PIEVEBELVICINO PILASTRO POIANA DI GRANFION POIANA MAGGIORE POIANELLA POLEGGE POLEO PONTE DI BARBARANO POVOLARO POSINA POZZOLEONE POZZOLO PRAISSOLA PRESINA PRESSANA PRIABONA PROVA PUGNELLO QUARGNENTA RAMPAZZO RECOARO RESTENA RONCA’ ROVEGLIANA ROVEREDO DI GUA’ SABBION SALINE S. AGOSTINO S. ANDREA DI COLOGNA S. ANNA DI ROSA’ S. ANTONIO DEL PASUBIO S. ANTONIO DI MAROSTICA S. ANTONIO IN VICENZA S. BENEDETTO DI TRISSINO S. BERTILLA IN VICENZA S. BONIFACIO S. BORTOLO DI ARZ.NO S. CARLO IN VICENZA S. CATERINA IN VICENZA S. CATERINA IN VILLA S. CATERINA DI TRETTO S. CLEMENTE DI VALDAGNO S. CROCE DI CITTADELLA S. CROCE DI BASSANO S. CROCE IN VICENZA S. CUORE DI SCHIO SANDRIGO S. EUSEBIO DI BASSANO S. FAMIGLIA S. LAZZARO SS. FELICE E FORTUNATO S. FRANCESCO DI ASSISI S. GAETANO DI VALDAGNO S. GERMANO DEI BERICI S. GIORGIO IN VICENZA S. GIORGIO IN BOSCO S. GIORGIO IN BRENTA S. GIOVANNI IN MONTE S. GIOVANNI ILARIONE S. GIUSEPPE IN VICENZA S. GIUSEPPE DI CASSOLA S. GREGORIO DI CAVALPONE 1.085,00 159,00 350,00 1.450,00 350,00 300,00 2.815,00 864,50 2.490,86 201,00 200,00 1.320,00 2.462,00 1.060,00 345,00 1.260,00 1.840,00 129,00 721,00 643,78 626,00 300,00 2.225,00 257,00 1.000,00 1.750,00 345,00 420,00 1.880,00 100,00 350,00 3.690,00 800,00 182,00 2.000,00 10.808,00 750,00 1.400,00 1.065,00 3.000,00 785,00 2.584,00 720,00 18.000,00 2.544,30 3.987,00 3.500,00 515,00 870,00 1.200,00 611,60 715,00 182,77 320,49 2.100,00 685,00 130,00 1.000,00 2.570,00 1.500,00 1.100,00 S. LAZZARO DI BASSANO S. LEOPOLDO DI BASSANO S. MARCELLO IN VICENZA S. MARCO IN VICENZA S. MARCO DI CREAZZO S. MARCO DI BASSANO S. MARGHERITA DI RONCA’ S. MARIA DI CAMISANO S. MARIA DI MAROSTICA S. MARIA DI TRETTO S. MARIA IN COLLE S. MICHELE IN VICENZA S. MICHELE DI BASSANO S. PIETRO DI M.M. S. PIETRO DI ROSA’ S. PIETRO IN GU’ S. PIETRO IN SCHIO S. PIETRO IN VICENZA S. PIETRO MUSSOLINO S. PIO X IN VICENZA S. QUIRICO S. ROCCO DI TRETTO S. SEBASTIANO DI COLOGNA S. STEFANO IN VICENZA S. STEFANO DI ZIMELLA 1.550,00 1.600,00 1.500,00 3.000,00 522,00 1.500,00 400,00 523,00 2.240,00 205,00 17.422,84 540,00 400,00 1.840,00 1.020,00 2.000,00 2.130,00 1.600,00 1.100,00 2.552,00 606,56 285,00 480,00 365,00 1.620,00 SOSSANO SOVIZZO ALTO SOVIZZO BASSO SPAGNAGO SPESSA SPIAZZO STROPPARI TAVERNELLE TERROSSA TEZZE DI ARZIGNANO TEZZE SUL BRENTA TIMONCHIO TOARA TORREBELVICINO TORRESELLE TORRI di ARCUGNANO TORRI DI QUARTESOLO TRAVETTORE TREMIGNON TRISSINO U.P. BRENDOLA U.P. CRESOLE - RETTORGOLE U.P. QUINTO U.P. RIVIERA U.P. VALLI BERICHE 510,00 1.600,00 1.500,00 500,00 1.000,00 578,71 985,00 1.000,00 1.380,00 485,00 2.000,00 1.000,00 860,00 2.458,00 375,00 1.485,00 1.500,00 300,00 1.070,00 1.593,00 999,00 500,00 900,00 7.559,00 1.589,00 ZIMELLA 803,00 CHIESE, RETTORIE, ENTI E GRUPPI Asilo Eroi del Pasubio - S. Antonio di Valli Bar Istituto Rossi Basilica di Monte Berico Capitello di Debba Casa di riposo - Dueville Casa Mater Ecclesiae - Molvena Chiesa di S. Corona - Vicenza Chiesa di S. Lorenzo - VI Chiesa Ospedale di Bassano Chiesa Ospedale di Lonigo Chiesa Ospedale di Marostica Comunità “Il mandorlo” - Seminario VI Comunità teologica - seminario VI Dame Inglesi Gruppo Caritativo Missionario - Timonchio Gruppo Missionario di Valli del Pasubio Gruppo Solidarietà Umana - Chiampo Pieve di Chiampo Ragazzi 1^ comunione e cresima - Laghetto Ragazzi catechismo - Cologna 147,00 15,00 2.500,00 25,00 400,00 500,00 738,47 1.020,00 822,00 2.300,00 1.118,00 53,51 367,72 200,00 500,00 500,00 1.522,00 2.400,00 1.000,00 400,00 ALTRI OFFERENTI Maddalena don Ivano Mion Marilena in mem. della mamma NN NN Vicenza NN Vicenza Piazza don Emilio Zanovello Valentina 50,00 500,00 1.000,00 1.500,00 61,00 1.000,00 70,00 LA DISTRIBUZIONE S. TOMIO DI MALO SANTORSO SS. TRINITA’ DI BASSANO SS. TRINITA’ DI M.M. S. UBALDO DI VELO S. ULDERICO DI TRETTO S. URBANO DI M.M. S. VITALE DI M.M. S. VITO DI BASSANO S. VITO DI LEGUZZANO S. ZENO DI ARZIGNANO S. ZENO DI CASSOLA SARCEDO SAREGO SARMEGO SCALDAFERRO SCHIAVON SEGHE DI VELO SELVA DI MONTEBELLO SELVA DI TRISSINO SETTECA’ SORIO 500,00 300,00 1.694,60 733,00 350,00 300,00 850,00 2.884,11 3.700,00 1.195,00 1.130,00 1.018,00 1.300,00 565,00 250,00 2.300,00 1.800,00 375,00 150,00 190,00 380,00 90,00 VACCARINO VALDIMOLINO VALLE DI CASTELGOMBERTO VALLI DEL PASUBIO VALLONARA VALMARANA VALROVINA VANCIMUGLIO VELO D’ASTICO VERONELLA VIGARDOLO VILLABALZANA VILLA DEL FERRO VILLA DI MOLVENA VILLAGA VILLAGANZERLA VILLALTA VILLANOVA VILLARASPA VILLAVERLA VIVARO VOLPINO 870,00 210,00 385,00 700,00 300,00 310,00 600,00 300,00 350,00 496,00 520,00 775,00 231,47 165,00 500,00 2.010,00 650,00 550,00 250,00 7.000,00 105,00 820,00 1° GRUPPO VESCOVI DI ORIGINE VICENTINA IN MISSIONE BALLIN mons. Camillo - Kuwait BISOL mons. Egidio - Brasile BORTOLASO mons. Armando - Libano EZZATI mons. Riccardo - Cile GRESELIN mons. Elio - Mozambico SACCARDO mons. Alessio - Brasile SAREGO mons. Francesco - Nuova Guinea 2.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 ISTITUTI RELIGIOSI VICENTINI PIA SOCIETA’ S. GAETANO Suore della DIVINA VOLONTA’ Suore MAESTRE di S. DOROTEA Suore ORSOLINE del S. CUORE 5.160,00 5.160,00 5.160,00 5.160,00 ISTITUTI RELIGIOSI CHE OPERANO IN DIOCESI PADRI P.I.M.E. 2.580,00 PADRI SAVERIANI 5.160,00 PADRI VERBITI 2.580,00 2° GRUPPO MISSIONARI e MISSIONARIE Bagnara sr. Lina Francesca - Cile Balzarin fr. Albano - Kenya Battistella sr. Lucia - Mozambico Battistella sr. Rosalba - Malawi Beraldin sr. Pia Luigina - Togo Bicego sr. Cecilia - Siria Boschetti sr. Germana - Madagascar Buttiron sr. Regina - Rep. Dem. Congo Candian p. Edoardo - Messico Cazzola p. Gaetano - Rep. Dem. Congo Cerantola p. Romano - Guatemala Cestonaro p. Paolo - Argentina Cola sr. Maria Teresa - Mozambico Comberlato sr. Lucia - Uganda Comberlato sr. Paola - Messico Costa sr. Giulia - Mozambico Costalunga p. Luciano - Venezuela 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 (segue a pag. 10) 9 Un pane per amor di Dio Resoconto Quaresima 2012 Crestani sr. M. Gabriella - Uganda 3 Crestani sr. Silvana - Uganda Dalla Barba p. Giorgio - Guinea Bissau De Blasi sr. Dominique - Mozambico De Cao p. Silvano - Guinea Bissau Docimo sr. Rosa Giulia - Brasile Dovigo p. Giuseppe - Rep. Dem. Congo Ercego sr. Agnese - Ecuador Falsetta sr. Fausta - Guatemala Ferrari diac. Antonio - Guatemala Fior sr. Lina - Israele Galvan p. Giovanni - Guatemala Garello p. Silvano - Bangladesh Gecchele sr. Rita - Mozambico Ghiotto p. Bruno - Burundi Kuruppasseryu fr. Johnson Lapo sr. Rosalia - Brasile Lotto sr. Maria Bertilla - Brasile Meoni p. Giuseppe - Mozambico Mondin sr. Rina - Burundi Mori p. Gianfranco - Argentina Paoletto don Piergiorgio - Mozambico Pasqualetti sr. Tarcisia - Israele Pasqualotto sr. Nazarena - Filippine Peretto sr. Flora - Brasile Piazza sr. Mariangela - Rep. Centrafricana Prandina sr. Adelaide - Israele Priante sr. Elisa - Brasile Priante sr. Emilia - Messico Rasia sr. Agnese - R. D. Congo Rizzi p. Luciano - Argentina Ruaro p. Dino - Rep. Dem. Congo Ruaro p. Silvano - Rep. Dem. Congo Sartori sr. Angela - Rep. Dem. Congo Semenzin sr. Grazia - Costa d’Avorio Spinato sr. Romilde - Uganda Stocchero p. Gino - Uganda Tadiello p. Roberto - Ecuador Venco p. Girolamo Zanchi sr. Agnese - Israele Zanni p. Gianni - Sierra Leone Zarantonello P. Mario - Sierra Leone Zurlo p. Paolo - Messico 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 750,00 3° GRUPPO PROGETTI e MIROREALIZZAZIONI ARGENTINA - scuola materna, Don Torquato, (Ist. S. Gaetano) 1.500,00 - centro formazione prof. (don L. Rizzi) 1.960,75 BOLIVIA - scuola convitto campesina, Colomi, (AM Bertoldo) 4.520,00 BRASILE - assist. carcerati, Boa Vista, RR (orsoline SCM) 3.987,00 - cucina asilo, Tamandaré (don G. Piotto) 2.000,00 - centro giovanile, San Paolo (sr. MB Lotto) 2.700,00 - scuola S. M. Bertilla, Benevides (Suore dorotee) 3.000,00 - bambini di strada, Sooretama (diac. PL Spagnuolo) 4.900,00 - formazione catechisti, Redencao (p. R. Trevisan) 3.000,00 - vita degna per mezzo dell’arte (sr. MC Calearo) 1.300,00 - pastorale migratoria, Fortaleza (p. F. Baggio) 1.500,00 - giovani, Sorocaba (sr. L. Busatto) 1.500,00 BURUNDI - centro professionale (PF Revrenna) 3.500,00 CAMBOGIA - assistenza orfani (p. Ponchaud) 3.710,00 CAMERUN - cappelle di villaggio (miss. dioc. di Loulou) 2.300,00 - aule scolastiche (miss. dioc. di Loulou) 6.300,00 - diacono permanente (miss. dioc. di Loulou) 5.610,00 - pozzo (miss. dioc. di Tchere) 390,00 - accomp. malati Aids (miss. dioc. di Tchere) 320,49 - scorta di miglio (miss. dioc. di Tchere) 4.985,00 - sostegno catechisti (miss. dioc. di Tchere) 653,00 - assistenza carcerati, Yaoundé (sr. L. Durigon) 4.859,00 - orfani AIDS, Maroua (sr. MR Ranzato) 2.000,00 10 CILE - prom. donna e famiglia, La Florida (sr. F. Bagnara) COLOMBIA - centro comunicazione (dioc. Monteria) COSTA D’AVORIO - progetto orfani (sr. AM Arcaro) EL SALVADOR - ospedale, Chalatenango (d.ssa O. Visentin) FILIPPINE 3.500,00 3.185,00 1.500,00 700,00 - protesi acustic. bambini, Orissa (suore Dorotee) 2.200,00 - amb. mobile, S. Pudur, Tamil Nadu (suore Dimesse) 2.544,30 ISRAELE - Effetà, Betlemme (sr. G. Aldegheri) 5.400,00 ITALIA - accoglienza donne, casa Ruth, Caserta (sr. R. Giaretta) 1.500,00 KENYA - scuola Bakhita (p. L. Giarolo) 3.000,00 - training centre, Naniuky (GC e G. Longone) 10.000,00 MADAGASCAR - sc. secondaria, Tsararano (don A.C. Andriamihaja) 8.400,00 MOZAMBICO - emerg. bambini, Dondo (suore orsoline SCM) 5.540,00 - bambini denutriti, Alua, Nampula (sr. G. Costa) 2.570,00 PAKISTAN - case per contadini, Faisalabad (don E. Parvez) 3.000,00 PERÙ - abitaz. famiglie povere, Shilla (D. Bosio OMG) 6.600,00 - nuova infermeria, Jangas, Huaraz (D. Zanuso OMG) 6.552,00 REP. CENTRAFRICANA - emergenza profughi (sr. E. Baldi) 1.500,00 REP. DEM. CONGO - borsa studio sac. Diocesi di Bondo (p. V. Farronato) 1.500,00 ROMANIA - sostegno casa S. Cuore, Roman (suore Dorotee) 2.200,00 - sostegno ragazze povere, Slobozia (suore Dorotee) 2.200,00 - form. adolescenti, Elbasan (sr. Andretto e Refosco) 3.500,00 SUDAN - missione di Kosti (sr. P. De Munari) 3.000,00 SUD SUDAN - formazione catechisti, Leer (p. F. Chemello) 1.500,00 - emergenza malaria, Yirol (CUAMM) 5.000,00 TANZANIA - missione di Ifunde (sr. A. Zonato) 3.000,00 THAILANDIA - casette anziani ex lebbrosi, Bangkok (p. R. Attrezzi) 30.000,00 - adozione a distanza, Lampang (don P. Melotto) 310,00 TOGO - ciechi (prof. R. Placchetta) 3.000,00 - sostegno alimentare, Tabligbo (sr. M. Panni) 2.000,00 UKRAINA - centro assist. anziani, Jaworow (suore Dorotee) 3.000,00 VENEZUELA - bamb. handicappati, Barquisimeto (mons. P. Parolin) 2.800,00 A DISPOSIZIONE - sostegno Fidei donum 14.000,00 - sostegno Laici in missione 10.000,00 RESOCONTO “Un pane per amor di Dio” 2013 ENTRATE: Riporti e collette anno precedente Da parrocchie Da comunità, gruppi ed Enti vari Da singole persone Totale entrate - laboratorio pane, Manila (G. Vencato) - scuola elementare, Davao City (C. Gasparotto) - adozione a distanza, Calabanga (sr. M. Dalla Benetta) GUATEMALA - ospedale “Hermano Pedro”, Antigua (p. A. Prandina) GUINEA BISSAU - scuola superiore (p. E. Bicego) INDIA - cura e prev. handicap, Varanasi (dr. M. Toldo) 8.700,00 1.800,00 186,00 2.000,00 1.500,00 4.780,00 USCITE: Vescovi missionari di origine vicentina Preti diocesani “fidei donum” Istituti religiosi con servizi missionari Missionari e Missionarie Progetti e microrealilzzazioni Spese varie Residuo a disposizione Totale uscite 11.012,14 385.853,25 16.528,70 4.181,00 417.575,09 17.500,00 48.630,21 30.960,00 45.000,00 240.162,54 12.209,53 23.112,81 417.575,09 Agenda & Appunti Marzo 5 marzo 15 marzo 22 marzo Mercoledì delle Ceneri: iniziano la Quaresima e l’iniziativa “Un Pane per Amor di Dio” Adorazione eucaristica per le missioni e i missionari - Villa San Carlo, ore 9.00 – 16.00 Veglia dei Missionari martiri - Basilica di Monte Berico, ore 20.30 Da ricordare per il mese di Aprile 5 aprile RITIRO DI QUARESIMA e Adorazione eucaristica per le missioni e i missionari Villa San Carlo, ore 9.00 – 16.00 La comunità di S. Tomio di Malo ha ricordato P. Egidio Ferracin martire in Uganda nel 1987 Il ricordo del missionario martire comboniano ha caratterizzato le celebrazioni conclusive dell’Anno della Fede. Venerdì 4 ottobre p. Toccalli, compagno di missione di p. Egidio, ha rievocato la figura, la fede, la ricca umanità e l’opera generosa del missionario Comboniano. La domenica successiva il parroco, d.Pietro Astegno, alla presenza delle cinque sorelle tuttora viventi, ha scoperto la bella capannuccia commemorativa dedicata al martire nella contrada che lo aveva visto nascere e crescere. La Giunta Municipale, da parte sua, ha dedicato a p. Egidio un tratto del sentiero carrabile sopra via Poletti, con l’apposizione di una targa ricordo. Ricordiamo con riconoscenza Egidio Dalle Rive Egidio, di Recoaro Terme, ci ha lasciato a gennaio dopo una breve malattia. Come membro del MLAL (Movimento Laici America Latina) era stato in missione con la moglie Adelina per 9 anni, dal 1977 al 1986, nella diocesi di Riobamba, a servizio delle popolazioni indigene delle Ande Ecuadoriane. Fondamentale, per la loro vita, la collaborazione con il vescovo di Riobamba, mons. Leonidas Proãno, grazie al quale tutta la diocesi era un fermento di iniziative a favore delle popolazioni più bisognose, soprattutto di quelle indigene. Il lavoro pastorale mirava soprattutto alla formazione di animatori pastorali che visitavano i villaggi, sostandovi anche molti giorni, per leggere e affrontare i problemi della vita quotidiana alla luce della Parola di Dio. Rientrati dalla missione con tre figli e con molte difficoltà da affrontare, non si è interrotto l’impegno di Egidio e Adelina nel servizio alla Comunità e all’animazione missionaria, anche attraverso la “Bottega del Mondo”. Rinnovando la nostra vicinanza ad Adelina e ai figli, affidiamo al Signore la ricca umanità di Egidio e la sua fede semplice e forte. La sua convinta apertura missionaria continui a portare frutti buoni in mezzo a noi. La ricordiamo nella preghiera, esprimendole tutta la nostra riconoscenza. Ester Zocca Lovato Con la comunità di Giavenale di Schio ci uniamo nel ricordo della cara Ester, che ha lasciato a tutti il forte esempio di una vita semplice e umile, tutta dedicata alla famiglia e all’attenzione verso i più poveri. Tra i tanti servizi vissuti con amore e costanza, anche l’impegno fedele per la diffusione in parrocchia di “Chiesa Viva”. La ricordiamo nella preghiera, esprimendole tutta la nostra riconoscenza. LICI 10.000,00; CIVIERO – BIZZOT TO 200,00; NOVELLO GIULIANO: in mem. di Maria Evelina, dei genitori e della zia Aldina 20,00; in suffr. di p. Giovanni Zaltron 15,00; in mem. di Maria Evelina 20,00; in suffr. di p. Mario Giavarini 10,00. MISSIONARI VICENTINI BASSANO del GR APPA: FR ANCESCO 500,00 - CASTELLO di ARZIGNANO: LOT TERIA MISSIONARIA 1.064,30 – CAVAZZALE 200,00 - MASON: BERTAZZO MIRELLA in mem. del marito e familiari 500,00 - MONTE di MALO: GRUPPO MISSIONARIO 1.500,00 - POIANA MAGGIORE: LABOR ATORIO MISSIONARIO 2.000,00 – S. PIETRO di MONTECCHIO MAGGIORE 1.655,00 - S. QUIRICO: R.R. 100,00 - S. VITALE di MONTECCHIO MAGGIORE: CARPENEDO GABRIELLA 30,00 – PASSO di RIVA 200,00 – SCHIO: UCIIM 1.600,00 – THIENE: STUDIO MACULAN & ASSOCIATI SRL 500,00 - TORRI di ARCUGNANO: GUARNASCHELLI TIZIANA 100,00; MAZZARET TO ELISA 100,00 - UNITA’ PASTOR ALE di GAZZO 1.500,00 - VICENZA: FESTA degli AQUILONI 335,00; in mem. di CESTARO DUSOLINA 50,00; VENTURINI GIORGIO e CECILIA 210,00; R&C LAB srl 250,00; ZAUPA don LORENZO 700,00; PURGATO SILVANA 30,00; CIT TA’ SOLIDALE 880,00; NG 50,00; ASSOCIAZIONE ITALIANA MAESTRI CAT TO- LEBBROSI MAROSTICA: CHIESA di S. ROCCO 200,00 - MONTECCHIO PRECALCINO: BINOT TO ADA 50,00. BORSE di STUDIO al CLERO INDIGENO MAROSTICA: CADORIN MARISA 100,00 - MONTEBELLO: VALENTE MARIA ROSA 50,00 - PIEVEBELVICINO: CE 50,00; DDM 20,00; GE 10,00; GM 20,00; ME 10,00; MS 10,00; PMR 20,00; SA 30,00; SN 25,00; CGS 300,00 - SANDRIGO: NN 200,00 - S. BERTILLA in VICENZA: GRUPPO MISSIONARIO 300,00; MILANO DAL LAGO CHIAR A 300,00; PERUFFO AMABILIA e MARIA TERESA 300,00 - S. MARIA di MAROSTICA 520,00 - S. VITALE di MONTECCHIO MAGGIORE: PELLIZZARI GIUSEPPE 520,00 - S. VITO di LEGUZZANO: GRUPPO MISSIONARIO 520,00; NOVELLO NADIA 50,00; NOVELLO ANCILLA 50,00 – SCHIO: NN 250,00 - SOVIZZO: NN 520,00 - VICENZA: NN 100,00.. OFFERTE A TUTTO Gennaio 2014 11 8 Dicembre: E’ festa per i nuovi seminaristi L ’8 dicembre, per il nostro Seminario, ha sempre un sapore particolare di festa e di riconoscenza al Signore per i benefici che opera sempre nel cuore di tanti ragazzi e famiglie. Lo scorso mese di dicembre, che coincideva anche con la 2ª domenica di Avvento, nella solennità dell’“Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria”, patrona del Seminario, sono stati accolti in Seminario 5 nuovi amici. Ma andiamo subito a conoscerli questi 5 ragazzi, che già da qualche mese vivono in seminario e che, proprio l’8 dicembre scorso, sono stati accolti dal Vescovo Beniamino in questa casa speciale. Di questi cinque, quattro sono i nuovi di prima media, mentre un ragazzo è entrato in terza media. Ma eccoli subito presentati: Alessandro Bortoli proviene dalla parrocchia di Camisano, Marco Piron, invece, arriva dalla provincia di Padova, ma diocesi di Vicenza e cioè dalla parrocchia di Presina di Piazzola sul Brenta. Gli altri due sono Sebastiano Rancan I nuovi ragazzi entrati in Seminario. 12 della parrocchia di Torri di Quartesolo e Lorenzo Spoladore della parrocchia di San Pietro in Montecchio Maggiore. In terza media, invece, si aggiunge ad altri 7 amici, Riccardo Casagrande di Sandrigo. Per loro cinque era importante, in questa prima parte dell’anno, capire un po’ alla volta la grande famiglia in cui si sono inseriti con i suoi ritmi, con le sue proposte e con tutta la sua vivacità che un gruppo di ragazzi, all’età delle medie, mostra e fa sentire in tutti i sensi. Il valore aggiunto di un’esperienza così unica è la vita in comunità dove si condivide il tempo, il gioco, la preghiera, i pasti, le serate, il tempo libero,… e tanto altro, per imparare a crescere insieme con gli altri, condividendo la vita assieme agli altri. L’esperienza del Seminario e la vita insieme, aiuta questi 5 amici e tutti gli altri ragazzi, a misurarsi ogni giorno con queste proposte lasciandosi illuminare sempre più dal Signore, che per ciascuno di loro ha in serbo un sogno e una strada, che conosceranno crescendo un po’ alla volta. Cercare oggi un cammino così in Seminario non significa che chi vi entra, ha la già le idee chiare e limpide, ma bensì chiedere l’aiuto e il sostegno al Signore, nelle diverse proposte che si vivono, adatte ad ogni età, di mostrare un po’ alla volta il suo desiderio, la sua idea su ciascuno dei ragazzi e giovani in cammino. Accompagniamo, allora, tutti questi ragazzi e giovani seminaristi con la nostra preghiera sincera che nasce dal cuore, affinché l’esperienza buona e ricca di Dio e dei fratelli, che vivono in questo tempo, sia slancio di speranza per fare scelte coraggiose. Il Signore non faccia mai mancare la sua benedizione di luce e di forza per voi ragazzi e per le vostre famiglie che vi stanno sostenendo nel vostri passi, perché quel seme di vocazione coltivato in voi, possa sempre più germogliare, nella generosità e nell’amore costruito e donato ogni giorno. Buon cammino a tutti. Gli Educatori e i Prefetti del Seminario Minore Intervista agli amici del gruppo Sentinelle Cari amici, oggi siamo insieme con tre giovani che da qualche anno fanno parte del Gruppo Sentinelle, gruppo che è nato nel 2007 e che ha come scopo quello di accompagnare i giovani adolescenti ad una maggiore conoscenza della chiamata di Dio nella loro vita, attraverso la meditazione della Parola, i lavori di gruppo e il confronto, l’Eucarestia e una amicizia sana che si fa via via sempre più solida. Alcuni di questi amici, al termine del loro percorso sono entrati nella Comunità vocazionale il Mandorlo, altri nel Gruppo Sichem, altri hanno fatto scelte importanti negli studi o a nel lavoro. Conosciamo ora, questi nostriamici: Alberto, Filippo e Marco. «Parto io, che sono il veterano del gruppo», dice Alberto. «Ciao, mi chiamo Alberto, vengo da Altavilla Vicentina e ho 18 anni, compiuti da poco. Frequento la classe quarta dell’ ITIS A. Rossi di Vicenza, precisamente l’indirizzo elettronico. Mi piace molto lavorare al computer e sono interessato alle varie tecnologie. Nella mia parrocchia animo, insieme al mio amico Filippo, che tra poco si presenta, il gruppo Chierichetti e partecipo al Gruppo Giovani di Tavernelle». «Eccomi qua. Sono Filippo! Vengo da Tavernelle e faccio la terza superiore al liceo scientifico G.B. Quadri. Ho molti hobby, tra cui anche la musica, e faccio parte del Gruppo Giovani della mia parrocchia da 2 anni». Gruppo – continuano Filippo e Alberto –, è che puoi riflettere, “studiare” tutto il mondo interiore racchiuso dentro di noi. Osservare e imparare dalla opinione degli altri del Gruppo, facendole proprie. Questo per noi è il punto più bello! Ma ce ne sono molti altri, come la compagnia, le risate, lo svago. E’ una domenica un po’ diversa dalla solita routine». confronto e naturalmente divertimento!». Marco: «Vuoi conoscere meglio Gesù, vieni qui con noi!». Alberto: «Consiglio a tutti di parteciparvi, almeno di provare una volta … vedrete che non sarà una domenica sprecata ma ricca di contenuti. Venite a conoscerci, creiamo nuove amicizie, rendiamo bella la nostra vita». Come vivete il tempo della riflessione sulla parola? Alberto «Io nel tempo di riflessione cerco di esprimere tutto ciò che posso, tutto quello che di solito tengo dentro per vergogna o perché non mi va di parlane con altri ecc... Nel silenzio osservo e do una risposta alle domande interiori che spesso trascuro quando sono altrove». Filippo: «Idem. È un momento in cui vivo! È il momento in cui guardo dentro di me, cercando di capire veramente ciò che penso e il significato della proposta che mi viene fatta». Marco: «Il tempo della riflessione sulla parola la vivo come un dono. Imparo ad ascoltare Gesù e ad ascoltarmi». Come volete salutare i lettori di Chiesa Viva? Alberto: «Spero di non avervi annoiato con le mie parole, vi aspettiamo per darvi un benvenuto caloroso. P.S. Si mangia anche molto bene …, pubblicità per i più golosi ;-)». Marco: «Anch’io spero di non avervi annoiato e grazie per la vostra attenzione». Filippo: «Un saluto a tutti voi lettori di Chiesa Viva, spero di esservi stato d’aiuto per la scoperta di questa iniziativa». Cosa vi stanno dando questi incontri? Marco: «Ci fanno crescere dal punto di vista spirituale». Alberto: «Frequentando il gruppo da molti anni e mi accorgo che offre ogni volta, molti spunti Un grazie di cuore lo dico a voi, cari Marco, Filippo e Alberto. Tra qualche giorno ci rivedremo in Seminario. Riprendo la parola per ricordarvi i prossimi appuntamenti vocazionali. Innanzitutto la possibilità dei giovani del Gruppo Sentinelle di trascorrere una settimana con i ragazzi delle superiori del Seminario. Si inizia col pranzo di lunedì 10 marzo per terminare con la colazione di sabato 15 marzo. Venerdì 14 marzo, alle 20:30, in Semi- «Io, invece, sono Marco e ho 15 anni. Sono di Arcugnano e frequento il secondo anno, turistico, dell’Istituto tecnico Piovene. Il mio hobby è il pianoforte. Nella parrocchia faccio il chierichetto». Chiediamo, ora ai tre giovani come hanno conosciuto l’iniziativa del Gruppo Sentinelle e da quanto tempo vi partecipano. Parte ancora Alberto: «Ho frequentato le medie in Seminario, quindi varie iniziative le conoscevo già come il Gruppo Sentinelle, i Chiamati per nome e la veglia per giovanissimi Sentinelle del Mattino. Una volta terminato il percorso formativo in Seminario, sentivo che il mio cammino di fede doveva continuare ancora col Seminario, ma in modo nuovo, diverso. Ecco, che sono approdato al Gruppo». «Io sono entrato grazie alla testimonianza di Alberto – dice Filippo – e questo per me è il secondo anno». «Anche per me è il secondo anno – Marco – , e sono qui grazie all’invito di Don Gianni e Don Marco, gli animatori di questa bella proposta». Qual è l’aspetto che vi piace di più di questo Gruppo? Marco: «Sicuramente la grande disponibilità di don Marco e di don Gianni, che con premura e competenza ci fanno conoscere in modo semplice gli aspetti che magari non conosciamo di Gesù. Inoltre è stimolante poter condividere la mia esperienza con altri ragazzi della mia età». «Il bello del I giovani amici del gruppo sentinelle per la vita concreta. Come viverla, per chi viverla. Prendo tutto in considerazione, senza sprecarne niente». Filippo: «Questi incontri mi stanno fornendo un bagaglio di esperienze e riflessioni che non mi ero mai posto di affrontare, dei buoni insegnamenti». Cosa direste ad un vostro amico per invitarlo al gruppo Sentinelle? Filippo: «Ambiente diverso, curiosità, nario, ci sarà la prima veglia di quaresima, per tutti i giovanissimi delle parrocchie, maschi e femmine: Sentinelle del mattino! Il tema sarà: Getta la maschera Giuda! E poi domenica 23 marzo dalle 9:30 alle 13.45, quinto incontro del Gruppo Sentinelle… tempo permettendo toccherà ad una uscita, questa volta preparata dai ragazzi. Per gli appuntamenti in avvenire, ricordo sempre di consultare il nostro sito internet. Un caro saluto da questi fantastici ragazzi e da don Gianni. don Gianni Magrin 13 Lo Studio Teologico del Seminario Q uando, si dice che uno studente è “andato a Medicina” o è “approdato a Ingegneria”, si comunica l’idea che l’interessato si è iscritto a questa o a quella facoltà, con l’intenzione di immergersi negli studi universitari. Invece, se si sente dire che un giovane è “entrato in Teologia”, si comprende l’espressione non come un orientamento a un tipo specifico di studi , ma, piuttosto, come un ingresso nel Seminario Maggiore, col fine di diventare prete. È curioso, dunque, il fatto che il temine “teologia”, che di per sé designa il sapere Studenti a lezione. grazie al quale si dovrebbe giungere alla conoscenza di Dio, nel nostro linguaggio designa pure la realtà concreta di una comunità. Forse questa sfumatura del nostro linguaggio lascia intendere che il vero “teologare”, ossia l’autentico apprendimento di Dio, avvenga non semplicemente con la sola frequentazione delle aule scolastiche e dei libri di testo, ma anche con il coinvolgimento esistenziale e con il supporto di una comunità. In questo senso, allora, il vero studio della teologia si colloca sulla scia dell’antico quaerere Deum: cercare Dio. Dio lo si cerca con la vita intera, con l’intelligenza, con gli affetti, con un certo stile di vita e assieme ad altri. vviamente tali considerazioni non sviliscono la serietà del ciclo di studi che conducono un giovane a farsi prete, anzi. Accanto O 14 alle dimensione spirituale, pastorale e umana, quella intellettuale ha tutta la sua ragione d’essere (cf. l’esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II sulla formazione dei presbiteri Pastores dabo vobis). Per rispondere a tale esigenza anche il nostro Seminario Diocesano gode della presenza di uno Studio Teologico – ossia di una scuola di teologia di livello universitario – il cui moderatore è il Vescovo stesso, il quale nomina i docenti e accompagna il cammino accademico. Attualmente il collegio docenti è formato da una ventina di insegnanti e il numero degli alunni seminaristi è di circa poco più di una trentina. Va precisato però il fatto che, pur essendo principalmente finalizzato alla formazione dei futuri pastori, il nostro Istituto offre pure una formazione teologica anche a quei religiosi e laici che vogliono prendersi cura della propria fede a partire proprio dalle possibilità che gli studi offrono (il totale degli alunni, dunque, supera attualmente la settantina; e questo nel panorama del Triveneto è un dato assai confortante). Infatti, il poter penetrare sempre di più nel mistero di Dio, anche grazie all’apporto dei contributi che vengono dalla conoscenza intelligente della Rivelazione, non è appannaggio esclusivo dei presbiteri, ma è patrimonio comune di tutti i battezzati. Ogni credente, infatti, può (e dovrebbe) accedere alla ragionevolezza del proprio credere; con gusto, passione e intelligenza. A questo riguardo, allora, come non accennare all’altro servizio che lo Studio Teologico presta capillarmente nella nostra Diocesi? Infatti, da esso dipendono le Scuole di Formazione Teologica presenti in diverse località (Bassano del Grappa, Schio-Malo, Valdagno, Piaz- Il Preside Don Aldo Martin. zola sul Brenta, S. Bonifacio, Lonigo e Noventa), nelle quali vengono aperti i tesori della Scrittura, della Liturgia, della Morale e della Teologia a chiunque volesse attingervi. ! don Aldo Martin Il logo dello Studio Teologico – ideato da Luca Lunardon, studente dell’attuale V anno – è stato realizzato tenendo conto i seguenti elementi: la dicitura ITA: Istituto Teologico Affiliato (alla Facoltà Teologica del Triveneto), il colonnato del chiostro Sacro Cuore (Seminario Antico), nel quale si trovano la Segreteria e le aule, infine, i colori bianco-rosso della città di Vicenza. Seminario vescovile (Minore e Teologico) Comunità del Mandorlo Borgo Santa Lucia, 43 - Vicenza Tel. 0444 501177 Indirizzo web: http://seminariovicenza.org Incroci. Storie bibliche... “traiettorie di vita” L’anno della fede è stato l’occasione per lanciare una proposta sulla quale, fra persone che lavoravano con il mondo giovanile, da parecchio tempo si stava discutendo. Ne è uscita l’iniziativa che abbiamo chiamata Incroci, perché ci sembrava importante focalizzare l’attenzione su quell’incontro personale con il Signore e la sua Parola all’incrocio della nostra vita quando le domande diventano esigenti e pungenti.Non si tratta di una scuola di preghiera, ma di un laboratorio dove il mettersi in ascolto della vita utilizzando diversi linguaggi comunicativi (testi, opere d’arte, musica, video), lascia poi lo spazio all’ascolto della Parola di Dio capace di fecondare e rilanciare la vita stessa. Il momento finale è sempre lasciato ad un piccolo segno celebrativo che aiuta ciascuno a riappropriarsi del messaggio della serata. Segnaliamo i prossimi appuntamenti dell’11 aprile e del 17 maggio, sempre presso la chiesa di Santa Caterina a Vicenza. Ascoltiamo ora le voci di Francesca ed Enrico, due giovani che partecipano ad Incroci, che ci raccontano le loro risonanze rispetto a questa esperienza. don Andrea Peruffo “Perché mai un giovane il venerdì sera dovrebbe partire e fare 30-40 Km di strada per andare a pregare? Forse sembra una cosa da pazzi, ma quando entri nella piccola chiesa di Santa Caterina e la vedi piena di giovani ti viene spontaneo pensare che o siamo in tanti ad esserlo o effettivamente lì c’è qualcosa di speciale. Per me “Incroci” è un momento di sosta, un momento dove la Parola incrocia la mia vita, la mia quotidianità fatta di tante domande e di qualche risposta, dipinta di grigio e di sprazzi di luce, intessuta di sogni e così concretamente reale!!! “Incroci” ti fa scoprire che quella storia, scritta 2000 anni fa, è viva oggi e parla alla mia, alla tua, alla sua vita e racconta che esiste una pienezza, un senso per la tua vita anche se a volte ti è difficile trovarlo. In poche parole … è l’occasione per assaporare un gusto che disseta la vita, per intravedere una luce che guida i Un momento della preghiera. tuoi passi, per vivere una Relazione che non pretende nulla da te se non che tu fiorisca. È poi l’occasione per “incrociare” sguardi e scambiare abbracci amici, per riaggiornare la vita con chi non vedi magari da un po’ o ascoltare le conquiste che il tempo fa maturare. Tempo finito: si riprende la strada di casa, ma con un’energia e una forza in più. Francesca Mantese Ci sono molte cose che mi piacciono di Incroci, e molte cose che questa proposta mi sta insegnando. Mi piace che si faccia a Ora decima, luogo che sento caro e prezioso per la vita della diocesi e di tanti giovani. Mi piacciono l’attesa e la sorpresa di un ritrovarsi sempre nuovo, dell’essere accolti a ogni incontro. Mi piace molto la modalità del «laboratorio della fede», che anche nella mia esperienza in Azione Cattolica sperimento nella sua freschezza e profondità. Mi piacciono le diverse voci - riflesso di storie e carismi differenti - che in questi due anni si sono messe in gioco per noi nel commento ai brani biblici: laici e laiche, consacrati, presbiteri, ricchezza di una chiesa «polifonica» che sa unirsi nell’ascolto della Parola. Mi piace infine la confidenza che maturiamo con gesti liturgici semplici e potenti, spesso riscoperti; Incroci è uno spazio in cui cominciare a «far pregare anche il corpo», a legare i sensi con la vita spirituale. E poi Incroci insegna le domande, della Scrittura e quindi della vita, ed è occasione per sostare in queste domande facendosi compagnia, nel senso più carico del termine: condividendo passi con l’altro, incontriamo l’Altro. E impariamo ad incontrarlo sempre più nella sua Parola, che leggiamo e che ci legge con radicalità e cura. Un incrocio presuppone una strada personale - che conduce all’incrocio e che da lì fa poi continuare il cammino. Le nostre strade che si incrociano generano intrecci, legami capaci di saldarsi e crescere. E allora forse per capire Incroci basterebbe guardare al suo «secondo tempo», e a come ogni incontro termini molto oltre l’effettiva conclusione: saluti, aggiornamenti, risate, racconti… un ritrovarsi nel cammino che diviene un intrecciarsi nella fede. Enrico Zarpellon 15
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