MA R z O 2 0 14

marzo 2014
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB Vicenza
VICENZA IN MISSIONE
QUARESIMA 2014
IL MESSAGGIO DEL VESCOVO
UN PANE PER AMOR DI DIO
SULLE STRADE DELLA FRATERNITà
MISSIONARI MARTIRI
“ABBIAMO CREDUTO ALL’AMORE”
n um e ro
03
marzo 2014
Anno XLIX
marzo
n. 03/2014
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB Vicenza
VICENZA IN MISSIONE
Redazione: Piazza Duomo 2 • 36100 Vicenza
Tel. 0444 226546/7 - Fax 0444 226545
Portale Internet:
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“Diocesi di Vicenza - gestione missioni”
QUARESIMA 2014
UN PANE PER AMOR DI DIO
MISSIONARI MARTIRI
“ABBIAMO CREDUTO ALL’AMORE”
Aut. Trib. di Vicenza n. 181 del 4/12/1964
Iscr. reg. naz. della stampa n. 12146 del 9/10/1987
Progetto grafico/Impaginazione: Dilda Design - Vicenza
Stampa: Gestioni Grafiche Stocchiero - Vicenza
Rivista di informazione e animazione missionaria e diocesana, destinata soprattutto
alle famiglie, che possono dare una offerta
per le Opere Missionarie ed il Seminario
(si propongono circa 10,00 euro).
IL MESSAGGIO DEL VESCOVO
SULLE STRADE DELLA FRATERNITà
Direttore responsabile: Lucio Mozzo
In Redazione:
Direttore: Arrigo Grendele
Seminario: Andrea Dani
Pagina dei ragazzi: Massimiliano Bernardi
Migrantes: Mauro Lazzarato
n um e ro
03
In copertina: foto di Reed Young
gentilmente concessa da Medici con l’Africa - CUAMM riservati tutti i diritti copyright
Questo mese
I gusti di Dio
P
er ricordarci qual’è
la Quaresima gradita
al Signore, la liturgia
della Chiesa ci fa riascoltare ogni anno le parole del
profeta Gioele: “Laceratevi il cuore, non le vesti!”.
E poi quelle – chiarissime
– di Gesù: “”Quando fai
l’elemosina, non suonare
la tromba davanti a te…
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che
amano essere visti dagli
uomini… E quando digiunate, non assumete aria
malinconica per far vedere
che digiunate…”.
Raccolgo a questo riguardo
il bellissimo dialogo tra suor Gabriella Tripani, missionaria dell’Immacolata, e il suo autista – un musulmano
profondamente credente e osservante
– in mezzo al traffico intasato di Algeri. E’ lei stessa che racconta.
“Ascolta, gli dico, tu cosa pensi personalmente: io che sono cristiana posso
L'intenzione del mese
Perché numerosi giovani
accolgano l’invito del
Signore a consacrare
la loro vita all’annuncio
del Vangelo.
2
dicano gli altri. Che pensano di sapere chi si salva
e chi non si salva. A Dio
non piacciono questi tre
tipi di persone”.
andare in Paradiso?” Gli faccio questa domanda perché ho sentito molti
dire che i musulmani si dispiacciono
pensando che i loro amici cristiani
non possano andare in Paradiso.
Azzedine resta un attimo in silenzio, poi cita qualche testo in arabo e
risponde così: “A Dio non piacciono
tre categorie di persone. La prima è di
quelli che pensano di essere giusti e
dicono: io andrò in Paradiso perché
digiuno, faccio l’elemosina, faccio la
preghiera e tutto quello che devo fare.
Questi che sono così sicuri di sé non
piaccio a Dio.
La seconda categoria sono quelli che
pensano di essere troppo peccatori
per poter essere perdonati ed entrare
in Paradiso. Non credono che il perdono di Dio sia più grande dei loro
peccati. Anche questi non piacciono
a Dio, perché dubitano della sua misericordia.
La terza categoria sono quelli che giu-
Azzedine si ferma qui.
Sono d’accordo, gli dico.
Siamo d’accordo sui gusti
di Dio”.
E penso ai gusti di Dio che
indoviniamo dal Vangelo,
da quello che suo Figlio ci
ha raccontato di Lui, venendo tra noi apposta per
dircelo e farcelo sperimentare.
Il Dio che, come ha chiamato molti lungo tutta la
storia, continua a chiamare personalmente, nome per nome.
Il Dio che invia in missione e ascolta
i discepoli che al ritorno raccontano
quello che è successo, proprio come
fanno ancora i nostri missionari
quando ci raccontano come l’hanno
incontrato nella gente.
Il Dio che ispira mille modi di amarsi
e di aiutarsi. Il Dio che si è scelto una
madre bella come Maria, che vuole
salvare tutti, proprio tutti, e che per
questo si è fatto come noi. Il Dio che
ancora desidera fare nuove tutte le
cose.
don Arrigo
VEGLIA DI PREGHIERA
per i Missionari Martiri
Basilica di Monte Berico,
sabato 22 marzo ore 20.30
GENERARE
ALLA VITA
SULLE STRADE DEL MONDO
DI FEDE
Richiamati alla normalità
Forse è tempo per ciascuno di noi di
riscoprire la normalità come unica condizione onesta di vita, come
condizione bella, rispettosa di sé,
dell’altro e del creato.
Da lontane altezze, o anche solo dal
piano di sopra, forse è tempo per ciascuno di noi di riscoprire la normalità
come unica condizione onesta di vita,
come condizione bella, rispettosa di
C
erchie di privilegiati e furbi di ogni
genere, che vivono
nei loro mondi appartati,
possono ciò che vogliono.
Si pensano come Dio, che
può tutto ciò che vuole.
Forse per questo non credono più se non in se stessi.
Intanto gli impoveriti fanno la fila davanti alle porte
della Caritas, altri vivono
una pudica angoscia dietro la loro porta chiusa,
altri ancora vagano sulla
strada diventata casa.
C’è stato forse anche per
noi, gente di mezzo, un
tempo in cui era possibile vedere un paio di scarpe in vetrina, entrare ed
uscirne padroni.
Vedere una proposta di viaggio e prenotare. Vedere un telefonino e precipitarsi a comprarlo. Illuderci che volere è potere.
La vita prima o poi s’incarica di rimetterci di fronte alla distanza che
c’è tra il desiderio e le reali possibilità. Con gli anni, le malattie, il corpo non più così in forma. Ma anche
con la crisi, con la necessità, aprendo
il portafoglio, di contare quanto c’è
dentro: possiamo, non possiamo? La
normalità è questa distanza accettata tra il desiderio e la possibilità. Ed
è l’esperienza quotidiana del povero.
torniamo ai semplici gesti quotidiani, come andare a piedi a comprare il
giornale, ritrovare l’abito e le scarpe
dell’anno passato, riscaldare un cibo,
distogliendo lo sguardo dal vicino
per fargli concorrenza
in tutto. Ritroviamo la
bellezza di rapporti veri
fatti di quotidianità e di
reciproca accettazione.
Forse smettiamo di chiedere tutto alla vita, per
capire pacificamente che
non ci può dare che cose
parziali. E forse un nuovo antico spazio si riapre
in noi verso Colui che ci
ha messi nel limite non
per lasciarci scontenti,
ma perché il desiderio
trapassasse verso di Lui,
meta ultima del nostro
cercare.
sé, dell’altro e del creato. Perché ce ne
sia per tutti, come è possibile, come è
doveroso.
Alla fine, facendo un bilancio, potremmo scoprire che forse non ci
abbiamo perso. E’ come se ci fossimo sgonfiati, recuperando le nostre
dimensioni più vere. Scopriamo la
bellezza dell’argine del fiume vicino
a casa, un tempo lasciato ai poveri.
Scegliamo un mezzo pubblico e incrociamo volti, indoviniamo storie
di cui nel chiuso di un’auto non avevamo notizia. Ritroviamo il gusto di
pasti antichi ed essenziali, la gioia di
una serata semplice in compagnia. Ri-
Il Dio della nostra fede
si è fatto uomo per assumere la nostra normalità, fatta di bisogni, di dolori, di gioie
momentanee, di affetti, di solitudini,
di fame e di sete, di tempo necessario
per fare le cose…
Forse in questa normalità ritrovata si
apre per tutti noi una grande strada.
Teresina Caffi,
missionaria di Maria, saveriana
QUARESIMA 2014
SULLE STRADE
DEL PANE CONDIVISO
3
Chiesa di Vicenza
Una visita Pastorale
tra gioia e afflizione
D
i ritorno dalla visita pastorale alle due parrocchie della
Diocesi di Maroua–Mokolo
in Camerun, guidate e amministrate
da quattro nostri presbiteri vicentini,
due sentimenti opposti sono rimasti
nel profondo del mio cuore e della
mia mente: una gioia intensa e una
grande afflizione.
Ho provato una gioia intensa nel
costatare l’azione generosa e intelligente dei nostri preti: don Giampaolo
Marta, don Gianantonio Allegri, don
Maurizio Bolzon e don Leopoldo
Rossi. Ho visitato con loro molte
comunità sparse su un vasto territorio, composte da tanti bambini,
giovani e adulti, persone piene di
fede e di entusiasmo. Le celebrazioni,
gli incontri, i gesti, tutto si è svolto
in un clima di autenticità, di semplicità e di essenzialità; tutto è sembrato
più vero. Quanta consolazione e
speranza ha provocato in me la visita
alle due scuole primarie di Tchére e di
Loulou, quasi un migliaio di bambini
e ragazzi, distribuiti in classi di più di
50 alunni, in un percorso scolastico
della durata di 6 anni. L’istruzione,
la formazione, la vita comunitaria
sono uno dei doni più preziosi che
vengono offerti a questi bambini e
alle loro famiglie, nella prospettiva di
una crescita personale e sociale.
Dopo la scuola primaria di base, i
nostri sacerdoti aiutano alcuni alunni
meritevoli a proseguire gli studi in
una scuola superiore o in un centro
professionale, facendo l’esperienza
4
di una vita comune, contraddistinta
da grande serietà e dignità, sostenuta
economicamente dalle parrocchie o
grazie a borse di studio di qualche
benefattore (150,00 euro l’anno per
uno studente).
Con i nostri presbiteri lavorano,
in piena sintonia di pensiero e di
azione, due comunità di suore:
una della Congregazione di Notre-Dame
de Montréal a Tchére,
l’altra
delle
Suore
ausiliarie
diocesane
di Milano a Loulou.
Sacerdoti e consacrate
condividono la celebrazione dell’Eucaristia,
la liturgia delle ore,
l’impegno apostolico.
Si tratta di un dono
prezioso per affrontare e sostenere le sfide
dell’evangelizzazione
e della promozione
umana. Sono, inoltre,
grato e riconoscente per
la generosa accoglienza
e la bella testimonianza ricevute
dalla Comunità delle Suore della
Divina Volontà che ho incontrato a
Mindif, Maroua e Yaoundé.
Come vescovo mi sento fiero per la
presenza e l’opera di questi sacerdoti
e di queste consacrate, che dilatano la
vocazione missionaria della Chiesa
di Vicenza attraverso la cooperazione
con la Diocesi di Maroua – Mokolo,
più povera di presbiteri e di religiose,
di mezzi economici, di strutture,
ma tanto disponibile e desiderosa di
accogliere il Vangelo di Gesù Cristo.
Ho sperimentato anche una grande
afflizione nel vedere questo popolo
condannato, - a causa di gravi e
colpevoli ingiustizie sociali, culturali
ed economiche, - alla denutrizione,
alle malattie, all’analfabetismo, alla
mancanza di risorse idriche, di medicine e strutture sanitarie, di infrastrutture necessarie allo sviluppo e
alla crescita di una società.
Nella visita agli ammalati, nelle loro
abitazioni, per lo più capanne, mi
sono sentito straziare il cuore, osservando persone affette da patologie,
che le condurranno lentamente, ma
inesorabilmente, alla morte, quando,
invece, tali malattie sono facilmente
curabili nei nostri Paesi del cosiddetto mondo occidentale ed industrializzato. Farmaci da noi acquistabili senza problemi in farmacia,
lì costituiscono un’impresa ardua!La
vita della maggior parte delle persone
incontrate nei villaggi è tutta concentrata nella soluzione del problema
del pane quotidiano, della giornata,
perché si convive con un’economia
di sussistenza immediata, che non
permette, quindi, grandi sogni e
progetti per il futuro.
Da una parte il clima poco favorevole, dall’altra un atteggiamento
quasi rassegnato, soprattutto da
parte degli uomini, rendono questa
situazione quasi strutturale e irreversibile. E allora si comprende benissimo il favore e l’accoglienza di cui
godono i nostri sacerdoti e le nostre
suore, che riescono a portare sollievo
e speranza a questi fratelli e sorelle,
nell’annuncio di una Parola capace
di cambiare il cuore delle persone
e di dare forza per reagire ad ogni
ingiustizia e fatalismo, nella prospettiva della costruzione di un mondo
nuovo, più solidale e più giusto. Tutti
i responsabili delle comunità hanno
supplicato di non ritirare i sacerdoti
e le suore. Ho risposto loro che farò
tutto il possibile per non lasciarli soli,
per non abbandonarli, ma questo
non dipende solo da me, ma da tutti
voi e da tutti noi.
+ Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza
Missionari Martiri
Giornata in memoria
dei missionari martiri
Papa Francesco: “Siamo vicini a tutti i missionari e le missionarie, che
lavorano tanto senza far rumore, e
danno la vita”
A
nche quest’anno la Chiesa ci
invita a fare memoria di tutti
i “martiri” che con la loro vita
hanno testimoniato la loro fede e il
loro incontro con il Risorto. Ma chi
sono questi testimoni “dell’amore di
Dio fino alla fine”?
Innanzitutto degli «eroi» della fede
nel quotidiano: come ricorda l’agenzia Fides, infatti, nell’elenco delle
vittime di violenza tra gli operatori pastorali ci sono testimoni di una
fede e di una Chiesa presente nella
quotidianità. Scorrendo le poche notizie che si riescono a raccogliere sui
22 operatori pastorali (19 sacerdoti, 1
religiosa, 2 laici) che ci hanno messo
la vita nel 2013, ancora una volta si
osserva che la maggior parte di loro
è stata uccisa in seguito a tentativi di
rapina o di furto, aggrediti in qualche caso con efferatezza e ferocia,
segno del clima di degrado morale,
di povertà economica e culturale dei
contesti umani e sociali in mezzo ai
quali vivevano, portando avanti la
missione di annuncio del messaggio evangelico senza compiere gesti
eclatanti, ma testimoniando la loro
fede nell’umiltà della vita quotidiana.
Per il quinto anno consecutivo la terra
più «insanguinata» appare l’America,
in particolare l’America Latina dove
Il mio corpo è per la terra
Ma per favore nessuna protezione
Fra lei e me.
Il mio cuore è per la vita
Ma per favore nulla di ricercato
Fra lei e me.
Le mie mani per il lavoro
Saranno incrociate
molto semplicemente.
Per il viso
Che sia assolutamente nudo
Per non impedire il bacio.
p. Christophe Lebreton,
martire di Tibhirine
sono morti 15 sacerdoti (7 in Colombia; 4 in Messico; uno in Brasile; uno
in Venezuela; uno a Panama; uno ad
Haiti). Come non ricordare l’accorato grido del vescovo di Apatizgán, in
Messico, che aveva fatto proprie le parole del profeta Abacuc “Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non
ascolti, a te alzerò il grido:
“Violenza!” e non salvi?”.
Di lì a poco, le Nazioni
Unite hanno confermato
indirettamente le sue parole: il sud America, infatti,
con oltre 100mila omicidi
all’anno, resta il più violento del pianeta, come ben
sanno i testimoni che scelgono di annunciare - con
i discorsi e la vita - il Vangelo. A costo di pagare con
il sangue il loro impegno.
assistenza sanitaria, definite «martiri
della carità») e la beatificazione, lo
scorso 25 aprile, di don Pino Puglisi.
La Giornata che la Chiesa ci invita a
celebrare è anche l’occasione per ricordare la sorte di numerosi altri operatori pastorali sequestrati o scomparsi,
Tra coloro che nel 2013
hanno pagato con la vita la
loro fedeltà al Vangelo e dei
quali si ha notizia, ci sono
anche due italiani: don
Michele Di Stefano, 79
anni, parroco di Ummari
nella diocesi di Trapani,
ucciso da un disoccupato
di 33 anni a colpi di bastone nella notte tra il 25
e 26 febbraio e Afra Martinelli, missionaria laica di
78 anni, morta in Nigeria
lo scorso 9 ottobre dopo
una vita spesa in missione.
Come sempre agli elenchi provvisori
stilati annualmente dall’Agenzia Fides
deve essere aggiunta la lunga lista dei
tanti, di cui forse non si avrà mai notizia: quanti nomi e quante storie! A volte conosciute, spesso nascoste a noi.
Nel ripercorrere i passi di questi nostri fratelli che hanno sostato con
Cristo nei tornanti del Golgota, la
Chiesa ci ricorda che da queste morti
violente può nascere anche una luce
di speranza. Tra gli altri, due segni:
l’apertura, nel 2013, del processo di
beatificazione delle sei missionarie
italiane delle Suore delle Poverelle di
Bergamo (morte in Congo nel 1995
per aver contratto il virus ebola pur di
non lasciare la popolazione priva di
di cui non si hanno più notizie, come
il gesuita italiano p. Paolo Dall’Oglio
(per il quale lo scorso 29 gennaio, a
6 mesi dal rapimento, in varie città
d’Europa e del Medio Oriente sono
stati organizzati incontri di preghiera
per ricordare lui e tutti i rapiti in Siria).
La nostra preghiera, come ci invita a
fare papa Francesco, li accompagni e
li sostenga.
VEGLIA DI PREGHIERA
per i Missionari Martiri
Basilica di Monte Berico,
sabato 22 marzo ore 20.30
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Vita della Chiesa
«Una sola famiglia umana»
È uno «scandalo mondiale» che un miliardo di persone nel pianeta
soffrano ancora la fame
Lo scorso 10 dicembre, in concomitanza con la Giornata mondiale dei
Diritti Umani, è partita la campagna
sul diritto al cibo promossa da Caritas Internationalis.
A
nche Papa Francesco è intervenuto con un videomessaggio al
lancio della campagna contro la
fame nel mondo. Il diritto al cibo è un
diritto umano, non è carità. Il Papa lo
aveva sottolineato con forza nel suo
discorso alla FAO lo scorso 20 giugno:
«è necessario trovare i modi perché
tutti possano beneficiare dei frutti della terra, non soltanto per evitare che si
allarghi il divario tra chi più ha e chi
deve accontentarsi delle briciole, ma
anche e soprattutto per un’esigenza di
giustizia e di equità e di rispetto verso
ogni essere umano».
Papa Francesco rievoca il passo evangelico della moltiplicazione dei pani,
nel quale Gesù, ascoltando il grido
della folla affamata, invita i discepoli ad andare a cercare il cibo e con la
grazia di Dio consente loro di “sfamare una moltitudine di persone, raccogliendo persino gli avanzi e riuscendo
così ogni spreco”. Questo racconto,
egli dice, insegna a scuoterci dall’indifferenza di fronte al dramma della
fame - “non possiamo girarci dall’altra parte far finta che questo non esista” avverte – e suggerisce la strada
della condivisione. “Se c’è volontà,
quello che abbiamo non finisce, anzi
ne avanza e non va perso”.
Il dimezzamento del numero delle
persone che soffrono la fame è uno
degli 8 obiettivi del Millennio da raggiungere entro il 2015, stando all’impegno che 191 Capi di Stato e di Governo si sono assunti nel settembre
2000, ma questo sarà possibile se tutti
accetteremo di aprire occhi, orecchie
e cuore di fronte al problema della
fame di troppi nel mondo. «Quando
viviamo come una famiglia, c’è cibo
per tutti», ha precisato il card. Turkson
(presidente del Pontificio Consiglio
della giustizia e della pace), commentando lo slogan scelto dalla Caritas per
la campagna. «La fame dipende non
dipende dalla mancanza di cibo, ma
dalla mancanza di solidarietà».
In questo senso la campagna “Una
sola famiglia umana, cibo per tutti”
vuole anche essere un invito a diven-
6
tare più consapevoli delle nostre scelte alimentari, che spesso comportano lo spreco di cibo e un cattivo uso
delle risorse a nostra disposizione.
Un atteggiamento di responsabilità
dal quale scaturiscono conseguenze
concrete. «Le nostre azioni quotidiane» ricorda papa Francesco «hanno
un impatto sulle vite di chi - vicino o
lontano che sia - la fame la soffre sulla
propria pelle».«Lo scandalo per i milioni di persone che soffrono la fame
non deve paralizzarci, ma spingerci ad
agire, tutti, singoli, famiglie, comunità, istituzioni, governi, per eliminare
questa ingiustizia. Il Vangelo di Gesù
ci mostra la strada: fidarsi della provvidenza del Padre e condividere il pane
quotidiano senza sprecarlo».
“No a un’economia dell’esclusione”
(Papa Francesco)
Così come il comandamento “non uccidere” pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana, oggi dobbiamo dire “no a un’economia
dell’esclusione e della inequità”. Questa economia uccide. Non è possibile
che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a
vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. Questo è
esclusione. Non si può più tollerare il fatto che si getti il cibo, quando c’è
gente che soffre la fame. Questo è inequità. Oggi tutto entra nel gioco della
competitività e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse di popolazione
si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie
di uscita. Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo,
che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello “scarto” che, addirittura, viene promossa. Non si tratta più semplicemente del
fenomeno dello sfruttamento e dell’oppressione, ma di qualcosa di nuovo:
con l’esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza alla società in cui si vive, dal momento che in essa non si sta nei bassifondi, nella
periferia, o senza potere, bensì si sta fuori. Gli esclusi non sono “sfruttati”
ma rifiuti, “avanzi”.
(dall’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium,24 novembre 2013)
Un pane per amor di Dio
Quaresima 2014
Messaggio del Vescovo:
“Aiutate la nostra Chiesa a fare posto ai poveri, anche a quelli lontani”
C
arissimi
avvicinandoci alla Qua-
resima desidero condividere con voi alcuni
pensieri per vivere assieme un Tempo forte di
fede e di conversione nel
Signore morto e risorto.
Questo tempo ci invita ad una preghiera più
curata e precisa, alla carità concreta, alla penitenza sincera per poter
incontrare nuovamente
la misericordia di Dio.
Il digiuno che ci viene
proposto in alcuni giorni della Quaresima può essere veramente un’esperienza di
distacco dalle tante “cose” che ingolfano la nostra vita affinché emerga il desiderio di Dio, la fame di misericordia
che abita l’intimo del nostro cuore.
Ho iniziato in questi giorni la visita pastorale: è stata preceduta dalle visite alle missioni vicentine in Brasile e in
Camerun per ricordare alla nostra Chiesa vicentina che o
è missionaria o non è la Chiesa di Cristo. La dimensione
missionaria è necessaria alle nostre Comunità cristiane,
chiamate ad avere più coraggio nell’annunciare la gioia
del Vangelo. Visitando le missioni ho visto la loro miseria
materiale e la ricchezza della loro fede. Ho pensato alla
nostra ricchezza e al nostro benessere, che possono essere
un dono di Dio se vengono condivisi, perché ci sono tanti
poveri nel mondo e forse troppo poca gioia che nasce dalla
carità.
Con l’iniziativa “un pane per amore di Dio”, la Quaresima ci educa alla sobrietà e all’essenzialità, non per accantonare di più ma per dare di più.
Papa Francesco nel suo messaggio per la prossima Quaresima ci invita a considerare la povertà come condizione dell’annuncio perché è Cristo che si è fatto povero per
arricchirci della sua povertà. C’è una povertà necessaria
affinché Cristo sia veramente la nostra ricchezza. Soltanto
questa ricchezza è capace di vincere le diverse forme di miseria: materiale, sociale e morale.
Penso alla riflessione che le nostre comunità stanno svolgendo sul generare alla vita di fede: povera e semplice è
chiamata ad essere la nostra azione pastorale, forte soltanto della Parola del Vangelo che ha in sé una potenzialità
che non possiamo prevedere. C’è un legame stretto tra povertà e missionarietà. Una pastorale attenta ai poveri e che
parta da loro vuol dire che da essi impara la fiducia e la
speranza che aprono al dono gratuito e gioioso.
Il Vangelo è un annuncio di misericordia e di amore: per
poter amare abbiamo bisogno di abbattere muri e separazioni… accogliendoci reciprocamente superando paure e
diffidenze!
La Chiesa non può che essere povera, cioè ricca solamente
dell’umanità “paziente” di Cristo e della forza del suo Spirito che ci fa simili a Lui: figli di Dio.
Concludo augurando che questo Tempo di grazia sia preparato e vissuto bene, da ciascuno di noi e dalle nostre Comunità: saremo aiutati in questo anche dal sussidio preparato dagli amici della Pastorale giovanile. Non mancherà
la mia preghiera per voi, affinché possiate incontrare la misericordia di Dio e condividere la gioia evangelica e a voi
chiedo di pregare per me. Augurandovi un buon cammino
di fede, vi benedico di cuore!
+ Beniamino Pizziol
vescovo di Vicenza
Il salvadanaio
per una Quaresima
di condivisione
Anche quest’anno è a disposizione il tradizionale
salvadanaio contenuto in un cartoncino che ne
ricorda il significato e le finalità.
Lo potrai staccare e costruire con le tue mani,
per farlo diventare lo strumento che raccoglie
l’impegno di ciascuno in famiglia, a scuola, a
catechismo, nel gruppo.
Offri questo salvadanaio anche a chi ti è vicino, ai
tuoi amici. Giorno dopo giorno potranno metterci
qualcosa in questo tempo di Quaresima, e avrai
dato anche a loro la possibilità di partecipare ad
una grande avventura di fraternità con famiglie
e comunità cristiane in altre parti del mondo.
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Un pane per amor di Dio
Resoconto Quaresima 2013
OFFERTE DA PARROCCHIE
AGUGLIANA
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CASTELGOMBERTO
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CASTELVECCHIO
CATTEDRALE
CATTIGNANO
CA’ TRENTA
CAVAZZALE
CEREALTO
CEREDA
CHIAMPO
CICOGNA
COLLOREDO
COLOGNA VENETA
COLZE’
CORLANZONE
CORNEDO
COSTALUNGA
COSTOZZA
CRESPADORO
CROSARE
CUORE IMM. MARIA
DUEVILLE
DURLO
ENNA
FAEDO
FIMON
FONTANIVA
FORNI
FRIOLA
GAIANIGO
GAMBELLARA
GAMBUGLIANO
GAZZO
8
230,00
200,00
300,00
3.000,00
2.000,00
1.900,00
700,00
2.300,00
1.329,00
795,00
2.564,31
930,00
392,63
1.000,00
1.000,00
1.172,00
976,00
200,00
270,21
1.830,60
220,00
1.503,42
650,00
261,50
2.840,00
400,00
350,00
1.250,00
650,00
520,00
632,65
2.015,00
3.714,36
350,00
172,94
250,00
2.500,00
215,00
530,00
480,00
747,50
1.300,00
1.090,00
1.200,00
2.090,00
896,34
478,00
1.500,00
1.960,75
585,00
800,00
2.965,00
640,00
353,00
2.200,00
100,00
1.200,00
5.000,00
2.450,00
862,73
604,76
117,00
3.500,00
2.010,27
570,00
435,00
125,00
1.100,00
3.923,00
530,00
250,00
620,00
850,00
450,00
985,00
GAZZOLO
GIAVENALE
GRANCONA
GRANTORTINO
GRANTORTO
GROSSA
IGNAGO
ISOLA MANTEGNA
ISOLA VICENTINA
LAGHETTO
LAPIO
LERINO
LEVA’
LISIERA
LOBIA DI PERSEGARA
LOBIA DI S. BONIFACIO
LOCARA
LONGA
LONGARE
LONIGO
LOVARA
LOVERTINO
LUMIGNANO
LUPIA
MADDALENE
MADONNA DI LONIGO
MADONNA DELLA PACE
MADONNETTA DI ARZ.no
MADONNETTA DI SARCEDO
MAGLIO DI SOPRA
MAGRE’
MALO e CASE di MALO
MARAGNOLE
MARANA
MARANO VICENTINO
MARCHESANE
MAROLA
MARSAN
MASON
MASSIGNANI ALTI
MEDA
MELEDO
MERENDAORE
MOLINA DI MALO
MOLVENA
MONTEBELLO
MONTECCHIA DI CROSARA
MONTECCHIO PREC.no
MONTE DI MALO
MONTE MAGRE’
MONTEMEZZO
MONTEPULGO
MONTE SAN LORENZO
MONTEVIALE
MONTICELLO CONTE OTTO
MONTICELLO DI FARA
MONTICELLO DI LONIGO
MONTORSO
MOTTA
MUZZOLONE
NANTO
NOGAROLE
NOVALE
NOVE
NOVENTA
NOVOLEDO
OGNISSANTI
ORGIANO
OSPEDALETTO
PARLATI
PASSO DI RIVA
PAVIOLA
PEDEMONTE
PERAROLO
PIANE di SCHIO
PIANEZZE del LAGO
PIAZZOLA SUL BRENTA
1.850,00
1.450,00
144,45
1.325,00
875,00
317,00
1.400,00
450,00
1.450,00
557,00
472,00
1.111,49
420,00
1.209,00
473,65
2.030,00
1.385,00
1.000,00
350,00
2.560,00
40,00
200,00
271,20
1.240,00
1.000,00
400,00
600,00
350,00
1.000,00
1.350,00
4.115,00
4.400,00
710,00
150,00
2.456,00
1.120,00
2.709,00
510,00
1.000,00
200,00
100,00
1.383,00
104,00
465,00
1.460,00
900,00
1.430,00
2.050,00
1.600,00
590,00
400,00
575,00
150,00
1.130,00
1.155,00
800,00
200,00
562,00
653,00
300,00
445,00
250,00
864,90
5.600,00
2.500,00
400,00
1.700,00
287,00
300,00
39,00
740,00
480,00
960,00
265,00
465,00
519,00
2.000,00
PIEVEBELVICINO
PILASTRO
POIANA DI GRANFION
POIANA MAGGIORE
POIANELLA
POLEGGE
POLEO
PONTE DI BARBARANO
POVOLARO
POSINA
POZZOLEONE
POZZOLO
PRAISSOLA
PRESINA
PRESSANA
PRIABONA
PROVA
PUGNELLO
QUARGNENTA
RAMPAZZO
RECOARO
RESTENA
RONCA’
ROVEGLIANA
ROVEREDO DI GUA’ SABBION
SALINE
S. AGOSTINO
S. ANDREA DI COLOGNA
S. ANNA DI ROSA’
S. ANTONIO DEL PASUBIO
S. ANTONIO DI MAROSTICA
S. ANTONIO IN VICENZA
S. BENEDETTO DI TRISSINO
S. BERTILLA IN VICENZA
S. BONIFACIO
S. BORTOLO DI ARZ.NO
S. CARLO IN VICENZA
S. CATERINA IN VICENZA
S. CATERINA IN VILLA
S. CATERINA DI TRETTO
S. CLEMENTE DI VALDAGNO
S. CROCE DI CITTADELLA
S. CROCE DI BASSANO
S. CROCE IN VICENZA
S. CUORE DI SCHIO
SANDRIGO
S. EUSEBIO DI BASSANO
S. FAMIGLIA S. LAZZARO
SS. FELICE E FORTUNATO
S. FRANCESCO DI ASSISI
S. GAETANO DI VALDAGNO
S. GERMANO DEI BERICI
S. GIORGIO IN VICENZA
S. GIORGIO IN BOSCO
S. GIORGIO IN BRENTA
S. GIOVANNI IN MONTE
S. GIOVANNI ILARIONE
S. GIUSEPPE IN VICENZA
S. GIUSEPPE DI CASSOLA
S. GREGORIO DI CAVALPONE
1.085,00
159,00
350,00
1.450,00
350,00
300,00
2.815,00
864,50
2.490,86
201,00
200,00
1.320,00
2.462,00
1.060,00
345,00
1.260,00
1.840,00
129,00
721,00
643,78
626,00
300,00
2.225,00
257,00
1.000,00
1.750,00
345,00
420,00
1.880,00
100,00
350,00
3.690,00
800,00
182,00
2.000,00
10.808,00
750,00
1.400,00
1.065,00
3.000,00
785,00
2.584,00
720,00
18.000,00
2.544,30
3.987,00
3.500,00
515,00
870,00
1.200,00
611,60
715,00
182,77
320,49
2.100,00
685,00
130,00
1.000,00
2.570,00
1.500,00
1.100,00
S. LAZZARO DI BASSANO
S. LEOPOLDO DI BASSANO
S. MARCELLO IN VICENZA
S. MARCO IN VICENZA
S. MARCO DI CREAZZO
S. MARCO DI BASSANO
S. MARGHERITA DI RONCA’
S. MARIA DI CAMISANO
S. MARIA DI MAROSTICA
S. MARIA DI TRETTO
S. MARIA IN COLLE S. MICHELE IN VICENZA
S. MICHELE DI BASSANO
S. PIETRO DI M.M.
S. PIETRO DI ROSA’
S. PIETRO IN GU’
S. PIETRO IN SCHIO
S. PIETRO IN VICENZA
S. PIETRO MUSSOLINO
S. PIO X IN VICENZA
S. QUIRICO
S. ROCCO DI TRETTO
S. SEBASTIANO DI COLOGNA
S. STEFANO IN VICENZA
S. STEFANO DI ZIMELLA
1.550,00
1.600,00
1.500,00
3.000,00
522,00
1.500,00
400,00
523,00
2.240,00
205,00
17.422,84
540,00
400,00
1.840,00
1.020,00
2.000,00
2.130,00
1.600,00
1.100,00
2.552,00
606,56
285,00
480,00
365,00
1.620,00
SOSSANO
SOVIZZO ALTO
SOVIZZO BASSO
SPAGNAGO
SPESSA
SPIAZZO
STROPPARI
TAVERNELLE
TERROSSA
TEZZE DI ARZIGNANO
TEZZE SUL BRENTA
TIMONCHIO
TOARA
TORREBELVICINO
TORRESELLE
TORRI di ARCUGNANO
TORRI DI QUARTESOLO
TRAVETTORE
TREMIGNON
TRISSINO
U.P. BRENDOLA
U.P. CRESOLE - RETTORGOLE
U.P. QUINTO
U.P. RIVIERA
U.P. VALLI BERICHE
510,00
1.600,00
1.500,00
500,00
1.000,00
578,71
985,00
1.000,00
1.380,00
485,00
2.000,00
1.000,00
860,00
2.458,00
375,00
1.485,00
1.500,00
300,00
1.070,00
1.593,00
999,00
500,00
900,00
7.559,00
1.589,00
ZIMELLA
803,00
CHIESE, RETTORIE, ENTI E GRUPPI
Asilo Eroi del Pasubio - S. Antonio di Valli
Bar Istituto Rossi
Basilica di Monte Berico
Capitello di Debba
Casa di riposo - Dueville
Casa Mater Ecclesiae - Molvena
Chiesa di S. Corona - Vicenza
Chiesa di S. Lorenzo - VI
Chiesa Ospedale di Bassano
Chiesa Ospedale di Lonigo
Chiesa Ospedale di Marostica
Comunità “Il mandorlo” - Seminario VI
Comunità teologica - seminario VI
Dame Inglesi
Gruppo Caritativo Missionario - Timonchio
Gruppo Missionario di Valli del Pasubio
Gruppo Solidarietà Umana - Chiampo
Pieve di Chiampo
Ragazzi 1^ comunione e cresima - Laghetto
Ragazzi catechismo - Cologna
147,00
15,00
2.500,00
25,00
400,00
500,00
738,47
1.020,00
822,00
2.300,00
1.118,00
53,51
367,72
200,00
500,00
500,00
1.522,00
2.400,00
1.000,00
400,00
ALTRI OFFERENTI
Maddalena don Ivano
Mion Marilena in mem. della mamma
NN NN Vicenza
NN Vicenza
Piazza don Emilio
Zanovello Valentina
50,00
500,00
1.000,00
1.500,00
61,00
1.000,00
70,00
LA DISTRIBUZIONE
S. TOMIO DI MALO
SANTORSO
SS. TRINITA’ DI BASSANO
SS. TRINITA’ DI M.M.
S. UBALDO DI VELO
S. ULDERICO DI TRETTO
S. URBANO DI M.M.
S. VITALE DI M.M.
S. VITO DI BASSANO
S. VITO DI LEGUZZANO
S. ZENO DI ARZIGNANO
S. ZENO DI CASSOLA
SARCEDO
SAREGO
SARMEGO
SCALDAFERRO
SCHIAVON
SEGHE DI VELO
SELVA DI MONTEBELLO
SELVA DI TRISSINO
SETTECA’
SORIO
500,00
300,00
1.694,60
733,00
350,00
300,00
850,00
2.884,11
3.700,00
1.195,00
1.130,00
1.018,00
1.300,00
565,00
250,00
2.300,00
1.800,00
375,00
150,00
190,00
380,00
90,00
VACCARINO
VALDIMOLINO
VALLE DI CASTELGOMBERTO
VALLI DEL PASUBIO
VALLONARA
VALMARANA
VALROVINA
VANCIMUGLIO
VELO D’ASTICO
VERONELLA
VIGARDOLO
VILLABALZANA
VILLA DEL FERRO
VILLA DI MOLVENA
VILLAGA
VILLAGANZERLA
VILLALTA
VILLANOVA
VILLARASPA
VILLAVERLA
VIVARO
VOLPINO
870,00
210,00
385,00
700,00
300,00
310,00
600,00
300,00
350,00
496,00
520,00
775,00
231,47
165,00
500,00
2.010,00
650,00
550,00
250,00
7.000,00
105,00
820,00
1° GRUPPO
VESCOVI DI ORIGINE VICENTINA IN MISSIONE
BALLIN mons. Camillo - Kuwait
BISOL mons. Egidio - Brasile
BORTOLASO mons. Armando - Libano
EZZATI mons. Riccardo - Cile
GRESELIN mons. Elio - Mozambico
SACCARDO mons. Alessio - Brasile
SAREGO mons. Francesco - Nuova Guinea
2.500,00
2.500,00
2.500,00
2.500,00
2.500,00
2.500,00
2.500,00
ISTITUTI RELIGIOSI VICENTINI
PIA SOCIETA’ S. GAETANO
Suore della DIVINA VOLONTA’
Suore MAESTRE di S. DOROTEA
Suore ORSOLINE del S. CUORE
5.160,00
5.160,00
5.160,00
5.160,00
ISTITUTI RELIGIOSI CHE OPERANO IN DIOCESI
PADRI P.I.M.E.
2.580,00 PADRI SAVERIANI
5.160,00 PADRI VERBITI
2.580,00 2° GRUPPO
MISSIONARI e MISSIONARIE
Bagnara sr. Lina Francesca - Cile
Balzarin fr. Albano - Kenya
Battistella sr. Lucia - Mozambico
Battistella sr. Rosalba - Malawi
Beraldin sr. Pia Luigina - Togo
Bicego sr. Cecilia - Siria
Boschetti sr. Germana - Madagascar
Buttiron sr. Regina - Rep. Dem. Congo
Candian p. Edoardo - Messico
Cazzola p. Gaetano - Rep. Dem. Congo
Cerantola p. Romano - Guatemala
Cestonaro p. Paolo - Argentina
Cola sr. Maria Teresa - Mozambico
Comberlato sr. Lucia - Uganda
Comberlato sr. Paola - Messico
Costa sr. Giulia - Mozambico
Costalunga p. Luciano - Venezuela
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
(segue a pag. 10)
9
Un pane per amor di Dio
Resoconto Quaresima 2012
Crestani
sr. M. Gabriella - Uganda
3
Crestani sr. Silvana - Uganda
Dalla Barba p. Giorgio - Guinea Bissau
De Blasi sr. Dominique - Mozambico
De Cao p. Silvano - Guinea Bissau
Docimo sr. Rosa Giulia - Brasile
Dovigo p. Giuseppe - Rep. Dem. Congo
Ercego sr. Agnese - Ecuador
Falsetta sr. Fausta - Guatemala
Ferrari diac. Antonio - Guatemala
Fior sr. Lina - Israele
Galvan p. Giovanni - Guatemala
Garello p. Silvano - Bangladesh
Gecchele sr. Rita - Mozambico
Ghiotto p. Bruno - Burundi
Kuruppasseryu fr. Johnson
Lapo sr. Rosalia - Brasile
Lotto sr. Maria Bertilla - Brasile
Meoni p. Giuseppe - Mozambico
Mondin sr. Rina - Burundi
Mori p. Gianfranco - Argentina
Paoletto don Piergiorgio - Mozambico
Pasqualetti sr. Tarcisia - Israele
Pasqualotto sr. Nazarena - Filippine
Peretto sr. Flora - Brasile
Piazza sr. Mariangela - Rep. Centrafricana
Prandina sr. Adelaide - Israele
Priante sr. Elisa - Brasile
Priante sr. Emilia - Messico
Rasia sr. Agnese - R. D. Congo
Rizzi p. Luciano - Argentina
Ruaro p. Dino - Rep. Dem. Congo
Ruaro p. Silvano - Rep. Dem. Congo
Sartori sr. Angela - Rep. Dem. Congo
Semenzin sr. Grazia - Costa d’Avorio
Spinato sr. Romilde - Uganda
Stocchero p. Gino - Uganda
Tadiello p. Roberto - Ecuador
Venco p. Girolamo
Zanchi sr. Agnese - Israele
Zanni p. Gianni - Sierra Leone
Zarantonello P. Mario - Sierra Leone
Zurlo p. Paolo - Messico
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
750,00
3° GRUPPO
PROGETTI e MIROREALIZZAZIONI
ARGENTINA
- scuola materna, Don Torquato, (Ist. S. Gaetano) 1.500,00
- centro formazione prof. (don L. Rizzi)
1.960,75
BOLIVIA
- scuola convitto campesina, Colomi,
(AM Bertoldo)
4.520,00
BRASILE
- assist. carcerati, Boa Vista, RR (orsoline SCM) 3.987,00
- cucina asilo, Tamandaré (don G. Piotto)
2.000,00
- centro giovanile, San Paolo (sr. MB Lotto)
2.700,00
- scuola S. M. Bertilla, Benevides (Suore dorotee) 3.000,00
- bambini di strada, Sooretama
(diac. PL Spagnuolo)
4.900,00
- formazione catechisti, Redencao (p. R. Trevisan) 3.000,00
- vita degna per mezzo dell’arte (sr. MC Calearo) 1.300,00
- pastorale migratoria, Fortaleza (p. F. Baggio)
1.500,00
- giovani, Sorocaba (sr. L. Busatto)
1.500,00
BURUNDI
- centro professionale (PF Revrenna)
3.500,00
CAMBOGIA
- assistenza orfani (p. Ponchaud)
3.710,00
CAMERUN
- cappelle di villaggio (miss. dioc. di Loulou)
2.300,00
- aule scolastiche (miss. dioc. di Loulou)
6.300,00
- diacono permanente (miss. dioc. di Loulou)
5.610,00
- pozzo (miss. dioc. di Tchere)
390,00
- accomp. malati Aids (miss. dioc. di Tchere)
320,49
- scorta di miglio (miss. dioc. di Tchere)
4.985,00
- sostegno catechisti (miss. dioc. di Tchere)
653,00
- assistenza carcerati, Yaoundé (sr. L. Durigon) 4.859,00
- orfani AIDS, Maroua (sr. MR Ranzato)
2.000,00
10
CILE
- prom. donna e famiglia, La Florida
(sr. F. Bagnara)
COLOMBIA
- centro comunicazione (dioc. Monteria)
COSTA D’AVORIO
- progetto orfani (sr. AM Arcaro)
EL SALVADOR
- ospedale, Chalatenango (d.ssa O. Visentin)
FILIPPINE
3.500,00
3.185,00
1.500,00
700,00
- protesi acustic. bambini, Orissa (suore Dorotee) 2.200,00
- amb. mobile, S. Pudur, Tamil Nadu
(suore Dimesse)
2.544,30
ISRAELE
- Effetà, Betlemme (sr. G. Aldegheri)
5.400,00
ITALIA
- accoglienza donne, casa Ruth, Caserta
(sr. R. Giaretta)
1.500,00
KENYA
- scuola Bakhita (p. L. Giarolo)
3.000,00
- training centre, Naniuky (GC e G. Longone)
10.000,00
MADAGASCAR
- sc. secondaria, Tsararano (don A.C.
Andriamihaja)
8.400,00
MOZAMBICO
- emerg. bambini, Dondo (suore orsoline SCM) 5.540,00
- bambini denutriti, Alua, Nampula (sr. G. Costa) 2.570,00
PAKISTAN
- case per contadini, Faisalabad (don E. Parvez) 3.000,00
PERÙ
- abitaz. famiglie povere, Shilla (D. Bosio OMG) 6.600,00
- nuova infermeria, Jangas, Huaraz
(D. Zanuso OMG)
6.552,00
REP. CENTRAFRICANA
- emergenza profughi (sr. E. Baldi)
1.500,00
REP. DEM. CONGO
- borsa studio sac. Diocesi di Bondo
(p. V. Farronato)
1.500,00
ROMANIA
- sostegno casa S. Cuore, Roman (suore Dorotee) 2.200,00
- sostegno ragazze povere, Slobozia
(suore Dorotee)
2.200,00
- form. adolescenti, Elbasan
(sr. Andretto e Refosco)
3.500,00
SUDAN
- missione di Kosti (sr. P. De Munari)
3.000,00
SUD SUDAN
- formazione catechisti, Leer (p. F. Chemello)
1.500,00
- emergenza malaria, Yirol (CUAMM)
5.000,00
TANZANIA
- missione di Ifunde (sr. A. Zonato)
3.000,00
THAILANDIA
- casette anziani ex lebbrosi, Bangkok
(p. R. Attrezzi)
30.000,00
- adozione a distanza, Lampang (don P. Melotto) 310,00
TOGO
- ciechi (prof. R. Placchetta)
3.000,00
- sostegno alimentare, Tabligbo (sr. M. Panni)
2.000,00
UKRAINA
- centro assist. anziani, Jaworow (suore Dorotee) 3.000,00
VENEZUELA
- bamb. handicappati, Barquisimeto
(mons. P. Parolin)
2.800,00
A DISPOSIZIONE
- sostegno Fidei donum
14.000,00
- sostegno Laici in missione
10.000,00
RESOCONTO
“Un pane per amor di Dio” 2013
ENTRATE:
Riporti e collette anno precedente
Da parrocchie
Da comunità, gruppi ed Enti vari
Da singole persone
Totale entrate
- laboratorio pane, Manila (G. Vencato)
- scuola elementare, Davao City (C. Gasparotto)
- adozione a distanza, Calabanga
(sr. M. Dalla Benetta)
GUATEMALA
- ospedale “Hermano Pedro”, Antigua
(p. A. Prandina)
GUINEA BISSAU
- scuola superiore (p. E. Bicego)
INDIA
- cura e prev. handicap, Varanasi (dr. M. Toldo)
8.700,00
1.800,00
186,00
2.000,00
1.500,00
4.780,00
USCITE:
Vescovi missionari di origine vicentina
Preti diocesani “fidei donum”
Istituti religiosi con servizi missionari
Missionari e Missionarie
Progetti e microrealilzzazioni
Spese varie
Residuo a disposizione
Totale uscite
11.012,14
385.853,25
16.528,70
4.181,00
417.575,09
17.500,00
48.630,21
30.960,00
45.000,00
240.162,54
12.209,53
23.112,81
417.575,09
Agenda & Appunti
Marzo
  5 marzo
15 marzo
22 marzo
Mercoledì delle Ceneri:
iniziano la Quaresima e l’iniziativa
“Un Pane per Amor di Dio”
Adorazione eucaristica per le missioni e i
missionari - Villa San Carlo, ore 9.00 – 16.00
Veglia dei Missionari martiri - Basilica di
Monte Berico, ore 20.30
Da ricordare per il mese di Aprile
  5 aprile
RITIRO DI QUARESIMA e Adorazione
eucaristica per le missioni e i missionari
Villa San Carlo, ore 9.00 – 16.00
La comunità di S. Tomio di Malo
ha ricordato P. Egidio Ferracin
martire in Uganda nel 1987
Il ricordo del missionario martire comboniano ha caratterizzato le celebrazioni conclusive dell’Anno della Fede. Venerdì 4 ottobre p.
Toccalli, compagno di missione di p. Egidio,
ha rievocato la figura, la fede, la ricca umanità e l’opera generosa del missionario Comboniano. La domenica successiva il parroco,
d.Pietro Astegno, alla presenza delle cinque
sorelle tuttora viventi, ha scoperto la bella capannuccia commemorativa dedicata al martire nella contrada che lo aveva visto nascere e crescere. La Giunta
Municipale, da parte sua, ha dedicato a p. Egidio un tratto del sentiero carrabile sopra via Poletti, con l’apposizione di una targa ricordo.
Ricordiamo con riconoscenza
Egidio Dalle Rive
Egidio, di Recoaro Terme, ci ha lasciato a
gennaio dopo una breve malattia. Come
membro del MLAL (Movimento Laici
America Latina) era stato in missione con
la moglie Adelina per 9 anni, dal 1977 al
1986, nella diocesi di Riobamba, a servizio delle popolazioni indigene delle Ande
Ecuadoriane. Fondamentale, per la loro
vita, la collaborazione con il vescovo di Riobamba, mons. Leonidas Proãno, grazie al
quale tutta la diocesi era un fermento di iniziative a favore delle popolazioni più bisognose, soprattutto di quelle indigene. Il lavoro pastorale mirava
soprattutto alla formazione di animatori pastorali che visitavano i villaggi,
sostandovi anche molti giorni, per leggere e affrontare i problemi della vita
quotidiana alla luce della Parola di Dio. Rientrati dalla missione con tre figli
e con molte difficoltà da affrontare, non si è interrotto l’impegno di Egidio e
Adelina nel servizio alla Comunità e all’animazione missionaria, anche attraverso la “Bottega del Mondo”. Rinnovando la nostra vicinanza ad Adelina e ai figli, affidiamo al Signore la ricca umanità di Egidio e la sua fede semplice e forte.
La sua convinta apertura missionaria continui a portare frutti buoni in mezzo a
noi. La ricordiamo nella preghiera, esprimendole tutta la nostra riconoscenza.
Ester Zocca Lovato
Con la comunità di Giavenale di Schio ci uniamo nel ricordo della cara Ester, che ha lasciato
a tutti il forte esempio di una vita semplice e
umile, tutta dedicata alla famiglia e all’attenzione verso i più poveri. Tra i tanti servizi vissuti con amore e costanza, anche l’impegno fedele per la diffusione in parrocchia di “Chiesa
Viva”. La ricordiamo nella preghiera, esprimendole tutta la nostra riconoscenza.
LICI 10.000,00; CIVIERO – BIZZOT TO 200,00; NOVELLO GIULIANO: in mem. di Maria Evelina, dei genitori e della
zia Aldina 20,00; in suffr. di p. Giovanni Zaltron 15,00;
in mem. di Maria Evelina 20,00; in suffr. di p. Mario
Giavarini 10,00.
MISSIONARI VICENTINI
BASSANO del GR APPA: FR ANCESCO 500,00 - CASTELLO di
ARZIGNANO: LOT TERIA MISSIONARIA 1.064,30 – CAVAZZALE
200,00 - MASON: BERTAZZO MIRELLA in mem. del marito e
familiari 500,00 - MONTE di MALO: GRUPPO MISSIONARIO
1.500,00 - POIANA MAGGIORE: LABOR ATORIO MISSIONARIO
2.000,00 – S. PIETRO di MONTECCHIO MAGGIORE 1.655,00 - S.
QUIRICO: R.R. 100,00 - S. VITALE di MONTECCHIO MAGGIORE: CARPENEDO GABRIELLA 30,00 – PASSO di RIVA 200,00 –
SCHIO: UCIIM 1.600,00 – THIENE: STUDIO MACULAN & ASSOCIATI SRL 500,00 - TORRI di ARCUGNANO: GUARNASCHELLI
TIZIANA 100,00; MAZZARET TO ELISA 100,00 - UNITA’ PASTOR ALE di GAZZO 1.500,00 - VICENZA: FESTA degli AQUILONI
335,00; in mem. di CESTARO DUSOLINA 50,00; VENTURINI
GIORGIO e CECILIA 210,00; R&C LAB srl 250,00; ZAUPA don
LORENZO 700,00; PURGATO SILVANA 30,00; CIT TA’ SOLIDALE
880,00; NG 50,00; ASSOCIAZIONE ITALIANA MAESTRI CAT TO-
LEBBROSI
MAROSTICA: CHIESA di S. ROCCO 200,00 - MONTECCHIO
PRECALCINO: BINOT TO ADA 50,00.
BORSE di STUDIO al CLERO INDIGENO
MAROSTICA: CADORIN MARISA 100,00 - MONTEBELLO: VALENTE MARIA ROSA 50,00 - PIEVEBELVICINO: CE 50,00; DDM
20,00; GE 10,00; GM 20,00; ME 10,00; MS 10,00; PMR 20,00; SA
30,00; SN 25,00; CGS 300,00 - SANDRIGO: NN 200,00 - S. BERTILLA in VICENZA: GRUPPO MISSIONARIO 300,00; MILANO
DAL LAGO CHIAR A 300,00; PERUFFO AMABILIA e MARIA TERESA 300,00 - S. MARIA di MAROSTICA 520,00 - S. VITALE di
MONTECCHIO MAGGIORE: PELLIZZARI GIUSEPPE 520,00 - S.
VITO di LEGUZZANO: GRUPPO MISSIONARIO 520,00; NOVELLO NADIA 50,00; NOVELLO ANCILLA 50,00 – SCHIO: NN
250,00 - SOVIZZO: NN 520,00 - VICENZA: NN 100,00..
OFFERTE A TUTTO Gennaio 2014
11
8 Dicembre:
E’ festa per i nuovi seminaristi
L
’8 dicembre, per il nostro Seminario, ha sempre un sapore particolare di festa e di riconoscenza al Signore per i benefici che opera
sempre nel cuore di tanti ragazzi e
famiglie.
Lo scorso mese di dicembre, che coincideva anche con la 2ª domenica di
Avvento, nella solennità dell’“Immacolata Concezione della Beata Vergine
Maria”, patrona del Seminario, sono
stati accolti in Seminario 5 nuovi
amici.
Ma andiamo subito a conoscerli questi 5 ragazzi, che già da qualche mese
vivono in seminario e che, proprio
l’8 dicembre scorso, sono stati accolti
dal Vescovo Beniamino in questa casa
speciale.
Di questi cinque, quattro sono i nuovi
di prima media, mentre un ragazzo è
entrato in terza media.
Ma eccoli subito presentati: Alessandro Bortoli proviene dalla parrocchia
di Camisano, Marco Piron, invece,
arriva dalla provincia di Padova, ma
diocesi di Vicenza e cioè dalla parrocchia di Presina di Piazzola sul Brenta.
Gli altri due sono Sebastiano Rancan
I nuovi ragazzi entrati in Seminario.
12
della parrocchia di Torri di Quartesolo e Lorenzo Spoladore della parrocchia di San Pietro in Montecchio
Maggiore.
In terza media, invece, si aggiunge ad
altri 7 amici, Riccardo Casagrande di
Sandrigo. Per loro cinque era importante, in questa prima parte dell’anno, capire un po’ alla volta la grande
famiglia in cui si sono inseriti con i
suoi ritmi, con le sue proposte e con
tutta la sua vivacità che un gruppo di
ragazzi, all’età delle medie, mostra e
fa sentire in tutti i sensi.
Il valore aggiunto di un’esperienza
così unica è la vita in comunità dove
si condivide il tempo, il gioco, la preghiera, i pasti, le serate, il tempo libero,… e tanto altro, per imparare a
crescere insieme con gli altri, condividendo la vita assieme agli altri.
L’esperienza del Seminario e la vita
insieme, aiuta questi 5 amici e tutti
gli altri ragazzi, a misurarsi ogni giorno con queste proposte lasciandosi illuminare sempre più dal Signore, che
per ciascuno di loro ha in serbo un
sogno e una strada, che conosceranno
crescendo un po’ alla volta.
Cercare oggi un cammino così in Seminario non significa che chi vi entra,
ha la già le idee chiare e limpide, ma
bensì chiedere l’aiuto e il sostegno al
Signore, nelle diverse proposte che si
vivono, adatte ad ogni età, di mostrare un po’ alla volta il suo desiderio,
la sua idea su ciascuno dei ragazzi e
giovani in cammino.
Accompagniamo, allora, tutti questi
ragazzi e giovani seminaristi con la
nostra preghiera sincera che nasce dal
cuore, affinché l’esperienza buona e
ricca di Dio e dei fratelli, che vivono
in questo tempo, sia slancio di speranza per fare scelte coraggiose.
Il Signore non faccia mai mancare la
sua benedizione di luce e di forza per
voi ragazzi e per le vostre famiglie che
vi stanno sostenendo nel vostri passi,
perché quel seme di vocazione coltivato in voi, possa sempre più germogliare, nella generosità e nell’amore
costruito e donato ogni giorno.
Buon cammino a tutti.
Gli Educatori
e i Prefetti del Seminario Minore
Intervista agli amici
del gruppo Sentinelle
Cari amici, oggi siamo insieme con tre giovani che da
qualche anno fanno parte del Gruppo Sentinelle, gruppo che è nato nel 2007 e che ha come scopo quello di
accompagnare i giovani adolescenti ad una maggiore
conoscenza della chiamata di Dio nella loro vita, attraverso la meditazione della Parola, i lavori di gruppo e il
confronto, l’Eucarestia e una amicizia sana che si fa via
via sempre più solida. Alcuni di questi amici, al termine
del loro percorso sono entrati nella Comunità vocazionale
il Mandorlo, altri nel Gruppo Sichem, altri hanno fatto
scelte importanti negli studi o a nel lavoro. Conosciamo
ora, questi nostriamici: Alberto, Filippo e Marco.
«Parto io, che sono il veterano del gruppo», dice Alberto. «Ciao, mi chiamo Alberto, vengo da Altavilla
Vicentina e ho 18 anni, compiuti da poco. Frequento la classe quarta dell’ ITIS A. Rossi di Vicenza,
precisamente l’indirizzo elettronico. Mi piace molto lavorare al computer e sono interessato alle varie
tecnologie. Nella mia parrocchia animo, insieme
al mio amico Filippo, che tra poco si presenta, il
gruppo Chierichetti e partecipo al Gruppo Giovani
di Tavernelle».
«Eccomi qua. Sono Filippo! Vengo da Tavernelle
e faccio la terza superiore al liceo scientifico G.B.
Quadri. Ho molti hobby, tra cui anche la musica, e
faccio parte del Gruppo Giovani della mia parrocchia da 2 anni».
Gruppo – continuano Filippo e Alberto –, è che
puoi riflettere, “studiare” tutto il mondo interiore
racchiuso dentro di noi. Osservare e imparare dalla
opinione degli altri del Gruppo, facendole proprie.
Questo per noi è il punto più bello! Ma ce ne sono
molti altri, come la compagnia, le risate, lo svago. E’
una domenica un po’ diversa dalla solita routine».
confronto e naturalmente divertimento!». Marco:
«Vuoi conoscere meglio Gesù, vieni qui con noi!».
Alberto: «Consiglio a tutti di parteciparvi, almeno
di provare una volta … vedrete che non sarà una
domenica sprecata ma ricca di contenuti. Venite a
conoscerci, creiamo nuove amicizie, rendiamo bella la nostra vita».
Come vivete il tempo della riflessione sulla parola?
Alberto «Io nel tempo di riflessione cerco di esprimere tutto ciò che posso, tutto quello che di solito
tengo dentro per vergogna o perché non mi va di
parlane con altri ecc... Nel silenzio osservo e do
una risposta alle domande interiori che spesso trascuro quando sono altrove». Filippo: «Idem. È un
momento in cui vivo! È il momento in cui guardo
dentro di me, cercando di capire veramente ciò che
penso e il significato della proposta che mi viene
fatta». Marco: «Il tempo della riflessione sulla parola la vivo come un dono. Imparo ad ascoltare Gesù
e ad ascoltarmi».
Come volete salutare i lettori di Chiesa Viva? Alberto:
«Spero di non avervi annoiato con le mie parole, vi
aspettiamo per darvi un benvenuto caloroso. P.S.
Si mangia anche molto bene …, pubblicità per i
più golosi ;-)». Marco: «Anch’io spero di non avervi
annoiato e grazie per la vostra attenzione». Filippo:
«Un saluto a tutti voi lettori di Chiesa Viva, spero
di esservi stato d’aiuto per la scoperta di questa iniziativa».
Cosa vi stanno dando questi incontri?
Marco: «Ci fanno crescere dal punto di vista spirituale». Alberto: «Frequentando il gruppo da molti
anni e mi accorgo che offre ogni volta, molti spunti
Un grazie di cuore lo dico a voi, cari Marco, Filippo e
Alberto. Tra qualche giorno ci rivedremo in Seminario.
Riprendo la parola per ricordarvi i prossimi appuntamenti vocazionali. Innanzitutto la possibilità dei giovani del
Gruppo Sentinelle di trascorrere una settimana con i ragazzi delle superiori del Seminario. Si inizia col pranzo
di lunedì 10 marzo per terminare con la colazione di
sabato 15 marzo. Venerdì 14 marzo, alle 20:30, in Semi-
«Io, invece, sono Marco e ho 15 anni. Sono di Arcugnano e frequento il secondo anno, turistico, dell’Istituto tecnico Piovene. Il mio hobby è il pianoforte. Nella parrocchia faccio il chierichetto».
Chiediamo, ora ai tre giovani come hanno conosciuto
l’iniziativa del Gruppo Sentinelle e da quanto tempo vi
partecipano.
Parte ancora Alberto: «Ho frequentato le medie in
Seminario, quindi varie iniziative le conoscevo già
come il Gruppo Sentinelle, i Chiamati per nome e
la veglia per giovanissimi Sentinelle del Mattino.
Una volta terminato il percorso formativo in Seminario, sentivo che il mio cammino di fede doveva
continuare ancora col Seminario, ma in modo nuovo, diverso. Ecco, che sono approdato al Gruppo».
«Io sono entrato grazie alla testimonianza di Alberto – dice Filippo – e questo per me è il secondo
anno». «Anche per me è il secondo anno – Marco
– , e sono qui grazie all’invito di Don Gianni e Don
Marco, gli animatori di questa bella proposta».
Qual è l’aspetto che vi piace di più di questo Gruppo? Marco: «Sicuramente la grande disponibilità
di don Marco e di don Gianni, che con premura e
competenza ci fanno conoscere in modo semplice gli aspetti che magari non conosciamo di Gesù.
Inoltre è stimolante poter condividere la mia esperienza con altri ragazzi della mia età». «Il bello del
I giovani amici del gruppo sentinelle
per la vita concreta. Come viverla, per chi viverla.
Prendo tutto in considerazione, senza sprecarne
niente». Filippo: «Questi incontri mi stanno fornendo un bagaglio di esperienze e riflessioni che
non mi ero mai posto di affrontare, dei buoni insegnamenti».
Cosa direste ad un vostro amico per invitarlo al gruppo
Sentinelle? Filippo: «Ambiente diverso, curiosità,
nario, ci sarà la prima veglia di quaresima, per tutti i giovanissimi delle parrocchie, maschi e femmine: Sentinelle
del mattino! Il tema sarà: Getta la maschera Giuda! E
poi domenica 23 marzo dalle 9:30 alle 13.45, quinto
incontro del Gruppo Sentinelle… tempo permettendo
toccherà ad una uscita, questa volta preparata dai ragazzi. Per gli appuntamenti in avvenire, ricordo sempre di
consultare il nostro sito internet. Un caro saluto da questi
fantastici ragazzi e da don Gianni.
don Gianni Magrin
13
Lo Studio Teologico
del Seminario
Q
uando, si dice che uno studente è “andato a Medicina”
o è “approdato a Ingegneria”,
si comunica l’idea che l’interessato si
è iscritto a questa o a quella facoltà,
con l’intenzione di immergersi negli
studi universitari. Invece, se si sente
dire che un giovane è “entrato in Teologia”, si comprende l’espressione non
come un orientamento a un tipo specifico di studi , ma, piuttosto, come
un ingresso nel Seminario Maggiore,
col fine di diventare prete. È curioso,
dunque, il fatto che il temine “teologia”, che di per sé designa il sapere
Studenti a lezione.
grazie al quale si dovrebbe giungere
alla conoscenza di Dio, nel nostro linguaggio designa pure la realtà concreta di una comunità. Forse questa sfumatura del nostro linguaggio lascia
intendere che il vero “teologare”, ossia
l’autentico apprendimento di Dio, avvenga non semplicemente con la sola
frequentazione delle aule scolastiche
e dei libri di testo, ma anche con il
coinvolgimento esistenziale e con il
supporto di una comunità. In questo
senso, allora, il vero studio della teologia si colloca sulla scia dell’antico
quaerere Deum: cercare Dio. Dio lo
si cerca con la vita intera, con l’intelligenza, con gli affetti, con un certo
stile di vita e assieme ad altri.
vviamente tali considerazioni
non sviliscono la serietà del
ciclo di studi che conducono
un giovane a farsi prete, anzi. Accanto
O
14
alle dimensione spirituale, pastorale e
umana, quella intellettuale ha tutta la
sua ragione d’essere (cf. l’esortazione
apostolica post-sinodale di Giovanni
Paolo II sulla formazione dei presbiteri Pastores dabo vobis). Per rispondere a tale esigenza anche il nostro
Seminario Diocesano gode della presenza di uno Studio Teologico – ossia di una scuola di teologia di livello universitario – il cui moderatore
è il Vescovo stesso, il quale nomina
i docenti e accompagna il cammino
accademico. Attualmente il collegio
docenti è formato da una ventina di
insegnanti e il
numero degli
alunni
seminaristi è di circa poco più di
una trentina. Va
precisato però
il fatto che, pur
essendo principalmente finalizzato alla
formazione dei
futuri pastori,
il nostro Istituto offre pure
una formazione
teologica
anche a quei
religiosi e laici
che
vogliono
prendersi cura
della propria fede a partire proprio
dalle possibilità che gli studi offrono
(il totale degli alunni, dunque, supera attualmente la settantina; e questo
nel panorama del Triveneto è un dato
assai confortante). Infatti, il poter penetrare sempre di più nel mistero di
Dio, anche grazie all’apporto dei contributi che vengono dalla conoscenza
intelligente della Rivelazione, non è
appannaggio esclusivo dei presbiteri, ma è patrimonio comune di tutti i
battezzati. Ogni credente, infatti, può
(e dovrebbe) accedere alla ragionevolezza del proprio credere; con gusto,
passione e intelligenza. A questo riguardo, allora, come non accennare
all’altro servizio che lo Studio Teologico presta capillarmente nella nostra
Diocesi? Infatti, da esso dipendono le
Scuole di Formazione Teologica presenti in diverse località (Bassano del
Grappa, Schio-Malo, Valdagno, Piaz-
Il Preside Don Aldo Martin.
zola sul Brenta, S. Bonifacio, Lonigo e
Noventa), nelle quali vengono aperti
i tesori della Scrittura, della Liturgia,
della Morale e della Teologia a chiunque volesse attingervi. !
don Aldo Martin
Il logo dello
Studio Teologico – ideato da
Luca Lunardon, studente
dell’attuale V
anno – è stato
realizzato tenendo conto i seguenti
elementi: la dicitura ITA: Istituto
Teologico Affiliato (alla Facoltà Teologica del Triveneto), il colonnato
del chiostro Sacro Cuore (Seminario Antico), nel quale si trovano la
Segreteria e le aule, infine, i colori
bianco-rosso della città di Vicenza.
Seminario vescovile
(Minore e Teologico)
Comunità del Mandorlo
Borgo Santa Lucia, 43 - Vicenza
Tel. 0444 501177
Indirizzo web: http://seminariovicenza.org
Incroci.
Storie bibliche... “traiettorie di vita”
L’anno della fede è stato l’occasione
per lanciare una proposta sulla quale, fra persone che lavoravano con il
mondo giovanile, da parecchio tempo si stava discutendo. Ne è uscita
l’iniziativa che abbiamo chiamata Incroci, perché ci sembrava importante
focalizzare l’attenzione su quell’incontro personale con il Signore e la
sua Parola all’incrocio della nostra
vita quando le domande diventano
esigenti e pungenti.Non si tratta di
una scuola di preghiera, ma di un laboratorio dove il mettersi in ascolto
della vita utilizzando diversi linguaggi comunicativi (testi, opere d’arte,
musica, video), lascia poi lo spazio
all’ascolto della Parola di Dio capace
di fecondare e rilanciare la vita stessa.
Il momento finale è sempre lasciato
ad un piccolo segno celebrativo che
aiuta ciascuno a riappropriarsi del
messaggio della serata. Segnaliamo i
prossimi appuntamenti dell’11 aprile e del 17 maggio, sempre presso la
chiesa di Santa Caterina a Vicenza.
Ascoltiamo ora le voci di Francesca ed
Enrico, due giovani che partecipano
ad Incroci, che ci raccontano le loro risonanze rispetto a questa esperienza.
don Andrea Peruffo
“Perché mai un giovane il venerdì
sera dovrebbe partire e fare 30-40 Km
di strada per andare a pregare? Forse
sembra una cosa da pazzi, ma quando entri nella piccola chiesa di Santa
Caterina e la vedi piena di giovani ti
viene spontaneo pensare che o siamo
in tanti ad esserlo o effettivamente
lì c’è qualcosa di speciale. Per me
“Incroci” è un momento di sosta, un
momento dove la Parola incrocia la
mia vita, la mia quotidianità fatta di
tante domande e di qualche risposta,
dipinta di grigio e di sprazzi di luce,
intessuta di sogni e così concretamente reale!!! “Incroci” ti fa scoprire che
quella storia, scritta 2000 anni fa, è
viva oggi e parla alla mia, alla tua,
alla sua vita e racconta che esiste una
pienezza, un senso per la tua vita anche se a volte ti è difficile trovarlo. In
poche parole … è l’occasione per assaporare un gusto che disseta la vita,
per intravedere una luce che guida i
Un momento della preghiera.
tuoi passi, per vivere una Relazione
che non pretende nulla da te se non
che tu fiorisca. È poi l’occasione per
“incrociare” sguardi e scambiare abbracci amici, per riaggiornare la vita
con chi non vedi magari da un po’ o
ascoltare le conquiste che il tempo fa
maturare. Tempo finito: si riprende
la strada di casa, ma con un’energia e
una forza in più.
Francesca Mantese
Ci sono molte cose che mi piacciono
di Incroci, e molte cose che questa
proposta mi sta insegnando. Mi piace che si faccia a Ora decima, luogo
che sento caro e prezioso per la vita
della diocesi e di tanti giovani. Mi
piacciono l’attesa e la sorpresa di un
ritrovarsi sempre nuovo, dell’essere
accolti a ogni incontro. Mi piace molto la modalità del «laboratorio della
fede», che anche nella mia esperienza
in Azione Cattolica sperimento nella
sua freschezza e profondità. Mi piacciono le diverse voci - riflesso di storie e carismi differenti - che in questi
due anni si sono messe in gioco per
noi nel commento ai brani biblici:
laici e laiche, consacrati, presbiteri,
ricchezza di una chiesa «polifonica»
che sa unirsi nell’ascolto della Parola. Mi piace infine la confidenza che
maturiamo con gesti liturgici semplici e potenti, spesso riscoperti; Incroci
è uno spazio in cui cominciare a «far
pregare anche il corpo», a legare i sensi con la vita spirituale. E poi Incroci
insegna le domande, della Scrittura e
quindi della vita, ed è occasione per
sostare in queste domande facendosi
compagnia, nel senso più carico del
termine: condividendo passi con l’altro, incontriamo l’Altro. E impariamo
ad incontrarlo sempre più nella sua
Parola, che leggiamo e che ci legge
con radicalità e cura.
Un incrocio presuppone una strada personale - che conduce all’incrocio e
che da lì fa poi continuare il cammino. Le nostre strade che si incrociano
generano intrecci, legami capaci di
saldarsi e crescere. E allora forse per
capire Incroci basterebbe guardare al
suo «secondo tempo», e a come ogni
incontro termini molto oltre l’effettiva conclusione: saluti, aggiornamenti, risate, racconti… un ritrovarsi nel
cammino che diviene un intrecciarsi
nella fede.
Enrico Zarpellon
15