COMUNE DI BOTTICINO Provincia di Brescia Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale ORIGINALE N° 35 del 09/04/2014 OGGETTO: AUTORIZZAZIONE ALLA PROROGA DEI CONTRATTI DI CONCESSIONE DELLE UNITA' DI CAVA DI PROPRIETA' DEL COMUNE NELLE MORE DELL'APPROVAZIONE DEL NUOVO A.T.E., DI APPROVAZIONE E RALIZZAZIONE DELLE OPERE DI MESSA IN SICUREZZA DEL BACINO, ED ESPERIMENTO DELLA PROCEDURA DI EVIDENZA PUBBLICA PER LE NUOVE CONCESSIONI L'anno 2014, addì nove del mese di aprile alle ore 20:30, nella Sala Comunale di Via Carini, previo esaurimento delle formalità prescritte dalla Legge e dallo Statuto , si è riunito sotto la presidenza del Sindaco Mario Benetti il Consiglio Comunale. Partecipa all’adunanza ed è incaricato della redazione del presente verbale Il Segretario Comunale Bignone Dott. Alberto COGNOME E NOME P A COGNOME E NOME P A BENETTI MARIO X X GRECO EDOARDO MAO LUISA X PORTESI GIOVANNI X BENEDETTI CLARA X TAVELLI ALESSANDRO CASALI CESARE X ANTONELLI GIULIANA CERQUI FRANCESCO X CANTONI PIETRO X COCCO SEVERINO X SOLDI GIOVANNI X GUERINI ELENA X TAVELLI CRISTIAN X LONATI ANNA MARIA X PRATI MATTEO X LONATI STEFANO X X X Presenti : 14 Assenti: 3 Il Presidente, riconosciuta legale l’adunanza, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio Comunale a trattare il seguente argomento: Verbale di Consiglio N° 35 del 09/04/2014 OGGETTO: AUTORIZZAZIONE ALLA PROROGA DEI CONTRATTI DI CONCESSIONE DELLE UNITA' DI CAVA DI PROPRIETA' DEL COMUNE NELLE MORE DELL'APPROVAZIONE DEL NUOVO A.T.E., DI APPROVAZIONE E RALIZZAZIONE DELLE OPERE DI MESSA IN SICUREZZA DEL BACINO, ED ESPERIMENTO DELLA PROCEDURA DI EVIDENZA PUBBLICA PER LE NUOVE CONCESSIONI Il Sindaco – Presidente passa la parola all’assessore Cerqui che spiega l’argomento L’ assessore sig. Cerqui Francesco: come preannunciato nel precedente consiglio, si è chiesto un parere all’autorità garante della concorrenza con motivi risalenti alla messa in sicurezza. L’autorità ha espresso il parere favorevole. L’arco temporale (36 mesi) deve essere quello minimo per non ledere le regole della concorrenza. Quindi si procederà a concedere la proroga di 36 mesi; tempo ragionevole in base alle valutazioni dei tecnici. Già sono stati affidati gli incarichi di progettazione dell’ATE e della strada. Nell’attesa di non prestare il fianco a ricorsi, si prevede anche l’esperimento della gara ad evidenza pubblica. Il criterio sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’urgenza nasce dal fatto che l’autorizzazione provinciale impiega circa 6 mesi. Quindi prima di giugno si devono perfezionare i contratti di concessione; Il Sindaco dichiara che i trentasei mesi consentono di avere lo spazio per fare i passaggi necessari e garantire la sicurezza del bacino marmifero. Poi ci sarà una gara, si deciderà come e si individuerà la strada più corretta; Il consigliere sig. Prati Matteo (del gruppo Noi di Botticino) afferma che è necessario fare alcune domande specifiche per la presenza di numerose persone. I 36 mesi sono sufficienti a fare i lavori? L’assessore sig. Cerqui Francesco risponde di si sulla base delle valutazioni dei tecnici interpellati; si ritiene che i tempi siano attendibili. L’attività di progettazione è già iniziata e quindi ai 36 mesi si aggiungono 8/9 mesi del 2014. L’intervento di messa in sicurezza è rappresentato in primis dalla strada e da altre opere (piazzale e zone di rispetto). Sotto il profilo della sicurezza sarà utile in futuro chiedere alle aziende certificazioni sulla qualità; Il consigliere sig. Soldi Giovanni (del gruppo PDL-Lega Nord Botticino) chiede se i 36 mesi di proroga sono sufficienti per l’autorizzazione ai nuovi aggiudicatari. Chiede chiarimenti circa il significato “esperimento di gara” e dell’uso del singolare “concessionario subentrante”; Il Sindaco risponde che in questa delibera non si determina in merito al lotto unico o meno. Si concede la proroga nella prospettiva della gara ma non si afferma alcunchè sul lotto unico; Il consigliere sig. Cantoni Pietro ( del gruppo PL-Lega Nord Botticino) dichiara che è contento della proroga. La prossima amministrazione dovrà prendere subito una decisione. Bisogna collaborare con le ditte e non essere contro. Bisogna mettersi d’accordo con le aziende e trovare una soluzione e non perdere 2 anni ancora come i 2 precedenti che si è perso; Il Sindaco dichiara di non concordare sull’affermazione che nei 2 anni precedenti l’Amministrazione Comunale sia stata inerte, ma contrariamente sono fatti una serie di passaggi importanti per un assetto migliore; Il consigliere sig. Tavelli Cristian (del gruppo PDL-Lega Nord Botticino) chiede se è possibile distinguere la questione della proroga dalla questione della gara. Dichiara che lo mette in difficoltà la mancanza dei dettagli della futura gara. Chiede se può essere accolta la sua richiesta e se possibile avere due votazioni distinte; Il consigliere sig. Prati Matteo (del gruppo Noi di Botticino) chiede in modo formale di dividere la votazione della proroga. Presenta mozione; Verbale di Consiglio N° 35 del 09/04/2014 L’assessore sig. Cocco Severino manifesta apprezzamento per la proroga ma la gara bisognerà costruirla con le aziende. Circa la separazione della delibera osserva che la proroga è legata alla gara; Il Sindaco ritiene che deve essere unita perché la proroga è propedeutica alla gara. Pur comprendendo le ragioni dei consiglieri, ritiene che la delibera rimanga unica. Il sindaco legge il parere dell’Autorità e poi la mozione; Il consigliere sig.ra Lonati Annamaria (del gruppo Botticino Democratica) respinge la mozione; Dichiarazione di voto della mozione IL CONSIGLIO COMUNALE CON voti favorevoli 4, (Prati Matteo, Soldi Giovanni, Cantoni Pietro, Tavelli Cristian), espressi nelle forme di legge dal n. 14 consiglieri presenti e votanti; DELIBERA 1. di non approvare la mozione di cui all’oggetto presentata dal consigliere comunale Prati Matteo; Il consigliere sig. Prati Matteo (del gruppo Noi di Botticino) legge una dichiarazione, che si allega e abbandona l’aula; Il Sindaco risponde che questa amministrazione ha fatto la sua scelta; L’assessore sig. Cerqui Francesco comunica che se non si fosse indicata la gara, l’Autorità non avrebbe dato un parere favorevole. Ci sono sentenze e orientamenti dell’AVCP. Con la sola proroga senza gara non ci sarebbe stato parere favorevole; Il consigliere sig. Soldi Giovanni ( del gruppo PDL-Lega Nord Botticino) si astiene nel dubbio; Il consigliere sig.ra Lonati Annamaria (del gruppo Botticino Democratica) esprime favorevole e si allega dichiarazione di voto; Dopodichè; IL CONSIGLIO COMUNALE UDITI gli interventi come sopra riportati; PREMESSO che: - nel Comune di Botticino, come noto, si trova il bacino mammifero da cui deriva il famoso "marmo di Botticino”, noto per le sue qualità non solo in Italia ma in tutto il mondo. - il Comune di Botticino è proprietario della maggior parte del bacino marmifero dove viene estratto il marmo c.d. del botticino classico, oltre ad aree di coltivazione di minor pregio e di lavorazione e vagliatura. - allo stato attuale le aree di proprietà comunale destinate alla coltivazione sono date in concessione per lotti programmati nella loro distribuzione sulla base di un Piano di Bacino decennale di coltivazione, attuativo del Piano Provinciale delle Cave e, dopo il 1998, da un Verbale di Consiglio N° 35 del 09/04/2014 progetto esecutivo denominato Ambito Territoriale Estrattivo, giusto Decreto Direttore Area Ambiente della Regione Lombardia 4333 del 25/10/2004 (art.11 della l.r. Lombardia n.14/1998). Dal 1982 ad oggi, il bacino marmifero del Botticino è stato oggetto di tre piani comunali decennali redatti, nel 1982, nel 1992 e nel 2002. - l’attività di coltivazione nel Bacino del Botticino è in sostanza fondata su due distinti titoli: il primo è costituito dalla concessione del Comune di Botticino che conferisce la disponibilità dell’area di coltivazione; il secondo titolo è costituito dall’autorizzazione provinciale alla coltivazione rilasciato in favore del concessionario sulla base di un progetto unitario per l’intero bacino denominato Ambito Territoriale Estrattivo. - in prossimità della scadenza delle concessioni in essere fissata per il 31/12/2014, nel 2013 viene approvato un nuovo Piano di Bacino con deliberazione del Consiglio Comunale n.75/2013. - nella relazione allegata al piano già nell’analisi dello stato di fatto attuale (pag.52, par.3.1.2. relazione al piano 2014-2021) si evidenzia che “Gli spazi operativi in cava alta risultano ormai insufficienti e sarà necessario un deciso ampliamento. Particolarmente delicata appare la situazione determinatasi tra le Unità 4 e 11, ove è stata mantenuta una quinta di altezza eccessiva che dovrà essere rimossa al più presto. In tal senso si dovrà evitare in futuro la sovrapposizione prossima di diverse imprese sulla stessa fascia.” In sostanza l’avanzamento delle coltivazioni verso monte ha reso improcrastinabile un riassetto delle Unità di Cava al fine di evitare la coesistenza sulla stessa fascia di più imprese. Già nel piano vigente fino al 2014 si evidenziava che “tra i fronti delle unità di cava collocate sulla stessa fascia occorre mantenere nel tempo uno sfalsamento adeguato da un lato per contenere le piste di schiera e dall’altro per contenere le pertinenze delle unità del secondo livello e, la motivazione più importante, è quella di impedire interferenze che potrebbero comportare gravi rischi per i lavoratori. Tale distanza non dovrebbe essere inferiore ad un centinaio di metri ed in ogni caso tra le unità dovranno essere mantenute quinte naturali per impedire il rotolamento e la caduta di materiale verso i cantieri sottostanti.” (pag.90 par.6 relazione al piano 2014-2021). Il trasferimento di alcune unità di cava a monte, oltre alla realizzazione di infrastrutture (spazi di servizio e pista di transito) nell’ambito del bacino di cava per il transito di uomini e mezzi in sicurezza, ha fatto emergere all’attenzione dell’Amministrazione la necessità di progettare un nuovo A.T.E. ed un progetto per il riassetto funzionale del bacino, oltre alla realizzazione di quest’ultimo; - con delibera della Giunta Comunale n.9 del 20/01/2014, l’Amministrazione aveva espresso gli indirizzi in merito alle concessioni delle unità di cava del bacino marmifero di proprietà del Comune di Botticino scadenti il prossimo 31/12/2014; PREMESSO inoltre che: con determinazioni n. 20 del 11/02/2014 e n. 38 del 11/02/2014 sono stati affidati gli incarichi di progettazione dell’A.T.E. e della nuova strada di penetrazione delle aree di cava unitamente al riassetto degli spazi di servizio; con deliberazione n. 2 del 07/02/2014, il Consiglio Comunale aveva preso atto degli indirizzi espressi dalla Giunta Comunale; con nota prot. n. 1848 del 10/02/2014, assunta al prot. n. S/1958 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, il Sindaco ha inviato la richiesta di parere in merito alla possibilità di concedere una proroga di 36 mesi alle concessioni in essere; con nota prot. n.2695 del 03/03/2014, assunta al prot. n. 29534 dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, il Sindaco ha inviato una richiesta di parere in merito a talune condizioni e clausole per l’esperimento della procedura di gara; Verbale di Consiglio N° 35 del 09/04/2014 a seguito della richiesta di parere, il R.U.P. individuato dal Sindaco nel Segretario Generale dr. Alberto Bignone, aveva riscontrato ad ulteriori richieste di chiarimenti dell’A.G.C.M. rispetto alle motivazioni espresse nel quesito attraverso mail del 21/02/2014 e 25/02/2014, agli atti dell’ufficio; che con nota prot. n. 19643 del 18/03/2014, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ritenuto congrue le motivazioni rappresentate per legittimare una proroga, fermo restando la necessità di assicurare che l’arco temporale concesso sia il minimo indispensabile per assicurare l’esperimento di una procedura ad evidenza pubblica, configurandosi il differimento del termine di conclusione dei contratti in essere come una limitazione delle regole del mercato; RITENUTO che la coltivazione delle Unità di Cava nel periodo 2002-2014 sulla base del piano del 2002, ha evidenziato solo nel 2013, in occasione dell’approvazione del nuovo piano, la necessità di un riassetto funzionale del bacino che richiede importanti investimenti unitari nelle infrastrutture di servizio a tutela della sicurezza dei lavoratori oltre che della tutela degli obiettivi di salvaguardia ambientale programmati e consistenti nel recupero delle aree dismesse. Questa situazione è dipesa dalla maggiore efficienza di coltivazione nell’ultimo decennio, che ha portato ad un assetto dell’area di coltivazione (Unità di Cava divise per fasce anche sovrapposte) che presenta diversi elementi di criticità. Si consideri che, dopo 25 anni dall’ultimo infortunio, nel 2013 si è verificato il decesso di un operaio impiegato nell’attività estrattiva. RIBADITO che nel rispetto dei principi di non discriminazione e di trasparenza, preordinati ad assicurare le libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi, contemplate dagli artt. 43 e 49 del Trattato CE, è utile ribadire che il Comune di Botticino intende esperire una procedura ad evidenza pubblica per le nuove concessioni decennali delle aree di sua proprietà. CONSIDERATO che, come espresso in narrativa, prima dell’indizione di una nuova gara appaiono improcrastinabili gli investimenti necessari al proseguimento dell’attività di coltivazione in sicurezza nel prossimo decennio. PRESO ATTO che l’entità dell’impegno che il Comune intende assumere è stata stimata in circa 1.500.000,00 euro e si è già proceduto all’affidamento dell’incarico di progettazione. RITENUTO che l’opzione di accollare ai futuri concessionari le opere infrastrutturali non appare ottimale per diversi motivi: a.) la scelta allontanerebbe ulteriormente nel tempo l’intervento di miglioramento funzionale e di sicurezza del bacino di cava; b) in secondo luogo la realizzazione degli interventi deve avvenire in modo unitario e ciò potrebbe produrre problemi di distribuzione degli oneri dell’investimento tra gli eventuali concessionari oltre a costituire un vincolo là dove si prescrivesse in sede di gara il divieto di concentrazioni in capo ad un unico soggetto della concessione delle aree di cava; c) infine si ritiene preferibile la scelta di un appalto diretto dell’ente al fine di tenere sotto controllo i suoi costi e non sopportarli negli esercizi futuri come riduzione del corrispettivo della concessione. PRESO ATTO che l’opzione che il Comune di Botticino intenderà perseguire è quella di articolare l’operazione finalizzata all’affidamento delle nuove concessione attraverso diverse fasi: 1. Avviare l’investimento direttamente con la realizzazione di una pista interna e di aree di servizio, oltre alle dotazioni di sicurezza specifiche per il bacino. 2. Quindi procedere alle nuove concessioni con procedura aperta con un bacino di cava perfettamente funzionale e dotato di standards di sicurezza ottimali. 3. Consentire la prosecuzione dell’attività di coltivazione sulla base delle attuali concessioni, fin quando il nuovo concessionario, individuato con procedura ad evidenza pubblica, consegua l’autorizzazione provinciale alla coltivazione. Al riguardo è doveroso infatti evidenziare che la prosecuzione dell’attività di coltivazione impone un procedimento autorizzativo a cura della Provincia di Brescia che avviene sulla base del titolo di disponibilità dell’area concesso Verbale di Consiglio N° 35 del 09/04/2014 dall’ente proprietario. Questo procedimento, ai sensi delle disposizioni della l.r. Lombardia 14/1998, prevede tempi di rilascio non inferiori a 90 gg., che tuttavia si allungano in considerazione della necessità di coinvolgere soggetti diversi, anche a tutela dei vincoli ambientali insistenti sull’area. Quanto rappresentato imporrebbe un fermo dell’attività di coltivazione là dove alla procedura di individuazione di individuazione dei nuovi concessionari, con il rilascio del relativo titolo, non dovesse essere procrastinata quella dei concessionari uscenti. PRESO ATTO pertanto che : nelle more di questi processi si rende necessaria una proroga delle attuali concessioni per due ordini di motivi ulteriori: a) In primis si evidenzia che l’attività estrattiva e di trasformazione del marmo del botticino e delle altre qualità inferiori, costituisce la spina dorsale dell’economia locale. Si consideri che nel bacino estrattivo sono impiegate oltre 100 persone, a cui se ne aggiungono altrettante nell’ambito delle imprese di trasformazione, senza considerare l’indotto. Questo significa che l’interruzione dell’attività di coltivazione produrrebbe il fermo di un’attività industriale di oltre 200 persone, con un danno economico e sociale rilevantissimo. La continuità dell’attività di coltivazione appare quindi un interesse pubblico fondamentale a tutela dell’economia e dei lavoratori impiegati. b) Nel contempo si evidenzia che gli stessi equilibri economico finanziari del Comune di Botticino si reggono per il 32% circa sulle entrate sui canoni e tariffe connesse alle concessioni e all’attività di coltivazione. Quindi l’interruzione delle stesse si tradurrebbe in uno squilibrio economico finanziario dell’ente e nell’impossibilità di assicurare gli attuali livelli dei servizi, oltre al rispetto del patto di stabilità interno. come rappresentato in narrativa, la necessità degli interventi infrastrutturali è emersa solo nel 2013 con l’approvazione del nuovo Piano di Bacino e, nel frattempo, si sono affidati gli incarichi di progettazione del nuovo Ambito Territoriale di Estrazione e delle opere infrastrutturali dell’area di Bacino. Sotto questo profilo, compatibilmente con le capacità di spesa dell’ente, l’esigenza di un impegno diretto del Comune per risolvere problematiche funzionali e di sicurezza è emersa di recente e, la richiesta di prorogare le concessioni in essere non è riconducibile all’inerzia di questo ente; RITENUTO che: - sotto il profilo giuridico la proroga qui in esame non produce gli stessi effetti dei rinnovi automatici di concessioni in scadenza ovvero di proroghe reiterate e senza limite di durata (che la Corte Cost. ha ritenuto essere distorsivi della concorrenza da ultimo con le sent. n. 171/2013 e 2/2014). - fermo restando la circostanza che la materia rientra tra quelle contemplate dall'articolo 117 della Costituzione ed è riconducibile alla tutela della concorrenza, non si tratta di una proroga automatica senza apposizione di un termine finale delle concessioni in essere, e non vi è alcuna violazione dell’articolo 117 Cost. o apposizione di barriere all’ingresso del mercato delle concessioni marmifere né disparità di trattamento tra operatori economici, avendo la proroga il solo effetto di differire, per un tempo limitato e rigorosamente prestabilito, l’eventuale ingresso di altri potenziali operatori economici nel mercato; VISTO il Parere espresso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato acquisito con nota prot.n. 3691 del 24/03/2014; ACQUISITI sulla proposta di deliberazione, i pareri di regolarità tecnica e contabile dell’atto resi dai competenti Responsabili U.O.C. ai sensi dell’art.49 del D.Lgs. 18/08/2000 n.267; Verbale di Consiglio N° 35 del 09/04/2014 CON voti favorevoli 10, 3 astenuti (Soldi Giovanni, Cantoni Pietro, Tavelli Cristian), su n. 13 consiglieri presenti e votanti; DELIBERA 1. di autorizzare il R.U.P. individuato dal Sindaco a concedere una proroga delle concessioni delle unità di cava del bacino marmifero di proprietà del Comune di Botticino in scadenza il 31/12/2014, per un periodo massimo di mesi 36 decorrenti dal 1° gennaio 2015, al fine di intraprendere quelle fasi rappresentate in narrativa e consentire la realizzazione degli investimenti a cura del Comune, garantendo nel contempo la continuità delle risorse finanziarie pubbliche di cui è beneficiario il Comune e, soprattutto, assicurando i livelli occupazionali e produttivi, diretti ed indiretti, connessi alla coltivazione del Bacino di escavazione del marmo del Botticino; 2. di dare indirizzo al R.U.P. ad assicurare la massima celerità nel completamento delle attività rappresentate in narrativa e ritenute propedeutiche all’esperimento della gara; 3. di prescrivere che l’esperimento della gara dovrà avvenire nelle more del periodo di proroga al fine di garantire che il nuovo concessionario subentrante individuato con procedura ad evidenza pubblica consegua l’autorizzazione provinciale alla coltivazione sulla base del titolo di disponibilità dell’area entro i 36 mesi di proroga; 4. di dare indirizzo che la gara venga esperita con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa ex art. 83 del D.Lgs. 163/06 assicurando prevalenza ai profili di qualità, tutela ambientale, sicurezza e salvaguardia della salute di cittadini, lavoratori, avvalorata da certificazione di qualità; 5. di assicurare che nei contratti di proroga sia prescritto espressamente l’obbligo del rilascio delle unità di cava in concessione a semplice richiesta del Comune entro un termine congruo successivo all’autorizzazione del nuovo concessionario individuato attraverso procedura ad evidenza pubblica; 6. di dare atto che la proroga dei contratti di concessione avviene fatti salvi i limiti di quantità coltivabili autorizzate dalla Provincia; Dopodichè IL CONSIGLIO COMUNALE RITENUTO necessario ed urgente consentire al R.U.P. di procedere con tempestività al perfezionamento dei contratti di proroga delle concessioni oggetto della presente deliberazione, al fine di consentire alle ditte concessionarie di acquisire i titoli di disponibilità propedeutici all’autorizzazione provinciale alla coltivazione con decorrenza dal 1° gennaio 2015; UDITA la proposta del Sindaco intesa a dichiarare immediatamente eseguibile la presente deliberazione per l’urgenza che il provvedimento riveste; VISTO l’art. 134, comma 4 del D.Lgs. 267/2000; CON voti favorevoli 10, 3 astenuti (Soldi Giovanni, Cantoni Pietro, Tavelli Cristian), su n. 13 consiglieri presenti e votanti; Verbale di Consiglio N° 35 del 09/04/2014 DELIBERA - di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile. Verbale di Consiglio N° 35 del 09/04/2014 Letto, confermato e sottoscritto Il Sindaco Mario Benetti Il Segretario Comunale Bignone Dott. Alberto REFERTO DI PUBBLICAZIONE Si attesta che la presente deliberazione viene pubblicata il 30/04/2014, per 15 giorni consecutivi nel sito web istituzionale di questo Comune accessibile al pubblico (art. 32, comma 1 della legge 18 giugno 2009, n° 69). Il Segretario Comunale Bignone Dott. Alberto ESECUTIVITA' La presente deliberazione: [ ] E' divenuta esecutiva il _________ai sensi dell'art. 134, 3° comma del T.U. - D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 [X] E' dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4°, D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267. Il Segretario Comunale Bignone Dott. Alberto Verbale di Consiglio N° 35 del 09/04/2014 COMUNE DI BOTTICINO Provincia di Brescia PARERI ESPRESSI AI SENSI DELL’ART. 49 Comma 1° del D.L. 18 Agosto 2000 n. 267 U.O.C. SEGRETARIO GENERALE Proposta N° 36 Oggetto : AUTORIZZAZIONE ALLA PROROGA DEI CONTRATTI DI CONCESSIONE DELLE UNITA' DI CAVA DI PROPRIETA' DEL COMUNE NELLE MORE DELL'APPROVAZIONE DEL NUOVO A.T.E., DI APPROVAZIONE E RALIZZAZIONE DELLE OPERE DI MESSA IN SICUREZZA DEL BACINO, ED ESPERIMENTO DELLA PROCEDURA DI EVIDENZA PUBBLICA PER LE NUOVE CONCESSIONI Si esprime parere favorevole di regolarità tecnica in quanto la proposta in oggetto è conforme alle norme legislative e tecniche che regolamentano la materia. Botticino, 02/04/2014 IL RESPONSABILE U.O.C. Marzadri dott.ssa Monica COMUNE DI BOTTICINO Provincia di Brescia PARERI ESPRESSI AI SENSI DELL’ART. 49 Comma 1° del D.L. 18 Agosto 2000 n. 267 U.O.C. ECONOMICO FINANZIARIA Proposta N° 36 Oggetto : AUTORIZZAZIONE ALLA PROROGA DEI CONTRATTI DI CONCESSIONE DELLE UNITA' DI CAVA DI PROPRIETA' DEL COMUNE NELLE MORE DELL'APPROVAZIONE DEL NUOVO A.T.E., DI APPROVAZIONE E RALIZZAZIONE DELLE OPERE DI MESSA IN SICUREZZA DEL BACINO, ED ESPERIMENTO DELLA PROCEDURA DI EVIDENZA PUBBLICA PER LE NUOVE CONCESSIONI Si esprime parere favorevole di regolarità contabile in quanto la proposta in oggetto è conforme alle norme legislative e tecniche che regolamentano la materia. Botticino, 02/04/2014 IL RESPONSABILE U.O.C. Quecchia rag. Giacoma
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