Allegato alla delibera del CONVENZIONE TRA L'AZIENDA USL DI MODENA E LA FONDAZIONE ANT ITALIA OLUS - PER L'ASSISTENZA DOMICILIARE A PAZIENTI IN FASE AVANZATA DI MALATTIA. L'anno 2014 il giorno 08 del mese di settembre presso la sede dell'Azienda USL di Modena via S. Giovanni del Cantone,23 - MODENA TRA l'Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena - avente sede a MODENA in Via S. Giovanni, 23 Codice Fiscale e Partita IVA 02241850367 ( di seguito denominata Azienda AUSL), nella persona del suo legale rappresentante Dott.ssa Mariella Martini, nata a Osimo (AN) il 11 dicembre 1952 , Direttore Generale dell’Azienda E Fondazione ANT Italia Onlus (di seguito denominata ANT), avente sede a Bologna codice fiscale e partita IVA 01229650377 , nella persona del suo legale rappresentante dott.ssa Raffaella Pannuti Presidente della Fondazione ANT Italia Onlus nata a Bologna il 14/01/1973; le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo, si conviene e si stipula quanto segue. che la Legge 11 agosto 1991 n. 266 riconosce il valore sociale e la funzione dell'attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo promuovendone lo sviluppo nell'autonomia e favorendone l'apporto originale per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale individuate dallo Stato e dagli Enti pubblici; Pagina 1 di 23 L’art. 14, comma 7 del D.lgs 502/92 recita “ E’ favorita la presenza e l’attività all’interno volontariato e di delle tutela strutture dei sanitarie, diritti. A tal degli fine organismi le di Aziende sanitarie…stipulano con gli organismi, senza oneri a carico del FSR, accordi e protocolli che stabiliscono gli ambiti e le modalità di collaborazione…I rapporti tra le Aziende sanitarie ed organismi di volontariato che esplicano le funzioni di servizio o di assistenza gratuita all’interno delle strutture sono regolati sulla base di quanto previsto dalla L. 266/91 e dalle leggi regionali attuative”; Che con Dlgvo n. 450 del 4/12/97 è stato operato il “Riordino della disciplina tributaria degli Enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative in materia di utilità sociale; Che con circolari n. 59/E del 2007, 12/E del 2009 e 38/E del 2001 dell’Agenzia delle Entrate –Direzione Centrale Normativa e Contezioso, sono stati forniti indirizzi interpretativi su alcune tematiche rilevanti in materia di onlus; che la Regione Emilia Romagna con le LL.RR. nn. 2/2003, 12/2005 e 8/2014, cogliendo la novità del volontariato nel quadro sociale, promuove un atteggiamento di solidarietà per un rapporto che, accanto alla collaborazione operativa su ragioni di "servizio", crea spazi di collaborazione e stimolo reciproco, al fine di incentivare uno sforzo di adeguamento dell'azione pubblica e di quella volontaria ai bisogni e aspettative della popolazione di riferimento; che durante l’ultimo decennio, si sono succedute disposizioni normative/contrattuali nazionali e regionali che hanno sostenuto il Pagina 2 di 23 ruolo centrale del MMG nella presa in carico del paziente eleggibile in assistenza domiciliare integrata e l’Azienda USL di Modena ha sviluppato percorsi formativi e processi organizzativi volti ad implementare la gestione delle cure oncologiche domiciliari da parte delle equipe territoriali delle Cure Primarie; che il Piano Sanitario Nazionale e la legge n. 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” identificano, tra gli obiettivi principali, la realizzazione di interventi per contrastare la patologia neoplastica in fase terminale; che il Piano Sanitario e Sociale della Regione Emilia Romagna 20082010 (approvato con delibera di Giunta n. 1448/2007) ribadisce la centralità delle cure palliative nella fase terminale della vita; che l’assistenza domiciliare al paziente oncologico nell’Azienda USL di Modena è oggi strutturata secondo un modello omogeneo nell’ambito provinciale, che impegna i Medici di Medicina Generale e le Articolazioni Organizzative Aziendali, in coerenza con quanto disposto dall’ACN in vigore (Allegato H-ACN 2009) che identifica nel Medico di Medicina Generale la responsabilità unica e complessiva del paziente; che con deliberazione del Direttore Generale dell’AUSL di Modena n. 31/2012 è stato approvato il modello aziendale di erogazione diffusa delle cure palliative/fine vita che vede nel Punto Unico di Accesso Socio Sanitario (PUASS) lo snodo principale per l’organizzazione dell’erogazione dell’assistenza territoriale, e vede nel volontariato il contributo per la promozione orientata al sostegno delle persone alla Pagina 3 di 23 fine della vita e per il loro supporto, prevalentemente non sanitario e in integrazione all’equipe assistenziale; che con deliberazione del Direttore Generale dell’AUSL di Modena n. 214/2012 è stato altresì approvato il progetto di sperimentazione di consulenze palliative territoriali erogate da parte dei MMG “inter pares” quale diffusione del progetto cure palliative di cui sopra, in cui il MMG è egli stesso consulente e supporto ai colleghi nella gestione delle cure palliative e fine vita; Tutto quanto premesso e intendendo che quanto sopra esposto formi parte integrante e sostanziale del presente atto, le parti convengono e stipulano quanto segue. ART. 1 Finalità e destinatari La presente convenzione si inserisce nell’ambito del progetto di assistenza domiciliare integrata dell’Azienda USL di Modena e costituisce una risorsa finalizzata al raggiungimento degli obiettivi prioritari delle cure domiciliari per pazienti in fase avanzata di malattia che si sostanziano nelle seguenti azioni: supportare il progetto di cura e di vita grazie a progetti individualizzati di assistenza socio-sanitaria a favore di pazienti con patologie croniche caratterizzate da una inarrestabile evoluzione ed una prognosi infausta trattabili a domicilio secondo lo stato dell'arte delle Cure Palliative evitando il ricorso improprio al ricovero in ospedale o in altra struttura residenziale; supportare il progetto di recupero delle capacità residue per migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie; Pagina 4 di 23 supportare i familiari e i care-giver nel progetto di cura e assistenza ed eventualmente trasmettere competenze per un’autonomia di intervento; supportare l'assistenza ai pazienti in fase avanzata di malattia e alle loro famiglie promuovendo un coinvolgimento della comunità; grazie al coinvolgimento delle Associazioni che sono espressione di una comunità solidale far sentire i pazienti e le loro famiglie al centro dell'attenzione collettiva supportare l'attività psicologica e psicoterapeutica, programmata dall'Azienda USL, in coerenza con i livelli essenziali di assistenza, attraverso interventi che verranno richiesti dall’equipe assistenziale; supportare il progetto per l’esecuzione a domicilio della terapia trasfusionale con sangue o emoderivati, posizionamento di PICC e MIDLINE ed esecuzione di toracentesi; ART. 2 – Svolgimento, coordinamento e programmazione dell’attività dell’associazione – impegni della Fondazione ANT. L’ANT, nel pieno riconoscimento del modello adottato dall'Azienda USL di Modena per l'erogazione delle cure palliative, si impegna a fornire la propria collaborazione, in relazione alle esigenze rappresentate dalle equipe multi professionali dell’ADI, sulla base del progetto individuale definito in sede di Unità di Valutazione Multidimensionale. 1. ANT, ispirandosi ai principi di solidarietà umana, assicurerà una presenza di suppporto al Programma Cure Palliative per il Pagina 5 di 23 miglioramento della qualità della vita e delle cure dei malati e delle loro famiglie 2. Per il supporto psicologico , quando richiesto dall'equipe dell'ADI , ANT collaborerà con il Servizio di Psicologia Clinica attraverso psicologi laureati e iscritti all'Albo e/o psicoterapeuti, per interventi di gruppo con l’equipe assistenziale e per colloqui individuali e/o di gruppo con i pazienti e i loro familiari L’azione di ANT si porrà sempre in rapporto di integrazione con le attività del personale sanitario e di assistenza sociale e non potrà mai configurarsi come suppletiva delle stesse. In particolare osservando le indicazioni, criteri di individuazione dei pazienti e le modalità operative previste per le prestazioni domiciliari di seguito identificate. TRASFUSIONI al DOMICILIO. In particolare, essendo la trasfusione un atto medico ad alta incidenza di reazioni, la trasfusione domiciliare di plasma e di piastrine è da riservarsi a casi assolutamente eccezionali. La stessa potrà essere effettuata su tutti i pazienti che, a giudizio del MMG curante, presentino una delle seguenti condizioni,: 1. soggetti anziani con grave anemia cronica (livelli di Hb compresi tra 5 e 8 gr/dl) non altrimenti trattabili con farmaci specifici e con gravi deficit deambulatori; 2. soggetti con patologie oncologiche ma con discrete prospettive di vita (> di 3 mesi); Pagina 6 di 23 3. anemia aplastica, mielodisplasie, sindromi mieloproliferative in pazienti con difficoltà a spostarsi dal proprio domicilio; L’attivazione di ANT per procedere a terapia trasfusionale a domicilio avverrà secondo le modalità operative in allegato 1) facente parte integrante della presente convenzione. Tale attivazione potrà essere preceduta da un confronto tra il MMG Interpares e il Medico ANT al fine di verificare in modo congiunto l'opportunità e l'appropriatezza dell'intervento POSIZIONAMENTO di PICC e MIDLINE Sono sistemi venosi a medio e lungo termine. Il PICC è un catetere venoso centrale la cui punta viene posizionata a livello della giunzione atrio-cavale, mentre il MIDLINE è un catetere venoso periferico la cui punta rimane a livello della vena ascellare o della vena succlavia. La procedura si applica a tutti i pazienti che, a giudizio del MMG, presentino contemporaneamente le seguenti condizioni: 1. condizione clinica: PICC indicati per accesso venoso centrale a breve o medio termine, da utilizzare per infusioni centrali previste per >10 gg e <4 mesi, MIDLINE indicati per infusioni periferiche previste per >6gg: 2. non trasportabilità del paziente; La scelta di utilizzare il PICC rispetto al CVP, deve pertanto tenere conto di criteri di valutazione quali: durata della terapia, la tipologia dei farmaci infusi, le condizioni del patrimonio venoso, i possibili vantaggi per la qualità percepita dal paziente. Pagina 7 di 23 L’attivazione di ANT per procedere a posizionamento di PICC e MIDLINE a domicilio avverrà secondo le modalità operative in allegato 2) facente parte integrante della presente convenzione. Tale attivazione potrà essere preceduta da un confronto tra il MMG Interpares e il Medico ANT al fine di verificare in modo congiunto l'opportunità e l'appropriatezza dell'intervento ESECUZIONE di TORACENTESI EVACUATIVA Per toracentesi evacuativa o terapeutica si intende la rimozione di liquido tramite punta dalla cavità pleurica. Una grossa quantità di liquido può ostacolare a funzione respiratoria del polmone e quindi la rimozione del liquido può consentire un miglioramento della respirazione. La procedura si applica a tutti i pazienti che a giudizio del MMG, presentino condizioni clinica con necessità di evacuazione del liquido pleurico a scopo terapeutico: 1. condizione clinica del paziente che benefici del trattamento in oggetto; 2. paziente non portatore di drenaggio Pleuro-cath; 3. non trasportabilità del paziente; L’attivazione di ANT per procedere a esecuzione di toracentesi evacuativa a domicilio avverrà secondo le modalità operative in allegato 3) facente parte integrante della presente convenzione. Tale attivazione potrà essere preceduta da un confronto tra il MMG Interpares e il Medico ANT al fine di verificare in modo congiunto l'opportunità e l'appropriatezza dell'intervento Pagina 8 di 23 Le prestazioni di cui sopra eseguite da ANT a domicilio devono essere registrate sulla cartella domiciliare presente presso l’abitazione del paziente. In caso di reazione avversa il medico ANT valuterà le misure da adottare, compreso l’attivazione del sistema 118. Le reazione avverse dovranno essere altresì segnalate al MMG. Art. 3 - Sicurezza La tutela dei Professionisti/volontari ,disciplinata dall’Art. 3, comma 12 messi bis, a disposizione da ANT del D.Lgs. n, 81/2008, relativamente ai rischi propri dell’attività che i medesimi andranno a svolgere, è garantita da ANT che si impegna ad adottare tutte le misure necessarie ai fini dell’espletamento dell’attività stessa. L’Azienda USL, nella persona del Direttore della Struttura interessata, è tenuta a fornire al Professionista/volontario, informazioni dettagliate sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui è chiamato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività, provvedendo a che siano poste in essere le misure utili ad eliminare, ovvero a ridurre al minimo, i rischi da interferenze tra l’attività prestata e le altre attività che si svolgano nell’ambito della medesima struttura organizzativa Art. 4 – Impegno della Fondazione ANT ANT assicura la realizzazione degli obiettivi concordati, mediante i Professionisti/volontari che elencherà successivamente all’AUSL, che, nelle situazioni elencate all'Art. 3 agiranno di concerto con le équipe territoriali nel progetto di cura e assistenza socio-sanitaria a favore di Pagina 9 di 23 pazienti, con patologie trattabili a domicilio e in fase avanzata e terminale di malattia,. Art. 5 – Impegno della ASL L’Azienda USL, si impegna a facilitare e rendere agevole l’accesso dei Professionisti/volontari di ANT, pubblicizza ed illustra le finalità di quest’ultima mediante i propri operatori, nell’intento di assicurare il riconoscimento del ruolo assegnato . Si impegna, inoltre, affinchè i servizi di rispettiva competenza si realizzino nelle condizioni di miglior efficienza, nella fattiva reciproca collaborazione, nell’ambito delle specifiche competenze e nella salvaguardia della scrupolosa osservanza delle norme di ordine igienico e comportamentale e della privacy. Art. 6 – Copertura Assicurativa ANT garantisce che i soggetti che svolgono le attività descritte negli articoli precedenti sono assicurati connesse allo svolgimento della contro gli infortuni e le malattie loro attività nonché per la responsabilità civile verso terzi, come da polizza stipulata con la Compagnia di Assicurazioni ……………. n°. ………………. responsabilità civile, e n. ………………………. infortuni e malattia. Come previsto dalla vigente normativa ed in particolare dagli artt. 4 e 7 della Legge n. 266/91, per i Professionisti/volontari che prestano la loro attività presso strutture aziendali gli oneri relativi all’assicurazione obbligatoria saranno, in quota parte all’attività prestata, a carico della Azienda USL, che provvederà a rimborsarne il Pagina 10 di 23 premio anticipato da ANT sempre che non abbia percepito analoga provvidenza da parte della Regione o di altro Ente Pubblico. Art. 7 Determinazione dei rimborsi L'Azienda USL si impegna a sostenere a favore della Fontazione Italia onlus per le attività oggetto della presente convenzione un onere, fino ad un massimo di € 10.000,00 Annui. A titolo di rimborso, saranno considerati i seguenti costi. - rimborsi Km relativi agli spostamenti dei ; - rimborso delle spese sostenute da ANT per supportare le attività di supporto psicologico quali la supervisione d'equipe e i colloqui di sostegno al personale oltre a colloqui individuali e/o di gruppo con i pazienti e i loro familiari. - rimborso degli oneri derivanti dalle coperture assicurative di cui al precedente art. 5, - spese di gestione e funzionamento delle attività prima specificate; ANT verrà rimborsate su presentazione di documentata rendicontazione, fatture, ricevute fiscali e altra apposita documentazione giustificativa. Sono escluse dalla possibilità di rimborso le prestazioni sanitarie ricomprese nei LEA tranne quelle oggetto del presente accordo. La documentazione giustificativa delle spese sarà presentata da ANT all'Azienda USL, Direzione Amministrativa del Dipartimento Cure Primarie, con scadenza semestrale. L'Azienda USL provvederà a rimborsare le spese entro 60 giorni dalla presentazione delle relative note all’Ufficio protocollo. ART. 8 – Obbligo tracciabilità dei flussi finanziari Pagina 11 di 23 Ai sensi di quanto disposto dall'art. 3, comma 8, della legge 136/2010, ANT assume l'obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari relativi al presente contratto, secondo la disciplina contenuta nella legge ora richiamata. L'inadempimento di tale obbligo comporta la risoluzione di pieno diritto del presente contratto, ai sensi dell'art. 1456 del codice civile. ART. 9 Incompatibilità ANT, richiamato il regime delle incompatibilità previsto dalla normativa vigente, si dichiara consapevole e a conoscenza che è fatto divieto avere tra coloro che ricoprono posizioni di Presidente o all’interno degli Organi Direttivi, personale in posizione di incompatibilità. 1. ANT, con cadenza annuale e comunque ad ogni modifica che in corso d’anno dovesse intervenire, l’elenco nominativo costantemente aggiornato e/o integrato, dei propri aderenti in posizione di Presidente e componenti degli Organi Direttivi dell’Associazione medesima. 2. L’individuazione di situazioni di incompatibilità potrà comportare la risoluzione di diritto della convenzione ai sensi dell’art. 1456 c.c., previa formale diffida all’eliminazione dei rapporti di cui sia stata verificata l’incompatibilità e perdurante inadempienza, qualora non sia comprovata la buona fede nell’esecuzione del contratto. ART. 10 - Applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali. I volontari/operatori di ANT sono tenuti al rispetto del D.Lgs. 196/2003 e s.m.i. e della regolamentazione aziendale. In ogni caso ANT si impegna alla corretta ed integrale applicazione della normativa in materia di tutela della riservatezza, con ogni relativa assunzione di diretta responsabilità Pagina 12 di 23 per eventuali danni cagionati ad altri in conseguenza di un illecito trattamento di dati imputabile ai suoi associati. Art. 11 - Durata e recesso La presente convenzione avrà durata dal settembre2014. al 31 dicembre 2015; il tacito rinnovo non è consentito. La convenzione potrà essere rinnovata solamente su espressa richiesta scritta di ANT, presentata entro il 1° settembre dell’anno di scadenza, la Convenzione potrà essere aggiornata, eventualmente modificata ed integrata nel tempo, alla luce di eventuali nuove esigenze delle parti, previo nuovo accordo scritto. Resta salva la facoltà di recedere in qualsiasi momento dalla presente Convenzione, previo avviso di mesi 3, notificato tra le parti a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Art. 12 – Agevolazioni fiscali Il presente atto è esente dall’imposta di bollo e dall’imposta di registro ai sensi dell’art. 8, comma 1, della Legge 11 Agosto 1991, n° 266. Le attività svolte da ANT non si considerano prestazioni di servizi ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, ai sensi della Legge 266/1991, art. 8, comma 2. Il presente atto è soggetto a registrazione solo in caso d’uso come disposto dall’art. 5 del DPR n. 131/1986; in tal caso le spese di registrazione sono a carico della parte richiedente. Art. 13 – Controversie Per eventuali controversie relative all’interpretazione, applicazione o risoluzione della presente Convenzione, le parti ne devolvono Pagina 13 di 23 concordemente la soluzione bonaria alla Direzione medica e/o amministrativa della struttura interessata la quale interpella il rappresentante di ANT; con ciò senza pregiudizio alcuno al diritto delle parti di far valere le proprie ragioni in sede giurisdizionale. Art. 14 – Foro Competente Le parti eleggono in via esclusiva quale foro unico competente quello di Modena. Art.15 – Norma di Rinvio Per tutto quanto non previsto dalla presente Convenzione, si fa esplicito rinvio al codice civile, alla normativa nazionale e regionale vigente in materia. Letto, approvato e sottoscritto li L’ AZIENDA USL di MODENA Direttore Generale (dott.ssa Mariella Martini ) . .. Fondazione ANT Il Presidente (dott.ssa Raffaella Pannuti) Pagina 14 di 23 PROTOCOLLO di ATTIVAZIONE ANT per le PRESTAZIONI DOMICILIARI Allegato 1) TRASFUSIONI al DOMICILIO. Modalità operative Il Medico di Medicina Generale (MMG) che ritenga opportuno procedere a terapia trasfusionale domiciliare, informa l’assistito sui rischi e benefici della proposta terapeutica, acquisisce il consenso firmato e secondo il modulo di consenso in allegato 4) alla presente convenzione e attiva il percorso di seguito indicato. Richiesta di prestazione trasfusionale da parte del MMG da lasciare al domicilio del paziente su ricettario regionale nella quale saranno riportati i seguenti elementi: 1. dati anagrafi del paziente; 2. diagnosi clinica e dati di laboratorio che motivano la richiesta; 3. non trasportabilità del paziente; 4. tipo e quantità dell’emocomponente richiesto; Il MMG richiede espressamente al Servizio Infermieristico Domiciliare di attivare ANT tramite comunicazione diretta (telefonica, fax, posta elettronica) ; i riferimenti telefonici di ANT sono nell’allegato 5) della presente convenzione. Il Servizio Infermieristico, acquisito il parere favorevole del ROAD, attiva l’ANT per la prestazione. Pagina 15 di 23 L’ANT provvede all’esecuzione della prestazione entro 5 giorni lavorativi dalla richiesta inviata. La prestazione trasfusionale a carico di ANT comprende: 1. prelievo a domicilio del campione di sangue per l’esecuzione dei test pretrasfusionali (determinazione del gruppo, ricerca anticorpi irregolari, prova di compatibilità); 2. consegna dei campioni e della richiesta, redatta dal MMG, di emocomponenti al Servizio Trasfusionale del Policlinico; 3. comunicazione al Servizio Infermieristico dell’appuntamento per l’esecuzione della prestazione trasfusionale al domicilio; 4. ritiro delle sacche previo accordo diretto con il Servizio Trasfusionale; 5. esecuzione della trasfusione secondo le indicazioni del Servizio Trasfusionale, 6. smaltimento del materiale utilizzato secondo le procedure del Servizio Trasfusionale; I punti in elenco sopra descritti devono essere registrati sulla cartella presente a domicilio del paziente e eventualmente sulla cartella del Servizio Trasfusionale. In caso di reazioni trasfusionali il medico ANT valuterà le misure da adottare compreso l’eventuale attivazione del 118. Sempre nel caso di reazioni trasfusionali, è richiesta la segnalazione al Servizio Infermieristico Domiciliare e al MMG e la registrazione dell’evento in cartella. Pagina 16 di 23 Allegato 2) POSIZIONAMENTO di PICC e MIDLINE MODALITA’ OPERATIVA Il Medico di Medicina Generale (MMG) che ritenga che ritenga necessario l’inserimento di un sistema venoso a medio-lungo termine, , informa l’assistito sui rischi e benefici della proposta terapeutica, attiva il percorso di seguito indicato. Richiesta di posizionamentodi PICC o MIDLINE da parte del MMG da lasciare al domicilio del paziente su ricettario regionale che deve riportare i seguenti dati: 1. dati del paziente 2. trattamento da eseguirsi per via venosa e durata dello stesso al fine di motivare l'impianto. Il Servizio Infermieristico Domiciliare, acquisito il parere favorevole del ROAD, attiva l’ANT per la prestazione ( vedi allegato 5 con i riferimenti telefonici ANT ) L’ANT provvede all’esecuzione della prestazione entro 5 giorni lavorativi dalla richiesta inviata. La prestazione di posizionamento PICC – MIDLINE da parte del medico ANT comprende : 1. consulenza telefonica tra Servizio Infermieristico / MMG e Medico ANT circa il dispositivo medico ritenuto più idoneo alle caratteristiche del paziente e del trattamento terapeutico; 2. informazione al Servizio Infermieristico dell’appuntamento per Pagina 17 di 23 l’esecuzione della prestazione domiciliare per concordare l’appuntamento congiunto con l’Infermiere ADI; 3. acquisizione del consenso firmato ed esecuzione della prestazione con prima fornitura da parte dell’ANT del dispositivo da inserire; corretta tracciabilità del dispositivo utilizzato con l’apposizione dell’etichetta adesiva del prodotto nella cartella Domiciliare. Il Dispositivo utilizzato verrà richiesto secondo procedura Aziendale dal Coordinatore del SADI o suo delegato e reso all’ANT entro 2 mesi dalla prestazione. I punti in elenco sopra descritti devono essere registrati sulla cartella presente a domicilio del paziente In caso di reazioni avverse il medico ANT valuterà le misure da adottare compreso l’eventuale attivazione del 118. Sempre nel caso di reazioni avverse è richiesta la segnalazione al MMG. Pagina 18 di 23 Allegato 3) ESECUZIONE di TORACENTESI EVACUATIVA MODALITA’ OPERATIVA Il Medico di Medicina Generale che ritenga necessaria l’esecuzione di Toracentesi evacuativa a scopo palliativo procede con la richiesta su ricettario SSN di esecuzione toracentesi che deve riportare: 1.dati del paziente 2.condizione clinica 3.diagnosi Il Servizio Infermieristico Domiciliare, acquisito il parere favorevole del ROAD, attiva l’ANT per la prestazione ( vedi allegato 5 con i riferimenti telefonici ANT ). L’ANT provvede all’esecuzione della prestazione entro 3gg lavorativi dalla richiesta inviata. Il medico ANT : concorda con il servizio infermieristico l’appuntamento per l’esecuzione della prestazione domiciliare da eseguirsi insieme con l’Infermiere ADI; acquisisce il consenso firmato ed esegue la prestazione con materiale fornito dall’Azienda Sanitaria rimanendo a domicilio del paziente fino a prestazione conclusa. registra l’avvenuta prestazione sulla cartella presente a domicilio del paziente In caso di reazioni avverse il medico ANT valuterà le misure da adottare Pagina 19 di 23 compreso l’eventuale attivazione del 118. Sempre nel caso di reazioni avverse è richiesta la segnalazione al MMG. Pagina 20 di 23 Allegato 4) MODULO CONSENSO INFORMATO Pagina 21 di 23 Allegato 5) RIFERIMENTI TELEFONICI, FAX E MAIL DI ANT Pagina 22 di 23 Allegato 6) PROTOCOLLO SERVIZIO TRASFUSIONALE Pagina 23 di 23
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