orsi mangelli 2014

PREMIO ORSI MANGELLI 2014
Un finlandese a Torino
di Elisabetta Busso
È
statisticamente provato che il Gran Premio
Orsi Mangelli è una
corsa che piace molto
agli stranieri, la maggior parte vincitori in questo contesto, com’è anche accaduto anche in
quest’ ultima edizione torinese (dal
momento che pare ormai certa la
riapertura di San Siro trotto per
l’aprile 2015). Era il favorito della
corsa e da favorito ha corso, vincendo a mani basse. Stiamo ovviamente parlando del finlandese Jontte Boy, il pupillo di Thomas Korvenoja. Del resto si presentava con
credenziali forti: vincitore del Campionato Europeo dei tre anni, 8 vittorie su 9 uscite nell’annata, per un
record di 1.11.5 sul miglio e di
1.12.6 sulla media distanza. Era la
prima volta che correva in Italia,
quindi qualche dubbio sul come si
sarebbe potuto trovare sulle nostre
piste c’era, ma come abbiamo visto
ha scherzato con gli avversari. Uno
schema di corsa semplicissimo,
una volta assunto il comando con
un “…prego si accomodi di Sansone Bar”, ha dominato come ha voluto senza mai impaurirsi, sembrava quasi più un lavoro pubblico che
una corsa. Media finale 1.13.9 con
un comodo primo km per allungare poi nell’ultimo mezzo giro finale.
Certamente c’è un po’ di rammarico per Sceicco, ma l’allievo di Andrea Guzzinati c’è. Il cavallo ha
sbagliato in partenza, mettendosi a
fare il suo solito balletto prima ancora che la macchina si muovesse;
a quel punto per Andrea non rima-
Passaggio dell’Orsi Mangelli con Jontte Boy al controllo della corsa
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neva altro da fare che
subirlo pazientemente, perdendo una cinquantina di metri.
All’imbocco della retta è ancora ultimo, per questo solo “AG” sa come
ha fatto ad andare ancora a prendere il terzo posto stampando a fil
di palo Stankovic Ok. Ovviamente
non sapremo mai come sarebbero
andate le cose senza quell’errore,
ma di certo la prestazione del portacolori della scuderia Louisiana
ha impressionato tutti. Ottimo secondo Sansone Bar, che dimostra
di avere davvero una forma eccezionale; dopo la bella prestazione
del Derby ha confermato le speranze del team, che aspettano ora una
meritata vittoria. Tre su di una fila
per la terza moneta che vedeva ap-
Arrivo vittorioso e solitario per Jontte Boy
punto Sceicco su Stankovic Ok e lo
svedese Easytowin. L’allievo di Enrico Bellei, correva in pariglia in
schiena a Superbo Capar rimasto
aria in faccia che ovviamente calava all’ingresso dell’ultima curva,
dove veniva passato all’esterno da
Bellei, seguito da Easytowin, 57.4
per gli ultimi 800 metri, per un finale combattuto solo per le piazze.
Un Mangelli iniziato però malissimo, con il ritiro del Derbywinner
Sugar Rey, per un problema accusato in paddock ad un nodello, ma
soprattutto per il drammatico inci-
L’Orsi Mangelly filly di Swan Wise As
dente occorso al Van di Andrea
Sarzetto all’altezza di Piacenza, dove l’automezzo era finito per strada
ribaltandosi; ci sono volute sei ore
prima di estrarre tutti i cavalli dal
mezzo. Per fortuna solo varie escoriazioni ma nulla di grave, così come anche per gli uomini che erano
a bordo, un grande spavento che si
può raccontare a cuor sereno. Più
tranquillo il Filly, dove Swan Wise
As la portacolori di Antonio Somma, interpretata al meglio da Roberto Vecchione ha dominato senza problemi, se non quello di con-
tenerla dopo un avvio micidiale in
27.7. Ma la conosciamo tutti benissimo questa bella figlia di Varenne,
con quel suo certo caratterino che
ha messo più volte in difficoltà chi
aveva il compito di cercare di gestirla. Ottimo lavoro da parte di
Holger Ehlert che pian piano sta
cercando di plasmarne il carattere.
12.4 per il primo giro per sparare
un altro 27.6 al penultimo quarto,
per un ragguaglio finale di 1.12.5.
Alle sue spalle a darsi battaglia ci
hanno provato in tanti, ma vogliamo anzitutto segnalare la prestazione di Sharon Gar, trovatasi a girare al di fuori, che a metà dell’ultima curva prendeva, come si suol
dire “un inciampone”; solo la bravura di Pippo Gubellini, le consentiva di evitare l’errore. Slalom degno di Tomba, per Saphire Bi.
L’Enrico Nazionale si doveva inventare i varchi, grazie alla duttilità della cavalla dell’Ingegner Biasuzzi, per aggiudicarsi un ottimo
secondo posto, precedendo Smeralda Jet.
Con il Mangelli, si è praticamente
chiusa la stagione dei gran premi
per Torino. Appuntamento a non si
sa quando, vista la mancanza di
programmazione che a oggi penalizza, secondo il parere di chi vi
scrive, una piazza che forse varrebbe la pena salvare.
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