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Concerto al Cottolengo di Bra, 14 maggio 2014
Anche quest'anno, com'è tradizione da più di vent'anni ormai, gli alunni della Scuola
Media Statale "Piumati-Craveri-Dalla Chiesa" si sono esibiti in un concerto a favore
degli anziani ospiti della casa di riposo "Il Cottolengo" di Bra.
Quest'anno è toccato agli studenti delle classi II A, II B, II C, III F, armati di spartiti,
flauti dolci e tanto entusiasmo. Alcuni alunni della II A hanno anche suonato il
violino, la chitarra elettrica e il flauto traverso. La prof.ssa Milanesio Caterina ha
accompagnato la performance dei ragazzi con la tastiera elettronica, la prof.ssa
Bonardi Antonella ha diretto il coro e i proff. Coraglia Antonio e Preve Valter hanno
collaborato suonando il flauto e cantando. L'organizzazione è stata curata dalla
prof.ssa Lamberto Assunta.
E' stato un bel momento di festa, durato poco più di un'ora, molto gradito dagli
anziani, che hanno potuto riascoltare i canti tipici dei loro tempi giovanili, con un
repertorio che spaziava dagli anni '20 agli anni '60: "Piemontesina, Aveva gli occhi
neri, Reginella campagnola, Papaveri e papere, Marina, Vecchio scarpone" e tanti
altri. Purtroppo, la maggior parte degli anziani si trovava sulla sedia a rotelle, ma una
di loro, più arzilla, ha accompagnato per tutto il tempo il concerto battendo il tempo
con i piedi, fino a lanciarsi, insieme ad alcuni insegnanti e collaboratori, in un vero e
proprio ballo, tra valzer, tango e cha-cha-cha. In conclusione del concerto, dopo
alcuni bis, sulle note di "O mama, mama"gli alunni, insieme ad alcuni insegnanti,
genitori e personale dell'Istituto, hanno formato un lungo trenino danzante con il
quale hanno allegramente salutato gli anziani ospiti del Cottolengo, promettendo di
tornare il prossimo anno.
Le suore si sono complimentate con gli insegnanti, non soltanto per l'ottima
esecuzione dei ragazzi, ma soprattutto per il loro comportamento rispettoso ed
educato.
Questa esperienza ha colpito profondamente i ragazzi, felici di aver portato, anche
se per poco tempo, allegria e gioia di vivere a coloro che soffrono, imparando che
donare arricchisce quanto ricevere.