Il Cammino di Francesco e la montagna 1° Pacchetto turistico Rieti - Terminillo - Convento di Santa Maria della Foresta Indirizzo: Convento Santa Maria della Foresta Via Foresta 02100 - Rieti Tel. 0746 200085 Orari d’apertura al pubblico: 8.30 – 12.00 / 14.30 - 18.30 http://www.provincia.rieti.it/ http://www.camminodifrancesco.it/ Chiesetta di San Fabiano Santa Maria della Foresta 1° GIORNO Visita al Centro Storico di Rieti. Città principale della Sabina e capoluogo di provincia è situata a circa 400 m. s. m. Il nucleo primitivo della città si sviluppò su un'altura calcarea che ne rappresenta attualmente la parte più elevata e centrale (intorno alla Piazza Vittorio Emanuele e al Teatro Comunale); questo nucleo originario si è andatovia via ampliando per poi estendersi in varie direzioni. L'antica Reate fu una delle più antiche e principali città dei Sabini. Non abbiamo notizie storiche della città prima della conquista romana; nel 211 a. C. Annibale passò sotto le sue mura sulla via di Roma; nel 205 Reate assieme con gli altri Sabini contribuì volontariamente ai rifornimenti di Scipione. Certamente fu mantenuta al grado di prefettura fino al tempo augusteo; in tempi imperiali fu elevata tuttavia a municipio, e sotto Vespasiano accolse un gran numero di veterani, senza avere però il titolo di colonia. Di Reate furono originarî l'erudito Varrone e l'imperatore Vespasiano. Il fertilissimo territorio reatino, bagnato dalle acque del Velino e dei suoi affluenti Turano e Salto, soggetto a lavori idraulici per la regolazione dei corsi dei fiumi sino dalla conquista della Sabina da parte di M. Curio Dentato, fu causa di gravi e secolari dispute fra la città e la vicina Interamna (Terni), dispute per le quali una volta fu chiamato a patrono di Reate Cicerone, che difese la sua causa davanti agli arbitri nominati dal Senato. Durante la dominazione dei Goti fu retta da un priore; dipese poi dal ducato di Spoleto e fu sede di un importante gastaldato. Nel sec. IX la devastarono i Saraceni. In quel secolo e fino alla prima metà del XII, Rieti è retta da un conte. Nel 1149 la città patisce assedio e distruzione ad opera di Ruggero di Sicilia; in quel periodo si colloca l'origine del comune (1171, prima menzione dei consoli). Nel 1198 Rieti fa atto di omaggio ad Innocenzo III (creazione del podestà) e da allora in poi resta sempre fedele alla Chiesa, e più volte sede e rifugio del papa. Durante il periodo avignonese subì in modo particolare le ingerenze dei sovrani angioini, data la sua vicinanza al regno di Napoli, e fu travagliata dalle lotte di parte. Non ebbe difficoltà a riaccostarsi alla Chiesa nel 1354, assoggettandosi al cardinale Alborno. Al tempo della guerra degli Otto Santi, pur non abbandonando le parti del papa, si diede in signoria temporanea a Cecco Alfani, la cui famiglia ebbe poi per vari decennî il predominio in Rieti. Rinaldo Alfani è nominato da Martino V vicario, ma nel 1425 la potente famiglia è bandita. La storia di Rieti non registra, da allora in poi, fatti di molto rilievo; la città appare spesso in contesa con le vicine città abruzzesi per ragioni di confine, e con Terni a causa della Cascata delle Marmore. Nel 1798-99 Rieti fa parte del dipartimento del Clitunno; nel 1809-1814 di quello del Tronto ed è sottoprefettura. Nel 1816 Pio VII la erige a capoluogo di delegazione. Da ricordare, nel 1821 la battaglia avvenuta al Colle di Lesta fra il Pepe ed il Frimont; nel 1831 il vano assalto del Sercognani; nel 1860 (23 settembre) l'ingresso delle truppe italiane. Rieti viene allora assegnata alla provincia di Perugia (fino al 1923), poi a quella di Roma, e nel 1927 diviene capoluogo di provincia. Della Rieti romana rimangono pochi elementi . Sono avanzi di mura in via Pescheria, in via Pagina 2 Roma, in via Pellicceria e altrove, da cui si può ricostruire il tracciato della cinta romana. Altri avanzi cospicui di mura perimetrali di una vasta costruzione furono trovati, recentemente, a circa quattro metri di profondità, nei lavori di sbancamento compiuti sulla piazza Vittorio Emanuele e sono ancora visibili. Una costruzione romana d'importanza notevole è il ponte sul Velino, che costituiva la parte terminale di un viadotto ad archi rampanti che si svolgeva quasi in direzione dell'attuale via Roma terminando all'antica porta romana. Alcune parti di questo viadotto si possono osservare in sotterranei di abitazioni lungo la via Roma. Tra le costruzioni medievali reatine, quella che domina il centro della vecchia Rieti, è tutto l'insieme pittoresco, che va dalla torre campanaria del 1252, dalla cattedrale, dal palazzo papale, fino all'arco di Bonifacio VIII. Del palazzo papale oggi sono restituiti alla luce i grandiosi portici a crociera del 1283. La cattedrale fu iniziata nel 1109; nel 1157 fu consacrata la cripta che ancora si conserva integra, mentre la chiesa superiore, terminata nel 1225, fu internamente modificata nel 1639 quando già, in varî periodi precedenti, erano state aggiunte cappelle praticando aperture nelle due navate laterali. Nella cappella di Santa Barbara, protettrice di Rieti (il cui corpo è venerato, in una bellissima urna marmorea, nell'altare maggiore della cattedrale), la statua in marmo è su disegno del Bernini. Una caratteristica notevole della città di Rieti è quella di avere ancora, quasi completa, la cinta delle mura medievali, sia pure in varie parti restaurate più volte. L'arte della rinascenza e l'arte barocca sono testimoniate nell'architettura di alcune chiese e in diversi palazzi del centro storico. Palazzi degni di essere segnalati sono quello Vecchiarelli in Via Roma, di Carlo Maderno, quello Vincentini (oggi palazzo del governo) con la pittoresca loggia del VIgnola (sec. XVI), il palazzo Sanizi (oggi sede dei Tribunali), l'ex palazzo del Podestà (sec. XIV), ampliato e modificato nel sec. XVII per la costruzione del primo seminario istituito nel mondo dopo il Concilio di Trento, il palazzo comunale con la facciata principale del Brioni (sec. XVIII) con il fianco sulla Via della Pescheria che rimonta al sec. XIII con aggiunte del sec. XVI. Non vanno poi dimenticate per il particolare interesse alcune costruzioni medievali in Via S. Rufo, in via S. Carlo, in via Pellicceria. STRUTTURE RICETTIVE A L B E R G H I (€ 50,00 - € 100,00) Grande Albergo Quattro Stagioni – Piazza Cesare Battisti, 14 – Rieti – 0746 271071 Hotel Cavour – Piazza Cavour 10 – Rieti – 0746 485252 Hotel Miramonti – Piazza Oberdan, 5 – Rieti – 0746 201333 Park Hotel Villa Potenziani – Via San Mauro, 6 – Rieti – 0746 202765 Hotel Arcangelo – Via Vaiano, 52 – Vazia (Rieti) – 0746 220202 Hotel Blu – Via Salaria per l’Aquila, 52 – Rieti – 0746 203064 Hotel Valentino – Via Rieti, 9/13 – Vazia (Rieti) – 0746 220247 Pagina 3 AGRITURISMI Campogelato – Via Campogelato, 4 – Rieti – 0746 754175 – 338 7677135 La Collina – Via Torretta, 142 – Rieti – 0746 481326 – 320 6204747 La Selva – Via Salaria per Roma 43/A – Rieti – 347 3209024 – 346 0438613 B&B A casa di Gianna – Via Corsica, 16 – Vazia (RI) – 0746 220304 – 338 8187348 Camere della Piana – Via Torrente, 4 – Rieti – 327 0630428 Campoloniano – Via E.Pollastrini, 5 – Rieti – 0746 250638 -348/3803375 Casa Simonetti – Viale Maraini, 5 – Rieti – 0746 483396 - 340/0759816 Casale Giuseppina – Loc. Maglianello – Via Salaria per Roma, 75 – 0746 73017 - 333/2450828 Casale Paris – Via Comunali – Chiesa Nuova (RI) - 347 1739609 Castellani – Via Suor Carla Miglioli, 10 – Rieti – 0746 338 8286276 Centro D’Italia – Via F.lli Tizi, 21/c – Rieti – 338 6621120 – 338 1327907 Civico 27 – Via Paterno, 27 – Rieti – 320 0152886 Come a casa tua – Via Arco dei Ciechi – Rieti – 389 6638115 Da Egizia – Via Paterno, 14 – Rieti – 0746 484364 – 393 4721686 Dalì – Via Roma, 23 – Rieti - 329.0541665 - 329.9593372 Gli Abeti – Via A.Liberati, 73 – San Giovanni Reatino – Rieti - 0746 73282 Il Giardino di Mary – Vazia – Via Malfatti, 21 – Rieti – 0746 220811 – 339 7988732 La bifora del Medioevo – Via S.Agnese, 40 Rieti – 0746 200288 - 333/2944771 La camelia – Vicolo S.Anna, 21 – Rieti – 331 4400198 La fontana di Davide – Via Cantalice, 27 Rieti – 0746 221361 – 340 6967048 La spiga – Via Chiesa Nuova, 32/b – Rieti – 0746 491172 – 392 1604773 La terrazza fiorita – Via Pellicceria, 3 – Rieti – 0746 296949 – 347 7279591 La vela – Via Lazio, 2 – Vazia – Rieti – 0746 220220 - - 339/2301210 Little Moon – Via La Foresta, 23 – Rieti – 349 4788461 Luciana – Via Suor Carla Miglioli, 8 – Rieti – 0746 483701 – 338 8286276 Montegambero – Via Torretta, 15 – Rieti – 0746 201240 – 334 3651213 Palazzo Antico – Via Garibaldi, 89 – Rieti – 0746 271548 - 3355324004 Porta Conca – Via Bevilacqua, 20 – Rieti – 0746 203450 – 328 6545214 Porta Romana – Via Magliano Sabina, 23 – 0746 483836 – 340 4837037 Raggio di sole – Via Luigi Cipriani, 339 – Rieti – 0746 25843 - 338/6330072 San Martino – Via San Martino, 21 – Rieti – 0746 484689 - 393/293861 7Camini – Via 7Camini, 38 – Rieti - 347/8829498 - 347/4480900 Stella Polare – Via A.M.Ricci, 107 – Rieti – 338 6221120 Villa dell’Annunziata – Via Foresta, 26 – Rieti – 0746 259675 – 348 4982191 *Dati forniti da Confcommercio Rieti – 2014 2° GIORNO Visita al Terminillo. Pagina 4 Chiesa di San Francesco, Sentiero Planetario, ‘I tre faggi’, i Cinque Confini, Campoforogna, Rifugio ‘Angelo Sebastiani’, Sella di Leonessa. La montagna la cui cima più elevata si erge a 2213 metri si pone a confine tra la Sabina e l’Abruzzo. Costituita da una mole di potenti calcari è costituita da una serie di vette che superano i 2000 metri. Tra queste il Terminilletto (2108 mt) su cui sorge il rifugio Umberto I e il Sassatelli (2079 mt). Inciso da profondi valloni (V. di Lisciano, V. Ravara, Fosso dei Maloni, ecc.), il gruppo ha un aspetto alpestre e pittoresco; in basso i versanti sud e sud-est sono coperti da castagneti, più in alto vi sono le faggete (Bosco di Vallonina a nord). Le restanti zone sono caratterizzate da verdi pascoli. Il Terminillo, visibile anche da lontano (anche da Roma), è da tempo base e meta prescelta dagli appassionati di sci alpinismo e roccia. Una funivia caratteristica risalente al ventennio del XIX secolo collega il piazzale dei Tre Faggi alla vetta. Attiguo al citato piazzale è il Sentiero Planetario sul quale si avvicendano pannelli illustrativi e plastici sul sistema planetario, sentiero che in inverno diviene il tracciato della pista di sci di fondo che dal centro abitato si snoda lungo i boschi di faggi per diversi chilometri. Sulla sommità è suggestivo il panorama visibile dalla Sella di Leonessa, un valico che raggiunge i 1890 mt s.l.m. Di recente la stazione montana, vivibile sia d’estate che in inverno, offre agli appassionati di arrampicata sportiva due opportunità di climbin: il Parco dello Scoiattolo presso Piazzale Zamboni a Pian dè Valli e Fagus Park a Fonte Nova di Leonessa sul versante nord. ALBERGHI Hotel Bucaneve – Via dei Cerri, 9 – Loc. Pian dè Valli – Terminillo (RI) 0746 261112 Hotel La Lucciola – Via dei Ginepri, 27 – Loc. Pian dè Valli – Terminillo (RI) – 0746 261138 Hotel Piccola Baita – Via dei Licheni, 39 – Loc. Campo Togo – Terminillo (RI) – 0746 261123 Hotel Sporting Tre Cime – Loc. Campoforogna – Terminillo (RI) – 0746 261070 Hotel Terminillo – Loc. Campoforogna – Terminillo (RI) – 0746 261014 Hotel Togo Palace – Piazzale Zamboni, 10 – Loc. Pian dè Valli – Terminillo (RI) – 0746 261274 RISTORANTI - BAR Sfizi di Vini – P.le Pian dè Valli, 39 – Terminillo (RI) - 334 3073575 Bar Terminillo di Leoncini Rosella – Via dei Villini – 0746 261534 Pagina 5 3° GIORNO Rieti – Convento Santa Maria della Foresta LA STORIA DEL CAMMINO San Francesco ha tracciato nella Valle Santa un percorso di conversione e lode a Dio attraverso l’amore per la natura e uno stile di vita dedito ai valori della semplicità e operosità. La sintesi del suo passaggio è rappresentata dai quattro santuari della Valle Santa e dalla chiesa di San Francesco al Terminillo dove, dall’alto dei suoi 1623 metri di altitudine, il tempio dedicato al Santo abbraccia con un gesto simbolico tutti i luoghi francescani della valle. Il Convento di Santa Maria della Foresta è immerso tra boschi di querce e castagni a pochi passi da Rieti. E’ l’Eremo francescano dove avvenne la moltiplicazione del vino e dove probabilmente Francesco compose il Cantico delle Creature come atto di ringraziamento al Signore per la promessa di vita eterna. All’inizio del 1225 Francesco era giunto nella Valle Reatina proveniente da Assisi. L’immagine ricorrente del Santo lo raffigura con la testa coperta da un grande cappuccio e gli occhi protetti da bende di lana e lino per i dolori provocati dalla luce del giorno. Bisognoso di cure, era stato invitato dal cardinale Ugolino Conti, futuro Papa Gregorio IX, a curarsi a Rieti dove si era trasferita la Curia Papale seguita da valenti medici e dove, nel periodo di soggiorno, l’aria mite e la meditazione portarono grande sollievo al suo fisico molto provato dalla malattia. Si era stabilito in una parrocchia di campagna detta di San Fabiano e vi era rimasto circa cinquanta giorni in attesa dell’intervento agli occhi che fu effettuato a Fonte Colombo. La canonica era abitata da un prete che viveva dei prodotti della terra e della vigna. Gli abitanti dei dintorni saputo che il Santo dimorava presso il Santuario, transitavano dalla vigna adiacente raccogliendone i grappoli prelibati, tanto da diradarla e rendere impossibile il raccolto dell’uva. Di questo si lagnò il sacerdote che ospitava Francesco tanto che il Santo lo esortò a confidare nella provvidenza. Le parole si tramutarono in miracolo e al momento della vendemmia i pochi grappoli furono moltiplicati e il Convento ottenne ‘venti some di ottimo vino’. Un miracolo molto simile a quello che Gesù compì alle nozze di Cana. Pagina 6 Il Convento si chiama oggi Santa Maria della Foresta e ora come allora è incorniciato da una vigna tenuta in buono stato a ricordo del miracolo dell’uva. Prima di giungere al Convento il vialetto è caratterizzato dalle stazioni della Via Crucis realizzate su maioliche di scuola napoletana del XVIII secolo. Sulla destra della stradina su un piccolo rilievo si trova una grande scultura raffigurante Francesco con quattro dei suoi seguaci in atto di celebrare il Cantico delle Creature. L’ingresso il Santuario è costituito da due corpi di fabbrica; a destra la Chiesa attuale che comprende quella originaria di San Fabiano con attiguo uno spoglio campanile. A sinistra c’è l’atrio del complesso conventuale con tre archi a tutto sesto al piano terreno e sopra tre piccole finestre rettangolari con vetri policromi che riproducono ‘Frate foco’, il Santo in estasi con il sole che spunta dal monte Terminillo e ‘Sorella acqua’. Dall’atrio si accede sia al chiostro, nel quale si trovava l’originaria vigna del miracolo dell’uva, con al centro un pozzo, sia alla Chiesa. Nei primi anni del XIV secolo i frati abbatterono la chiesa primitiva di San Fabiano per erigerne una più nuova e più ampia che prenderà successivamente il nome di Santa Maria della Foresta. Dal chiostro quattrocentesco si entra nella domus contadina (probabilmente l’abitazione del fattore) che in origine ospitò Francesco e dove si conserva ancora, parzialmente, la vasca per pigiare l’uva e il recipiente per il mosto. Una porticina in fondo al chiostro introduce alle piccola cella nella quale Francesco viveva il suo mistico isolamento e dove sembra abbia composto il Cantico delle Creature. Tra tutti i Santuari della Valle Santa il Convento di Santa Maria della Foresta è forse quello che mantiene più di tutti lo spirito semplice e originario legato a Francesco. Pagina 7 PIATTI TIPICI FARRO AL TARTUFO DI LEONESSA Ingredienti: 200 gr. di farro leonessano, 2 pomodori rossi, 1 cipolla, 1 patata, 3 etti di salsiccia, sedano, carota, sale. Soffriggere in poco olio di oliva la salsiccia tritata, la cipolla, il sedano e la carota. Aggiungere i pomodori e il sale facendo cuocere a fuoco moderato. In due litri d'acqua bollente versare il farro e il condimento soffritto girando frequentemente con un cucchiaio di legno per circa 40 minuti. A cottura ultimata cospargere il piatto di tartufo a volontà. "STRENGOZZI" ALLA REATINA Pasta di farina, acqua e sale tirata al mattarello a sfoglia spessa e tagliata a strisce. Il sugo è preparato con grasso di prosciutto, 2 cucchiai d'olio di oliva, peperoncino rosso forte. Far soffriggere e, non appena rosolato, aggiungere dadini di prosciutto fresco (grasso e magro) e infine il pomodoro. Salare. Durante la cottura aggiungere piselli freschi. SPAGHETTI ALLA AMATRICIANA Ingredienti: guanciale, sale, pepe o peperoncino, pecorino. Si fa soffriggere il guanciale fino a renderlo molto rosolato, si aggiunge il pomodoro e si fa cuocere per circa 10 minuti aggiungendo pepe o peperoncino. Si cuociono gli spaghetti al dente e si condiscono con la salsa e con pecorino. FREGNACCE "ALLA SABINESE" Pasta fatta in casa, tagliata a rombi e condita con spezie, olive nere, funghi, carciofini, aglio e pomodoro. STRACCI DI ANTRODOCO Sottili frittatine a base di farina, acqua e uova, farcite con ripieno di carne, verdura tritata e formaggio grattugiato, quindi arrotolate, sovrapposte in più strati, cosparse di altro sugo di carne e formaggio e cotte in forno. "FREGNACCE" ALLA CASTELNOVESE" Pasta di farina fatta con metà acqua e metà uova, (senza sale), tirata al mattarello a sfoglia spessa e tagliata a strisce larghe. Il sugo è preparato con un pesto di maggiorana, aglio e peperoncino rosso, il tutto soffritto in olio d'oliva di frantoio. PORCHETTA DI POGGIO BUSTONE Maialino privato delle interiora e delle ossa, farcito con finocchi selvatici, aglio, lardo, fegato e cuore soffritti, tritati ed insaporiti con rosmarino, pepe, sale ed abbondante vino cotto, rosolato a fuoco, infilzato su uno spiedone o al forno, dentro una conca di quercia. MINESTRONE DI FARRO Tagliare a striscioline 80 gr. di lardo e porre in una pentola di coccio con trito di salvia e rosmarino, 1 cipolla, 1 una carota, 1 zucchina, 1 patata, 1 gambo di sedano e 2 porri. Coprire con 2 litri d'acqua e aggiungere 2 dadi per brodo e 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro. Portare ad ebollizione e versare 200 gr. di farro; cuocere a fiamma moderata. A cottura ultimata servire con pepe, grana grattugiato e crostini strofinati d'aglio. Pagina 8 PRINCIPALI MANIFESTAZIONI CULTURALI E TURISTICHE SENTIERO PLANETARIO TERMINILLO MESE LUGLIO/AGOSTO SCUOLA SCI - ALPINISMO STAGIONE INVERNALE MESE AGOSTO MESE DICEMBRE MESE AGOSTO MESE SETTEMBRE GIUGNO ANTONIANO STAGIONE DI PROSA STAGIONE INVERNALE APRILE/MAGGIO Sono state richieste informazioni a: Confcommercio Rieti, Comune Rieti – Proloco Rieti – Proloco Terminillo, Associazione Anima e Acqua, Comune Contigliano – Proloco Contigliano, Comune Greccio – Proloco Greccio, Comune Labro – Proloco Labro, Comune Rivodutri – Proloco Rivodutri, Comune Poggio Bustone – Proloco Poggio Bustone, Comune Cantalice – Proloco Cantalice. Pagina 9
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