GUIDA PER GLI INSEGNANTI

abitare in armonia con la natura
GUIDA PER GLI INSEGNANTI
1
PREMESSA
Gentile insegnante,
noi di Alleanza Assicurazioni abbiamo dato vita al progetto
EcoCasa per proseguire un percorso sui temi dell’eco-sostenibilità avviato
da diversi anni, in coerenza con i valori espressi dalla carta delle politiche sociali della
nostra azienda. EcoCasa è realizzato in collaborazione con il WWF e ha l’obiettivo di
promuovere stili di vita ecosostenibili: perché ogni persona, con semplici gesti quotidiani,
può mettere in pratica comportamenti rispettosi dell’ambiente e sprecare meno risorse.
Abbiamo realizzato importanti iniziative tra cui un vademecum di consigli ecosostenibili e
un calcolatore dell’eco-risparmio on-line – che trovate all’indirizzo www.alleanzaecocasa.it – uno strumento con cui tutte le famiglie possono misurare la propria capacità
di risparmio nella gestione della casa e il livello di attenzione per l’ambiente.
Con questa finalità – visti anche il grande successo e i consensi raccolti – il progetto EcoCasa diventa anche una grande Campagna Educativa e arriva sui banchi delle classi III
e IV della scuola primaria con il Patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare.
La mia casa sull’albero. Abitare in armonia con la natura, realizzata in collaborazione con Giunti Progetti Educativi, ha l’obiettivo di sensibilizzare i bambini e le loro
famiglie a comportamenti eco-responsabili partendo proprio dal mondo che “li circonda”:
la loro casa. E lo fa nel modo più semplice e divertente, portandoli alla scoperta di una
casa sull’albero “amica della natura”. Qui troverete tutte le informazioni necessarie per
utilizzare i materiali del kit: potrete lavorare in classe utilizzando i poster interattivi,
proporre attività didattiche con gli spunti presenti in questa guida, far conoscere alle
famiglie degli alunni il progetto grazie alle cartoline dedicate e partecipare al grande
concorso gratuito per le classi. Grazie e buon lavoro!
A cosa serve il kit didattico
Il kit didattico La mia casa sull’albero. Abitare in armonia con la natura ha l’obiettivo di
sensibilizzare i bambini alla salvaguardia e al risparmio delle risorse ambientali. Grazie
al poster interattivo – arricchito con quattordici finestrelle apribili e semplici testi di approfondimento sull’ultima pagina – i bambini avranno l’opportunità di salire nella casa
sull’albero e scoprire tutte le azioni e le norme eco-sostenibili che la rendono “amica
dell’ambiente”. A far loro da guida ci sarà il suo “abitante” più piccolo, il figlio minore
degli Olmi, la famiglia che ci abita, nonché coetaneo degli alunni a cui si rivolge il progetto. La “giovane” voce narrante del poster interattivo condurrà i bambini nel bosco, in Via
delle Fragole, e spiegherà loro tutti i segreti della casa: cosa significano risparmio energetico, raccolta differenziata, frutta biologica… Insomma, i bambini avranno l’opportunità
di conoscere un mondo che inizialmente potrà sembrare loro lontano, ma che poi – grazie
alla discussione guidata in classe – sentiranno sempre più vicino. Quindi, non rimane che
entrare nel bosco e cercare Via delle Fragole…
Come usare i materiali
Entrando in classe, potete dare la grande notizia: ‘Oggi saliremo nella casa sull’albero della
famiglia Olmi!’. Questa affermazione provocherà sicuramente stupore tra i vostri alunni, che
chiederanno subito spiegazioni. Rispondete che un bambino della loro età e che frequenta
la loro stessa classe – III o IV, a seconda di quale sia la vostra – vi ha spedito per posta delle
pagine del suo diario per mostrarvi la bellissima casa in cui è andato ad abitare insieme alla
sua famiglia. Per intavolare una discussione, fate un rapido giro e chiedete ai bambini se
sanno cos’è una casa sull’albero, se ne hanno mai sentito parlare alla televisione, in un film
o su un libro, se ne hanno mai vista una dal vivo e ci sono addirittura saliti sopra… Questo
vi darà modo, oltre che di intavolare l’argomento, di saggiare la conoscenza degli alunni
in materia. Una volta terminata la discussione,
dichiarate che quella casa è speciale non solo
perché è costruita su un albero – e questo la
rende comunque diversa da tutte le case in
cui vivono i bambini – ma anche perché i suoi
abitanti hanno deciso di rispettare la natura. E
aggiungete subito che per rispettare la natura
bisogna mettere in atto determinati comportamenti. Facciamo qualche esempio perché i
bambini possano comprendere che si tratta di
3
azioni quotidiane che riguardano tutti, anche loro. Cosa possiamo fare per non sprecare
energia elettrica? Spegnere la luce quando usciamo da una stanza, non lasciare il caricabatterie inserito nella presa se l’apparecchio elettrico è già carico… oppure? E per non
sprecare acqua? Possiamo chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti. E poi usare i
fogli di carta da entrambi i lati, per fare in modo che vengano abbattuti meno alberi per
produrla, o fare la raccolta differenziata per creare meno montagne di rifiuti nelle discariche e riutilizzare “vecchie” materie prime invece di prenderne di nuove alla Terra. Provate
a chiedere qualche esempio di azione ecosostenibile anche ai bambini, concedendo loro
qualche minuto. Dopodiché avvertite che è arrivato il momento di salire sull’albero.
Tutti al lavoro!
Dividete la classe in quattro gruppi – quanti sono cioè i poster interattivi presenti nel kit
didattico – e chiedete a ogni gruppo di disporsi intorno a un banco. Poi distribuite a ogni
gruppo un poster. Leggiamo insieme la prima pagina, a voce alta, e facciamo conoscenza
della famiglia Olmi e del bambino che ha deciso di raccontarci la sua storia. Diamo particolare enfasi ai “motivi” che li hanno portati a salire sull’albero. Motivi che a prima vista,
così come sottolineato dal testo, potranno sembrare fantastici… “proprio come in una
favola!”, dice infatti il bambino parlando di energia e acqua calda prodotte dal sole, di coccinelle che aiutano a coltivare l’orto e di un amico pipistrello che li difende dalle zanzare.
Prima di voltare pagina, dichiarate ai bambini che volete svelare loro un grande segreto:
tutte queste cose che sembrano magiche e che ci aiutano a rispettare l’ambiente, se vogliamo, possono diventare realtà! Non solo: le scelte fatte da questa famiglia possono diventare anche le loro. Anche gli alunni, cioè, possono metterle in atto insieme ai genitori.
Adesso è il momento di voltare pagina e di svelare la grande illustrazione dell’albero.
Lasciamo un po’ di tempo ai bambini per esplorare con lo sguardo la casa e la natura che la
circonda. Tentiamo anche di raccogliere qualche
commento “a caldo”: era così che immaginavate
una casa sull’albero? Oppure: è diversa da tutte
quelle che avevate visto fino adesso? Di solito, la
casa sull’albero è un luogo “riservato” ai bambini,
questa invece cos’ha di diverso? E cosa attira di
più la vostra attenzione? È un momento importante, di esplorazione, lasciate che siano anche i vostri
alunni a porre qualche domanda e fate in modo che
gli altri compagni possano dare risposte.
4
Una volta esaurita questa breve discussione, leggiamo la frase che fa da cappello all’illustrazione: «È vivendo sull’albero che ho capito di dovermi prendere cura della Terra», e
spieghiamo ai bambini che molto spesso vedere le cose da un punto di vista differente – in
questo caso immersi nella chioma verde di un albero, a qualche metro da terra – può aiutarci
a trovare delle soluzioni ai problemi e ad apprezzare ciò che abbiamo. In questo caso, a poter
“vivere in armonia con la natura”!
Passiamo quindi all’esplorazione delle finestrelle. Un modo divertente per scoprire le illustrazioni e i testi nascosti può essere il seguente:
a) leggere a voce alta la didascalia esterna e chiedere a ogni gruppo cosa potrebbe nascondersi sotto;
b) alzare la finestrella per “scoprire” tutti insieme l’illustrazione e leggere la didascalia di
spiegazione;
c) per completare la conoscenza dell’azione eco-sostenibile, possiamo leggere nella pagina
successiva il relativo box di approfondimento.
Facciamo un esempio. Leggiamo tutti insieme, a voce alta, la didascalia “Tutti al loro posto!”.
Di cosa può trattarsi? Se nessuno risponde, poniamo l’attenzione sui bidoni colorati: “Sembrerebbero proprio dei bidoni della spazzatura…” esclamiamo interrogativi. “Qualcuno di
voi sa dire perché dovremmo tenere in casa più bidoni della spazzatura di colore diverso?”.
Se ancora nessuno risponde, continuiamo a dare suggerimenti: “Se non sbaglio, anche per
le strade i cassonetti della spazzatura hanno colori diversi, sapete il motivo?”. Una volta
“condotti” i bambini alla risposta, alziamo la finestrella, guardiamo cosa si nasconde sotto
e leggiamo la didascalia interna. Voltiamo poi pagina e leggiamo il box di approfondimento.
Riconoscere quello giusto è facile: oltre al titolo, è indicato dal particolare dell’illustrazione.
Proseguiamo la nostra esplorazione in questo modo, scoprendo tutte le 14 finestrelle.
Scendiamo dall’albero?
Sì, ma prima ricordiamo ai bambini che anche chi non ha una casa sull’albero può vivere
rispettando l’ambiente. Sono molti infatti i gesti quotidiani che possono aiutarci a risparmiare risorse ed energie. E il primo – la vera “energia sostenibile” – è sprecare di meno.
Ecco allora qualche breve spunto per discuterne in classe.
Ogni goccia conta. L’acqua è una risorsa indispensabile per la vita, per questo abbiamo
il dovere di risparmiarla e proteggerla dall’inquinamento. Ecco uno spunto per introdurre
l’argomento in classe: chiedete ai bambini se sanno da dove viene l’acqua che esce dal
rubinetto e come diventa potabile. Spieghiamo che può avere origini diverse – dalle sorgenti, dalle falde acquifere, dai fiumi, dai laghi ecc. – e che per renderla potabile passa
5
attraverso un accurato e costoso processo (cerchiamo su internet da dove arriva l’acqua
della nostra zona e i trattamenti di depurazione; solitamente ogni azienda ha una sezione
dedicata alle scuole o alle domande frequenti). Per questo è dovere di tutti evitare gli sprechi, ricordandosi ad esempio di chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i
denti, preferire la doccia al bagno in vasca, installare un frangigetto nei
rubinetti per farne uscire meno senza diminuire il getto...
Energia dal sole. Il sole è una straordinaria fonte di energia, che arriva
sulla Terra sotto forma di luce e calore, di cui sfruttiamo solo una piccola
parte anche se potremmo fare molto di più. La tecnologia ci consente di
usare l’energia solare in due modi: termico e fotovoltaico. Il primo permette di avere acqua calda e il secondo di produrre energia elettrica pronta per l’uso. Anche
se l’impianto domestico è un po’ costoso (grazie agli incentivi i costi stanno però diminuendo), l’energia solare è una scelta vincente sotto tutti i punti di vista: perché è pulita (non
produce inquinamento) e rinnovabile (non si consumano materie prime per produrla), e poi ci
fa risparmiare sulle bollette.
Pulite e rinnovabili. Oltre al sole, esistono altre energie rinnovabili. Quella eolica ad
esempio è stata utilizzata fin dall’antichità: basta pensare alle barche a vela o ai mulini
per macinare il grano. Negli ultimi anni ha ripreso piede anche in Italia, e i tanti impianti
sparsi un po’ in tutte le regioni lo dimostrano: da lontano sembrano enormi mulini (alcuni
arrivano fino a 100 metri) con pale bianche che girano lentamente, ma esistono anche
piccoli impianti “domestici”. Pur essendo un’energia pulita ha però degli aspetti negativi:
l’impatto ambientale (gli impianti cambiano in maniera importante il paesaggio) e l’intermittenza del vento. Anche l’energia idrica, molto utilizzata in Italia, è pulita e rinnovabile.
L’acqua utilizzata per muovere le turbine che producono elettricità, infatti, non si “sporca”
e torna nell’ambiente pulita. L’aspetto negativo riguarda però l’impatto che le dighe producono sugli ecosistemi – togliendo acqua ai fiumi e creando bacini – e quindi sulla vita
di piante e animali che lì abitano.
Filo elettrico o batterie. Gli apparecchi elettrici che usiamo a casa funzionano o perché
sono collegati all’impianto tramite filo elettrico o perché utilizzano batterie. Anche se, a
dire la verità, ne esistono in commercio alcuni autonomi con piccoli pannelli fotovoltaici
(ad esempio alcune calcolatrici). Ecco allora qualche consiglio sul loro utilizzo. Quando
attacchiamo gli apparecchi alla presa, srotoliamo bene il filo elettrico perché non si surriscaldi e non lasciamoli attaccati a ciabatte e prolunghe, per evitare un inutile spreco di
energia e per motivi di sicurezza, soprattutto se in casa ci sono bambini piccoli e animali.
6
Un discorso a parte meritano invece le batterie. Meglio quelle ricaricabili, che durano più
a lungo, e in ogni caso bisogna ricordarsi di non buttare quelle usate nel cassonetto ma in
appositi contenitori perché si tratta di rifiuti “speciali” molto inquinanti.
Usiamoli bene. È vero che, da un punto di vista ambientale, i migliori elettrodomestici sono
quelli di classe A e superiori. Ma è altresì vero che la loro ecosostenibilità passa anche
dall’uso che ne facciamo. Prendiamo ad esempio il frigorifero. Andrebbe posizionato nel
punto più fresco della cucina, lontano dalle finestre e a 10 cm dal muro e dagli altri mobili,
perché possa circolargli intorno aria. Non solo: va regolato alla giusta temperatura, sbrinato
con regolarità, non aperto continuamente, non riempito troppo e bisogna evitare di metterci
dentro pentole o piatti con cibi caldi. Tutte queste regole servono non solo a risparmiare
energia, ma anche a salvaguardare l’elettrodomestico e a mantenerlo in ottimo stato.
Biologica, di stagione e locale. L’agricoltura convenzionale, che utilizza pesticidi e concimi chimici, offre vari tipi di frutta e verdura in ogni stagione, spesso a prezzi convenienti.
Ma il loro costo ricade sull’ambiente. Per mantenere una produzione di qualità e quantità
sufficiente a garantire un profitto, i coltivatori sono infatti costretti a usare fertilizzanti e
pesticidi il cui impatto sull’ambiente e sulla salute dei consumatori può essere nocivo. Per
questo esiste – e si sta diffondendo sempre più – l’agricoltura biologica, che si basa su
un principio fondamentale: il rispetto per l’uomo e l’ambiente. Senza rinunciare al gusto!
Il terreno viene fertilizzato solo con concimi naturali, la lotta a insetti dannosi e parassiti
si fa senza usare pesticidi ma grazie ad altri insetti o insetticidi naturali. Esistono anche
gli allevamenti biologici, dove gli animali vengono allevati in spazi adeguati, nutriti con
mangimi naturali, senza medicinali o antibiotici. Ma tutto ciò, per aiutare l’ambiente, non
basta! Per questo oggi si parla sempre più di “prodotti a km 0 e di stagione”, cioè generi alimentari prodotti nella zona in cui vengono venduti. La filiera corta – che riduce i “passaggi”
e gli “spostamenti” dei prodotti – permette non solo di ridurre il costo degli alimenti ma di
abbattere lo spreco energetico e l’inquinamento dovuto al trasporto.
Stop allo spreco alimentare. Sembra incredibile, ma quello del cibo è uno degli sprechi
più grandi del nostro tempo. Ogni giorno, nei paesi industrializzati, si gettano tonnellate di
cibo ancora buono, che potrebbe sfamare tante persone. Non solo. Produrre e trasportare il cibo ha un costo
economico e ambientale (ci vogliono suolo, energia,
acqua…). Per questo fare una spesa giusta, per evitare
gli sprechi, e finire quello che abbiamo nel piatto è un
ottimo modo per aiutare l’ambiente.
7
E adesso il concorso a premi!
In questa parte operativa della guida, troverete tutte le modalità per preparare al meglio
il vostro elaborato e partecipare al grande concorso a premi per le classi. L’obiettivo è
calarsi nei panni di uno studio di architetti e progettare un’ecocasa sull’albero. E la grande
notizia – oltre ai vari premi – è che il progetto vincitore sarà realmente realizzato!
Certo, i vostri ragazzi, dopo aver letto il poster interattivo e averne discusso in classe, già
sanno cos’è una casa sull’albero. Ma occorre adesso spiegare loro cosa significa ecocasa.
Cos’è un’ecocasa?
Innanzitutto, dobbiamo dire che un’ecocasa è un’abitazione amica dell’ambiente. E che per
progettarla bisogna conoscere alcuni principi fondamentali della bioarchitettura (o bioedilizia), la disciplina che raggruppa una serie di conoscenze millenarie e moderne che hanno
un approccio ecologicamente corretto nei confronti dell’ambiente. Dagli anni ’70 del secolo
scorso, la bioarchitettura studia le modalità e i sistemi per instaurare un rapporto sempre
più equilibrato tra l’ambiente e le costruzioni, cercando al contempo di soddisfare i bisogni
in termini di comodità e funzionalità, senza compromettere il futuro del nostro pianeta. L’obiettivo della bioarchittettura – che sarà anche il vostro! – è realizzare ecocase che siano
come “organismi viventi”, in grado cioè di stabilirsi in un equilibrio armonico nei luoghi in
cui si inseriscono, pur andando necessariamente a trasformarli. Questa pratica dell’architettura, orientata al rispetto e alla protezione dell’ambiente, è anche attenta e rispettosa della
qualità della salute di chi ci vive e la frequenta. Un’ecocasa è dunque fatta con materiali
naturali, che non danneggiano la natura circostante e i suoi abitanti, che non sono pericolosi
per chi li produce, per chi li mette in opera e per chi li deve dismettere alla fine della vita
della casa e riciclarli. Una casa può dirsi ecologica quando è frutto di scelte volte a ridurre al
minimo le fonti d’inquinamento esterno e interno e lo sfruttamento armonioso delle risorse
naturali. La bioarchitettura ha quindi l’obiettivo di valorizzare una serie di principi naturali
come l’ombreggiamento, la ventilazione, l’isolamento termico, il raffrescamento, la riduzione delle dispersioni termiche, l’illuminazione naturale, recuperando anche soluzioni architettoniche antiche, quando era la costruzione ad adattarsi all’ambiente, e non viceversa.
l’ambiente e che soddisfi contemporaneamente le esigenze di benessere degli ospiti non
è semplice; è per questo che dovete seguire alcuni importanti consigli.
Rapporto con l’ambiente
Un’ecocasa deve integrarsi al meglio nell’ambiente in cui viene inserita. Pur andando per
forza di cose a modificarlo, non deve disturbare flora e fauna locali. I progettisti devono
cioè avere rispetto degli alberi circostanti e degli animali che ci vivono. Per inserirla al
meglio, dobbiamo quindi considerare la vicinanza con gli altri alberi, l’effetto delle fronde
e l’ombreggiamento, così come la forma dell’albero che la ospita.
L’orientamento
Che funzione avrà la vostra ecocasa? Ci saranno un’area giorno e una notte? Sarà utilizzata
per studiare? Per giocare? Per osservare gli animali? Una volta decisa la funzione, è importante scegliere con cura la disposizione degli ambienti. Un orientamento ottimale della casa
rispetto ai 4 punti cardinali – in modo che sia esposta a ricevere più luce e calore possibili
– le permette infatti di mantenere un fabbisogno energetico basso. A tal proposito, sarà
opportuno pensare anche alla disposizione e alla grandezza delle finestre rispetto al sole.
Caratteristiche
Spieghiamo ai bambini che un’ecocasa, per essere tale, non deve “solo” trovarsi su un
albero, non deve avere solamente una forma fantastica ed essere esteticamente piacevole. Una casa per essere una vera ecocasa dev’essere progettata secondo i criteri della bioarchitettura, per essere il più possibile ecologica. Progettare una casa che rispetti
8
9
Il sole
È un buon alleato. La capacità che avrà l’ecocasa di ricevere il suo calore per riscaldare e la
sua luce per l’illuminazione degli ambienti influirà notevolmente sul risparmio energetico
e termico. Non solo: come vedremo nel punto successivo, il sole ci dà anche l’opportunità
di produrre energia. Talvolta però il suo calore può essere eccessivo, specie quando i raggi
solari estivi aumentano significativamente il carico termico. È bene dunque predisporre dei
sistemi per la protezione dal calore, come schermi solari removibili utili a creare un filtro.
L’energia
Ogni abitazione – compresa la nostra ecocasa – ha bisogno di energia elettrica. Per questo
motivo è utile dotarla di un impianto fotovoltaico (come quello che ha la casa del poster interattivo) o, quando possibile, eolico. Molto utile è anche l’impianto termico, per produrre
acqua calda grazie al calore del sole.
scheda dei materiali
STRUTTURA
PARETI
ISOLAMENTO
PAVIMENTO
Legno*
Argilla
Lana di pecora
Sughero
tappeto
FINESTRE
RIVESTIMENTO
SCALA
Fibre naturali
Vetro
Vernice ecologica
Corda
L’acqua
Pensate che la vostra ecocasa abbia bisogno di acqua? Sarebbe forse il caso di sfruttare
le acque piovane, recuperarle e conservarle per il bisogno? O forse si può pensare di posizionarla vicino a una fonte di acqua naturale?
I rifiuti
A seconda della funzione che avete immaginato per la vostra ecocasa, credete che saranno prodotti rifiuti? In questo caso, è bene pensare a come dividerli per la raccolta differenziata, ma anche a come riutilizzarli se possibile: talvolta un oggetto “vecchio” può trovare
anche un nuovo uso, e così un barattolo può
diventare un vaso per i fiori, una bottiglia di
plastica un burattino colorato e un fustino
un bel tamburo da suonare…
Materiali
Per costruire la vostra ecocasa è importante
utilizzare materiali il più possibile naturali o
riciclati e comunque riciclabili. Nella scelta
dei materiali tenete conto della loro capacità di isolare o mantenere la temperatura e il
loro impatto sull’ambiente. A tal proposito
si veda la scheda dei materiali.
Il momento creativo
Dopo aver esposto e discusso i principi della bioarchitettura, è giunto il momento di diventare operativi permettendo agli alunni di mettere su carta le loro idee (e i loro sogni!): possono
lavorare singolarmente o in piccoli gruppi: bastano un foglio A4 e una matita. Dite ai bambini
di pensare bene alla forma che vogliono dare alla loro ecocasa sull’albero – o di discuterne
se sono in coppia o in piccoli gruppi – poi di disegnarla, colorarla e arricchirla pian piano di
tutte le indicazioni che servono a farne comprendere la forma e la funzione dei suoi elementi.
Per renderla un luogo davvero straordinario, invitate i bambini ad arricchire i disegni non solo
con indicazioni di bioarchitettura ma anche con note aggiuntive “personali”: ad esempio, chi
ci deve abitare, quali animali possono entrare… insomma, libero sfogo alla creatività e alla
fantasia! Tutto è permesso sulla “loro” casa sull’albero, a patto che sia ecologica.
*Naturalmente “certificato”, proveniente cioè da foreste gestite in maniera sostenibile e responsabile. Proprio
come la carta con cui è stampato questo libro: la riconosci dal logo FSC®, che trovi sulla quarta di copertina.
10
11
Scegliamo il progetto e inviamolo!
Al primo
piano c’è
la camera da letto
con caldo legno
Il piano
terra è
finestrato
Doccia all’aria
aperta
Per le provviste
“ascensore a mano”
Scala
Ecco un esempio di disegno che
potete inviarci per partecipare
al grande concorso.
12
N
E
O
indicate la porta o le porte
d’ingresso alla vostra casa
Per vedere
le stelle
indicate che forma
deve avere il tetto
indicate sempre dove
si trova il foro dell’albero
Alla fine possiamo appendere in classe i disegni perché tutti possano ammirarli. Ciascun progettista avrà poi il compito di descrivere la sua ecocasa, illustrandone caratteristiche e particolarità, e spiegando le sue scelte. Una volta terminata l’esposizione, è giunto il momento
di scegliere un progetto tra tutti quelli che sono stati disegnati. Ogni classe può infatti partecipare al concorso solo con un progetto. Le modalità con cui sceglierlo spettano a voi: potete
farlo per alzata di mano o con voto segreto. Ora che l’avete scelto, è giunto il momento di
sentire il parere di ogni alunno, perché il progetto non è più “proprietà” di chi l’ha pensato,
ma è patrimonio della classe. Tutti possono arricchirlo con spunti e idee; l’importante è che
ogni scelta sia il frutto di una progettazione partecipata e condivisa.
Adesso dovete inserire il disegno in una busta che possa contenerlo al meglio, senza doverlo
piegare. Oltre al progetto, su un foglio a parte scrivete tutti i vostri dati. Poi chiudete la busta e
speditela a Giunti Progetti Educativi. Saranno premiati i 10 progetti più belli. E la classe vincitrice vedrà il proprio progetto realizzato in un centro di educazione ambientale dell’oasi WWF.
A p. 14 troverete tutte le indicazioni per inviarci l’elaborato.
indicate quante finestre ci sono
e come sono disposte
S
ricordate
di segnalare i punti cardinali
ricordatevi di disegnare
la scala di accesso
alla casa
ci sono balconi o terrazzi?
LA CASA VISTA IN PIANTA
LA CASA VISTA DI PROFILO
Attezione, se invece volete fare un lavoro più approfondito e inviarcelo, ecco alcuni
importanti suggerimenti da seguire. Potete presentare 3 tavole:
● Tavola 1: l’ecocasa. Prendete un foglio A3 e disegnate l’ecocasa, la sua pianta (cioè la
casa vista dall’alto, senza il tetto) e il suo profilo, seguendo lo schema fornito come esempio
qui sopra. Se poi il progetto della casa prevede più piani, basterà rappresentarne quello più
significativo. Una volta effettuati i tre disegni, arricchite il progetto con descrizioni e particolari
utili a descriverla, come i punti cardinali o l’orientamento delle finestre... e non scordatevi di
indicare come ci si sale sopra, per gli ospiti che verranno a visitarla!
● Tavola 2: i materiali. In un foglio A4, prendendo spunto dalla tavola di p. 11, raccogliete
i materiali che utilizzerete per la vostra ecocasa. Per qualche spunto interessante, chiedete
qualche suggerimento a esperti o fate qualche ricerca su internet.
● Tavola 3: le tecnologie green. In un A4 date spazio alle vostre idee per rendere la casa
più autonoma energicamente ed ecosostenibile, prendendo spunto dal disegno sottostante.
Energia solare ricavata
dai pannelli sul tetto
Energia eolica prodotta
dal vento delle colline
più vicine
Riciclo e compostaggio dei rifiuti
in un contenitore sotto il terreno
Vasca di raccolta
delle acque piovane
13
Modalità di partecipazione
Il concorso è gratuito ed è rivolto alle classi III e IV delle scuole primarie delle regioni Emilia
Romagna, Piemonte, Lombardia e Sicilia, e del Comune di Roma. Gli elaborati devono essere
inviati entro e non oltre il 30 aprile 2014 (farà fede il timbro postale) a Giunti Progetti Educativi – Concorso “La mia casa sull’albero”, via Fra Paolo Sarpi 7 A – 50136 Firenze, ed essere
accompagnati dalle indicazioni sulla classe: sezione, nome della scuola, indirizzo, telefono, nominativi di Dirigente scolastico e insegnanti. I lavori inviati non saranno restituiti. Una giuria
di esperti selezionata da Giunti Progetti Educativi e Alleanza Assicurazioni sceglierà le classi
vincitrici entro il 15 maggio 2014. I lavori saranno premiati in base alla coerenza col progetto,
alla qualità e all’originalità dell’idea. Il giudizio della commissione è insindacabile. Solo le classi
vincitrici saranno avvisate mediante telegramma che specificherà le modalità di premiazione.
La comunicazione dei vincitori e l’invio dei premi avverranno entro il 15 giugno 2014. Per informazioni, è possibile contattare la segreteria del concorso (lun.-ven. 9-13 e 14-17), ai numeri
055.5062383/354 – fax 055.5062324 – e-mail [email protected]. I dati personali saranno utilizzati nel rispetto della legge 196/03. Per prendere visione del regolamento e conoscere
il valore dei premi, è sufficiente collegarsi al sito www.giuntiprogettieducativi.it.
Cartoline per le famiglie
Gentile insegnante,
all’interno del kit didattico sono presenti 24 cartoline-gadget per le famiglie.
Una volta che comincerà a utilizzare i materiali didattici in classe, le chiediamo la cortesia di
distribuirle agli alunni. Queste cartoline serviranno a far conoscere ai genitori la campagna
educativa La mia casa sull’albero, a invitarli a scoprire il nuovo sito del progetto EcoCasa
www.lamiacasasullalbero.com e a vincere fantastici premi per il proprio figlio. Sul sito
sono disponibili tutte le modalità per partecipare al gioco a premi.
Grazie per la collaborazione.
Premi
1 – Realizzazione del progetto vincitore della casa sull’albero in un’oasi WWF + un PC con borsa
contenitore per la classe.
2 – Una fotocamera digitale per la classe.
3 – Una stampante con toner bianco/nero e a colori per la classe.
4 – 11 kit sull’energia solare “Go Solar” per effettuare esperimenti in classe.
5 – 12 kit di botanica “Fabbrica Verde” per la classe.
6 – 12 confezioni del gioco da tavolo “Uppsala città del mondo” per imparare la geografia.
7 – Una biblioteca per la classe.
8 – 6 confezioni del gioco da tavolo “Mondo” per creare in classe tanti paesaggi da sogno.
9 – Materiale da disegno per la classe.
10 – Un kit didattico “Centro Scientifico” per la classe, con telescopio, microscopio, binocolo.
E non è finita qui: tanti premi per gli insegnanti!
I 10 insegnanti delle 10 classi vincitrici riceveranno un weekend pass.
14
P rogettazione editoriale: Giunti Progetti Educativi
Responsabile editoriale: Rita Brugnara, M. Cristina Zannoner
Supervisione per Alleanza Assicurazioni: Ufficio Marketing
Agenzia: Barabino&Partners
Testi: Fabio Leocata (pp. 3-7); Salamanca design (pp. 8-14)
Illustrazioni: Zosia Dzierzawska, Salamanca design (pp. 11, 12 e 13 [particolari])
Coordinamento editoriale: Elisa Ferrari
Redazione: Camilla Gensini
Progettazione grafica e impaginazione: Carlo Boschi
Ufficio tecnico: Veronica Urbano
Il kit didattico nasce nell’ambito del progetto EcoCasa
di Alleanza Assicurazioni con la collaborazione del WWF
www.giuntiprogettieducativi.it
seguici su facebook
© 2013 Giunti Progetti Educativi S.r.l.
via Bolognese 165, 50139 Firenze – Italia
Prima edizione: novembre 2013
Prima ristampa: marzo 2014
Stampato in Italia presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A. – Stabilimento di Prato
con il patrocinio morale del:
Una guida ricca di spunti e
riflessioni per parlare ai bambini
Ita sinctur reptamus et, autem eum hitatiunt lam exdi eco-sostenibilità e risparmio
plitat voloreh enimaxi minvent voluption rem audit
delle risorse
in ambito
faccaeristis
quiam fugit quasperit quae officiame
domestico;quam
ma quam,
anchecorem
un testo
fugiae. Dunt.
operativo per
attivitàdi comnis aut voluptatius endaUntsvolgere
et eum vendam
ra iunt
quatati ncitam accum vid ma dolest is
didattiche inerum
classe
e partecipare
doles
dolenda
nistrumet odigent emodipsae nis que
al grande concorso a premi.
nis mi, quam, untis nimillam as magniatia nonecerro inis molestrupta pari aped molor aribeat iaepelia
qui doloruptiam coribus aut volupti doluptae ex et
et am remoditae omnistrum qui a vella verovidem
invel escipsunt eum quae nectur?
CM 61054T