TRASMISSIONI manuale tecnico more than just aftermarket more than just aftermarket Il manuale tecnico per giunti omocinetici e semiassi AVVERTENZE 1. Il presente MANUALE TECNICO costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto in quanto contiene istruzioni e note dettagliate relative alle caratteristiche ed al funzionamento dello stesso. 2. Ai fini della sicurezza e per rendere più agevole l’installazione, si raccomanda di leggere il MANUALE TECNICO con attenzione prima di montare il prodotto e di conservarlo a portata di mano per consultazioni rapide. 3. Per garantirne l’efficienza ed il corretto funzionamento è indispensabile che il prodotto sia destinato all’uso per il quale è stato specificamente progettato e realizzato. 4. L’installazione deve essere eseguita in ottemperanza alle norme ed alle leggi vigenti in materia di sicurezza e secondo le istruzioni del MANUALE TECNICO, da personale qualificato e con una specifica competenza tecnica nel settore. 5. Metelli spa è responsabile del prodotto nella sua configurazione originale e non autorizza in alcun caso modifiche che ne alterino o cambino le caratteristiche tecniche o il funzionamento. 6. Metelli spa si riserva di apportare variazioni sul prodotto e di conseguenza al MANUALE TECNICO senza alcun obbligo di preavviso. I cambiamenti saranno inclusi nelle versioni del MANUALE TECNICO successive all’attuale. © Proprietà riservata – Vietata la riproduzione, anche in parte, dei contenuti. Metelli spa tutela a termine di legge i propri diritti su disegni, testi, fotografie. indice Dal motore alle ruote: un pò di storia 1 La linea di trasmissione e l’importanza dei giunti 4 Il giunto omocinetico ed i semiassi: funzionalità e caratteristiche 6 Dalla progettazione direttamente al pezzo 8 Il testing di giunti e semiassi per assicurare durata ed affidabilità 9 La produzione dei giunti 11 Componenti principali 13 La campana 13 Il nucleo 14 La gabbia 14 Le sfere 15 La cuffia 15 Il grasso 16 I controlli 17 Stato di salute dei giunti: quando è il caso di sostituirli? 18 Elementi che influenzano la vita di un giunto 19 Istruzioni per un corretta rimozione ed un corretto montaggio 20 La rimozione del giunto lato ruota 20 La rimozione del giunto lato cambio 21 Il montaggio del giunto lato cambio 22 Il montaggio del giunto lato ruota 24 Dal motore alle ruote: un pò di storia Per l’evoluzione dell’automobile è marcia, la stabilità dinamica del veicolo giunti esistenti sulla linea di trasmis- fondamentale che la potenza dall’al- (handling) e le prestazioni, in senso più sione dei veicoli sono stati i giunti car- bero motore arrivi alle ruote in modo generale, fossero qualcosa che, ai gior- danici, che prendono il nome dal loro efficiente. Come ogni altra macchina ni nostri, definiremmo inaccettabili. inventore, Girolamo Cardano, che, per creata dall’uomo, anche le automobili L’adozione del differenziale nell’assale primo, descrisse come questo tipo di hanno subito nel tempo una grandis- rigido impiegato all’epoca, ha rappre- giunto potesse trasmettere il movimen- sima evoluzione, toccando inevita- sentato la prima grande innovazione to rotatorio di un albero ad un altro. bilmente ogni aspetto dell’auto stes- con sa, in particolare le sospensioni ed il introduzione dei semi- modo in cui potenza e coppia vengo- assi. Non verrà più im- no trasferite dal motore alle ruote. piegato un unico asse la conseguente Le prime auto di metà anni venti erano tra una ruota e l’altra, equipaggiate con trasmissione a cate- ma bensì, per decen- na, che si ingranava su un assale rigido ni, verranno impiegati (nessun differenziale), una derivazio- due assi distinti tra una ne diretta dell’assale delle carrozze. ruota ed il differenziale. Le sospensioni, qualora esistenti, era- Per molti anni il ponte no rigorosamente a balestra: dure e rigido costituiva la so- decisamente poco confortevoli. Non è luzione impiegata nella difficile immaginare come il confort di trasmissione, gli unici 1 1.1 Vecchia automobile anni 1914 2 I giunti cardanici, seppur sempli- Un progresso significativo verso una chi presenti in ciascuna forcella. ci da costruire, avevano limitate ca- soluzione innovativa e decisamente mi- Il nuovo giunto a 6 sfere, conosciu- pacità a lavorare con angoli di in- gliore rispetto al tradizionale cardano si to oggi con il nome del suo inven- clinazione superiori alla decina di deve all’invenzione del giunto a sfere di tore, Rzeppa appunto, ha rappre- gradi e tutt’altro che omocinetici. Alfred H. Rzeppa, un ingegnere che la- sentato un enorme balzo in avanti La ricerca di schemi di sospensione vorava per la Ford Motor Company. nella tecnologia della trasmissione. più sofisticati (a ruote indipenden- Rzeppa in realtà riprese e migliorò una L’invenzione e la messa a punto di ti) rispetto al ponte rigido supportato precedente realizzazione di Carl Weiss, un giunto omocinetico in grado di tra- da balestre, ha fatto presto emergere che brevettò, a metà degli anni ven- smettere la coppia tra due alberi che l’inadeguatezza dei giunti cardanici, ti, un giunto omocinetico composto ruotano con angoli superiori a 45 gra- che, all’epoca, rappresentavano l’uni- da due forcelle collegate tra loro e da di tra di loro ha dato ai progettisti di ca soluzione adottata nei semiassi. quattro sfere di acciaio inserite nei sol- veicoli maggiore libertà nel disegna- 1.2 Ponte rigido con balestre e differenziale 1.3 Struttura di un giunto cardanico re tutta la trasmissione e la struttu- strada che avrebbe por- ra delle sospensioni di un veicolo. tato ad una grandissima I giunti omocinetici a sfere hanno per- diffusione dei giunti omo- messo di ottenere veicoli dotati di so- cinetici a sfere RZeppa spensioni a ruote indipendenti, migliori era ormai imboccata. e più confortevoli, ma cosa ancora più Realizzare importante, ha permesso di realizza- le a trazione anteriore ha re i veicoli a trazione anteriore, oggi permesso di avere tut- così largamente diffusi. I vecchi giunti to l’insieme di motore, cardanici (che tra l’altro, necessitano cambio, di regolare ispezione e manutenzione) trasmissione in un unico sono oggi relegati praticamente ai soli gruppo compatto, sem- veicoli industriali e nelle automobili plificando sono stati quasi integralmente sosti- molte parti del veicolo e tuiti dai giunti omocinetici a sfere. rendendo un’automobi- differenziale e 1.4 Il disegno del brevetto originale di Rzeppa 3 notevolmente contempora- Il primo significativo esempio dell’ap- neamente più intu- plicazione di un giunto omocinetico è itivo il comporta- la celebre Citroën Traction Avant, pri- mento del veicolo ma automobile a trazione anteriore. durante la guida. A metà degli anni ’30 i giunti RZeppa della Traction Avant vennero sostituiti da giunti di tipo “Double Hooke”, componenti più affidabili, viste le tecnologie di costruzione dell’epoca, ma la 1.5 La celebre Citroën Traction Avant La linea di trasmissione e l’importanza dei giunti 4 Col termine “linea di trasmissione” la linea di trasmissione può essere an- mobilistica sempre più esigente. s’intende quell’insieme di organi mec- che molto complessa: infatti parecchi I motori moderni, sempre più potenti canici che stanno tra il cambio e le ruo- componenti concorrono a portare e ed in grado di erogare coppia motri- te: in pratica è la parte del veicolo che distribuire correttamente la trazione su ce sempre più elevata, hanno porta- trasporta coppia e potenza dall’uscita tutte e quattro le ruote dell’auto. Tre to i giunti omocinetici a dover essere del cambio fino alle ruote motrici. È un differenziali, 2 alberi sistema vitale per l’auto e, sebbene nei di trasmissione (con veicoli moderni sia progettato e realiz- relativi giunti), 4 se- zato per durare quanto l’auto stessa, miassi ed 8 giunti una regolare ispezione ed un rapido in- omocinetici ed un tervento, in caso di sospetti malfunzio- gran numero di altri namenti, può mettere l’automobilista al componenti riparo da spiacevoli inconvenienti. ri costituiscono un Nei veicoli a sola trazione anteriore è sistema meccanico un sistema relativamente semplice e molto articolato. compatto che può essere costituito da I giunti che equi- pochi componenti, come si vede nello paggiano i semiassi schema. hanno assunto gran- All’estremo opposto nel caso di veicoli de importanza per a trazione integrale permanente AWD, una clientela auto- mino- 2.1 La linea di trasmissione di un veicolo a trazione anteriore in grado di sopportare sollecitazioni sulla trazione del veicolo, hanno avuto fino ai limiti consentiti dalle geometrie. estremamente elevate. il loro impatto sulle condizioni di lavoro Vincoli di ingombro sempre più conte- I veicoli di oggi impiegano molta elet- di giunti e semiassi. nuto, elevati angoli di funzionamento tronica, volta alla sicurezza nella guida, L’esigenza di avere veicoli con un rag- richiesti e coppie da trasmettere sem- al miglioramento della stabilità ed alla gio di sterzata sempre più ridotto, ha pre più elevate, hanno reso nel tempo ripartizione attiva della trazione dispo- portato i giunti sulle ruote anteriori a le condizioni di lavoro dei giunti omoci- nibile alle ruote in funzione delle condi- dover essere in grado di funzionare netici sempre più critiche. zioni di aderenza; anche questi dispo- con angoli molto elevati, portando la sitivi, che agiscono “autonomamente” progettazione di questi componenti 5 2.2 La linea di trasmissione di un veicolo a trazione integrale 2.3 Modello 3D di un giunto omocinetico fortemente angolato Il giunto omocinetico ed i semiassi: funzionalità e caratteristiche 6 Due giunti connessi da un’asta, for- mità un giunto appartenente a cia- ni. Proprio il movimento delle sospen- mano un semiasse: ognuno di questi scuno di questi due grandi gruppi, è sioni durante la marcia del veicolo è tre componenti deve possedere ca- montato tra l’uscita del differenziale il motivo per il quale il semiasse deve ratteristiche individuali ben precise sul telaio del veicolo ed il mozzo ruota essere in grado di variare la propria per fare in modo che le prestazioni alla fine dei braccetti delle sospensio- lunghezza. del semiasse stesso nel suo complesso, in quanto a lunghezza, coppia da trasmettere, angoli di funzionamento, ecc. rispondano alle esigenze del veicolo. I giunti omocinetici, che si differenziano per geometria, modalità costruttiva e caratteristiche di funzionamento, sostanzialmente si possono suddividere in due grandi gruppi: i giunti scorrevoli ed i giunti che non possono scorrere. Ogni semiasse avendo alle sue estre- 3.1 Semiasse A seconda del veicolo e quindi del- Compito dei giunti scorrevoli è lascia- altri tipi di giunti, hanno la possibilità le sospensioni che lo equipaggiano, re il semiasse libero di variare la pro- di funzionare correttamente anche ri- ogni semiasse deve avere caratteri- pria lunghezza complessiva per se- manendo ruotati ad angoli elevati, è stiche idonee per funzionare corretta- guire il movimento delle sospensioni, demandato il compito di trasmettere mente, come per esempio lunghezza, per esempio durante lo scuotimento il movimento alle ruote, anche sotto il angolo di funzionamento, coppia che dovuto al fondo stradale. massimo angolo di sterzata. può trasmettere, variazione ammissi- Ai giunti esterni che non possono bile della lunghezza. scorrere, ma che a differenza degli 7 3.2 Un giunto omocinetico a sfere scorrevole 3.3 Posizioni differenti dei semiassi Dalla progettazione direttamente al pezzo 8 La progettazione dell’intero giunto è siano rispettati. ma anche di finitura superficiale ri- completamente eseguita con stru- Gli strumenti di progettazione 3D spettando rigorosamente quanto sta- menti di sviluppo tridimensionali di permettono anche di generare il pro- bilito dal progetto. L’impiego di pa- ultima generazione, i quali permetto- gramma di controllo per la macchi- rametri di taglio idonei per ogni fase no di eseguire ogni verifica preventiva na utensile direttamente dal modello della lavorazione meccanica assicu- e di poter controllare che la geometria CAD. Questo metodo di lavoro assi- ra sempre la migliore costanza della sia funzionalmente idonea e che i re- cura piena conformità del pezzo al qualità del prodotto ed il rispetto degli quisiti geometrici dei vari componenti progetto, non soltanto geometrica, stretti vincoli geometrici. 4.1 Giunto completo modellato in 3D 4.2 Programma CAM Il testing di giunti e semiassi per assicurare durata ed affidabilità Un aspetto fondamentale dell’inte- eseguire prove in condizioni ripetitive ogni condizione possibile di impiego. ro processo di sviluppo prodotto che e di laboratorio: infatti, grazie ad inve- Un banco di prova in grado di appli- Metelli adotta per questi componenti è stimenti importanti, Metelli è dotata di care coppie fino a 8000Nm, anche testarli nel modo migliore possibile. banchi prove dedicati ad alte presta- tempo-varianti, consente di verificare Avere risultati affidabili significa poter zioni, in grado di replicare fedelmente la capacità dei nostri giunti di reggere 9 5.1 Un giunto sul banco prova durante un test di resistenza 5.2 Banco per prove dinamiche dei semiassi sollecitazioni estreme, anche ben oltre I progettisti possono prescrivere degli posizionando la Metelli ai vertici della le specifiche di progetto, verificando specifici cicli di test e verificarne gli produzione after-market di giunti omo- che il giunto si comporti come da pro- esiti: tutte attività effettuate in sede, cinetici e semiassi. getto e che abbia la corretta rigidità torsionale. Le prove eseguite sui prodotti non si limitano a solo prove statiche, strutturalmente molto interessanti, ma non sono sufficienti per avere un panorama completo del comportamento dei semiassi in condizioni di esercizio, ma 10 anche a prove dinamiche. Un banco prova dinamico con motori da 200KW, in grado di applicare fino a 1800Nm di coppia ed un sistema servoidraulico capace di far subire ai giunti lato ruota un’accelerazione fino a 25g, costituisce uno strumento fondamentale per poter testare i nostri prodotti nelle più severe condizioni d’utilizzo. I laboratori di prova Metelli sono in grado di simulare ogni condizione possibile di utilizzo dei propri giunti ed andare anche oltre. 5.3 Cuffie che fumano dopo un test in condizioni estreme La produzione dei giunti Nell’azienda Metelli, da oltre vent’anni nenti impiegando materiali e definendo capacità produttiva di alto livello. nel panorama europeo come primario trattamenti (termici e superficiali) atti Un elevato grado di automazione indu- costruttore di giunti omocinetici e semi- a garantire le stesse prestazioni dei striale con grande impiego di robot e assi, i progettisti sviluppano i compo- corrispettivi componenti originali. caricatori automatici permette a Metel- Il ciclo produttivo viene definito dai progettisti in stretta collaborazione con i reparti pro- 11 duttivi per assicurare caratteristiche geometriche e tolleranze di lavorazione ottimali. Reparti di lavorazione meccanica con macchine a controllo numerico ad alta produttività garantiscono qualità, precisione e 6.1 Linee di lavorazione campane 6.2 Caricatore automatico delle campane li di ottimizzare i processi produttivi. della realizzazione della campana. noscenza, nessun aspetto di questo Il trattamento di tempra ad induzione, Avere macchine di lavorazione al- prodotto è lasciato al caso, ma af- fondamentale per ottenere dall’accia- tamente specializzate per produrre frontato e superato nel modo miglio- io la durezza indispensabile per la re- questi componenti particolari costitu- re, assicurando ai nostri clienti pro- sistenza, è fatto all’interno dei reparti isce garanzia di un ottimo processo dotti all’altezza del nome Metelli. produttivi Metelli, garantendo il mas- produttivo durante tutte le sue fasi. simo controllo di questa fase critica Grazie alla nostra esperienza e co- 12 6.3 Macchina automatica per tempra ad induzione 6.4 Macchina di rettifica nucleo Componenti principali Anche nei giunti omocinetici ogni Tutte le parti della campana hanno tata, presentando in alcune zone delle componente concorre al buon fun- subito una o più lavorazioni meccani- caratteristiche aree con ombre di co- zionamento che successive. lore bluastro, testimonia la correttezza del trattamento. dell’intero sistema. I componenti principali di un giunto Le zone maggiormente sollecitate, ad omocinetico essendo tutti fortemen- esempio le piste sfe- te sollecitati in condizioni di eserci- re e la dentatura del zio, devono essere costruiti a regola gambo, subiscono uno d’arte con l’impiego di materiali ad specifico alta resistenza e di ottima qualità. di tempra ad induzione trattamento 13 durante il quale solo quella precisa parte del La campana pezzo viene scaldata La campana essendo il componente immediatamente esterno del giunto, nonché la sua par- freddata: questo infatti te immediatamente visibile, viene rea- conferisce elevata du- lizzata partendo da un pezzo di accia- rezza solo dove serve io ad alto tenore di carbonio stampato non rendendo il pezzo a caldo e lavorato meccanicamente in fragile. quasi ogni sua parte. La campana così trat- ad alta temperatura ed raf- 7.1 Alcune campane al termine delle lavorazioni Il nucleo Il cuore interno del giunto, piccolo ed al- mensioni sono soltanto una frazione del- evidenzia quando si esegue un’a- tamente sollecitato, subisce sollecitazio- le dimensioni stesse della campana. nalisi ni uguali e, per certi aspetti, superiori alla campana. Il nucleo è costruito in acciaio ad alta resistenza e viene sottoposto in- 14 agli elementi finiti simulan- do il comportamento del giunto. La gabbia teramente ad un trattamento termico Ha concettualmente una funzione simile ad alta temperatura di cementazione alla gabbia per i cuscinetti a sfere, cioè che ne migliora ulteriormente durezza mantenere le sfere nella loro posizione e resistenza. È il componente collega- corretta, ma a differenza di questa, è de- to all’asta attraverso il quale passa tutta cisamente più robusta, perché anch’es- la coppia del giunto, anche se le sue di- sa sottoposta ad elevate sollecitazioni. A causa della geometria delle piste, in seguito alla spinta data dalla cop- 7.3 Alcune gabbie al termine delle lavorazioni pia motrice, le sfere tendono a venire spinte a loro volta fuori dal giunto. Questa forza si scarica invece sulla gabbia che mantiene le sfere nella loro posizione corretta: l’unica posizione che consente al giunto di funzionare correttamente. La forte sollecitazione che le sfe7.2 Alcuni nuclei lavorati re esercitano sulla gabbia si 7.4 Sollecitazioni in una gabbia Le sfere La cuffia Anche le sfere sono elementi essen- Tutta la parte interna di un giunto componenti interni del giunto, evi- ziali del giunto: infatti attraverso di omocinetico è costituita da parti in tando esse passano tutte le forze che nu- metallo che sono in contatto tra loro Le cuffie devono essere progettate cleo e gabbia si scambiano durante con giochi bassissimi, per questo mo- con la corretta geometria ed impie- il funzionamento del giunto. Costru- tivo è essenziale che il tutto funzioni gando i materiali idonei per resiste- ite in acciaio al Cromo ad alta resi- senza il minimo corpo estraneo. re alle sollecitazioni, soprattutto dal stenza, anche le sfere non sono tutte La cuffia serve proprio ad evitare punto di vista della compatibilità uguali. Metelli impiega sfere soltanto che corpi estranei vadano all’interno con le sostanze presenti nel gras- di prima qualità costruite secondo i del giunto causando il suo cedimen- so. La capacità di verificare le de- più rigorosi standard qualitativi e nel to entro breve tempo. rispetto delle tolleranze migliori. Essendo un compo- gravi malfunzionamenti. 15 nente con una funzione meramente pro- tettiva, la cuffia viene spesso erroneamente sottovalutata: infatti è importante usare materiali di alta qualità per garantire la funzione essenziale, ossia di protezione dei 7.5 Le sfere contenute in un giunto 7.6 Alcune cuffie in gomma e gomma-metallo Il grasso formazioni 16 della cuffia Alla domanda il grasso è importante? La quando il giunto è ruotato risposta è che il grasso ha un’importanza è fondamentale per po- molto superiore a quanto normalmente si ter garantire una corretta crede. In un giunto omocinetico infatti ci vita della cuffia stessa. sono molti componenti che scorrono tra Eseguire un’analisi FEM di loro ed il grasso ha il duplice compito di di un componente in gom- ridurre gli attriti e limitare l’usura dei com- ma che tiene conto del- ponenti del giunto stesso. Ridurre gli attriti le deformazioni significa migliorare l’efficienza e di conse- che il materiale subisce guenza anche limitare il riscaldamento del non è cosa semplice, ma giunto stesso che, in caso di grasso non è una conoscenza che il idoneo, raggiunge valori di temperatura reparto progettazio- di alcune centinaia di gradi in pochi mi- possiede. nuti di funzionamento. Questo brusco ri- ne grandi di Metelli scaldamento ha conseguenze distruttive per la cuffia: infatti, in breve tempo, provoca danni anche al resto del giunto arrivando addirittura a presentare fenomeni di grippaggio e conseguente cedimento. L’impiego di un grasso di alta qualità è fondamentale per assicurare al giunto 7.7 Analisi deformazioni di una cuffia in gomma omocinetico una vita esente da problemi. I controlli I sistematici controlli qualità, eseguiti gettazione, scelta e reperimento delle Oltre ai normali controlli, per garantire lungo tutto il processo produttivo, as- materie prime, produzione e control- la costante qualità dei giunti Metelli, sicurano ai giunti omocinetici Metelli i lo del giunto e dei suoi componenti. durante le fasi di produzione, vengo- più alti standard qualitativi. Questo è Controlli periodici effettuati durante no sistematicamente effettuati, so- possibile perché Metelli è un vero pro- ogni fase di produzione assicurano lamente da personale specializzato, duttore con un know-how ventennale una continua attenzione al processo controlli a campione nella nostra sala ben consolidato ad ogni livello: pro- produttivo. metrologica. 17 8.1 Controllo effettuato durante la lavorazione 8.2 Campana in misurazione con macchina CMM Stato di salute dei giunti: quando è il caso di sostituirli? I giunti sono concepiti per durare tutta Cosa bisogna verificare in una tra- la vita della vettura, ma all’atto pratico smissione? ciò non sempre accade: infatti diversi fattori hanno influenza diretta sulla vita dei giunti rendendo necessaria la loro 18 • Muovere l’asta del semiasse e verificare che non presenti un eccessivo gioco longitudinale • Controllare il corretto serraggio della bulloneria sostituzione. •Eseguire con il veicolo delle lente manovre ad “otto” utilizzando tutto Durante un intervento di manuten- •Verificare lo stato generale delle su- l’angolo di sterzo da entrambi i lati, zione ordinaria del veicolo, è sempre perfici esposte all’ambiente (ossida- verificare l’assenza di rumori prove- bene eseguire un’ispezione degli or- zione, ruggine, segni di urti, ecc.) nienti dai giunti gani meccanici dello stesso,compresi i giunti. Una diagnosi precoce di even- •Verificare la tenuta delle fascette del- tuali malfunzionamenti mette l’auto- le cuffie: non ci deve essere fuoriusci- Se durante l’ispezione si notano danni mobilista al riparo da spiacevoli incon- ta di grasso sul giunto e sull’asta delle cuffie, segni di grasso fuoriusci- venienti. to, rumori provenienti dai giunti o gio• Verificare il buono stato delle cuffie: as- chi eccessivi, è molto probabile che senza di crepe, buchi o tagli e verificare sia necessaria una sostituzione del che non ci siano fuoriuscite di grasso giunto o dell’intero semiasse. Elementi che influenzano la vita di un giunto Ogni veicolo è pensato e progettato con il conseguente accorciamento prematuro degrado di profili scanalati simulando un suo possibile scenario di della loro vita utile. e filetti, rendendo necessaria in questi utilizzo: un giunto progettato e monta- L’impiego del veicolo in ambienti con casi la sostituzione del giunto, anche to su una city car si può immaginare temperature molto fredde o molto cal- se la sua parte interna sarebbe ancor avrà un utilizzo prettamente cittadino, de costituisce, specialmente per le efficiente. cosa diversa invece per un giunto de- cuffie, un severo banco di prova. La stinato ad un veicolo fuoristrada, che gomma soffre le temperature estre- è concepito per sopportare picchi di me ed un cedimento prematuro delle coppia estremamente elevati tipici cuffie porta il giunto ad essere espo- della guida su terreni fortemente acci- sto all’ambiente esterno, a perdere il dentati. grasso e di conseguenza a deteriorarsi Queste considerazioni influenzano molto rapidamente. molte scelte progettuali, portando alla Analogamente, l’impiego del veico- definizione di prodotti idonei in base lo in ambienti particolarmente salini ad un loro plausibile utilizzo. (zone vicino al mare, strade montane L’impiego del veicolo in situazioni par- che vengono cosparse di sale durante ticolarmente gravose, ai limiti dell’u- l’inverno) accelera i fenomeni corrosivi tilizzo per cui il veicolo è nato, porta che naturalmente avvengono in pre- inevitabilmente i giunti a lavorare in senza dei normali agenti atmosferici. condizioni di frequente sovraccarico Questo fenomeno è spesso causa del 19 Istruzioni per un corretta rimozione ed un corretto montaggio Ogni operazione legata alla sostituzione di un giunto o di un semiasse com- 20 La rimozione del giunto lato ruota pleto deve essere fatta nel migliore dei 1.Una volta smontato il semiasse dal togliere la cuffia dal giunto facendola modi: infatti un montaggio non corret- veicolo, serrare in morsa l’albero di tra- scorrere lungo l’asta. to può essere causa di gravi problemi smissione avendo cura di non incidere su un veicolo. Vediamo inizialmente le profondamente il rivestimento protetti- 2.Qualora l’anello di sicurezza sia visi- operazioni da effettuare per rimuove- vo dell’asta. Rimuovere le fascette e bile, lo si dovrà allargare per poi sfilare re correttamente il giunto, prima lato il giunto colpendolo con un martello ruota, e successivamente lato cambio. sulla faccia frontale. Come regola generale tutte le operazioni devono sempre essere fatte in sicurezza. Metelli raccomanda sempre di lavorare con gli attrezzi adatti ed in condizioni di sicurezza per l’ambiente e per la persona. 3.In caso invece di giunti con anello di sicurezza interno (pertanto non visibile), La rimozione del giunto lato cambio si dovrà sfilare il giunto colpendo di- 1.Chiudere in morsa l’albero di tra- protezione assicurandosi di non dan- rettamente la faccia frontale visibile smissione, rimuovere la fascetta pic- neggiarlo perché dovrà essere riutiliz- del nucleo. cola e togliere la cuffia con il proprio zato in fase di assemblaggio. coperchio dal giunto. 3.Posizionare il giunto sopra le ganasce della morsa in modo che l’albero di trasmissione risulti in posizione ed aprire l’anello di sicurezza con le apposite pinze. 4.Rimuovere l’eventuale anello di sicurezza qualora ancora presente e togliere la cuffia dall’albero: pulire bene la scanalatura dell’albero verificando attentamente che la dentatura non sia danneggiata. 21 2.Togliere l’eventuale coperchio di 4.Sfilare l’albero dal giunto colpendo la faccia frontale dell’albero suc- cessivamente togliere la cuffia con il proprio coperchio e l’eventuale mol- Il montaggio del giunto lato cambio la a tazza dall’albero. Pulire bene la 1.Posizionare la fascetta e la cuffia con scanalatura verificando il proprio coperchio sull’albero. In caso attentamente che la dentatura non sia di giunto con molla a tazza posizionarla danneggiata. correttamente sull’albero di trasmissione. dell’albero 3.Applicare l’anello di sicurezza nel- 22 la gola dell’albero di trasmissione. È importante usare sempre un anello di sicurezza nuovo. 2.Accoppiare le scanalature del nucleo con quelle dello scanalato dell’albero ed inserire il giunto, se fosse necessario battere sul nucleo facendo attenzione. 4.Riempire il giunto dal lato opposto 6.Riempire il giunto dal lato della 8.Chiudere la fascetta piccola in della cuffia con circa metà del grasso cuffia con il grasso rimanente. modo che la cuffia risulti saldamente contenuto nel tubetto fornito. ancorata all’albero di trasmissione. 23 5.Montare il coperchio di protezione 7.Far calzare il coperchio della cuffia eventualmente presente assicurandosi sul giunto prestando attenzione a far di far coincidere i fori con quelli del giunto. coincidere i fori con quelli del giunto. Il montaggio del giunto lato ruota 1.Posizionare la fascetta piccola e deve essere collocato nella scanalatura 4.Accoppiare le scanalature del nucleo la cuffia sull’albero. In caso di giunto dell’albero. Usare sempre un anello con quelle dell’albero; porre attenzione con molla a tazza e rondella di chiusura di sicurezza nuovo. Qualora il sistema all’anello di sicurezza. Utilizzando un spingere questi pezzi sull’albero. di fissaggio preveda un anello seeger martello di plastica spingere lentamen- questi è fornito da Metelli già posizio- te il giunto sull’albero sino a quando nato nel nucleo. l’anello di sicurezza si è chiuso a scatto. Controllare che il giunto non abbia 3.Lo standard Metelli prevede giunti la possibilità di scorrere sull’albero. pre-lubrificati con la quantità di grasso ottimale. Fanno eccezione alcuni giunti 24 per i quali il grasso viene fornito a parte: in questo caso si dovrà riempire il giun2.In caso di giunti con anello di sicu- to con circa metà del grasso fornito. rezza interno di forma circolare questi 5.Se il grasso è fornito a parte utilizzare quello rimasto per ingrassare completamente il giunto. Calzare la cuffia e stringere la fascetta grande con la pinza. Controllare che la cuffia sia an- la cuffia e l’albero di trasmissione far Nel caso in cui il giunto venga conse- corata al giunto. fuoriuscire l’aria dalla cuffia. gnato con il grasso nel tubetto, dopo averlo ingrassato, raccomandiamo di 7.Stringere la fascetta piccola e far eseguire al giunto alcuni movimenti controllare che la cuffia sia erme- a mano prima dell’installazione sul vei- ticamente chiusa. Far effettuare al colo: infatti, così facendo, si permette giunto alcune rotazioni rispetto all’asse al grasso di raggiungere tutte le zone dell’albero per controllare la correttezza necessarie. dell’installazione eseguita. 25 6.Usando un cacciavite interposto tra NOTE 26 NOTE 27 NOTE 28 more than just aftermarket Manuale Tecnico TR 2014 ITA - 90-5080 METELLI SPA - Via Bonotto, 3/5 - 25033 Cologne (BS) Italia - Tel. +39 030.705711 - Fax +39 030.7057237 [email protected] - www.metellispa.it
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