Anno XII, N. 7, maggio 2014 CONFERENCE INSIGHT Giornate di terapia in Dermovenereologia Catania, 1-2 febbraio 2014 Corticosteroidi topici in dermatologia: una review dalla relazione di Annalisa Patrizi e Carlotta Gurioli Dermatologia, Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna CONFERENCE INSIGHT Giornate di terapia in Dermovenereologia Catania, 1-2 febbraio 2014 Corticosteroidi topici in dermatologia: una review dalla relazione di Annalisa Patrizi e Carlotta Gurioli Dermatologia, Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna ISBN 978 88 6756 098 1 ISSN 2038 8667 Anno XII, N. 7, maggio 2014 Redazione Elena Bernacchi Sara di Nunzio Claudio Oliveri Produzione Loredana Biscardi Via Decembrio, 28 20137 Milano © 2014 Springer Healthcare Italia S.r.l. www.springerhealthcare.it Direttore responsabile: Giuliana Gerardo Conference Insight. Registrazione del Tribunale di Milano n. 712 del 18 dicembre 2002 Finito di stampare nel mese di maggio 2014 da Geca S.r.l. - San Giuliano Milanese (MI) Pubblicazione fuori commercio riservata alla Classe Medica Tutti i diritti sono riservati, compresi quelli di traduzione in altre lingue. Nessuna parte di questa pubblicazione potrà essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o per mezzo di apparecchiature elettroniche o meccaniche, compresi fotocopiatura, registrazione o sistemi di archiviazione di informazioni, senza il permesso scritto da parte dell’Editore. L’Editore è disponibile al riconoscimento dei diritti di copyright per qualsiasi immagine utilizzata della quale non si sia riusciti a ottenere l’autorizzazione alla riproduzione. Nota dell’Editore: nonostante la grande cura posta nel compilare e controllare il contenuto di questa pubblicazione, l’Editore non sarà ritenuto responsabile di ogni eventuale utilizzo di questa pubblicazione nonché di eventuali errori, omissioni o inesattezze nella stessa. Questa pubblicazione riflette i punti di vista e le esperienze degli Autori che si sono assunti la responsabilità di quanto riportato nei loro testi e non riflette necessariamente quelli dell’Editore. Ogni prodotto menzionato deve essere usato in accordo con il Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto fornito dalle Case Produttrici. L’eventuale uso dei nomi commerciali ha soltanto lo scopo di identificare i prodotti e non implica suggerimento all’utilizzo. Si ringrazia Sandoz S.p.A. per il contributo alla diffusione del mezzo NOVCDM6675 CONFERENCE INSIGHT Corticosteroidi topici in dermatologia: una review dalla relazione di A. Patrizi e C. Gurioli Dermatologia, Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna Fattori che condizionano la scelta del corticosteroide topico Benché l’introduzione dei corticosteroidi topici risalga agli anni Cinquanta, bisogna attendere gli anni Novanta per la sintesi e l’immissione in commercio di molecole efficaci e associate a effetti indesiderati ridotti. I corticosteroidi: •• esercitano vasocostrizione dermica •• possiedono effetti antinfiammatorio, antiproliferativo e immunosoppressivo •• agiscono sull’infiammazione, indipendentemente dalla causa del processo flogistico •• determinano una riduzione apprezzabile di prurito e bruciore, qualora presenti. In base all’azione antinfiammatoria e alla capacità di indurre vasocostrizione, si distinguono quattro classi di potenza (Tabella 1). Tra i cortisonici topici di maggiore utilizzo si annovera clobetasolo propionato, che appartiene alla classe dei molto potenti. I fattori che contribuiscono alla scelta del cortisonico topico più adeguato sono correlati sia alle condizioni del paziente sia alle caratteristiche del farmaco. Fattori correlati al paziente Età e condizioni generali In relazione all’età del paziente si riscontrano notevoli differenze nelle caratteristiche cutanee. La cute del neonato e dell’anziano, infatti, è provvista di uno strato corneo più sottile, che espone il soggetto a un maggiore assorbimento dei farmaci topici e, conseguentemente, ai relativi effetti tossici. Nel bambino, inoltre, il rischio di tossicità aumenta anche a causa della maggiore superficie corporea in rapporto al peso. Tabella 1. Classificazione dei cortisonici topici in base alla potenza Poco potenti Moderatamente potenti Potenti Molto potenti • Idrocortisone • Alclometasone dipropionato • Beclometasone dipropionato • Alcinonide • Idrocortisone acetato • Clobetasone butirrato • Betametasone benzoato, dipropionato e valerato • Clobetasolo propionato • Desametasone sodio fosfato • Budesonide • Desametasone valerato • Desossimetazone • Desonide • Diflucortolone valerato • Fluocortinbutilestere • Diflucortolone valerianato • Idrocortisone butirrato • Fluocinolone acetonide • Fluocinonide • Fluocortolone • Fluocortolone caproato • Fluticasone propionato • Metilprednisolone aceponato • Mometasone furoato • Prednicarbato Gruppo I Gruppo II Gruppo III 1 Gruppo IV Corticosteroidi topici in dermatologia: una review Sede anatomica Differenze nello spessore determinano variazioni dell’assorbimento cutaneo anche in diverse sedi corporee. Assegnando il valore 1 al coefficiente di assorbimento della regione dell’avambraccio, si rileva infatti un assorbimento più elevato in corrispondenza del viso e molto elevato nell’area genitale e palpebrale, dove la cute è particolarmente sottile. Le regioni palmoplantari sono invece caratterizzate da una minore capacità di assorbimento. Infiammazione e umidificazione Altro fattore che può condizionare la scelta del corticosteroide topico è la presenza di una patologia infiammatoria intensa, che incrementa l’entità dell’assorbimento del prodotto, influenzato anche dal grado di umidificazione del corneo. altre caratteristiche delle schiume (tra cui assenza di untuosità e residui) rendono tale veicolo preferito dai pazienti rispetto agli unguenti e alle creme. [1] Infine, a differenza degli shampoo, le schiume devono essere applicate senza risciacquo. Fattori correlati al farmaco Potenza e veicoli I cortisonici topici generalmente in uso rientrano in prevalenza nelle classi dei potenti e dei moderatamente potenti. Si segnala che l’unguento è in grado di incrementare notevolmente la potenza della molecola e, trattandosi di una sostanza dotata di effetto emolliente e occlusivo, di determinare un maggior assorbimento. Gli unguenti sono adatti nelle forme “secche” e non in quelle essudanti acute, tuttavia sono generalmente meno graditi delle creme, ponendo problemi di aderenza al trattamento. Le pomate o creme, più indicate nelle forme essudanti, contengono conservanti e possono indurre irritazione o sensibilizzazione; ciononostante, l’utilizzo più semplice rende questi veicoli più accettati dai pazienti rispetto agli unguenti. Le emulsioni sono indicate per superfici molto estese e apprezzate per la facile stendibilità. Gel e lozioni, da riservare al cuoio capelluto e alle zone pilifere, contengono polietilen-glicole, che contribuisce all’assorbimento. Gli shampoo devono essere massaggiati sul cuoio capelluto, lasciati agire per 3-5 minuti e poi risciacquati. Lo shampoo a base di clobetasolo propionato è un trattamento topico particolarmente indicato nella psoriasi del cuoio capelluto. Le schiume, anch’esse indicate per il trattamento del cuoio capelluto, possono essere impiegate in soggetti di età superiore ai 6 anni. Se le formulazioni topiche convenzionali penetrano la cute attraversando gli spazi intercellulari tra ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee e cellule dello strato corneo, le schiume sfruttano la via di penetrazione transcellulare, che offre il vantaggio di un transito più rapido e completo (Figura 1). Questa e Via intercellulare Via transcellulare Figura 1. Assorbimento attraverso la cute: via intercellulare e transcellulare (Modificata graficamente da[2]) Effetto riserva, tachifilassi ed effetto rimbalzo Per effetto riserva s’intende l’accumulo del corticosteroide nello strato corneo dopo applicazioni ripetute, che permette di prolungare l’effetto terapeutico per 3-4 giorni successivamente alla sua sospensione, rappresentando un importante vantaggio. La tachifilassi, invece, implica una progressiva diminuzione degli effetti terapeutici con l’applicazione prolungata del corticosteroide e una ripresa della sua azione dopo una sospensione d’uso. Il corticosteroide dotato di tale proprietà risulta, quindi, più attivo all’inizio anziché alla fine del trattamento e, con l’uso prolungato, la stessa efficacia può essere raggiunta in un tempo progressivamente maggiore. Alla tachifilassi si può ovviare ricorrendo a un impiego intermittente del farmaco (a giorni alterni, a settimane alterne, per 5 giorni su 7 per 3-4 settimane, poi per 2 giorni su 7 per mesi oppure secondo lo schema 5 giorni su 7, 4 giorni su 7, 3 giorni su 7, 2 giorni su 7…). Ugualmente sfavorevole è l’effetto rimbalzo, che determina una vasodilatazione dermica e una rapida recidiva della patologia a seguito della brusca sospensione di un corticosteroide topico a lungo utilizzato. Quantità e modalità d’uso del prodotto devono pertanto essere opportunamente modulati anche in relazione a tali fenomeni. 2 CONFERENCE INSIGHT Quantità d’uso Differentemente dal rigore prescrittivo tipico delle terapie sistemiche, nei foglietti illustrativi che accompagnano i prodotti in formulazione topica a base di corticosteroidi le indicazioni sulle quantità e modalità d’uso sono spesso estremamente vaghe e imprecise, generando confusione e incertezza nel paziente. Compito del medico è quello di fornire le più chiare istruzioni possibili, specificando al paziente che lo spessore di applicazione ideale per un assorbimento che garantisca l’effetto terapeutico corrisponde a 0,1 mm e che massaggiare il prodotto per una decina di secondi solo sulle lesioni può giovare alla guarigione. Il medico dovrebbe inoltre segnalare che quantità corrispondenti a mezzo grammo di prodotto al giorno sono sufficienti per coprire un’area di 30 centimetri quadrati, equivalente a circa 2 palmi di mano, e che è necessario dimezzare le dosi per l’area del viso e la regione genitale. Dopo oltre cinquant’anni è stata finalmente introdotta la cosiddetta unità falangetta (Finger Tip Unit, FTU), che rappresenta la dose utile a trattare un’area corrispondente a due volte il palmo di una mano. La FTU corrisponde alla quantità di prodotto in tubo stesa sul polpastrello a partire dalla piega fino alla punta del dito. [3] In alcuni foglietti illustrativi sono disponibili indicazio- ni per pazienti adulti e pediatrici in merito al numero di FTU da utilizzare in relazione alla sede corporea (Figura 2 ). Il dosaggio massimo mensile consigliato corrisponde a 15 g nel neonato e nel 1° anno di vita (equivalente a mezzo tubo di crema), 30 g nel bambino (1 tubo di crema) e 60-90 g nell’adolescente e nell’adulto (2-3 tubi di crema). Modalità d’uso Per un utilizzo ottimale dei corticosteroidi topici il paziente dovrebbe essere indirizzato verso schemi d’impiego semplici: la scelta della molecola più adatta rimane comunque prerogativa del clinico, previa valutazione delle caratteristiche peculiari del paziente in trattamento. Il ricorso a schemi d’uso intermittente dovrebbe consentire di sopprimere l’eventuale tachifilassi e l’effetto rimbalzo del farmaco e di sfruttare, invece, l’effetto riserva, soprattutto in caso di trattamenti di durata superiore alle 2-3 settimane. Su tale effetto si basa anche l’approccio noto come “terapia proattiva”, che prevede l’uso intermittente di un agente antinfiammatorio dopo remissione e indipendentemente dalle condizioni cutanee al fine di garantire il trattamento di mantenimento delle forme croniche. Da ricordare inoltre l’aspetto legato al tipo di medicazione (in Figura 3 un esempio di impiego di corticosteroidi in schiuma). Paziente pediatrico Paziente adulto Unità falangetta Faccia e collo: 2,5 FTU Tronco: 7 FTU Braccio: 3 FTU Faccia e collo Mano: 1 FTU Braccio e mano Età Gamba: 6 FTU Piede: 2 FTU Gamba e piede Tronco (parte Tronco (parte frontale) posteriore e glutei) Numero di FTU 3-6 mesi 1 1 1,5 1 1,5 1-2 anni 1,5 1,5 2 2 3 3-5 anni 1,5 2 3 3 3,5 6-10 anni 2 2,5 4,5 3,5 5 Figura 2. Unità falangetta consigliate per sede corporea e in relazione all’età 3 Corticosteroidi topici in dermatologia: una review Agitare Capovolgere ed erogare Massaggiare la schiuma Figura 3. Esempio di utilizzo di corticosteroidi in schiuma L’occlusione con materiale plastico (guanti, pellicole, cerotti), infatti, determina un aumento dell’assorbimento di almeno 10 volte, con conseguente maggiore potenza e superiore rischio di effetti indesiderati del farmaco. Degno di nota è il cosiddetto “effetto risparmio”, secondo cui, se la medicazione è preceduta da un bagno o dall’applicazione di un idratante, l’assorbimento risulta nettamente aumentato. cata: il 73,4% dei pazienti mostra preoccupazione nell’uso dei corticosteroidi topici, soprattutto in relazione al rischio di sviluppo di atrofia cutanea (34,5%) e di arresto della crescita e dello sviluppo (per i pazienti pediatrici) a causa dell’assorbimento sistemico (9,5%). Ne deriva che il 24% dei pazienti non è compliante e applica il farmaco in modo scorretto, con conseguente diminuzione dell’efficacia. [7] Effetti indesiderati e corticofobia Consigli pratici Gli effetti avversi indotti dai corticosteroidi topici sono noti e ben definiti. Quelli locali sono quasi sempre correlati all’uso scorretto di corticosteroidi potenti, mentre quelli sistemici sono sempre dovuti all’uso prolungato di corticosteroidi potenti su superfici vaste e/o intensamente infiammate. Tra gli effetti indesiderati locali non solo transitori, osservati soprattutto in ambito pediatrico, il principale è rappresentato dall’atrofia cutanea (25,3%), seguito dalle striae distensae irreversibili (14,8%). [4] Altri effetti indesiderati noti sono l’eczema da contatto, il glaucoma, la cataratta posteriore e il ritardo nella crescita, tutte condizioni che hanno contribuito negli anni ad accrescere la demonizzazione nei confronti di questi farmaci. [5] Eppure è stato ampiamente dimostrato che la maggioranza degli effetti indesiderati è rara e insorge in conseguenza di un uso scorretto. Uno studio retrospettivo condotto su 88 casi, per esempio, ha dimostrato che l’applicazione palpebrale e periorbitale di corticosteroidi topici per il trattamento della dermatite atopica, anche per un tempo prolungato, non risulta correlata allo sviluppo di glaucoma né di cataratta. [6] La cosiddetta “corticofobia” è tuttavia ancora fortemente radi- Per trarre il massimo beneficio dall’impiego di un corticosteroide topico, riducendo al minimo il rischio di effetti indesiderati, è opportuno osservare le seguenti raccomandazioni nella pratica clinica quotidiana e nel rapporto con il paziente: •• evitare l’uso prolungato (superiore alle 3 settimane) di steroidi potenti; •• evitare le associazioni, salvo quelle validate; •• evitare le brusche interruzioni di terapia; •• prestare attenzione alle sedi ad alto assorbimento (palpebre, pieghe in età puberale, area del pannolino); •• considerare sempre il veicolo nel determinare l’assorbimento del farmaco; •• privilegiare la compliance, le nuove molecole, gli schemi intermittenti di mantenimento e gli schemi a scalare; •• fornire indicazioni chiare sui tempi e le modalità d’uso; •• favorire un rapporto informativo-educativo con i genitori dei pazienti pediatrici, che permetta di contrastare eventuali timori e pregiudizi e fornisca una dimostrazione pratica della modalità di trattamento. 4 CONFERENCE INSIGHT Bibliografia 4. Pelfini C. Dermatite atopica: i corticosteroidi topici. In: La scuola dell’atopia. Gelmetti C Ed. Springer-Verlag Italia, Milano, 2007, pp. 249-74. 1. Gottlieb AB, Ford RO, Spellman MC. The efficacy and tolerability of clobetasol propionate foam 0.05% in the treatment of mild to moderate plaque-type psoriasis of nonscalp regions. J Cutan Med Surg. 2003;7(3):185-92. 5. Callen J, Chamlin S, Eichenfield LF, et al. A systematic review of the safety of topical therapies for atopic dermatitis. Br J Dermatol. 2007;156:203-21. 2. Huang X, Tanojo H, Lenn J, et al. A novel foam vehicle for delivery of topical corticosteroids. J Am Acad Dermatol. 2005;53(1 Suppl 1):S26-38. 6. Haeck IM, Rouwen TJ, Timmer-de Mik L, et al. Topical corticosteroids in atopic dermatitis and the risk of glaucoma and cataracts. J Am Acad Dermatol. 2011;64:275-81. 3. Long CC, Finlay AY. The finger-tip unit--a new practical measure. Clin Exp Dermatol. 1991;16:444-7. 7. Charman CR, Morris AD, Williams HC. Topical corticosteroid phobia in patients with atopic eczema. Br J Dermatol. 2000;142:931-6. 5 Olux® Materiale riservato agli operatori sanitari - Prezzo al pubblico aggiornato al 15/4/2014 Depositato presso AIFA in data 12/05/2014 RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE OLUX 500 microgrammi/g schiuma cutanea in contenitore di zone estese possono determinare soppressione surrenalica, generalmente di natura transitoria se sotto pressione. il dosaggio settimanale non è superiore a 50 g negli adulti. Il trattamento prolungato e intensivo con 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Un grammo di schiuma cutanea un preparato corticosteroideo altamente attivo può provocare alterazioni atrofiche contiene 500 microgrammi di clobetasolo propionato. Per l’elenco completo degli locali della cute, quali assottigliamento, strie e dilatazione dei vasi sanguigni supereccipienti, vedere paragrafo 6.1. Eccipienti: contiene anche alcol cetilico 11,5 mg/g, ficiali, in particolare in caso di utilizzo di bendaggi occlusivi o quando sono interesalcol stearilico 5,2 mg/g e glicole propilenico 20,9 mg/g. sate le pliche cutanee. In rari casi, il trattamento della psoriasi con corticosteroidi (o 3. FORMA FARMACEUTICA Schiuma cutanea in contenitore sotto pressione. Schiula sospensione dello stesso) è stato ritenuto responsabile della comparsa della forma bianca che si disgrega a contatto con la pelle. ma pustolosa della patologia (vedi Paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni 4. INFORMAZIONI CLINICHE - 4.1. Indicazioni terapeutiche Trattamento di breve d’impiego). In seguito alla somministrazione di steroidi topici sono state osservate durata di dermatosi del cuoio capelluto che rispondono alla terapia steroidea, quali alterazioni della pigmentazione e ipertricosi. Qualora compaiano segni d’ipersensipsoriasi, ma che non rispondono in modo soddisfacente alla terapia con steroidi bilità, occorre sospendere immediatamente le applicazioni, in quanto può verificarsi meno attivi. 4.2. Posologia e modo di somministrazione OLUX è un corticosteroiun peggioramento dei sintomi. Tra gli altri eventi avversi locali associati al trattade topico estremamente potente; pertanto, limitare il trattamento a non più di 2 mento con glucocorticosteroidi sono stati osservati: dermatite periorale, dermatite settimane consecutive e non superare il dosaggio di 50 g/settimana. Nota: per una rosacea, tardiva cicatrizzazione delle ferite, fenomeno di rebound che può dare corretta erogazione della schiuma, tenere il contenitore capovolto e premere l’eroluogo a dipendenza da corticosteroidi ed effetti oculari. Tra gli effetti collaterali dei glucocorticosteroidi sono noti anche l’aumento della pressione intraoculare e l’augatore. Via di somministrazione: per uso cutaneo. Evitare il contatto con occhi, naso mento del rischio di cataratta. Può inoltre verificarsi un’allergia da contatto a OLUX e bocca. Non utilizzare il prodotto nelle vicinanze di una fiamma libera. Uso negli o a uno degli eccipienti. Qualora il prodotto non venga impiegato correttamente, adulti OLUX va applicato alla zona interessata due volte al giorno. Non sono disponibili dati relativi a studi clinici volti alla valutazione dell’efficacia di un’unica applipossono essere celate e/o aggravate infezioni di natura batterica, virale, parassitica e fungina. Sono stati inoltre segnalati casi di follicolite. 4.9. Sovradosaggio Non cazione giornaliera. Capovolgere il contenitore ed erogare un piccolo quantitativo sono stati riportati casi di sovradosaggio. In seguito ad applicazione topica, OLUX (equivalente a una noce o un cucchiaino da tè) di OLUX direttamente sulle lesioni, o può essere assorbito in quantità sufficienti a determinare effetti sistemici. Qualora erogare un piccolo quantitativo nel tappo del contenitore, su un piattino o su un’altra superficie fresca, facendo attenzione a evitare il contatto con occhi, naso e bocca. si osservino fenomeni d’ipercorticalismo, occorre sospendere gradualmente la Si sconsiglia di erogare il prodotto direttamente sul palmo della mano, poiché la somministrazione di steroidi topici, sotto diretto controllo del medico, a causa del rischio di soppressione dell’attività surrenalica. schiuma si scioglie immediatamente a contatto con la cute calda. Massaggiare de5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - 5.1. Proprietà farmacodinamiche Catelicatamente la zona interessata, fino al completo assorbimento e scomparsa della goria farmacoterapeutica: Corticosteroidi molto potenti (gruppo IV) Codice ATC: schiuma. Ripetere l’operazione trattando l’intera zona interessata. Spostare i capelli o i peli dalla zona interessata, così da procedere all’applicazione su ciascuna zona D07A D01. Analogamente ad altri corticosteroidi topici, il clobetasolo propionato interessata. Uso nei bambini e negli adolescenti Poiché non sono disponibili dati ha proprietà antinfiammatorie, antiprurito e vasocostrittive. Il meccanismo esatto relativi all’uso di OLUX nei bambini e negli adolescenti, l’utilizzo in tali pazienti non dell’azione antinfiammatoria degli steroidi topici nel trattamento delle dermatosi è raccomandato. 4.3. Controindicazioni OLUX è controindicato nei pazienti con che rispondono alla terapia steroidea è generalmente incerto. Tuttavia, si ritiene ipersensibilità verso il clobetasolo propionato, altri corticosteroidi o ad uno qualsiasi Prezzo al pubblico € 13,01 che i corticosteroidi agiscano per induzione delle proteine d’inibizione della fosfodegli eccipienti. OLUX è inoltre controindicato nei pazienti affetti da ustioni, rosacea, lipasi A2, collettivamente chiamate lipocortine. Si ipotizza che tali proteine controlClasse A nota 88 acne vulgaris, dermatite periorale, prurito perianale e genitale. OLUX è anche conlino la biosintesi di potenti mediatori dell’infiammazione, quali le prostaglandine e troindicato nel trattamento delle lesioni cutanee primarie causate da infezioni di i leucotrieni, attraverso l’inibizione del rilascio del loro precursore comune, l’acido arachidonico. L’acido arachidonico viene rilasciato dai fosfolipidi della membrana natura virale, fungina o batterica. OLUX non deve essere applicato sul viso. 4.4. Avvertenze speciali e precauzioni di impiego Il trattamento topico prolungato e continuo deve mediante la fosfolipasi A2. Uno studio sui vasocostrittori ha evidenziato che OLUX è caratterizzato essere evitato, in quanto può facilmente determinare una soppressione surrenalica anche in assenza da una potenza confrontabile, sulla base dello sbiancamento cutaneo, a quella di altre formulazioni di bendaggio occlusivo. Alla scomparsa delle lesioni, o dopo un periodo di trattamento non superiore a base di clobetasolo propionato. 5.2. Proprietà farmacocinetiche I corticosteroidi topici possono a due settimane, passare alla terapia intermittente o prendere in considerazione l’eventualità della essere assorbiti dalla cute sana e intatta. L’entità dell’assorbimento percutaneo dei corticosteroidi topici è determinata da numerosi fattori, tra cui il veicolo e l’integrità della barriera epidermica. Anche sostituzione con uno steroide meno potente. In caso di utilizzo intermittente cronico, si consiglia di verificare periodicamente la funzionalità dell’asse ipotalamo-pituitario-surrenale (HPA). Possono inl’occlusione, l’infiammazione e/o altri processi patologici della cute possono determinare un aumento sorgere infezioni secondarie, e ciò rende necessaria la sospensione del trattamento corticosteroideo dell’assorbimento percutaneo. Una volta assorbiti attraverso la cute, i corticosteroidi topici seguono topico e la somministrazione di antimicrobici adeguati. Particolare prudenza è richiesta nei pazienti percorsi farmacocinetici simili a quelli dei corticosteroidi somministrati per via sistemica. Vengono con disfunzione epatica comprovata. I corticosteroidi topici possono rivelarsi rischiosi, in quanto si metabolizzati, soprattutto nel fegato, e successivamente escreti attraverso i reni. Inoltre, alcuni corpossono determinare recidive a seguito dell’insorgenza di fenomeni di tolleranza. I pazienti possono ticosteroidi e i relativi metaboliti vengono escreti anche nella bile. In uno studio controllato di farinoltre essere esposti al rischio di sviluppare psoriasi pustolosa generalizzata e tossicità locale o simacocinetica, 3 dei 13 soggetti hanno manifestato soppressione dell’attività surrenalica reversibile stemica dovuta all’alterazione della funzione di barriera della cute. È pertanto importante un attento in qualsiasi momento durante i 14 giorni di trattamento con OLUX, in almeno il 20% della superficie controllo del paziente. A meno che non sia sotto la supervisione di un medico, OLUX non deve essere corporea. 5.3. Dati preclinici di sicurezza La somministrazione parenterale dei corticosteroidi, tra usato con bendaggi occlusivi. Nella letteratura sono stati riferiti casi di formazione di cataratta in cui il clobetasolo propionato, negli animali gravidi può causare anomalie dello sviluppo fetale – per pazienti sottoposti a trattamento prolungato con corticosteroidi. Benché non sia possibile escludere esempio, palatoschisi e ritardo della crescita intrauterina –. Studi su animali hanno evidenziato che come fattore causale i corticosteroidi sistemici, chi prescrive il trattamento deve essere a conoscenl’esposizione intrauterina ai corticosteroidi può contribuire allo sviluppo di patologie cardiovascolari za del possibile ruolo dei corticosteroidi nella formazione di cataratta. Il medicinale contiene glicole e metaboliche durante la vita adulta, ma non vi sono prove che tali effetti possano verificarsi anche propilenico, che può causare irritazione cutanea. Contiene inoltre alcool cetilico e alcool stearilico, nell’uomo. (vedi Paragrafo 4.6 Gravidanza e allattamento). che possono causare reazioni cutanee locali (per esempio, dermatite da contatto). Non essendo di6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - 6.1. Elenco degli eccipienti Etanolo anidro. Acqua depurata. sponibili dati relativi all’uso di OLUX nei bambini e negli adolescenti, l’utilizzo in tali pazienti non è Glicole propilenico. Alcool cetilico. Alcool stearilico. Polisorbato 60. Acido citrico anidro. Potassio ciraccomandato. 4.5. Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione Non sono stati trato. Propellente: propano/n-butano/isobutano. 6.2. Incompatibilità Non pertinente. 6.3. Periodo di effettuati studi d’interazione con OLUX. 4.6 Gravidanza e allattamento La somministrazione di corvalidità 3 anni. 6.4. Precauzioni particolari per la conservazione Non conservare a temperatura ticosteroidi negli animali gravidi può provocare anomalie dello sviluppo fetale (vedi Paragrafo 5.3 Dati superiore ai 25 ºC. Non refrigerare. Conservare in posizione verticale. Il contenitore contiene un liquipreclinici di sicurezza). Non sono stati condotti studi adeguati e controllati sul clobetasolo propionato do infiammabile sotto pressione. Non utilizzare nelle vicinanze di una fiamma libera. Non esporre a in gravidanza. Studi epidemiologici condotti su donne in gravidanza successivamente alla somminitemperatura superiore ai 50 °C o alla luce solare diretta. Non forare o bruciare il contenitore, anche se vuoto. 6.5. Natura e contenuto del contenitore Contenitore in alluminio sotto pressione dotato strazione di corticosteroidi orali hanno evidenziato l’assenza o la presenza in misura limitata del rischio di palatoschisi. OLUX non deve essere usato in gravidanza, a meno che non sia strettamente di valvola di chiusura, contenente 50g o 100g di schiuma. Il contenitore è rivestito internamente necessario. La sicurezza d’uso del clobetasolo propionato durante l’allattamento non è stata accertacon una doppia mano di vernice epossifenolica trasparente. Ciascun contenitore riempito è inserito ta. Poiché i glucocorticosteroidi vengono escreti con il latte materno, durante l’allattamento OLUX non in un erogatore completo di cappuccio parapolvere. È possibile che non tutte le confezioni siano deve essere usato, a meno che non sia strettamente necessario. 4.7. Effetti sulla capacità di guicommercializzate. 6.6. Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione Nessuna dare veicoli e sull’uso di macchinari Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoistruzione particolare. li e sull’uso di macchinari. 4.8. Effetti indesiderati Le reazioni avverse più comuni associate all’uti7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Sandoz S.p.A. Largo lizzo delle formulazioni a base di clobetasolo propionato sotto forma di schiuma cutanea osservate U. Boccioni, 1. 21040 Origgio (VA). negli studi clinici sono reazioni al sito d’applicazione, tra cui bruciore (5%) e altre reazioni non speci8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO 0,05% schiuma cutanea ficate (2%). Le reazioni avverse sono classificante secondo una Classificazione per sistemi e organi - contenitore sotto pressione da g 50 - Numero A.I.C. 036580013/M. 0,05% schiuma cutanea - cone frequenza, usando la seguente convenzione: Molto comune (≥ 1/10), Comune (≥ 1/100 a < 1/10), tenitore sotto pressione da g 100 - Numero A.I.C. 036580025/M. Non Comune (≥ 1/1,000 a < 1/100), Raro (≥ 1/10,000 a < 1/1,000), Molto Raro (<1/10,000), Non 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE 0,05% schiuma cutanota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema nernea - contenitore sotto pressione da g 50 - 3 Novembre 2005/ marzo 2009. 0,05% schiuma cutanea voso – Molto raro: parestesia. Patologie dell’occhio – Molto raro: irritazione oculare. Patologie vasco- contenitore sotto pressione da g 100 - 3 Novembre 2005/ marzo 2009. lari – Molto raro: dilatazione venosa. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo – Molto raro: 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO Aprile 2012 dermatite non altrimenti specificata, dermatite da contatto, peggioramento della psoriasi, irritazione cutanea, dolorabilità della cute, tensione cutanea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione – Comune: bruciore in corrispondenza del sito d’applicazione, reazione nel sito d’applicazione non altrimenti specificata. Molto raro: eritema nel sito d’applicazione, prurito nel sito d’applicazione, dolorabilità non altrimenti specificata. Esami diagnostici – Molto raro: presenza di sangue nelle urine, aumento del volume cellulare medio, presenza di proteine nelle urine, azotemia. Analogamente ad altri corticosteroidi topici, l’utilizzo prolungato di grandi quantitativi o il trattamento Cod. 50043924 500 microgrammi/g
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