P E R S O N E , e i z i Not T E R R I T O R I O , V A L O R I N.19 Supplemento n. 2 a «In Piazza», mensile della Confcooperative di Ravenna, ANNO XXXI, nr. 3, Marzo 2014 – Spedizione in abb. post.: D.L: 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 nr. 46) art. 6, comma 1, DCB Ravenna - Pubblicità non superiore al 45%. In collaborazione con Centro Stampa, Bologna - Direttore resp.: Mabel Altini - Autorizzazione del Trib. di Ravenna n. 657 del 17/6/78. Redazione: via Castellani 25, Faenza. Tel. 0546 26084 - Progetto grafico e impaginazione: Hoop, Faenza - Stampa: Arti Grafiche Ramberti, Rimini. La competitività parte dall’innovazione Mercati sempre più complessi Al via il nuovo Comitato Consultivo per il triennio 2014-2017 Gestione del vigneto e qualità delle uve Un nuovo PC Web per i Soci Un nuovo negozio Agrintesa a Cesena Spazio Soci PIÙ COMPETITIVITÀ IN UN MERCATO “SENZA RETI” Raffaele Drei - Presidente Agrintesa D all’analisi dell’evoluzione dei nostri catasti, aggiornata a fine 2013, emerge una flessione piuttosto modesta del numero complessivo degli ettari investiti, determinata in gran parte da aziende agricole che, prive di ricambio generazionale, tendono ad uscire dal settore o dismettono l’attività definitivamente. Fa da contraltare a questo inevitabile fenomeno, anche sociale, la crescita di aziende più dinamiche e spesso con conduttori nel pieno della propria attività lavorativa, che continuano ad investire in maniera sempre più 2 specializzata e con la necessaria forte motivazione professionale. Non bisogna dimenticare, infatti, che la forte pressione competitiva a cui sono sottoposti i nostri prodotti, anche da paesi emergenti dove i costi sono ben diversi, ci pone in uno stato di continua “attenzione” dal momento che siamo ormai parte di un mercato globale che non offre alcuna rete di protezione. Per aumentare il proprio grado di competitività sul mercato, la nostra cooperativa sta quindi perfezionando tutti i possibili strumenti per affiancare e sup- Più competitività portare quei soci che credono nel futuro e continuano a competere. Un atteggiamento che si traduce in particolare nell’apporto di ricerca ed innovazione, nell’introduzione di nuovi brevetti vegetali e, più in generale, nell’evoluzione delle tecniche agronomiche per massimizzare qualità e quantità delle produzioni. Naturalmente, Agrintesa svolge la propria missione a favore dell’intera base sociale, anche se si è focalizzata nel sostenere la crescita competitiva delle imprese più performanti. Allargando l’analisi allo scenario generale, il settore dell’ortofrutta fresca sta registrando una profonda evoluzione con la tendenza al ristagno dei consumi in tutti i principali mercati di riferimento: a maggior ragione, il buon indice qualitativo rimane un elemento imprescindibile di successo. Così come lo è l’allargamento degli attuali orizzonti commerciali verso nuovi paesi in grado di recepire e remunerare la nostra offerta mercantile. La doppia velocità che si registra tra l’andamento commerciale positivo del kiwi e quello ben più stentato delle pere è un esempio eclatante delle attuali incertezze del mercato e della debolezza del potere di acquisto dei consumatori in Italia. La chiave di lettura di questa situazione è che mentre il kiwi si conferma uno dei frutti più apprezzati in tutto il mondo, le pere italiane, anche le migliori, rimangono un prodotto tradizionalmente racchiuso entro i confini nazionali, dove la domanda si mantiene molto debole. Pensando al futuro, alla luce dei dati emersi, il potenziale produttivo di Agrintesa dovrebbe rimanere sostanzialmente stabile nei prossimi anni, in quanto alla lieve flessione degli ettari investiti a frutteto, determinato in particolare dalle nettarine e, in parte, dal kiwi, corrisponderà un incremento della produttività per ettaro. Nel medio periodo, quindi, si può dedurre che le principali produzioni della base sociale non dovrebbero subire ridimensionamenti significativi, per quanto siano prevedibili spostamenti da una specie frutticola all’altra in seguito agli investimenti degli ultimi anni, ma con immancabili difficoltà per una necessaria riprogrammazione organizzativa e commerciale. Su tale aspetto non possono che emergere alcune preoccupazioni in quanto alcune specie che negli ultimi anni hanno attratto forti investimenti, avranno in futuro equilibri di mercato più instabili. 3 KIWI E MELE OK, PERE NO. E IL VINO? Cristian Moretti - Direttore Generale Agrintesa D ai numerosi incontri tecnici e zonali con la base sociale, emerge tutta l’importanza del confronto a largo raggio condotto all’interno di Agrintesa con la possibilità di cogliere le esigenze più sentite dai soci, oltre a trasmettere preziose indicazioni sulla conduzione della cooperativa e le principali dinamiche del mercato. In questo senso occorre puntare con decisione su tutte quelle azioni in grado di favorire la massima coesione tra tutti i soci e la valorizzazione dell’intera filiera che la cooperativa rappresenta. Sul fronte tecnico, nell’ultimo periodo è stata presa in esame la dinamica dei nuovi impianti produttivi all’interno della cooperativa, che ha evidenziato una leggera diminuzione delle superfici (2%) a fronte di uno spostamento delle coltivazioni da una specie all’altra e di una maggiore specializzazione degli impianti sia a livello varietale che produttivo. Anche qui Agrintesa, con grande senso di responsabilità, è impegnata ad infor- 4 mare la propria base sociale sia sulle possibilità di investire su nuovi progetti o di inserire specifiche varietà ad alto reddito, sia sui possibili rischi derivanti da un certo squilibrio produttivo che si potrebbe registrare non solo nel comprensorio romagnolo, ma anche in tutta Europa in caso di rinnovi su specie e varietà non allineati alla domanda di mercato. L’andamento commerciale in Agrintesa Per quanto concerne le pere, oggi registriamo una situazione sicuramente distante dalle aspettative di settembre/ ottobre, dal momento che, purtroppo, le previsioni favorevoli formulate al momento della raccolta sono state deluse da un mercato che ha evidenziato continui ribassi, a causa di una domanda debole ed incapace di collocare i quantitativi complessivi prodotti. Si mantiene debole la richiesta sul fronte del mercato italiano, legata alla crisi ed ad una certa disaffezione su questa specie da parte Kiwi e mele ok dei consumatori. Sul mercato estero invece il prodotto olandese o portoghese è riuscito a ritagliarsi spazi commerciali importanti grazie a quotazioni molto inferiori alle nostre. Abbiamo ancora un paio di mesi per terminare le vendite, ma è difficile ipotizzare recuperi importanti, in quanto buona parte della campagna è stata caratterizzata da grandi difficoltà. Anche sul fronte delle mele segnaliamo un rallentamento delle interessanti dinamiche che avevano caratterizzato quotazioni e vendite nella fase iniziale. In ogni caso, riteniamo che i mesi ancora a disposizione per le vendite ed i quantitativi non particolarmente abbondanti attualmente presenti nei magazzini, do- vrebbero consentirci di chiudere la campagna di commercializzazione in maniera discreta. Brillante l’andamento del kiwi che, fin dall’inizio della campagna, viene collocato “con due velocità”. La risposta migliore arriva dai mercati d’Oltremare, che hanno assorbito con continuità volumi rilevanti di prodotto a quotazioni positive. Sottotono, al contrario, il mercato domestico ed europeo che continua ad assorbire il kiwi con maggior lentezza rispetto agli anni precedenti. Soddisfacenti le quotazioni riscontrate sino ad oggi con prospettive di miglioramento per i prossimi mesi. Agrintesa dovrebbe concludere la pro- 5 pria campagna di vendita entro i primi giorni di giugno e guarda con ottimismo alla fase finale della commercializzazione. Consapevole che sia le quantità di prodotto che l’indice qualitativo dei vini di quest’anno sono molto diversi da quelli, 6 irripetibili, dell’annata 2012, Agrintesa sta operando in un mercato molto “nervoso” ed incerto, che acquista partite di vino con grande cautela e con scarsa programmazione: tutte le azioni commerciali si concentrano, quindi, nel breve periodo a conferma di una notevole tensione tra domanda e offerta. Più in dettaglio, si sta diffondendo un’offerta assai difforme per qualità e quotazioni, dove molte zone di produzione o nazioni, come la Spagna, stanno offrendo al mercato prodotto a prezzi molto bassi e, per noi, insoddisfacenti. In questo contesto, Agrintesa sta cercando di valorizzare i propri vini mettendo in evidenza alcuni valori assoluti, quali la costanza, l’equilibrio qualitativo e l’efficienza della catena produttiva. Abbiamo davanti a noi ancora molti mesi di vendita e quindi non dobbiamo essere necessariamente pessimisti: in ogni caso sarà molto importante che l’attuale scenario commerciale non peggiori ulteriormente a causa della crescente pressione del prodotto sul mercato. Nuovo Comitato Consultivo Agrintesa AL VIA IL NUOVO COMITATO CONSULTIVO DI AGRINTESA N el corso delle Assemblee zonali che si sono tenute nei mesi di Gennaio e Febbraio si è svolta l’elezione dei delegati che compongono il Comitato Consultivo, organo di rappresentanza e confronto della base sociale della cooperativa ed insostituibile punto di riferimento del Consiglio di Amministrazione di Agrintesa. Da statuto, il Comitato Consultivo ha lo scopo di favorire il collegamento, il dialogo ed il confronto tra il Consiglio d’Amministrazione e la base sociale sulle problematiche inerenti la gestione della cooperativa, gli indirizzi strategici e il rapporto tra coop e socio, al fine di rendere partecipe la base sociale, distribuita sul territorio, della vita della cooperativa. Alla scadenza dei 3 anni, il vecchio Comitato, cui va il generale plauso per l’ottimo lavoro svolto, ha lasciato il testimone al nuovo rinnovato organo di rappresentanza, che è pronto ad accogliere i suggerimenti ed il “sentiment” dell’intera base sociale, per poi trovare puntuali risposte da parte della cooperativa. Al nuovo Comitato Consultivo, appena insediato, i migliori auguri per un fattivo lavoro da parte della Presidenza, della Direzione generale e dell’intero Consiglio d’Amministrazione di Agrintesa. 7 Sezione Faenza Sezione Bagnacavallo - Lugo - Cotignola VERNI MARA MODIGLIANA NALDONI TOMASO DURANTI FRANCO COTIGNOLA LAGHI MARINO MARZENO - SCAVIGNANO UGOLINI ROMANO TREDOZIO MONTI BRUNO RIVALTA BRISIGHELLA FOGNANO-ZATTAGLIA MONTEFIORI MATTEO SANGIORGI AREDAMO BARBIANO - BUDRIO CASSANIGO - S.SEVERO SPOGLIANTI ALAN MARIANI MAURO BERTI MICHELE RIOLO TERME - CASOLA VALSENIO MAZZANTI EMILIO S.LUCIA - S.ANTONINO-URBIANO ASIRELLI SAURO S.GIOVANNINO CASTELLARI ARISTIDE PIEVE CORLETO CATTANI IVANO BASIAGO - S.BIAGIO CASADIO FABRIZIO SILVAGNI MAURIZIO BONCELLINO BALDINI LUCA TRAVERSARA SANGIORGI GIUSEPPE MASIERA BELLONI RENATO RICCI MAURO VILLANOVA BC. POLETTI DOMENICO VILLA PRATI RAMBELLI ADRIANO ROSSETTA - ALFONSINE BERTACCINI MARIA PIA ZAMA MANUELE S.P.LAGUNA - P.PONTE TAMPIERI VALERIO LUGO VEROLI FRANCESCO ZOLI FILIPPO ERRANO - CASTEL RANIERO DALLE FABBRICHE IVO SAN POTITO BALLARDINI GIAMPIERO CELLE-PERGOLA - PIDEURA ALPI STEFANO BIZZUNO S.SILVESTRO - S.GIUSEPPE CARLONI MIRCO LINGUERRI CLAUDIO PERONI GUERRINO FORMELLINO AMADEI GIANLUCA SAN LORENZO - ASCENSIONE NICHELE BRUNO BERTINI GIORGIO SARNA VALGIMIGLI FABIO CAPPUCCINI - S.M.MADDALENA DALMONTE NICOLA BELRICETTO CASSANIGO DAPPORTO DIEGO VILLA S.MARTINO MUCCINELLI MARINO LINGUERRI GIANPAOLO MEZZANO - GLORIE BALDINI ANTONIO SOLAROLO - FELISIO SALVATORI ANTONIO GUERRINI FABIO GRANAROLO PIEVE CESATO FAROLFI MATTEO RAFFONI DANIELE ZAULI MIRKO MERLASCHIO - MEZZENO FAROLFI STEFANO S.ANDREA PERONI DANIELE FOSSOLO NONNI NICOLA PRADA 8 FOLLI STEFANO PATUELLI ALESSANDRO BAGNACAVALLO BALDUCCI MAURIZIO CASTELBOLOGNESE CENNI GIUSEPPE CICOGNANI SILVANO LAGHI ANDREA GUERRA ALBERTO TELLARINI GIANLUCA ZAVOLI STEFANO DALLE FABBRICHE ANDREA SAVORANI MAURIZIO ANCONELLI GIANLUCA VALENTI ROBERTO BABINI ALBERTO REDA ZACCARINI ANDREA RONCO BANDINI MARCO ALBERETO ROSETTI ANDREA S.BARNABA - SALDINO MERENDI LORIS FUSIGNANO MARGOTTI ANTONIO COSTA GIANCARLO LANZONI LINO GASPARONI ANGELO Nuovo Comitato Consultivo Agrintesa Sezione Russi - Ravenna Sezione Forlì ALPI ALBERTO SM.VILLAF. - V.FR GARAVINI NICOLA FRANCESCONI LUCA RONCADELLO - S.GIORGIO MINGOZZI DAVIDE CASTROCARO -TERRA DEL SOLE ANDREINI MATTIA RUSSI BRANDOLINI MICHELE LIVERANI NICHOLAS CALDERONI DINO SCARDOVI FRANCO VILLANOVA (FO) BONDI PIERGIORGIO DALMONTE PIERGIORGIO GODO MEDRI ANDREA CARPENA - MELDOLA SIRRI CRISTIAN BALDINI MATTEO S.PANCRAZIO ARGNANI WALTER RAVENNA ZANNONI ANDREA PIANGIPANE BARUZZI TONINO S.MICHELE RANDI FABIO S.ALBERTO BALDUCCI MAURIZIO S.MARCO BAGNOLI GABRIELE FABBRI ANDREA SANTERNO FILETTO - CASTIGLIONE DI RA MORIGI CLAUDIO BERTACCINI GIANCARLO Sezione Mordano - Imola - S.Agata Sezione Modena ANZOLA E. - SERRAVALLE TAGLIATI CLAUDIO CASTELFRANCO ROSSI FRANCESCO MODENA MURATORI FABIO NONANTOLA - RAVARINO SCARAMELLI MINO SAN CESARIO BENASSI ROMANO SAN GIOVANNI IN PERSICETO BONZAGNI DAVIDE SAVIGNANO S. PANARO FINELLI PAOLO SPILAMBERTO - CASTELVETRO CALZOLARI DAVIDE VIGNOLA - MARANO ZANASI ROBERTO MOL-SAS-SEST-CASTELGUELFO CAVULLI GILDO IMOLA RICCI MACCARINI FABIO PIRAZZOLI CRISTIAN MASSALOMBARDA MAZZOTTI VITTORIO MASI AUGUSTO CESENA MENGHI ACHILLE Sezione Cesena S.AGATA SUL SANT. ROSSI DANILO RONTA SACCOMANDI GIAN PAOLO BAGNARA DI ROM. DAL BOSCO BRUNO S. GIORGIO - PIOPPA ZAVALLONI GILBERTO MORDANO ALBERTAZZI NEVIO GATTOLINO - SALA MORETTI ARNALDO CONSELICE - ARGENTA SANGIORGI DANIELE CASALE - CALISESE CASADEI TOMAS S.PROSPERO BENINI GABRIELE GAMBETTOLA - BULGARNÒ BUBANO BALDISSERRI MIRCO BAIARDI FABRIZIO GUIDI SALVATORE MONTIANO - RONCOFREDDO ANTIMI MATTEO SANTARCANGELO BERSANI GIANCARLO Poiché questo numero di Agrintesa Notizie è andato in stampa prima della conclusione delle elezioni di tutti i delegati, non troverete indicati i nominativi dei delegati “fuori regione” ovvero, Friuli, Montefiascone, Verona, Latina. Provvederemo ad aggiornarvi nella prossima edizione. DIVULGHIAMO L’INNOVAZIONE per dare competitività alle imprese dei Soci D a due anni, per volontà del Consiglio di Amministrazione e su richiesta della stessa base sociale, la cooperativa Agrintesa organizza nel periodo invernale, da dicembre a febbraio, incontri tecnico-informativi per i propri Soci. Alla fine del secondo ciclo di incontri, è utile fare un bilancio di queste iniziative che, oltre a risultare molto apprezzate e partecipate, rispondono ad una precisa strategia aziendale: quella di contribuire ad innalzare il livello tecnolo- Ampia è stata la partecipazione dei Soci agli incontri tecnici organizzati dalla Cooperativa. 10 gico delle imprese agricole perché da ciò dipende la qualità delle produzioni conferite in cooperativa, ma soprattutto la loro redditività. E’ innegabile che oggi più che in passato (e ancora di più sarà domani), la competitività delle aziende agricole, in particolare di quelle orto-frutti-viticole che maggiormente si basano su un’elevata specializzazione, passa dall’innovazione tecnica, di prodotto e di processo, e dalla capacità di recepire rapidamente i cambiamenti tecnologici e Innovazione e competitività produttivi che il mercato impone. All’interno di una grande struttura cooperativa come Agrintesa questo percorso di crescita viene affidato all’Ufficio Tecnico, che ha il compito prioritario di guidare l’evoluzione delle aziende degli associati trasferendo loro “know-how”, ma anche di favorirne lo sviluppo e la crescita. Da qualche anno è stato intrapreso un percorso di riorganizzazione dell’Ufficio Tecnico teso agli obiettivi sopra esposti, cercando in tal modo non solo di assecondare i desideri dei Soci, ma anche di corrispondere in maniera più razionale ed organica ad un progetto industriale più complesso e articolato. Oggi l’Ufficio Tecnico di Agrintesa è composto da uno staff di esperti (per la maggior parte si tratta di agronomi) suddiviso fra attività dirette in campo e azioni di supporto “burocratico” e di servizio (gestione catasti, sito web, pratiche OCM e Progetti di Filiera, campionatura). La “mission” più impegnativa è certamente quella dell’assistenza ai Soci nella loro quotidiana attività imprenditoriale: dalla scelta delle varietà, alle tecniche di potatura, dalla difesa fitosanitaria all’applicazione dei Disciplinari di produ- Il sistema Alt’Carpo, in fase di studio, cerca di limitare i danni da carpocapsa attraverso reti di protezione. 11 Test di potatura meccanica su pesco. 12 zione integrata o biologica, fino alla tenuta dei quaderni di campagna e degli altri documenti relativi alle certificazioni di processo. Non meno impegnativo il compito di supportare i coltivatori con consigli sulle migliori opzioni di riconversione produttiva e di adesione alle “linee prodotto” richieste da Agrintesa o a specifici progetti di sviluppo, in una giornaliera attività “di sportello” che resta punto centrale del rapporto fra Cooperativa e associati. Ci siamo perciò resi conto che i produttori sono sensibili ai momenti di informazione, quegli Incontri Tecnici, appunto, che hanno affiancato le tradizionali riunioni zonali dedicate soprattutto alla gestione della Cooperativa e agli scenari commerciali nei quali ci muoviamo. Nelle scorse settimane non si è parlato solo di innovazione varietale, sebbene resti questo l’elemento di maggiore propulsione innovativa nel settore ortofrutticolo, ma anche di nuove tecnologie produttive, dalla potatura meccanica - con gli esiti delle sperimentazioni avviate con Apo-Conerpo sui nuovi prototipi e sulle tempistiche di intervento in pesco, susino e albicocco - alla frutticoltura di precisione che, attraverso il monitoraggio dell’accrescimento dei frutti, porta a meglio governare la tecnica colturale, l’irrigazione, il diradamento per ottimizzare la qualità del prodotto finale. Sulla potatura, non meno partecipate e interessanti sono state alcune uscite formative, con dimostrazione pratica in campo, sulle tecniche di gestione della chioma del susino, con particolare riferimento agli impianti ad alta densità che si stanno diffondendo un po’ ovunque, soprattutto in combinazione con le nuove varietà che la Cooperativa sta promuovendo. Nell’ambito delle problematiche emergenti di difesa fitosanitaria, Innovazione e competitività sono stati affrontati e descritti i nuovi sistemi di difesa meccanica dai parassiti (tramite reti protettive) utilizzabile nella coltivazione biologica e integrata di meli e peri. Sono stati presentati i primi risultati economici e operativi derivanti dall’utilizzo di nuove macchine agevolatrici della raccolta, anch’esse testate dall’Ufficio Tecnico di Agrintesa in funzione di un miglioramento qualitativo del prodotto conferito e di una possibile riduzione dei costi di raccolta. Altri argomenti trattati sono stati quelli della pericoltura (varietà emergenti, portinnesti e sistemi di impianto), della gestione della tec- Macchina agevolatrice della raccolta in prova su mele Gala. 13 Gold3 (SunGold), sopra, e Jintao (a fianco) sono le due varietà di kiwi a polpa gialla su cui punta Agrintesa per il prossimo futuro. 14 Innovazione e competitività nica viticola in funzione di obiettivi enologici di alta qualità (vedere la nota riportata in questo stesso fascicolo) e, vista la nostra vocazione, del rilancio della kiwicoltura dopo la pausa di riflessione dovuta alla batteriosi (PSA) che ha purtroppo frenato il rinnovamento dei frutteti negli ultimi anni. Su questo fronte, come ampiamente descritto nel precedente fascicolo di Agrintesa Notizie, si ritiene che un’efficace programmazione degli impianti derivata dalla collaborazione dell’Ufficio Tecnico di Agrintesa con il mondo vivaistico, e il costante affiancamento ai Soci per continuare il monitoraggio e la prevenzione degli attacchi di batteriosi possano consentirci di rinnovare la coltivazione del kiwi, sia verde che giallo, con ampie soddisfazioni per la base sociale. Dimostrazione in campo di potatura del susino. 15 PCWEB un nuovo sito Internet per i Soci D alla campagna 2014 il sito Internet di Agrintesa per la gestione del Quaderno di Campagna sarà totalmente rinnovato. Da tempo era sorta l’esigenza di rendere più veloce, moderno e duttile questo importante strumento informatico al servizio di quei Soci Aspetto grafico Il primo importante cambiamento è nell’aspetto grafico del sito, che sarà più semplice e immediato rendendo la navigazione più fluida e veloce. Controlli in tempo reale Durante l’inserimento dei trattamenti il Socio verrà avvisato in tempo reale su eventuali errori o segnalazioni di cui deve tener conto, permettendo così un immediata, veloce e autonoma risoluzione del problema. 16 che, virtuosamente, intendono autoorganizzare la registrazione della propria gestione agronomica. Dopo una prima fase di rodaggio sperimentale, il servizio sarà esteso a tutti gli interessati previa richiesta all’Ufficio Tecnico di riferimento. Nuovo PCWeb per i Soci Quaderno di campagna per tutte le colture La modifica più importante che è stata fatta sul sito Internet del PCWeb è la possibilità di gestire all’interno del Quaderno di Campagna on-line anche quelle colture che non sono presenti nel catasto Agrintesa o che non rientrano nelle filiere della Cooperativa. In molti casi, infatti, i Soci dispongono anche solo temporaneamente di appezzamenti investiti a colture da rinnovo, a cereali, a colture sementiere per le quali è comunque opportuna la registrazione delle pratiche agricole secondo specifici disciplinari di col- tivazione. L’implementazione è stata effettuata proprio per dare la possibilità al Socio di gestire totalmente il suo Quaderno di Campagna tramite un unico strumento informatico. L’inserimento di trattamenti, concimazioni, ecc. e la loro gestione è uguale a quella delle abituali colture ortofrutticole presenti nel catasto Agrintesa, ma non è prevista l’esecuzione di tutti i controlli; in tal caso il coltivatore dovrà preoccuparsi da solo della correttezza dei dati inseriti. UN’OPPORTUNITÀ Si ricorda che tutti i Soci di Agrintesa che adottano il sistema “PCWeb” godono di una premialità economica su base ettariale a parziale compensazione dell’impegno immesso nella registrazione diretta delle operazioni di campagna; una motivazione in più per avvicinarsi all’informatica. 17 LA QUALITÀ DELL’ UVA nasce dalla corretta gestione agronomica del vigneto I fattori che influenzano la produttività e la qualità delle uve sono molteplici e integrati tra loro. L’andamento climatico può condizionare sensibilmente la qualità del prodotto, ma non è purtroppo un elemento condizionabile e spesso neppure prevedibile con largo anticipo; altri fattori, normalmente, vengono affrontati e decisi in sede di progettazione dell’impianto e diventano pertanto permanenti e non modificabili per l’intera durata del vigneto (per es. scelta del vitigno, del portinnesto, del sistema di allevamento e delle densità di piantagione). I fattori che possono condizionare in modo significativo la qualità e la produttività dei vigneti e sui quali si può intervenire riguardano la gestione annuale dell’impianto attraverso le tecniche colturali, che vanno ad influenzare l’equilibrio vegeto-produttivo e la gestione della chioma delle piante. E’ necessario rammentare che tali tecniche sono a loro volta condizionate dalla densità di impianto; quelle che oggi vengono normalmente adottate risultano praticamente raddoppiate rispetto a qualche anno addietro. L’incremento delle densità di pianta- 18 gione nei nuovi vigneti, attraverso la drastica riduzione delle distanze sulla fila (che si traduce in una minor produzione per ceppo) e tra le file (più filari per unità di superficie), ci consente di migliorare la qualità delle uve senza penalizzare in maniera importante le rese ettariali. Va inoltre ricordato che la necessità di meccanizzare la vendemmia nelle forme a “controspalliera” e la minor distanza sulle file del vigneto riducono gli spazi a disposizione delle piante per la crescita vegetativa e condizionano ulteriormente la gestione della chioma. Un buon rapporto vegeto-produttivo si raggiunge attraverso l’adozione di carichi di gemme equilibrati, ben distribuiti, e un’adeguata capacità vegetativa dei vigneti; spesso in molti impianti vi è la necessità di ridurre la vigoria delle piante, in particolar modo nelle controspalliere. La corretta gestione della chioma passa inizialmente attraverso l’esecuzione di adeguate “palizzature” o “pettinature” (nei sistemi di allevamento dove sono necessarie) e corrette cimature dei germogli, le quali devono rispettare alcuni principi fisiologici che sono alla base di una buona nutrizione dei grappoli. Uva: corretta gestione del vigneto Carico di gemme equilibrato per terreni fertili e freschi di pianura. Il posizionamento orizzontale e la lunghezza non eccessiva dei tralci favoriscono una maggior uniformità dei germogli e quindi la qualità del prodotto. Tale posizionamento favorisce l’esecuzione della palizzatura e la meccanizzazione della vendemmia. ALLEVAMENTO A GUJOT Il numero troppo elevato di tralci, oltre a costituire un carico di gemme eccessivo, comporta la formazione di pareti fogliari dense che riducono l’efficienza fogliare, l’arieggiamento della fascia produttiva ed ostacola l’esecuzione della palizzatura. GUJOT: ECCESSIVO CARICO DI GEMME L’arcuatura della parte terminale dei tralci (se molto evidente) comporta una errata distribuzione delle gemme nello spazio. Tale posizionamento penalizza l’uniformità dei germogli, la gestione della palizzatura e la meccanizzazione della vendemmia GUJOT: CARICO DI GEMME MAL DISTRIBUITO 19 GESTIONE DELLA CHIOMA L’esecuzione della palizzatura o della pettinatura, oltre a ad ottimizzare la meccanizzazione di alcune delle principali operazioni colturali (come le cimature verdi e la vendemmia), è di fondamentale importanza (in alcuni sistemi di allevamento) per la creazione di un microclima ottimale per la nutrizione dei grappoli ed una maggiore efficienza dell’apparato fogliare. La corretta esposizione alla luce ed un sufficiente arieggiamento della fascia produttiva favorisce la qualità e la sanità delle uve alla raccolta. In alcuni sistemi di impianto, in particolare il cordone libero, caratterizzato dalla totale assenza di fili di contenimento dei germogli, le cimature precoci (interventi pre-fiorali a carico degli apici vegetativi) contribuiscono ad ottimizzare l’architettura della chioma, favorendo l’efficienza e l’ottimale arieggiamento della fascia produttiva. Nel sistema a GDC gli interventi di cimatura precoce possono migliorare il posizionamento dei germogli (che risultano meno ammassati), favorendo la differenziazione delle gemme, la lignificazione dei tralci e la sanità dell’uva. In entrambi i sistemi di allevamento le cimature possono inoltre ridurre in modo significativo il problema della rottura iniziale dei germogli. UVE SANE La sanità delle uve al momento della vendemmia è condizione indispensabile per sfruttare al meglio la loro potenzialità qualitativa; per raggiungere tale obiettivo è neces20 sario programmare un’attenta difesa fitoiatrica, in particolar modo nei confronti della botrite, nei periodi di maggiore sensibilità, quali la fase di pre-chiusura del grappolo e 20-30 giorni circa prima della vendemmia. Tali interventi, tuttavia, se dissociati da una corretta gestione agronomica del vigneto (nutrizione, irrigazione, gestione del verde, ecc.) possono non essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi desiderati. La corretta gestione della chioma, assieme ad un equilibrato sviluppo vegetativo, sono condizioni minime indispensabili per ostacolare l’insediamento di alcuni pericolosi patogeni e fitofagi e per favorire un’efficace distribuzione dei vari principi attivi all’interno della fascia di produzione e, quindi, sui grappoli. La corretta gestione agronomica dei vigneti, nell’ambito della loro potenzialità produttiva, svolge un ruolo fondamentale per raggiungere l’ottimale rapporto fra gli aspetti produttivi (rese) e qualitativi (parametri enologici) delle uve; se queste operazioni si integrano con una difesa fitosanitaria attenta e mirata l’obiettivo di avere uve sane alla vendemmia diventa facilmente raggiungibile. In altre parole, elevati obiettivi enologici si possono raggiungere solo con grande cura nella gestione del vigneto, dove nulla deve essere lasciato al caso e dove tutto deve corrispondere ad una visione integrata dell’agroeco-sistema; con queste condizioni fare viticoltura di quantità e qualità sarà ancora possibile con soddisfazione sia per aziende agricole, sia per le Cantine di Agrintesa. Uva: corretta gestione del vigneto La buona palizzatura dei tralci favorisce l’efficienza fogliare, una giusta esposizione e l’arieggiamento dei grappoli ed è indispensabile per l’esecuzione delle cimature in modo corretto. GUJOT: CORRETTA PALIZZATURA La palizzatura e le cimature adeguate favoriscono l’efficienza delle pareti fogliari e la qualità delle uve. PALIZZATURA DEL GUJOT: EFFETTO SUL SECCO La mancata cimatura dei tralci nelle controspalliere, in modo particolare negli ambienti fertili di pianura, determina la formazione di coni d’ombra al disopra della fascia produttiva, penalizzando l’efficienza fogliare, l’arieggiamento dei grappoli, la sanità dell’uva e la distribuzione degli agro-farmaci. CONTROSPALLIERA NON CIMATA 21 Considerando che questo sistema di allevamento è particolarmente adatto a vitigni di media fertilità basale, la lunghezza ottimale degli speroni varia da 5 a 7 gemme. Per favorire la pettinatura è consigliabile scegliere gli speroni posizionati lateralmente al cordone permanente. CASARSA: POTATURA DI PRODUZIONE Indispensabile in questo sistema di allevamento la pettinatura. Tale operazione consente di attuare la separazione della fascia produttiva (verso il basso) da quella vegetativa (verso l’alto). L’intervento migliora l’efficienza della chioma, l’arieggiamento della fascia produttiva e agevola la vendemmia meccanica. Questa fase rappresenta il momento ottimale per eseguire il primo intervento di cimatura verde. LA CIMATURA NEL SISTEMA A CASARSA Anche in questo sistema di allevamento è importante una adeguata e tempestiva cimatura dei germogli della parete vegetativa per evitare ombreggiamenti sulla fascia produttiva. EFFETTO DELLE CIMATURE SULLA POTATURA INVERNALE 22 Uva: corretta gestione del vigneto Per ottimizzare gli interventi meccanici e rispettare aspetti fisiologici molto importanti, è indispensabile eseguire gli interventi di cimatura tempestivamente. Si tratta di eliminare gli apici vegetativi, ed il primo intervento va eseguito quando i germogli hanno raggiunto l’ultimo filo (20-30 cm) e sono ancora in posizione eretta. FASE OTTIMALE PER LA CIMATURA IN VERDE Nei vitigni adatti, la corretta gestione della chioma rappresenta la condizione indispensabile per il buon funzionamento di questo sistema di allevamento. La disposizione a ventaglio dei tralci favorisce l’efficienza della foglia e il microclima ottimale per la maturazione e la sanità dell’uva. CORDONE LIBERO: DISPOSIZIONE DEI TRALCI NELLA FASE DI PRE-POTATURA La potatura corta (1-2 gemme) è una condizione importante per l’efficienza del sistema. CORDONE LIBERO: PRE-POTATURA MECCANICA CON RIFINITURA MANUALE 23 Gli interventi di cimatura precoci (asportazione degli apici vegetativi nel periodo pre-fiorale) favoriscono l’assurgenza dei germogli e ottimizzano l’efficienza fogliare. CORDONE LIBERO: CIMATURE PRECOCI La pettinatura in questo sistema è indispensabile. Se fatta adeguatamente (in modo semi-automatico) migliora la lignificazione dei tralci. ALLEVAMENTO A GDC Potatura corta (a 1-2 gemme franche) consigliabile nel vitigno Merlot grazie all’ottima fertilità basale . Questo tipo di potatura favorisce il mantenimento dei punti produttivi e la longevità dei cordoni permanenti. ESEMPIO DI POTATURA CORTA: MERLOT 24 Uva: corretta gestione del vigneto Potatura a 4 gemme di lunghezza degli speroni nel vitigno Trebbiano. Nella prima speronatura anche in questo vitigno è necessaria una potatura molto corta (1-2 gemme franche). ALLEVAMENTO A GDC: POTATURA DEL TREBBIANO Nel GDC la cimatura precoce dei germogli e una corretta pettinatura (nella foto fatta meccanicamente) riducono gli ammassi dei germogli favorendo la presenza di chiome più aperte. Questa condizione migliora l’efficienza fogliare, l’arieggiamento dei grappoli, la lignificazione dei tralci e la sanità dell’uva. EFFETTO DELLA PETTINATURA MECCANICA SULLA CHIOMA NEL GDC Per esprimere al meglio il potenziale qualitativo delle uve è indispensabile una buona sanità dei grappoli al momento della vendemmia. Va fatta molta attenzione alla difesa fitoiatrica, in particolare nel confronto dei marciumi dei grappoli quali botrite e marciume acido. GARANTIRE LA SANITÀ DELLE UVE 25 Nuovo Negozio a n e s e C a a s e t n i r Ag Aprirà il 22 marzo nel rinnovato Foro Annonario cittadino Frutta e verdura fresca tutti i giorni anche nel cuore di Cesena con l’apertura del 17° negozio di Agrintesa all’interno del riqualificato Foro Annonario cittadino (1.700 mq di superficie commerciale al piano mercato, più quasi 600 mq al piano soppalcato e un parcheggio con 37 posti auto). La cooperativa amplia così la sua presenza commerciale nella città romagnola con l’inaugurazione il prossimo 22 marzo del nuovo punto vendita in pieno centro storico. Il negozio, ad insegna Agrintesa, ha una superficie di vendita di circa 170 mq. e un assortimento con tutti i prodotti della cooperativa, ovvero frutta, verdura e vino di propria produzione o provenienti dalle zone italiane più vocate, olio e miele, frutta secca e legumi, conserve, marmellate, sciroppati e succhi di frutta a marchio Valfrutta (Conserve Italia). Il vino è venduto sia imbottigliato che sfuso, con possibilità di acquistare anche le pratiche dame da riutilizzare. Il vino sfuso è conservato in condizioni ottimali in speciali locali refrigerati e anche la verdura è collocata in un ampio espositore refrigerato. Il punto vendita si integra armoniosamente con la piazza, senza barriere che impediscano di apprezzare, anche da fuori, l’abbondante offerta di prodotti alimentari, in particolare frutta e verdura fresca. Il negozio occupa 4addetti ed è aperto dal lunedì al sabato con orario continuato (h. 7,00 – 19,30) e con aperture domenicali nel corso dell’anno. Grazie alla sua ubicazione strategica vicino al Comune (Piazza del Popolo), dove si registra quotidianamente un grande afflusso di pubblico, Agrintesa prevede di raggiungere interessanti risultati di vendita. 26 Tornano le FESTE SOCIALI di Agrintesa All’insegna della migliore tradizione cooperativa, che fa dello stare insieme non solo un obiettivo imprenditoriale, ma anche uno stile di vita e di condivisione sociale, è già partita la “macchina organizzativa” delle Feste Sociali della nostra cooperativa. Questo il calendario per la prossima primavera: Domenica Domenica Giovedì Domenica a Gambettola a Castelfranco Emilia a Bagnacavallo a Faenza Ci incontreremo presso gli stabilimenti di Agrintesa dove i vari comitati promotori presenteranno il meglio delle nostre tradizioni culturali ed eno-gastronomiche. Appuntamenti da non perdere per tutti i Soci, i loro famigliari e i tanti simpatizzanti del mondo cooperativo. 27 Spazio Soci FRUTTA E UVA alle porte di Imola Siamo andati a visitare l’azienda agricola Ricci Maccarini di Mordano (BO) e ci hanno accolto i fratelli Enrico e Fabio, due frutticoltori che credono nel loro lavoro ed investono cospicue risorse per far crescere e migliorare la loro azienda ad indirizzo frutti-viticolo. D) Come è strutturata la vostra azienda? La nostra azienda, a conduzione diretta, vede impegnati 6 componenti familiari e 6 lavoratori avventizi; si sviluppa su una superficie di 72 ettari, suddivisa in più corpi, localizzati sia a Imola e nelle vicinanze di Mordano, sia sulle prime colline imolesi, dove produciamo dell’ottima uva bianca e nera. Più in dettaglio, la nostra azienda si suddivide in 17 ettari coltivati a nettarine, 4 ettari a pere Abate Fetel, 0,7 di mele Pink Lady, 11 ettari a kiwi (9 di Hayward e 2 di Hort 16A a polpa gialla) e 30 ettari a vigneto con produzione di uve Sangiovese, Albana e Trebbiano D) Quale è stato il percorso della vostra azienda nell’ultimo decennio (ha rinnova28 to, ha cambiato colture, come ha ampliato e indirizzato l’attività)? La nostra azienda è entrata in Agrintesa nel 2000, dopo l’incorporazione della Coop. Capo di Mordano (cui aderivamo da anni) nella struttura faentina. Abbiamo scelto di seguire le indicazioni della cooperativa ed essere coinvolti nei progetti con l’obiettivo di migliorare la quantità e la qualità delle nostre produzioni. Ad esempio, abbiamo cambiato radicalmente la forma d’allevamento delle nostre piante, sostituendo quella tradizionale in volume con forme più moderne in parete, così da ovviare, in parte, al problema delle brinate ed apportare miglioramenti nella gestione delle fasi del ciclo produttivo (potatura e raccolta). Abbiamo poi adot- I soci La famiglia Ricci Maccarini è in gran parte impegnata nella conduzione aziendale; Enrico e Fabio sono i primi a sinistra. In basso un particolare della produzione di mele Pink Lady. tato moderne tecnologie come nuovi carri raccolta in grado di rendere più rapide e meno faticose le operazioni di campagna (ad es., il montaggio e la gestione ottimale delle reti antigrandine con una totale sicurezza di lavoro) e più salubri le fasi di trattamento nei frutteti grazie all’adozione di cabine condizionate nelle trattrici. Riteniamo che con l’adozione di questi impianti più evoluti venga assicurata una maggior qualità del lavoro, peraltro fondamentale, per una frutticoltura sempre più moderna e “abbordabile” anche da parte delle giovani generazioni. Oltre all’aggiornamento strutturale, abbiamo seguito anche le indicazioni dell’Ufficio Tecnico di Agrintesa in termini di scelte varietali, in particolare per quanto riguarda le nettarine, coltivando le varietà subacide e a forte colorazione, maggiormente richieste dal mercato. Anche nei nostri vigneti l’apporto della tecnologia dà i suoi frutti. Con l’adesione ai Progetti di Filiera previsti dal PSR ab29 I frutteti aziendali sono quasi interamente coperti con reti anti-grandine. L’Az. Ricci Maccarini ha avviato da tempo un percorso di graduale riconversione produttiva. 30 biamo potuto acquisire nuovi mezzi tecnici per la meccanizzazione delle fasi principali della coltivazione viticola: l’ultimo investimento in tal senso è stato l’acquisto di una moderna vendemmiatrice per la raccolta meccanica dell’uva. Sempre in tema di nuove tecnologie, abbiamo adottato anche la moderna diradatrice floreale Darwin, che garantisce minimi costi di gestione a fronte di un’ottima operatività di campo; è questo uno degli esempi di innovazione tecnologica che il nostro Ufficio Tecnico, primo in regione, ha messo a punto e divulgato fra i Soci della Cooperativa. Con i medesimi stimoli abbiamo acquistato anche una potatrice meccanica di ultima generazione, che ci ha fornito ottimi risultati durante il periodo di prova. D) In quale misura la cooperativa vi ha sostenuto nel vostro percorso di crescita aziendale? Il supporto della cooperativa è stato fondamentale perché abbiamo potuto contare su tutta una serie di contributi, indispensabili per razionalizzare e migliorare la nostra impresa frutticola. Vogliamo ricordare i contributi OCM per il rinnovo varietale che ci hanno consentito di mettere a dimora nuovi impianti. Sempre in termini di contributi, ricordiamo anche quelli per gli impianti anti-grandine e quelli legati al Piano regionale di sviluppo rurale, organizzati e gestiti direttamente dalla cooperativa. Siamo convinti che sia la nostra cooperativa a doverci indirizzare verso quelle scelte strategiche che sono presupposto per innovare e crescere. D) Perché avete scelto il modello imprenditoriale cooperativo? Abbiamo scelto il modello cooperativo già da qualche anno e siamo pienamen- I soci te soddisfatti di questa scelta dal momento che Agrintesa ha sempre saputo rispondere concretamente alle nostre esigenze di frutticoltori con soluzioni di ultima generazione. L’essere cooperatori ci permette, a differenza di altre forme imprenditoriali, di seguire ed essere costantemente informati su tutte le fasi della filiera, fino al consumatore, con la possibilità di un confronto attivo a 360°. Questo positivo coinvolgimento ci rende più preparati, ma anche più responsabili, perché non siamo più dei semplici produttori conferenti, ma dei veri imprenditori agricoli. D) Ritenete convincente l’opera di aggregazione che Agrintesa ha compiuto negli ultimi 15 anni visto che provenite da una piccola cooperativa ed ora vi trovate all’interno di una grande struttura? Abbiamo lasciato una piccola realtà per entrare in Agrintesa: questo ci ha permesso di allargare il nostro orizzonte, anche in prospettiva di un mercato sempre più globale. Essere soci di Agrintesa ci assicura un dialogo tecnico ed organizzativo molto più ampio e costruttivo per quanto riguarda l’innovazione varietale, le metodologie di coltivazione e la scelta dei mezzi tecnici. D) Siete soddisfatti di quanto avete realizzato negli ultimi anni in termini economici ovvero ritenete che la cooperativa abbia svolto bene la propria missione? Siamo soddisfatti per i risultati conseguiti grazie ai miglioramenti apportati nella nostra azienda, anche se a volte il nostro impegno di coltivare ed offrire al consumatore frutti di alta qualità non corrisponde ad una retribuzione adeguata ed in linea con il lavoro quotidiano di campagna. D) Cosa avete in programma per il prossimo futuro? Per l’immediato futuro vogliamo proseguire sulla strada del rinnovamento varietale con il supporto di Agrintesa sia per le coltivazioni frutticole, sia in campo viticolo. In particolare, prevediamo di integrare la nostra azienda con altri 2 ettari di nettarine e di rinnovare circa 7 ettari di vigneto con l’obiettivo di raggiungere la completa meccanizzazione dei nostri impianti. L’azienda ha sempre creduto nell’innovazione varietale, puntando di volta in volta sulle cultivar migliori e più richieste dal mercato; nella foto nettarine Honey Royale. 31 la bontà di casa nostra A CASA VOSTRA Acquista vicino a casa, sostieni l’economia del tuo territorio! I NOSTRI PUNTI VENDITA BAGNACAVALLO (RA) Via Boncellino, 41 T. 0545 926610 COTIGNOLA (RA) Via Canossa, 7 T. 0545 40153 LUGO (RA) Via Quarantola, 31/1 T. 0545 27591 CASTELFRANCO EMILIA (MO) Via Loda, 119 T. 059 952511 FAENZA (RA) Via G. Galilei, 3 T. 0546 623788 MEDICINA (BO) Via Canale, 32 T. 051 852934 CERVIA (RA) Via P. Gervasi, 4 T. 0544 972114 FORLI Via Correcchio, 17 C T. 0543 774333 MEZZANO (RA) Viale Staz. Glorie, 4 T. 0544 521612 CESENA (FC) Viale Marconi, 235 T. 0547 382547 GAMBETTOLA (FC) Via della Rotaia, 5 T. 0547 636316 MODIGLIANA (FC) Via Prov.le Faentina, 46 T. 0546 941195 Nei negozi Agrintesa ogni giorno frutta, verdura e vino a prezzi strepitosi MOLINELLA (BO) Via Nobili, 31 T. 051 881707 RAVENNA Via Lago di Como, 37 T. 0544 684144 RUSSI (RA) Via Faentina Nord, 54 T. 0544 580116 S. AGATA SUL SANTERNO (RA) Via Angiolina, 12 T. 0547 636430 www.agrintesa.com
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