La Provincia Concerto per Campori Cremona — Domani alle 21 in cattedrale il Coro Polifonico diretto da Federico Mantovani (nella foto) e Fausto Caporali all’organo si esibiranno in ricordo di Angelo Campori. SABATO 22 NOVEMBRE 2014 www.laprovinciacr.it [email protected] ‘Adriana Lecouvreur’ in scena Cremona — Stasera alle 20,30 al teatro Ponchielli andrà in scena la seconda e ultima recita di ‘ A d r i a n a L e c o uvreur’, interpretata tra gli altri da Daria Masiero (nella foto). 47 Crescono al Manin i futuri reporter La dirigente Mondini, Compiani, Borozenets, Parmigiani, Patria, Carpentieri, Raglio, Soffiantini, Maiandi Soldi, Massera, Goffi ieri nella presidenza del liceo Manin VI Premio di giornalismo «Floriano Soldi» Vincitrice: Marta Compiani, VA Classico, traccia n. 3, con il seguente giudizio «Lavoro intenso e poetico, che coglie atmosfere dublinesi con note, anche, di varia umanità in una prosa nobile ed efficace» MENZIONATI Marianna Carpentieri, V C Classico, traccia n. 3 «Un bell’elzeviro di viaggio, con notazioni di colore affidate a un uso sapiente della lingua e a una illuminata resa di immagini romane. Espressione serrata e incisiva» Maria Parmigiani, V B Classico, traccia n. 3 «Ottimo articolo per incisività espressiva ed evidenza immaginifica sposate a riflessioni profonde. Il tutto offre un quadro moscovita di notevole rilievo» Marco Massera, V A Linguistico, traccia n. 1 «Si apprezzano, nell’articolo, la capacità di sintesi, il possesso dell’argomento, la coscienza del problema e, infine, l’approccio giornalistico» Laura Soffiantini, IV B Classico, traccia n. 3 «Bel lavoro, ricco di riferimenti storici e culturali (poesia, architettura...) e sviluppato in forma propria e incisiva» Sofia Raglio, IV A Classico, traccia n. 2 «Articolo denso, tutt’altro che banale, profondo nel pensiero e incisivo e intenso nell’espressione, anche in quelle forti, scelte per rappresentare una realtà spesso in negativo, cui si dovrebbe contrapporre ciò che è poesia». La commissione ha infine stabilito di attribuire un riconoscimento speciale alla testimonianza a Nikita Borozenets, III B Classico, traccia n. 3, con il seguente giudizio: «L’articolo è una forte e commossa, ma sempre vigilata testimonianza diretta e personale, dall’Ucraina, scritta quasi sempre con scorrevolezza e correttezza» Traccia 1: «Il terrorismo nuota nell’acqua marcia, vive nell’aria intossicata dalle connivenze, dai fiancheggiatori, da chi, magari inconsapevolmente, alimenta nei fatti una cultura del “contro”» (Floriano Soldi) Traccia 2: La poesia autentico respiro dell’uomo. Cos’è oggi “poesia”? Traccia 3: Da un inviato speciale in una città europea La premiazione è in programma il 5 dicembre nell’aula magna del liceo Poi lo stage al giornale ‘La Provincia’ Uno sguardo sull’Europa E’Marta Compiani, della V A classico, la vincitrice della sesta edizione Dal cielo sopra Dublino C’ scendono lacrime di pioggia CREMONA — E’ Marta Compiani, 18 anni, della V A (nuovo ordinamento) del liceo classico «Daniele Manin» la vincitrice della sesta edizione del Premio di giornalismo intitolato al nostro collega Floriano Soldi (1949-2009). L’11 novembre scorso ha svolto la terza delle tracce proposte dalla commissione: «Da un inviato speciale in una città europea», raccontando Dublino, la capitale irlandese, con il suo cielo e le sue stagioni, i colori, i suoni e la variegata umanità. Ieri mattina, nella presidenza del Manin, è avvenuta la proclamazione, presenti la dirigente scolastica Mirelva Mondini e i componenti della commissione valutatrice: la professoressa Renata Patria, presidente dell’Associazione ex alunni del Manin, la signora Sabrina Maiandi Soldi e Gianpiero Goffi, giornalista de La Provincia. Marta Compiani riceverà il premio di 500 euro dalla signora Soldi venerdì 5 dicembre alle 17, in aula magna, nel corso della tradizionale cerimonia di presentazione de La Scuola classica di Cremona, l’annuario degli Ex alunni. Accanto alla vincitrice del Premio, altri cinque ragazzi hanno ottenuto per il loro articolo una menzione d’onore. Tre studentesse hanno scritto anch’esse ‘da una città europea’: Marianna Carpentieri (V C) da Roma; Maria Parmigiani (V B) da Mosca; Laura Soffiantini (IV B) da Atene. Uno, Marco Massera, della V A liceo linguistico, ha svolto invece la traccia n°1 che partiva da un pensiero di Floriano Soldi tratto da un articolo scritto dopo l’11 settembre 2001: «Il terrorismo nuota nell’acqua marcia, vive nell’aria intossicata dalle connivenze, dai fiancheggiatori, da chi, magari inconsapevolmente, alimenta nei fatti una cultura del ‘contro’ ». Sofia Raglio (IV A classico) , pure meritevole di menzione, ha affrontato infine la traccia numero 2, quella scelta dal maggior numero dei 68 concorrenti: «La poesia autentico respiro dell’uomo. Cos’è oggi poesia?». La commissione ha inoltre conferito un «riconoscimento speciale alla testimonianza» di Nikita Borozenets, ragazzo ucraino della III B, tornato recentemente nella sua Kiev, descritta nell’articolo nei suoi mutamenti rispetto ai ricordi d’infanzia. Ai titolari della menzione d’onore e del riconoscimento speciale sarà assegnato un buono libro di 100 euro spendibile presso la libreria del Convegno di corso Campi. © RIPRODUZIONE RISERVATA di Marta Compiani* è profumo di pioggia, c’è odore di autunno, di quel freddo pungente che permea le strade, le cose, le persone: c’è odore di asfalto bagnato e di tubi di scarico delle automobili, di cruscotti caldi, di cemento armato. Dicono che in Irlanda ci siano solo tre colori: il verde dell’erba, l’azzurro del cielo pulito e il grigio del cielo sporco. Dublino è grigia, tutta quanta. E il cielo sopra di essi lo è ancora di più. Preannuncia l’arrivo di un temporale. Ma le persone sono rosse: i capelli, le gote sferzate dal freddo, per quanto si possa vedere oltre i baveri sollevati dei cappotti. Ascolta. Dublino è il rumore delle gocce d’ac qu a sulle vetrate e le insegne dei pub, dello scroscio costante delle auto nelle vie principali, delle risate impastate degli ubriachi. Dublino è un tumore nel verde, legata con arterie d’asfalto alle altre città, nere ferite nel paesaggio. E le luci al neon sfrigolanti dei night ancora svegli alle quattro del mattino. Ascolta. Dublino ha mille voci e tra esse ce n’è una che ti cerca, che chiama il tuo nome. Non avere paura della città trasformista, che cambia insieme alle stagioni. La primavera è una vecchia signora e la città ha i suoi fianchi robusti e ti stringe in un abbraccio che sa di casa. I suoi giardini sono occhi rugiadosi, verdi, sempre accesi. E le vie del centro si Un’immagine di Dublino e, a destra, Marta Compiani I colori dell’Irlanda si mescolano a reminiscenze poetiche e a fugaci visioni colte nella città di Joyce riempiono di gente frizzante, mentre in periferia i bambini escono a giocare dopo il letargo invernale. D’estate è la puzza di alcol che di notte ricopre ogni cosa come una patina oleosa e sudata. Nei vicoli scuri ci sono uomini sdraiati a terra, un braccio sotto il capo, come antichi romani e altri che vomitano appoggiati a un muro e il marciapiede risplende di monete e sputi. D’inverno ha il passo pesante di un vecchio ubriacone e i modi duri e distanti della gente di mare, ha il rumore dell’uggiolare dei cani e il colore dei gabbiani sugli scogli. Ma d’autunno è come le persone che ci vivono: arrossisce e si illumina di nuovi colori, sotto le nuvole gonfie: giallo, castano, porpora. E nella luce dorata del sole che tramonta alle 5 di pomeriggio, sembra la Dublino di Joyce, di Böu, cantata dai poeti come la città della magia, del sogno, dove, se ci credi, ogni cosa è possibile. Dublino è perfetta, piovosa, un’assurda visione attraverso gli occhi acquosi e annebbiati di qualche dio ubriaco, artista e poeta. Dublino è gli occhi verdi di quella ragazza dalle labbra socchiuse sul balcone, che regge mollemente una sigaretta tra l’indice e il medio della mano sinistra. Ed è le volate di fumo grigio che si assottigliano e affievoliscono, confondendosi con la cappa di nubi che chiamano pioggia. Silenzio. La prima goccia. Piove. *V A Liceo classico ‘Manin’
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