Una colomba sostiene sulla sua ala un globo poliedrico, mentre si adagia sulle acque da cui si levano tre stelle, custodite dall'altra ala. Il Logo per l'anno della vita consacrata, opera della pittrice Carmela Boccasile, esprime per simboli i valori fondamentali della vita consacrata. In essa si riconosce l' «opera incessante dello Spirito Santo, che nel corso dei secoli dispiega le ricchezze della pratica dei consigli evangelici attraverso i molteplici carismi, e anche per questa via rende perennemente presente nella Chiesa e nel mondo, nel tempo e nello spazio, il mistero di Cristo» (VC 5). Nel segno grafico che profila la colomba s’intuisce l’arabo Pace: un richiamo alla vocazione della vita consacrata ad essere esempio di riconciliazione universale in Cristo. La colomba sulle acque- La colomba appartiene alla simbologia classica per raffigurare l'azione dello Spirito Santo fonte di vita e ispiratore di creatività. È il richiamo agli inizi della storia: in principio lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque (cf Gen 1,2). La colomba, planando su un mare gonfio di vita inespressa, richiama la fecondità paziente e fiduciosa, mentre i segni che la circondano rivelano l'azione creatrice e rinnovatrice dello Spirito. Le tre stelle -Ricordano l’identità della vita consacrata nel mondo come confessio Trinitatis, signum fraternitatis e servitium caritatis. Esprimono la circolarità e la relazionalità dell’amore trinitario che la vita consacrata cerca di vivere quotidianamente nel mondo. Le stelle richiamano anche il trino sigillo aureo con cui l’iconografia bizantina onora Maria, la tutta Santa, Madre di Dio, prima Discepola di Cristo, modello e patrona di ogni vita consacrata. Il globo poliedrico-Il piccolo globo poliedrico significa il mondo con la varietà dei popoli e delle culture, come afferma Papa Francesco (cf EG 236). Il soffio dello Spirito lo sostiene e lo conduce verso il futuro: invito ai consacrati e alle consacrate «a diventare portatori dello Spirito (pneumatophóroi), uomini e donne autenticamente spirituali, capaci di fecondare segretamente la storia» (VC 6). IL LEMMA Vita consecrata in Ecclesia hodie Evangelium, Prophetia, Spes Il lemma dona ulteriore risalto a identità e orizzonti, esperienza e ideali, grazia e cammino che la vita consacrata ha vissuto e continua a vivere nella Chiesa come popolo di Dio, nel pellegrinare delle genti e delle culture, verso il futuro. Evangelium: indica la norma fondamentale della vita consacrata che è la «sequela Christi come viene insegnata dal Vangelo» (PC 2a). Prophetia: richiama il carattere profetico della vita consacrata che «si configura come una speciale forma di partecipazione alla funzione profetica di Cristo, comunicata dallo Spirito a tutto il Popolo di Dio» (VC 84). Spes: ricorda il compimento ultimo del mistero cristiano. Viviamo in tempi di incertezze diffuse e di scarsità di progetti ad ampio orizzonte: la speranza mostra la sua fragilità culturale e sociale, l'orizzonte è oscuro perché «sembrano spesso smarrite le tracce di Dio» (VC 85). La vita consacrata ha una permanente proiezione escatologica: testimonia nella storia che ogni speranza avrà l'accoglienza definitiva e converte l'attesa «in missione, affinché il Regno si affermi in modo crescente qui e ora» (VC 27). L’ AMORE SI I NCARNA NEL QUOTIDIANO G. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo T. Amen Canto: Passa Questo Mondo Noi annunciamo la parola eterna: Dio è Amore. Questa è la voce che ha varcato i tempi: Dio è carità. Rit. Passa questo mondo, passano i secoli, solo chi ama non passerà mai. G. Dalla Lettera Apostolica A TUTTI I CONSACRATI del santo Padre Francesco : “Mi rivolgo soprattutto a voi giovani. Sono contento di sapere che avete occasioni per radunarvi insieme tra voi giovani di differenti Istituti. Che l’incontro diventi abituale via di comunione, di mutuo sostegno, di unità” (p. I /3). 1 S. Incontrare la Parola apre al dono di sé. Dal Vangelo secondo Giovanni 1 5,12-17 “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri,come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: “amatevi gli uni gli altri”. 2 S. Dalla Lettera Apostolica . . . “Siate dunque donne (…) di comunione.(...)Vivete la mistica dell’incontro: «la capacità di sentire, di ascolto delle altre persone. La capacità di cercare insieme la strada, il metodo», lasciandovi illuminare dalla relazione di amore che passa fra le tre Divine Persone (cfr1 Gv 4,8) quale modello di ogni rapporto interpersonale.(…) Siate esperte di comunione”(p. I/2). Canto: Passa Questo Mondo Dio è luce e in Lui non c'è la notte: Dio è Amore. Noi camminiamo lungo il suo sentiero: Dio è carità. Rit. Passa questo mondo, passano i secoli, solo chi ama non passerà mai. 3 S. Dalla Lettera Apostolica . . . “I religiosi e le religiose, al pari di tutte le altre persone consacrate, sono chiamati ad essere “esperti di comunione”. Mi aspetto pertanto che la “spiritualità della comunione”, indicata da san Giovanni Paolo II, diventi realtà e che voi siate in prima linea nel cogliere «la grande sfida che ci sta davanti» in questo nuovo millennio: «fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione»[5].Sono certo che in questo Anno lavorerete con serietà perché l’ideale di fraternità perseguito dai Fondatori e dalle fondatrici cresca ai più diversi livelli, come a cerchi concentrici.” (n°3). Canto: Passa Questo Mondo Noi ci amiamo perché Lui ci ama: Dio è amore. Egli per primo diede a noi la vita: Dio è carità. Rit. Passa questo mondo, passano i secoli, solo chi ama non passerà mai. G. Preghiamo insieme il salmo 132 che, nel suo senso pieno ,celebra la concordia dei fratelli in Cristo. La carità fraterna è fonte di freschezza, di vivacità delle relazioni tra sorelle e fratelli, ed è risorsa per rendere fecondo il mondo. Salmo 132 (133) Gioia dell'amore fraterno Ecco, com'è bello e com'è dolce che i fratelli vivano insieme! È come olio prezioso versato sul capo, che scende sulla barba, la barba di Aronne, che scende sull'orlo della sua veste. È come la rugiada dell'Ermon, che scende sui monti di Sion. Perché là il Signore manda la benedizione, la vita per sempre. Rit. Ubi caritas et amor, Deus ibi est. Rit. Ubi caritas et amor, Deus ibi est. 4S. Dalla Lettera Apostolica . . . “La comunione si esercita innanzitutto all’interno delle rispettive comunità dell’Istituto. Al riguardo vi invito a rileggere i miei frequenti interventi nei quali non mi stanco di ripetere che critiche, pettegolezzi, invidie, gelosie, antagonismi sono atteggiamenti che non hanno diritto di abitare nelle nostre case. Ma, posta questa premessa, il cammino della carità che si apre davanti a noi è pressoché infinito, perché si tratta di perseguire l’accoglienza e l’attenzione reciproche, di praticare la comunione dei beni materiali e spirituali, la correzione fraterna, il rispetto per le persone più deboli… È «la “mistica” di vivere insieme», che fa della nostra vita «un santo pellegrinaggio>>“( n° 3) G. La carità fraterna è fonte di freschezza, di vivacità delle relazioni tra fratelli e sorelle e in Cristo possiamo dire : Padre Nostro... Canto: Passa Questo Mondo Giovani forti, avete vinto il male: Dio è amore. In voi dimora la parola eterna: Dio è carità. Rit. Passa questo mondo, passano i secoli, solo chi ama non passerà mai. G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen.
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