Avvento 2014

Avvento 2014
Carissime sorelle
Il 2015 sarà l’anno della vita consacrata. Essa si aprirà con il prossimo Avvento e si concluderà
il 02 /02/2016 anno voluto da papa Francesco, per ringraziare il Signore del dono della vita
consacrata e dei 50 anni del suo rinnovamento secondo l’insegnamento del Concilio.
Il logo di quest’evento rappresenta una colomba che sostiene sulla sua ala un globo poliedrico,
mentre si adagia sulle acque da cui si levano tre stelle, custodite dall'altra ala.
Ritengo opportuno darvi il significato di queste icone per meglio meditare quanto la Chiesa ci
offre:
la colomba sulle acque appartiene alla simbologia classica per raffigurare l'azione dello Spirito
Santo fonte di vita e ispiratore di creatività. La colomba evoca altresì la consacrazione dell’umanità
di Cristo nel battesimo;
le acque formate da tessere di mosaico, indicano la complessità e l’armonia degli elementi umani e
cosmici che lo Spirito fa "gemere" secondo i misteriosi disegni di Dio (cfr Rom 8, 26-27).
I consacrati e le consacrate nel segno del Vangelo da sempre, pellegrini tra i popoli, vivono la loro
varietà carismatica e diaconale come "buoni amministratori della multiforme grazia di Dio" (1Pt 410);
le tre stelle ricordano l’identità della vita consacrata nel mondo come confessione della
Trinità, segno della fraternità e servizio della carità. Esprimono la circolarità e la relazionalità
dell’amore trinitario che la vita consacrata cerca di vivere quotidianamente nel mondo;
Le stelle richiamano anche il trino sigillo aureo con cui l’iconografia bizantina onora Maria, la tutta
Santa, Madre di Dio, prima Discepola di Cristo, modello e patrona di ogni vita consacrata;
il globo poliedrico
Il piccolo globo, a più facce, significa il mondo con la varietà dei popoli e delle culture, come
afferma Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium.
Vangelo Profezia e Speranza sono le tre parole su cui bisogna meditare nel corso dell’anno:
Vangelo: indica la norma fondamentale della vita consacrata che è la «sequela Christi come viene
insegnata dal Vangelo» (PC 2a ai discepoli (cfr LG 42). Il Vangelo dona sapienza orientatrice e
gioia (cfr EG 1).
Profezia richiama il carattere profetico della vita consacrata che «si configura come una speciale
forma di partecipazione alla funzione profetica di Cristo, comunicata dallo Spirito a tutto il Popolo
di Dio» (VC 84). La funzione si esplicita nella denuncia coraggiosa, nell'annuncio di nuove «visite»
di Dio e «con l'esplorazione di vie nuove per attuare il Vangelo nella storia, in vista del Regno di
Dio»
Speranza ricorda il compimento ultimo del mistero cristiano. Viviamo in tempi di incertezze
diffuse e di scarsità di progetti ad ampio orizzonte: la speranza mostra la sua fragilità culturale e
sociale, l'orizzonte è oscuro perché «sembrano spesso smarrite le tracce di Dio» (VC 85). La vita
consacrata ha, come afferma Papa Francesco (cfr. EG 236), una permanente proiezione
escatologica: testimonia nella storia che ogni speranza avrà l'accoglienza.
La vita consacrata sta attraversando un varco e per uscirne è invitata ad operare il passaggio
individuando strade nuove e coraggiose per raggiungere tutti senza esclusione, come afferma papa
Francesco.
Care sorelle, iniziamo dunque il cammino di Avvento esaminandoci sulla nostra vocazione di
persone consacrate. Sono state programmate delle iniziative per dare rilievo a quest’anno di grazia,
ma l’iniziativa più proficua deve nascere nel nostro cuore. Ognuna di noi, deve dare al Signore il
suo posto giusto e scoprire giorno dopo giorno la sua volontà, la sua presenza per ritrovare con uno
spirito di fede quell’entusiasmo iniziale che ci portò a seguire Gesù. Entusiasmo che forse abbiamo
smarrito per rincorrere dietro alle nostre speranze, ai nostri sogni personali, ai nostri umani
progetti, che invece di darci sollievo, ci hanno fatto provare la stanchezza e la tentazione di
fermarci perché hanno reso il nostro cammino verso Cristo smarrito e confuso.
Abbiamo spostato tutta l’attenzione su noi stesse e non su Gesù centro della
nostra vita.
Sorelle, svegliamoci!!! Prendiamo coscienza di tutto ciò e in sintonia con
l’Avvento, seguendo il Vangelo di Marco, accettiamo l’esortazione del
Signore: «Fate attenzione, Vegliate perché non sapete quando il
padrone di casa ritornerà, fate in modo che, giungendo
all’improvviso non vi trovi addormentati » Mc 13,33-37.
Il padrone è Gesù stesso! Accogliamo la sua esortazione vegliamo, non dormiamo, perché
realmente non sappiamo in quale ora verrà a rendersi conto di come abbiamo fatto fruttificare i suoi
doni in rapporto anche ai voti che abbiamo professato e al carisma che viviamo.
Il Signore vuole renderci responsabili di ciò che abbiamo ricevuto e nello stesso tempo
amministratori di ciò che non è nostro.
Care sorelle, in quest’anno benedetto, viviamo più
intensamente l’Eucarestia, andiamo incontro a Dio
con la preghiera, convertiamo in carità le nostre
azioni, manteniamo vivo lo spirito di comunione,
sentiamoci responsabili del lavoro e dell’apostolato
che facciamo. Solo così diamo buona testimonianza a
chi ci vive accanto!
Facciamo nostra l’esortazione di San Carlo Borromeo che scrive: “Fuggi le distrazioni, rimani
raccolta in Dio, evita le chiacchiere inutili, qualsiasi compito tu abbia, studia e applicati a quelle
cose che sono necessarie per svolgere bene ciò che fai. Dà sempre buon esempio e cerca di essere
la prima in ogni cosa, testimonia prima di tutto con la vita e la santità, perché non succeda che
essendo la tua condotta in contraddizione con la tua testimonianza perda ogni credibilità”.
Sia questo il nostro impegno durante tutto
l’Avvento. La Vergine Maria ci aiuti in questo
cammino di vigilanza su noi stesse e ci renda
disponibili ad accogliere Gesù in ogni istante
della nostra vita.
Buon Avvento!
Aff.ma Madre
Roma, 1 novembre 2014
Festa di Tutti i Santi