REL Relazione tecnico-illustrativa ALLEGATO 1

OPEN PROJECT srl
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oggetto
PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO PER LA COSTRUZIONE
DI UN FABBBRICATO A DESTINAZIONE PRODUTTIVA –
ORAFA VALENZA - ALESSANDRIA
tipo elaborato
REL
Relazione tecnico-illustrativa
ALLEGATO 1
proprietà
Promissaria acquirente Bulgari Gioielli S.P.A.
Circonvallazione Ovest
Zona C.O.I.N.O.R. Lotto 3 A
Valenza (AL) - 15040
Bulgari Gioielli S.P.A.
Circonvallazione Ovest
Zona C.O.I.N.O.R. Lotto 3 A
Valenza (AL) - 15040
1313.RL.AO.001.001
committente
nome elaborato
data
revisione
1
data
24.03.204
descrizione
approvato
a cura di
FC
verificato da
MP
approvato da
MP
Relazione Tecnico-illustrativa
gruppo di progetto
Progettazione Architettonica e Coordinamento
ing. Silvio Manfredini
ing. Romano Piolanti
arch. Luca Drago
ing. Maurizio Piolanti
arch. Roberto Rontini
ing. Francesco Conserva
arch. Claudia Conti
consulenti specialistici
Timbro e firma
........................................................
........................................................
........................................................
........................................................
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Relazione Tecnico-illustrativa
sommario:
1
Premessa .........................................................................................................4
2
Inquadramento dell’intervento nella pianificazione esistente .................................................5
2.1
PRG ....................................................................................................................... 5
2.2
Variante n°44 del 2013 ............................................................................................... 5
2.3
Coerenza con la procedura di non assoggettabilità a VAS ................................................... 6
3
Consistenza area.................................................................................................7
4
Standard ..........................................................................................................8
5
Descrizione del progetto nei suoi indirizzi generali ............................................................8
5.1
Gli edifici esistenti ...................................................................................................... 8
5.2
Descrizione del progetto .............................................................................................. 9
6
Verifica della conformità del progetto alla disposizioni della pianificazione territoriale ................... 10
7
Descrizione delle modalità dettagliate di attuazione del piano............................................. 10
8
Opere infrastrutturali ed attrezzature collettive previste .................................................... 11
9
Reti di scarico ................................................................................................. 12
10 Tabella dei dati di progetto ................................................................................... 14
11 Reazioni specialistiche........................................................................................ 14
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Relazione Tecnico-illustrativa
1
Premessa
L’area oggetto di intervento è collocata nella periferia est del comune di Valenza in corrispondenza dell’asse
costituito dalla Strada Provinciale n° 78 in prossimità del recente sviluppo fieristico-espositivo sede dell’EXPO
Piemonte SpA.
Gli immobili sono censiti al N.C.T. del Comune di Valenza, al foglio n.35 mappali n. 77, 79, 81, 82, 189, 190,
306, 315, 316, 317, 319, 375.
L’area si estende dalla Strada Provinciale in direzione sud ed è caratterizzata da un andamento altimetrico
che dalla collina digrada verso la piana del PO.
Il lotto fa parte di un complesso più ampio che prevede la riqualificazione dell’intero comparto attraverso la
realizzazione del complesso fieristico-espositivo (lotto a Nord della Strada Provinciale già realizzato e
individuato dagli strumenti urbanistici come area T 12a), di una nuova viabilità e nuovi standard da realizzarsi
nel lotto T 12c ed, infine, del nuovo centro produttivo della società Bulgari con relativi uffici (lotto T 12b).
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Relazione Tecnico-illustrativa
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Inquadramento dell’intervento nella pianificazione esistente
2.1 PRG
Il Piano Regolatore Generale Comunale e la successiva variante approvata dalla Regione Piemonte con
D.G.R. n°20 – 12612 del 02 Agosto 2004 prevedevano per l’interra area T12 l’attuazione degli interventi
mediante PIP (Piano per l’Insediamenti Produttivi)come definito dall’art. 13.14 delle NTA del PRGC.
L’intero comparto T12 presenta una superficie territoriale pari a 139.231 mq. Il PRG stabilisce un indice di
fabbricabilità territoriale pari a 0,28 mq/mq da applicarsi all’intero comparto e la cui edificazione dovrà essere
accorpata nei due lotti T 12a e T 12b.
La scheda del PRGC prevedeva la concentrazione di 35.000 mq nella struttura espositiva prevista nell’area T
12a e la rimante quota nel lotto T 12b da attuarsi mediante PIP. Il rapporto di copertura dell’area T 12b non
doveva superare il 10% e l’altezza massima era pari a 7,50 m salvo maggiori altezze dovute alla
conservazione delle preesistenze. Gli standard (verde e parcheggio) dell’area T 12a dovevano essere
realizzati nel lotto T 12c e sulle aree libere del lotto T 12a stesso, mentre quelli del lotto T 12b dovevano
essere reperiti nell’ambito dello stesso lotto.
Modalità di attuazione consentite: Assoggettamento a Strumento Urbanistico Esecutivo , P.I.P. vigente e
Permesso di Costruire.
Indice Territoriale: 0,28 mq/mq
SLP derivante da I.T. suddetto:
• T 12a: SLP max 35.000 mq
• T 12b: SLP rimanente
Il PIP potrà modificare entro termini percentualmente ridotti (7%) tali previsioni.
Rapporto di copertura
• T 12a: definizione demandata al P.I.P.
• T 12b: 10%
Altezza massima
T 12a: definizione demandata al P.I.P.
T 12b: 7,50 m, salvo ,maggiori altezze delle preesistenze da conservare.
2.2 Variante n°44 del 2013
In data 27.05.2013 il Consiglio Comunale di Valenza ha adottato il Progetto preliminare della Variante n°44
secondo quanto stabilito dall’art. 17 coma 5 della LR 56/77 così come modificata dalla LR n°3 del 03/2013 e
17/2013. Con tale variante si richiede di sfruttare la capacità edificatoria espressa dal PRGC per la zona T12
risuddividendo le superfici realizzabili nelle due aree T 12° e T 12b.
La variante è stata approvata con esclusione della procedura di VAS mediante determina dell’Organo tecnico
comunale n°148 del 11.11.2013, con D.C.C. n°82 del 13.11.2013.
Con questa variante si propone di diminuire la SLP realizzabile nel lotto T 12° da 35.000 mq a 27.000 mq
consentendo di realizzare la superficie residua data dall’applicazione dell’indice territoriale pari a 0,28 mq/mq
sull’intera ST del comparto T12b.
La variante prevede per il lotto T 12b un rapporto di copertura massimo pari al 20%, altezza massima degli
edifici pari a 7,50 m. L’altezza massima dei nuovi edifici potrà essere pari a quella degli edifici esistenti nel
caso di mantenimento delle preesistenze.
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Modalità di attuazione consentite: Assoggettamento a Strumento Urbanistico Esecutivo , P.I.P. vigente e
Permesso di Costruire.
Indice territoriale: 0,28 mq/mq
SLP derivante da I.T. suddetto:
• T 12a: SLP max 27.000 mq
• T 12b: SLP rimanente
Rapporto di copertura
• T 12a: definizione demandata al P.I.P.
• T 12b: 20%
Altezza massima
T 12a: definizione demandata al P.I.P.
T 12b: 7,50 m, nel caso di mantenimento delle preesistenze, l’altezza massima dei nuovi edifici potrà essere
pari a quella degli edifici conservati.
Superficie Territoriale (mq)
Comparto T12
139.231
Comparto T 12a - T 12c e area per viabilità esterna
Comparto T 12b
SLP massima (mq)
139.231x0.28= 38.985
27.000
38.985-27.000= 11.985
In seguito alla presentazione dell’osservazione da parte Expo Piemonte in merito alla modalità di attuazione
del lotto T 12b il Comune di Valenza acconsente l’attuazione del lotto medesimo tramite Piano Esecutivo
Convenzionato anziché P.I.P.
2.3 Coerenza con la procedura di non assoggettabilità a VAS
Il progetto risulta coerente con la procedura di non assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica.
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Consistenza area
Gli immobili sono censiti al N.C.T. del Comune di Valenza, al foglio n.35 mappali n. 77, 79, 81, 82, 189, 190, 306, 315,
316, 317, 319, 375.
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Standard
Sono previsti da cedere a verde e a parcheggi pubblici il 20% della ST del lotto T 12b (46.030 mq) pari a 9.206
mq.
SUPERFICIE TERRITORIALE T 12b
(mq)
46.030
5
5.1
VERDE PUBBLICO min. (mq)
PARCHEGGI PUBBLICI min. (mq)
4.406
4.800
Descrizione del progetto nei suoi indirizzi generali
Gli edifici esistenti
Il complesso dei fabbricati esistenti è costituito da cinque edifici.
Il blocco 1 denominato “Cascina dell’Orefice”, pur versando in cattivo stato di conservazione e in parte
collabente, rappresenta il blocco più antico ed interessante dal punto di vista morfologico e tipologico. Per
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esso si prevedono interventi di ristrutturazione edilizia, così come previsti dall’articolo 27 della L.R. 3/2013 così
come modificata dalla legge 17/2013, con mantenimento della sagoma.
Il blocco 2 attiguo al primo non presente caratteristiche tipologiche e morfologiche rappresentative e verte in
pessime condizioni di conservazione. Per il blocco 2 si prevedono interventi di sostituzione edilizia di cui
all’articolo 27 della L.R. 3/2013 così come modificata dalla legge 17/2013.
I blocchi 3, 4 e 5 costituiscono delle pertinenze del nucleo principale (blocco 1). Si prevede, per i manufatti, la
demolizione.
5.2
Descrizione del progetto
Il progetto prevede la realizzazione del nuovo stabilimento produttivo della Bulgari Gioielli: il complesso
ospiterà le funzioni produttive e amministrative in due edifici dai caratteri architettonici decisamente differenti.
Sul sito sono attualmente presenti alcuni edifici dismessi ed in larga parte strutturalmente compromessi, di
scarso o nullo valore architettonico.
La proposta progettuale prevede la ristrutturazione edilizia della cascina dell’orefice. Essa ha infatti ospitato il
primo insediamento orafo di Valenza, agli inizi del XIX secolo: la proposta progettuale ne prevede
l’ampliamento con un corpo interamente in cristallo, una “estrusione” contemporanea e tecnologica della
sagoma originale, in cui saranno ospitate le funzioni ricettive del complesso.
La produzione (e le relative funzioni di servizio) saranno invece ospitate all’interno di un nuovo corpo edilizio,
separato e arretrato rispetto all’edificio storico, organizzato su 3 livelli, di cui uno seminterrato. L’assetto
planimetrico è estremamente lineare, finalizzato all’ottimizzazione del processo produttivo e al contenimento
dei costi di realizzazione; un padiglione quasi quadrato (circa 73x70 m) di altezza massima pari a 10.90 m,
caratterizzato da una grande corte interna di quasi 600 mq che garantisce livelli elevati di illuminamento e
ventilazione naturale, pur salvaguardando gli elevati requisiti di sicurezza richiesti dal committente. Su di essa
si affacciano infatti le funzioni comuni più rilevanti (mensa e sale formazione) al livello –1, oltre che le funzioni
produttive e le zone uffici (con le relative sale riunioni) ai piani superiori; al piano –1 saranno inoltre collocati gli
spogliatoi per il personale, i magazzini e i locali tecnici.
Il piano terra ospiterà invece le funzioni più “industriali” del complesso: logistica, meccanica, fusioni, e una
serie di uffici di produzione; al piano 1 saranno poi collocate le cosiddette “isole post-kit”, ovvero i laboratori
orafi per le operazioni di assemblaggio e finitura dei prodotti con le relative funzioni di supporto (isole
tecnologiche e uffici/riunioni).
Le caratteristiche del processo produttivo e la necessità di realizzare più piani sovrapposti comporteranno la
presenza in facciata di una serie elementi tecnologici (condotti, canali, attrezzature) oggetto di continue
modifiche e integrazioni: la effettiva impossibilità di controllarne l’effetto sui prospetti (a breve ma soprattutto a
lungo termine), e la volontà di garantire al committente tutta la necessaria flessibilità operativa salvaguardando
al contempo la qualità estetica del complesso, ha portato alla creazione di una “pelle architettonica” metallica,
staccata di circa 6 metri dalla facciata dell’edificio.
Le soluzioni tecniche ipotizzate consentiranno la visione totale verso l’esterno per gli operatori, garantendo al
contempo il livello di privacy e sicurezza adeguati al particolare processo produttivo.
Per quanto riguarda le particolarità estetiche-compositive, ed i materiali di finitura da usare negli edifici, si
dovrà tenere conto delle caratteristiche ambientali preesistenti principalmente per quanto concerne la cascina
dell’orefice.
A titolo orientativo si elencano le seguenti finiture.
Casa dell’orefice:
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• Paramento esterno analogo per materiali e finiture allo stato di fatto;
• Pavimenti in pietra naturale e legno;
• Pareti divisorie in cartongesso e/o laminato;
• Porte in legno e/o laminato;
• Serramenti in legno o in alluminio a taglio termico.
Ampliamento:
• Struttura portante in acciaio;
• Sistema di facciata in vetrocamera;
• Pavimenti in pietra naturale e legno.
Stabilimento produttivo:
• Struttura portante in c.a. prefabbricato e solai predalle;
• Tamponamento esterno in pannelli in c.a.;
• Infissi in alluminio a taglio termico con vetrocamera;
• Pareti divisorie in vetro, cartongesso e/o laminato;
• Pavimento in c.a. e legno industriale;
• Controsoffitti in fibra minerale e materiali fonoassorbenti;
• Illuminazione a LED nelle zone comuni, fluorescenti nelle aree di lavoro;
• Porte in laminato.
Coronamento:
• Struttura portante in acciaio verniciato;
• pannelli di rivestimento in alluminio elettrocolorato.
Aree esterne
Le aree private pavimentate dovranno essere realizzate con materiali e tecniche che permettono il drenaggio
delle acque meteoriche attraverso un sistema di laminazione. Le acque meteoriche delle aree pavimentate e
dei coperti saranno convogliate nella vasca di laminazione.
Le aree sistemate a verde devono prevedere la piantumazione di alberi e arbusti decorativi di essenze
appartenenti all’habitat e al paesaggio locale. Le insegne e le scritte pubblicitarie dovranno essere oggetto di
apposita autorizzazione contestuale al progetto dell'edificio sia allorché si tratti di intervento edilizio sia in altro
caso. Esse dovranno uniformarsi alle modalità dettate dal Regolamento Edilizio.
6
Verifica della conformità del progetto alla disposizioni della pianificazione
territoriale
Il progetto risulta conforme e coerente con le disposizioni della pianificazione territoriale e, nello specifico con
l’ultima variante del piano approvato, nel rispetto dell’art. 17 coma 5 della LR 56/77 così come modificata dalla
LR n°3 del 03/2013 e 17/2013.
7
Descrizione delle modalità dettagliate di attuazione del piano
Il PEC si attuerà con la realizzazione delle urbanizzazioni primarie e degli standard previsti (verde e parcheggi
pubblici) tramite Permesso di Costruire e con la realizzazione del complesso produttivo e delle relative
pertinenze esterne (verde privato e parcheggi privati) tramite Permesso di Costruire.
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Opere infrastrutturali ed attrezzature collettive previste
Il PEC prevede la realizzazione di standard secondo le quantità minime richieste e, nello specifico, pari al 20%
della Superficie Territoriale, ovvero ST= 46.030 mq, Standard=20% della ST= 9.206 mq, Verde Pubblico =
4.406 mq, Parcheggi Pubblici 4.800 mq.
Si prevedono circa:
NUMERO SUPERFICI
STALLI
DI
PROGETTO
Parcheggi
128 di cui
4.984 mq
pubblici
3 per
disabili
Parcheggi
342 di cui
privati
6 per
disabili
Verde
5.166 mq
Pubblico
TOTALE
470
10.150 mq
Il progetto prevede una fascia di verde pubblico posta in corrispondenza della strada provinciale n°78 al di
sopra della quale sono inserite due zone a parcamento pubblico. Tale parcheggio, facilmente raggiungibile
dalla rotonda in essere, potrà essere utilizzato sia dai visitatori del nuovo stabilimento produttivo che dagli
utenti dell’adiacente sviluppo fieristico-espositivo EXPO Piemonte SpA.
L’intervento propone, inoltre, la possibilità di inserire una fermata della linea relativa ai mezzi di trasporto
locale in corrispondenza della fascia di verde pubblico in modo da migliorare l’accessibilità pubblica al
comparto.
Si prevede, inoltre, il miglioramento del sistema di accesso alla strada vicinale Diglia, detta “del Rollone” dalla
strada Provinciale n°78 mediante un nuovo raccordo con la rotatoria in essere.
Nello specifico il progetto prevede:
• la realizzazione del nuovo svincolo di accesso posto sulla rotonda esistente su area ad oggi di
proprietà del Comune di Valenza (elaborato 1313.PX.AR.017.001);
• potenziamento della rotonda mediante l’aumento del raggio della carreggiata e creazione di una
doppia attestazione in ingresso alla rotonda per i flussi provenienti da Valenza (elaborato
1313.PX.AR.017.001);
• Costruzione di strada di P.E.C. di penetrazione interna che si ricollega alla Strada Diglia (elaborato
1313.PX.AR.017.001);
• la realizzazione di verde in fregio alla strada Provinciale n°78 nella quantità minima di 4.406 mq (art.
2). Si specifica che il verde sarà realizzato dal proponente e destinato in qualità di verde privato ad
uso pubblico. Le opere d manutenzione di tale verde saranno in capo al proponente (elaborato
1313.PL.AR.010.001);
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•
•
•
•
•
•
•
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la realizzazione e cessione di parcheggi pubblici nella quantità minima pari a 4.800 mq (art. 2). La
manutenzione e gestione dei parcheggi pubblici sarà in capo all’Amministrazione Pubblica (elaborato
1313.PL.AR.010.001);
la realizzazione di una fermata di mezzi pubblici prevista il lato sud della carreggiata della strada
Provinciale n°78;
costruzione di impianto di fognatura rete acque nere collegata con la rete già esistente esterna al
P.E.C. (elaborato 1313.IM50.002.001);
costruzione di impianto di fognatura rete acque bianche da smaltire, tramite vasca di laminazione, nel
rio Vallone individuato nell’elaborato 1313.IM50.002.001;
costruzione di impianto di illuminazione stradale (parcheggio pubblico, rotonda e ramo di
penetrazione) e allacciamento alla rete Enel (elaborato 1313.PL.AR.010.001);
costruzione rete acquedotto ad anello chiuso secondo lo schema previsto nell’elaborato
1313.IM50.001.001;
costruzione rete Gas metano secondo lo schema previsto nell’elaborato 1313.IM50.001.001;
Reti di scarico
La rete fognaria a servizio del nuovo insediamento sarà di tipo separato:
1. acque bianche: collettamento pluviali dei coperti e acque di seconda pioggia o disoleate di raccolta
delle superfici destinate a parcheggio o transito veicolare;
2. acque di prima pioggia: collettamento delle superfici destinate a parcheggio o transito veicolare
3. acque nere: scarichi dei bagni
4. acque industriali: scarichi dei sistemi di trattamento
I recapiti finali individuati sono per le acque bianche il Rio Vallone Riera e per le acque nere la rete fognaria
comunale nei punti individuati nella planimetria allegata.
Per quanto concerne le acque bianche si precisa quanto segue:
sono stati previsti due sistemi di trattamento delle acque di raccolta dei parcheggi e delle strade
mediante sedimentatore e disoleatore. Le superfici afferenti a ciascun sistema di trattamento
risulta essere rispettivamente di 9.000 mq per quello del parcheggio dei dipendenti e 10.000 mq
per quello nei pressi della vasca di laminazione. Le acque piovane, scorrendo sulle superfici
scoperte impermeabili degli insediamenti, raccolgono le sostanze inquinanti ivi depositate. Il
tipo di contaminazione presente varia da: polvere, inerti, sostanze organiche, residui vegetali,
idrocarburi ed oli. L’inquinamento delle acque di dilavamento dipende dall’entità dell’evento
meteorico ed anche da alcuni fattori tra cui la distanza dall’ultimo evento piovoso, il tipo e lo
stato della superficie dilavata, il parco mezzi normalmente transitante, la distanza da aree
produttive con particolari emissioni atmosferiche, l’eventuale vicinanza a piazzole rifiuti. La
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soluzione proposta consente la separazione delle prime piogge, il loro trattamento
(sedimentazione e disoleazione) e la loro reimmissione nella rete di scolo principale come
acque bianche. Le seconde piogge, invece, sono avviate direttamente alla fognatura bianca
pluviale. L’impianto si compone essenzialmente di:
•
Un pozzetto separatore-deviatore, di cemento armato senza giunti, avente un’uscita per le
prime piogge che lo collega ai sistemi di trattamento, ed un’uscita per le seconde piogge
da collegare alla rete pluviale.
•
Una vasca di sedimentazione di 2 metri di diametro alta 2,20.
•
Un separatore fanghi/oli certificato ufficialmente come da NORMA UNI EN 858 di 2 metri
di diametro alto 2,20 con filtro a coalescenza.
Il sistema di raccolta delle acque bianche deve drenare un bacino pari a circa 27.000 mq di cui
19.000 mq destinati a parcheggio e/o viabilità e 8.000 mq di superficie dei coperti. Al fine di non
arrecare problemi di picchi di portata in contemporanea nel ricettore finale, consistente nel rio
Vallone Riera, si prevede di realizzare un bacino di laminazione di circa 700 mc. Considerato
una superficie di circa 2,70 ha impermeabili, come quella in oggetto, ed un parametro di 250
mc/haimp si ottiene una capacità di invaso di circa 700 mc. In fase di sviluppo del progetto
esecutivo saranno condotte tutte le verifiche idrauliche in moto vario e per diversi tempi di
ritorno del sistema nel suo complesso. La portata in uscita dalla vasca di laminazione sarà la
massima consentita dall’Ente gestore del corpo ricevente.
Per quanto concerne le acque nere si precisa che verranno collettati tutti gli scarichi dei bagni e gli scarichi dei
sistemi di trattamento delle acque industriali previsti all’interno dell’insediamento. Saranno inseriti opportuni
pozzetti di campionamento per il monitoraggio e analisi delle acque di scarico.
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Tabella dei dati di progetto
Superfici
ST catastale (mq)
Superficie Fondiaria
Parcheggi pubblici
Verde pubblico
Verde privato
Parcheggi privati
Superficie coperta
Rapporto di copertura <20% della SF
11
mq
46.030
34.773
4.984
5.166
9.789
12.104
5971
17%
Relazioni specialistiche
Per le relazioni e la valutazioni specialistiche (emissioni inquinanti in atmosfera; livelli acustici delle
apparecchiature; trattamento delle acque) si rimanda alla richiesta di non assoggettabilità a VAS consegnata.
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