Centro Studi C.N.I. - Edilizia e Territorio n.31-32 - 2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Centro Studi C.N.I. - Edilizia e Territorio n.31-32 - 2014 BONUS EDILIZIA Sole 24 Ore Edilizia E Territorio 04/08/14 P. 4 Bonus edilizi, boom del 70% in due anni Giorgio Santilli 1 Brebemi, doppia partita per «aggiustare» il piano Massimiliano Carbonaro 3 Aldo N Orsa 4 CONCESSIONI AUTOSTRADALI Sole 24 Ore Edilizia E Territorio 04/08/14 P. 4 SOCIETÀ DI INGEGNERIA Sole24ore Progetti E Concorsi 04/08/14 P. 2 Progettazione, per i big fatturati in crescita Sole24ore Progetti E Concorsi 04/08/14 P. 2 Spea leader della classifica, ma è Sipal che vanta l'aumento maggiore 6 Sole24ore Progetti E Concorsi 04/08/14 P. 2 Citterio-Viel e Piano top la "scalata" di Pininfarina 7 Sole24ore Progetti E Concorsi 04/08/14 P. 3 Citterio e Viel primi per produzione, Pininfarina extra entra nella «top five» 8 Indice Rassegna Stampa Pagina I Lavori da 19 a 27,5 miliardi nel 2013, stimati 33 mld nel 2014 Bonus edilizi, boom del 70% in due anni DI GIORGIO SANTILLI lavori in casa incentivati dai bonus fiscali Irpef del 65% e del 50% valgono ormai il due per cento del Pil e potrebbero trascinare il settore edile fuori della crisi nel 2014: la stima che fa il Cresme nell'aggiornamento di un rapporto per il servizio studi della Camera dei deputati - su dati dell'Agenzia delle entrate - è infatti di 33 miliardi di investimenti agevolati da parte delle famiglie per il 2014, dopo aver raggiunto il record assoluto di 27,5 miliardi di euro di spesa nel 2013 (+40% sul 2012). Questa cifra è composta per 23.535 milioni dagli investimenti in ristrutturazioni semplici (con sgravio al 50%) e per 4.042 milioni da investimenti per la riqualificazione energetica. Negli ultimi due anni, quindi, la crescita è stata clamorosa, confermata dal numero di domande 2013 che ha superato la barriera del milione e 600mila. Erano state poco meno di un I Bonus edilizia milione e 150mila nel 2012. Per l'anno scorso, queste cifre ammontano a uno sgravio complessivo di 14 miliardi: spalmato in dieci anni significa un importo annuo di benefici fiscali ai cittadini di 1,4 miliardi, mentre l'introito Iva per le casse dello Stato è stato complessivamente di 2,6 miliardi di euro. Un "affare" che ancora conviene allo Stato e che renderebbe problematico invece per il Tesoro mettere fine a questo meccanismo nell'anno corrente. L'utilizzo dei bonus è ormai un fenomeno di massa, trainato dai livelli delle agevolazioni, mai così alti grazie al «decreto del fare» (Dl 63/2013) e alla legge di stabilità 2014 : due provvedimenti del governo Letta che hanno messo il turbo agli investimenti delle famiglie e hanno pure allargato gli sgravi 50% all'acquisto di mobili ed elettrodomestici e quelli 65% alla prevenzione antisismica. Una politica della crescita che contribuisce all'innalzamento del prodotto inter- no lordo come forse nessuna altra misura di politica economica varata negli ultimi anni. Tutto questo finirà il l° gennaio, quando le due agevolazioni saranno ridotte dal 65 al 50% e dal 50 al 40 per cento. Il profilo di lungo periodo dà conto di questa accelerazione recente, ma anche di una storia di successo. Le domande presentate dai cittadini dal 1998 - anno in cui lo strumento fiscale entrò in vigore, inventato dal governo Prodi 1 con Vincenzo Visco alle Finanze al 2013 sono 9.400.489. Già superata quindi anche la barriera dei 10 milioni di richieste. Nei numeri del rapporto Camera dei deputati-Cresme c'è anche un capitolo dedicato all'occupazione diretta e indiretta generata dagli incentivi che però si ferma al 2011. Secondo il Cresme nel 2011 sono stati generati 176mila occupati diretti e 264mila occupati totali, mentre dal 1998 al 2011 i posti di lavoro diretti stimati dal Cresme ammontano a 1.073.000. Un'altra lettura del Rapporto riguarda la spinta data dagli sgravi al mercato del recupero abitativo che è l'unico che va a gonfie vele nella grande crisi (pubblica e privata) del settore edile. La quota degli investimenti agevolati sul totale del mercato del recupero abitativo ha oscillato fra il 10 e il 20% fino al 2006 per poi superare la barriera del 20% con la creazione del bonus sul risparmio energetico, più incentivante di quello semplice. Ma il vero salto si è fatto negli ultimi tre anni: nel 2010 si è superata la quota del 30%, nel 2011 ci si è avvicinati al 40%, nel 2013 ci si è attestati intorno al 60% (27 miliardi incentivati su un totale di recupero residenziale stimato dal Cresme a 46,3 miliardi). La leva fiscale sta trainando l'unico mercato davvero brillante dell'edilizia. E potrebbe portare il settore fuori della crisi dopo sette anni di segno negativo: nell'ultima edizione del Rapporto il Cresme aggiorna le proprie previsioni per l'intero settore, trasformando il segno negativo (-0,6%) attribuito all'anno 2014 nel novembre 2013 in un segno positivo (+0,2%). Proprio gli incentivi al recupero sono la leva per l'uscita dalla crisi: gli investimenti in rinnovo residenziale crescono del 6,5%, quelli complessivi del rinnovo edilizio del 3,9 per cento. Pagina 1 ® -a®® a ` - '! Y - Bonus edilizia (36-50 %, senza il bonus 55-65%) IMPORTO LAVORI (min di euro) Totale 160.538 %p 00 l+;1 I 00 o W* * Do e + 2 %Ó p á Oh .+ ^ "p 0 0 !!1 H1 00 , á M ñ ñn[11 F--] n nnn 0 Ñ Ó N G C o Ñ C Ñ G Ñ C Ñ G N p N Ñ ó Ñ o li Ñ N o O o o '0 d 00 00 cT %0 eM+ o M Ñ Ñ Ñ C) " 0 e+ Ñ <h vi M O /r1 00 L^ m n :m2 Or ! ;1 N m !M o ,ti .+ 00 OD Zo a Ch M p M 00 Ñ Ñ Ñ O O 00 M NUMERO DOMANDE PRESENTATE Totale 7.496 . 529 0% .Ni Ñ 0 !ì % I-I n p Ñ Ñ Ñ M ^ e7 Ñ O O N Ñ o o Ñ Ñ N Ñ Ñ Ó N Ñ p N m Ó N *stima Bonus edilizia Pagina 2 Defiscalizzazione, contributi, proroga: i dettagli delle richieste Brebemi, doppia partita per «aggiustare » il piano DI MASSIMILIANO CARBONARO B rebemi e Cal - la società al 50% tra Anas e Regione Lombardia - si sono mossi ben prima che l'autostrada fosse inaugurata il 23 luglio, così da garantirsi che la richiesta di defiscalizzazione potesse essere accolta. Ma sono due le istanze che sono state presentate al ministero delle Finanze: da un lato c'è la partita relativa al riequilibrio del piano finanziario - con un contributo di 69 milioni di curo a valore attuale ma pari a 80 milioni spalmati in più anni e una defiscalizzazione pari a 429 milioni - e dall'altro si propone di risolvere il problema del subentro da 1,205 miliardi, il valore ancora da ammortizzare a fine concessione, prolungando la concessione di 19,6 anni fino a 30 anni. LA PARTITA DELLA DEFISCALIZZAZIONE Gli occhi sono tutti puntati verso il prossimo Cipe del 4 agosto che all'ordine del giorno ha il piano di defiscalizzazione di Pedemontana e la sua possibile realizzazione per lotti. Quanto verrà fuori da questa seduta darà probabilmente un chiaro segnale se la possibilità di defiscalizzare le grandi infrastrutture autostradali è concreta. Perché subito dopo Pedemontana c'è un'altra autostrada lombarda, la Brebemi (socio principale Autostrade lombarde 78,9%, più una se- rie di soci tra cui Impresa Pizzarotti al 7,4%, Unieco al 5,3%, Itinera al 2,7% e al 1,5% Ccc società Cooperativa) che ha ribadito la fortissima necessità di riequilibrare il suo piano finanziario proprio durante l'inaugurazione dell'opera. La società autostradale ha presentato le sue richieste a Cal a fine dicembre 2013 che la concedente a sua volta ha trasmesso al ministero delle Finanze a giugno. La tempistica non è un dettaglio perché il tutto si è svolto prima che la nuova tratta entrasse in esercizio così da non mettere in pericolo il diritto alla defiscalizzazione. Ora è in corso l'istruttoria presso il ministero delle Finanze e quello delle Infrastrutture, ma se ne riparlerà dopo l'estate e dopo il Cipe con la Pedemontana. Come sancito anche dal closing finanziario raggiunto lo scorso marzo 2013, Brebemi è un'opera da 2,338 miliardi di euro compresi gli oneri finanziari coperti in parte con i 520 milioni di euro di equity e per il resto con un complesso intervento degli istituti di credito capeggiati da Cassa depositi e prestiti e la Bei (più Sace Spa, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Centrobanca, MPS Capital Services, Credito Bergamasco). Ma a far sballare questi conti sono intervenuti due elementi entrambi considerati da Brebemi (ma anche per Cal) esogeni e perciò non di sua responsabilità. Da un lato c'è il crollo del traffico rispetto alle stime iniziali e soprattutto sono in- tervenuti ulteriori costi per 117 milioni per gli espropri non previsti: in parte cresciuti per la sentenza della Corte costituzionale 181/2011 ma anche perché sono state aggiunte le aree interposte tra la Brebemi e la Tav. Per riequilibrare queste due situazioni ecco la richiesta di defiscalizzazione e di contributo pubblico. LA PARTITA DEL SUBENTRO Poi c'è tutta la partita legata al subentro. La concessione di 19,6 anni non riesce ad ammortizzare il costo dell' opera e prevede un riscatto finale pari a 1,205 miliardi di curo. Ma il subentro che era sembrata una soluzione davanti ai limiti di una concessione troppo breve (l'opera però in principio doveva costare 866 milioni di curo) si sta rivelando un problema. Da un lato non c'è certezza che alla conclusione della concessione la gara per la sua riassegnazione non vada deserta, dall'altro - sottolinea Brebemi - con il subentro abbiamo oltre un miliardo che va a pesare come debito per lo Stato. Così la richiesta di prolungare la concessione di altri dieci anni per esaurire il valore del riscatto finale. Una partita che si preannuncia particolarmente difficile perché non c'è solo il confronto con il ministero delle Finanze ma anche con l'Europa davanti a una gara (il bando Anas è di dicembre 2001 e l'aggiudicazione è del giugno 2003) che vedrebbe modificato uno dei suoi elementi principali. Sullo sfondo di questo scenario complesso Brebemi sembra decisa a giocarsi la partita fino in fondo, tanto che si parla - nel caso che le richieste di riequilibrio non fossero riconosciute - di una possibile risoluzione del contratto con la restituzione della concessione e quindi con una richiesta di oltre 2,3 miliardi che Brebemi dovrebbe ricevere dallo Stato (ci sono anche le penali da calcolare oltre al valore complessivo dell'opera). @ RIPRODUZIONE RISERVATA FI L'onuz eAlIl21 6aam Ae170" , 'in Aue ann'i Concessioni autostradali Pagina 3 Società di architettura e ingegneria: le anticipazioni dei bilanci del 2013 Progettazione, per i big fatturati in crescita Tante le assenze, ma il trend premia gli architetti con un +12,3%, mentre scendono i servizi di ingegneria - Significativo il peso del mercato estero PAGINE A CURA DI ALDO NORSA uesto anticipo classifiche (top 25) si segnala, a differenza di quello delle imprese di costruzioni , per numerose assenze. Si anticipa qui la rappresentazione dell' «imprenditoria del progetto» che, a regime, si esprime in Q una classifica così articolata: le società di committenza delegata (specificamente per il settore pubblico), di ingegneria/consulenza e di architettura/design. Le seconde e le terze sono fornitrici delle prime nonché della committenza (privata e pubblica) che agisce «in presa diretta». Esse delineano un'offerta più ampia, quella dei servizi professionali forniti da ingegneri, architetti e tanti altri professionisti, che incide per un 10-12% nell'importo delle opere. Secondo il Cni le società di ingegneria e architettura sono arrivate a rappresentare qualcosa come il 45% del mercato nazionale (e hanno una crescente proiezione all'estero). Confrontando i due settori dell'offerta si evince che i servizi di ingegneria sono ben più strutturati (in senso imprenditoriale) di quelli di architettura: un dato per tutti: la dimensione media delle prime 25 società di ingegneria è di 31,4 milioni fatturati nel 2003 a fronte di 4,3 nell'architettura. tati i bilanci 2013 Massimiliano e Doriana Fuksas Design, Ingenium Real Estate, Studio Amati, Archest e Gruppo Spa. I dati di insieme, anche se su ordini di grandezza decisamente inferiori, mostrano un andamento ben più soddisfacente rispetto alle società di ingegneria (e consulenza tecnico-economica). La produzione cresce nell'ultimo anno del 12,3% mentre la redditività evidenzia aumenti del 61% dell'Ebitda e addirittura dell'89,6% dell'utile (con solo due società in leggerissima perdita). La posizione finanziaria netta, già attiva, migliora ulteriormente del 56,7% e il patrimonio netto si rafforza dell'11%. Questa condizione favorevole rispecchia il minor aggravio delle spese di produzione sul reddito per aziende che abbiano raggiunto economie di scala tali da poter affrontare i progetti più prestigiosi (e redditizi) in Italia e all'estero. Esaminando ora le singole situazioni, al dominio di Piano (e di Fuksas) si aggiunge la confermata presenza di Antonio Citterio Patricia Viel nel terzetto di testa (con un fatturato 2013 cumulato di 14,4 milioni). La non esclusiva nella progettazione riservata agli architetti si evince già dalla quarta posizione di Pininfarina Extra ma anche dalla quinta di Hydea, società nella Società di ingegneria quale architetti e ingegneri collaborano alla progettazione dei principali «outlet» in Italia e , sempre più, anche all'estero . Quanto alle «reti» societarie (alternativa non disprezzabile alle fusioni), se una non è più operativa (Ciao Group , tra Studio Amati, Lenzi Consultant, Polis e Reconsult) altre tre sembrano dar soddisfazioni: Crescendo (Lombardini22 , Degw, DeStudio , Studio Forward e Wip); Maestrale (Starching e le società di ingegneria Ariatta, J&A e Redesco ) e il consorzio stabile Thp (in cui spiccano Pica Ciamarra Associati e Gnosis Architettura). Quanto all '« autorialità» i nomi più noti al pubblico internazionale (che hanno scelto la forma societaria), presenti in questa classifica , sono, nell'ordine: Massimo Roj (Progetto Cmr); Michele De Lucchi ; Matteo Thun; Francesco Fresa, German Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario (Piuarch); David Chipperfield (l'archistar straniera che più investite in Italia); Alfonso Femia e Gianluca Peluffo (5+1 AA). Infine la cooperativa Cairepro può far sistema nell'ambito della Lega con società di ingegneria dell'importanza di Politecnica, Ambiente e Cooprogetti. Pagina 4 Società Variazione % produzione 2013/2012 Piuarch Sistema Duemila Partners Antonio Citterio Patricia Viel Interiors David Chipperfield Architects Società Variazione % produzione 2013/2012 Sipal Jacobs Italia Italconsult 3ti Progetti Alberto Izzo & Partners Rocksoil Fonte: elaborazione di Guamari su dati delle società Fonte: elaborazione di Guamari su dati delle società Società di ingegneria Pagina 5 Andamento generalmente negativo per tutte le top, ma solo tre società hanno chiuso l'esercizio in perdita (Dati in migliaia di euro) Pos. 2013 i 2 3 Società 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Spea (1) (o) Tecnomare ** (2) Technital (o) D'Appolonia (3) (o) Sina (4) (o) Geodata (c) (o) Agriconsulting (c) (o) (g) Mwh Italconsult (5) (o) Sipal (6) (o) Jacobs Italia (o) (s) Golder Associates Thetis (7) Artelia Italia (8)(o) 3ti Progetti (9) (c) (0) 16 Sineco (4) (o) Produzione 2013 Var % ' 13/12 92.965 90.163 -20,8 -13,2 51.169 -3,9 0,6 -20,1 % produz. all estero est 2,7 Ebitda 2013 Var % '13/12 28.184 -31,1 -51,5 12,0 Risultato netto 2013 Var % '13 /12 13.471 3.624 2.183 -50,5 -67,7 41,2 249 7.446 244 -497 6 2.740 633 1.150 -189 -84,8 -10,9 DFNL* 2013 -2.715 Var % '13 /12 Patrimonio netto 2013 Var % '13 /12 50.360 14.904 10.894 19.911 63.508 24.413 -17,3 -3,6 5,3 1,3 7,8 -2,7 17.789 4.664 27.661 -7,4 0,1 10,0 33.915 -8.528 ns ns -14,1 -9-799 -16.271 23.898 19.917 -1.125 -4.642 29,7 -96,2 6,8 22,6 32,1 -36,4 5.432 -2.423 -28 88 -2.846 55,1 ns ns -97,0 7.619 3.011 9,1 61,7 5.044 15.970 -3,6 10,4 -0,4 25,3 44,1 51,4 88,0 -2,1 64,4 8.874 5.049 6.632 5.224 4.856 2.107 -18,3 23,6 38,5 29,4 -13,3 nd 77,2 nd 13,6 - 395 5.773 2.381 1.856 718 -23,5 -70,3 ns 66,3 101,1 -6,3 25.095 24.791 21.643 -17,8 -44,7 18,3 4,9 23,9 6.194 664 2.831 5,7 -53,9 23,7 1.499 214 ns 84,8 70,5 -70,8 199 -73,1 2.955 -59,3 -32,7 1.728 3.155 -4,7 12,2 21.301 8,6 - 4.612 4,9 2.222 -11,0 -1.581 22,3 8.901 15,9 48.975 41.698 40.989 39.453 34.604 32.821 28.861 28.638 26.056 7,4 -38,9 0,9 -53,5 ns -99,2 ns 102,2 17 Dba Group (1o) (c) (o) 0,1 1,1 913 -23,6 -465 ns 3.268 -3,1 7.141 -6,2 20.354 18 Urs Italia 16.602 -26,0 11,9 416 43,0 25 -91,7 -1.260 ns 884 2,9 19 Adr Engineering (11)(o) 16.556 ns nd 5.617 ns 3.276 ns -86,3 6.225 111,1 -218 20 F&M Ingegneria (c) (o) -22,0 nd 6.248 70,3 3.587 ns -3,9 124,7 15.435 2.790 -5.032 21 Lotti (o) 14.231 2,9 1.184 -18,0 6.529 0,4 47,0 43,3 3.384 29 11,5 22 Erm Italia (ni) 14.105 424 -11,9 141 ns -590 51,2 817 20,9 -7,1 32,5 23 Politecnica (a) (o) 13.562 -5,7 8,1 566 8,6 2,1 45 104,5 3.491 2,9 3.556 24 Rocksoil (12) (0) (s) 12.913 18,3 nd 1.230 30,4 -47,3 36,4 2.497 95,7 1.979 3.492 25 Intertecno (o) 12.087 5,0 72,6 984 ns 239 ns -1.873 5,8 4.367 19,1 785.067 101.741 318 .791 2,3 TOTALE 24,6 -10,6 40,2 -7,2 -25,8 43. 301 39 . 396 Fonte: elaborazione di Guamari su dati delle società. nd = non disponibile ns = non significativo (*) Debiti finanziari netti + leasing; (**) Bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali lfrs; (a) Aderente alla Lega delle Cooperative; (o) Associata Oice; (c) Bilancio consolidato; (g) Bilancio al 30 giugno 2013; (m) Bilancio al 31 marzo 2013; (s) Bilancio al 30 settembre 2013; (1) Gruppo Atlantia/Autostrade per l'Italia; (2) Gruppo Eni; (3) Gruppo Rina dal novembre 2011, dal 2014 fonde per incorporazione le società del gruppo Projenia e C.Eng; (4) Gruppo Gavio; (5) Acquistata nel dicembre 2012 da Bevilacqua Engineering Group e Intesa San Paolo, ha incorporato i rami d'azienda delle società del gruppo Sis e A&S; (6) Gruppo Fininc, fa parte del consorzio stabile Sis (con le imprese di costruzioni Inc e Sacyr); (7) Controllata da Consorzio Venezia Nuova; (8) ex Coteba; (9) Controlla Idroesse Infrastrutture, dal 2013 redige il bilancio consolidato, consolida Girpa e Pooleng International; (1o) Controllata da Castore 1; (11) Gruppo Aeroporti Roma (Edizione - gruppo Benetton), di imminente fusione con Spea; (12) Gruppo Immobiliare San Marco (famiglia Lunardi). N.B. Non sono presenti in classifica poiché non hanno ancora pubblicato i dati 2013: Studio Altieri (35,4 milioni di fatturato 2013); Net Engineering International (42,6 milioni nel 2012); Enereco (28,2 milioni nel 2012); Sgi Studio Galli Ingegneria (15,6 milioni nel 2013); Elc Electroconsult (13,2 milioni nel 2012); Manens-Tifs (12,3 milioni nel 2012). Inoltre non è presente Proger nonostante un fatturato 2013 di 91,5 milioni poiché la sempre maggior attività Epc ne fa un main contractor più che una società di ingegneria. Progettai one, per I bin fatturati In crescita Società di ingegneria Pagina 6 Anche Hydea tra i primi cinque Citterio-Viel e Piano top la "scalata " di Pininfarina el caso della progettazione architettonica (e di quella industriale) i soggetti imprenN ditoriali hanno dimensioni molto inferiori a quelli dell ' ingegneria, anche per il campo d'azione più circoscritto . Se acquisizioni/fusioni sono difficilmente realizzabili (per la natura «autoriale» dei servizi, tanto è vero che Lombardini22 pur avendo acquistato, nel 2008, Degw Italia non l'ha fusa per incorporazione) significativi incrementi dei fatturati qui riportati sono dovuti a una rete di società all'estero (soprattutto nei soggetti al top). Un esempio per tutti: Renzo Piano Building Workshop cita nella relazione di bilancio una produzione 2013 della sua società parigina quasi tripla rispetto a quella genovese. Quanto alle assenze, sono significative: infatti non hanno ancora deposi- tati i bilanci 2013 Massimiliano e Doriana Fuksas Design, Ingenium Real Estate, Studio Amati, Archest e Gruppo Spa. I dati di insieme, anche se su ordini di grandezza decisamente inferiori, mostrano un andamento ben più soddisfacente rispetto alle società di ingegneria (e consulenza tecnico-economica). La produzione cresce nell'ultimo anno del 12,3% mentre la redditività evidenzia aumenti del 61% dell'Ebitda e addirittura dell'89,6% dell'utile (con solo due società in leggerissima perdita). La posizione finanziaria netta, già attiva, migliora ulteriormente del 56,7% e il patrimonio netto si rafforza dell' 11 %. Questa condizione favorevole rispecchia il minor aggravio delle spese di produzione sul reddito per aziende che abbiano raggiunto economie di scala tali da poter affrontare i progetti più prestigiosi (e redditizi) in Italia e all'estero. Esaminando ora le singole situazioni, al dominio di Piano (e di Fuksas) si aggiunge la confermata presenza di Antonio Citterio Patricia Viel nel terzetto di testa (con un fatturato 2013 cumulato di 14,4 milioni). La non esclusiva nella progettazione riservata agli architetti si evince già dalla quarta posizione di Pininfarina Extra ma anche dalla quinta di Hydea, società nella quale architetti e ingegneri collaborano alla progettazione dei principali «outlet» in Italia e, sempre più, anche all'estero. Quanto alle «reti» societarie (alternativa non disprezzabile alle fusioni), se una non è più operativa (Ciao Group, tra Studio Amati, Lenzi Consultant, Polis e Reconsult) altre tre sembrano dar soddisfazioni: Crescendo (Lombardini22, Degw, DeStudio, Studio Forward e Wip); Maestrale (Starching e le società di ingegneria Ariatta, J&A e Redesco) e il consorzio stabile Thp (in cui spiccano Pica Ciamarra Associati e Gnosis Architettura). Quanto all'«autorialità» i nomi più noti al pubblico internazionale (che hanno scelto la forma societaria), presenti in questa classifica, sono, nell'ordine: Massimo Roj (Progetto Cmr); Michele De Lucchi; Matteo Thun; Francesco Fresa, German Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario (Piuarch); David Chipperfield (l'archistar straniera che più investite in Italia); Alfonso Femia e Gianluca Peluffo (5+1 AA). Infine la cooperativa Cairepro può far sistema nell'ambito della Lega con società di ingegneria dell'importanza di Politecnica, Ambiente e Cooprogetti. Progettai one, per I kg fatturati n crescita Società di ingegneria Pagina 7 La somma dei totali delle due società al 2'e 6°posto supera quella di Piano - Ancora non pervenuti alcuni bilanci, tra cui quelli di Fuksas (Dati in migliaia di euro) Pos. 2013 i 2 3 4 5 6 7 8 9 Società 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Renzo Piano Building Workshop (1) Antonio Citterio Patricia Viel Interiors (2) Studio Baciocchi Pininfarina Extra Hydea (3) (o) Antonio Citterio Patricia Vie[ and Partners (2) Lombardini22 (4) (5) One Works (6) (o) Starching (7) Progetto Cmr (8) Lissoni Associati Architetto Michele De Lucchi Matteo Thun & Partners Piuarch (9) Degw Italia (5) Sistema Duemila Partners (1o) Open Project (o) David Chipperfield Architects Potistudio Aes (11) Aegis Cantarelli & Partners Alberto Izzo & Partners 22 Urb.A.M. Produzione 2013 9.783 9.064 7.769 5.520 54,4 12,8 21,3 Ebitda 2013 717 504 3.275 1.866 1,5 -2,8 244 290 Var % '13/12 ns 61,0 0,3 66,5 ns 27,2 -o,6 12,3 27,4 -12,8 245 581 -49,5 18,8 405 25 3,6 -52,8 5,5 12,5 -3,1 104,1 793 296 309 93 97,8 ns -10,4 ns 5,4 90,6 223 103 2.914 2.898 2.843 2.637 5,4 51,5 8,0 97 574 279 -35,0 -16,3 6,6 ns -3,6 39,7 243 936 34,1 -32,1 ns 59 573 -56,9 ns -388 -385 27,3 ns 374 279 68o 308 608 2.524 13,2 810 ns 240 ns nd nd 552 5.365 5.331 5.017 5.004 4.704 4.412 4.095 3.691 3.490 3.453 3.407 3.345 3.214 Var % 1 13/12 7,1 Risultato netto 2013 Var % '13/12 DFNL* 2013 Var % '13/ 12 Patrimonio netto 2013 -49 250 2.083 1.085 425 80,2 86,6 -2,3 -2.523 75,0 ns 135 5,5 193,7 -2,9 3,0 ns ns ns -18,1 ns -3.536 -1.527 -161 -221 2.273 726 689 -61o -56,4 19,2 nd -17,8 -23,3 ns 28,5 -19,1 -6,6 ns ns 4.918 622 3.510 5.287 3.111 854 2.112 1.127 563 1.080 1.788 -958 nd -263 -53,5 nd ns 2.248 377 31 38 173 9 -44,1 -3,1 -20,8 ns ns -275 -38 -278 119 938 55,3 78,3 -53,6 -59,5 nd 238 280 7,9 -7,8 -43,7 -70,2 12,4 11,3 ns 1,2 27,8 ns 76,9 796 33 102 -72 428 163 68 38 123 -210 nd 210 Var % '13/12 -1,0 67,2 10,1 10,1 15,8 18,9 60,5 3,0 -12,2 13,4 31,5 23 5+1 AA (12) (o) 2.469 -24,8 112 ns 4 ns nd nd 29 11,5 24 Cspe (13) 2.371 -1,0 321 13,8 210 29,6 -855 -103,6 220 -33,1 25 Cairepro (a) 2.341 -8,1 49 ns 3 -75,0 -41 ns 408 2,0 TOTALE 107. 661 11,0 61,o 12,3 13.390 -56,7 31.783 6.948 89,6 -7.524 Fonte: elaborazione di Guarnari su dati delle società. nd = non disponibile ns = non significativo (*) Debiti finanziari netti + leasing; (a) Aderente alla Lega della Cooperative; (o) Associata Oice; (1) In aggiunta la società francese di Renzo Piano con sede a Parigi fattura nel 2013 ben 29,5 milioni; (2) Nell'aprile 2012 vi è stata la scissione in due società distinte; (3) La controllata cinese con sede a Pechino fattura nel 2013 circa 8oomila euro. Agriconsulting ne detiene una quota del 41,7%; (4) Controlla il 100% di Degw Italia sebbene non la consolidi; (5) Lombardini22, Degw, DeStudio, Studio Forward e Wip formano la rete di imprese Crescendo; (6) Fondata dagli architetti Leonardo Cavalli e Giulio De Carli; (7) Soci fondatori l'architetto Maria Paola Pontarollo e l'ingegner Marcello Cerea; (8) Massimo Roj Architects; (9) Fondata dagli architetti Francesco Fresa, German Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario; (1o) Fondata dall'ingegner Massimo Giuliani; (11) Presieduta dall'architetto Stefano Matteoni; (12) Fondata dagli architetti Alfonso Femia e Gianluca Peluffo; (13) Fondata dagli architetti Antonio Andreucci, Romano Del Nord e Paolo Felli. N.B. Non sono presenti in classifica poiché non hanno ancora pubblicato i dati 2013: Massimiliano e Doriana Fuksas Design (8,3 milioni nel 2012); Ingenium Real Estate (6,8 milioni nel 2012); Studio Amati (2,5 milioni nel 2013); Archest (2,1 milioni nel 2013); Gruppo Spa (2,3 milioni nel 2012). Società di ingegneria Pagina 8
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