N.17 seconda parte

FOGLI D’INFORMAZIONE A CURA DELLA FEDIC (FEDERAZIONE ITALIANA DEI CINECLUB)
ANNO II – n° 17
SECONDA PARTE
OTTOBRE 2014
SOMMARIO
ANGOLO DELLE POSSIBILITÀ
Programmazione DiLucca.TV
Programmazione TeleAmbiente
FESTIVAL
Fano International Film Festival – F. Pucci
NEWS
Pemio Fedic – P. Micalizzi
DAI CINECLUB PROIEZIONI PROGRAMMATE
Cineclub Sangiovannese
Cineclub Cagliari – P. Bruno
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
33
33
34
35
35
39
39
40
40
41
Ora ho delle idee sulla realtà, mentre quando ho cominciato avevo delle idee sul cinema. Prima
vedevo la realtà attraverso il cinema, e oggi vedo il cinema nella realtà.
Jean-Luc Godard
n° 17 –
NOTIZIE
Come essere presenti in TV
I CORTI FEDIC SU DILUCCA.TV
Il nostro Socio Manuele Moriconi ci scrive:
“Oggi è un grande giorno per la famiglia di Dì Lucca: il canale 89 è diventato interregionale, coprendo tutta la
Toscana e gran parte dell'Umbria per una popolazione servita di 4,5 milioni di persone.
Risintonizzate la tv di casa e sul canale 89 in tutta la Toscana troverete DiLucca.”
Questa è una bella notizia, anche perché la nostra trasmissione settimanale "Corti di Corte" avrà una visibilità
ancora maggiore. Ovviamente la trasmissione continua ad essere visibile nella forma "on demand" in qualunque
momento e in qualunque parte del mondo.
Roberto Merlino
Attenzione: la trasmissione “Corti di Corte”, appuntamento settimanale, è in onda tutti i mercoledì alle ore
21 e può essere visualizzata con il seguente link:
http://www.dilucca.it/listatrasmissioni/approfondimenti/corti.di.corte?start=20
Qualunque Socio FEDIC interessato a presentare i suoi lavori può contattare il seguente indirizzo mail:
[email protected]
Cell: 328-7275895.
PUNTATE NOVEMBRE 2014
DILUCCA.TV “CORTI di CORTE”
dalla puntata 105 (11/6) inizia una serie di appuntamenti denominati “Vecchia FEDIC”, con film provenienti
dalla nostra Cineteca Nazionale.
Programma novembre 2014:
5 novembre 2014 126.a
Vecchia FEDIC:
“Ecce lignum” di P. Capoferri CC Bergamo 19’ 1957
“La strada di sabbia” di C. Ceccarelli CC Massarosa 11’ 1964
12 novembre 2014 127.a
Torna domani di Marco Rosati 2’30”
"Once upon a time in Summer 2010" di Tore Ximenes 5’47”
Il rospo di Beppe Rizzo 5’50”
XI Stage Nazionale FEDIC di Giorgio Ricci 12’35”
19 novembre 2014 128.a
Vecchia FEDIC:
“L’Italia s’è destra” di Calvini/Moreschi CC Sanremo 20’ 1972
“Nein” di Bernagozzi/Buganè CC Bologna 10’
26 novembre 2014 129.a
Solitudine inerte di Valerio Cibrario 12’30”
Attività 2013 Cinevideo Club Bergamo di Pierantonio Leidi 15’56”
3 dicembre 2014 130.a
Vecchia FEDIC:
“Anna” di Rolandi/Cardellini CC Regina Margherita 20’ 1967
“Un uomo sbagliato” di Nedo Zanotti 10’
10 dicembre 2014 131.a
“Andata al Calvario” di Giovanni Meola 20’
“Bambini d’Italia” di Paolo Fantini CC ISCA MI 9’
n° 17 –
NOTIZIE
Visibilità per i film FEDIC
Vogliamo ricordare che la visibilità per i film dei nostri Soci è stata ulteriormente potenziata grazie ad un accordo
raggiunto con TeleAmbiente (emittente romana), che ha già iniziato a trasmettere le puntate dei “Corti di Corte”.
Quindi, oltre a DiLucca.TV (che rimane, comunque, il nostro punto di riferimento prioritario) si aggiunge una nuova
emittente che, attualmente, ha un’ottima copertura su Lazio, Umbria ed Abruzzo, sintonizzandosi sul canale 78 del
digitale terrestre.
A breve, inoltre, si allargherà a Lombardia e Basilicata, contando di coprire -per settembre- anche la Toscana. E’
prevista, inoltre, una “installazione” su internet e successiva applicazione a smartphone, ecc.
Salvatore Alù, Direttore dei Programmi di TeleAmbiente, ci comunica che dal 22 luglio TeleAmbiente ha copertura
in gran parte della Lombardia. Nei prossimi giorni il segnale sarà potenziato e potremo conoscere l’effettiva area
coperta.
Ringraziamo Salvatore Alù per questa ulteriore opportunità e la Proprietà di DiLucca.TV, soprattutto nella persona
di Manuele Moriconi, che ha reso possibile questa collaborazione.
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Domenica
ore
ore
ore
ore
ore
20.00
00.10
02.00
15.00
07.30
e 10.00
Programma novembre 2014:
3 novembre – 9 novembre 27.a puntata
"Autointervista" (1’38”); "Arma Micidiale" (20’28”):
"Una Preda stupefacente" (2’19”); "Il trucco" (2’18”) (3D Production)
10 novembre – 16 novembre 28.a puntata
“Radio audience” (35’) di Raffaele Totaro
17 novembre – 23 novembre 29.a puntata
“Rumori dalla memoria” (29’) di Agostino Vincenzi
24 novembre – 30 novembre 30.a puntata
1.a puntata didattica "Back Stage Caimi" (32’33”)
1 dicembre – 7 dicembre 31.a puntata
"Autointervista", "Io credo" (5’), "Achille Ginnetti" (15’17”),
"Il domatore di serpenti" (8’) di
Giorgio Ricci
8 dicembre – 14 dicembre 32.a puntata
“Intrusion” (15’32”), “Giorni perduti” (14’11”) di Guido Daidone
n° 17 –
NOTIZIE
FESTIVAL
NOTIZIE
n° 17 –
NOTIZIE
n° 17 –
NOTIZIE
n° 17 –
n° 17 –
NOTIZIE
NEWS
Premio Fedic
Sulla locandina del film Io sto con la sposa il Premio Fedic
Nella locandina del film “Io sto con la
sposa”
di
Antonio
Augugliaro,
Gabriele del Grande e Khaled Soliman
Al Nassiry, vengono indicati i tre premi
conseguiti alla 71.a Mostra Internazionale
d’Arte
Cinematografica
di
Venezia: in testa, il Premio Fedic. E’ un
riconoscimento,
ricordiamo,
che
quest’anno la Giuria (presieduta da
Roberto Barzanti e composta da Ugo
Baistrocchi, Lorenzo Bianchi Ballano,
Daniele Corsi, Giuliano Gallini, Ferruccio
Gard, Carlo Gentile, Fausto Ghiretti,
Franco Mariotti, Paolo Micalizzi, Italo
Moscati,
Elisabetta
Randaccio
e
Giancarlo Zappoli) ha attribuito al film
“perché è il prototipo di un possibile
modello di cinema indipendente e
partecipato sia a livello produttivo, in
quanto finanziato attraverso il contributo
di
migliaia
di
potenziali
spettatori divenuti mecenati del cinema che
vorrebbero, sia a livello autoriale
attraverso il coinvolgimento degli stessi
autori nella realizzazione dell’opera. Il
film incarna un’idea di cinema eticamente
combattiva, e quindi di grande rilievo dal
punto di vista conoscitivo e didattico”.
Un riconoscimento, quindi, ad “un’opera
che riflette l’autonomia creativa e la
libertà
espressiva
dell’autore” cosi
come si propone il Premio Fedic. Un
film che è anche un esempio di impegno
civile, raccontando di un’operazione
difficile e rischiosa, che poteva costare il
carcere ai realizzatori (un regista, un
giornalista ed un poeta sirianopalestinese), che ha consentito di far
arrivare in Svezia cinque palestinesi e
siriani sbarcati a Lampedusa, in fuga
dalla guerra. Attraversando mezza
Europa con un viaggio, realmente
compiuto, di quattro giorni e tremila
chilometri con l’escamotage di un finto
matrimonio.
Alla sua proiezione (“Fuori Concorso” nella Sezione “Orizzonti”) in Sala alla Mostra di Venezia, il film ha registrato una standing
ovation e quindici minuti di applausi. Un vero successo. Che il Premio Fedic sia indicato nella Locandina del film costituisce per me,
che da ventuno anni organizzo questo Evento alla Mostra, per la Giuria che lo ha scelto e per la Fedic che lo promuove, un motivo di
soddisfazione. È una significativa testimonianza che questo riconoscimento viene apprezzato da chi lo ottiene, tanto da segnalarlo
pubblicamente agli spettatori.
Paolo Micalizzi
n° 17 –
NOTIZIE
DAI CINECLUB
PROIEZIONI PROGRAMMATE
CINECLUB FEDIC
SANGIOVANNESE
OTTOBRE 2014
martedì 14 ottobre ore 21,30
al cinema Masaccio d’Essai verrà proiettato
ARANCE & MARTELLO
Regia: Diego Bianchi
Interpreti: Diego Bianchi, Giulia Mancini, Lorena Cesarini, Francesca Acquaroli
Genere:Commedia
Durata: 101 min.
Paese: Italia
Anno: 2014
Produzione e Distribuzione: Fandango
Uscita: venerdì 5 settembre 2014
Estate 2011. È "il giorno più caldo dell'estate più calda degli ultimi 150 anni dell'Italia unita". Un gruppo di
attivisti della sezione del Pd di via Orvieto, nel quartiere San Giovanni a Roma, vuole contribuire alla raccolta
di dieci milioni di firme per far dimettere Silvio Berlusconi, e piazza il suo banchetto accanto al banco del
pesce del mercato rionale. Quando la radio del quartiere dà la notizia che l'amministrazione locale vuole
chiudere il mercato, i commercianti si rivolgono alla sezione perché appoggi la loro protesta. Ma arrivare ad
una sinergia non è semplice: servono le consultazioni, il voto, il benestare del partito. La tensione monta, e
tutti litigano per difendere i propri interessi e i propri punti di vista. Chi la spunterà, alla fine della giornata?
"Arance e martello" segna il debutto cinematografico di Diego Bianchi, alias Zoro, dopo il successo come
autore e conduttore della trasmissione televisiva Gazebo e l'attività di giornalista e blogger. L'idea è quella di
creare una storia sulla traccia del" Fà la cosa giusta" di Spike Lee per raccontare la complessa convivenza di
varie etnie, età, interessi e ideologie in un microcosmo urbano nell'epoca presente. Ed è una buona idea,
con grande potenziale comico e di racconto dell'Italia di oggi.
martedì 21 ottobre ore 21,30
al cinema Masaccio d’Essai verrà proiettato
LA NOSTRA TERRA
Regia: Giulio Manfredonia
Interpreti: Stefano Accorsi, Sergio Rubini, Maria Rosaria Russo,
Iaia Forte, Nicola Rignanese
Genere: Commedia
Durata: 100 min.
Paese: Italia
Anno: 2014
Uscita giovedì 18 settembre 2014
Nel sud pugliese, il proprietario di un podere e di diversi ettari di terra, Nicola Sansone, viene arrestato e le
sue proprietà prima confiscate e poi assegnate a una cooperativa locale incapace di gestirle per negligenza
e impreparazione. Dal Nord ad aiutarli viene mandato Filippo, stratega dell'associazionismo da antimafia,
uomo da scrivania, esperto di leggi e regolamenti, ma inesperto quando si tratta di sporcarsi le mani con la
realtà. A Sud Filippo trova il Sud con tutte le sue contraddizioni, affascinazioni, collusioni, non detti,
NOTIZIE
n° 17 –
speranze, creatività e via dicendo, un coacervo di luoghi comuni resi plastici dalla missione che si è dato: far
funzionale la cooperativa. Tra i personaggi tutti "tipici" che incontra sulle terre confiscate, c'è Cosimo, lo
storico fattore del proprietario Sansone, che nelle more di un giudizio definitivo continua a coltivare
l'appezzamento che ben conosce perché un tempo era della sua famiglia, prima che il boss locale, ora agli
arresti, se lo prendesse. Filippo e Cosimo ingaggeranno un confronto tra burocrazia e senso della vita che
porterà il primo a cambiare e il secondo a redimersi.
martedì 21 ottobre ore 21,30
al cinema Masaccio d’Essai verrà proiettato
ANIME NERE
Mostra d'Arte Cinematografica Internazionale di Venezia (2014)
Premio Francesco Pasinetti (SNGCI) - Miglior film
Premio Schermi di Qualità
Premio Fondazione Mimmo Rotella
Regia: Francesco Munzi
Interpreti: Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane,
Barbora Bobulova, Anna Ferruzzo
Genere: Drammatico
durata: 103 min.
Paese: Italia, Francia
Anno: 2014
Distribuzione:Good Films
Uscita 18 settembre 2014
Leo, figlio irrequieto di Luciano, una notte spara alcuni colpi di fucile sulla saracinesca di un bar protetto da
un clan locale ad Africo nel cuore dell'Aspromonte. Una provocazione come risposta a un'altra provocazione.
Un atto intimidatorio, ma anche un gesto oltraggioso che il ragazzo immagina come prova di coraggio e
affermazione d'identità nei confronti del clan rivale e nei confronti del padre, maggiore di tre fratelli, dedito
alla cura degli animali e dei morti, e lontano dalla cultura delle faide. I fratelli di Luciano hanno preso altre
strade lontano da Africo, in una Milano permeata di affari criminali lungo la rotta della droga tra l'Olanda e la
Calabria. Dopo la provocazione notturna, Leo deve e vuole cambiare aria, e raggiunge lo zio Luigi, il più
giovane dei tre fratelli, spavaldo nel correre su e giù per l'Europa stringendo patti "commerciali" con cartelli
sudamericani, e lo zio Rocco, ormai trapianto a Milano con aria e moglie borghese, arricchito proprio dai
proventi di quei traffici internazionali. L'eco della bravata di Leo giungea Milano e risveglia la mai sopita
attrazione per la vendetta, la faida in un misto di orgoglio represso dal benessere, o da esso alimentato sotto
mentite spoglie. Il fratello maggiore, infatti, viene richiamato bonariamente dal boss del clan rivale, e umiliato
nel suo essere uomo, primogenito, padre di famiglia. I fratelli si mettono in viaggio verso il loro Sud, la loro
terra, sentendo il richiamo di una cultura antica, richiamo fatale a un destino immutabile che punta dritto
verso la tragedia, senza scampo.
OGGI PARLIAMO DI CINEMA
lunedì 6 ottobre 2014
Il cinema che parla di sé, che si riflette nelle proprie immagini e ossessioni e
reinventa il linguaggio delle origini in un intrigante gioco di specchi. Metacinema e
mise en abyme attraverso 6 corti: commedie, fiction, animazioni ed elaborazioni
artistiche en trompe-l'œil.
NOTIZIE
n° 17 –
"The Homogenics" di Gerard Freixes Ribera - Spagna - 2010 - 3,30" (Montecatini Filmvideo
2011)
lingua: inglese – sottotitoli: italiano
In un elegante bianco e nero televisivo, qualcuno torna a casa dal lavoro. È l'attore americano Dick
Van Dyke (lo spazzacamino di Mary Poppins). Il problema è che alla porta suonano di nuovo e
all'ingresso chi c'è? Un altro Dick Van Dyke. E così via. La moltiplicazione digitale del protagonista
crea un episodio di una serie tutta pirandelliana e sorridente. Un lavoro sperimentale, un
divertissement, creato ritagliando e mixando cinque episodi di pubblico dominio del The Dick Van
Dyke Show
"Krystall" di Christoph Girardet e Matthias Müller (Germania - 2006) – 14,40 min.
Rielaborazione di sequenze tratte da film classici hollywoodiani: il tema dello specchio visto
attraverso le sfaccettature di un diamante e, tra suoni cristallini e riflessi cangianti, i gesti si
ripetono e affiorano visi a noi ben noti, in un "crescendo" drammatico.
“Copia "A" ” di Pablo Diaz - Gervasio Rodriguez Traverso (Argentina 2009 - 6 min.)
animazione, medaglia d’argento al festival Unica del 2010
Un proiezionista scorge nel suo archivio una bobina senza etichetta e scopre le particolarità della
pellicola. Realtà e finzione interagiscono in modo stupefacente.
“Paul RondinPest Paul Rondin” di Frédérick Vin (Francia 2008 - 10 min.)
lingua: francese – sottotitoli: inglese
Premio 'Giuliano Birindelli' (miglior fiction) al Montecatini Filmvideo del 2010
Paul Rondin è alla ricerca di un amore, ma soffre di una deformazione professionale che a poco a
proco rende la sua vita complicata. Storia con lieto fine di un doppiatore di cinema e della sua
alienazione.
“Emilie Muller” di Yvon Marciano, (France 1993 - 20 min.)
lingua: francese – sottotitoli: italiano
Un cortometraggio apparentemente semplice (una ragazza in cerca di un impiego partecipa ad un
casting sottoponendosi alle domande del regista) che in realtà rivela una struttura filmica
elaborata, un film su un film in divenire al quale assistiamo assieme al regista, incantati noi e lui dal
primo piano della protagonista che domina con disinvoltura la scena, sino al “coup de théatre”
finale che ribalta la nostra percezione di ciò che per 20 minuti abbiamo visto e sentito.
Metacinema, recitazione di una recitazione, il regista che ci mostra un regista a sua volta
spettatore davanti a noi spettatoriR. cui spetterà dire l’ultima parola.
Yvon Marciano (1953-2011): regista, sceneggiatore, direttore di fotografia, produttore, ha
realizzato una dozzina di cortometraggi, due lungometraggi, spot pubblicitari e due pièces teatrali,
ottenendo diversi riconoscimenti.
“Ahate pasa” (“Passaggio di anatre”) di Koldo Almandoz (Spagna 2009 - 12 min)
lingua: Euskera (lingua basca) – sottotitoli: italiano
“E improvvisamente, delle anatre attraversano lo schermo...” . Se il cinema è finzione, questo
cortometraggio mischia le carte in tavola e, sfruttando immagini di celebri film, oltre a frammenti di
interviste realmente realizzate con grandi registi, descrive una tecnica cinematografica che ha
dell'incredibile. Almandoz parla di cinema e, tra il serio e il faceto, impiega documenti autentitici
(brani di film, interviste, opinioni di esperti di cinema), per motivare la sua tesi e renderla credibile.
Geniale: sembra tutto vero eppure è tutto falso, ma lo spettatore alla fine del film continuerà a
chiedersi se tutto ciò che ha visto e sentito esista davvero....
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC di Cagliari
n° 17 –
NOTIZIE
IN MORTE DELLA RINASCITA
lunedì 13 ottobre 2014
"Lost Citizens"
di Sebastiana e Carla Etzo
(2014 - 46 min.), soggetto: Sebastiana Etzo
fotografia e montaggio: Vincenzo Rodi, musica: Marco Messina (99 Posse)
"Sos mortos de Alos" ("I morti di Alos") di Daniele Atzeni (2011) - 32 min), lingua: sardo logudorese (var.
nuorese) - sottotitoli: italiano, voce narrante: Giovanni Carroni su testi di Daniele Atzeni tradotti da Tore Cubeddu e
Giovanni Carroni, fotografia e riprese: Paolo Carboni, musiche: Stefano Guzzetti
Un documentario e un mockumentary sui problemi legati allo sviluppo economico della Sardegna, i vari "piani di
rinascita" a partire dagli anni '60, i tentativi di industrializzazione, l'inquinamento, la graduale chiusura delle
"cattedrali nel deserto" in un'economia globalizzata. Un titolo paradossale, quasi un ossimoro, che vuole
sintetizzare il periodo storico che la Sardegna attraversa, divisa tra uno sviluppo industriale in stato comatoso che
si vuole salvare e il rifiuto di tale modello, considerato inadeguato, a fronte di progetti sostenibili che stentano però
a decollare. Sarà inevitabile entrare nel merito delle questioni affrontate dai due lavori presentati stasera il cui
accostamento non potrà che stimolarne la discussione. Ma essendo questo un cineclub, non si può prescindere dal
focalizzare l'attenzione sulle differenti modalità, dal punto di vista cinematografico, con le quali i due autori hanno
affrontato tali problematiche.
Il primo è un documentario/reportage ricco di interviste che coglie a caldo i recenti drammatici avvenimenti
sull'agonia degli stabilimenti dell'Eurallumina e dell'Alcoa di Porto Vesme, dalle manifestazioni a Roma sino alle
scene di battaglia con l'assedio ai rappresentanti del governo, nel quale vediamo sfilare tutte le pedine della lunga
partita che vede gli operai in prima fila nella lotta contro la chiusura delle loro fabbriche per difendere, oltre al
proprio posto di lavoro, l'economia di un Sulcis sempre più povero. Eppure, alla fine del video ci si accorge che
manca una componente fondamentale del contenzioso in atto, della quale al massimo se ne fa cenno come di un
fantasma lontano e questa assenza, in un lavoro che vuole documentare gli effetti della globalizzazione,
rappresenta significativamente un tratto che rafforza il carattere realistico del documentario.
Il secondo è un falso documentario (o "mockumentary", fusione dei termini inglesi mock, "fare il verso" e
documentary, documentario, genere cinematografico nel quale eventi fittizi vengono presentati come reali). È una
rielaborazione della realtà ambientata ad Alos, un paese immaginario della Sardegna, e attraverso il racconto
dell'unico sopravvissuto alla terribile sciagura, la fuga di gas da una fabbrica, che sterminerà l'intero paese,
veniamo a conoscere la storia di questa piccola comunità di pastori che negli anni '50 cede ai canti delle sirene di
coloro che propongono di impiantare una fabbrica nel territorio e abbandona le proprie tradizioni per
"modernizzarsi"; ma contrariamente all'auspicata palingenesi, l'aver sfidato il fato li condurrà alla nemesi e
all'annientamento. Realizzato in parte con filmati di repertorio (tra i quali quelli di Fiorenzo Serra, grazie alla
collaborazione della Cineteca Sarda) e girato tra i ruderi di Gairo vecchia, nell'Ogliastra, il pluripremiato film di
Daniele Atzeni è un'opera visionaria di grande valore estetico, dai toni cupi, noir, che sul contrasto tra le immagini
spettrali delle case in rovina, quelle sulla vita prima e durante i cambiamenti generati dalla modernizzazione del
boom economico e i toni gravi del narratore, elabora una critica radicale al modello di sviluppo adottato in
Sardegna. Ed è proprio la scelta stilitica dell'autore, il voler mettere in scena una storia verosimile ed emblematica,
erigendo una rappresentazione poetica, una tragedia dal sapore classico, che dà maggior forza al messaggio e,
discostandosi dalla cronaca, lo eleva consegnandolo al mito.
Sebastiana Etzo, africanista di formazione, vive a Londra dove lavora come ricercatrice freelance e consulente per
lo sviluppo internazionale. Ha per anni studiato le questioni di disuguaglianza, i diritti socio-economici e i movimenti
sociali in Africa sub-sahariana. Questo è il suo primo film documentario. Carla Etzo, giornalista professionista, ha
collaborato con “L'Unione Sarda” e per testate nazionali quali “Repubblica Salute”. Esperta di comunicazione,
attualmente lavora ad un progetto di implementazione dei servizi per il lavoro nella Provincia del Medio
Campidano. Vincenzo Rodi, Vincenzo è un cameraman freelance che lavora da tempo per le TV sarde, e alcuni
media nazionali come Sky e Rai sport. Ha scritto e prodotto diversi documentari e cortometraggi e recentemente
ha vinto il primo premio al Festival Internazionale del Cortometraggio Botanico (Cernobbio, 2012) con il
cortometraggio "Ortuabis".
Daniele Atzeni (nasce ad Iglesias) si diploma in regia alla Nuova Università del Cinema e della Televisione di
Roma. Dopo aver lavorato come aiuto regista e assistente di produzione in cortometraggi e produzioni televisive,
gira nel 2002 il suo primo documentario "Racconti dal sottosuolo" (menzione speciale della giuria al Premio Libero
Bizzarri), sulle lotte operaie delle miniere del Sulcis-Iglesiente. Successivamente realizza video museali, poi "La
leggenda dei santi pescatori" (2005), e "Sole nero" (2010), sempre attento al mondo del lavoro ed all'inquinamento,
e dopo "Sos mortos de Alos" realizza "Vittorio De Seta e la Barbagia". Lavora anche come operatore di ripresa e
montatore e insegna cinema nelle scuole superiori. Nel 2009 ha fondato la casa di produzione Araj Film.
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC di Cagliari
n° 17 –
NOTIZIE
Farvel! Goodbye! Aloha!
lunedì 20 ottobre 2014
Reportages di viaggio
Murat & Figen Kurt - due appunti di viaggio dalla Danimarca:
"Dragør" (Turchia, 2012 - 3,08") e "Copenhagen in July" (Turchia, 2012 - 11,59")
É la seconda volta che il cineclub FEDIC presenta dei lavori di Murat Kurt, musicista e cantante turco,
oltre che fotografo e videoemaker, realizzati come nel precedente "Lisboa, a fantastic city" assieme alla
moglie Figen (proiettato il 22 aprile 2013). Stesso stile caratteristico: non un didascalico reportage, ma
un insieme di appunti di viaggio registrati da uno sguardo curioso, attento ai dettagli, ai colori, alle forme,
talvolta ai rumori quando momentaneamente si interrompe la musica di fondo (in genere canzoni
d'amore, da Georges Brassens, à Jacques Brel nella versione italiana dei Musica Nuda, sino ai cubani
del Buena Vista Social Club), il tutto ben montato e dotato di un buon ritmo. Ma il tratto essenziale è la
presenza in scena dei due autori stessi, Murat e Figen, che sin dalle prime sequenze si mostrano
assieme davanti all'obiettivo, mentre giocano e si filmano l'un l'altro, dando dinamismo alle "cartoline"
filmate. Non si vuole qui descrivere una città, Dragør o Copenhagen, ma rendere conto dei viaggi di una
giovane coppia la cui partecipazione nel contesto del film rappresenta una nota di convivialità e
spensieratezza, dona vitalità alle scene e ne determina il giusto equilibrio estetico.
Sergio Lissia - tre spettacolari corti da Las Vegas:
"Viva La Vegas" (2012 - 2,24") - "Time to say Goodbye" (2013 - 4,15") - "All That Jazz" (2013 - 4,37")
e inoltre:
"Hawaii mon amour" (2014 - 12,14") realizzato in collaborazione con Andrea Enrico Marrari
voce off: Jorge Lamia
Prima visione per alcuni video amatoriali di Sergio Lissia, dei divertissements realizzati durante alcuni
suoi viaggi, che presentano un tratto caratteriastico in comune, e cioè l'inserimento di clips tratte da
video o film più o meno noti e rielaborati nel montaggio assieme alle riprese originali, un espediente che
dona brio e ritmo a al prodotto finale. I primi tre video sono stati realizzati a Las Vegas, dall'Hotel
Bellagio che si affaccia su un laghetto (chiamato Lago di Como!) ove dalle 15:00 alle 24:00 si svolgono
spettaccolari getti d'acqua sincronizzati a diverse musiche. L'autore ha ripreso da vari punti i giochi
d'accqua, sincronizzando il tutto con le musiche originali e montando le diverse sequenze con scene
tratte da riprese in elicottero, clips di viaggi e scene di musical tratte dal film "Chicago".
L'ultimo lavoro in programma è stato invece realizzato da Sergio Lissia nelle Hawai e si avvale
dell'amichevole collaborazione per il montaggio e per alcune riprese con la GoPro di un personaggio di
eccezione, Enrico Marrari, con il quale ha passato assieme le vancanze: Marrari è infatti un
professionista del cinema che ha lavorato come assistente alla regia o direttore della seconda unità in
svariati film tra i quali "Il piccolo diavolo", "Il mostro" e "Johnny Stecchino" di Roberto Benigni, o "Il nome
della rosa" di Jean-Jacques Annaud e "Il paziente inglese" (Oscar 1997) di Anthony Minghella. Anche
questo video è costruito sull'inserimento nel montaggio di brevi sequenze tratte da film come "Pearl
Harbour", "Un mercoledì da leoni" e "Psycho" di Alfred Hitchcock, citazioni spesso di carattere ironico e
umoristico, che si alternano in un gradevole contrasto con le riprese di Lissia delle spiagge e degli interni
delle isole e con il commento in voce-off dello spagnolo Jorge Lamia.
Murat Kurt, musicista e compositore turco (sino a poco tempo faceva parte del celebre gruppo Ezginin Günlüğü
[Diario di melodie] come cantante e chitarrista), realizza videoclips e video amatoriali di buona qualità, oltre a
reportages di viaggio assieme alla moglie Figen Yildirim Kurt.
Sergio Lissia è un appassionato cineamatore e viaggiatore cagliaritano che ama documentare con filmati
avvenimenti e luoghi visitati. I suoi video, girati e montati per divertimento personale e famigliare, non sono mai
stati proiettati in pubblico, né pubblicati su Internet.
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC di Cagliari
n° 17 –
NOTIZIE
EFFETTI SPECIALI
lunedì 27 ottobre 2014
da Georges Méliès e Norman McLaren, all'italiano Rino Stefano Tagliafierro,
Georges Méliès: "Voyage dans la Lune" (Francia, 1902 - 12,50"). Dopo diverse esperienze nel
teatro, il francese Méliès, colpito dal primi tentativi dei fratelli Lumière, a partire dalla fine dell'800 si
cimenta nel cinema creando un migliaio di cortometraggi, la metà dei quali andati perduti, che
stupirono i contemporanei per i mirabolanti trucchi che sfruttavano magistralmente il mezzo
cinematografico. Ma già alla vigilia della guerra, non avendo più successo, interruppe la sua attività
artistica, si sposò e finì per gestire con la moglie un chiosco di giocattoli. Negli anni '30 fu
riscoperto dai surrealisti. Morì nel 1938.
.
Norman McLaren: "A chairy tale" (Canada, 1957 - 9,52"). Nato in Scozia (1914), Norman
McLaren inizia la sua carrriera giovanissimo negli anni '30, fortemente influenzato dallo stile di
Eisenstein. Nel 1936 partecipa alla Guerra civile spagnola come cineoperatore, poi si trasferisce a
New York, dove continua a sperimentare su un'altra dozzina di film la pittura direttamente su
celluloide, e infine nel 1941 in Canada dove diventa l'autore-simbolo della cinematografia
d'animazione canadese. Partendo dal disegno animato, elaborerà tecniche diverse come la
pixillation (l'inserimento di attori veri in sequenze animate), l'animazione ottenuta con la carta
ritagliata, la stop-motion, l'elaborazione dei suoni mediante intervento diretto sulla banda sonora. É
scomparso nel 1987.
.
Bloc: "Lisboa num minuto" (Portogallo, 2010 - 1,00"). Delizioso corto di un minuto durante il
quale l'autore ci mostra la passeggiata di una ragazza attraverso le strade di Lisbona per mezzo di
cartoline animate.
.
SYT-X: "Knock knock" (Brunettes Shoot Blondes) (Ukraina, 2014 - 2,27"). Lo studio ucraino SytX, specializzato in video grafica per pubblicità e produzioni cinematografiche, ha realizzato questo
videoclip (direzione della fotografia di Kirill Svetashov) per i "Brunettes shoot Blondes", gruppo
musicale indie/electro/pop che fa parte della “New Ukrainian Independent Scene”.
.
Factory Fifteen: " Function / Void" (The Bug) (UK, 2014 - 3,56"). Lo studio creativo Factory
Fifteen (Kibwe Tavares, Jonathan Gales, e Paul Nicholls, tutti provenienti da studi di architettura)
realizza questo videoclip di due brani ("Function" e "Void") del gruppo inglese The Bug, prodotto
assieme al network globale The Creative Project". Scelte stilistiche: bianco e nero, e una sorta di
estetica della distruzione, tratto dominante del video che mette in parallelo la
decostruzione/disintegrazione di un individuo con il collasso di un sistema. Echi undicisettembrini.
Spettacolare!
.
Nándor Lőrincz, Bálint Nagy: " Nouveau Parfum" (Boggie) (Ungheria, 2013- 3,33"). Videoclip
della cantante ungherese Boggie che qui canta in francese una canzone tutta centrata sui nomi dei
profumi, con un ritornello per ribadire che, un profumo o l'altro, la propria personalità non cambia. Il
video sottolinea il testo in modo stupefacente e ci fa assistere alle meraviglie del fotoritocco. Un
lavoro che, travalicando l'ambito dello stesso videoclip, non aiuta certo a capire cosa è vero e
autentico, e cosa non lo è, E le nostre certezze vacillano.
.
Ilya Naishuller (илья найшуллер): " Bad Motherfucker" (Biting Elbows) (Russia, 2013 4,57"). L'autore è un ventinovenne moscovita, videomaker amante dei videogiochi (e si vede) oltre
che frontman del gruppo dei Biting Elbows. Questo video è il sequel di un altro video (The
stampede) del 2011, ed è costruito su un apparente unico piano sequenza: in realtà ci sono
diverse cesure quasi occultate dal ritmo eccezionalmente drammatico delle scene, legate da un
"parkour" mozzafiato, senza sosta, punteggiato da momenti di intensa violenza. L'effetto è
strabiliante. L'antenato di questi due lavori è "Smack my bitch up" degli inglesi Prodigy, un video
del 1997 talmente violento che pure youtube ha difficoltà ad accettarlo.
.
Rino Stefano Tagliafierro: "Rockers" (Orax), realizzato assieme a Laila Sonsino (Italia, 2013 3,45") e "Beauty" (Italia, 2014 - 9,49").
NOTIZIE
n° 17 –
Questo giovane autore (nasce nel 1980), ha studiato all'ISIA di Urbino ed all'Istituto Europeo di
Design di Milano. Ha realizzato diversi corti e videoclip per grandi artisti italiani e internazionali,
acquisendo esperienza in art-direction, visual-art, grafica, animazione 2D, compositing, per la
produzione di spot commerciali, cortometraggi e video di moda; ha organizzato videomapping,
videoproiezioni e installazioni interattive per mostre, musei ed eventi speciali. Nei suoi lavori cerca
di emozionare, sorprendere e turbare lo spettatore, basandosi su sperimentazioni creative, ed
evidenziando una particolare attenzione all'elemento estetico. "Rockers" è un videoclip per il
gruppo degli Orax, un video inquietante e claustrofobico, in parte ispirato alle opere del pittore
spagnolo Dino Valls, per il quale l'immagine è solo un supporto formale ove prevale il concetto
interiore e le pulsioni più oscure sono sviluppate in un processo simbolico intellettuale. Nello
spazio chiuso (una prigione? un manicomio?) assistiamo alla sofferenza interiore dei personaggi
come un processo di trasfigurazione esteriore.
Nel pluripremiato e affascinante "Beauty", diverse tecniche digitali combinate assieme fanno
rivivere, con un sofisticato effetto a 3D, le celebri pitture di Bouguereau e di Caravaggio, nonché di
Rubens, Rembrandt, i preraffaelliti, ecc., all'incirca 118 opere che prendono vita e si animano sotto
i nostri occhi. Un percorso estetico sublime e sorprendente, che inizia con accenti paradisiaci ma
che pian piano sfumano in note meno lievi e sempre più oscure. Realizzato con la collaborazione
di Laila Sonsino e Carlotta Balestrieri; musiche di Enrico Ascoli.
Pio Bruno
Presidente del Cineclub FEDIC di Cagliari
Testi: R. Merlino, MISFF Filmvideo Montecatini, M. Zeppi, L.
Biggi. M. T. Caburosso, E. Giraldi, M. Rosati, N. Scanu, F.
Felloni, Cinevideo Club Fedic Bergamo, P Leidi, G. Vecchi, O.
Pozzi, A. Pantalone Malossi, E. Di Gennaro, DiLucca.TV, M.
Moriconi, TeleAmbiente, Salvatore Alù, Fano International
FilmFestival, F. Pucci, P. Micalizzi, Cineclub Fedic
Sangiovannese, Cineclub Fedic Cagliari, P. Bruno.
Fotografie: G. Sabbatini, M. Rosati, L. Biggi, L. Caravello.
Grafica e impaginazione: Giorgio Sabbatini.
Supplemento a “Carte di Cinema”
Direttore Responsabile: Massimo Maisetti
Redazione: Giorgio Sabbatini
Corso Benedetto Croce, 3 – 10135 Torino
E-mail: [email protected]