LA PROGETTAZIONE ACUSTICA DEGLI SPAZI PUBBLICI Sergio Luzzi, Lucia Busa, Sara Recenti VIE EN.RO.SE. Ingegneria Srl - Firenze 1. Introduzione La progettazione architettonica di uno spazio pubblico, sia esso un museo, un ristorante o uno spazio commerciale, è una disciplina complessa, inquadrata in un ambito multi-sensoriale di cui si devono conoscere sia i canoni estetici, affinché lo spazio sia attraente, che i concetti di funzionalità affinché l’esperienza in esso sia in grado di coinvolgere i cinque sensi del fruitore. All’interno di questo ampio spettro che costituisce la consapevolezza spaziale, il controllo del suono riveste un ruolo di primaria importanza. Una progettazione “illuminata” non si limita a lavorare al miglioramento dello spazio acustico ma è tesa a creare un dialogo tra il suono e lo spazio che lo ospita. In questa ottica le varie discipline specialistiche che definiscono il progetto di uno spazio (acustica, illuminotecnica, termotecnica, ecc.) non sono ritenute problematiche da risolvere successivamente quanto opportunità di caratterizzazione del progetto stesso se affrontate fin dalle sue prime fasi. 2. L’integrazione del progetto architettonico e acustico Il ruolo del progettista acustico all’interno del team di progettazione è importante fin dalle prime fasi di definizione del concept che delinea l’idea progettuale. In questo paragrafo si riportano alcuni esempi di vera e propria integrazione fra progettazione acustica e architettonica, secondo l’approccio che caratterizza l’attività dello studio Ab Rogers Design e la collaborazione tra gli autori di questa memoria. In tutti gli studi di caso di questo e del paragrafo seguente i parametri della room acoustics hanno avuto piena dignità considerando il suono, l’acustica attiva e passiva, come cifra della progettazione. 2.1 Ristoranti La catena di ristoranti Little Chef, conta molti punti vendita nel Regno Unito, spesso dislocati lungo gli assi stradali e autostradali, è stata interamente ridisegnata in pochi mesi e con budget limitato, in risposta ad una sfida in tal senso, lanciata da Heston Blumenthal e Channel 4. I ristoranti di questa catena presentavano vari problemi, fra i quali l’igiene e un clima acustico particolarmente sgradevole. Nonostante la ristrettezza di budget e tempi che ha previsto l’impiego di prodotti standard, l’idea è stata quella di utilizzare il suono per creare un ambiente accogliente e coinvolgente, non limitando le verifiche acustiche al solo controllo della riverberazione acustica. L’insieme degli elementi progettuali, compresi quelli di arredo sonoro e multisensoriale, veri e propri inviti per i frequentatori dei servizi a pensare al cibo hanno colto nel segno. I risultati sono stati straordinari, aumentando gli incassi del ristorante del 274% nei mesi successivi alla ristrutturazione. 1 2.2 Musei e Mostre temporanee Il ruolo dell’acustica all'interno di ambienti museali è un problema affascinante. Lo spazio deve essere ugualmente piacevole per i gruppi di turisti o visitatori parlanti, come lo è per coloro che vogliono tranquilla contemplazione. A questo si unisce la necessità di poter gestire suoni e rumore, tipici delle esposizioni con contenuti audio. Sempre più spesso il pubblico si aspetta un maggiore livello di interazione audiovisiva nei musei e nelle mostre temporanee. Si tenga presente la varietà dei visitatori (insegnanti e studenti, turisti, esperti delle opere in mostra) che si muovono e fruiscono dell’opera con ritmi e metodi di osservazione diversi e personali, in contesti dove l’esperienza di fruizione può essere facilmente rovinata dall'intrusione di suoni indesiderati o inappropriati. È necessario in questo caso inserire negli ambienti molti e diversi sistemi aventi caratteristiche passive capaci di assorbire, riflettere, deflettere e canalizzare il suono, in modo custom, adattabile alle esigenze particolari di esibizioni permanenti che temporanee. Allo stesso tempo si devono considerare nel progetto dispositivi di correzione attiva dei soundscapes, quali ad esempio diffusori locali e direttivi capaci di riprodurre e inserire nello scenario acustico delle sale e delle aree museali suoni ambientali puntuali o diffusi e paesaggi sonori composti, per creare soluzioni su misura legate ai contenuti di ascolto attivo, di background, di informazione che si vogliono proporre al visitatore. Tra i principali interventi di tipo museale ispirati da questa metodica progettuale ricordiamo la Tate Modern Concourse and Under 5’s Exhibition a Londra, per l’ACMI Screenworlds di Melbourne, l’RSHP Dalla Casa alla Città al Centro Pompidou di Parigi e i 50 anni di James Bond Style, per il Barbican Centre di Londra. Spazi commerciali All'interno degli spazi commerciali il suono può svolgere un ruolo straordinario, in positivo e in negativo, suscitando e stimolando modelli di comportamento, oltre che interesse e sorpresa. Negli ultimi anni si è assistito all’inserimento di un sottofondo musicale ad alto volume con brani di musica da discoteca all’interno dei negozi di abbigliamento destinati ad adolescenti e giovani. L’obiettivo, realizzato con successo, è quello di incrementare le vendite attraverso l’attivazione di meccanismi psicoacustici e messaggi subliminali che dovrebbero essere controllati, non fosse altro che per limitare l’esposizione al rischio rumore a cui sono sottoposti gli addetti e i clienti. Lo stesso accade anche in altre tipologie di spazi commerciali, anche se in modo meno evidente e dannoso. Si riportano nei paragrafi seguenti alcuni esempi di progettazione integrata finalizzata a consentire una fruizione multisensoriale degli spazi interni. 2 3. Pizza Express di Richmond Nell’ambito delle esperienze di progettazione acustica degli spazi aperti al pubblico, le pizzerie presentano particolari criticità dovute soprattutto alla elevata riverberazione sonora che generalmente determina condizioni di discomfort acustico. Gli autori hanno sviluppato una metodologia di progettazione della correzione del clima acustico interno a tali esercizi, ispirata dall’applicazione dei principi del soundscape design ai diversi aspetti della progettazione (architettura, layout, arredi). Il caso studio in oggetto riguarda la ristrutturazione di un ristorante di Richmond (dintorni di Londra) appartenente alla catena Pizza Express. Nel ristorante di Richmond, utilizzato come concept site per studiare e testare le soluzioni da mutuare nelle altre pizzerie, l’acustica è stata uno dei temi principali ed è stata integrata con le altre discipline fin dalle prime fasi del progetto. Questo ristorante era stato pesantemente criticato dagli utenti, oltre che dai media britannici e definito uno dei ristoranti più rumorosi della zona, a causa principalmente della varietà di materiali riflettenti utilizzati nell’arredamento (marmo, ardesia e piastrelle). Il principale obiettivo del progetto acustico è stato quello di creare un ambiente differenziato nella fruizione, senza suddividere fisicamente gli spazi, e di renderlo acusticamente confortevole per le diverse tipologie di fruitori, attraverso la creazione di soluzioni differenti in grado di garantire per ciascuna zona caratteristica del locale una resa acustica diversa: pannelli fonoassorbenti sospesi al soffitto, alcuni dei quali resi attivi attraverso l’inserimento di altoparlanti, elementi sospesi (Dome) a copertura di alcuni tavoli che ricreano un microcosmo sonoro, specchi sospesi con rivestimento posteriore fonoassorbente, ecc. Tutte le soluzioni acustiche sono state progettate inoltre nell’ottica di rendere l’ambiente innovativo ed esteticamente accattivante. Il ristorante Pizza Express di Richmond (Londra) nella condizione ante-operam si presentava così come mostrato nella figura 1. Il progetto ha previsto la collocazione di 190 coperti destinati ad accogliere gruppi di avventori diversi per numero e per età, con particolare attenzione verso le famiglie. Figura 1 – Vedute dell’interno del locale in esame nella sua configurazione ante-operam 3 Al fine di caratterizzare acusticamente il locale sono state fatte misure di tempo di riverbero durante la fase di cantierizzazione dello stesso con la tecnica del rumore impulsivo. I risultati di tali misurazioni, opportunamente incrementati per tenere conto della presenza di materiali di costruzione al momento delle misure, sono stati poi utilizzati per tarare il modello tridimensionale di progetto (Fig. 2). S01-P01 REVERBERAT ION T IME S01-P02 2.5 S01-P03 S02-P04 Reverberation time (s) 2 S02-P05 S02-P06 1.5 S03-P07 1 S03-P08 S03-O09 0.5 S04-P10 S04-P11 Frequancy 40 00 25 00 16 00 10 00 63 0 40 0 25 0 16 0 10 0 0 TR ROOM Increased TR ROOM Figura 2 – Risultati delle misure di tempo di riverbero nella configurazione ante-operam Una fase importante di questo lavoro ha riguardato lo studio e lo sviluppo di un elemento sospeso attivo (dome) da collocare a copertura di alcuni tavoli al fine di ricreare in corrispondenza di questi un microcosmo sonoro differenziato, denominato booth. La funzione dei dome all’interno dello spazio-pizzeria è quella di confinare i suoni antropici e la musica del gruppo di avventori che occupano il booth allo spazio acustico del booth stesso, riducendo al minimo il contributo di questi suoni al rumore di fondo e, di conseguenza, il rumore di fondo stesso che, a sua volta, porta contributo di suono indesiderato agli avventori situati nei booth o all’esterno di essi nelle aree “aperte” della pizzeria. Ciascun dome è dotato di un altoparlante direttivo posizionato, insieme al sistema di illuminazione, nella parte centrale del rivestimento interno, che può essere utilizzato per riprodurre musica di sottofondo oppure musica scelta dal cliente attraverso il collegamento del proprio lettore mp3. Sono stati fatti studi sulla forma e sui materiali di rivestimento del dome attraverso costruzioni geometriche dei raggi e simulazioni acustiche con il software Ramsete (Fig. 3 e 4) ed, infine, sono state fatte misure acustiche su un prototipo al fine di verificare che la distribuzione dei livelli sonori in corrispondenza dell’attivazione dell’altoparlante (rumore rosa) fosse omogenea su tutte le sedute (Fig. 5). SPHERE AND PARABOLA SPHERE Sound waves are uniformly reflected only on the area under the DOME Reflected sound waves create a focal point of sound on the table (possible shift of the image of source and more reflections off the DOME area) Figura 3 – Studio geometrico ed analitico condotto sul DOME (sorgente: altoparlante) 4 SPHERE SPHERE AND PARABOLA Most of the 1st and 2nd reflected sound waves goes outside the area under the DOME Most of the 1° and 2° reflected sound waves hits the area under the DOME Figura 4 – Studio geometrico ed analitico condotto sul DOME (sorgente: voce umana) Figura 5 – Misure acustiche effettuate in corrispondenza delle sedute sotto il DOME A partire dal modello calibrato, con l’ausilio del software Ramsete, è stato possibile valutare differenti ipotesi progettuali. La configurazione ottimale di progetto è risultata quella caratterizzata dai seguenti elementi (Fig. 6): - n. 80 pannelli fonoassorbenti circolari sospesi al soffitto Armostrong Canopy, di diametro 120 cm e spessore 2.2 cm (in 30 dei quali sono stati installati dei piccoli altoparlanti non direttivi per la riproduzione di musica di sottofondo); - n. 15 specchi sospesi al soffitto di diametro 80 cm rivestiti sul lato superiore con materiale fonoassorbente (Echopanel spessore 1.2 cm); - n. 15 specchi sospesi al soffitto di diametro 60 cm rivestiti sul lato superiore con materiale fonoassorbente (Echopanel spessore 1.2 cm); - n. 7 DOME rivestiti con materiale acrilico sul lato esterno e internamente con materiale fonoassorbente (Echopanel spessore 2.2 cm); - Pavimento in listelli di legno; - Pareti e soffitto intonacati; - Tavoli e sedie in legno laminato. 5 Figura 6 – Posizionamento degli elementi di progetto A partire dalla configurazione di progetto prima descritta è stata effettuata una simulazione acustica con il software Ramsete in cui è stata posizionata una sorgente omnidirezionale nella zona centrale del locale (h=1.5 m) e due ricevitori posti all’altezza dell’orecchio umano di una persona seduta (h=1.15 m). I risultati del calcolo del tempo di riverbero in corrispondenza della configurazione del progetto ottimale sono riportati in forma grafica nella figura 9 unitamente al tempo di riverbero limite e al risultato delle misure nella configurazione ante-operam. Come si può osservare nella suddetta figura, con l’introduzione degli elementi fonoassorbenti prima descritti, si ha una riduzione del tempo di riverbero che risulta così al di sotto della curva limite a tutte le frequenze. Comparison between Optimal, M easured and Simulated Reverberation T ime Reverberation Time (s) 2.50 2.00 1.50 Optimal Reverberation Time Measured Reverberation Time 1.00 Simulated Reverberation Time 0.50 0.00 125 250 500 1000 2000 4000 Frequency (Hz) Figura 7 – Risultati della simulazione del tempo di riverbero per la configurazione ottimale di progetto e confronto con curva limite e con le misure effettuate nella configurazione anteoperam 6 Figura 8 - Vedute dell’interno della pizzeria dopo la ristrutturazione Dai risultati delle misure dei livelli sonori effettuate in varie parti del ristorante in condizioni di massimo affollamento (circa 190 clienti di cui molti bambini) si evince la ottima qualità acustica dello spazio progettato, dal momento che in tutte le aree del locale il livello sonoro risulta sempre più basso di 78 dB(A) (Fig. 9). 7 Misure in configurazione di massimo affollamento Livelli di pressione sonora (dB) 90 80 70 Under Dome 60 Right corner 50 Left corner 40 Counter Under Dome with I-pod 30 Kids area 20 10 0 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 LA,eq dB(A) Fre quenza (Hz) Figura 9 – Valori di pressione sonora misurati nella configurazione di massimo affollamento del ristorante 4. Ristorante Ametsa a Londra Il Ristorante Ametsa, situato all’interno dell’Halkin Hotel di Londra, nella configurazione prima della ristrutturazione presentava numerosi problemi acustici, in quanto caratterizzato da materiali estremamente riflettenti quali pavimento in marmo, pareti intonacate, controsoffitto in cartongesso, ecc. (Fig. 10). Figura 10 - Vedute dell’interno del locale in esame nella sua configurazione ante-operam L’obiettivo della progettazione è stato quello di creare un soffitto fortemente caratterizzante il ristorante, che fosse in contrapposizione con la regolarità geometrica dell’ambiente, ricreasse visivamente una sorta di elegante lampadario diffuso e, nel contempo, fosse estremamente efficace dal punto di vista acustico, non potendo agire su nessun’altra superficie dell’ambiente. Il progetto di questo pannello a soffitto è stato effettuato parallelamente allo studio acustico dello stesso al fine di ottimizzarne il comportamento acustico. Il 8 componente progettato è costituito da un pannello fonoassorbente di dimensione 45 x 45 cm e spessore 25 mm a base di resine di fibre di vetro montato sul lato a vista del controsoffitto ancorato ad un pannello di MDF delle medesime dimensioni e spessore 12 mm sul lato non a vista con intercapedine di circa 30 cm rispetto al solaio. Il pannello in MDF ha una funzione puramente strutturale in quanto ogni pannello (fibre di vetro+MDF) risulta forato per l’alloggiamento di 16 provette di vetro riempite di spezie. Le provette di diametro 40 mm sono montate con un passo di circa 11 cm e sono caratterizzate da altezze variabili da 7 a 30 cm e disposte in modo abbastanza casuale. Figura 11 – Pannello impiegato per la realizzazione del controsoffitto Figura 12 – Disposizione dei pannelli nella sala A causa degli stretti tempi di realizzazione degli interventi non è stato possibile testare le caratteristiche di fonoassorbimento e di diffusione acustica del prototipo in laboratorio. Per tale ragione nel modello di simulazione acustica il controsoffitto è stato approssimato ad una superficie continua fonoassorbente con le caratteristiche del materiale scelto, da cui è stata sottratta la superficie occupata dalle provette e a cui è stato attribuito un coefficiente medio di diffusione sonora. È stato costruito un modello tridimensionale del ristorante e simulato attraverso il software Ramste il tempo di riverbero presente in tre punti in corrispondenza della configurazione di progetto. 9 Figura 13 - Posizionamento della sorgente e dei ricevitori per la simulazione del tempo di riverbero con Ramsete Nel grafico che segue si riporta il confronto tra i tempi di riverbero simulati in questa configurazione e i tempi di riverbero limite. Reverberation Time 1.6 Reverberation time (s) 1.4 1.2 1 Optimal Reverberation Time 0.8 Reverberation Time_Model 1 0.6 0.4 0.2 0 125 250 500 1000 2000 4000 Frequency (Hz) Figura 14 – Grafico di confronto tra i tempi di riverbero olimite e quelli simulati nella configurazione di progetto Come si vede dal grafico precedente in configurazione di progetto il tempo di riverbero simulato è abbastanza in linea con quello limite e molto più basso di quello simulato in configurazione ante-operam che risultava alle medie frequenze superiore a 2 s. Infine sono state effettuate misure di collaudo a fine lavori utilizzando una sorgente di tipo impulsivo nelle posizioni indicate nella figura 15 in ciascuna delle quali sono stati acquisiti decadimenti diversi. 10 Figura 15 – Configurazione della misura (S-posizione sorgente; R-posizione ricevente) I risultati delle misure hanno evidenziato un tempo di riverbero estremamente basso, caratterizzato da un andamento in frequenza simile a quello simulato, ma significativamente più basso rispetto a quest’ultimo. Re staurant 1.60 Reverberation Tim e (s) 1.40 1.20 1.00 RT m eas ured 0.80 RT s im ulated RT optim al 0.60 0.40 0.20 0.00 125 250 500 1000 2000 4000 Frequency (Hz) Figura 16 – Grafico di confronto tra i tempi di riverbero ottimali, quelli simulati di progetto e quelli misurati Lo scostamento rilevato tra i valori simulati e misurati del tempo di riverbero è con ogni probabilità imputabile ai seguenti elementi: - l’effetto di diffusione e fonoassorbimento dovuto alla presenza delle provette difficilmente stimabile senza una prova di laboratorio; - i pannelli a soffitto sono stati approssimati ad una superficie continua mentre nella realtà sono montati con una distanza di circa 2 cm l’uno dall’altro. Ciò da un lato incrementa la superficie fonoassorbente dei pannelli dovuto alla presenza dei bordi e dall’altro permette ad una quota parte delle onde sonore incidenti di essere intrappolati al di sopra del controsoffitto; 11 la presenza di elementi tipo tende, tovaglie, ecc. non considerate nelle simulazioni acustiche. Il tempo di riverbero, risultato inferiore a 0.6 s a quasi tutte le frequenze di interesse, garantisce una qualità acustica della sala eccellente. - Figura 17 – Vedute dell’interno del ristorante dopo la ristrutturazione 5. Conclusioni Le esperienze progettuali riportate in questo articolo sono davvero particolari nel panorama degli interventi di ristrutturazione che comunemente riguardano i luoghi pubblici. L’attenzione riservata ai diversi aspetti che caratterizzano la qualità della fruizione degli spazi è stata costante e il contributo dei progettisti acustici è stato considerato in tutte le fasi, dalla definizione degli spazi stessi, fino alla loro caratterizzazione mediante scelte di arredo e di inserimento degli elementi con proprietà acustiche ed elettroacustiche. Il successo dell’impostazione progettuale è testimoniato, oltre che dai risultati numerici delle misure post-operam, dai numerosi riscontri che i progetti hanno avuto sui media britannici, ed è stato confermato dal feedback positivo che deriva dalle opinioni dei frequentatori, raccolte mediante questionari e pagine aperte di commento. 12
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