Lunedì 31 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 Serie B Perugia, gioia al 95’ Sprocati gol e vittoria ad Ascoli (1-0): la vetta adesso è a tre punti Ternana imbattuta anche a Crotone (1-1): 12 risultati utili di fila RUSSO PAGINE 19-20 Gubbio, buon pari A Catanzaro va sotto, poi Radi fa 1-1 Ora playoff a -6 SORRENTINO PAGINE 21-22 CALZOLARI, FERRONI, MARIANO PAGINE 17-18 Anno XV numero 89 In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro I REDDITI OLTRE 120MILA EURO ANNUI E QUELLI TRA 75MILA E 120MILA Crolla il numero dei benestanti, in Umbria -18,6% I dati nella regione comune per comune CINTI PAGINA 3 Spoleto È morto Carlo Belli, presidente del Teatro Lirico Sperimentale PAGINA 10 Corte dei conti Dipendenti pubblici infedeli o “distratti”: condannati a risarcire PERUGIA - Un crollo dei benestanti nelle dichiarazioni dei redditi presentate in Umbria nel 2013 (riferite all’anno di imposta 2012). Il numero di coloro che, nella regione, denunciano oltre 75mila euro di reddito complessivo è sceso da 11.943 a 9mila 717, con la scomparsa di 2mila 226 benestanti (-18,6%) da un anno all’altro. Emerge dai dati del ministero delle Finanze, che presenta il quadro L’OPINIONE Usura, 21 richieste di aiuto in 3 mesi, l’Adoc: ternani rovinati dal gioco UN OMAGGIO ALL’IDENTITÀ DIMENTICATA DELLA DONNA di LEONARDO VARASANO S chiacciata tra vecchi e nuovi stereotipi - dall’angelo del focolare alla Barbie perfetta -, imprigionata in vecchie e nuove banalizzazioni - dalla assolutizzazione della maternità, come unica forma di realizzazione, (...) SCHILLACI PAGINA 11 SEGUE A PAGINA 13 Sindaci, le primarie Giuseppe Cimicchi, l’asso dell’aviazione A Gualdo Tadino vince Brunello Castellani Paolo Fratini a S. Giustino COPPARI PAGINA 56 GIOMBINI PAGINE 8 E 9 La Juventus stecca a Napoli Decidono le reti di Callejon e Mertens Roma, vittoria con “giallo” col Sassuolo IL COMMENTO AL S. PAOLO SI FERMA LA CORSA DELLA JUVE di XAVIER JACOBELLI PAGINE 52 E 53 D opo ventidue partite senza sconfitte, una Juve stanca morta cade al San Paolo sotto i colpi del miglior Napoli della stagione. E’ il trionfo di Benitez e del suo calcio offensivo, alla faccia dei detrattori e degli invidiosi (...) ELEZIONI IN FRANCIA Vince la destra, Governo al rimpasto Trionfa Ump, Le Pen esulta: terzo partito La gauche mantiene Parigi con la Hidalgo PAGINA 13 G. CASTELLINI PAGINA 4 Emergenza a Terni MAIORCA PAGINA 5 Personaggi umbri delle dichiarazioni oltre i 120mila euro annui e quelle tra 75mila e 120mila euro. Molto interessante anche il dettaglio comune per comune (riportato in tabella all’interno), sempre per quanto riguarda i contribuenti over 120mila euro e quelli tra 75mila e 120mila euro. La prima rete di Callejon SEGUE A PAGINA 53 Lunedì 31 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria umbria Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it 3 Irap “fuorilegge”, visite più leggere Tassa illegittima sulle prestazioni private dei medici ospedalieri, in ballo uno sconto al paziente dell’8,5% I COSTI DELLA SANITÀ di CHRISTIAN CINTI PERUGIA - Irap “fuorilegge”, spiragli di risparmi per le visite intramoenia. Fra le possibili modifiche che porteranno alla ristrutturazione degli accertamenti clinici effettuati dai professionisti della sanità pubblica in regime privato, c’è anche la cancellazione della tassa che incide per una percentuale pari all’8,5% sul conto finale pagato dal paziente. La questione è stata sollevata da Vanda Scarpelli, Nicola Preiti e Paolo Giovenali per la Fp Cgil e la Fp Cgil Medici nel corso dell’incontro che ha visto di fronte i vertici della sanità regionale, le organizzazioni sindacali e i direttori generali delle Aziende sanitarie dell’Umbria. La richiesta è poi finita nel dossier che come richiesto da Palazzo Donini - la stessa Cgil e le altre organizzazioni sindacali hanno inviato in vista di una prossima discussione sulle novità che verranno introdotte proprio in tema di visite intramoenia. Le sentenze. L’illegittimità dell’imposta è sancita da due sentenze della Corte di cassazione del maggio e del giugno 2012. I provvedimenti spiegano che l’«onere economico dell’Irap a carico dei medici per attività svolta all’interno dell’azienda ospedaliera deve essere esplicitamente prevista in via contrattuale». Di fatto, la previsione dell’Irap deve essere inserita nell’accordo integrativo, altrimenti la sua riscossione (l’Azienda sanitaria effettua il prelievo sul totale della quota pagata dal paziente e quindi prima di versare l'onorario a carico del professionista che ha eseguito la visita o l’esame diagnostico) non è possibile. I costi. La tariffa per una prestazione sanitaria (ad esempio una Sindacati La Cgil: modificare le tariffe dell’intramoenia Possibili risparmi Il costo delle visite intramoenia per il paziente potrà essere più leggero senza la percentuale dell’Irap “bocciata” dalla Cassazione visita ambulatoriale) nella previsione di modifica della Regione è così composta: fino ad un massimo di 200 euro per l’onorario del medico; 30 euro l’ora (massimo) per il personale che svolge attività di supporto al di fuori del normale orario di lavoro; una quota pari al 5% dell’onorario del professionista finisce in un fondo integrativo aziendale a disposizione di tutte quelle figure professionali che non possono svolgere attività intramoenia; un altro 5% che contribuisce ad un ulteriore fondo aziendale a disposizione del personale che fornisce attività di supporto, ma durante il normale orario di lavoro; una quota pari al 10% dell’onorario del medico per fare fronte alle spese sostenute dall’azienda per spazi, macchinari e materiale utilizzato. Infine, la voce Irap che incide per l’8%. La richiesta. Fp Cgil e Fp Cgil Medici hanno avanzato una serie di proposte di modifica al regolamento intramoenia (che recepisce le linee del Decreto Balduzzi del 2012). Tra queste «abbiamo chiesto - spiega Nicola Preiti, Fp Cgil Medicidi - di rivedere le tariffe, rendendole intanto trasparenti ai cittadini nella loro composizione, in modo da rendere competitiva questa attività del servizio sanitario regionale rispetto AMICI DELLA RADIOTERAPIA ONCOLOGICA Aronc, da un piccolo gruppo è nato un grande alleato contro il cancro L’assemblea I tanti soci, sostenitori ed amministratori pubblici che hanno risposto alla “chiamata” di Aronc PERUGIA - Tre anni fa, quando è nata, l’Associazione Amici della radioterapia oncologica (Aronc) contava 24 soci. Un’associazione che nei primi due anni si è strutturata e che, grazie alle tante iniziative avviate da qual piccolo nucleo iniziale, è cresciuta nel numero degli iscritti e nella possibilità di operare per dare il proprio contributo alla lotta contro il cancro, attraverso iniziative di prevenzione, diagnosi e per abbattere le liste d’attesa. Tanto che ora, come dimostra la partecipazione all’assemblea che alle prestazioni offerte dagli specialisti privati. E abbiamo chiesto - aggiunge - l’eliminazione dell’Irap, che risulta illegittima dopo due sentenze della Cassazione del maggio e del giugno 2012». Cosa cambia. Se dunque la Regione dovesse recepire le richieste della Cgil e, soprattutto, trasformare in provvedimenti i dettami delle due sentenze di Cassazione, si è tenuta in via Settevalli, non soltanto conta un numero considerevole di iscritti ed una sede a Perugia (dopo quella di Passignano), ma ha assunto un ruolo di sostegno alla Struttura complessa di radioterapia oncologica di Perugia, come riconosciuto dall’assessore regionale Rometti. «Il 2014 - ha annunciato il presidente Manlio Bartolini nella sua relazione - sarà l’anno della messa a regime dell’organizzazione e del suo sviluppo per il conseguimento degli scopi benefici per la quale è stata concepita». allora si potrebbero aprire due scenari. Potrebbero anzitutto essere ridotti in maniera sensibile i costi a carico degli utenti in maniera generalizzata. Molto più probabilmente, potrebbe accadere che il “taglio” della quota Irap sia lasciato alla discrezionalità dei medici. Di conseguenza, sarebbero le scelte di mercato a indirizzare gli utenti verso gli studi più convenienti. Lunedì 31 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 4 umbria I REDDITI NELLA REGIONE Crolla il numero dei benestanti In Umbria in un anno ne sono scomparsi 2.226 (-18,6%) I dati comune per comune di GIUSEPPE CASTELLINI PERUGIA - I benestanti di serie A (ossia quelli che dichiarano al Fisco un reddito complessivo annuo superiore a 120mila euro) in Umbria sono solo 2mila 552, di cui 1.965 in provincia di Perugia e 587 in quella di Terni. I benestanti di serie B (ossia quelli che denunciano un reddito complessivo annuo tra 75mila e 120mila euro) nella regione ammontano a 7mila 165, di cui 5mila 412 nel Perugino e 1.753 nel Ternano. In totale, nella regione i benestanti, sia di serie A che di serie B, sono 9mila 717, su un totale di 642mila 215 contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi. Emerge dai dati diffusi dal ministero dell’Economia e delle Finanze relativi alle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2013, che si riferiscono all’anno di imposta 2012. Va chiarito subito che stiamo parlando di reddito complessivo, che è il red- “Serie A” Dichiarano oltre 120mila euro annui 878 contribuenti a Perugia, 370 a Terni, 156 a Foligno, 98 a Castello, 85 a Spoleto, 53 a Todi, 75 a Orvieto dito lordo, dal quale per ottenere il netto occorre togliere l’Irpef da pagare. IL CROLLO DEI BENESTANTI Va detto subito che è impossibile fare confronti dettagliati con gli anni precedenti, perché gli scaglioni di reddito considerati quest’anno dal Ministero sono diversi dal passato, quando venivano riportati i dati relativi agli scaglioni di reddito 70mila-100mila e oltre 100mila. È invece possibile fare il confronto per i redditi complessivi superiori a 75mila euro annui e da questo emerge un vero proprio crollo del numero dei benestanti umbri. Nelle dichiarazioni presentate nel 2011 i contribuenti con un reddito com- I redditi dichiarati Vengono presi in considerazione sia i benestanti di serie A, che denunciano oltre 120mila euro, sia quelli di serie B (da 75mila a 100mila) plessivo superiore a 75mila euro erano 11mila 580, in quelle presentate nel 2012 erano 11mila 943, mentre in quelle presentate nel 2013 sono, appunto, 9mila 717. Tra le dichiarazioni 2012 e 2013 (che, come detto, si riferiscono all’anno di imposta precedente), la diminuzione dei benestanti over 75mila euro è di 2mila 226, che in percentuale significa un crollo del 18,6%. La recessione, insomma, ha colpito molto duro e sarà interessante notare, dai dati di dettaglio che stiamo elaborando, quali tipologie di contribuenti (dipendenti, autonomi, imprenditori, pensionati) abbiano subito i colpi maggiori. IL PESO PERCENTUALE DEI BENESTANTI I benestanti che dichiarano oltre 120mila euro di reddito complessivo annuo in Umbria, nelle dichiarazioni 2013, rappresentano lo 0,4% dei contribuenti complessivi, mentre quelli che dichiarano tra 75mila e 120mila euro sono l’1,12% del totale. In complesso, i benestanti che denunciano un reddito complessivo superiore a 75mila euro rappresentano l’1,51% del totale. In provincia di Perugia i benestanti di serie A sono lo 0,41%, quelli di serie B l’1,13, per un totale di 1,55%. Nel Ternano i valori sono, rispettivamente, 0,36%, 1,06%, per un totale di 1,42%. In sostanza, in proporzione al numero dei contribuenti ci sono più benestanti nel Perugino che nel Ternano. Quasi identico il calo annuo dei benestanti nelle due province: 18,7% nel Perugino (dove sono scomparsi 1.695 benestanti) e 18,5% nel Ternano (dove ne sono scomparsi 531). I BENESTANTI NEI COMUNI UMBRI (DICHIARAZIONI DEI REDDITI PRESENTATE NEL 2013, RIFERITE ALL'ANNO DI IMPOSTA 2012) Comune Reddito tra 75.000 e 120.000 Assisi Bastia umbra Bettona Bevagna Campello Cannara Cascia Castel Ritaldi Castiglione L. Cerreto di Sp. Citerna Città della Pieve Città di Castello Collazzone Corciano Costacciaro Deruta Foligno Fossato di Vico Umbertide Fratta todina Giano Gualdo Catt. Gualdo Tadino Gubbio Lisciano Niccone Magione Marsciano Massa Martana Montefalco Monte S.M.T. Montone Nocera Norcia Panicale Passignano Perugia Piegaro San Giustino Sigillo Spello 176 127 26 31 10 14 14 7 70 0 16 52 307 22 199 4 52 441 7 92 8 20 25 83 198 0 92 130 24 25 0 11 18 26 31 45 2.412 18 57 14 42 Reddito oltre 120mila euro 77 52 7 10 7 6 0 4 21 0 9 21 98 4 101 0 11 156 0 37 0 11 7 15 72 0 26 47 5 11 5 5 0 0 12 17 878 5 24 0 20 Comune Spoleto Todi Torgiano Trevi Tuoro Valfabbrica Valtopina PROV. PERUGIA Acquasparta Allerona Amelia Arrone Attigliano Baschi Calvi dell'U. Castel Giorgio Castel Visc. Fabro Ferentillo Ficulle Giove Guardea Montecastrilli Montecchio Montefranco Montegabbione Monteleone d'O. Narni Orvieto Otricoli Parrano Penna in Tev. Polino Porano San Gemini San Venanzo Stroncone Terni Avigliano U. PROV. TERNI UMBRIA Reddito tra 75.000 e 120.000 244 111 45 35 17 10 4 5.412 20 9 87 13 8 19 8 6 8 13 9 10 12 5 20 10 11 11 7 120 220 7 6 0 27 42 10 28 992 15 1.753 7.165 Reddito oltre 120mila euro 85 53 25 15 6 0 0 1.965 12 0 23 5 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 8 9 0 0 0 48 75 4 6 0 0 4 14 0 0 370 5 587 2.552 Note: (*) Nei comuni non presenti non ci sono contribuenti nelle due fasce di reddito considerate Fonte: Elaborazione su dati ministero dell'Economia e delle Finanze LA SITUAZIONE COMUNE PER COMUNE Il ministero dell’Economia e delle Finanze, come si può osservare in pagina, presenta anche i dati dei redditi a livello comunale. Per restare ai Comuni maggiori, a Perugia coloro che dichiarano al Fisco oltre 120mila euro di reddito sono appena 878, mentre ammontano a 2mila 412 quelli che denunciano entrate complessive tra 75mila e 120mila euro annui, per un totale di 3mila 290 be- “Serie B” Dichiarano tra 75mila e 120mila euro 2.412 contribuenti a Perugia, 992 a Terni, 441 a Foligno, 307 a Castello, 220 a Orvieto e 111 a Todi nestanti. A Terni i benestanti di serie A sono 332, quelli di serie B 992, per un totale di 1.362. A Foligno, nell’ordine, le cifre sono 156, 441 e 597, a Città di Castello 98, 307 e 405, a Spoleto 85,244 e 329 e così via. In tutti i comuni il numero totale dei benestanti appare in netto calo, sulla scia della forte flessione a livello regionale. I comuni che non sono riportati in tabella sono quelli in cui non c’è nessun contribuente che dichiara più di 75mila euro. Lunedì 31 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria umbria 5 Soldi per controlli light, condannato Dopo la definitiva sentenza penale, ispettore del lavoro deve restituire 20mila euro per danno erariale e d’immagine La Corte dei conti: condotta grave ed offensiva NEL PUBBLICO INFEDELI E “SBADATI” di UMBERTO MAIORCA PERUGIA - Un ispettore del lavoro chiedeva soldi per evitare i controlli. Prima è arrivata una condanna penale, adesso anche la decisione della Corte dei conti: restituisca «20mila euro a favore dell’amministrazione del lavoro». La procura contabile ha portato in giudizio un funzionario dell’Ispettorato del lavoro, difeso dall’avvocato Fernando Mucci, «per il danno all’immagine provocato all’amministrazione di appartenenza, pari ad 25.000 euro, in relazione al tentativo di concussione praticato a danno di ... per il quale è stato condannato dal Tribunale di Perugia» nel 1998 con sentenza confermata in appello e in Cassazione. I quattordici anni che dividono la condanna penale dalla richiesta risarcitoria di danno erariale avevano spinto la difesa a chiedere la nullità del procedimento contabile per prescrizione della stessa. I giudici contabili hanno ritenuto che «la decorrenza del termine di prescrizione è sospeso fino alla conclusione del processo penale» e, quindi, fino alla pronuncia della Cassazione. Sentenza che «è stata depositata l’11 novembre del 2009, mentre l’azione risarcitoria innanzi a questa Corte è stata esercitata con citazione notificata nel novembre 2013, ossia entro il termine quinquennale» fissato per legge. La difesa aveva anche puntato sul fatto che «mancherebbero nella vi- La sentenza cenda all’esame, ai fini «È stato condannato della sussistenza del con- per uno dei più gravi testato danno all’immagine, sia “una condotta del e riprovevoli reati responsabile che assurga contro la pubblica ad un elevato grado di riprovevolezza”, sia la amministrazione» “diffusione della notizia del fatto nell’ambiente sociale”, stante anche l’assenza di articoli di stampa in proposito». Per i giudici contabili «il convenuto è stato condannato per uno dei più gravi e riprovevoli reati contro la pubblica amministrazione (concussione) che, sebbene realizzato nella forma meno grave del tentativo, è comunque intrinsecamente idoneo ad incidere sui fondamentali sentimenti degli amministrati». Sentimenti che «con il recupero dell’ immagine pubblica» sono essenziali «per l’esistenza stessa della pubblica amministrazione e impongono di intervenire per ridurre, prima, ed eliminare, dopo, i danni conseguenti alla lesione della sua dignità e del suo prestigio, con ovvie implicazioni anche di costi per l’Erario». Per quanto riguarda «la mancanza di diffusione giornalistica della vicenda e quindi di clamor, invece, deve dirsi che il clamor stesso dipende dalla intrinseca gravità ed offensività della condotta tenuta dal convenuto, piuttosto che dalla diffusione» della condotta. Il danno d’immagine, quindi, sarebbe provato e sanzionabile. Con un’altra sentenza, invece, i giudici contabili hanno dichiarato improcedibile una citazione a carico dello stesso funzionario per un altro episodio di concussione «in quanto la richiamata sentenza della Cassazione si riferiva ad un giudizio penale diverso da quello condizionante il presente giudizio, anch’esso a carico del convenuto». Rimandando all’attesa della pronuncia della Cassazione su due episodi di presunta concussione. MALASANITÀ Cure parziali, denti sani estratti: medici condannati a risarcire ospedali e Asl PERUGIA - Dopo il caso del dentista condannato a risarcire la Asl perché all’ospedale di Narni aveva estratto un dente sano al posto di quello malconcio, un medico di Perugia, difeso dagli avvocati Mario Rocco Montemurro e Laura Modena, è stato condannato a risarcire l’Azienda ospedaliera del capoluogo con 2.500 euro «per i danni arrecati per l’errata diagnosi formulata» a seguito del ricovero di una paziente. Il medico avrebbe «sottovalutato lo stato clinico, facendo eseguire soltanto la radiografia alla caviglia dx, senza alcun ulteriore accertamento finalizzato a verificare eventuali lesioni al ginocchio». La Corte dei conti è chiamata a verificare e controllare il comportamento corretto dei dipendenti pubblici Lunedì 31 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it terni 11 Usura, 21 richieste di aiuto in 3 mesi. L’Adoc: ternani rovinati dal gioco d’azzardo Appello dell’Anvu al sindaco: una sede a Terni di MARIA LUCE SCHILLACI TERNI - Vittime nell’ombra e nel silenzio. Chi cade nel tunnel dell’usura corre molti rischi e spesso resta da solo. Questo perché non denuncia quanto gli sta accadendo. Paura, vergogna, sfiducia sono solo alcuni dei sentimenti che attraversano la mente di queste persone. Le vittime dell’usura restano spesso zitte e a volte accade l’irreparabile. «Da quel giorno, da quando ho incontrato gli usurai, la mia vita è cambiata per sempre, ho tentato il suicidio, ho avuto vari infarti e ischemie»: sono le parole di Franca De Candia, fondatrice dell’Anvu, associazione nazionale vittime dell’usura. Franca è stata prima vittima e adesso, dopo essere riuscita a trovare la forza di denunciare i suoi aguzzini, è passata al contrattacco e alla difesa di chi tale coraggio ancora non riesce a trovarlo. «Ma mi è costato caro dice più volte - ancora ne pago le conseguenze specialmente sul fronte della salute». La situazione a Terni e provincia non è affatto bella, lo conferma, unitamente a Franca, chi segue costantemente questioni di tale natura. Una di questa è l’Adoc, associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori. Angelo Garofalo è a capo della sezione Umbria ed è bene informato: «Nel Ternano - spiega - dall’inizio del 2014 a oggi abbiamo registrato 21 telefonate con richieste di aiuto, gente vittima di usurai, devo dire che su queste 21 ben 18 sono riconducibili al gioco d’azzardo e tre al settore commercio con richieste di soldi da parte di privati e con tassi d’interesse altissimi. Il gioco purtroppo sta assumendo toni sempre più allarmanti, ma su tutto c’è un grosso problema - spiega - ovvero il fatto che la gente non ha il coraggio di denunciare». La paura: si teme di essere “avvitati”, si temono ripercussioni sui familiari e sui co- « Il 70% delle chiamate proviene dalle vittime del gioco, il problema maggiore è che le persone non denunciano i loro aguzzini per paura » Angelo Garofalo, Adoc Umbria noscenti. «Ma noi - spiega Garofalo - come molte altre associazioni rassicuriamo chi denuncia, intanto mantenendo la totale privacy, garantiamo anonimato e appoggio. Immagino - aggiunge - che molti riescono ad “emergere” solo quando sono all’estremo e spesso c’è chi arriva al dramma irreparabile». Tra le più attive nel campo c’è senza dubbio la Fondazione umbra contro l’usura: «Nel 2013 nella nostra regione - afferma l’avvocato Lucia Baldoni, vicepresidente della Fondazione umbra contro l’usura - le audizioni, ovvero i primi colloqui di persone che si rivolgo- no alla Fondazione per un aiuto economico o per l’assistenza legale, nell’ambito sia dell’attività istituzionale di prevenzione del reato di usura sia dell’attività di assistenza alle vittime di usura (quando vi è stato il rinvio a giudizio, ndr) sono state in totale 103 rispetto alle 150 del 2012. All’esito dell’istruttoria le domande protocollate relative alla provincia di Terni sono state 5 a fronte delle 9 del 2012. Il calo - spiega - non è dovuto al venire meno del fenomeno, ma ad altri fattori: per prima cosa la diminuzione dei fondi a disposizione della Fondazione, poi le richieste per esposizioni debitorie che superano i limiti statutari della Fondazione. Poi ci sono cause di non meritevolezza, quali l’indebitamento derivante da ludopatia». Insieme a interventi di repressione del reato e di controllo del sistema creditizio, la legislazione vigente ha attivato il Fondo di Prevenzione del fenomeno dell’usura e il Fondo di Solidarietà per le vittime dell’usura e delle estorsioni. Ma chi cade nella rete degli strozzini? Imprenditori, commercianti, artigiani, negozianti, l’usuraio arriva e colpisce ovunque, soprattutto oggi in tempo di crisi con le aziende che non riescono più a continuare l’attività e con le famiglie che non arrivano a fine mese. «Nel Ternano stiamo assistendo una decina di persone - dice la De Candia - è dura e vorrei anche lanciare un appello al sindaco di Terni per potere avere una sede nella vostra città, in questo modo sarebbe un po’ più semplice gestire le varie situazioni». Franca non sta bene e Elezioni, dura replica a Di Girolamo del candidato del Cammello Franco Todini : «La conoscenza è il presupposto dello sviluppo» TERNI - «È sintomatico dell’ignoranza che governa questa città se un sindaco, nonché ex senatore della Repubblica, che quindi si presume abbia frequentato le aule del Senato, non conosca o faccia finta di non conoscere la differenza che c’è tra il ruolo del politico che prende le decisioni con quello di un dirigente, seppure apicale, di un’assemblea legislativa». Replica così il candidato a sindaco del Cammello, Franco Todini, a quanto affermato giorni fa, nei suoi confronti, dal sindaco uscente Leopoldo Di Girolamo secondo il quale «della sua esperienza di 38 anni in Regione, la nostra città ricorda poco o nulla». «La mia missione come segretario generale del consiglio regionale precisa Todini - era quella di supportare l’assemblea legislativa nelle sue prerogative. Se avrà la compiacenza di leggersi il mio curriculum, il sindaco potrà ben comprendere quello che ho fatto per il consiglio regionale dell’Umbria e quindi per l’Umbria intera, compresa Terni. Ho realizzato in anni non sospetti - continua - servizi di partecipazione attiva con i cittadini, di inclusione sociale, di trasparenza che hanno fatto assurgere l’Umbria come prima regione in Italia e anche in Europa sul fronte della democrazia in rete. PALAZZO SPADA Torna a riunirsi oggi il consiglio comunale, tra i punti l’utilizzo dello stadio e dell’antistadio TERNI - Il consiglio comunale torna a riunirsi oggi a partire dalle ore 16 a palazzo Spada. All’ordine del giorno la terza votazione sull’approvazione del regolamento delle consulte di partecipazione territoriale; l’esame della proposta di deliberazione di iniziativa popolare del “Comitato No Cavalcavia” con i relativi atti della prima commissione consiliare; l’adozione di una variante parziale al Prg parte operativa e al Paip, località Maratta, via Benucci; l’esame di un atto d’indirizzo (Talamonti, Nannini, Campili, Boccolini) sulla modifica ed integrazione del regolamento della toponomastica; l’esame dello schema di convenzione tra il Comune di Terni e la Ternana calcio per l’utilizzazione e la gestione del complesso sportivo costituito dallo stadio comunale “Liberati” e dell’antistadio “Taddei”, con l’emendamento e l’atto d’indirizzo presentati da Biscetti e Fatale; il regolamento attuativo della legge regionale 23/2003 sulle “Norme di riordino in materia di Erp; l’esame della relazione della commissione controllo e garanzia sulla scissione societaria dell’Atc. Un uomo nelle mani degli usurai spesso deve farsi aiutare dalle amiche, ma è una donna determinata: «Una volta fuori pericolo le persone intorno a me mi hanno spronata: se sono viva è perché la mia vita deve servire a qualcosa - dice - e così ho fondato l’Anvu che si pone come obiettivo quello di salvare delle vite umane: siamo persone oneste e molte di noi vittime in primis dell’usura per cui conosciamo bene cosa significa». Un meccanismo perverso quello dell’usura, basato sulla pressione psicologica e sulla paura che alla fine costringe le vittime a sborsare denaro a fiumi con interessi stratosferici, come il caso scoperto mesi fa dai carabinieri di Amelia, tassi fino al 445% dell’importo iniziale. L’indagine, avviata nel 2008 dalla procura di Terni, ha permesso di fare emergere un sistema ben consolidato che arrivava a colpire in tutta l’Umbria con un modus operandi perverso e a spirale dove le vittime a loro volta diventavano usurai, stretti nella morsa dei debiti, spesso ereditati in famiglia, e della crisi attuale. L’operazione è scattata quando una delle vittime è letteralmente “esplosa”, permettendo così di scoperchiare a poco a poco l’intero sistema. Come spesso accade le forze dell’ordine sono potute arrivare a questo risultato Tutti questi servizi hanno vinto premi a livello nazionale e riconoscimenti a livello internazionale. Vorrei concludere dicendo che se la conoscenza è il presupposto dello sviluppo, questa amministrazione dimostra di essere completamente inadeguata». Di Girolamo aveva anche detto che «Il programma elettorale del Cammello appare come un insieme disomogeneo di proposte, a volte astrattamente condivisibili e in molti altri casi banali o fuori dalla realtà». grazie a una denuncia. «Io sono a disposizione - rimarca il presidente dell’Adoc Garofalo chi ha problemi di questo tipo può tranquillamente contattarmi al 335-6975877, vedremo come agire, ripeto, nel massimo rispetto dell’anonimato». L’INCIDENTE Moto contro auto lungo la Valnerina, feriti due centauri TERNI - Due giovani in sella a una moto Honda di media cilindrata sono finiti all’ospedale per le ferite riportate a seguito di un incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio nei pressi di Collestatte piano. Erano circa le 15,15 quando i due giovani, un ternano di 25 anni e un 20enne originario della Puglia, si trovavano a transitare verso Terni lungo la strada statale 209 Valnerina. Improvvisamente, per cause ancora al vaglio della polizia municipale, la moto con in sella i due giovani si è scontrata contro un’autovettura, una Fiat Punto condotta da un uomo di Terni di 69 anni. I due centauri, dopo il violento urto contro il veicolo, sono finiti a terra. Immediati i soccorsi. Sul posto sono giunte due ambulanze del 118 che hanno provveduto a trasportare i due giovani al Santa Maria dove sono stati ricoverati per ferite e traumi vari. Le loro condizioni sono gravi ma non si teme per la loro vita. Illeso, invece, il conducente della Fiat. Sul posto, per effettuare tutti i rilievi di rito, sono giunti i vigili urbani che ora devono fare piena luce sull’esatta dinamica dell’incidente: da chiarire, infatti, se si sia trattato, come apparso in un primo momento, di un tamponamento o di un urto di diversa natura. SERVIZIO NECROLOGI ZENONI & SCARPONI - Tel. 0744 401235 Il giorno 29 marzo improvvisamente è venuta a mancare Il giorno 29 marzo si è spenta all’età di anni 91 la cara esistenza di ROSALBA BIZZARRI FEDERICA SAPORA VED. GRIMANI VED. MICCADEI Ne danno il triste annuncio i fratelli, le cognate e i nipoti I funerali avranno luogo oggi 31 marzo alle ore 14.30 nella Chiesa di S. Maria Maggiore in Collescipoli. Si ringraziano anticipatamente quanti vorranno partecipare Terni, 31 marzo 2014 Ne danno l’annuncio i figli Gisella, Sergio, Egiziana, la nuora Agata, il genero Albino, i nipoti Gianluca, Fabrizio, Federica, Carlo Daniele e Luca e i parenti tutti. I funerali avranno luogo oggi 31 marzo, alle ore 14.30 nella Chiesa di San Matteo in Campitelli. Terni, 31 marzo 2014 Lunedì 31 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 12 terni Case, ecco dove conviene comprare nell’Orvietano A Guardea ci vogliono 1.170 euro a metro quadro, la zona più cara è Castel Giorgio: ne servono 2.400 di ELEONORA BONOLI ORVIETO - Ci vogliono 2.400 euro al metro quadrato per comprare casa a Castel Giorgio, mentre ne bastano poco più di 1.170 se si sceglie di mettere radici a Guardea. Sono questi i prezzi minimi e massimi registrati nell’Orvietano in merito alla vendita di abitazioni in base ai dati raccolti dal sito immobiliare.it. Dopo l’analisi dell’andamento dei prezzi registrati nel Ternano e nella zona del Narnese-Amerino, ci si sposta verso la Rupe e il suo comprensorio, territorio ricco di case di pregio anche di proprietà di persone non umbre. Se a Orvieto per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti in media 2.165 euro per metro quadro, contro i 2.001 di un anno fa, con aumento dell’8,20%, la palma per zona più cara va, come detto, a Castel Giorgio. Qui, stando ai dati rilevati a febbraio, per un’abitazione in vendita sono necessari in media 2.400 euro per metro quadro, contro i 1.092 registrati il mese di febbraio 2013 con un aumento del 119,77 per cento. Nel corso degli ultimi 24 mesi, il prezzo massimo è stato registrato proprio a febbraio, mentre il prezzo più basso è stato registrato a settembre 2012 con 529 euro per metro quadrato. Proseguendo in ordine decrescente, troviamo Baschi: le ultime rilevazioni evidenziano come per un immobile residenziale siano richiesti in media 2.069 euro per metro quadro, mentre un anno fa erano necessari 1.881, con un aumento del 10,02 per cento. Nel corso degli ultimi 24 mesi, il prezzo ha raggiunto il suo massimo a giugno 2013 (2.184 euro al metro quadro), mentre Il mese in cui è stato richiesto il prezzo più basso è luglio 2012 (1.417 euro). Sulla Rupe A Orvieto per gli immobili residenziali sono stati richiesti in media 2.165 euro per metro quadro contro i 2.001 di un anno fa Si passa poi a Parrano dove, a febbraio, la cifra richiesta per un immobile è stata, in media, di 1.894 euro per metro quadro, mentre a dicembre erano necessari 2.184 euro. Servono invece 1.831 euro al metro quadrato per comprare attualmente casa a San Venanzo, dove, rispetto allo scorso anno, è stato registrata una diminuzione del 10,52 per cento: a febbraio 2013, infatti, un immobile costava 2.046 euro al metro quadrato. Negli ultimi due anni, invece, la richiesta massima è stata rilevata a giugno 2013, con 2.103 euro al metro quadro, mentre la cifra minima è di marzo 2012, con 1.184 euro al me- Cartelli di case in vendita tro quadrato. Si passa poi ai 1.696 euro al metro quadrato per una casa a Fabro dove, lo scorso anno, la spesa si attestava sui 1.452 euro, con un aumento del 16,78 per cento. Nel corso degli ultimi 24 mesi, invece, il prezzo richiesto all’interno del Comune di Fabro ha raggiunto il suo massimo proprio a febbraio, mentre la richiesta minima è stata registrata ad agosto 2012: per un immobile in vendita sono stati richiesti 1.299 euro per metro qua- drato. Scende di qualche euro la richiesta al metro quadrato per comprare casa a Castel Viscardo, dove a febbraio la media parla di 1.633, contro i 1.177 euro di un anno fa, con un aumento del 38,79 per cento. Se negli ultimi 24 mesi il prezzo più alto è proprio quello di febbraio 2014, la richiesta minima è stata avanzata ad aprile 2013, con una media di 764 euro al metro quadrato. Un aumento del 7,6 per cento ri- spetto all’anno scorso è stato rilevato a Porano, dove a febbraio 2014 il prezzo al metro quadrato per un’abitazione è stato di 1.556 euro, contro i 1.446 del 2013. Negli ultimi due anni il prezzo richiesto ha raggiunto il suo massimo a marzo 2012, con un valore di 2.374 al metro quadro. Ad Allerona il prezzo medio cala ancora, sia in linea generale sia rispetto allo scorso anno: nel febbraio appena trascorso il prezzo medio al metro quadrato è stato di 1.532 euro per metro quadro, contro i 1.658 euro di un anno fa, con una diminuzione del 7,62 per cento in un anno). A Montecchio, invece, i dati parlano di una richiesta media di 1.514 euro al metro quadrato, con un aumento di oltre il 30 per cento rispetto allo stesso mese di un anno fa, quando il costo medio era di 1.158 euro al metro quadrato. Nel corso degli ultimi 24 mesi, il costo delle abitazioni sul territorio comunale ha raggiunto il suo massimo nel mese di luglio 2012, con un valore di 2.293 euro al metro quadro. Il mese in cui è stato richiesto il prezzo più basso è gennaio 2013, con la richiesta di 1.093 euro per metro quadrato. E se a Ficulle il costo delle case è di 1.407 euro per metro quadro, contro i 1.162 registrati il mese di febbraio 2013 con un aumento del 21,07 per cento in un anno, a Montegabbione la variazione rispetto allo scorso anno è stata ben inferiore, non arrivando al 5 per cento: a febbraio 2014 la richiesta è stata di 1.382 euro per metro quadrato, mentre negli ultimi due anni la richiesta maggiore si è registrata a ottobre 2012, con un valore di 1.522 euro al metro quadro. È di 1.339 euro al metro quadrato, invece, il prezzo di un immobile residenziale a Monteleone d’Orvieto, sostanzialmente in linea con i valori registrati lo scorso anno. Il picco maggiore, negli ultimi due anni, c’è stato a maggio 2012, con un valore di 1.428 euro al metro quadro. Infine, il territorio dove le case costano meno nell’Orvietano è Guardea: a febbraio si parla, in media, di 1.178 euro al metro quadro contro i 1.224 dello scorso anno. L’INIZIATIVA Ferentillo, successo per il convegno dedicato ai Longobardi nella valle delle abbazie FERENTILLO - Successo per la conferenza che si è svolta sabato presso la sala Capitolare dell’abbazia di San Pietro in Valle di Ferentillo dal titolo “Longobardi e Santi in una valle di abbazie”. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina di Ferentillo, con il patrocinio della direzione regionale dei Beni culturali storici e turistici dell’Umbria, le rispettive Soprintendenze ai Beni artistici architettonici e paesaggistici e la Soprintendenza Archeologica dell’Umbria, la Regione dell’Umbria, la Provincia di Terni i i Comuni di Terni e Spoleto. Tante le autorità presenti tra le quali il vice direttore Polo Armi di Terni Colonnello Daniele Menghini, i soprintendenti l’archeologa Gabriella Sabatini, l’ispettore di zona della Soprintendenza Beni artistici e architettonici Margherita Romano, l’assessore del Comune di Ferentillo Roberto Pellini. CARLO FAVETTI Apre “Libere tutte” per le donne in difficoltà TERNI - Diventa realtà concreta il centro antiviolenza, a favore delle donne in difficoltà, che aprirà ufficialmente i battenti giovedì 3 aprile. La struttura si chiamerà “Libere tutte” e avrà sede in via Campomicciolo. Oltre a fornire accoglienza e assistenza telefonica 24 ore su 24, comprende anche un’area destinata alla residenzialità delle vittime di violenza e maltrattamenti e dei propri figli. Il centro e le sue attività saranno illustrate giovedì 3 aprile alle 17 alla Casa delle donne di via Aminale, alla presenza della presidente della Regione Catiuscia Marini, del sindaco Leopoldo Di Girolamo, dell’assessore alle Pari opportunità Stefano Bucari, della presidente dell’associazione Differenza donna, Emanuela Moroli e della presidente dell’associazione Liberamente donna, Paola Moriconi. L’apertura del centro di Terni arriva a poco meno di un mese di distanza di quello di Perugia, intitolato a Catia Doriana Bellini, ex responsabile del centro regionale per le pari opportunità dell’Umbria. Le due strutture, nell’ambito del progetto Umbria Antiviolenza, sono state cofinanziate per il 90% dal Dipartimento per le pari opportunità, per 44mila euro dai Comuni di Perugia e Terni e per un’altra quota dall’associazione Liberamente donna, per un costo complessivo di 444.300 euro. Nei due centri di Perugia e Terni, potranno essere accolte 36 donne vittime di violenza o stalking e 20 bambini, che avranno il supporto di operatrici e volontarie, forze dell’ordine, operatori della magistratura, tribunali, servizi sociali. Seguici anche su Lunedì 31 marzo 2014 Anno XXXII n. 89 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it PERUGIA TERNI Fa vedere le parti intime e spaventa tre ragazze A FOLIGNO La Regione nel mirino degli ex lavoratori Basell A a pagina 14 PIETRALUNGA Bando per assegnare le casette dei terremotati A a pagina 22 Brusca sveglia all’alba La terra trema ancora A a pagina 19 Sono 500 all’anno le richieste di aiuto alla Fondazione che in Umbria si occupa del problema. Per l’ente la speranza dei fondi statali Usurai in azione, è allarme A PERUGIA Perugia Centinaia di persone Sacher e Laura Chiatti fanno il pienone da Sandri Laura Chiatti Ha tagliato la torta A a pagina 16 “Siamo sopra le 500 richieste di aiuto all’anno”. Gli effetti collaterali della crisi che attanaglia la regione giungono forti e chiari alla Fondazione Umbria contro l’usura. A bussare alla porta dell’ente sono piccoli artigiani (10 per cento), piccoli commercianti (15 per cento) e famiglie che si sono di colpo ritrovate a contare su un reddito solo, magari una magra pensione, perché qualcuno ha perso il lavoro. Il presidente Alberto Bellocchi coglie però alcuni elementi positivi per l’attività dell’ente. Un’ispezione ministeriale che sembra essersi positivamente conclusa e che fa sperare nella possibilità di ricevere i fondi statali da anni mancanti all’appello. Ed emergono manifestazioni di interesse per eventuali convenzioni con l’ente anche da parte di grandi gruppi bancari. A Sport Crolla la sinistra nel voto francese Bene l’Ump e il Fn a pagina 7 Abbinamento opzionale con: “Quello che devi sapere sul denaro” Euro 3,80; + il prezzo del quotidiano A Masi segna un gran gol e la Ternana pensa di MONDO GRANDE E PICCOLO La pedata di Dio A “M VOLLEY A1 Bomba di Radi: 1-1 Massa Martana a 1 punto dall’Eccellenza Altotevere ko, stagione finita Per il Gubbio un buon punto a Catanzaro In serie D si salva solo il Trestina Le altre tutte giù La Sir passa a Cuneo e guadagna la semifinale scudetto con Piacenza A A alle pagine 32 e 33 da pagina 34 Il cardinale sul furto avvenuto in una chiesa del capoluogo Rifiuti a tonnellate raccolti a Cenerente Ostie rubate, la condanna di Bassetti “Chiedo a ladri e mandanti di pentirsi” A PERUGIA a pagina 15 A alle pagine 24 e 25 DILETTANTI LEGA PRO a pagina 10 A alle pagine 29, 30 e 31 potercela fare nel difficile catino dello Scida. Ma il Crotone reagisce e ottiene il pari. Rossoverdi ancora imbattuti con la gestione Tesser. di Roberto Grandis i puoi aiutare ad allestire questo banco?” Così lo conobbi tantissimi anni fa. Lui 15 anni, io 16. All'oratorio si preparava il carnevale dei ragazzi. Qualche banco qua e là: cose [continua a pagina 8] semplici.. A SERIE B A PERUGIA Di tutto, di più Raccolti rifiuti di ogni genere a pagina 3 Hollande: ora rimpasto Vincono Castellani e Fratini PERUGIA Riforma delSenato Bracciodiferro traRenzi eGrasso A Gol di Masi, la Ternana si illude a Crotone ma poi viene riacciuffata Tesser: “La migliore gara con me” A Oggi all’esame del governo Miracolo Grifo: in nove passa al 95’ Si sono imposti nelle primarie di Gualdo Tadino e San Giustino A ITALIA & MONDO Lega Pro Il gol di Sprocati avvicina la vetta: Ascoli ko 0-1 e Frosinone a tre punti Grande gioia Il gol di Sprocati ha esaltato il Perugia Settecentoquindici i votanti a Gualdo Tadino, che hanno scelto per quattrocentoventotto volte Brunello Castellani (Appello per Gualdo). Con 1172 voti sarà invece Paolo Fratini a guidare il centrosinistra nella sfida elettorale del 25 maggio a San Giustino. Ecco come sono andate ieri le primarie. a pagina 18 Il cardinale Gualtiero Bassetti ha presieduto la celebrazione eucaristica dell’iniziativa “24 ore per il Signore” anche per “la necessità di una pubblica riparazione” al sacrilego episodio dell’asportazione di ostie consacrate nella chiesa cimiteriale di Santa Maria delle Grazie a Monterone (zona Casaglia). A a pagina 14 UMBRIA Rapporto Caritas 2014 Ecco i dati sulla povertà A a pagina 8 A alle pagine 54 e 55 a pagina 5 Aveva 83 anni, era malato E’ morto D’Ambrosio Guidò“Mani Pulite” A a pagina 5 DELL’UMBRIA CORRIERE t Lunedì 31 Marzo 2014 UMBRIA Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] Nominato un consulente psichiatra dalla difesa del muratore rumeno responsabile del delitto Dall’amore alla tragedia La difesa di Barbu (rappresentanta dall’avvocato Cozza) ha nominato un consulente “L’omicidio di Ofelia frutto di una mente in black out” A PERUGIA (AleBor) E’ morta a 27 anni, Ofelia Bontoiu, sgozzata a Gualdo Tadino, nella stanza di un affittacamere dal ragazzo che conosceva da sempre e con cui aveva per un po’ pensato di costruire una vita. Ma aveva cambiato idea, scegliendo di andare per la sua strada. E lui non ha capito. Come purtroppo troppo spesso accade, alla luce delle decine di femminicidi che si consumano ogni anno in Italia. Brutte storie che di frequente hanno un comune denominatore: l’amore che diventa ossessione e sfocia in tragedia. La famiglia della vittima ora soffre. “Il dolore ha colpito due famiglie”, ricorda però la difesa di Danut Barbu, il muratore di 28 anni, da po- co trasferito nel carcere di Terni, che attende l’appuntamento col Riesame. A difenderlo, l’avvocato Antonio Cozza dello studio Gentile, che sta valutando la sua posizione, ovviamente difficile. L’accusa è pesantissima: omicidio premeditato. Barbu ha confessato ciò che i carabinieri guidati dal tenente Pier Giuseppe Zago sapevano. Al gip ha tuttavia detto di aver comprato il taglierino con cui ha infierito sulla vittima il giorno del delitto (l’8 marzo) per uccidere se stesso e non Ofelia. Il legale intende far valutare la sua condizione psichica, per le particolari circostanze in cui è maturato l’omicidio, dopo il quale il ragazzo ha lasciato una scritta sul muro col proprio sangue tentando quindi di uccidersi. Tentativo che sarebbe stato fatto - in base alla versione di Barbu - anche a gennaio. “Ci sono elementi che spingono a pensare che fosse in difficoltà”, dichiara la difesa che ha nominato un consulente, lo psichiatra Silvio D’Alessandro. L’obiettivo è “andare in profondità”. L’impressione della difesa è che “siamo di fronte a una mente andata in black out”. Barbu è arrivato dalla Romania il 6 marzo. Con Ofelia aveva avuto una lunghissima frequentazione. Ha detto al gip di essersi innamorato di lei sin dalle elementari. Ma il rapporto pluriannuale era stato tormentato. 7 L’ultimo punto di contrasto: il desiderio di lui di trasferirsi insieme in Inghilterra. Stando alla versione del giovane, a gennaio l’accordo sarebbe stato raggiunto. Poi Ofelia si era decisa per il no e lui si era recato in Inghilterra da solo per pochi giorni. Quindi ci sarebbe stata una riappacificazione a Gualdo, ma il rifiuto di trasferirsi in Inghilterra gli era stato ribadito. A quel punto – stando al racconto del giovane - lui avrebbe cercato di ammazzarsi con una corda senza riuscirci. Alla fine, dopo un’altra parentesi “inglese”,era tornato in Romania. Da lì è tornato a Gualdo il 6 marzo. La povera Ofelia era andato a prenderlo alla stazione. Finché il giorno della festa delle donne, convinto che lei non l’avrebbe seguito e incapace di accettare la decisione, ha commesso il delitto. Ha detto di aver assunto prima varie pasticche di un ansiolitico. L’ha colpita con una tavola e poi col taglierino. “Prima ho cercato di tagliarmi le vene”, racconta anche Barbu. Ma che il tentativo di suicidio sia precedente al delitto non è ritenuto attendibile dagli inB quirenti. Fondazione in campo: crescono le richieste di aiuto, 500 l'anno, e ora si spera nell’arrivo dei fondi statali Un’emergenza chiamata usura di Alessandra Borghi A PERUGIA – “Siamo sopra le 500 richieste di aiuto all’anno”. Gli effetti collaterali della crisi che attanaglia la regione giungono forti e chiari alla Fondazione Umbria contro l’usura. A sentire il presidente Alberto Bellocchi, i segnali di ripresa, pur timidi, da questo osservatorio proprio non si notano, anzi, le chiamate al numero dedicato si sprecano. Dall’altra parte del telefono, lavoratori autonomi e famiglie con reddito medio-basso che “in otto casi su dieci presentano una situazione drammatica”. A fronte delle pressanti richieste di sostegno alla Fondazione, ora, però, s’intravede almeno uno spiraglio: “Abbiamo ricevuto un’ispezione dal ministero dell’Economia e hanno trovato che i nostri conti sono del tutto a posto e che abbiamo lavorato a pieno ritmo”. Ecco quindi la speranza: tornare a con- tare sui contributi statali venuti meno da anni. “Aspettiamo con ansia qualche novità”, dice il presidente. La ripresa Archiviate le “turbolenze” legate alla nota vicenda giudiziaria che ha riguardato la ex contabile della Fondazione, si è lavorato molto per tenere fede alla missione dell’ente, “alleanza” tra forze sociali ed economiche, civili e anche religiose, destinata a prestare assistenza a chi si rivolge all’autorità giudiziaria, senza tralasciare l’impegno sul fronte della prevenzione del fenomeno. “E’ quest’ultimo il versante che ci impegna di più”, ricorda Bellocchi. Non bisogna infatti necessariamente essere parte lesa in un processo penale per ricevere aiuto: si può sottoporre il proprio caso alla Fondazione anche quando tutti i normali circuiti di credito sembrano preclusi col rischio, dunque, di finire in brutte mani. La Fondazione Il presidente Bellocchi coglie segnali positivi per l’ente Un buon segnale colto dal presidente: “Sono stato di recente contattato da alcune grandi banche di livello nazionale interessate a convenzionarsi”.Sembrerebbe quindi in atto un’inversione di tendenza rispetto a un altro dei fattori che in passato ha ostacolato l’attività della Fondazione: la scarsa propensione degli istituti di credito, soprattutto i grandi complessi bancari, a entrare in questo tipo di rapporto. I soggetti a rischio Piccoli artigiani (10 per cento), piccoli commercianti (15 per cento) e famiglie che si sono di colpo ritrovate a contare su un reddito solo, magari una magra pensione, perché qualcuno ha perso il lavoro. Ecco chi bussa alla porta dell’ente. Circa il 35 per cento di coloro che chiedono sostegno è rappresentato da donne (che si presentano sia in qualità di imprenditrici sia perché il nucleo familiare non ce la fa più). “Molti hanno difficoltà a onorare i debiti con banche, finanziarie ed Equitalia e per questo rischiano di cercare soldi dalle persone sbagliate”. Nel 2013 l’ente si è impegnato per circa 700mila euro (“di solito la cifra è superiore, anche questo è un sintomo delle ristrettezze che i contributi statali potrebbero alleviare”). Sono in corso 200 pratiche, mentre i contatti, come detto, sono molti di più. E’ il comitato di valutazione a “scremare” i casi, alla luce dello statuto. Il requisito fondamentale? “Guardiamo essenzialmente se c’è una famiglia in stato di forte disagio”. Dietro può esserci un negozio che non funziona,così come un membro della famiglia col vizio del gioco, un familiare malato (magari è lo stesso soggetto un tempo economicamente attivo ad aver bisogno di cure) o una separazione. Tra i problemi più ricorrenti, an- che il mutuo da pagare. “La prima voce che salta, per forza di cose, in caso di ristrettezze”, nota Bellocchi. Perdite contenute “L’85 per cento dei soggetti per i quali interveniamo paga regolarmente”, ricorda il presidente affrontando il tema della restituzione. Un dato importante per capire che mensilmente, grazie a chi onora il proprio debito, la Fondazione recupera liquidità. “Così la nostra attività è riuscita ad andare avanti”, dice, oltre che grazie ai contributi dei soci. A metà 2013 si era creato, in realtà, un momento di tensione quando, in occasione dell’approvazione del bilancio, l’assemblea era andata quasi deserta (si erano presentati alla prima convocazione 9 soci su 22). Poi la situazione è tornata alla normalità anche se, a forza di spending review, gli sforzi degli enti locali, Regione inclusa, sono messi sempre B più a dura prova. Lunedì 31 Marzo 2014 TERNI CORRIERE 22 DELL’UMBRIA u Redazione: Piazza del Mercato, 8 Tel. 0744 6641 Fax 0744 462623 [email protected] La storia dell’Iri in sei volumi è stata presentata alla biblioteca dell’Ast nell’ambito dei 130 anni delle acciaierie ternane C’era una volta l’Istituto per la ricostruzione industriale di Elisabetta Pevarello A TERNI - Un dettagliato excursus nella storia industriale italiana a partire dal 1933, anno di fondazione dell’Iri,fino agli anni2000, è quello tenutosi nella biblioteca storica dell’Ast, con la discussione sull’opera “Storia dell’Iri”. Una collana composta da sei volumi di cui quattro già pubblicati e gli ultimi due in preparazione, che ripercorre la storia dell’Istituto a partire dalla sua fondazione, voluta da Mussolini nel 1933, fino ad arrivare alla liquidazione del 2002. In particolare, gli ultimi due volumi, non ancora pubblicati, rappresentano una sorta di sintesi sulle vicende che hanno riguardato l’Iri e la società italiana ne- La storia dell’Iri La presentazione della collana all’Ast gli anni analiticamente esaminati nei volumi precedenti. A fare gli onori di casa Biagio Della Volpe, direttore relazioni esterne Ast, che ha (Foto Principi) ricordato come l’appuntamento rientri negli eventi organizzati per i 130 anni delle acciaierie. Ha coordinato l’incontro Reato Covino, vice- presidente Isuc. Franco Russolilllo, del comitato direzione scientifica dell’opera ha sinteticamente parlato dei volumi già editi, ripercorrendo tratti della storia d’Italia nel periodo di vita dell’Iri. A seguire, Pierluigi Ciocca, del comitato direzione scientifica e coordinatore del sesto volume, ha ricordato singoli episodi della storia dell’Iri, come la privatizzazioneconcomitante con la chiusura dell’istituto. Sono seguiti gli interventi di Francesco Chiapparino e Roberto Giulianelli, dell’università Politecnica delle Marche, e di Mauro Marconi, dell’università diMacerata, che hanno affrontato diversi argomenti inerenti, tratteggiando, in particolare, momenti della storia industriale italiana. Nata su impul- so della Fondazione Iri, la collana “Storia dell’Iri” ha proseguito il suo cammino anche dopo la chiusura della Fondazion stessa. La collana, edita da Laterza, si è avvalsa dell’opera di sei curatori, che hanno coordinato un team di circa 50 economisti e storici: Valerio Castronovo, Franco Amatori, Francesco Silva, Roberto Artoni, Franco Russolillo B e Pierluigi Ciocca. Ex lavoratori Basell disperati: scadono gli ammortizzatori sociali. Domani protesta a Perugia LA CRISI INFINITA DEL POLO CHIMICO di Carlo Ferrante A TERNI - Protesta degli ex lavoratori della Basell, che si sono costituiti in un comitato di lotta, davanti ai cancelli dello stabilimento della Polymer, per richiamare la Regione alle sue responsabilità. La situazione è tragica, da domani decine difamiglie saranno prive di reddito, senza una copertura economica perché è in scadenza la mobilità in deroga. Sono quattro anni che si trascina la vertenza, con annunci e proclami di grandi progetti per il rilancio del polo chimico di piazzale Donegani. Quando Baselldecise di chiudere lo stabilimento di Terni, mise subito in chiaro l’indisponibilità alla vendita degli impianti ad una concorrente per la produzione di polipropilene. Nonostante le dichiarazioni della multinazionale per il comitato “ci si è incaponiti tanto sulla famosa trattativa della newco capeggiata da Novamont per la cessione degli impianti”. La trattativa, ammesso che sia esistita, naufra- “Abbandonati dalla Regione” z L’incidente Auto contro moto Feriti due giovani A TERNI Una moto Honda e una Fiat Punto si sono scontrate ieri pomeriggio sulla statale Valnerina, nei pressi della cascata. Ad avere la peggio sono stati ovviamente i due giovani a bordo del motociclo: T.P., ternano di 25 anni, e Z.F., pugliese di 20. Illeso L.L., il 69enne di Terni alla guida dell’autovettura. I giovani sono stati trasportati all’ospedale dove le loro condizioni sono state giudicate serie. Il pugliese ha riportato fratture ad entrambe le gambe. Sul luogo dell’incidente oltre ai sanitari del 118, gli uomini della B polizia municipale. y gò in un bicchiere d’acqua ed iniziarono le operazioni per l’acquisizione delle aree, con capofila ancora Novamont alla quale si aggiunsero Terni Re- Protesta Ieri lavoratori davanti ai cancelli della Polymer search, Cosp e la Regione, tramite Sviluppumbria. I fatti sono noti. La cordata propose un’offerta di quattro milioni, poi alzata a poco più di sei, ma per il prolungarsi della trattativa, la società di Stefano Neri, abbandonò il progetto. L’offerta per la multinazionale texana era in- sufficiente, per la cessione delle aree, oltre quaranta ettari, e chiedeva 23 milioni, di cui sette per la bonifica della zona nord. Una commissione nomi- nata ad hoc ha operato per verificare i veri costi delle bonifiche, lavoro che è terminato da alcuni mesi, l’esito conferma le stime della Basell. Silenzio su tutti i fronti. Il comitato non hadubbi. “Semplicemente perché di fronte a queste cifre tutti quei grandi progetti sbandierati ai quattro venti dall’assessore Riommi che sarebbero serviti a ricollocare tutto il personale della Basell, e non solo, non esistono più, o forse non sono mai esistiti”. Gli ex lavoratori hanno chiesto un incontro alle istituzioni regionali e stanchi dell’indifferenza mostrata sin qui, si recheranno direttamente domani in consiglio regionale per avere quelle risposte che cercano da qualche tempo, tentando di poter incontrare l’assessore Riommi e la presidente Marini. Per il portavoce del comitato Luca Levantesi è auspicabile “trovare questa volta un atteggiamento di disponibilità vero e non le solite scuse di impegni istituzionali creati ad arte per sfuggire alle responsabiliB tà”. -MSGR - 06 UMBRIA - 23 - 31/03/14-N: Umbria METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Terni www.ilmessaggero.it Lunedì 31 Marzo 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni La Basell verso lo spezzatino Cosp lavorerà polimeri plastici Terni Il Comune riapre sul cavalcavia Ma a Cospea restano scettici Perugia Capotosti a pag. 28 Grassi a pag. 28 Fabrizi a pag. 24 Messe nere, l’allarme dei fedeli in diocesi La pista dei mandanti ricordata in duomo dal cardinale Bassetti «Preghiera per chi ha commesso il gesto e lo ha commissionato» Milioni per affari fantasma A Covarelli e De Megni i soldi del tesoro di Lo Sole dopo il trucco del fallimento Il gip: «Sovvenzioni senza contropartita, ecco la prova del riciclaggio con l’Austria» ` Luca Benedetti Egle Priolo PERUGIA L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e del Nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza di Roma, passa per il calcio e anche per i rapporti pallonari tra Leonardo Covarelli e Luca Pomponi. Soci in affari prima, poi carissimi nemici per il fallimento del Perugia. Adesso ai domiciliari nell’inchiesta della Procura di Napoli che ha portato agli arresti sei persone, compreso Dino De Megni. Pomponi compra il Pisa da Covarelli pagandolo cinque mi- lioni di euro. Soldi che passano dalla Iniziativa 2003 srl di Pomponi alla Mas srl di Covarelli. Secondo gli investigatori la società di Pomponi è una società lavatrice, cioè serve a Lucio Lo Sole per far tornare in Italia dall’Austria i soldi distratti all’attivo del fallimento della San Pio srl. Per dare compare la squadra di quello che poi diventerà il presidente del Perugia, Pomponi deve effettuare un aumento di capitale sociale della sua società. Il suo socio si ferma, lui butta sul tavolo obbligazioni brasiliane. Continua a pag. 24 Centrodestra caos Ora Zaganelli pensa al ritiro PERUGIA Centrodestra caos in vista delle elezioni comunali di Perugia. Due giorni dopo la presentazione della candidatura a sindaco, Corrado Zaganelli, pensa a lasciare. La mossa del centro di presentare Otello Numerini, ha acceso la miccia. A pag. 24 Terrore all’alba: le segue sotto casa e si spoglia Tre ragazze vittime di esibizionista. La polizia: non è il palpeggiatore PERUGIA Le ha rincorse mentre stavano tornando a casa. Quando le ha raggiunte si è abbassato pantaloni e slip gettandole nel panico. Hanno infatti pensato a una violenza e si sono messe a urlare le tre ragazze che domenica all’alba sono state molestate da un uomo, subito scappato probabilmente anche per paura che arrivassero i soccorsi allertati dalle grida. Le tre giovani stavano tornando a casa dopo il sabato sera in giro con gli amici. Hanno sentito i passi dietro di loro e si sono accorte dell’uomo che stava tentando di raggiungerle. Un attimo, una mossa fulminea per denudarsi e per mostrare le sue parti intime quando le tre si sono girate. Un lampo di paura, l’affanno, il cuore che si ferma pensando al peggio e il sospiro di sollievo quando lo hanno visto allontanarsi. Le giovani hanno chiamato immediatamente il 113: sul posto è arrivata subito una volante, ma purtroppo l'esibizionista si era già dileguato tra i palazzi di via Annibale Vecchi. Nel frattempo, però, è stato tale choc e la paura che una delle tre ragazze ha avuto un malore. Fonti investigative intanto escludono che il molestatore possa essere il palpeggiatore seriale che da mesi spaventa le donne (oltre venti casi) nell'area tra Elce, via Fabretti e piazza Cavallotti. E. Prio. Consegna della medaglia al merito all’opposizione di centrodestra di Perugia. Motivazione: con sommo sprezzo del ridicolo hanno prima proposto un sindaco e poi lo hanno posto nelle condizioni di ritirarsi. A imperitura memoria, pose. La maggioranza riconoscente. ***** Se Perugia è un faro anche a Spoleto non scherzano. Il forzitaliota Petrini annuncia su Facebook il suo ritiro dalla corsa a candidato sindaco. Acido che più acido non si può. © RIPRODUZIONE RISERVATA In 10mila per Saremo Capitale Pienone in centro a Perugia per il sabato sera di Saremo Capitale. E al carcere si bissa addirittura lo spettacolo Gasperini a pag. 24 L’angolo del meteo Da oggi fa un po’ più caldo Gilberto Scalabrini Bel tempo. La settimana inizia con molto sole e il promontorio anticiclonico sembra poter reggere ben oltre la metà della prossima settimana. Le temperature aumenteranno ovunque portandosi nuovamente su valori superiori alle medie stagionali. Tra giovedì e venerdì, invece, sarà probabile un nuovo peggioramento, dovuto ad una perturbazione atlantica che potrebbe fare il suo ingresso nel Mediterraneo occidentale. Il giorno peggiore per l'Umbria sarà sabato, ma entro la giornata di domenica dovrebbe tornare il sole su tutto il territorio. Oggi, l'alta pressione si mantiene, con qualche disturbo. Cielo sereno o poco nuvoloso al mattino, con foschie e possibili locali nebbie. Nel pomeriggio, attesi locali addensamenti sull'Umbria sud occidentale dove saranno possibili isolati rovesci. In serata, nubi in calo, cessazione delle precipitazioni ed ampi rasserenamenti. Durante la notte cielo ovunque sereno. Domani, il tempo resta stabile. Transiteranno velature in un contesto più soleggiato, seppur con nubi in formazione nei pressi della dorsale. Una Palma salverà la giustizia umbra Italo Carmignani uando senza il minimo sforzo il ministro Annamaria Cancellieri sospese l’efficacia definitiva della geografia giudiziaria dell’Umbria non solo era il 13 settembre, ma nessuno immaginava fosse sul serio. Andrea Orlando era ancora ministro dell’Ambiente e chi poteva pensare finisse, qualche mese più tardi, a occuparsi di giustizia e, soprattutto, a interessarsi di quel ripensamento. Eppure come certi cilindri e altri conigli, ora quella sospensione riappare. Se l’inefficacia (e la follia) di tenere sotto la responsabilità della procura di Spoleto, i reati commessi a Todi e quelli commessi a Piegaro, Pierantonio e Città della Pieve sotto l’attenzione della procura di Terni, ora non c’è solo la psichiatria a dare una svolta alla situazione. Perché in realtà nulla sarebbe ancora deciso per sempre. A misurare quanto stabilito lo scorso 13 settembre, ossia fermiamo tutto perché all’Umbria (come ad altre regioni) serve una nuova mappatura della legge Severino (ottima, ma sbilanciata) sulle circoscrizioni giudiziarie, non è la voce dei sindaci o della presidente della Regione Catiuscia Marini. No, è direttamente il ministero. Perché all’indomani della sospensione, guardata senza entusiasmo in consiglio dei ministri da Gaetano Quagliariello, c’era già chi si era messo al lavoro per capire, contare e giudicare quali fossero le emergenze, i difetti e peculiarità di quella mappa. Mappa che in certi casi imponeva ai cittadini spostamenti incongrui e alle indagini distanze desertiche. Continua a pag. 24 Q -MSGR - 06 UMBRIA - 24 - 31/03/14-N: 24 (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 LA PISTA DEI MANDANTI RICORDATA IN DUOMO DAL CARDINALE BASSETTI «PREGHIERA PER CHI HA COMMESSO IL GESTO E PER CHI L’HA COMMISSIONATO» Perugia Lunedì 31 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 075/5730282 e-mail: [email protected] Messe nere, l’allarme dei fedeli in diocesi IL CASO L’allarme per le messe nere è arrivato in diocesi. Un gruppo di fedeli nei giorni scorsi si è presentato negli uffici di piazza IV Novembre per raccontare, protestare e in qualche modo anche per chiedere aiuto. All’origine della vicenda c’è il furto, scoperto giovedì scorso, di una pisside con all’interno ostie consacrate dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie in Monterone, davanti la cimitero cittadino. Sabato, in Duomo, durante l’omelia della messa “riparatrice”, il cardinale Gualtiero Bassetti ha fatto riferimento proprio all’ipotesi di un furto su commissione. «Desidero innalzare da questa cattedra un’ardente preghiera nei confronti di coloro che si sono macchiati di una tale responsabilità e dei loro mandanti, che si sono assunti una responsabilità ancora maggiore». Secondo il Gris (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa) - l’organizzazione cattolica che studia le sette, riconosciuto anche dalla Cei - sarebbero una decina le cosiddette “sette” che operano in Umbria. Sul furto di Monterone stanno indagando gli uomini della Squadra mobile. Non viene esclusa nessuna ipotesi, neanche il fatto che quel gesto possa essere stato compiuto da un balordo, incari- SECONDO I DATI DEGLI ESPERTI SAREBBERO UNA DECINA LE SETTE IN UMBRIA cato, con indicazioni molto precise, da parte di chi ha intenzione di utilizzare quelle ostie nei modi più disparati. Il furto in quel luogo era abbastanza “semplice”: la chiesa del cimitero cittadino, infatti, resta aperta dalle 7,30 del mattino alle 17, e lì non c’è alcun tipo di sorveglianza. Ma altre azioni simili sarebbero state compiute anche in altre chiese della città: questo l’allarme lanciato da un gruppo di fedeli che si è presentato in diocesi. Federico Fabrizi © RIPRODUZIONE RISERVATA Un giro di milioni per affari fantasma segue dalla prima pagina Si tratta di titoli emessi dalla Petroleo Brasiliero Sa Petrobas Serie 4^. Secondo quando scoperto dalla Finanza quei titoli sono entrati nella disponibilità di Pomponi per 75mila euro e poi valutati 1,6 milioni per l’aumento di capitale della società che ha rilevato il Pisa. Peccato che, secondo la documentazione che è arrivata alla Finanza dall’Ambasciata d’Italia Brasilia, quei titoli erano prescritti dal 1974. Cioè fuori corso. Le operazioni di Pomponi per supportare l’aumento di capitale sociale utile a far reggere alla sua società l’acquisto del Pisa da Covarelli sono del novembre 2008. Quattro mesi dopo che il Pisa è passato da Covarelli a Pomponi, estate in cui in cui il Perugia passava dai Silvestrini a Covarelli. Operazione specchietto per spiegare quello che, secondo il gip Amelia Primavera, certifica l’operazione di Dda e Finanza. Cioè che per i passaggi di denaro da Lo Sole, in genere con assegni, «non è emersa nessuna documentazione, né quindi alcuna ragione economico finanziaria plausibile che inerisca e giustifichi l’emissione dei citati titoli di credito». Cioè i soldi transitai dai conti di Lo Sole (che nel frattempo è morto) con un bonifico a Covarelli (più di un milione) o con più di 20 assegni alla New Gnel srl (690mila euro) che è stata amministrata da De Megni, non avevano riscontro di alcuna operazione e servivano per far rientrare in Italia i soldi distratti dal fallimento della San Pio srl, cioè il tesoro di Lo Sole utile per la scalata alla clinica napoletana Ruesch Spa. Quindi la prova del riciclaggio. Covarelli e De Megni, tramite il legale Giovani Spina, sostengono la correttezza delle operazioni. Luca Benedetti Egle Priolo © RIPRODUZIONE RISERVATA Dino De Megni e Leonardo Covarelli ai tempi del Pisa Nel programma di Siamo in finale - Saremo Capitale anche lo spettacolo da bis a Capanne (FOTO GIUGLIARELLI) Note e open night: 10mila per il centro Capitale `Un successo la serata clou di Siamo in finale tra musica e negozi aperti LA MANIFESTAZIONE Oltre 60 appuntamenti in tre giorni. Spettacoli, mostre, incontri e occasioni per vivere e ripensare la città. È ancora presto per sapere se Perugia vincerà la sfida a Capitale europea della cultura 2019, ma le prove generali della festa sono già state un successo. Pienone in tutti gli eventi promossi da Comune e associazioni, ma il premio della serata riuscita va tutto al concerto di sabato in piazza. Sul palco c’è l’Or- chestra di piazza Vittorio, un mix di suoni e culture dalle mille sfumature che ha portato in centro almeno cinquemila persone. A cui si aggiunge almeno il doppio di giovani, famiglie e studenti che hanno riempito corso Vannucci, dall’aperitivo all’avanzato dopo cena. Ristoranti pieni, file fino alle undici per cenare, con l’unico rammarico di aver visto piazza Matteotti troppo spenta. Aperti anche i negozi: c’è chi ha visto suonare la cassa addirittura più durante la serata (saracinesche abbassate a mezzanotte) che la mattina e il pomeriggio di una giornata comunque baciata da un via vai di persone forse inaspettato. A giurare sulla riuscita della manifestazione l’assessore alla Cultura Andrea Cernicchi, che lascia la giunta comunale davvero col botto: il più amato e, sabato, il più presente, punto di riferimento di una manifestazione che ha coinvolto tutta la città. Pienone sul minimetrò, nonostante la tendenza sia comunque stata quella del tentare di trovare parcheggio in centro, con auto su marciapiedi e davanti ai portoni. Perugia non è la capitale della sosta, ma prova a ripartire. ADOTTA UNA STRADA Festa in centro e soddisfazione anche in periferia per Adotta una strada a Cenerente. Volontari, Comune e Gesenu hanno raccolta 3 tonnellate di rifiuti. Egle Priolo © RIPRODUZIONE RISERVATA Caos nel centrodestra Zaganelli verso la rinuncia `Altissima tensione dopo la candidatura Numerini. Oggi il vertice VERSO LE ELEZIONI Il centrodestra piomba nel caos. Corrado Zaganelli, il candidato civico a cui Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Fratelli d’Italia hanno affidato lo scettro per sfidare Wladimiro Boccali, è pronto a ritirarsi. L’indiscrezione piomba nella sonnacchiosa domenica di primavera. All’ora di pranzo la notizia corre di bocca in bocca. Nel primo pomeriggio si racconta di una leggera correzione di tiro, ma cambia poco. Zaganelli è a un passo dall’addio. Dovranno tentare di convincerlo stamattina in un vertice quelli del comitato elettorale: Fiammetta Modena, Franco Asciutti e Marco Squarta. Ma si racconta di uno Zaganelli furente per un motivo molto semplice: la scelta dei centristi del centrodestra di mettere in campo Otello Numerini. E così va in pezzi quella compattezza dello schieramento che chiedeva Zaganelli e che ha sottolineato come importantissima venerdì mattina quando nel suo studio ha presentato la candidatura. Che nel centrodestra la tensione fosse altissima non solo si era visto durante le trattative per la scelta del candidato (il caso Monni insegna), ma anche nell’ultimo vertice di Forza Ita- lia dove c’è stato uno scontro pesante per la scelta del capolista. Baldoni si sarebbe messo di traverso sulla scelta di Andrea Romizi, che è anche coordinatore provinciale degli azzurri. Ma dentro Forza Italia ci sono mal di pancia sparsi. Soprattutto da parte dei laffranchiani. Insomma, Zaganelli o non Zaganelli, la situazione di tensione dentro al centrodestra perugino è palpabile. Anche in casa Ncd c’è qualche frizione su chi sarà il capolista. Sfida tra Emanuele Scarponi e Michelangelo Felicioni. La settimana che inizia oggi sarà decisiva anche in casa Pd per deroghe (sul tavolo, quella della Pesaresi) e lista e per l’ala sinistra della coalizione dopo che il Prc ha preso qualche distanza da Sinistra per Perugia rilanciando a Sel per un accordo unitario sulla strada di quello che sta costruendo con il Pdci. Lu.Ben. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’avvocato Corrado Zaganelli Una Palma salverà la giustizia in Umbria segue dalla prima pagina Esempio: se c’è un delitto tra le campagne di Piegaro, a dover correre sono i magistrati di Terni (chilometri 110, per un’ora e venti minuti in assenza di auto sulla strada) che ovviamente, pur essendo volenterosi, non arriveranno mai in anticipo sul nostro stupore. All’indomani di quel tredici settembre, la commissione per le criticità della giustizia capitanata dalla dirigente Palma ha monitorato tutte le spigolature della legge e ora è pronta a consegnare il lavoro. Ovviamente quanto era lamentato dal buon senso aveva una sua efficacia e nel documento della Palma c’è scritto che Piegaro, Paciano e Città della Pieve, devono tornare con Perugia, così Todi, Marsciano, Deruta e Massa Martana. Spoleto e Terni perderanno clienti, ma non corrono pericoli, perché l’Umbria dovrà sempre tenere tre procure in funzione per non perdere la Corte d’Appello. Non solo. Il ministro Orlando, già d’accordo il 13 settembre di rivedere la mappa umbra, è pronto a sottoscrivere subito la modifica improntata soprattutto sul buonsenso. Già all’Ambiente, Orlando ha un debole per la verde Umbria. Che stavolta non si affida a una foglia di fico, a ma a un’intera palma. Italo Carmignani © RIPRODUZIONE RISERVATA Tutti pazzi per Capanne. Disagi agli Sciri Fontivegge, quando il graffito GLI INTOPPI «Buongiorno, vorrei andare in galera». «No non può, non ha prenotato». Una battuta tratta da un film? No, è quello che ieri si sono sentiti dire tanti cittadini e turisti che si sono presentati all'ex penitenziario di piazza Partigiani per visitarlo. Il motivo? «Ci hanno detto che non si aspettavano così tanta gente - racconta una delle persone che ieri si è presentata per la visita - e che stamani, quando il piazzale era pieno, hanno dovuto mettere la prenotazione». Tutti pazzi per la galera insomma, ma c'è chi bacchetta perché «nel depliant non si parla di prenotazione. Dovevano organizzarsi meglio, anche così si diventa capitale». Così nella calda domenica primaverile con Perugia proiettata più che mai a diventare capitale europea della cultura, tanta gente ha dovuto cambiare i propri piani. O quantomeno orario. I più temerari, o meglio pazienti, alla fine però la soddisfazione di fare un giro in carcere se la sono cavata. Un gruppo che si è «presentato alle due», ha strappato una visita «alle cinque e trenta circa, con tanto di teatranti all'opera, che ci era stato detto non avrebbero replicato a quell'ora». TORRE OFF LIMITS E le altre iniziative? Qualche disagio è stato riscontrato da chi ieri nel primo pomeriggio si è presentato alla torre degli Sciri. «Sono andato lì per visitarla e non c'era nessuno. Nel programma si parlava di visite guidate e non erano specificati orari», ha raccontato un turista. Stesso inconveniente per un gruppo di perugini che ha anche cercato anche di «contattare i numeri indicati nei depliant per sapere come fare». Come è finita? «Nessuna risposta, la torre resta un miraggio». Riccardo Gasperini © RIPRODUZIONE RISERVATA è un’opera d’arte anti degrado Lavori in corso nel sottopasso di Fontivegge. Ieri i writer che hanno vinto il concorso promosso dall’associazione Perugia non è la capitale della droga insieme al Comune erano armati di bombolette per fare bello l’accesso dalla stazione a via Sicilia. Un progetto fortemente voluto dal presidente dell’associazione, Tommaso Morettini, che sta finalmente prendendo forma. L’obiettivo? Provare a rilanciare una zona a rischio, allontanando degrado e balordi. I writer nel sottopasso www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] LUNEDÌ 31 marzo 2014 ‘Orapentitevi perquesto scempio’ Bassetti e la messa di riparazione in Cattedrale dopo il furto di ostie nel cimitero. Pista satanica — PERUGIA — IL MONITO Il cardinaleBassetti chiedeil pentimento ai ladrichehanno rubatole ostie nelcimiteroperugino MESSA «di pubblica riparazione» nella Cattedrale di San Lorenzo, a Perugia, voluta dal cardinale Gualtiero Bassetti, dopo «il sacrilego episodio dell’asportazione delle ostie consacrate dalla chiesa del nostro cimitero cittadino». Perché «noi cristiani — ha detto l’arcivescovo dal pulpito — non abbiamo nulla di più caro e prezioso della Presenza eucaristica». Ai ladri ha detto di «pentirsi per queso «scempio». L’anatema più duro dal pulpito è arrivato contro quelli che il Cardinale ha definito «mandanti». VENERDÌ, infatti, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie in Monterone, accanto al cimitero perugino, era stata portata via la pisside contenente quaranta ostie consacrate. Un furto anomalo, che ha messo in pista l’inquietante ipotesi di satanismo e messe nere dietro un episodio sul quale indagano la squadra volante e la Mobile della questura. Anche perché il calice rubato che conteneva le ostie (che è stato portato via) è di latta e vale qualcosa come 20 euro. Troppo poco per forzare il tabernacolo di legno e prendersi le particelle consacrate. Gli investigatori sottolineano che, negli ultimi tempi, i furti nelle chiese della città e della periferia del capoluogo umbro hanno riguardato soprattutto offerte e oggetti di arredo sacri. Per ricordare la sparizione di ostie invece bisogna andare indietro nel tempo. Nella stessa chiesa teatro del furto di ostie — ha raccontato il parroco agli investigatori — è risultata for- Giustizia-lumaca Il processo per stupro? Finisce prescritto · In Nazionale L’arresto dell’ex patron LE PAROLE DAL PULPITO «Noi cristiani non abbiamo nulla di più caro e prezioso Li esorto a riconsegnarle» zata la cassetta delle offerte, che però i ladri non sono riusciti ad aprire. La polizia è al lavoro sulle impronte che i ladri potrebbero aver lasciato e sulle telecamere piazzate all’interno del cimitero, ma su questo aspetto si mantiene il più stretto riserbo. Ad accorgersi del furto era stato un fedele che, andando a pregare (la chiesa era aperta e incustodita), si è accorto del tabernacolo forzato con un cacciavite. IN CATTEDRALE Bassetti ha rivolto una «ardente preghiera nei confronti di coloro che si sono macchiati di una tale responsabilità e dei loro mandanti, che si sono assunti una responsabilità ancora maggiore. Li invito a pentirsi per questo scempio — ha continuato il presule perugino — e dico loro che profanare il Santissimo Sacramento è un gesto che non ha limiti e li esorto a riconsegnare le particole consacrate, ricordando loro che questo crimine può essere assolto soltanto per l’autorità del Sommo Pontefice». Il Cardinale ha poi aggiunto di essere «particolarmente vicino alla comunità parrocchiale di Casaglia, ai suoi sacerdoti e a tutti i fedeli per quanto è stato commesso». Erika Pontini Covarelli, è caccia ai conti esteri · A pagina 2 Impresa ad Ascoli Grifo eroico trionfa in nove DOTTORI e MENCACCI · Nel QS OGGI su: www.lanazione.it/umbria GUARDA LE FOTO Antognoni compie sessant’anni ‘Assenteisti, l’ospedale fu negligente’ LEGGI L’ARTICOLO Il giudice Cenci bacchetta l’amministrazione: «Nessun risarcimento» LEGGI L’ARTICOLO BERETTA · A pagina 3 Maxi-sacherda‘Sandri’.E sulCorsosifafesta AVEVANO promesso una festa grande con il coinvolgimento di tutta la città. E festa grande è stata, ieri pomeriggio in corso Vannucci, per la maxi-sacher (nella foto) preparata dalla pasticceria «Sandri» e offerta a tutti per celebrare la riapertura dello storico locale. Centinaia di persone hanno salutato l’evento, anche con un lungo e caloroso applauso. Avvocato muore poco dopo la sorella Boom di presenze per «Agriumbria» •• 2 CRONACA UMBRIA LUNEDÌ 31 MARZO 2014 SOTTO I RIFLETTORI AMBIENTE RECUPERATE TRE TONNELLATE DI RIFIUTI TRE TONNELLATE di rifiuti sono state recuperate lungo il torrente Oscano e ai bordi della strada di Forcella, nella zona di Cenerente. E’ il frutto della nona tappa di «Adotta una strada», progetto del Comune e delle associazioni del territorio, che ha visto coinvolti oltre trenta volontari. Caccia alle «scatole cinesi» di Covarelli Quegli strani ‘giri’ di denaro. In settimana gli interrogatori dell’ex patron e di De Megni degli anomali accordi economici tra Covarelli, Lo Sole e quel Luca Pomponi che acquistò il Pisa calcio dall’immobiliarista umbro e che poi (insieme a Lo Sole) presentò le istanze che mandarono fallite la Mas e il Perugia calcio nel 2010. — PERUGIA — SULLA «75» Maxi-incidente consetteferiti — ASSISI — TAMPONAMENTO fra sette auto. Sette anche i feriti, fortunatamente lievi. Con il traffico in tilt. E’il bilancio dell’incidente avvenuto ieri mattina, intorno alle 11.30, lungo la Centrale Umbra, in direzione Foligno-Perugia, all’altezza dello svincolo di Santa Maria degli Angeli. Le auto si sono urtate con una sorta di effetto domino. Sette le persone che hanno subito contusioni e ferite: sei sono state trasportate all’ospedale di Assisi, una, apparsa in condizioni peggiori, al «Santa Maria della Misericordia» di Perugia. Notevoli i problemi per il traffico, con le macchine messe di traverso, l’afflusso dei mezzi di soccorso e delle ambulanze, i rilievi di rito. Per oltre un’ora, lungo la Statale 75, ci sono stati rallentamenti e disagi. L’ATTESA è legata agli interrogatori di garanzia di Leonardo Covarelli (foto grande) e di Dino De Megni (foto a destra), agli arresti domiciliari da venerdì con l’accuse rispettivamente di riciclaggio e di reimpiego di capitali illeciti. Per avere in sostanza fatto rientrare illegalmente in Italia attraverso conti correnti e finanziamenti a società (la New Glen ora in liquidazione) i soldi ‘sporchi’ di Lucio Lo Sole che l’imprenditore aveva accumulato all’estero grazie alle presunte distrazioni dalla sua «San Pio sas». IL GIUDICE Amelia Primavera, che ha firmato l’ordine di cattura per sei persone nell’ambito dell’inchiesta sull’acquisto della casa di cura napoletana «Reusch Spa», dovrà POLEMICA SCONTRO SULL’ABOLIZIONE DEL SENATO INCHIESTA COMPLESSA Nel mirino degli investigatori assegni e conti correnti ma pure obbligazioni brasiliane sentire gli indagati entro dieci giorni dall’esecuzione della misura ma potrebbe anche decidere di delegare per rogatoria ai giudici perugini l’interrogatorio. Covarelli e De Megni sarebbero pronti a difendersi e a parlare di ‘prestiti’ più che di riciclaggio. Non sapevano — dicono — che il denaro fosse provento di reato. Ma forse, proprio dal faccia a faccia con il giudice, potrebbe emergere — anche se a distanza di anni — la vera natura LA DIREZIONE distrettuale antimafia di Napoli, insieme alla guardia di finanza, ha tracciato i soldi dai conti svelando che il milione di euro versato sul conto di San Marino di Covarelli doveva servire — almeno questo è scritto nella causale — come «Compromesso vendita azioni Pisa squadra calcio». Ma soldi e parecchi — i primi tre assegni per due milioni e 300mila euro — finiscono anche nelle casse di «Iniziativa 2003» la società con cui Pomponi rileva dalla Mas di Covarelli il Pisa calcio. L’importo pattuito — è riportato nell’ordinanza di custodia cautelare — è di 5 milioni di euro. E qui c’è uno strano giro attraverso l’aumento di capitale mediante titoli di obbligazioni brasiliane. Un gioco di «scatole cinesi», probabilmente, che ora gli indagati — difesi dall’avvocato Gianni Spina — dovrebbero ricostruire per cercare di uscire dall’impasse sul riciclaggio. Eri.P. VERSO LE ELEZIONI INTERVIENE IL PARLAMENTARE DI FORZA ITALIA LAFFRANCO La Marini contro Grasso «Zaganelli? L’avevo già scelto io» — PERUGIA — — PERUGIA — NON SONO piaciute alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Senato, Piero Grasso, contro l’abolizione dell’assemblea di Palazzo Madama prevista dal premier Matteo Renzi. «E’ una strana idea di democrazia e legittimazione popolare — scrive la governatrice in un post apparso ieri mattina sulla sua pagina Facebook —. Ho letto l’intervista che non condivido. Ma la cosa che più mi sorprende è che il presidente Grasso considera non legittimati i presidenti di Regione e i sindaci, che ricordo sono le uniche cariche apicali di questo paese eletti direttamente dai cittadini, dal popolo». BOOM DI CANDIDATI a sindaco al Comune di Perugia. Dopo la discesa in campo di Corrado Zaganelli, noto avvocato perugino appoggiato dal centrodestra, e quella del consigliere comunale dell’Udc Otello Numerini, che guida una lista civica di chiara matrice cattolica, il parlamentare perugino Pietro Laffranco (nella foto) commenta l’attuale situazione elettorale nel capoluogo. MA LA MARINI non si ferma qui: «E invece sarebbero legittimati i parlamentari che — sottolinea ancora la presidente umbra — sono indicati esclusivamente dai partiti in liste bloccate e in molti casi neppure selezionati con le primarie. Una strana idea di democrazia — conclude la Marini — e legittimazione popolare». AGGUERRITA CatiusciaMarini Cosa pensa del nome su cui punta il suo schieramento? La reazione della governatrice si è affiancata a quella dello stesso premier Renzi che ha tuonato: «No allo status quo, la Camera Alta non sarà più elettiva altrimenti sarebbe una presa in giro nei confronti degli italiani». Ma il presidente di Palazzo Madama si difende: «Non sono né un parruccone ma il primo dei rottamatori». E avvisa: «I numeri non ci sono». Sul caso è intervenuta anche la governatrice del Friuli, Debora Serracchiani: «Lui eletto con il Pd, rispetti le decisioni del partito». Insomma, la riforma istituzionale sembra avere ancora molti ostacoli da superare. «Sono abituato a fare il dirigente di partito e quindi a seguirne le decisioni. Non ho alcun problema con Zaganelli, anche perché è cosa nota ai vertici del centrodestra che nel luglio scorso fui io stesso a indicarlo come uno dei pochi con l’identikit necessario a ricoprire la carica di sindaco». Quindi un giudizio positivo sulla sua candidatura. «Molto positivo. Zaganelli è una persona perbene, preparata dal punto di vista professionale, un perugino vero che ama la sua città. E’ quindi in grado di condurre la campagna politica per il cambiamento. Bene fa il centrodestra «La frammentazione può portare più facilmente al ballottaggio, quindi ben venga un elevato numero di candidati». Ma alcuni programmi coincidono... IN AZIONE PietroLaffranco IL PUNTO-CHIAVE «Sulla sicurezza si gioca il vero scontro con Boccali Ma noi siamo più credibili» a sostenerlo, anche perché orma il centrosinistra ha esaurito ogni capacità di governo e lavora solo per mentenere se stesso». E il Movimento 5 Stelle? «Non offre un’alternativa credibile, così come le altre liste civiche sorte in questi giorni». Cosa pensa di questa proliferazione di aspiranti a Palazzo dei Priori? «Molto dipende dalla credibilità dei candidati e dalla loro proposta di governo. Problemi come la mancanza di sicurezza e la scarsa qualità della vita sono oggettivi, ma in questo abbiamo maggiore credibilità rispetto a chi viene da altre esperienze. E’ qui che si gioca lo scontro vero tra centrodestra e centrosinistra. Zaganelli conosce i problemi della città e sta lavorando per affinare il suo programma trovando un punto di sintesi con gli alleati». Come vede la lista di Otello Numerini? E’ nata per farvi male? «Credo voglia essere una risposta alla scelta di Cozzari e Lomurno di appoggiare Boccali. Conoscendo i protagonisti di questa nuova formazione e i loro percorsi politici, mi auguro che al ballottaggio facciano la cosa giusta, alleandosi con noi. D’altra parte, starà a noi convincerli di unire le loro forze a quelle del centrodestra al secondo turno di voto». Cristina Belvedere
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