Visita il sito www.legacoop.coop Anno XXV - N. 47 - 19 Dicembre 2014 Primo piano Il Congresso del cambiamento conferma all’unanimità il presidente Lusetti A Roma tre giorni molto intensi di confronto durante i quali sono state assunte scelte importanti a pagina 2-11 Legacoop Coperativa29Giugno L’impegno Imola: Progetto “Diventare Grandi – per salvaguardare Scegliere la Scuola” i posti di lavoro Nell’ambito di iniziative rivolte ai giovani onde sempre più qualificare il nostro tessuto economico ed in particolare reperire le competenze e le professionalità necessarie al sistema produttivo locale tra le risorse umane ivi residenti, Unindustria Bologna Delegazione Imolese e Alleanza delle Cooperative Italiane di Imola, desiderano realizzare, per il nono anno, uno strumento di orientamento scolastico a supporto... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 18 dicembre 2014 alle ore 14,30 Territori Napoli Cibo sprecato, de Magistris accordo con Legacoop Legacoop, insieme al CNS Il 15 dicembre il sindaco di (Consorzio nazionale Ser- Napoli de Magistris ha sotvizi), ha incontrato... toscritto con il presidente di Legacoop Campania, Mario Catalano un accordo di collaborazione per la lotta alla malnutrizione ed allo spreco alimentare. Coop di Comunità L’accordo, nato su propoA Suvereto sta dell’assessore al wella cooperativa che fare e alla sanità, Roberta Gaeta, e dell’assessore allo valorizza il paese sviluppo, Enrico Panini si Si chiamerà Cooperativa di colloca nell’ambito delle Suvereto (LI), frutto di un iniziative legate ad Expo progetto, previsto dal... 2015. Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio I servizi di ristorazione dell’Esposizione Universale di Milano dell’anno prossimo sono finiti in mano reggiana. A vincere l’appalto è stata infatti Cir Food, l’azienda nata nel ’92 dalla fusione fra le cooperative di ristorazione di Reggio Emilia. Una gran bella notizia, se si pensa all’importanza della manifestazione e alla quantità di persone che visiteranno i padiglioni dell’Expo. La notizia dell’affidamento dell’appalto a Cir Food... Negli ultimi due anni la fiducia nelle imprese cooperative ha subìto un forte calo, ma è comunque più elevata di quella riposta nelle imprese di capitali. Per la maggioranza degli italiani,le cooperative sono attuali, efficaci e affidabili, ma anche deboli burocratiche, e troppo legate alla politica. La fiducia nelle imprese cooperative è molto più elevata chenelleaziende(+19%).Giudizio guadagnato anche attraverso il ruolo di prima linea giocato nella... Cir Food Si aggiudica la ristorazione di Expo 2015 Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli leggi Osservatorio SWG Sfiduciata l’alleanza tra cooperative e politica Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano 2 Il Congresso del cambiamento conferma all’unanimità il presidente Lusetti A Roma si sono svolti tre giorni molto intensi di confronto durante i quali sono state assunte scelte importanti Mauro Lusetti è stato confermato all’unanimità presidente di Legacoop Nazionale al termine del 39° Congresso dell’associazione che si è svolto a Roma dal 16 al 18 dicembre. Lusetti era stato eletto alla guida di Legacoop che, nata 125 anni fa, raccoglie oltre 12mila cooperative l’8 maggio scorso e il 4 giugno era stato chiamato a guidare anche l’Alleanza delle Cooperative Italiane. “È stato un buon Congresso. Non ci siamo fatti ingabbiare dentro i confini della dolorosa vicenda romana, ma non abbiamo neppure fatto finta di niente”. Così il presidente Lusetti ha avviato il discorso conclusivo del 39° Congresso. “Noi non siamo la 29 giugno, che è un problema che ci pone problemi cui cerchiamo di dare risposte. Viviamo in uno dei Paesi più corrotti d’Europa, non possiamo pensare di essere immuni, né noi né altri che ci danno lezione”. “La cooperazione continua oggi ad avere la capacità di ridurre le differenze nella società, perché sappiamo tenere insieme anime diverse, le piccole e le grandi cooperative. Guai se questa capacità venisse meno. È una sfida quotidiana per affrontare le cose in un cambiamento continuo. La coerenza è un lavoro faticoso e quotidiano, non qualcosa da enunciare. Da domani la sfida è costruire la coerenza con quel che abbiamo deciso insieme”. “Siamo molto contenti e soddisfatti per come si è sviluppato questo Congresso – ha proseguito Lusetti – abbiamo fatto parlare una quantità di persone maggiore, i cambiamenti fini a se stessi non ci interessano, quelli che ci aiutano a sentirci parte valgono doppio, hanno consentito un livello di partecipazione nettamente maggiore. Ed importante è stata la partecipazione delle istituzioni, non sono venuti a porci saluti di rito, hanno accettato la logica che gli abbiamo proposto, si sono messi in dialogo e ascolto. Non è stata una presenza formale. C’è un pezzo importante del Paese che ci vive per quello che siamo”. Il 39° Congresso, articolato in sei sessioni di lavoro nelle quali sono intervenuti oltre 80 delegati, ha visto la partecipazione tra gli altri del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, di don Luigi Ciotti, dei ministri Giuliano Poletti (Welfare), Maurizio Martina (Politiche agricole), Maurizio Lupi (Trasporti) e Giancarlo Padoan (Economia), del viceministro Claudio De Vincenti (Sviluppo economico) e del sottosegretario Sandro Gozi (Affari europei). Il 39° Congresso è stato seguito anche on line. Lo streaming ha registrato nei tre giorni 1.248 accessi, sul sito 13 notizie hanno raccontato in tempo reale interventi e dibattito, sui social network sono stati inviati 335 tweet con hastag #codicecooperativo mentre la pagina facebook ha registrato complessivamente 2.505 contatti. Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano “Ripartiamo per costruire insieme un Paese migliore” 3 Sintesi della relazione introduttiva del presidente Mauro Lusetti “Con voi cooperatori nei mesi scorsi ho fatto un viaggio per l’Italia. Il percorso precongressuale è stata un’immersione nel Paese reale con tutti i suoi problemi, le sue ansie, le sue paure. Ma mi ha consentito, anche, di vedere sui volti di tutti voi la voglia di andare avanti. Di non mollare, di rimettersi in gioco per l’ennesima volta”. Così, ripercorrendo il percorso dei Congressi regionali e provinciali, il presidente Mauro Lusetti ha iniziato la relazione con cui si è aperto il 39° Congresso di Legacoop. “Questo viaggio in Italia che ho avuto la fortuna di fare accanto a voi – ha proseguito – mi ha restituito una immagine e una consapevolezza diversa dei nostri limiti e delle nostre potenzialità. La consapevolezza che pur in un mare di difficoltà e senza nessun porto sicuro, il nostro orizzonte si può ampliare verso nuovi mercati e nuovi ceti sociali”. “Non ho una visione del mondo pan-cooperativo, siamo una parte dell’economia italiana, molto importante, ma sempre una parte. Ed è giusto che sia così – ha spiegato il presidente – Sono sicuro, però, che quella parte la dobbiamo recitare fino in fondo perché i valori, gli ideali, le proposte, la concretezza di cui siamo portatori servono a noi e servono al Paese. In un’economia che arranca, che ha perso tutte le sue certezze, in una società frammentata e smarrita la nostra presenza, la nostra forza di coesione sociale il nostro legame con il territorio sono utili oggi più che mai”. Bene la volontà di riforma del Governo Renzi, che va sostenuta, anche se “il dibattito in corso – ha ammesso Lusetti – e una serie di emendamenti presentati dallo stesso Governo ci stanno fortemente preoccupando per questa tendenza a considerare le imprese come bancomat a cui sottrarre ulteriori risorse indebolendone ancor di più la capacita operativa e di investimento”. Resta comunque forte la vitalità cooperativa:“Anche negli anni della lunga crisi – ha detto il presidente – l’indice di natalità ha registrato valori costantemente superiori a quelli delle imprese private. Ogni anno nascono, nel nostro Paese, circa 7.800 nuove cooperative”. Legalità “Noi siamo persone per bene, ma la nostra fiducia può essere tradita come ci ricorda la vicenda venuta alla ribalta nelle ultime settimane a Roma. Una vicenda che ci ha procurato rabbia e sconcerto, che ci ha ferito profondamente perché sappiamo di essere altro” ha detto Lusetti aprendo una riflessione sul tema della legalità. “Se a distanza di tanti anni da tangentopoli siamo ancora qui a fare i conti con questi episodi – ha ammesso – vuol dire che nella società italiana non si è fatto abbastanza; vuol dire che noi non abbiamo fatto fino in fondo la nostra parte. A volte ci siamo omologati ai comportamenti di un mercato poco trasparente e non ci siamo distinti con una azione improntata ai nostri valori e al rispetto della legalità”. “Se non vogliamo rimanere intrappolati tra il danno di perdere un lavoro e la vergogna di perdere la reputazione – ha spiegato il presidente – questa battaglia contro tutte le illegalità la dobbiamo fare ovunque e con chiunque. Dobbiamo sapere che ognuno di noi ha una responsabilità verso gli altri soci e verso le altre cooperative, che chi viola il patto di fiducia al di là della rilevanza penale delle azioni è fuori dal nostro mondo”. Non c’è spazio per cautele o lentezze: “Dobbiamo avere la consapevolezza – ha concluso Lusetti – che se non eleviamo il livello di impegno su questo argomento il nostro movimento non ha futuro. Rimarranno singole imprese ma scomparirà la grande spinta ideale e la forza organizzata per costruire insieme una società in armonia con i bisogni delle persone”. Governance Lusetti ha citato Ivano Barberini, quando diceva “Eleggete i migliori tra di voi ma controllateli come se fossero i peggiori“: una frase che ricorda cosa occorre fare e che il tema sta in cooperativa, in capo ai soci. “Occorre pertanto aggiornare, attualizzare e applicare le regole di governance cooperativa tenendo conto di quanto emerso dai congressi regionali sul numero dei mandati, sui livelli retributivi e sulle anagrafi patrimoniali”. “Proponiamo che ogni cooperativa – ha spiegato Lusetti – approvi una norma che definisca il numero dei mandati consecutivi che gli amministratori possono ricoprire, anche definendo quorum più elevati per la rielezione Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 dopo un certo numero di mandati, ed introduca criteri per l’elezione negli organi sociali che diano valore anche all’appartenenza di genere e di generazione”. “Ogni cooperativa – ha proseguito – è invitata ad istituire un’Authority interna cui spetterà il compito di soprintendere alla formulazione delle candidature, anche svolgendo funzioni di anagrafe patrimoniale e/o retributiva dei candidati prima e dopo il mandato. L’Authority dovrà fornire annualmente un report ai soci, evidenziando eventuali situazioni problematiche”. La formazione dovrà agevolare il ricambio, mentre si chiede che ogni cooperativa “definisca – anche in relazione alla propria dimensione e allo scambio mutualistico in essere – un apposito regolamento che stabilisca il rapporto massimo che può intercorrere tra il livello retributivo più alto e il più basso. Eventuali deroghe a quanto stabilito da questa misura di equità dovranno essere motivate e rese note a tutti i soci della cooperativa”. Alleanza delle Cooperative Italiane Per l’associazione si apre una stagione importante di autoriforma:“Legacoop – ha spiegato Lusetti – dovrà rapidamente attuare un percorso di razionalizzazione delle proprie strutture territoriali sia perché è una necessità presente da tempo, sia perché va nell’ottica di contribuire al percorso dell’Alleanza. Di pari passo dovrà avviare una modalità di aggregazione di alcuni settori, che ne semplifichi il funzionamento e che renda più efficiente l’erogazione dei servizi alle associate”. La centralità delle cooperative dovrà ritrovarsi anche nella governance: “Come segno di grande unità interna va garantito che a tutti i livelli associativi ci sia una presenza maggioritaria di rappresentati delle cooperative”. Anche nella costruzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, dopo il cambio di passo degli utlimi mesi, la parola passa anche alle cooperative, visto che non dovrà essere un processo calato dall’alto, una fusion a freddo, ma una costruzione comune. “Alle cooperative di Legacoop – ha concluso Lusetti – quindi chiediamo che nel corso del 2015 discutano nei consigli questo progetto e approvino un ordine del giorno con la disponibilità ad aderire alla nuova centrale”. MARTEDÌ 16 DICEMBRE Delrio: “L’azione delle cooperative sociali non è sporcata dalla delinquenza di qualcuno” Ho un pregiudizio verso la cooperazione, che nasce dalla mia terra, dove la cooperazione ha sempre significato mettersi assieme per risolvere un problema”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha aperto il proprio saluto in apertura del 39° Congresso di Legacoop Nazionale. “Quando da giovane – ha proseguito – dopo il terremoto in Irpinia sono andato a fare il volontario a Muro Lucano ho visto, in un’area dove non arrivavano più neanche le strade, braccianti che insieme lavoravano a turno sulla terra di ognuno, perché il lavoro di uno solo non bastava”. “Questo lavorare insieme – ha proseguito Delrio – pur avendo ognuno il proprio pezzo di terra è la cooperazione, che rappresenta davvero valore assoluto per il nostro Paese, che ha necessità di questa capacità di lavorare insieme. Lo sforzo che fate ogni giorno è un grande patrimonio di questo Paese. Sono orgoglioso di aver conosciuto tante cooperative sociali e gli episodi di questi giorni non mi hanno fatto certo cambiare idea”. “Noi abbiamo rispetto – ha spiegato Delrio – per chi lavora per il reinserimento dei detenuti: è la strada giusta. Queste cooperative non sono sporcate dalla vergogna e dalla delinquenza di qualcuno, il loro lavoro continua a suscitare ammirazione. Mai come ora il Paese ha bisogno dell’impresa sociale che non si sostituisce allo Stato ma ne completa l’azione. Abbiamo bisogno di pulizia completa, ben vengano le inchieste che fanno pulizia, servono a rendere questo Paese migliore”. “Noi siamo con voi – ha concluso Delrio – che meglio di chiunque altro sapete creare lavoro, avere attenzione alle persone e alla comunità. Siamo con voi per sviluppare un dialogo che aiuti il Paese a uscire per questa strada dalle difficoltà attuali”. “Quella della cooperazione – ha scritto nel suo messaggio di saluto il sindaco Marino – è una pagina importante per la storia di questo Paese. In questi giorni le cronache hanno dato un segnale che non vogliamo sottovalutare, proprio nel rispetto dei valori di un mondo che vuole continuare a lavorare secondo le parole chiave che avete posto al centro del vostro Congresso. Due mi hanno colpito in modo particolare: il coraggio delle scelte e la passione quotidiana permetteranno di guardare al futuro con ottimismo”. Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 5 MARTEDÌ 16 DICEMBRE legalità ma non può essere la legalità secondo le circostanze, non è una carta d’identità che si tira fuori quando fa comodo, dobbiamo evitare che ci rubino le parole, le stanno svuotando del loro significato. Non si sconfiggono le mafie se non si combatte la corruzione. L’etica, la legalità non sono obiettivi tra gli altri, ma è lo sfondo per tutto il resto, non prestiamoci mai a chi offre al privilegio la possibilità di calpestare i diritti”. Dalla parte giusta “Uno scatto in più per contrastare le false cooperative” Don Ciotti: “Non spaventiamoci, vigiliamo e abbiamo il coraggio di fare scelte scomode” “Bisogna sempre vigilare, non c’è realtà che si possa dire esente. Non possiamo spaventarci di alcune fragilità. Ve lo dico con stima, gratitudine e affetto: dobbiamo imparare sempre di più a fare scelte scomode. Di fronte ai bivi bisogna decidere da che parte stare: imboccate la strada in salita, non possiamo essere troppo prudenti, dobbiamo osare di più, avere più coraggio. Siate sereni, cacciate le cose che non vanno. Non venga mai meno il senso profondo della vostra identità, le vostre radici che sono quelle che danno valore a tutto questo”. Così don Luigi Ciotti ha concluso il proprio intervento al Congresso Legacoop. “Dico no – ha spiegato – allo sconforto, no al pessimismo, non fuggiamo dal presente che siamo chiamati ad abitare, ma con la capacità di riconoscere il bene che c’è dentro tutte le nostre realtà e attorno, per valorizzarlo e per promuoverlo. Ci vuole speranza, noi tutti insieme dobbiamo essere un segno di questa speranza, il coraggio di guardare le cose in faccia, di seguire la nostra coscienza”. “Le notizie sulle tangenti non possono lasciarci tranquilli – ha proseguito – c’è una mentalità irriducibile sul quale bisogna interrogarci. Molti con la bocca hanno scelto la “Serve uno scatto in più. È molto importante quello che Lusetti ha proposto, un impegno per contrastare le false cooperative che si trovano a lavorare senza rispetto delle norme e dei contratti. Partiamo noi, abbiamo la forza per farlo, mi auguro possa determinare nelle istituzioni la giusta reazione”. Lo ha spiegato Pierluigi Stefanini, presidente Gruppo Unipol, intervenendo alla tavola rotonda “Dalla parte giusta”. “C’è bisogno di un rafforzamento normativo – ha proseguito – e di strumenti per comprendere meglio il fenomeno. Dobbiamo passare dalla criminalità al lavoro pulito e dall’oppressione alla libertà. L’esempio delle cooperative di Libera è fondamentale. Creare le condizioni per contrastare la crisi e i fenomeni deteriori che stiamo vivendo, bisogna far evolvere il pensiero unico che ci ha condotto in questa buca. Un mercato che sia in grado di garantire le opportunità è un obiettivo di civiltà da sostenere”. “Certe notizie che dimostrano la disonestà diffusa – ha detto Valentina Fiore, amministratore delegato del Consorzio Mediterraneo Libera Terra – sono scoraggianti. La nostra identità include valori storici che è importante per noi continuare a tutelare. La battaglia va fatta contro le cooperative spurie anche al nostro interno, nelle catene di fornitura, per dimostrare che siamo davvero persone oneste. Ben vengano strumenti che ci aiutano a tenere la schiena dritta. Il pro- blema non è l’errore ma come ci si rialza, come si reagisce all’errore”. Paoline Green 170 Anni dopo il manifesto dei Probi Pionieri di Rochdale: I valori del movimento cooperativo Cari colleghi ed amici cooperatori, è un grande piacere avere l'opportunità di essere qui con voi a Roma e partecipare al 39 Congresso Nazionale di Legacoop. Sono inoltre particolarmente onorata di essere con voi a celebrare il 170 anniversario dell'apertura del primo negozio della Società Cooperativa dei Probi Pionieri di Rochdale. Per me questo anniversario è particolarmente toccante perché tra il 2000 e il 2010, anni nei quali sono stata Chief Executive di Cooperatives UK - la Legacoop del Regno Unito - ho anche ricoperto la carica di segretario della Rochdale Pioneers Co-operative Society- per inciso la prima donna a ricoprire questo incarico - un titolo onorifico detenuto da tutti i segretari generali di Cooperative UK, fin dalla sua fondazione. Sono anche un componente del consiglio di amministrazione del National Co-operative Heritage Trust nel Regno Unito - l’ente che salvaguarda l'archivio del movimento britannico, inclusi tutti i documenti storici dei Pionieri e gestisce il Negozio di Toad Lane - che, come sapete, fu il primo negozio dei Pionieri, aperto Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 6 il 21 dicembre 1844. I Pionieri ci hanno lasciato una grande eredità, codificando i principi e i valori del nostro movimento - ciò che noi oggi conosciamo come la Dichiarazione globale di Identità Cooperativa. Essi hanno generato un fenomeno globale enorme che, credo, sia stata l'iniziativa singola più efficace e di successo che il mondo abbia mai visto per fare uscire le persone dalla povertà con dignità. Dobbiamo tuttavia notare che, i pionieri non furono i primi a fondare una cooperativa, ma sono stati i primi a codificare i principi che perdurano ancora oggi. Nonostante le difficoltà che prevalevano all'epoca e l'ansia dei Pionieri di cambiare le aspettative di vita e le aspirazioni dei lavoratori, essi lavorarono un anno intero insieme per discutere le basi filosofiche della loro cooperativa, studiando gli scritti e discorsi di persone come primi cooperatori: William King, il pedagogista, George Jacob Holyoake il pensatore e scrittore, così come Robert Owen - ed è bene sottolineare che, alla fine dello stesso anno, prima di aprire il loro negozio, essi pubblicarono “The Law First”, che ha guidato la filosofia e l’attività operativa dei Pionieri di Rochdale. Che cosa si proponevano di raggiungere i Pionieri di Rochdale? Gli obiettivi dei Pionieri di Rochdale Il primo paragrafo dello Statuto contenente gli scopi recitava: "Lo scopo ed il programma di questa società e’ quello di adottare provvedimenti per assicurare il benessere materiale e migliorare le condizioni familiari e sociali dei suoi soci, raccogliendo una quantità sufficiente di capitale in azioni di una sterlina ciascuna, per realizzare i seguenti obiettivi ". Essi hanno poi definirono ed elencarono i loro programmi ambiziosi per il futuro, piani che non suoneranno fuori luogo a nessuno di voi in questa sala. Gli obiettivi dei Pionieri di Rochdale "La creazione di un negozio per la vendita di derrate, capi di abbigliamento.....". Ossia la vendita al dettaglio! " Iniziare la produzione ditali articoli che la società riterrà opportuni, per l'impiego dei soci senza lavoro oche possono essere in sofferenza in seguito alle ripetute riduzioni dei loro salari." Ossia, la produzione e l'occupazione giusta! "Come ulteriore beneficio e per la sicurezza dei suoi soci, la società acquisterà o affitterà una o più proprietà fondiarie, che saranno coltivate dai soci disoccupati, o il cui lavoro è mal retribuito.” Ossia, l'agricoltura e l’occupazione equa! "Non appena possibile, questa Società dovrà procedere ad organizzare i poteri della produzione, distribuzione, educazione e di governo, o, in altre parole, fondare una casa-colonia autosufficiente per gli interessi comuni, o assistere altre società nella creazione di tali colonie“. Ossia, essi volevano cambiare il mondo! La continua aspirazione dei cooperatori in tutto il mondo è stata articolata così bene dalle Nazioni Unite quando hanno designato il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative con lo slogan: 'Le imprese cooperative costruiscono un mondo migliore'. Il contributo di questa generazione di cooperatori è quello di assumere su di noi le aspirazioni dei Pionieri e di dargli vita, 170 anni dopo, a modo nostro, adatto per la società del 21° secolo, partendo da quelle stesse ambizioni - soprattutto in questo mondo instabile, volatile e in rapida trasformazione, con le no- stre moderne preoccupazioni e minacce che non sono meno impegnative di quelle affrontate dai Pionieri. La nostra risposta immediata Oggi stiamo portando il nostro messaggio a coloro che decidono del futuro della nostra politica nazionale, regionale ed internazionale; a chi decide della nostra economia e del nostro benessere. • Alla FAO a Roma, mentre cerchiamo di sviluppare un futuro senza insicurezza alimentare; • All’Organizzazione Internazionale del lavoro nella lotta per un lavoro dignitoso, libero da pregiudizi per motivi di genere, disabilità, razza, religione e sessualità; • A Rio perche assistiamo nel mondo ad un aumento crescente delle temperature, delle calamità naturali del mare, del vento e della terra; alle Nazioni Unite per la promozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile del prossimo anno, e l'aggiornamento del Piano d'azione di Pechino +20 per le Donne. Al G8 e G20 perché insistiamo sul fatto che la voce del miliardo di cittadini che noi rappresentiamo sia ascoltata – quel miliardo di persone che hanno risposto alle aspirazioni dei Pionieri e hanno aderito ad una impresa cooperativa. Non saremo più invisibili e silenziosi nei corridoi del potere, vogliamo un'economia globale più equilibrata, più equa e più giusta Insieme - i Pionieri ci ha dato un movimento che ormai abbraccia il mondo. Insieme - Un miliardo di cittadini del mondo sono Cooperatori Insieme - La vita di 250 milioni di persone è assicurato da una cooperativa. Insieme - Le nostre 300 maggiori cooperative hanno un fatturato di 2,2 trilioni di dollari - in crescita del 11% rispetto allo scorso anno. Vorrei concludere, miei cari colleghi cooperatori, congratulandomi con voi per il modo attento e meditato, con cui state procedendo insieme verso l’unificazione delle tre principali Associazioni Cooperative italiane. Tre Federazioni con antiche tradizioni ed orgogliose storie che si stanno unendo nel vero spirito della tradizione di Rochdale, per il bene della società italiana, per costruire un mondo migliore. Grazie della vostra attenzione Auguro a tutti voi un Natale di pace e festoso. Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 7 MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE Poletti: “Cooperazione, una strada per tornare a intraprendere con coraggio” cooperativo. “La cooperazione tiene insieme scelta individuale e la forza di percorrerla insieme ad altri. Insieme si supera la paura dell’intraprendere. Questo Paese da tempo ha iniziato a difendersi, per andare avanti così come si è. È necessario combattere le rendite e promuovere le opportunità. Noi stiamo con quelli che ci provano. Questo Governo vuole promuovere questo scatto in avanti, per uscire dalla staticità”. “Le nostre esperienze nel mercato dell’economia collaborativa” “Il Governo è convinto che l’autoimprenditorialità sia una delle risposte fondamentali. Queste crisi e il nuovo protagonismo della finanza hanno prodotto una condizione per cui scegliere di essere imprenditore, di far partire un’iniziativa, è ancora più difficile, soprattutto se lo fai a partire dai propri capitali. Se ho ereditato qualche soldo, che faccio? Compro un lotto di terra, faccio capannone industriale, ci metto dentro tre macchine a controllo numerico o faccio investimenti finanziari meno vincolanti e più flessibili?”. Così il ministro del Welfare Giuliano Poletti ha iniziato oggi il proprio intervento, in apertura della seconda giornata del 39° Congresso di Legacoop. Qualche strumento esiste per spingere ad intraprendere, ma – ammette il Ministro – “bisogna fare di più”. A partire dal fronte della cultura:“A scuola c’è qualcuno che gli spiega che si può anche intraprendere, che ci si può auto-organizzare ed essere protagonisti del proprio futuro? – ha proseguito il Ministro – serve l’alternanza scuola e lavoro. C’è l’idea che si impara solo a scuola, invece si impara in un sacco di posti, anche in impresa”. Un aiuto importante può venire dal mondo welfare comunitario. Bisogna spostare il fulcro verso i fruitori dei servizi. La cooperazione sociale non può restare imbrigliata nella gare al massimo ribasso”. Katia De Luca della cooperativa Informa ha raccontato l’esperienza di Coopstartup Puglia, che sta coinvolgendo 400 persone che hanno scelto la cooperazione come ambito nel quale provare a trasformare le proprie idee in impresa cooperativa. Alessandro Ramazza, presidente di Obiettivo Lavoro, ha presentato invece il progetto Petroleum, che si propone di valorizzare turismo, cultura ed enogastronomia come ‘materia prima’ per fare impresa. “Abbiamo potenzialità enormi – ha commentato – non ancora sfruttate adeguatamente. Serve più coraggio e strumenti capaci di sostenere chi questo coraggio lo trova”. “I valori della cooperazione, un volano per favorire la crescita imprenditoriale” Per fare impresa bisogna saper leggere i cambiamenti del mercato e capire che l’economia è profondamente diversa da 20 anni fa. “Siamo in un mercato collaborativo” spiega Andrea Rapisardi di Lama Development Change Agency, una cooperativa che a Firenze in un capannone della dogana ha aperto uno spazio di coworking per l’innovazione sociale. “È un mercato che ha valori che sono nel nostro codice cooperativo. Abbiamo spazio per aprire comunità di scambio e favorire il lavoro insieme”. Nel corso della tavola rotonda con il ministro Poletti è intervenuta anche Orietta Antonini della cooperativa sociale Itaca, insistendo sempre sul concetto di comunità: “Il welfare sta arretrando, passiamo da un welfare universalistico a un welfare residuale, che si occupa solo delle emergenze. L’unica possibilità è andare verso Si può diventare grandi rimanendo cooperative? Cioè senza ‘perdere l’anima’? “Francamente noi siamo cresciuti perché siamo cooperativa. Oggi realizziamo un miliardo di fatturato e l’80% dei nostri addetti sono soci. La sfida è stata coniugare ogni giorno l’efficienza imprenditoriale con la scelta di lavorare per soddisfare i bisogni dei soci lavoratori. Condendo questo sforzo con una dose importante di innovazione in 70 anni siamo diventate una delle maggiori realtà italiane nella ristorazione”. Così Antonella Pasquariello, presidente di Camst, ha risposto alla provocazione della giornalista durante la tavola rotonda “Le sfide per far ripartire il Paese”. “La cultura può dare un grande contributo alla rinascita – ha spiegato Giovanna Barni, presidente CoopCulture - Mi piacerebbe non vedere nelle politiche governative la parola innovazione associata solo a tecnologie e giovani. Dobbiamo uscire da questo recinto. La politica deve creare dei contesti, fare innovazioni che favoriscano la Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 8 MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE nascita e la crescita di imprese. Anche le esternalizzazioni non devono fare paura, possiamo insieme trasformarle in opportunità”. “Voi cooperative – ha commentato Claudio De Vincenti, viceministro Sviluppo economico – sapete unire capacità imprenditoriale e democrazia economica, dando risposte concrete ai bisogni delle comunità. Questa è per voi una radice di successo, una carta da giocare. Il pubblico deve alleggerire il proprio intervento e sollecitare imprenditorialità esterna”. Sgravi fiscali per le imprese che investono sul welfare aziendale e che, attraverso incentivi all’esodo, favoriscono il ricambio generazionale: è la richiesta avanzata dalla presidente Camst. “Non si può pensare che il Paese riparta solo con l’investimento privato – ha spiegato Susanna Bianchi di Coop Archeologia – C’è un tema fondamentale sulle risorse pubbliche, anche e soprattutto europee, e sul credito. Perché non pensare di poter utilizzare il TFR per capitalizzare la cooperativa, ad esempio, in qualche caso?”. di Legacoop. “Io sono cresciuto – ha spiegato – con un’altra cultura ma sempre dentro alla cooperazione. Quando ero studente universitario e c’erano i problemi dei fuorisede, dei libri, non abbiamo aspettato che lo Stato risolvesse le questioni, ci siamo assunti la responsabilità insieme di dare una risposta. Le cooperative sociali rappresentano uno dei grandi segni di sussidiarietà di cultura italiana, che vede nei singoli la possibilità di essere protagonisti”. “Noi non siamo Salvatore Buzzi – ha proseguito Marco Pedroni, presidente di Coop Italia – e se qui c’è qualcuno che gli assomiglia dobbiamo accompagnarlo fuori. Le cooperative sono 50mila in Italia: non si può fare confusione e fingere sia tutto uguale. Dobbiamo impegnarci per arrivare anche prima dei magistrati. Dovere di rendere più trasparente, lo dobbiamo ai milioni di soci, favorire il ricambio e che non si dica mai più ‘la cooperativa di quel signore’: mai consegnare le chiavi di casa a uno solo, neanche al migliore di noi”. “Dobbiamo lavorare molto al nostro interno – ha aggiunto Gianpiero Calzolari, presidente Granarolo - per prendere sul serio le indicazioni del presidente Lusetti, che condivido pienamente”. “Il primo compito – ha spiegato Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad - è far evolvere le basi sociali perché possano fare il controllo, separando in modo netto la proprietà e i manager, che sono lì a gestire un sistema che appartiene a tanti. E che quando hanno i capelli bianchi e viene l’ora della pensione è bene si godano un meritato riposo”. “Alleanza, il 25 settembre abbiamo varcato il punto di non ritorno” “Roma, 17 dicembre 2014 - “La costituzione dal notaio dell’associazione, il 25 settembre scorso, è un punto di non ritorno. Nessuno po’ pensare di girare la testa dall’altra parte”. Così Rosario Altieri, presidente di Agci, ha sintetizzato l’orizzonte entro cui si muove la costruzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane nel corso dell’incontro tra i tre presidenti che si è svolto in conclusione della seconda giornata del 39° Congresso di Legacoop nazionale. “L’Alleanza – ha ricordato Maurizio Gardini – ha riposizionato la cooperazione ancora una volta al centro delle dinamiche del Paese. Il dibattito oggi entra nel vivo, con gruppi di lavoro che il 14 gennaio saranno costituiti: non si può, infatti, dar vita all’Alleanza calandola dall’alto, non si può imporre un modello, il Lupi: “Non accetto che il buono del nostro Paese venga accomunato a chi sbaglia” “Non accetto che il buono che c’è nel nostro Paese venga accomunato a coloro che sbagliano”. Così Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, ha detto nel corso della tavola rotonda del pomeriggio al 39° Congresso Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 9 MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE modello va costruito, per rispondere a un bisogno nuovo dei cooperatori. L’essenziale è dare fondamenta solide al percorso, dando un’accelerata per arrivare all’appuntamento del primo gennaio 2017”. “Noi abbiamo un’idea di cambiamento – ha spiegato il presidente di Legacoop e dell’Alleanza Mauro Lusetti – con l’Alleanza diamo un contributo serio per uscire dalla crisi. Ci dobbiamo caricare sulle spalle una parte dei problemi del Paese e insieme, nell’Alleanza, potremo farlo ancora di più. La cooperazione rappresenta una speranza di lavoro buono per migliaia di persone, l’unico ascensore dove trovare risposta ai bisogni di crescita sociale. Nella crisi questo ruolo si evidenzia ancora di più” In conclusione il presidente Altieri è tornato sul tema della vigilanza:“Le nostre tre centrali fanno la revisione al 95% delle associate, tra quelle che non aderendo a nessuna organizzazione devono essere revisionate dal Ministero questa percentuale crolla al 15%. Per questo abbiamo sempre chiesto ai Ministri che si sono succeduti un impegno maggiore in questa direzione”. Premio Quadro Fedele, ecco i migliori bilanci delle cooperative CIO SOCIALE e nel 2008 il premio QF BEST ai migliori bilanci d’esercizio e sociale congiuntamente considerati. Poi dal 2012 il premio speciale “DONNE AL LAVORO IN COOPERATIVA”, ideato e offerto dalla Società di Revisione RIA GRANT THORNTON, per premiare le cooperative maggiormente impegnate nella ricerca e realizzazione delle pari opportunità e nella rendicontazione di genere nel bilancio sociale. Queste le cooperative vincitrici dell’edizione 2014: • Per il BILANCIO D’ESERCIZIO il premio è stato assegnato per il secondo anno consecutivo alla Cooperativa NOVACOOP di Vercelli (VC); alle Cooperative CAMST Bologna, CILS COOPERATIVA SOCIALE Cesena, CONAD CENTRO NORD Reggio Emilia e COOP COSTRUZIONI Bologna è stata assegnata la “Menzione Speciale”. • Per il BILANCIO SOCIALE il premio è stato assegnato alla COOPSELIOS COOPERATIVA SOCIALE di Reggio Emilia; alle Cooperative, DOLCE SOCIETA’ COOPERATIVA Bologna, FORMULA SERVIZI Forlì, SOCIETÀ SERVIZI SOCIO CULTURALE_COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Mestre (VE) e UNIABITA SOC. COOP. Cinisello Balsamo (MI) è stata assegnata la “Menzione Speciale”. • Il Premio BEST 2014 (7° edizione) alla Cooperativa con i migliori Bilancio d’Esercizio e Bilancio Sociale congiuntamente esaminati, è stato assegnato a COOP ADRIATICA S.C. di Villanova di Castenaso (BO) che lo ha vinto per la terza volta dal 2008. • Alla cooperativa CADIAI di Bologna, inoltre, è stato assegnato per il secondo anno consecutivo il Premio Speciale “Donne al lavoro in Cooperativa”. La cerimonia di premiazione sarà presieduta da Mauro Lusetti, presidente di Legacoop Nazionale, da Enea Mazzoli presidente della Giuria, da Gianni Bragaglia, presidente di AIRCES, ai quali si affiancheranno per la consegna del premio speciale “Donne al lavoro in cooperativa”: Dora Iacobelli, presidente della Commissione Pari Opportunità di Legacoop e Maurizio Finicelli presidente di Ria Grant Thornton. Anche l’edizione 2014 del Premio QF è stata riservata alle sole cooperative Legacoop; resta forte la convinzione che questa apprezzata iniziativa debba essere estesa quanto prima a tutte le Cooperative dell’Alleanza e contribuire alla valorizzazione dell’informativa societaria di tutte le Cooperative. La Giuria del Premio è composta da Enea Mazzoli (UNIPOLIS) Presidente, Aldo Soldi (Coopfond), Gianni Bragaglia (AIRCES), Mauro Gori (Legacoop), Claudio Travaglini (Università di Bologna) e Lorenzo Zambotto, Segretario. La consegna dei riconoscimenti alle Cooperative vincitrici del Premio Quadrofedele 2014 ai migliori bilanci d’Esercizio e Sociale delle Cooperative aderenti a Legacoop ha concluso i lavori della seconda giornata del 39°Congresso Nazionale di Legacoop. Al premio QF 2014, giunto alla 16^ edizione, organizzato da AIRCES (Associazione Italiana Revisori Legali nell’Economia Sociale) con il patrocinio di Legacoop, il contributo di Coopfond e il supporto tecnico della FERPI, organizzatrice dell’Oscar dei Bilanci, hanno partecipato n. 33 cooperative di cui n. 17 per il Bilancio d’Esercizio, n. 2 per il Bilancio Sociale e n.14 per entrambi i bilanci. Dal premio al miglior BILANCIO D’ESERCIZIO realizzato nel 1999, si sono susseguiti, nell’anno successivo il premio al miglior BILAN- Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 10 GIOVEDÌ 18 DICEMBRE Lusetti-Padoan, “Quattro direttrici di grande interesse per lo sviluppo della cooperazione” Crescita e occupazione. Devono essere queste le priorità anche per l’Europa. E al centro dell’attenzione sono state poste grazie all’azione del Governo italiano nel corso del semestre di presidenza europea. “Il semestre di presidenza italiana ha posto al centro dell’attenzione la nostra idea di fondo, ovvero che dopo anni di crisi profonda la priorità dovevano essere crescita e occupazione”. LO ha spiegato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan intervenendo all’ultima tavola rotonda del 39° Congresso di Legacoop nazionale. “Si può fare da subito qualcosa di importante – ha proseguito il Ministro – per selezionare progetti meritevoli di finanziamento: il nostro Paese ha preparato progetti per 40 milioni e quando decollerà il Piano Junker avrà un effetto moltiplicatore”. Il ministro Padoan ha poi analizzato le influenze sull’economia italiana della crisi del rublo, delle turbolenze in Grecia (“non c’è alcun rischio di contagio”) e del prezzo del petrolio. “Abbiamo resistito meglio a questo lungo periodo di crisi, pur con grandi differenziazioni interne – ha spiegato il presidente Mauro Lusetti – ciò che diceva il Ministro sul possibile rilancio degli investimenti sulle infrastrutture apre spiraglio anche per il nostro settore costruzioni. Il fatto di aver resistito meglio, anche bruciando patrimoni, è un elemento che ha consentito di tenere insieme tante comunità”. “Per il futuro – ha proseguito Lusetti - la messa in sicurezza del territorio, la sussidiarietà rispetto a uno Stato non più in grado di mantenere l’universalità dei servizi, la valorizzazione della cultura e dell’enogastronomia, la gestione dei beni comuni sono filoni di sviluppo che ci interessano in modo particolare. Dobbiamo affrontare il problema della crescita. Nel rapporto con il mercato locale non serve, ma se assume una dimensione internazionale occorre rafforzare le dimensioni anche attraverso reti e consorzi”. “Unipol – ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo Carlo Cimbri – per dimensione e capillarità è un’azienda-Paese, i suoi destini sono legati a filo doppio a quelli dell’Italia. Quando cade il rating del Paese cade anche il nostro. Noi cerchiamo concretamente di continuare a investire in Italia. Ad esempio, se è vero che ogni famiglia spende oggi, in media, 1000 euro per garantirsi prestazioni sanitarie, mettendo a sistema la domanda possiamo garantire più prestazioni a prezzi inferiori”. “Per i workers buyout – ha spiegato la vicepresidente di Coopfond Eleonora Vanni – abbiamo lavorato senza la presunzione che passando da un titolare a una cooperativa potessero cambiare le cose, analizzando la qualità dei progetti. Noi partiamo dalla convinzione che il lavoro si crea così, non con la finanza. Serve un ecosistema cooperante per sostenere la rinascita del lavoro”. Continua >> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 11 SALUTI Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica In occasione del trentanovesimo congresso della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue, desidero esprimere il mio apprezzamento ai Membri degli organismi direttivi e ai rappresentati delle Associazioni per il costante impegno dedicato al rafforzamento del Sistema economico e imprenditoriale del nostro paese. Nel corso dei suoi centosettant'anni di vita, il movimento cooperativo ha profondamente influenzato lo sviluppo sociale dell'Italia e dell'Europa, innestando nel processo di modernizzazione dell'attività produttiva il pieno rispetto per i Principi della dignità del lavoro, della centralità della per- Dirk J. Lehnhoff Presidente di Cooperatives Europe Cari cooperatori, Stiamo attraversando un’era di profondo cambiamento e ancora non sappiamo dove essa ci porterà. Per molti questa situazione porta con sé sensazioni di ansia e paura di fronte al futuro. Per quasi un decennio l’Europa ha attraversato un duro periodo, tanto dal punto di vista economico quanto da quello sociale; e purtroppo non si intravede ancora una vera luce in fondo al tunnel. Una situazione preoccupante questa, che porta molti a perdere fiducia in un futuro di un’Europa unita. Quo vadis Europa? Al contempo, la creazione di un comune spazio economico e politico europeo, assieme alla spinta alla globalizzazione, hanno fatto cadere barriere e creato opportunità di con- Primo piano ACI sona E della compartecipazione responsabile alla vita dell'impresa. Un'eredità preziosa che deve impegnare l'intero settore a proseguire nel raggiungimento degli obiettivi di coesione sociale Propri della cooperazione con la maggiore determinazione e l'urgenza Richieste dall'attuale congiuntura economica, in cui il rischio di Spinte disgregatrici e' più facile a manifestarsi,. Il processo di unificazione intrapreso dalle diverse componenti del Movimento cooperativo per la costituzione di una sola grande Alleanza delle Cooperative Italiane deve essere pertanto fortemente apprezzato e incoraggiato. In questo spirito, invio a lei, gentile Presidente, alle autorità presenti, ai delegati e a tutti i convenuti il mio.partecipe saluto e augurio di buon lavoro. Giorgio Napolitano tatto e di scambio idee senza precedenti nella storia umana. Ma dove si collocano le cooperative in tutto questo? E in che direzione vogliamo andare? Sono domande cruciali che dobbiamo porre a noi stessi. Saluto con stima gli sforzi che state realizzando con questo Congresso, che si propone di cercare una direzione indirizzando questioni fondamentali, ma in particolare indirizzando tali questioni in maniera positiva. Ci troviamo di fronte molte sfide e talvolta alcune grandi illusioni, ma non perderemo mai la fiducia e continueremo a cercare soluzioni ai bisogni e alle paure dei nostri membri. In qualità di presidente di Cooperatives Europe mi sono impegnato a costruire una casa per le cooperative in Europa insieme a voi. Il movimento cooperativo italiano ha radici solide e un ruolo importante da giocare per costruire questa dimensione europea. Insieme a voi vogliamo battere nuove strade di scam- Legacoop Settori bio e collaborazione in Europa, per sviluppare il modello cooperativo europeo, per promuoverlo e difenderlo con chi stabilisce le politiche in Europa. Vogliamo esplorare nuovi campi di sviluppo cooperativo in Europa, e lavorare per accrescere ulteriormente la professionalità del nostro approccio. Il movimento cooperativo ha iniziato questa grandiosa avventura verso la costruzione di un’organizzazione di rappresentanza unificata, l’Alleanza delle Cooperative Italiane. Vi auguro di continuare con gran forza, apertura e soprattutto grande senso di cooperazione questo processo. Cooperatives Europe è dalla vostra parte, e insieme a voi lavora in Europa per promuovere le cause cooperative e per celebrare la potenza dell’essere e del lavorare insieme. Mando a tutti voi i miei più cari saluti, e colgo l’occasione per augurarvi buone feste e un buon 2015, che sia ricco di scambi, con voi, in Europa. Territori Imprese Sondaggio 12 >> Alleanza Cooperative Imola ALLEANZA COOPERATIVE IMOLA Progetto “Diventare Grandi – Scegliere la Scuola” Nell’ambito di iniziative rivolte ai giovani onde sempre più qualificare il nostro tessuto economico ed in particolare reperire le competenze e le professionalità necessarie al sistema produttivo locale tra le risorse umane ivi residenti, Unindustria Bologna Delegazione Imolese e Alleanza delle Cooperative Italiane di Imola, desiderano realizzare, per il nono anno, uno strumento di orientamento scolastico a supporto degli alunni delle classi seconda e terza delle scuole secondarie di primo grado del Circondario Imolese, che si apprestano a scegliere il loro percorso formativo. L’obiettivo che ci si pone è quindi quello di accompagnare i ragazzi prossimi alla conclusione di una prima fase di istruzione nella scelta del proseguo del loro ciclo di studi. In questa importante momento occorre infatti a nostro giudizio soppesare desideri ed attitudini ma allo stesso tempo, riteniamo non si possa prescindere dalla conoscenza delle opportunità lavorative espresse dal territorio. Il progetto, come per le precedenti edizioni, vede il supporto delle istituzioni pubbliche, quali i dieci Comuni del Circondario Imolese, Nuovo Circondario Imolese, Cisst/t – Centro Integrato Servizi Scuola/Territorio, Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna ed Ufficio Scolastico Regionale, attraverso la concessione di un patrocinio non oneroso. Vede inoltre il diretto coinvolgimento dei dirigenti scolastici e dei docenti preposti all’orientamento scolastico dei vari istituti del territorio, onde creare un più stretto rapporto tra mondo della scuola e mondo del lavoro per, insieme, valorizzare le competenze e sviluppare professionalità coerenti con le necessità del tessuto economico locale sensibilizzando i ragazzi al tema del lavoro. Abbiamo quindi coinvolto le nostre imprese aderenti affinché mettessero a disposizione degli studenti del circondario, non solo i profili professionali di cui necessitano, ma anche tutte le informazioni ritenute utili sulle Primo piano ACI Legacoop Settori loro aziende e sulle concrete possibilità di lavoro, sulle politiche di valorizzazione del merito e sul contributo economico e sociale che le nostre imprese apportano al territorio in termini diretti ed indiretti. Il prodotto studiato e messo a disposizione consiste quindi in un sito internet www.diventaregrandiimola.it , che vuole sempre più assumere la funzione di vero e proprio portale sull’orientamento, suddiviso in sezioni ove gli studenti, le loro famiglie e le scuole potranno visionare interviste a lavoratori di imprese aderenti, atte alla conoscenza delle varie professionalità presenti e dei percorsi formativi svolti dai lavoratori coinvolti, consultare le schede dettagliate dell’offerta formativa proposta dai vari istituti superiori del territorio, e prendere atto di alcuni dati economici tratti da fonti ufficiali sulle tipologie di imprese presenti e sulle esigenze professionali espresse dal territorio. Si è poi pensato di inserire anche un test gioco per i ragazzi onde verificare in maniera scherzosa l’utilità e l’efficacia di quanto visto e letto. Tutto ciò al fine di offrire un contributo il più concreto possibile, che accompagni il ragazzo nella fase dell’orientamento scolastico favorendo il dialogo ed il confronto nel contesto scolastico e nelle rispettive famiglie. Questo progetto rientra infatti nel percorso di orientamento previsto dal Ciss/t – Centro Integrato Servizi Scuola/Territorio e viene quindi utilizzato anche in ambito scolastico quale strumento di supporto e accompagnamento alle varie iniziative di orientamento scolastico. I docenti infatti programmano nelle diverse classi la presentazione del sito e la visione delle clip e del materiale in esso contenuto, invitandoci, al confronto con gli alunni e le rispettive famiglie, per soddisfare le diverse curiosità rispetto al mondo economico. A completamento del progetto sono poi previste visite guidate presso le aziende del territorio, ritenute sia dai docenti che dai ragazzi stessi, un ulteriore concreto momento di conoscenza di ciò che avviene nel mondo del lavoro, che a quell’età è ancora qualcosa di molto lontano dal loro quotidiano e pertanto di difficile immaginazione e comprensione. Novità della corrente edizione il concorso a Territori Imprese Sondaggio 13 premi proposto ai ragazzi con il quale si vuole richiamare l’attenzione sullo slogan filo conduttore di tutte le nove edizioni del progetto “Diventare Grandi”. Così ogni classe 2A e 3A delle Scuole Secondarie di Primo grado del Circondario Imolese è chiamata a realizzare un qualsiasi elaborato, una poesia, un tema, un disegno, un dipinto, una canzone, un video, un qualsiasi prodotto creativo che risponda alla do- Primo piano ACI manda “Cosa significa Diventare Grandi”? Potranno partecipare sia singoli individui che gruppi, previa iscrizione, che dovrà avvenire tra il 10 Novembre e il 1 Dicembre 2014. Le adesioni dovranno essere inviate via e-mail all’indirizzo: [email protected] allegando l’apposita scheda di iscrizione, scaricabile dal sito, debitamente compilata e sottoscritta. Gli elaborati dovranno poi essere inviati alla Legacoop Settori stessa mail o consegnati a mano presso la sede di Unindustria Bologna Delegazione Imolese entro e non oltre il 23 Dicembre 2014. Una apposita giuria decreterà i vincitori che verranno proclamati in occasione di un evento pubblico ancora da organizzarsi e calendarizzarsi ma che comunque si svolgerà entro e non oltre il 23 Gennaio 2015 Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Legacoop 14 LEGACOOP Cooperativa 29 Giugno, l’impegno per salvaguardare i posti di lavoro Legacoop, insieme al CNS (Consorzio nazionale Servizi), ha incontrato i nuovi rappresentanti legali delle cooperative del gruppo “29 Giugno” nominati dal Tribunale. L’incontro è avvenuto in un clima di reciproca collaborazione. L’intento in queste ore è quello di salvaguardare i posti di lavoro e i servizi che le imprese, coinvolte dalle indagini a causa dell’operato dei loro dirigenti, svolgono per la città. I nuovi rappresentanti legali hanno informato Legacoop che per il Tribunale c’è perfetta continuità lavorativa e che quindi il lavoro delle cooperative continua in tutti i servizi in cui sono presenti. Non è in discussione la qualità e il lavoro svolto dalla cooperativa che deve continuare. Gli ex dirigenti faranno i conti con la giustizia, le cooperative andranno avanti. Legacoop si è messa a disposizione dei nuovi rappresentanti legali per dare la massima collaborazione in questa fase delicata di riorganizzazione delle imprese. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Settori >> Cooperative di Comunità 15 COOPERATIVE DI COMUNITÀ A Suvereto la cooperativa che valorizza il paese Si chiamerà Cooperativa di Suvereto (LI), frutto di un progetto, previsto dal programma elettorale di Assemblea popolare, già sperimentato da anni in piccole realtà come Suvereto, sotto la supervisione di Legacoop, che si propone di valorizzare ancora di più la realtà turistica del paese, far fronte alla crisi occupazionale e valorizzare le risorse del territorio. Così venerdì 12 dicembre nella sede di Assemblea popolare è svolta la presentazione pubblica dello statuto della coop e, contemporaneamente, è stata richiesta la disponibilità volontaria a ricoprire il ruolo di socio fondatore che dovrà presenziare il giorno dell’atto notarile. «Il ruolo dei soci fondatori è fondamentale – dice una nota di Assemblea popolare – perché sono loro a eleggere, in seno, gli amministratori della cooperativa per i primi 5 anni». Nel ricordare che la costituzione della cooperativa di paese era uno dei punti fondamentali del programma di Assemblea popolare, vengono poi elencati i principi generali che saranno portati in approvazione nel corso dell’evento pubblico: la cooperativa sarà a mutualità prevalente e adotterà le norme della società a responsabilità limitata (srl); la cooperativa potrà svolgere illimitata attività con Primo piano ACI Legacoop Settori l’unica preclusione di non entrare in concorrenza con altra attività analoga già presente nel Comune di Suvereto. La cooperativa sarà amministrata da un consiglio di amministrazione formato da 7/11 soci nominati, in prima occasione, dai soci costituenti; il presidente, il vicepresidente ed eventualmente il segretario saranno nominati con lo stesso metodo; gli amministratori rimarranno in carica per 3/5 anni, con decisione spettante dall’assemblea dei soci, con possibilità di conferma; la quota minima (prevista dalla legge) per diventare socio utente o socio lavoratore sarà di 25 euro; l’assemblea avrà la facoltà di destinare la prevalenza degli utili della cooperativa in progetti in favore dei cittadini di Suvereto. «Proprio questa ultima prerogativa – dice la nota di Assemblea popolare – renderà la cooperativa diversa da qualsiasi altra società presente sul territorio. La cooperativa di Suvereto avrà infatti come esplicito obiettivo quello di produrre vantaggi a favore della comunità alla quale i soci promotori appartengono o eleggono come propria, obiettivo che sarà perseguito attraverso la produzione di beni e servizi per incidere in modo stabile su aspetti fondamentali della qualità della vita sociale ed economica». Fonte Il Tirreno http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2014/12/11/news/nasce-lacooperativa-che-valorizza-il-paese-1.10478 066 Territori Imprese Sondaggio Territori >> Napoli 16 NAPOLI Cibosprecato,deMagistrisaccordo con Legacoop per recuperarlo Il 15 dicembre il sindaco di Napoli de Magistris ha sottoscritto con il presidente di Legacoop Campania, Mario Catalano un accordo di collaborazione per la lotta alla malnutrizione ed allo spreco alimentare. L’accordo, nato su proposta dell’assessore al welfare e alla sanità, Roberta Gaeta, e dell’assessore allo sviluppo, Enrico Panini si colloca nell’ambito delle iniziative legate ad Expo 2015. Napoli, infatti, intende affrontare la lotta agli sprechi alimentari In Italia si buttano 76 Primo piano ACI Legacoop Settori chili di cibo per ogni cittadino all’anno: un terzo del cibo prodotto finisce nella spazzatura e la percentuale di spreco alimentare è pari a quasi un punto percentuale di PIL. Il 60% di cittadini ammette di buttare cibo almeno una volta alla settimana. Con la firma si inaugura la collaborazione fra Caritas, Banco alimentare,comune, reti della distribuzione nella gestione e nell’utilizzo delle derrate alimentari. Si inizierà con incontri informativi destinati a supermercati, discount ed esercizi della rete Unicoop Tirreno, e non solo: una sorta di corso di formazione sulla lotta allo spreco alimentare e sulle modalità di raccolta e distribuzione degli alimenti in eccesso. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Cir Food 17 CIR FOOD >> CPL Concordia Si aggiudica la ristorazione di Expo 2015 >> COOP I servizi di ristorazione dell’Esposizione Universale di Milano dell’anno prossimo sono finiti in mano reggiana. A vincere l’appalto è stata infatti Cir Food, l’azienda nata nel ’92 dalla fusione fra le cooperative di ristorazione di Reggio Emilia. Una gran bella notizia, se si pensa all’importanza della manifestazione e alla quantità di persone che visiteranno i padiglioni dell’Expo. La notizia dell’affidamento dell’appalto a Cir Food è stata illustrata il 18 dicembre a Milano nel corso di una conferenza stampa all’Expo Gate. Vi hanno partecipato parte i vertici di Cir, a partire dalla presidente Chiara Nasi, e il commissario unico di Expo Milano 2015 Giuseppe Sala. L’anno scorso Cir Food ha prodotto oltre 75 milioni di pasti, con un fatturato di 490 milioni di euro. I dipendenti sono 10.700 e fra loro ci sono 1.200 cuochi. Rita Mantovani di Cir Fodd spiega la preparazione dei pasti per le diete speciali destinate alle mense scolastiche, nell’ambito dei 14 mila pasti giornalieri predisposti per le scuole della provincia di Reggio Emilia (video di Enrico Rossi) Durante i sei mesi dell’Expo 2015 sono previsti in arrivo nell’area fieristica di Milano 24 milioni di visitatori e sarà necessaria l’erogazione di 26 milioni di pasti. Una fiumana di persone che si aggireranno per il quartiere creato ad hoc e che dovranno essere rifocillate. La coop reggiana sarà concessionaria ufficiale del servizio di ristorazione per l’Esposizione universale di Milano. I dettagli dell’appalto saranno presentati giovedì in pompa magna con una conferenza stampa tenuta dal commissario unico dell’Expo, Giuseppe Sala. Sono previsti 13 milioni di pasti totali nei 55 giorni di picco (weekend e festivi) in cui si stimano 250mila visitatori al giorni. Altri 13 milioni nei 129 giorni non di picco durante i quali si stimano circa 90mila visitatori al giorno. Numeri che dovranno essere confermati durante l’esposizione che partirà il primo maggio 2015 e si concluderà il 30 ottobre del 2015. Per far fronte alla domanda dell’Expo sono previste circa 140 unità di ristorazione >> Cotabo >> Coop Il Cerchio >> Unicoop Firenze >> PostModernissimo >> Formula Ambiente >> Cadiai >> Cadiai >> Coop Estense >> Latteria di Cameri >> Coop Castel Monte >> COOSS >> Itaca Primo piano ACI Legacoop Settori per un totale di 60mila metri quadri che saranno gestite per il 40% da Expo e il resto dai paesi partecipanti. I servizi verranno affidati a più operatori specializzati: tra questi rientra quindi Cir food, che potrà guardare con fiducia al futuro che potrebbe segnare un boom nei conti del prossimo anno. CPL CONCORDIA Premia il risparmio energetico della pubblica amministrazione CPL Concordia premia le amministrazioni pubbliche attente al risparmio energetico. Secondo le indicazioni contenute nel Piano d’Azione italiano per l’Efficienza Energetica 2014, infatti, i dati di risparmio progressivi previsti al 2020 si attestano a oltre 458 GigaWattora a livello nazionale. “Il Gruppo CPL Concordia negli ultimi due anni ha gestito energia per circa 100 Pubbliche Amministrazioni, generando e certificando risparmi energetici per 1,7 GigaWattora elettrici e oltre 3,6 milioni di metri cubi di gas, facendo risparmiare alle PA quasi 3,5 Milioni di Euro”, ha dichiarato il Presidente di CPL Concordia Roberto Casari. Gli enti pubblici che hanno affidato a CPL CONCORDIA i servizi energetici sono risultati vincitori del premio nazionale “Best Practice patrimoni Pubblici” al Forum PA di Roma nelle ultime 3 edizioni. La prima edizione del premio “Innovazione ed efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione” è stata vinta dal Comune di Zola Predosa (BO) il cui programma di risparmio energetico nell’illuminazione pubblica ha previsto lavori di riqualificazione di oltre 2500 punti luce (con l’installazione di oltre 1000 punti luce a LED, i restanti a sodio alta pressione, tutti controllati a distanza con sistemi a controllo punto - punto). L’evento si è tenuto a Bologna presso l’Auditorium Ducati alla presenza di rappresentanti Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 delle istituzioni Attilio Raimondi (Servizio Politiche energetiche Regione Emilia Romagna), Stefano Caliandro (Consigliere Regionale Emilia Romagna), Riccardo Malagoli (Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bologna), Raffaele Donini (segretario provinciale del PD), Luca Prandini (Sindaco di Concordia) e delle Amministrazioni selezionate per il premio: oltre al Comune di Zola Predosa, i rappresentanti dei Comuni di Budrio (BO), Castelnuovo Rangone (MO), Jolanda di Savoia (FE), Mesola (FE) e la Provincia di Modena. Per la selezione delle best practices sono stati chiamati Claudio Domenicali (Amministratore Delegato Ducati Motor Holding S.p.A.), Davide Tabarelli (Presidente Nomisma Energia), Roberta Zanaboni (Studio Associato Zanaboni), Alessandro Rossi (Politiche Energetiche ANCI Emilia Romagna), Piergabriele Andreoli (Direttore AEES di Modena), Clarita Honorati Consonni (ENEA). Il progetto vincente Il ricorso al LED prevede consumi energetici più bassi ed è più tutelante dal punto di vista dell’inquinamento luminoso. L’intervento realizzato è stato finalizzato al miglioramento dell’efficienza energetica, alla messa in sicurezza degli impianti, alla riduzione dell’inquinamento luminoso e all’ottimizzazione della gestione tecnica ed economica attraverso l’utilizzo di sistemi di telecontrollo o telegestione. Nel dettaglio, gli interventi sono stati mirati ad ottenere il risparmio attraverso la riduzione di potenza delle lampade, mediante la sostituzione dei corpi illuminanti di vecchia concezione (mercurio o ioduri metallici) con lampade e corpi ad alto rendimento (quali LED e sodio ad alta pressione), ma anche tramite l’introduzione di stabilizzatori di tensione per la regolazione dei flussi energetici dotati di telecontrollo e temporizzatori astronomici, Primo piano ACI al fine di sfruttare al massimo la residua luminosità di crepuscolo e quella anticipata dall’aurora. Questo intervento ha consentito di risparmiare ogni anno 144 TEP (Tonnellate Equivalenti di petrolio) per un totale di 1872 TEP nei 13 anni di durata della concessione. Ciò significa che nell’atmosfera si è evitata l’emissione di 4400 tonnellate di CO2 per l’intero periodo di gestione. Le ragioni del Premio “Giacomo Venturi” Il Primo Premio “Giacomo Venturi” per l’innovazione e l’efficienza energetica nelle Pubbliche Amministrazioni nasce dalle attività che hanno visto CPL CONCORDIA sempre più impegnata nell’efficientamento degli impianti energetici: uno sviluppo costante di prodotti e servizi incentivato grazie al riscontro delle Pubbliche Amministrazioni che hanno potuto constatare i risultati della riqualificazione energetica in termini di risparmio economico ed ambientale. L’intitolazione a Giacomo Venturi, vicepresidente della Provincia di Bologna recentemente scomparso, intende ricordare questa figura di giovane amministratore che si è adoperato dentro le istituzioni pubbliche per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Anche la scelta della location non è casuale: da 15 anni infatti CPL CONCORDIA è Fornitore Ufficiale Ducati Motors per i servizi di Global Service (conduzione impianti, riscaldamento, condizionamento, building automation, ecc.) dell’intero stabilimento di Borgo Panigale. COTABO #smartaxi, il sistema evoluto per la gestione del trasporto persone nuto all’auditorium Telecom Italia di piazza VIII Agosto, ai rappresentanti delle cooperative associate al Consorzio Nazionale Trasporto Persone, la struttura nazionale che associa alcune tra le principali realtà del panorama italiano del radio taxi. Obiettivo del meeting è stato quello di far conoscere ai principali operatori del settore le potenzialità del sistema #Smartaxi, una soluzione che potrà essere adottata da tutte le cooperative che hanno necessità di aumentare l’efficienza interna e offrire maggiori servizi, a parità di costi, ai propri utenti. #Smartaxi consente, tra l’altro, il miglioramento del sistema di assegnazione delle corse. “Le migliaia di persone che ogni giorno salgono su un taxi Cotabo hanno visto i tablet installati sulle auto, i Pos per il pagamento con le carte elettroniche di ogni tipo, i sistemi di rendicontazione delle corse. Sono alcune parti, le più evidenti, di #Smartaxi – commenta il presidente di Cotabo Riccardo Carboni – Naturalmente dietro c’è molto lavoro, tanta intelligenza e creatività e sistemi tecnologici avanzati che consentono ai nostri soci di lavorare meglio e a noi di migliorare il servizio di trasporto persone nel territorio. Cotabo ha imboccato da anni la via dell’innovazione, #Smartaxi è il nostro fiore all’occhiello, frutto di anni di lavoro; è un sistema che non può essere considerato solo come un’innovazione tecnologica perché è destinato a rivoluzionare il settore del trasporto persone dal punto di vista dell’offerta. Un cambiamento sempre più necessario per stare con efficienza sul mercato e al passo con la concorrenza. Non siamo ancora in grado di valutare fino in fondo l’impatto che avrà questo sistema nel settore del trasporto persone, quello che è certo è #Smartaxi è il sistema più evoluto sul mercato per la gestione del cosiddetto dispatching: assegnazione delle corse tramite Centrale radio taxi, gestione dei sistemi di pagamento, gestione della rendicontazione e dell’invio delle fatture mensili agli utenti abbonati. Un sistema già integrato con la App TaxiClick e con le sue versioni per pc e web. #Smartaxi, sviluppato da Cotabo con Telecom Italia, Ingenico e la spagnola Taxitronic è stato presentato il 15 dicembre a Bologna, nel corso di un meeting che si è te- Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 che Cotabo sarà protagonista del cambiamento che si innescherà”. Con la disponibilità sul mercato del sistema #Smartaxi, le centrali radio taxi maggiori potranno gestire i servizi di assegnazione delle corse in altri territori, nei quali, per problemi dimensionali o di costo, le società locali non hanno, o non sono in grado di garantire, un servizio efficiente o sulle 24 ore. La gestione potrà avvenire anche solo per alcune fasce orarie della giornata, in particolare nella fascia notturna quando il numero di corse effettuate è minore e, per le società di gestione del servizio, diventa prioritaria la riduzione di costi fissi. “#Smartaxi è un progetto strategico per il futuro di Cotabo. Quando, assieme ai nostri partner, abbiamo cominciato ad ideare e testare il sistema – commenta il direttore generale di Cotabo, Marco Benni - ci siamo resi subito conto che non avevamo a che fare solo con un cambiamento tecnologico, ma con una innovazione che inciderà profondamente sul sistema di trasporto persone in Italia. Con le potenzialità di questo sistema – continua Benni – non è difficile immaginare che nei prossimi anni il dispatching delle corse potrà essere gestito da pochi punti sul territorio nazionale. Non è più necessario che ogni cooperativa o società abbia la sua mini o media centrale radio taxi, quel servizio potrà essere fornito, non in competizione ma in collaborazione, da un operatore specializzato in modo più efficiente di quanto possa fare, ad esempio, una piccola realtà cooperativa. Con #Smartaxi si riducono i costi, si migliora il servizio e, di conseguenza, si presidia il mercato. Cotabo vuole essere protagonista del cambiamento anticipando e contrastando anche soluzioni non regolamentate grazie soprattutto ai forti investimenti in innovazione fatti negli ultimi anni. Siamo la dimostrazione che il cambiamento e l’innovazione creano nuove opportunità di sviluppo sul mercato mentre la sterile opposizione al rinnovamento può essere letale per l’impresa – conclude il direttore di Cotabo – Cotabo e quanto avvenuto negli ultimi anni nella realtà bolognese, sono la dimostrazione che innovazione tecnologica e di servizio possono garantire lavoro per i soci e crescita per la cooperativa, anche in un mercato che, in futuro, sarà diverso da come lo abbiamo conosciuto”. Primo piano ACI COOP Inaccettabile associare il nostro marchio a attività illegali Coop ritiene inaccettabile il comportamento di alcuni organi di informazione che confondono ruoli e funzioni della prima catena della distribuzione italiana con soggetti a lei estranei e colpevoli di attività criminali. “Siamo tra coloro che ogni giorno si battono con più determinazione per il rispetto assoluto della legalità nelle filiere agroalimentari e nella distribuzione commerciale fronteggiando anche episodi di concorrenza sleale -dichiara Marco Pedroni Presidente Coop Italia - Riteniamo grave e diffamatorio essere avvicinati in modo più o meno ambiguo a attività di carattere criminale come sta emergendo in alcuni organi di informazione”. “Diffidiamo chi intende gettare fango su di noi in modo gratuito -continua Pedroni- e intraprenderemo azioni legali a tutela dei 55.000 dipendenti, delle oltre 100 imprese che operano sotto il nostro marchio e degli 8 milioni di soci”. COOP IL CERCHIO Apertura del Ponte Sanguinario a Spoleto Valorizzare il patrimonio culturale e artistico della città attraverso percorsi di inclusione sociale. È stato presentato l’11 dicembre, nella Sala dello Spagna di Palazzo comunale, il progetto per la realizzazione di percorsi di volontariato relativi alla valorizzazione di beni culturali che riguarderà, a partire dal 23 dicembre, l’apertura del Ponte Sanguinario. Frutto della collaborazione tra il Comune di Spoleto e la Cooperativa Sociale “Il Cerchio” con la presenza del Presidente Serenella Legacoop Settori Banconi, il progetto garantirà l’apertura del monumento nei weekend (venerdì, sabato e domenica) e nei festivi, dalle ore 10 alle 12:30 e dalle 15 alle 17, grazie alla presenza delle persone ospiti della residenza “Le Ville”, che si trova in piazza della Vittoria ed è gestita direttamente dalla Cooperativa Il Cerchio. “Si tratta di un percorso che mira a valorizzare il nostro patrimonio artistico e monumentale, rendendo visitabili luoghi che, come il Ponte Sanguinario, non sono ad oggi pienamente fruibili – ha dichiarato il vicesindaco Maria Elena Bececco nel corso della conferenza stampa – dando grande valore all’inclusione sociale attraverso la partecipazione attiva degli ospiti della residenza “Le Ville” che, in qualità di accompagnatori, permetteranno l’apertura in orari certi per tutto il periodo invernale”. In particolare saranno due le persone (Loredana Camuzzi e Giorgio Fagotti) che, oltre a garantire l’apertura del Ponte Sanguinario accompagnando spoletini e turisti nella visita, forniranno loro le schede informative predisposte dalla Direzione Cultura e Turismo del Comune. In vista della prossima apertura del 23 dicembre, l’A.Se. effettuerà degli interventi di sistemazione nell’area circostante il monumento, mentre l’edicola Conti e la gelateria Yogopaz, per rendere maggiormente visibile il punto di ingresso al Ponte Sanguinario, che la VUS avrà il compito di pulire quotidianamente, metteranno a disposizione le proprie fioriere durante tutto il periodo invernale. “Il protocollo d’intesa che abbiamo firmato con la Cooperativa Il Cerchio – ha aggiunto il vicesindaco Bececco – riguarda, più in generale, la valorizzazione del patrimonio culturale della città. Ciò significa che, dopo il primo periodo e valutato il successo dell’iniziativa, niente vieta di poter ampliare la collaborazione includendo nel progetto anche altri monumenti”. Sul punto è intervenuto il dirigente della Direzione Cultura e Turismo Sandro Frontalini:”La valorizzazione dei beni culturali passa anche attraverso forme di collaborazione come quella che abbiamo avviato con la Cooperativa Il Cerchio. Entro Pasqua, grazie ai progetti attivati tramite il Servizio Civile Nazionale, garantiremo l’apertura anche della Chiesa SS. Giovanni e Paolo e, proprio Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 in questi giorni, stiamo ragionando con l’UNITRE per rendere possibili le visite al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti. Abbiamo un albo dei volontari, quindi questo tipo di collaborazioni possono essere attivate, su progetti specifici, sia con le associazioni che con singoli cittadini”. Presente anche il Presidente del Lions Club Spoleto Giuseppe Cerasuolo:”L’intervento di recupero che, come Lions, finanziammo circa 20 anni fa, mirava proprio a rendere fruibile il Ponte Sanguinario. Accogliamo con grande piacere questa collaborazione non solo perché permette di far conoscere un monumento meraviglioso della nostra città, ma anche per l’alto valore sociale che porta con sé”. Fonte: Comune di Spoleto UNICOOP FIRENZE Tonnellate di solidarietà Oltre 76 tonnellate di prodotti alimentari raccolti nel primo fine settimana di dicembre in soli 39 supermercati. L’appuntamento si è rinnovato anche il 13 e 14 in 61 punti vendita. Unicoop Firenze contribuirà con centomila euro di prodotti a marchio Coop Oltre 76 tonnellate di prodotti donati: positivo il risultato della raccolta alimentare straordinaria nel primo fine settimana di Primo piano ACI dicembre, considerando anche che erano coinvolti solo trentanove degli ottantotto punti vendita che aderiscono all’iniziativa realizzata da Unicoop Firenze in accordo con Caritas, le sezioni soci e il mondo del volontariato sensibile a questo tema. Con l’appuntamento del 13 e 14 dicembre che ha interessato 61 punti vendita l’obiettivo auspicato è quello di superare le 200 tonnellate di prodotti alimentari di prima necessità da destinare alla Caritas e alle associazioni di volontariato del territorio. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito al raggiungimento di questo primo risultato: soci, clienti e i molti volontari mobilitati su tutto il territorio regionale. Nel complesso i due fine settimana di raccolta hanno coinvolto oltre 80 supermercati, e ben 2000 volontari. La cooperativa contribuirà con centomila euro di prodotti a marchio Coop, integrando quelli donati con altri prodotti con scadenza più breve, ma fondamentali per le mense che si occupano di accoglienza, come per esempio i formaggi. Un contributo che corrisponde a circa tre grandi camion pieni di merce. Nella foto da sinistra: Alessandro Martini, direttore Caritas Firenze; Renato Burigana, presidente Sezione Soci Firenze Nord Est; Giulio Bani, vicepresidente del Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze, Claudio Vanni, responsabile Relazioni Esterne Unicoop Firenze; Cristina Giachi, vicesindaco Comune di Firenze; e alcune socie volontarie. Firenze Coop via Cimabue, 6/12/2014 Unicoop Firenze si occupa da anni direttamente dell’emergenza alimentare che oggi coinvolge sempre più persone e famiglie, complice la grave crisi economica che attraversiamo, e lo fa con il progetto Buon fine, con i prodotti buoni che non sono commerciabili, distribuiti alle associazioni di volontariato e di solidarietà. Ma sosteniene anche iniziative specifiche, come per esempio l’Emporio Caritas di Prato, oppure, con la Fondazione Il Cuore si scioglie riempiendo di prodotti di prima necessità ben due Tir da inviare alle Caritas di varie province, com’è avvenuto l’agosto scorso. Dal 2013 Unicoop Firenze ha un piano di raccolte alimentari articolato nei vari punti vendita, più volte durante l’anno. Negli ultimi mesi sono state raccolte e distribuite, nei territori delle sette province dove ope- Legacoop Settori riamo, circa 180 tonnellate di prodotti di prima necessità. A questi poi si aggiungono i prodotti raccolti nei dieci supermercati lo scorso 29 novembre, giornata della colletta alimentare. POSTMODERNISMO È ora realtà, tutto pronto per la stagione inaugurale Il centro storico di Perugia ha un nuovo cinema. Il PostModernissimo, ambizioso progetto che ha coinvolto gli antichi spazi del Modernissimo d’Essai riportandoli in vita dopo la chiusura nel 2000, è pronto a inaugurare una stagione di cinema e arte che coinvolge l’intera realtà cittadina in un progetto senza precedenti. La struttura, che si trova in Via del Carmine, nel cuore dell’animato contesto di Via della Viola, prevede due sale principali: la Sala Donati - dedicata alla famiglia che più di ogni altre ha creduto in questo progetto da 159 posti e la Sala Visconti da 54. Entrambe attrezzate con proiettori 4K di ultima generazione, regaleranno agli spettatori una visione di livello superiore e una programmazione cinematografica dove convivranno le più interessanti novità del panorama mondiale, gli inediti in Italia, i titoli d’essai e tutto quel che in passato ha faticato a trovare spazio nelle altre sale della regione. Particolare cura è stata dedicata anche alla TerzaSala che, come la terza pagina di un quotidiano, è dedicata alla ricerca, alle retrospettive e agli approfondimenti sull’immagine in movimento. Dopo una prima inaugurazione riservata agli oltre 700 soci e raisers che hanno contribuito attivamente alla realizzazione del progetto - organizzata per martedì 16 di- Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 cembre, data del trentaseiesimo anniversario dell’inaugurazione del Modernissimo d’Essai di Serena Donati - le porte si apriranno per tutti giovedì 18. Sugli schermi subito una prima uscita di livello di un regista più che affermato, David Fincher con il suo Gone girl - L’amore bugiardo, e l’esclusiva per Perugia della più recente fatica di uno dei giovani cineasti più interessanti del panorama mondiale, il canadese Xavier Dolan con Mommy, vincitore del Premio della Giuria allo scorso festival di Cannes. Partono subito anche le rassegne come KinderKino, il momento pensato per gli spettatori più giovani del PostModernissimo, con Un gatto a Parigi di Michel Gondry. In programma da qui alla fine dell’anno, nella TerzaSala, ci saranno anche i film Is the man who is tall happy? An animated conversation with Noam Chomsky e Frank, oltre ad una retrospettiva su Xavier Dolan, regista ancora inspiegabilmente inedito in Italia. La sala principale del PostModernissimo ospiterà anche un’esclusiva stagione teatrale e concertistica, sia con proposte legate al mondo del cinema (dalle sonorizzazioni live di film fino a spettacoli dedicati ai più influenti protagonisti della settima arte) che con eventi di livello internazionale realizzate in sinergia con altre realtà del settore già attive a Perugia. Tra i primi appuntamenti, la sonorizzazione live del film di Hitchcock Blackmail, organizzata con il British Film Institute in anteprima italiana (22 dicembre) e lo spettacolo di David Riondino che andrà in scena a gennaio inaugurando la rassegna teatrale curata per PostModernissimo dall’attore perugino Francesco Rossini. Subito attivo - con le installazioni ambientali di Francesco Ciavaglioli e Michele Santi - anche lo spazio espositivo Waiting Room che ospiterà ciclicamente diversi artisti, con l’obiettivo di dar voce a chi difficilmente ha trovato i giusti spazi per mostrare il proprio talento. Il PostModernissimo sarà anche un luogo di incontro e condivisione, con un piccolo Bistrò che verrà gestito in collaborazione con realtà del territorio come l’azienda biologica Il Lombrico Felice, la rete dei Vignaioli Resistenti umbri ed altre eccellenze in grado di offrire prodotti legati alla tradizione e al territorio. Primo piano ACI Cuore del progetto è l’Anonima Impresa Sociale Società Cooperativa, fondata da quattro perugini con esperienze importanti nel settore della cultura, del cinema e dello spettacolo: Giacomo Caldarelli, Ivan Frenguelli, Andrea Mincigrucci e Andrea Frenguelli. Insieme a loro una folta schiera di “soci sostenitori” che hanno aderito con entusiasmo alla campagna di azionariato diffuso inaugurata a fine agosto: quasi 100 persone hanno deciso di partecipare attivamente al progetto, sostenendolo con una quota di 100€ e diventando così parte attiva del PostModernissimo. Il crowdfunding, la raccolta fondi, ha coinvolto in poco più di 3 mesi oltre 600 persone, con quasi 1000 biglietti omaggio già assegnati. Una chiara dimostrazione che il primo cinema di comunità italiano è sorto nella città giusta, pronta a sostenere con forza un progetto volto a promuovere una nuova idea di arte e società, di formazione e partecipazione nel cuore del centro storico. C’è ancora tempo fino al 31 dicembre 2014 per sostenere l’iniziativa attraverso il crowdfunding mentre il tesseramento continuerà per permettere a tutti di accedere ai vantaggi riservati ai soci. Ulteriori informazioni e il programma dettagliato sono disponibili sul sito www.postmodernissimo.com FORMULA AMBIENTE Delibera all’unanimità l’esclusione delle cooperative sotto inchiesta L’assemblea del Consorzio Formula Ambiente, convocata il 15 dicembre presso la sede di Cesena, ha condiviso all’unanimità l’esclusione dalla compagine sociale delle cooperative “Coop. 29 giugno coop. sociale Onlus”, “29 giugno Servizi soc. coop. di produzione e lavoro” e “Formula Sociale soc. coop. integrata a r.l. Onlus” proposta dal presidente Maurizio Franchini Il consiglio di amministrazione ha quindi escluso i tre soci coinvolti nell’inchiesta e l’assemblea ha provveduto a revocare i consiglieri Alessandra Garrone e Carlo Maria Guarany, che erano stati eletti in rappresentanza di tali società. Il cda risulta ora formato da Maurizio Franchini (presidente), Barbara Legacoop Settori Piccirilli (vicepresidente) e Ivan Casadei (consigliere). L’Assemblea ha inoltre preso atto della decadenza del sindaco revisore Paolo Di Ninno, anch’egli coinvolto dalla inchiesta romana.Al suo posto è stato nominato il revisore contabile Alberto Spada di Cesena. I soci esclusi - tutti assenti in assemblea hanno ora 60 giorni di tempo per presentare opposizione di fronte a un collegio arbitrale, come previsto dallo statuto sociale. All’assemblea odierna erano presenti 17 soci cooperatori, in rappresentanza di 24 voti ed 1 socio finanziatore in rappresentanza di 5 voti, risultano assenti 6 soci cooperatori in rappresentanza di 9 voti. L’assemblea è stata costituita con il 76,31% dei voti complessivi CADIAI “ComeTe”, la rete interregionale per aiutare le famiglie Una rete interregionale per offrire assistenza domiciliare o in struttura alle famiglie e alle imprese che vogliono puntare sul welfare aziendale. Dalla collaborazione di 10 Cooperative sociali operanti in Emilia-Romagna, Marche,Abruzzo,Veneto e Friuli Venezia Giulia nasce la rete di servizi ComeTe in grado di dare una soluzione personalizzata di assistenza a 360°: dall’assistente di base a domicilio all’accoglienza in struttura, dai percorsi educativi individualizzati a consulenze professionali specialistiche. Il progetto, presentato al Congresso Nazionale di Legacoop in corso a Roma, è stato inizialmente messo a punto per rispondere ad una esigenza di welfare aziendale di una grande Cooperativa di consumatori per poi renderlo disponibile a tutti, sia privati, sia aziende. CADIAI, presente a Bologna e provincia, gestore del call center del numero verde unico (800 50 20 81) è la capofila del percorso che ha coinvolto altre realtà sulla base dell’espe- Territori Imprese Sondaggio Imprese 22 rienza maturata sul proprio territorio nel corso degli ultimi anni. Il risultato è una rete di cooperative in grado di far fronte alle esigenze di assistenza di un ambito territoriale che si estende nella fascia adriatica dal Friuli Venezia Giulia all’Abruzzo. Le cooperative sociali che hanno aderito sono: Azalea di Verona, CAD cooperativa sociale per le provincie di Forlì-Cesena e Rimini, CIDAS che opera a Ferrara e in Veneto, il Consorzio SGS con sede a Lanciano ed operativo in Abruzzo, ITACA che opera nel Friuli Venezia Giulia, Labirinto Cooperativa Sociale che opera nel territorio della Provincia di Pesaro e Urbino, Opengroup di Bologna, SEACOOP di Imola, Zerocento che opera nella provincia di Ravenna. La rete - ha spiegato Franca Guglielmetti, Presidente CADIAI e della Rete ComeTe, nel presentare il progetto - si propone di accrescere la capacità innovativa e la competitività delle imprese aderenti consentendo loro di sviluppare l’offerta di servizio ai privati; di welfare aziendale verso clienti nazionali; nonché di ampliare i canali di promozione attraverso la partnership progettuale con mutue e fondi previdenziali. L’obiettivo finale - ha sottolineato Guglielmetti - è di favorire la diffusione di un approccio sempre più innovativo e di qualità elevata in risposta ai bisogni di un mercato di crescente complessità, nell’attuale contesto di crisi economica e sociale e di riduzione delle risorse pubbliche. Nello specifico, ComeTe offre un servizio personalizzato a seconda delle diverse esigenze sul piano sanitario, assistenziale, riabilitativo ed educativo. Da qui la proposta di un’offerta modulare che possa adattarsi alle singole necessità e la disponibilità della figura del Care Manager che, recandosi a domicilio, ha lo scopo di aiutare le famiglie e/o le aziende a scegliere un servizio “tagliato” su misura. Il servizio si declina in diversi tipi di offerta: dai servizi professionali e di assistenza generica alle famiglie a domicilio ai servizi residenziali fino agli appartamenti protetti. Il tutto all’interno di un percorso in cui famiglie ed utenti sono supportati nell’orientamento alla rete dei servizi, pubblici e privati, ricevendo informazioni sui diritti delle persone, sui servizi e le facilitazioni esistenti e sulle procedure da seguire. L’accordo di rete è stato sottoscritto da tutti i partner il 2 dicembre scorso. Primo piano ACI CADIAI Natale solidale per la cooperativa Anche quest’anno il Natale di CADIAI è solidale. Per la quarta volta, la cooperativa sociale bolognese ha infatti proposto a tutti i dipendenti e ai soci di fare i regali natalizi con i prodotti di Libera Terra, ossia provenienti da una delle strutture produttive collocate nei terreni confiscati alle mafie. Prodotti buoni due volte perché da una parte sono fatti con cura e derivano da materie prime di altissima qualità, dall’altra hanno un valore simbolico molto elevato. Promuovendo il GAS (Gruppo d’Acquisto Solidale), CADIAI ha voluto dare un contribuito concreto alle diverse cooperative legate all’Associazione simbolo della lotta contro le mafie. Un’iniziativa che già negli anni precedenti ha ottenuto un grande successo e che ha consentito di raccogliere fondi da destinare a chi, ogni giorno, promuove la cultura della legalità. COOP ESTENSE Il supermercato di Carpi Sigonio (Mo) certificato LEED GOLD Il supermercato Coop Estense di Carpi Sigonio, inaugurato a novembre 2013 in provincia di Modena, ha guadagnato ad ottobre 2014 la prestigiosa certificazione LEED for Retail 2009 livello Gold. LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) è il protocollo più diffuso a livello mondiale sugli edifici a basso impatto ambientale e certifica le nuove costruzioni o ristrutturazioni che presentano le migliori soluzioni di risparmio energetico, comfort e vivibilità degli ambienti. Legacoop Settori Il supermercato Coop di Carpi Sigonio è il primo negozio della grande distribuzione ad ottenere questo importante risultato in Italia e il secondo in Europa. La direzione tecnica di Coop Estense ha voluto dare al punto vendita un carattere fortemente improntato alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico, adempiendo ai seguenti obiettivi: realizzare un edificio a basso impatto ambientale; aumentare il comfort e la vivibilità interna per clienti e lavoratori; ridurre i costi di gestione rispetto ad analoghi punti vendita, mantenendo lo stesso livello di qualità e servizio. Obiettivi raggiunti in pieno, come dimostra il conseguimento della certificazione ad un anno dall’apertura da parte dell’ente certificatore, l’ U.S. Green Building Council (USGBC), che ha tenuto sotto controllo le performance energetiche e i consumi dell’edificio a seconda del clima e dei vari periodi dell’anno, una valutazione a 360 gradi che tiene conto del risparmio energetico e idrico, della riduzione delle emissioni di CO2, del comfort e della vivibilità degli ambienti interni e dell’impiego di materiali a basso impatto ambientale. La valutazione si traduce in un punteggio, che consiste nella somma dei crediti che l’edificio ha raggiunto in sette aree tematiche: sustainable sites, water efficiency, Energy & atmosphere, material & resources, indoor environmental quality, innovation, regional priority credits. Con il punteggio di 65, Carpi Sigonio si aggiudica la certificazione LEED livello GOLD, la più alta dopo la platinum. Attenzione all’ambiente Tra le principali innovazioni, una settantina di cosiddetti solar tube, ovvero una sorta di cannocchiali che proiettano all’interno del punto vendita la luce naturale senza dispersione termica ed evitando l’effetto serra che si avrebbe con una copertura in vetro. I ricambi d’aria automatici quando il livello di anidride carbonica oltrepassa i limiti. I banchi frigo coperti, i cui motori alimentano con l’energia residua il sistema di riscaldamento e di raffrescamento. Il forte isolamento termico dell’edificio, ottenuto grazie al triplo vetro della facciata e alla lana di roccia stesa sul perimetro e sulla copertura in legno del supermercato. Ancora, le guaine bianche riflettenti posizionate sul tetto capaci di respingere il 93% dei raggi ultravioletti, Territori Imprese Sondaggio Imprese 23 dimezzando l’assorbimento di calore e contribuendo all’abbattimento dei consumi di questa struttura dall’anima verde. All’interno del negozio funzionerà poi un impianto di illuminazione dimerizzato, in gran parte a led, che compensa la luce naturale prodotta dal sole. Sempre per abbattere i consumi, lo stesso format costruttivo è stato progettato più basso di circa mezzo metro rispetto ai supermercati più recenti: ne consegue un ridimensionamento di circa 2.500 metri cubi, che consente un risparmio di materiali e di energia per la climatizzazione degli ambienti. Su due pareti interne, per una superficie di circa 100 mq, trova poi spazio un giardino verticale. Oltre alla componente estetica, le pareti verdi svolgono una funzione fono assorbente, di pulizia del pulviscolo atmosferico e, attraverso la fotosintesi clorofilliana, di sottrazione di CO2, offrendo ossigeno all’ambiente. LATTERIA DI CAMERI Celebrati cent’anni di lavoro Coop nata il 24 febbraio 1914 da un gruppo di allevatori, nonostante la guerra: ora sono 19 i soci, 300 quintali di latte conferiti ogni giorno Cent’anni di gorgonzola: ieri mattina la Latteria sociale di Cameri ha celebrato un secolo di formaggi di qualità. La cooperativa di allevatori si è costituita il 24 febbraio 1914 con «70 soci e 252 bovine», ha attraversato con il suo lavoro costante il ’900 e ha già affrontato anche un pezzo del nuovo millennio, guardando sempre avanti. Una delle ultime novità è l’ampliamento della zona dedicata alla stagionatura, passata da una capacità di 20 a 30 mila forme. Il passo compiuto allora, quando in Europa scoppiava la Prima Guerra Mondiale, fu importante: nacque nel centro del paese, in via Primo piano ACI San Francesco, un luogo in cui si poteva collaborare, condividere sogni e preoccupazioni. E’ ancora oggi la più antica cooperativa per la produzione di formaggi di tutto il Piemonte.A quei tempi fu un’occasione per aumentare la produzione del latte e migliorare il proprio reddito. Dal 1965 la sede si è trasferita in via per Novara 67, all’esterno dell’area urbana, per poter costruire uno stabilimento per la stagionatura interna, un’innovazione per l’epoca. Ora i soci sono 19, per un totale di 300 quintali di latte conferiti ogni giorno: può contare su 25 dipendenti e un fatturato che, nel 2013, ha superato i 7 milioni di euro. Una realtà in crescita, anche grazie ad alcune peculiarità: il gorgonzola si produce ancora con la lavorazione manuale, stagionandolo su assi di legno. Ma non c’è solo il gorgonzola, che resta il fiore all’occhiello. La Latteria propone anche una vasta gamma di formaggi come il taleggio e i caprini, a cui si è aggiunto di recente anche un erborinato di capra sia dolce sia piccante. Festa con il vice ministro «Abbiamo atteso questo periodo dell’anno per celebrare il secolo di vita - spiega il direttore della cooperativa Giampiero Mellone per riuscire a concludere la stesura del volume “1914-2014. Cent’anni di latteria, una storia di imprenditoria e coraggio”. Racconta tutto il nostro percorso». Ieri il presidente Fiorenzo Rossino ha aperto le celebrazioni, poi la presentazione del libro. Presenti anche il viceministro alle Politiche agricole Andrea Olivero, il presidente nazionale di Fedagri Giorgio Mercuri e quello regionale Tommaso Mario Abrate, soci e clienti. Fonte http://www.lastampa.it/2014/12/14/edizioni/novara/latteria-di-cameri-centanni-dilavoro-dedicati-al-gorgonzola-sYIsjpz3e1Or6r qVIa87gP/pagina.html COOPCASTEL MONTE Tra numeri in crescita ed impegni per il futuro È stato presentato la scorsa settimana il “Rapporto Sociale 2012/2013” della cooperativa sociale onlus Castel Monte di Montebelluna (Treviso), realtà neoassociata a Legacoop Veneto che nel territorio della Legacoop Settori Marca si occupa di assistenza sociosanitaria, sanità ed educazione all’infanzia tramite la gestione di asili nido. Da oltre vent’anni la cooperativa (di tipo A e B) coniuga con professionalità l’impresa sociale con l’attività di cura e dedizione verso gli altri, affrontando le nuove sfide poste dal presente, oggi in primo luogo connesse alla crisi e ai nuovi terreni in cui il welfare è chiamato a confrontarsi e a innovarsi. «La rendicontazione sociale per noi è importante - afferma il presidente Giuseppe Possagnolo - e la consideriamo uno strumento di trasparenza, responsabilità e informazione mirata verso i nostri soci e collaboratori». Positivo il trend emergente dai dati degli anni di riferimento: il fatturato è aumentato da 8.217.441 di euro nel 2012 a 8.803.048 nel 2013, così come il numero di soci lavoratori, in maggioranza donne, passato da 236 (sempre nel 2012) a 284 nel corso dell’anno seguente; in crescita considerevole anche il capitale sociale, salito dai 271.400 euro nel 2012 a 332.600 euro nel 2013. Numeri che dicono la “tenuta” della cooperativa in questi anni di crisi (in cui anche la Castel Monte ha dovuto resistere ai ritardi di pagamento del pubblico), ma pure la sua capacità di farvi fronte mettendo in campo azioni strategiche. Tra queste, senz’altro, il percorso di fusione per incorporazione (divenuto effettivo il 1 agosto 2014) con le cooperative Rispetto Castel Monte e S.I.Cu.R.I.: ciò ha consentito di abbattere i costi tutelando comunque i diritti dei lavoratori e senza intaccare la qualità dei servizi verso i clienti, pazienti e ospiti delle strutture. Risponde all’urgenza di innovazione sociale, sentita fortemente dalla cooperativa, anche la decisione di dar vita a tre “distretti per il welfare e la sussidiarietà sociale”, che nei territori di loro rispettiva competenza geografica promuovono nuovi progetti (in tema di salute e benessere delle persone, gestione dei beni pubblici sociali di pubblica utilità e gestione dell’habitat e del territorio) insieme a realtà del mondo del non profit, del volontariato, dell’associazionismo e della cittadinanza attiva: «L’obiettivo è svolgere un ruolo proattivo per e nei territori, contribuendo a realizzare il nuovo modello di welfare community e di utilizzo/riutilizzo Territori Imprese Sondaggio Imprese 24 dei beni sociali pubblici». Così Possagnolo, che parlando delle future prospettive spiega: «Stiamo adeguando l’organizzazione del gruppo dirigente alla realtà che cambia, attuando un progetto di crescita che parte dal risanamento e orienta lo sviluppo verso nuove aree di mercato, specie nel privato, e nello stesso tempo difende e potenzia il nostro ruolo nel sistema sociosanitario pubblico. La crisi non cancella i bisogni delle persone, anzi purtroppo li accentua e la diminuzione della copertura del welfare pubblico prospetta nuovi spazi di intervento e un nuovo mercato». con i risultati più significativi delle sei edizioni del premio, elaborati in base alle informazioni di natura quantitativa e qualitativa contenute nei prospetti e nei documenti descrittivi di bilancio, realizzata dall’Osservatorio dei bilanci aziendali, nato quattro anni fa dalla collaborazione fra le tre Università delle Marche coinvolte. ITACA Punta sul protagonismo dei soci COOSS Miglior bilancio di marca 2014 E’ la cooperativa sociale Cooss onlus di Ancona ad aggiudicarsi quest’anno il primato nella categoria “Miglior bilancio di esercizio redatto secondo i principi contabili nazionali”, assegnato da “Bilanci di Marca” 2014, la sesta edizione del premio promosso dalle Università di Urbino, Ancona e Macerata per la migliore redazione dei bilanci aziendali 2013 delle Marche, che si è svolto nella città ducale. Coos si è piazzata davanti a Multiservizi Spa di Ancona e Cariaggi Lanificio Spa di Cagli (Pu). Il primo posto nella categoria “Miglior bilancio d’esercizio redatto secondo i principi internazionali” è andato a Clabo Group Srl di Jesi (An) mentre il “Miglior bilancio consolidato redatto secondo i principi internazionali” è quello di Biesse Spa di Pesaro. Il premio per il “Miglior bilancio per le imprese di minori dimensioni di ogni provincia” è stato vinto da Duna Srl di Falconara Marittima (An), Eurocot Spa di San Benedetto del Tronto (Ap), Nuova Simonelli Spa di Macerata, Marinelli Prefabbricati Srl, di Pesaro, Daino Shoes Srl di Rapagnano (Fm). Il campione analizzato è stato di più 400 imprese, scelte in base alle caratteristiche dimensionali e alla loro sede legale nel territorio regionale. La consegna dei riconoscimenti è stata preceduta dall’illustrazione della metodologia adottata per la costruzione del campione e per l’assegnazione dei premi. E’ stata anche presentata un’analisi economico-finanziaria dei bilanci Primo piano ACI Assemblee separate nei diversi territori in cui la Cooperativa Itaca opera per accorciare le distanze, non solo chilometriche, per avvicinare il dialogo e il confronto lasciando che l’Assemblea generale possa raccogliere con più precisione la portata – qualitativa e quantitativa – delle ricchezze di Itaca soprattutto in termini di relazioni, rimettendole in un’efficace prospettiva di sviluppo. I soci e le socie della Cooperativa sociale Itaca hanno approvato nei giorni scorsi a Pordenone la possibilità di organizzare assemblee separate e anche in videoconferenza. Se la partecipazione alla vita della Cooperativa la si vuole leggere in base al vivace e a tratti frizzante dibattito assembleare, non si può non essere fiduciosi per il futuro: “buon segno – è il commento della presidente della Coop sociale friulana, Orietta Antonini -, abbiamo socie e soci molti attenti agli strumenti e alle modalità di partecipazione”. Il 10 dicembre scorso, nella Sala congressi “G. Zuliani” della Fiera di Pordenone, si è tenuta infatti una partecipata Assemblea generale straordinaria della Cooperativa sociale Itaca. All’ordine del giorno principalmente la modifica dello Statuto Sociale con l’ipotesi di Assemblee separate che precedessero l’Assemblea Legacoop Settori generale dei delegati, ma anche di introdurre la partecipazione alle Assemblee in videoconferenza. Proposte entrambe approvate. In discussione c’era l’articolo 19 bis sull’istituzione delle Assemblee separate. D’ora in poi, almeno fino a quando l’Assemblea Generale non si pronuncerà diversamente, Itaca avrà la facoltà di far precedere l’Assemblea generale da Assemblee separate. Come queste funzionino è presto detto. I soci di Itaca verranno raggruppati in più sezioni, in base alle aree geografiche in cui sono domiciliati almeno 50 soci lavoratori. Avranno diritto di voto all’Assemblea separata che verrà loro indicata (in base all’area di domicilio) e potranno partecipare all’Assemblea generale ma senza diritto di voto (se non espressamente delegati). Sarà onere degli amministratori in carica stabilire quante singole Assemblee separate verranno convocate, stesso discorso per il luogo di convocazione, l’impegno è quello di tenere assicurare la più ampia partecipazione possibile dei soci. Da evidenziare il fatto che l’Assemblea separata sarà ritenuta valida qualunque sia il numero dei soci partecipanti. Ogni Assemblea separata eleggerà tra i soci presenti alla stessa (in proporzione di uno a dieci o frazioni di dieci) i delegati che poi dovranno partecipare (in rappresentanza dei soci intervenuti ad ogni Assemblea separata) all’Assemblea generale, i delegati resteranno in carica solamente per una Assemblea generale. L’Assemblea generale delibererà così grazie ai voti dei soci delegati dalle singole Assemblee separate: ogni delegato esprimerà un numero di voti corrispondente a quello dei soci che lo hanno designato nell’Assemblea separata. “Realizzando Assemblee separate, in cui si nominano i delegati che portano all’Assemblea generale l’esito delle discussioni in termini numerici e valutativi, affideremo così deleghe dense di consapevole protagonismo. Porremo al centro – conclude la presidente Orietta Antonini - non solo i temi specifici ma anche quelli più ampi di carattere sociale, economico e valoriale che necessitano di essere affrontati anche con richieste di impegno politico da parte delle istituzioni che ruotano al nostro mondo cooperativo”. Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 25 OSSERVATORIO SWG Sfiduciata l’alleanza tra cooperative e politica Negli ultimi due anni la fiducia nelle imprese cooperative ha subìto un forte calo, ma è comunque più elevata di quella riposta nelle imprese di capitali. Per la maggioranza degli italiani, le cooperative sono attuali, efficaci e affidabili, ma anche deboli burocratiche, e troppo legate alla politica. Primo piano ACI Legacoop Settori La fiducia nelle imprese cooperative è molto più elevata che nelle aziende(+19%). Giudizio guadagnato anche attraverso il ruolo di prima linea giocato nella prima parte della crisi. La capacità di intervenire dove lo stato e la famiglia non arrivano più, di sostenere l’occupazione a partire dalle fasce più colpite (giovani e donne in primis), ma anche di far fronte alle necessità quotidiane attraverso il calmieramento dei prezzi dei beni primari da parte della grande distribuzione. Tuttavia, negli ultimi due anni, questa fidu- Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 26 cia ha subìto un brusco peggioramento ( 12%), soprattutto in merito alle attese nei confronti di chi guida il mondo cooperativo ( -14%). Molto più ripido di quello subìto dalle imprese di capitali, questo calo è di certo legato all’elevatissima fiducia registrata fino al 2012 e al generale crollo delle aspettative nei confronti della classe dirigente nel suo complesso. Merita però osservare alcuni percepiti punti di forza e di debolezza. L’immagine della cooperative nella popolazione è di elevata attualità (51%), efficacia (50%) e affidabilità (49%), ma sempre più esse vengono viste anche come molto burocratiche (29%), deboli (27%) e, soprattutto, troppo dipendenti dalla politica (41%). In particolare, il 70% della popolazione ritiene che le cooperative siano molto a abbastanza legate alla politica e, nella maggioranza dei casi, giudicano questo legame negativamente (64%). Nonostante il contatto diretto con la politica sia stato il canale tradizionale per dare continuità al lavoro di molte cooperative, questo viene visto dai cittadini come un freno e un punto debole. Qualcosa che inibisce la concorrenza pulita, la fiducia nella capacità della cooperazione di portare una ventata di novità e innovazione, di contribuire a tra- Primo piano ACI ghettare la stagnante economia italiana verso l’agognata ricrescita. NOTA INFORMATIVA: Rilevazione effettuata da SWG tra il 6 e il 12 settembre 2014 tramite sondaggio CATI + CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 2.000 soggetti. Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio
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