LEZIONE 25

Macroeconomia
Laura Vici
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www.lauravici.com/macroeconomia
LEZIONE 25
Rimini, 28 novembre 2014
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Macroeconomia
La combinazione di politiche fiscali
e di cambio
Come ridurre il
disavanzo
commerciale senza
variare la
produzione?
Per ridurre il disavanzo
commerciale senza
variare la produzione, il
governo deve operare
un deprezzamento e
ridurre la spesa
pubblica.
Macroeconomia
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1
La combinazione di politiche fiscali
e di cambio
In generale, quando le autorità si pongono N obiettivi (es.
bilancia commerciale in pareggio, aumento della
produzione, ecc.), necessitano di almeno N strumenti
(tasso di cambio, imposte, spesa pubblica, moneta, ecc.)
– Teorema di Tinbergen e Teorema di Rouché Capelli –
Macroeconomia
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Uno sguardo alla dinamica: la curva J
È possibile che un deprezzamento causi un peggioramento
iniziale della bilancia commerciale:  diminuisce , ma né X né IM
si aggiustano in misura significativa, generando così una
riduzione delle esportazioni nette, X-IM/ .
Successivamente, gli effetti di una variazione dei prezzi relativi,
sia delle esportazioni sia delle importazioni, si rafforzano. Le
esportazioni aumentano e le importazioni diminuiscono.
Se la condizione di Marshall-Lerner alla fine è soddisfatta, la
variazione delle esportazioni e delle importazioni diventa più
forte dell’effetto negativo sui prezzi, e l’effetto finale sarà un
miglioramento di NX.
Macroeconomia
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Uno sguardo alla dinamica: la curva J
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Macroeconomia
Risparmio, investimento e disavanzo
commerciale
Partendo dalla condizione di equilibrio:
Y  C  I  G  IM /   X
Sottraendo C+T da entrambi i lati e ricordando che S=Y-C-T,
otteniamo:
S  I  G  T  IM /   X
Usando la definizione di esportazioni nette e riordinando i
termini, otteniamo:
NX  S  (T  G )  I
Un avanzo commerciale corrisponde a un eccesso di
risparmio sull’investimento. Un disavanzo commerciale
corrisponde, invece, a un eccesso di investimento sul
risparmio.
Macroeconomia
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3
Risparmio, investimento e disavanzo
commerciale
• Un aumento dell’investimento deve riflettersi in un aumento
del risparmio privato, del risparmio pubblico o in un
peggioramento del saldo commerciale.
• Un aumento del disavanzo di bilancio deve riflettersi in un
aumento del risparmio privato, in una riduzione
dell’investimento o in un peggioramento del saldo commerciale.
• Un paese con un alto tasso di risparmio, pubblico o privato,
deve avere o un elevato tasso di investimento o un significativo
avanzo commerciale.
Macroeconomia
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Approfondimento: Il disavanzo commerciale
statunitense: origini e implicazioni
• Negli Stati Uniti, dalla metà degli
anni Novanta, esportazioni e
importazioni hanno seguito
andamenti divergenti: IM/PIL ha
continuato ad aumentare, mentre
X/PIL è rimasto più o meno
costante  il disavanzo
commerciale degli Stati Uniti è
aumentato di continuo.
• Il disavanzo del conto corrente è
ancora più elevato
• Gli Stati Uniti devono prendere a
prestito dal resto del mondo
• Cosa ha prodotto disavanzi così
elevati relativi alla bilancia
commerciale e di conto corrente?
Cosa implicano disavanzi così
elevati?
Macroeconomia
Importazioni
Esportazioni
X/Y e IM/Y dal 1990 in USA
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Risparmio, investimento e disavanzo
commerciale
Tre fattori hanno prodotto tale disavanzo commerciale e il
disavanzo di conto corrente in USA:
1. L’elevato tasso di crescita degli Stati Uniti dalla metà
degli anni Novanta rispetto al tasso di crescita dei suoi
partner commerciali.
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Macroeconomia
Risparmio, investimento e disavanzo
commerciale
2. Forti cambiamenti delle esportazioni e delle
importazioni che non dipendono né da variazioni della
produzione, né da variazioni del tasso di cambio.
3. Il continuo apprezzamento reale dei beni statunitensi.
Nel 2002 il dollaro ha
cominciato a deprezzarsi
ma a causa di ritardi di
aggiustamento nelle
quantità (curva J), il deficit
commerciale ha continuato
ad aumentare.
Macroeconomia
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Risparmio, investimento e disavanzo
commerciale
•
•
In termini di risparmio e investimento, l’aumento del deficit
commerciale deriva principalmente dalla diminuzione del
rapporto risparmio/PIL, dovuto fondamentalmente al calo
del risparmio privato (↓S/Y).
Il rapporto deficit pubblico/PIL è rimasto pressoché
costante dal 1996 al 2006
NX  S  (T  G )  I
Macroeconomia
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Risparmio, investimento e disavanzo
commerciale
Che cosa ci si aspetta succederà?
• A parità di ε e di tassi di crescita relativi, il deficit
commerciale e di conto corrente non possono cancellarsi
naturalmente.
• I paesi non possono sostenere un elevato disavanzo
commerciale e di conto corrente all’infinito… quindi
–
–
–
I disavanzi commerciale e di conto corrente americano dovranno
essere ridotti nel tempo
Forse questo richiederà un deprezzamento reale (stime di ↓ε del
20%-40%)
Questo deprezzamento si manifesterà quando gli investitori stranieri
non vorranno più prestare un ammontare pari al disavanzo di conto
corrente
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Risparmio, investimento e disavanzo
commerciale
Tale deprezzamento potrebbe ridurre il disavanzo commerciale e
aumentare esageratamente la domanda e la produzione.
Per evitare ciò si potrebbe adottare una politica fiscale restrittiva, tale
da ridurre anche il grande disavanzo pubblico degli Stati Uniti.
Un deprezzamento reale graduale e un’appropriata stretta fiscale
potrebbero supportare una crescita sostenuta e una riduzione del
disavanzo commerciale.
Tuttavia, questa soluzione potrebbe ridurre la produzione di molti Paesi
che esportano in USA.
Pertanto, per ridurre gradualmente il disavanzo commerciale
statunitense sarà necessaria una combinazione di ↓ε e politica fiscale
sia negli Stati Uniti sia all’estero, non facile da formulare.
Macroeconomia
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Produzione, tasso di interesse
e tasso di cambio
Macroeconomia
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Produzione, tasso di interesse
e tasso di cambio
Di cosa ci occuperemo:
 Equilibrio nel mercato dei beni
 Equilibrio nei mercati finanziari e dei cambi
 Il modello di Mundell-Fleming: la produzione d’equilibrio, il
tasso di interesse e il tasso di cambio
http://www.polorimini.unibo.it/Polo+Rimini/Laurea+ad+honorem.htm
 Il ruolo della politica economica con cambi flessibili
 Il ruolo della politica economica con cambi fissi
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Macroeconomia
L’equilibrio del mercato dei beni
L’equilibrio nel mercato dei beni sarà dato dalla seguente
equazione:
Y  C (Y  T )  I (Y , r )  G  IM (Y ,  ) /   X (Y ,  )
(  , )
(  )
(  , )
(  , )
*
In equilibrio, la produzione deve uguagliare la domanda di beni
nazionali, la quale è data da:
• consumo, C, che dipende positivamente dal reddito
disponibile, Y-T;
• investimento, I, che dipende positivamente dalla produzione Y
e negativamente dal tasso di interesse reale, r;
• spesa pubblica, G, che è considerata esogena;
• quantità delle importazioni, IM, che dipende positivamente
dalla produzione Y e dal tasso di cambio reale. Per ottenere il
valore in termini nazionali va diviso per il tasso di cambio reale
• esportazioni, X, che dipendono positivamente dalla
produzione estera, Y*, e negativamente dal tasso di cambio
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reale.
Macroeconomia
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L’equilibrio del mercato dei beni
Per semplicità possiamo scrivere:
NX (Y , Y ,  )  X (Y ,  )  IM (Y ,  ) / 
*
*
dove NX indica le esportazioni nette.
Riscriviamo la condizione di equilibrio come:
Y  C (Y  T )  I (Y , r )  G  NX (Y , Y ,  )
(  )
(  , )
  
*
(supponendo che la condizione di Marshal-Lerner sia
verificata)
Macroeconomia
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L’equilibrio del mercato dei beni
Un aumento del tasso di interesse reale genera una
riduzione della spesa per investimenti, e quindi una
riduzione della domanda di beni nazionali. Attraverso il
moltiplicatore, questo conduce a una diminuzione della
produzione.
Un aumento del tasso di cambio reale provoca uno
spostamento della domanda a favore dei beni esteri e
quindi un calo delle esportazioni nette. La riduzione delle
esportazioni nette fa diminuire la domanda e la
produzione attraverso il moltiplicatore.
Macroeconomia
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L’equilibrio del mercato dei beni
Introduciamo due semplificazioni:
• il livello dei prezzi nazionali ed estero è esogeno: il
tasso di cambio nominale e reale si muovono assieme
P  P*  E  
• assenza di inflazione, effettiva e attesa, in quanto i livelli
dei prezzi sono dati
e 0r i
Con queste semplificazioni, possiamo scrivere:
Y  C (Y  T )  I (Y , i )  G  NX (Y , Y , E )
(  )
(  , )
   
*
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Macroeconomia
L’equilibrio dei mercati finanziari
La condizione di uguaglianza tra domanda e offerta di
moneta è espressa come:
M
 YL(i )
P
Passando da un contesto di economia chiusa a un
contesto di economia aperta, non si modifica la relazione
di equilibrio sul mercato della moneta.
Macroeconomia
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La scelta tra titoli nazionali
e titoli esteri
Affinché in equilibrio siano detenuti dal pubblico sia i titoli
nazionali sia i titoli esteri, essi devono garantire lo stesso
tasso di rendimento atteso, quindi deve essere soddisfatta
la seguente condizione di arbitraggio:
(1  it )  (1  it* )
Et
Ete1
Moltiplicando entrambi i lati per Eet+1 e riorganizzando i
termini si ottiene:
1 i
E 
t
t
1 i
*
E
e
t 1
t
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Macroeconomia
La scelta tra titoli nazionali
e titoli esteri
Da cui segue:
E
1 i
E
1 i
e
*
Il tasso di cambio corrente dipende dal tasso di interesse
nominale, dal tasso di interesse estero e dal tasso di cambio
atteso:
• un aumento del tasso di interesse interno provoca un
aumento del tasso di cambio;
• un aumento del tasso di interesse estero provoca una
riduzione del tasso di cambio;
• un aumento del tasso di cambio atteso porta a un aumento
del tasso di cambio corrente.
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La scelta tra titoli nazionali
e titoli esteri
Relazione tra il tasso di
interesse e il tasso di
cambio descritta dalla
parità dei tassi di
interesse.
Un maggior tasso di
interesse comporta un
maggior tasso di
cambio, cioè un
apprezzamento.
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