Macroeconomia Laura Vici [email protected] www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 25 Rimini, 28 novembre 2014 412 Macroeconomia La combinazione di politiche fiscali e di cambio Come ridurre il disavanzo commerciale senza variare la produzione? Per ridurre il disavanzo commerciale senza variare la produzione, il governo deve operare un deprezzamento e ridurre la spesa pubblica. Macroeconomia 413 1 La combinazione di politiche fiscali e di cambio In generale, quando le autorità si pongono N obiettivi (es. bilancia commerciale in pareggio, aumento della produzione, ecc.), necessitano di almeno N strumenti (tasso di cambio, imposte, spesa pubblica, moneta, ecc.) – Teorema di Tinbergen e Teorema di Rouché Capelli – Macroeconomia 414 Uno sguardo alla dinamica: la curva J È possibile che un deprezzamento causi un peggioramento iniziale della bilancia commerciale: diminuisce , ma né X né IM si aggiustano in misura significativa, generando così una riduzione delle esportazioni nette, X-IM/ . Successivamente, gli effetti di una variazione dei prezzi relativi, sia delle esportazioni sia delle importazioni, si rafforzano. Le esportazioni aumentano e le importazioni diminuiscono. Se la condizione di Marshall-Lerner alla fine è soddisfatta, la variazione delle esportazioni e delle importazioni diventa più forte dell’effetto negativo sui prezzi, e l’effetto finale sarà un miglioramento di NX. Macroeconomia 415 2 Uno sguardo alla dinamica: la curva J 416 Macroeconomia Risparmio, investimento e disavanzo commerciale Partendo dalla condizione di equilibrio: Y C I G IM / X Sottraendo C+T da entrambi i lati e ricordando che S=Y-C-T, otteniamo: S I G T IM / X Usando la definizione di esportazioni nette e riordinando i termini, otteniamo: NX S (T G ) I Un avanzo commerciale corrisponde a un eccesso di risparmio sull’investimento. Un disavanzo commerciale corrisponde, invece, a un eccesso di investimento sul risparmio. Macroeconomia 417 3 Risparmio, investimento e disavanzo commerciale • Un aumento dell’investimento deve riflettersi in un aumento del risparmio privato, del risparmio pubblico o in un peggioramento del saldo commerciale. • Un aumento del disavanzo di bilancio deve riflettersi in un aumento del risparmio privato, in una riduzione dell’investimento o in un peggioramento del saldo commerciale. • Un paese con un alto tasso di risparmio, pubblico o privato, deve avere o un elevato tasso di investimento o un significativo avanzo commerciale. Macroeconomia 418 Approfondimento: Il disavanzo commerciale statunitense: origini e implicazioni • Negli Stati Uniti, dalla metà degli anni Novanta, esportazioni e importazioni hanno seguito andamenti divergenti: IM/PIL ha continuato ad aumentare, mentre X/PIL è rimasto più o meno costante il disavanzo commerciale degli Stati Uniti è aumentato di continuo. • Il disavanzo del conto corrente è ancora più elevato • Gli Stati Uniti devono prendere a prestito dal resto del mondo • Cosa ha prodotto disavanzi così elevati relativi alla bilancia commerciale e di conto corrente? Cosa implicano disavanzi così elevati? Macroeconomia Importazioni Esportazioni X/Y e IM/Y dal 1990 in USA 419 4 Risparmio, investimento e disavanzo commerciale Tre fattori hanno prodotto tale disavanzo commerciale e il disavanzo di conto corrente in USA: 1. L’elevato tasso di crescita degli Stati Uniti dalla metà degli anni Novanta rispetto al tasso di crescita dei suoi partner commerciali. 420 Macroeconomia Risparmio, investimento e disavanzo commerciale 2. Forti cambiamenti delle esportazioni e delle importazioni che non dipendono né da variazioni della produzione, né da variazioni del tasso di cambio. 3. Il continuo apprezzamento reale dei beni statunitensi. Nel 2002 il dollaro ha cominciato a deprezzarsi ma a causa di ritardi di aggiustamento nelle quantità (curva J), il deficit commerciale ha continuato ad aumentare. Macroeconomia 421 5 Risparmio, investimento e disavanzo commerciale • • In termini di risparmio e investimento, l’aumento del deficit commerciale deriva principalmente dalla diminuzione del rapporto risparmio/PIL, dovuto fondamentalmente al calo del risparmio privato (↓S/Y). Il rapporto deficit pubblico/PIL è rimasto pressoché costante dal 1996 al 2006 NX S (T G ) I Macroeconomia 422 Risparmio, investimento e disavanzo commerciale Che cosa ci si aspetta succederà? • A parità di ε e di tassi di crescita relativi, il deficit commerciale e di conto corrente non possono cancellarsi naturalmente. • I paesi non possono sostenere un elevato disavanzo commerciale e di conto corrente all’infinito… quindi – – – I disavanzi commerciale e di conto corrente americano dovranno essere ridotti nel tempo Forse questo richiederà un deprezzamento reale (stime di ↓ε del 20%-40%) Questo deprezzamento si manifesterà quando gli investitori stranieri non vorranno più prestare un ammontare pari al disavanzo di conto corrente Macroeconomia 423 6 Risparmio, investimento e disavanzo commerciale Tale deprezzamento potrebbe ridurre il disavanzo commerciale e aumentare esageratamente la domanda e la produzione. Per evitare ciò si potrebbe adottare una politica fiscale restrittiva, tale da ridurre anche il grande disavanzo pubblico degli Stati Uniti. Un deprezzamento reale graduale e un’appropriata stretta fiscale potrebbero supportare una crescita sostenuta e una riduzione del disavanzo commerciale. Tuttavia, questa soluzione potrebbe ridurre la produzione di molti Paesi che esportano in USA. Pertanto, per ridurre gradualmente il disavanzo commerciale statunitense sarà necessaria una combinazione di ↓ε e politica fiscale sia negli Stati Uniti sia all’estero, non facile da formulare. Macroeconomia 424 Produzione, tasso di interesse e tasso di cambio Macroeconomia 425 7 Produzione, tasso di interesse e tasso di cambio Di cosa ci occuperemo: Equilibrio nel mercato dei beni Equilibrio nei mercati finanziari e dei cambi Il modello di Mundell-Fleming: la produzione d’equilibrio, il tasso di interesse e il tasso di cambio http://www.polorimini.unibo.it/Polo+Rimini/Laurea+ad+honorem.htm Il ruolo della politica economica con cambi flessibili Il ruolo della politica economica con cambi fissi 426 Macroeconomia L’equilibrio del mercato dei beni L’equilibrio nel mercato dei beni sarà dato dalla seguente equazione: Y C (Y T ) I (Y , r ) G IM (Y , ) / X (Y , ) ( , ) ( ) ( , ) ( , ) * In equilibrio, la produzione deve uguagliare la domanda di beni nazionali, la quale è data da: • consumo, C, che dipende positivamente dal reddito disponibile, Y-T; • investimento, I, che dipende positivamente dalla produzione Y e negativamente dal tasso di interesse reale, r; • spesa pubblica, G, che è considerata esogena; • quantità delle importazioni, IM, che dipende positivamente dalla produzione Y e dal tasso di cambio reale. Per ottenere il valore in termini nazionali va diviso per il tasso di cambio reale • esportazioni, X, che dipendono positivamente dalla produzione estera, Y*, e negativamente dal tasso di cambio 427 reale. Macroeconomia 8 L’equilibrio del mercato dei beni Per semplicità possiamo scrivere: NX (Y , Y , ) X (Y , ) IM (Y , ) / * * dove NX indica le esportazioni nette. Riscriviamo la condizione di equilibrio come: Y C (Y T ) I (Y , r ) G NX (Y , Y , ) ( ) ( , ) * (supponendo che la condizione di Marshal-Lerner sia verificata) Macroeconomia 428 L’equilibrio del mercato dei beni Un aumento del tasso di interesse reale genera una riduzione della spesa per investimenti, e quindi una riduzione della domanda di beni nazionali. Attraverso il moltiplicatore, questo conduce a una diminuzione della produzione. Un aumento del tasso di cambio reale provoca uno spostamento della domanda a favore dei beni esteri e quindi un calo delle esportazioni nette. La riduzione delle esportazioni nette fa diminuire la domanda e la produzione attraverso il moltiplicatore. Macroeconomia 429 9 L’equilibrio del mercato dei beni Introduciamo due semplificazioni: • il livello dei prezzi nazionali ed estero è esogeno: il tasso di cambio nominale e reale si muovono assieme P P* E • assenza di inflazione, effettiva e attesa, in quanto i livelli dei prezzi sono dati e 0r i Con queste semplificazioni, possiamo scrivere: Y C (Y T ) I (Y , i ) G NX (Y , Y , E ) ( ) ( , ) * 430 Macroeconomia L’equilibrio dei mercati finanziari La condizione di uguaglianza tra domanda e offerta di moneta è espressa come: M YL(i ) P Passando da un contesto di economia chiusa a un contesto di economia aperta, non si modifica la relazione di equilibrio sul mercato della moneta. Macroeconomia 431 10 La scelta tra titoli nazionali e titoli esteri Affinché in equilibrio siano detenuti dal pubblico sia i titoli nazionali sia i titoli esteri, essi devono garantire lo stesso tasso di rendimento atteso, quindi deve essere soddisfatta la seguente condizione di arbitraggio: (1 it ) (1 it* ) Et Ete1 Moltiplicando entrambi i lati per Eet+1 e riorganizzando i termini si ottiene: 1 i E t t 1 i * E e t 1 t 432 Macroeconomia La scelta tra titoli nazionali e titoli esteri Da cui segue: E 1 i E 1 i e * Il tasso di cambio corrente dipende dal tasso di interesse nominale, dal tasso di interesse estero e dal tasso di cambio atteso: • un aumento del tasso di interesse interno provoca un aumento del tasso di cambio; • un aumento del tasso di interesse estero provoca una riduzione del tasso di cambio; • un aumento del tasso di cambio atteso porta a un aumento del tasso di cambio corrente. Macroeconomia 433 11 La scelta tra titoli nazionali e titoli esteri Relazione tra il tasso di interesse e il tasso di cambio descritta dalla parità dei tassi di interesse. Un maggior tasso di interesse comporta un maggior tasso di cambio, cioè un apprezzamento. Macroeconomia 434 12
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