PTPC 2015/2017 bozza - CCIAA di Campobasso

 CameradiCommerciodiCampobasso
Piano triennale di prevenzione
dellacorruzione
Triennio2015‐2017
ApprovatocondeliberazionediGiuntan._______del__/01/2015
1 INDICE E STRUTTURA DEL PIANO PREMESSA 1. INTRODUZIONE: ORGANIZZAZIONI E FUNZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE ............................ 5 2. PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL PROGRAMMA .................................... 8 3. AREE DI RISCHIO .................................................................................................................. 14 4. TEMPI E MODALITA’ DI CONTROLLO DELL’EFFICACIA DEL P.C.T.P. ....................................... 17 5. IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITA’ .................................... 18 6. LA FORMAZIONE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE ................................................................. 19 7. CODICE DI COMPORTAMENTO E DIFFUSIONE DI BUONE PRATICHE ..................................... 20 8. ALTRE INIZIATIVE ................................................................................................................. 21 9. ALLEGATO 1 – LA MAPPA DEI PROCESSI CAMERALI ............................................................. 21 10. ALLEGATO 2 – PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ 2015/2017................... 21 11. ALLEGATO 3 – LE MISURE OBBLIGATORIE E ULTERIORI ........................................................ 21 12. ALLEGATO 4 – LE SCHEDE DI RISCHIO ................................................................................... 21 13. ALLEGATO 5 – IL CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA CCIAA DI CAMPOBASSO ................. 21 14. ALLEGATO 6 ‐ LA RELAZIONE DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE SULLE ATTIVITA’ ANNO 2014 ...................................................................................................... 21 2 PREMESSA Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2015 ‐ 2017 (P.T.P.C.) è il documento previsto dall’art.1 della Legge n. 190/2012, quale modalità attraverso la quale le Amministrazioni Pubbliche definiscono e comunicano “la valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e indicano gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio” (art. 1 comma 5); l’art. 1 assume rilevanza perché introduce nell’ordinamento una nuova nozione di “rischio” correlato alla corruzione, inteso come possibilità che in precisi ambiti organizzativo/gestionali possano verificarsi comportamenti corruttivi. Contestualmente è essenziale la definizione di “corruzione” che viene adottata nel Piano Nazionale Anticorruzione (PNA): si tratta di un concetto esteso, comprensivo di “tutte le situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. Di conseguenza, il P.T.P.C. rappresenta lo strumento attraverso il quale l’amministrazione sistematizza e descrive un “processo”‐ articolato in fasi tra loro collegate concettualmente e temporalmente ‐ che è finalizzato a formulare una strategia di prevenzione della corruzione. Il Piano suddetto è stato elaborato tenendo in considerazione quanto previsto dal PNA predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) secondo il disposto dell’art. 1 c.2 lett. b) della legge n.190/2012. La Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle P.A. (CIVIT), individuata quale ANAC, ha approvato il PNA predisposto dal DFP. Il PNA contiene infatti gli obiettivi strategici nazionali per il contrasto della corruzione, le linee di indirizzo per le amministrazioni per la predisposizione dei rispettivi Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.), indicazioni circa la trasmissione dei Piani al DFP e la predisposizione di piani formativi per i responsabili anticorruzione, individuati fra i dirigenti delle diverse amministrazioni.  La norma va letta in raccordo con quanto previsto dalle delibere CIVIT in materia di pubblicazione dei dati e delle informazioni, nonché delle iniziative programmatiche in termini di trasparenza ed integrità. L’Ente attribuisce una rilevanza fondamentale al tema della legalità e alla lotta alla corruzione avendo, già da alcuni anni, avviato iniziative in proposito e riconoscendo ad essi un valore e un’importanza sempre maggiori. Con il PTPC si intende infatti: a) assicurare l’accessibilità ad una serie di dati, notizie ed informazioni concernenti il proprio Ente ed i suoi agenti; b) consentire forme diffuse di controllo sociale dell’operato dell’Ente, a tutela della legalità, della cultura dell’integrità ed etica pubblica; c) garantire una buona gestione delle risorse pubbliche attraverso il “miglioramento continuo” nell’uso delle stesse e nell’erogazione dei servizi ai clienti. In realtà già nell’art.7, c.1 dello Statuto1 che recita “La Camera di Commercio esercita le proprie funzioni ispirandosi ai principi di democraticità, imparzialità, buon andamento, economicità, efficacia, pubblicità, trasparenza e pari opportunità”, l’Ente ha dichiarato la volontà di orientarsi al principio della trasparenza. Inoltre, informa la sua azione di lotta alla corruzione anche tenendo conto dei valori che ispirano la “Vision” dell’Ente, illustrati nel Piano della performance 2015/2017 quali la trasparenza, la semplificazione amministrativa, il rispetto delle pari opportunità e della prevenzione delle forme di discriminazione. Il PTPC è aggiornato annualmente, secondo una logica di programmazione “scorrevole” e approvato entro il 31 gennaio, unitamente al Programma Triennale della trasparenza e dell’integrità, che ne diventa parte integrante. Tiene altresì conto degli obiettivi strategici e operativi posti dagli organi di vertice, delle modifiche normative e delle indicazioni fornite dal DFP, dall’ANAC e dall’Unioncamere attraverso le “Linee guida per le Camere di commercio aggiornate secondo il Piano Nazionale Anticorruzione redatte a gennaio 2015”. Pubblicato sul sito istituzionale www.cb.camcom.gov.it. 1
3 Inoltre, il PTPC integra, a partire dal 2015 la Relazione del Responsabile della corruzione (RPC) sulle attività anno 2014 (All.6) secondo quanto previsto dall’art. 1, c.14 della Legge n.190/2012 che prevede che “entro il 15 dicembre di ogni anno, il dirigente individuato ai sensi del comma 7 del presente articolo pubblica nel sito web dell'amministrazione una relazione recante i risultati dell'attività svolta e la trasmette all'organo di indirizzo politico dell'amministrazione. Nei casi in cui l'organo di indirizzo politico lo richieda o qualora il dirigente responsabile lo ritenga opportuno, quest'ultimo riferisce sull'attività”. La Relazione annuale del RPC contiene il rendiconto sull’efficacia delle misure di prevenzione definite dal PTPC. Il DFP con nota del 12/12/2013 ha comunicato che “Considerato che il primo P.T.P.C. deve essere adottato dalle pubbliche amministrazioni entro il 30 gennaio 2014, i responsabili della prevenzione della corruzione dovranno trasmettere la prima relazione entro il 31 gennaio 2015 in concomitanza con la comunicazione del P.T.P.C.. Le modalità di trasmissione saranno indicate con successivo comunicato nella sezione anticorruzione del sito”. L’ANAC con nota del 12 dicembre 2014 ha comunicato la pubblicazione sul sito istituzionale della scheda standard che i Responsabili della prevenzione della corruzione sono tenuti a compilare e a pubblicare entro il 31 dicembre 2014. 4 1. INTRODUZIONE: ORGANIZZAZIONI E FUNZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE Le informazioni che seguono sono tratte dal Piano della performance 2015 – 2017 approvato dalla Giunta nella riunione del _______. Statuto e Regolamenti della Camera La Camera di Commercio di Campobasso esercita in autonomia la funzione normativa mediante lo Statuto camerale ed i regolamenti camerali. Lo Statuto è la carta fondamentale con cui la Camera di Commercio esprime e disciplina l’autogoverno. Nel rispetto dei principi previsti dalla legge, disciplina, con specifico riferimento alle peculiarità del sistema economico locale:  le funzioni, l’ordinamento e l’organizzazione della Camera di Commercio;  le competenze e le modalità di funzionamento degli organi;  la composizione degli organi;  le forme di partecipazione;  la presenza di entrambi i generi negli organi collegiali della Camera, nonché negli enti e aziende da essa dipendenti. Lo Statuto camerale e il regolamento del sito web, denominato “Regolamento pubblicazione atti on line”, sono consultabili accedendo al seguente link: http://www.cb.camcom.it/index.php?option=com_content&view=article&id=94&Itemid=124 La sede Camera di Commercio I.A.A. Piazza della Vittoria, 1 86100 Campobasso L’assetto istituzionale Il Dlgs 23/2010 ha contribuito a dare un nuovo volto alle Camere di Commercio definendole come “enti pubblici dotati di autonomia funzionale che svolgono, nell’ambito della circoscrizione territoriale di competenza, sulla base del principio di sussidiarietà (…), funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie locali”. Peculiare è la funzione di supporto alle attività delle imprese di concerto con le associazioni di categoria e le istituzioni locali. In tal modo la Camera diventa portatrice degli interessi dei diversi settori economici presenti sul territorio. Presidente, Consiglio, Giunta e Collegio dei Revisori dei conti sono gli organi della Camera di Commercio. Presidente
Consiglio Giunta
Guida la politica generale dell’Ente camerale e ne ha la rappresentanza legale ed
istituzionale.
Organo rappresentativo delle forze produttive del territorio, determina gli indirizzi
dell’azione dell’Ente e ne verifica l’attuazione. E’ formato da n.22 Consiglieri
nominati dalle categorie economiche maggiormente rappresentative della
provincia.
Organo politico della Camera di Commercio, eletto in seno al Consiglio e ne
condivide la durata, è composta da 8 membri ed eletta dal Consiglio
5 Organo di controllo della regolarità amministrativo-contabile, è composto da 3
Collegio dei Revisori
membri effettivi designati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal
Ministero dello Sviluppo Economico e dal Presidente della Regione e n.2 supplenti
Il Consiglio della Camera di Commercio di Campobasso, coerentemente con la normativa di riferimento e a seguito delle procedure avviate il 17 luglio 2013, si è insediato il 30 maggio 2014 ed ha eletto il nuovo Presidente il 10 giugno 2014. La Giunta camerale è stata eletta il 25 Luglio 2014. Accanto agli organi di indirizzo politico e di controllo, coordina l'attività dell'ente nel suo complesso e ha la responsabilità del personale, il Segretario Generale. Inoltre, così come previsto dall’art.14 del D. Lgs 150/09 (cd. Legge Brunetta) l’Ente si è dotato di un Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV), tenuto a svolgere un ruolo fondamentale nel processo di misurazione e valutazione delle strutture e dei dirigenti e nell'adempimento degli obblighi di integrazione e trasparenza previsti per le amministrazioni pubbliche. L’assetto organizzativo La Camera di Commercio di Campobasso ha avviato, insieme all’Ente camerale di Isernia, il processo di creazione della Camera di Commercio del Molise nella riunione dei rispettivi Consigli del 29/12/2014. Nelle more dell’istituzione della Camera unica regionale i due enti molisani hanno già avviato, tramite convenzione siglata nell’agosto 2014, le operazioni per la costituzione di Uffici Unici; è pertanto necessario rivedere la struttura organizzativa in modo che possa essere funzionale all’esercizio in forma associata di tutte le funzioni camerali. In vista dell’unificazione con la Camera di Commercio di Isernia, occorre definire una nuova struttura organizzativa che possa risultare coerente con le esigenze della Camera di Commercio del Molise ed accelerare il periodo di transizione, prevedendo sin da ora le necessità organizzative che si manifesteranno e considerando le disponibilità del personale negli anni a seguire, tenuto conto della riduzione della dotazione organica e del fabbisogno di personale operata sia dalla Camera di Commercio di Campobasso che dalla Camera di Commercio di Isernia . Le risorse umane Nel corso del 2014 la Giunta Camerale, preso atto della riduzione del diritto annuale di cui all’articolo 28 del D.L. 90/2014, così come modificato in sede di conversione dalla legge 114/2014, con deliberazione n. 67 del 29.09.2014 ha approvato una rideterminazione della dotazione organica nonché una revisione del fabbisogno di personale conseguente al riassetto organizzativo resosi necessario per motivi economici e funzionali. Tale riorganizzazione ha portato la dotazione organica del personale non dirigenziale ad un totale di 33 unità, con la conseguente rilevazione di n. 5 posizioni in eccedenza per le quali sono state attivate le procedure di prepensionamento previste dalla vigente normativa. Tali procedure porteranno al riassorbimento delle posizioni eccedentarie entro il 31.12.2016 secondo le date di raggiungimento dei requisiti pensionistici ante Fornero. Inoltre, con deliberazione n. 97 del 29.12.2014 la Giunta Camerale ha deliberato la riduzione di un posto con qualifica dirigenziale. Pertanto, alla data del 1° gennaio 2015, tenuto conto del prepensionamento dei primi due dipendenti di qualifica non dirigenziale secondo le date di raggiungimento dei requisiti, i dipendenti in servizio sono 36 oltre il Segretario Generale. Presentano la seguente distribuzione per categoria giuridica rispetto alla dotazione organica revisionata dalla Giunta camerale con deliberazione n. 67 del 29/09/2014 6 Dotazione organica
(delibere di G.C. n.
67/2014 e 97/2014)
Copertura al 31
dicembre 2014
Posti vacanti al 1°
gennaio 2015
Dirigenti
1
0*
1*
Categoria “D”
8
10
0**
Categoria “C”
19
21
0**
Categoria “B”
4
5
0
Categoria “A”
2
2
0
38
0
Unità
TOTALE
34
*il Segretario Generale è dirigente a tempo indeterminato della CCIAA di Campobasso ** N.3 unità (1 cat. “D” e 2 cat. “C”) sono in posizione eccedentaria in fase di prepensionamento nel biennio 2015/2016 . Quadro delle attività In tale paragrafo si fa un esplicito riferimento alla mappatura dei processi delle Camere di commercio, (Allegato 1) elaborata da Unioncamere, quale punto di partenza per arrivare alla analisi circa l’esposizione al rischio secondo i parametri di impatto e probabilità che ne restituiscono il valore potenziale di rischiosità. La mappatura disponibile consente diversi livelli di approfondimento, avendo individuato n. 4 dimensioni : ‐ macro‐processi, distinti nelle due tipologie di supporto e primari; ‐ processi, raggruppati in base alle quattro funzioni istituzionali individuate; ‐ sotto‐processi, tesi a individuare le principali fasi costitutive dei processi; ‐ azioni, ovvero le singole componenti di attività dei diversi processi. Tuttavia, tenuto conto del lavoro di analisi del rischio svolto da Unioncamere che si è esteso fino al livello di maggior dettaglio disponibile, è emerso che la maggiore rischiosità tende ad addensarsi sulle diverse attività afferenti a un unico processo; ciò ha indotto a scegliere, per la redazione del P.T.P.C. del periodo 2015‐17, di scendere nel dettaglio al massimo al livello di sotto‐processo. Pertanto l’analisi del rischio è contenuta nell’Allegato 4. Portafoglio dei servizi L’Elenco dei servizi è mappato con la pubblicazione sul sito www.cb.camcom.it della Carta dei servizi della Camera di Commercio di Campobasso anno 2014. 7 2. PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL PROGRAMMA 2.1
Rapporto sull’annualità 2014, obiettivi strategici e collegamenti con il Piano della performance 2015‐2017 (da controllare perché modificato) Con delibera di Giunta n.3 del 27/01/2014 è stato approvato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014 ‐ 2016 (art.1 L. n.190/2012), elaborato secondo le Linee guida per le Camere di Commercio aggiornate al 20/01/2014 di Unioncamere. Il Piano, composto da n.4 allegati (Allegato 1 “La scheda dei processi camerali”, Allegato 2 “Programma per la trasparenza e l’integrità 2014/2016”, Allegato 3 “Le misure obbligatorie ed ulteriori”, Allegato 4 “Le schede di rischio”) è stato pubblicato sul sito camerale nella sezione “Amministrazione trasparente” – Altri contenuti – Corruzione. A cura del Responsabile della prevenzione della corruzione, si è provveduto alla trasmissione del PTPC 2014 – 2016 con Allegati e la delibera di Giunta di approvazione del Piano stesso, al sito www.perlapa.gov.it2 in data 28 febbraio 2014. Il componente dell’OIV ha preso atto che il PTPC 2014‐2016, approvato dalla Giunta, è stato redatto conformemente al modello di Unioncamere (tenendo in considerazione quanto previsto dal Piano Nazionale Anticorruzione predisposto dal DPF secondo il disposto dell’art. 1 c.2 lett. b) della L.190/2012 e approvato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.A.C.) nel mese di settembre 2013). Inoltre, nel corso del 2014, con comunicazione interna n.1 del 22 gennaio 2014, è stato costituito un gruppo di lavoro formato da personale camerale con l’obiettivo di definire “la valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e indicare gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio”. Nell’occasione, sono stati condivise con tutto il personale camerale le Linee guida di Unioncamere del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione per le Camere di Commercio aggiornate secondo il Piano Nazionale Anticorruzione a gennaio 2014 e Allegati, nonché il Format per l’adozione del Codice di comportamento dei dipendenti (art. 54, comma 5, d.lgs. 165/2001). Il gruppo di lavoro ha partecipato ad una sessione formativa tenuta in webconference organizzata da Unioncamere tramite la piattaforma “Agorà” il 24 gennaio 2014 con il seguente oggetto “Guida alla compilazione del Piano Anticorruzione”. Nello specifico, alle Posizioni Organizzative e ai Responsabili d’Ufficio sono state illustrate le Linee guida predisposte da Unioncamere per la redazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2014/2016. All’adozione del PTPC 2014/2016 è seguita una costante verifica della pertinenza e dell’efficacia dell’azione mediante un monitoraggio costante delle Aree a rischio i cui risultati sono stati evidenziati nella relazione di monitoraggio del RPC. Altra importante novità nel corso del 2014 è stata l’adozione della Relazione del Responsabile della corruzione sulle attività conformemente a quanto previsto dall’art. 1, c.14 della Legge n.190/2012 che prevede che “entro il 15 dicembre di ogni anno, il dirigente individuato ai sensi del comma 7 del presente articolo pubblica nel sito web dell'amministrazione una relazione recante i risultati dell'attività svolta e la trasmette all'organo di indirizzo politico dell'amministrazione. Nei casi in cui l'organo di indirizzo politico lo richieda o qualora il dirigente responsabile lo ritenga opportuno, quest'ultimo riferisce sull'attività”. Il DFP con nota del 12/12/2013 aveva comunicato che “Considerato che il primo P.T.P.C. deve essere adottato dalle pubbliche amministrazioni entro il 30 gennaio 2014, i responsabili della prevenzione della corruzione dovranno trasmettere la prima relazione entro il 31 gennaio 2015 in concomitanza con la comunicazione del P.T.P.C.. Le modalità di trasmissione saranno indicate con successivo comunicato nella sezione anticorruzione del sito”. Con nota del 25 novembre 2014 l’ANAC ha chiarito che la relazione deve essere predisposta e pubblicata esclusivamente sul sito istituzionale di ogni amministrazione entro il 31 dicembre 2014. Successivamente, 2
Con avviso del 30/01/2014 il Dipartimento della funzione pubblica (DFP) ha comunicato l’unificazione della gestione degli adempimenti a carico delle P.A. mediante il sistema integrato "PERLA PA". Il sistema è stato integrato per ricevere le comunicazioni relative ad alcuni degli adempimenti previsti dalla legge 190 del 2012, tenuto conto delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.) approvato l'11 settembre 2013. Il DFP precisa che il Responsabile per l'adempimento "Anticorruzione" deve compilare la scheda relativa al P.T.P.C. inserendo le informazioni richieste e allegando il link al P.T.P.C. e al relativo documento di approvazione da parte dell'organo di indirizzo politico.
8 con nota del 12 dicembre 2014 ha comunicato la pubblicazione sul sito istituzionale della scheda standard che i Responsabili della prevenzione della corruzione sono tenuti a compilare e a pubblicare entro il 31 dicembre 2014. La Relazione annuale del RPC (Allegato 6), che contiene il rendiconto sull’efficacia delle misure di prevenzione definite dal Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014/2016, è stata pubblicata sul sito www.cb.camcom.it nella sezione Amministrazione trasparente – Altri contenuti – Corruzione. Un fattore che certamente ha determinato l'efficacia delle misure definite nel PTPC 2014/2016 si ravvisa nell'elevato grado di informatizzazione e digitalizzazione raggiunta dalla Camera negli ultimi anni, fattore che ha favorito la circolazione tempestiva e la tracciabilità documentale. La Camera ha realizzato altresì alcune azioni finalizzate ad attuare una strategia di prevenzione del rischio di corruzione tra cui si annovera l’adozione del Codice di comportamento della Camera di Commercio di Campobasso (per cui si rimanda al par.7 del presente documento), l’organizzazione in data 26 novembre 2014 del corso di formazione “La legge anticorruzione e i riflessi operativi sulle Camere di Commercio” (per cui si rimanda al par.6 del presente documento), il controllo delle segnalazioni e delle istanze riguardanti la prevenzione della corruzione e la trasparenza comunicate per mezzo della casella di posta appositamente attivata [email protected] In merito a quest’ultimo punto, si segnala che nel corso del 2014 non sono pervenute e‐mail al suddetto indirizzo. Altre iniziative del 2014 hanno riguardato lo svolgimento di incarichi extraufficio dei dipendenti mediante l’informativa al personale sui nuovi adempimenti introdotti e l’adozione di un nuovo modello di domanda di autorizzazione ad incarichi extraufficio disponibile sulla intranet del sito camerale. Si segnalano nel corso del 2014 n.21 richieste autorizzate di incarichi tutti retribuiti e n.0 richieste non autorizzate. Per quanto concerne la rotazione del personale, stante le ridotte dimensioni organizzative dell'Ente camerale e l'esiguità del personale, è risultato impossibile effettuarla. In primis, non è possibile procedere alla rotazione dei dirigenti, infatti, allo stato attuale, risulta in servizio n.1 dirigente e ricopre le funzioni di segretario generale della Camera. Inoltre, l'Ente è in fase di riorganizzazione a seguito dei recenti interventi normativi varati dal Governo sia sulla PA sia sul sistema camerale che hanno introdotto una progressiva riduzione delle risorse economiche derivanti dal diritto annuale. Tali cambiamenti normativi impatteranno anche sugli assetti organizzativi che l'Ente andrà a definire. Tuttavia, il PTPC 2014/2016 ha previsto la misura ulteriore "Affidamento dei controlli e degli atti di vigilanza di competenza dell’amministrazione ad almeno due dipendenti abbinati secondo rotazione casuale" attuata nell'Area Regolazione del mercato dell’Ente. Infine, la Camera ha pubblicato la Carta dei servizi anno 2014 e altri strumenti di rendicontazione sociale su base volontaria quali il bilancio sociale di genere, il bilancio di mandato, l’indagine di customer satisfaction nella consapevolezza che la trasparenza e l’ascolto costante dei portatori di interesse sono gli strumenti più efficaci per garantire un buono e corretto funzionamento dell’amministrazione. Per quanto concerne il collegamento con il Piano della performance 2015/2017, nell’ambito degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio, sono stati individuati i seguenti obiettivi operativi: 
“potenziare lo sportello di assistenza alle imprese sui temi di ascolto e legalità” che si declinerà in una serie di azioni di diffusione della cultura per la legalità nei confronti delle imprese; 
“Riorganizzare gli uffici unici camerali al fine di renderli operativi e funzionanti” in vista del processo di accorpamento con la Camera di Commercio di Isernia già deliberato dai Consigli camerali. Per consentire la piena funzionalità degli uffici sarà necessario procedere ad una riorganizzazione che implicherà anche una ridefinizione degli aspetti operativi e procedurali. Infatti occorrerà revisionare regolamenti, procedimenti amministrativi, modalità di lavoro inserenti sia il ciclo della performance sia il tema della trasparenza e anticorruzione al fine di razionalizzare la quantità di documenti da elaborare e di snellire gli adempimenti correlati. 9 Il personale sarà impegnato ciascuno per la propria competenza ad operare per mitigare i possibili rischi correlati alle aree individuate in modo da creare un contesto sfavorevole alla corruzione. Il Segretario generale che ricopre la funzione di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, assicurerà un costante controllo, vigilando sull’osservanza delle norme. 2.2 Uffici coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Piano In questa sezione è ripercorso il processo di elaborazione del Piano e sono definite le responsabilità delle varie fasi. Indicazione degli uffici coinvolti per l’individuazione dei contenuti del Piano Fase Elaborazione/aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione Adozione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione Attività Soggetti responsabili Promozione e coordinamento del processo di formazione del Piano Giunta camerale Responsabile anticorruzione (Segretario Generale) Individuazione dei contenuti del Piano Tutti gli uffici ciascuno per la parte di competenza Redazione Responsabile anticorruzione (Segretario Generale) Giunta camerale Attuazione delle iniziative del Piano ed elaborazione, aggiornamento e pubblicazione dei dati Strutture/uffici indicati nel Piano Triennale ‐ Allegato 4 “Schede di Rischio” Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione Controllo dell’attuazione del Piano e delle iniziative ivi previste Monitoraggio e audit del Piano Triennale di prevenzione della corruzione Responsabile anticorruzione (Segretario Generale ) Attività di monitoraggio periodico da parte di soggetti interni delle p.a. sulla pubblicazione dei dati e sulle iniziative in materia di lotta alla corruzione. Soggetto/i indicati nel Piano triennale ‐ Allegato 4 “Schede di Rischio” Audit sul sistema della trasparenza ed integrità. Attestazione dell’assolvimento degli obblighi in materia di mitigazione del rischio di corruzione. Organismo Indipendente di Valutazione L’adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2015‐2017 è di competenza della Giunta camerale ai sensi dell’art. 19 dello Statuto camerale, adottato dal Consiglio con deliberazione n.6 del 29 maggio 2012. Il Piano dovrà essere valutato anche dall’Organismo indipendente di valutazione (OIV). Il Dirigente responsabile della pubblicazione dei dati ai sensi del punto 4.1.4 della Delibera CIVIT 10/2010 è il Segretario Generale dell’Ente, in quanto figura di Responsabile anticorruzione (risk management) della Camera di Commercio di Campobasso, come designato dalla Giunta con deliberazione n.19 del 27/02/2013. 10 2.3 Il coinvolgimento degli stakeholder Gli stakeholder sono i destinatari delle politiche camerali: sono gli interlocutori della Camera di Commercio che ne influenzano l’azione e ne sono a loro volta influenzati in quanto hanno, direttamente o indirettamente, interesse sui risultati raggiunti dall’ente. Le diverse categorie di portatori di interesse possono essere raggruppate in macro‐ambiti, tutti legittimati a trarre benefici dalla Camera ed, al tempo stesso, condizionare l’operato dell’Ente. Di seguito la rappresentazione grafica degli stakeholder camerali e la matrice attività‐stakeholder elaborata nell’ambito del Bilancio sociale di genere 2013. Sistema
imprese
Sistema
finanziario
Risorse
umane
Stakeholder
Sistema
camerale e
CIF
P. A.
Sistema imprese
11 Sistema imprese
Regolazione del mercato
Attività
anagraficocertificativ
o
Sistema
finanziario
Sistema
camerale e
CIF
Pubblica
Amministra
zione ed Enti
pubblici
Risorse
Umane
Ordini
professionali
Consumator
i e cittadini
Liberi
professionist
i
Associazioni
di categoria
Servizi-attività
Registro delle imprese
Albi e ruoli
Firma digitale e PEC
Agricoltura e Ambiente
Commercio estero
Elenco protesti cambiari
Arbitrato e Mediazione
Tutela e proprietà industriale
Imprese
Stakeholder
Metrologia legale
Attività ispettiva e
sanzionatoria
Controllo sulle clausole inique
e contratti-tipo
Sportello consumatori
Manifestazioni a premio
Imprenditoria femminile
Promozione del territorio
Comunicazione e informazione
Internazionalizzazione
Innovazione e ricerca
Marketing territoriale
Credito
Infrastrutture
Studi economici e informazione
territoriale
Attività svolte prevalentemente da stakeholder camerali
Attività svolte prevalentemente dal genere femminile
La Camera di Commercio di Campobasso ha presentato gli strumenti di programmazione, contabili e di rendicontazione (Relazione Previsionale e programmatica 2014, Preventivo economico e Budget triennale, Budget Direzionale, Bilancio sociale di genere 2013 , Relazione sulla performance 2013) ai consiglieri per promuovere le attività dell’Ente non solo con l’obiettivo di rispondere ad adempimenti normativi, ma proprio per valorizzarle in un’ottica di trasparenza. Il 29 maggio 2014 è stato presentato il bilancio di mandato 2008/2013 a tutti i componenti del Consiglio uscente, alle associazioni di categoria e alla stampa. Oltre alla realizzazione di un CD distribuito ai presenti sono state elaborate delle slide di presentazione che hanno illustrato una sintesi delle attività realizzate nel quinquennio precedente. Il documento è stato pubblicato sul sito nella sezione Pubblicazioni. La giornata è stata l’occasione per informare e rendere trasparente l’operato dell’Ente. A regime si potranno attivare iniziative per illustrare tutti gli strumenti attivati dall’Ente camerale e realizzare un maggior coinvolgimento degli stakeholder. 12 2.4 Modalità di adozione del Piano Il PTPC ed i suoi aggiornamenti annuali sono approvati dall’organo di indirizzo politico, contestualmente al Programma per la trasparenza e l’integrità della Camera di Commercio, entro il 31 gennaio di ogni anno. A cura del Responsabile della prevenzione della corruzione, il PTPC con Allegati e la delibera di Giunta di approvazione del Piano stesso, devono essere trasmessi al sito www.perlapa.gov.it3 . Nel processo di aggiornamento del PTPC 2015/2017 sono stati coinvolti gli stakeholder interni (personale e OIV) e stakeholder esterni mediante la pubblicazione sul sito web dell’ente di un apposito Avviso pubblico per la procedura aperta di consultazione che integra altresì una bozza di PTPC 2015/2017 consultabile dagli stessi e spunto per presentare eventuali osservazioni o proposte di modifica/integrazione al Piano. In sede di approvazione definitiva la Giunta terrà conto delle segnalazioni ricevute. In osservanza della delibera CIVIT n.50 del 04/07/2013 “Linee guida per l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014‐2016” come previsto al paragrafo 2.1 e delle indicazioni operative di Unioncamere di cui alle Linee guida di gennaio 2015, anche per il triennio 2015/2017 si è ritenuto opportuno inserire il Piano Triennale per la trasparenza e l’integrità 2015 – 2017 quale Allegato n.2 del presente documento, anche in considerazione del fatto di dover mantenere l’indice indicato dalla delibera CiVIT n. 50 del 2013. Inoltre, il Piano integra, rispetto al triennio 2014/2016, ulteriori allegati:  Allegato 5 “Il Codice di Comportamento della Camera di Commercio di Campobasso” così come suggerito dalle Linee guida di Unioncamere di gennaio 2015;  Allegato 6 “La Relazione del Responsabile della corruzione sulle attività anno 2014” così come indicato nel PNA che prevede “la pubblicazione della Relazione sul sito istituzionale dell’Ente nonché la trasmissione al DFP in allegato al PTPC dell’anno successivo”. Il PTPC 2015/2017 sarà inoltre pubblicato sul sito camerale nella sezione Amministrazione Trasparente e sulla intranet della Camera nonché sarà trasmesso via e‐mail a tutto il personale camerale affinché ne prenda atto e vengano osservate le misure in esso contenute. 3
Con avviso del 30/01/2014 il Dipartimento della funzione pubblica (DFP) ha comunicato l’unificazione della gestione degli adempimenti a carico delle P.A. mediante il sistema integrato "PERLA PA". Il sistema è stato integrato per ricevere le comunicazioni relative ad alcuni degli adempimenti previsti dalla legge 190 del 2012, tenuto conto delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.) approvato l'11 settembre 2013. Il DFP precisa che il Responsabile per l'adempimento "Anticorruzione" deve compilare la scheda relativa al P.T.P.C. inserendo le informazioni richieste e allegando il link al P.T.P.C. e al relativo documento di approvazione da parte dell'organo di indirizzo politico. 13 3. AREE DI RISCHIO 3.1
La metodologia utilizzata per l’individuazione delle aree di rischio La Camera di Commercio di Campobasso ha utilizzato la mappatura completa dei processi, istituzionali e di supporto, sviluppata da Unioncamere per tutto il sistema camerale e riportata in Allegato 1. Nella mappatura che costituisce la base per l’analisi del rischio di corruzione, sono evidenziate le attività attraverso le quali si espletano le funzioni della Camera. A partire da essa è, infatti, possibile identificare le attività da monitorare attraverso azioni di risk management ed individuare le attribuzioni specifiche di ciascun ufficio in materia. 3.2
Le aree di rischio obbligatorie per tutte le Amministrazioni La Legge 190/2012 ha individuato i livelli essenziali di prestazioni da assicurare mediante la trasparenza amministrativa di determinati procedimenti, altresì il Piano Nazionale Anticorruzione ha definito le aree obbligatorie di rischio. Si riporta di seguito una tabella riepilogativa: Art. 1 comma 16 legge 190/2012 Aree di rischio comuni e obbligatorie (Allegato n. 2 del P.N.A.) d) concorsi e prove selettive per l'assunzione del A) Area: acquisizione e progressione del personale personale e progressioni di carriera b) scelta del contraente per l'affidamento di lavori, B) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture a) autorizzazione o concessione C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché giuridica dei destinatari con effetto economico attribuzione di vantaggi economici di qualunque diretto ed immediato per il destinatario genere a persone ed enti pubblici e privati; 3.3
Le aree di rischio specifiche per la Camera di commercio Dall’analisi degli elenchi suddetti è stato possibile trarre le indicazioni utili per l’individuazione delle aree di rischio per le Camere di commercio, muovendo dal registro del rischio già compilato, di cui ove possibile vengono riportate le codifiche per preservare l’omogeneità con il lavoro già fatto. In osservanza all’invito del legislatore è stata altresì individuata un’ulteriore area di rischio non presente nel PNA, quella dei controlli (contrassegnata con la lettera E), fortemente caratterizzante dell’attività delle Camere cui si aggiunge quest’anno l’area F dedicata ai sistemi alternativi di risoluzione delle controversie. Si precisa che tali elenchi sono sempre e comunque aggiornabili tenuto conto del carattere dinamico delle attività. 14 Le aree di rischio prioritarie nelle Camere di commercio Processi Sotto‐processi A) Area: acquisizione e progressione del personale [B.1.1. Acquisizione e gestione risorse umane] A.01 Reclutamento di personale a tempo indeterminato, determinato e progressioni di carriera verticali A.02 Progressioni di carriera economiche A.03 Conferimento di incarichi di collaborazione A.04 Contratti di somministrazione lavoro A.05 Attivazione di distacchi di personale A.06 Attivazione di procedure di mobilità B) Area: affidamento di lavori, servizi e forniture B.01 Definizione dell’oggetto dell’affidamento [B.2.1 Fornitura di beni e servizi] B.02 Individuazione dello strumento/istituto per l’affidamento B.03 Requisiti di qualificazione B.04 Requisiti di aggiudicazione B.05 Valutazione delle offerte B.06 Verifica dell’eventuale anomalia delle offerte B.07 Procedure negoziate B.08 Affidamenti diretti B.09 Revoca del bando B.10 Redazione del cronoprogramma B.11 Varianti in corso di esecuzione del contratto B.12 Subappalto B.13 Utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto C) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario; C.1. Processi anagrafico‐certificativi C.1.1 – Tenuta Registro Imprese (RI), Repertorio C.1.1.1 Iscrizione/modifica/cancellazione (su istanza di parte) al RI/REA/AA Economico Amministrativo (REA), Albo Artigiani C.1.1.2 Iscrizioni d’ufficio al RI/REA/AA (AA) C.1.1.3 Cancellazioni d’ufficio al RI/REA/AA C.1.1.4 Accertamento violazioni amministrative (RI, REA, AA) C.1.1.5 Deposito bilanci ed elenco soci C.1.1.6 Attività di sportello (front office) C.1.1.8 Esame di idoneità abilitanti per l’iscrizione in alcuni ruoli C.1.2 Tenuta Albo Gestori Ambientali (solo per le C.1.2.1 Tenuta Albo Gestori Ambientali CCIAA capoluogo di regione) C.1.3 Gestione SUAP camerale C.1.3.1 Gestione del SUAP Camerale C.1.4 Servizi digitali C.1.4.1 Rilascio/rinnovo dei dispositivi di firma digitale C.1.4.2 Rilascio/rinnovo delle carte tachigrafiche C.1.5 Certificazioni per l’estero C.1.5.1 Certificazioni per l'estero C.2. Regolazione e tutela del mercato C.2.1 Protesti C.2.1.1 Gestione istanze di cancellazione C.2.1.2 Pubblicazioni elenchi protesti 15 C.2.2 Brevetti e marchi C.2.2.1 Gestione domande brevetti e marchi C.2.2.2 Rilascio attestati C.2.5 Attività in materia di metrologia legale C.2.5.1 Attività in materia di metrologia legale D) Area: provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario D.1.3 Promozione territorio e imprese E) Area: Sorveglianza e controlli C.2.5 Attività in materia di metrologia legale C.2.7 Regolamentazione del mercato C.2.8 Sanzioni amministrative ex L. 689/81 F) Area: Risoluzione delle controversie C.2.6 Forme alternative di giustizia 3.4
D.01 Erogazione di incentivi, sovvenzioni e contributi finanziari a privati D.02 Concessione di contributi per effetto di specifici protocolli d'intesa o convenzioni sottoscritti con enti pubblici o con organismi, enti e società a prevalente capitale pubblico C.2.5.2 Attività di sorveglianza e vigilanza in materia di metrologia legale C.2.7.1 Sicurezza e conformità prodotti C.2.7.2 Gestione controlli prodotti delle filiere del made in Italy e organismi di controllo C.2.7.3 Regolamentazione del mercato C.2.7.4 Verifica clausole inique e vessatorie C.2.7.5 Manifestazioni a premio C.2.8.1 Sanzioni amministrative ex L. 689/81 C.2.8.2 Gestione ruoli sanzioni amministrative C.2.6.1 Gestione mediazione e conciliazioni C.2.6.2 Gestione arbitrati Le misure di prevenzione del rischio obbligatorie e ulteriori Si consulti l’Allegato 3 3.5
Le schede di rischio: analisi dei processi e sotto‐processi con indicazione dei rischi, obiettivi, misure, responsabilità, tempi Si consulti l’Allegato 4 Si segnala che, tra le misure di prevenzione e mitigazione del rischio di corruzione adottate dall’Ente, vi sono quelle volte ad intensificare il grado di digitalizzazione e informatizzazione di tutti i processi amministrativi degli Uffici. La fruibilità dei dati e delle informazioni nonché gli strumenti telematici in uso garantiscono una completa trasparenza e tracciabilità dei flussi. 16 4. TEMPI E MODALITA’ DI CONTROLLO DELL’EFFICACIA DEL P.C.T.P. In questa sezione, la Camera di Commercio di Campobasso individua le modalità attraverso le quali raccoglie feedback dagli stakeholder sul livello di efficacia delle azioni di prevenzione e contrasto della corruzione, nonché come raccoglie e gestisce eventuali reclami sulla qualità delle informazioni pubblicate o su ritardi o inadempienze riscontrate. Strategia di ascolto degli stakeholder Si evidenziano di seguito le iniziative che la Camera di Commercio di Campobasso ha adottato o intende adottare sui diversi canali di comunicazione, per ascoltare gli stakeholder in merito alla utilità ed all’utilizzo dei dati pubblicati. La Camera ha già in essere una strategia integrata offline‐online per l’ascolto degli stakeholder. Strumenti di ascolto Offline:  contatto costante con i principali stakeholder assicurato dalla presenza negli Organi Camerali dei rappresentanti sul territorio di tutte le categorie economiche oltre che delle Organizzazioni sindacali e dei Consumatori  attività di ascolto durante eventi/incontri/seminari organizzati dall’Ente, tramite la somministrazione ed elaborazione di questionari  organizzazione della Giornata della Trasparenza e/o eventi in cui gli stakeholder vengono a conoscenza delle attività camerali  questionari di rilevazione del grado di interesse dei cittadini e degli stakeholder sull’utilità e utilizzo dei dati contenuti nel Piano.  Somministrazione al personale camerale dell’Indagine di benessere organizzativo da parte del competente OIV volta a “rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico da parte del personale” Strumenti di ascolto Online  modulo di ascolto per segnalare eventuali disservizi, problemi, difficoltà oppure per inviare suggerimenti e osservazioni, disponibile nella sezione URP del sito  casella di posta elettronica attivata [email protected] per effettuare reclami/segnalazione in tema di trasparenza e corruzione e accessibile sia dalla sezione URP sia da Amministrazione trasparente/Altri contenuti – Corruzione/ Responsabile della prevenzione della corruzione nel sito camerale  l’account Facebook e Twitter della Camera di Commercio di Campobasso attivati al fine di monitorare sempre più le nuove esigenze degli utenti e divulgare in modo capillare informazioni, attività e iniziative camerali.  pubblicazione dei contatti di posta elettronica e telefonici degli uffici Tali strumenti già utilizzati saranno potenziati e i feedback saranno monitorati anche ai fini dell’aggiornamento del Piano. 17 5. IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITA’ Si riporta, quale Allegato 2 al presente Piano, il Programma per la trasparenza e l’integrità 2015/2017 redatto dall’Ente in attuazione del D.lgs. 33/2013 e della Deliberazione ANAC ex Civit n. 50/2013. Tale allegato costituisce parte integrante del Piano quale strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e per l’efficienza e efficacia dell’azione amministrativa. 18 6. LA FORMAZIONE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE Con riguardo alla formazione in tema di anticorruzione l’Ente nel predisporre il Piano di formazione assicurerà che tutto il personale venga adeguatamente aggiornato sui temi dell’anticorruzione in senso lato, comprendendo pertanto anche la trasparenza e il codice di comportamento mediante l’organizzazione di un incontro formativo. La formazione potrà essere erogata sia dal personale camerale che , per il ruolo e le competenze svolte, ha acquisito una specializzazione sul tema sia ricorrendo a enti di formazione esterna. La formazione del personale interno incaricato a sua volta di istruire e informare i colleghi potrà realizzarsi attraverso la partecipazione ai corsi/webinar di approfondimento organizzati da Unioncamere e/o Istituto Tagliacarne. Quale strumento di formazione sarà data preferenza all’utilizzo di piattaforme in webconference e/o videoconferenza anche in un’ottica di razionalizzazione dei costi. Infine, tenuto conto dell’orientamento espresso dalla Corte dei Conti, sezione regionale Emilia‐Romagna, con la deliberazione n. 276/2013/PAR del 20 novembre 2013, è possibile ritenere sottratte dai limiti di cui all'art. 16, comma 13, d.l. 78/2010 (convertito in legge 122/2010) le spese per la formazione obbligatoria prevista dalla legge 190/2012. 19 7. CODICE DI COMPORTAMENTO E DIFFUSIONE DI BUONE PRATICHE Il 19 giugno 2013 è entrato in vigore il D.P.R del 16 aprile 2013 n. 62 con cui è stato stabilito il Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'arti. 54 del d.lgs n. 165/2001 “ ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del competente organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento, che integra e specifica il suddetto Codice di comportamento nazionale, nel rispetto dei criteri, delle linee guida e dei modelli predisposti dall'Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche (A.N.AC. ex CIVIT)”. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione, in coerenza con i criteri guida fissati dall’ANAC e in base al format elaborato da Unioncamere nazionale per il sistema camerale, ha predisposto un’ipotesi di Codice di Comportamento avvalendosi della collaborazione dell’U.O. Gestione economica e giuridica del personale, competente nella gestione dei procedimenti disciplinari (art.15, comma 3 del D.P.R. n. 62/2013). Tutti gli stakeholder della Camera di Commercio (Consiglio Camerale, Organizzazioni sindacali rappresentative all’interno dell’Ente, Organizzazioni Sindacali territoriali, RSU, CUG, Associazioni di categoria e dei consumatori, ordini professionali e, in generale, tutti i soggetti che fruiscono dei servizi prestati dall’Ente), sono stati coinvolti nel processo di definizione del Codice. E’ stato redatto un Avviso contenente la bozza del Codice e pubblicato in data 11 febbraio 2014 nella homepage del sito www.cb.camcom.it e nella sezione Amministrazione trasparente – Disposizioni generali – Atti generali con l’invito agli stakeholder suddetti, a far pervenire eventuali proposte od osservazioni entro la data del 16 febbraio 2014. Inoltre, la procedura aperta è stata diffusa al personale camerale mediante l’invio dell’Avviso con e‐mail del 12/02/2014. Sono state espresse osservazioni al Codice da parte della R.S.U. aziendale (e‐mail del 17/06/2014) e tenute in conto nella Relazione illustrativa di accompagnamento al Codice. L’ipotesi di Codice è stata poi trasmessa all’OIV che ha rilasciato il parere obbligatorio in data 4 marzo 2014. Il Codice di Comportamento della Camera di Commercio di Campobasso, approvato con delibera di Giunta n. 18 del 3 marzo 2014, si compone di diciannove articoli che seguono, in linea di massima, la sistematica del Codice nazionale. È stato pubblicato unitamente alla relativa Relazione illustrativa sul sito www.cb.camcom.it nella sezione Amministrazione trasparente ‐ Disposizioni generali ‐ Codice disciplinare e codice di condotta. La violazione delle regole dettate dal Codice costituisce comportamento contrario ai doveri d’ufficio ed è fonte di responsabilità disciplinare (art. 17 “Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice”). Si segnala che nel corso del 2014 non sono state denunciate violazioni al Codice di Comportamento. A seguito dell’adozione del Codice, l’Ufficio Gestione giuridica ed economica del personale procederà al monitoraggio delle disposizioni in esso contenute. Il Codice di Comportamento della Camera di Commercio di Campobasso è consultabile nell’Allegato 5 del presente documento. 20 8. ALTRE INIZIATIVE La Camera di Commercio di Campobasso nell’arco del triennio potrà valutare di avviare ulteriori iniziative anche sulla base dell’attuazione del Piano stesso. 9. ALLEGATO 1 – LA MAPPA DEI PROCESSI CAMERALI 10. ALLEGATO 2 – PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ 2015/2017 11. ALLEGATO 3 – LE MISURE OBBLIGATORIE E ULTERIORI 12. ALLEGATO 4 – LE SCHEDE DI RISCHIO 13. ALLEGATO 5 – IL CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA CCIAA DI CAMPOBASSO 14. ALLEGATO 6 ‐ LA RELAZIONE DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE SULLE ATTIVITA’ ANNO 2014 21