Anno 4 N°1 Marzo 2015 - Parrocchia S. Andrea Avellino

la VOCE
Parrocchia S. Andrea Avellino - Roma
Anno IV - N° 1 - Marzo 2015
Piero della Francesca - Resurrezione
Affresco - 1463- Museo Civico Sansepolcro-(Arezzo)
IN QUESTO NUMERO:
I giovani dell’oratorio – La “nostra” Sindone - Raccolta rifiuti Intervista al Presidente del
XIV Municipio – Poesia dialettale – La cultura in periferia - L’Oratorio – Omelia della
notte di Natale – Conoscere i nostri luoghi: la tomba del “gladiatore” - Comunicazioni
I GIOVANI DELL’ORATORIO
Lettera aperta a Papa F rancesco
Siamo il gruppo Oratorio della chiesa di S. Andrea Avellino. Vorremmo invitarti
in parrocchia per avere la possibilità di incontrarci e l’opportunità di
confrontarci.
Siamo un gruppo govane pieni di speranze con tanta voglia di vivere ma con
una grande solitudine collettiva che vorremmo colmare.
Ci troviamo ogni venerdì alle ore 17.00 in parrocchia cercando di scoprire
qualcosa su noi stessi e sugli altri.
Sappiamo che ciò che chiediamo è difficile visti i tuoi impegni ma visto che la
vita è fatta di speranze, e visto che la nostra speranza e la nostra giovinezza
sono pieni di sogni, speriamo di avere una vita migliore attraverso dei piccoli
gesti e con questo invito una piccola speranza.
Con grande stima e affetto una piccola parte dei tuoi ragazzi!!
La “nostra” Sindone
Quest’anno il 19 aprile a Torino ci sarà una nuova ostensione della Sacra Sindone, fino al 24 giugno, con
diverse iniziative rinvenibili nel sito http://www.sindone.org. Nella nostra Parrocchia si terranno tre
incontri da parte di un esperto: il primo sarà lunedì 30 marzo, inoltre si farà un pellegrinaggio a Torino
proprio il giorno della festa, il 3 e 4 maggio. Chi fosse interessato è pregato di contattarci.
Ogni anno, il 4 maggio è la festa della Sacra Sindone ed in quel giorno si può ottenere
un’indulgenza plenaria recitando la seguente preghiera:
«“Signore, che nella SS. Sindone, entro la quale il vostro Corpo adorabile deposto dalla Croce
venne ravvolto, lasciaste tracce della vostra presenza quaggiù, e pegni non dubbi del vostro amore; deh!
per i meriti della vostra santa Passione, ed in riguardo di questo venerabile Lino, che servì alla vostra
sepoltura, fateci grazia che nel giorno della resurrezione siamo anche noi fatti consorti di quella gloria,
nella quale Voi regnate eternamente. Così sia.”
È concessa l'Indulgenza Plenaria nel giorno 4 Maggio, festa della SS. Sindone, ed in altri due giorni, a
scelta, nel corso dell'anno ai fedeli, che, confessati e comunicati, pregando secondo l'intenzione del Sommo
Pontefice e devotamente venerando la reliquia o l'immagine della SS. Sindone, reciteranno la soprascritta
orazione. Inoltre ogni qualvolta con cuore contrito si recita la stessa orazione, è concessa l'Indulgenza di
500 giorni (Breve di S.S. Pio XI, 23 marzo 1934)»
Vorrei far notare quanto sia adeguata alla sindone l’orazione di colletta della domenica delle
Palme, possiamo recitarla guardando la copia della Sindone a colori, grande come l’originale, che
abbiamo nella nostra cappella: “Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come modello agli uomini il
Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce, fa’ che abbiamo sempre
presente il grande insegnamento della sua passione, per partecipare alla gloria della risurrezione.” Infatti
si vedono contemporaneamente sia i segni della passione, quelli leggermente più rossicci, che quelli della
risurrezione, l’immagine più giallina tuttora misteriosa.
Per concludere, raccomando fortemente di leggere quanto scritto nel quadruccio a sinistra della
riproduzione Sindone nella nostra cappella, che dal Sabato santo 2012, anno in cui Papa Benedetto XVI ce
l’ha regalata, si chiama “Cappella della Sindone”.
Don Marco
La Sacra Sindone - Ostensione 2015: 19 aprile - 24 giugno Duomo di Torino
Raccolta rifiuti - Intervista al presidente del XIV municipio Dr. Valerio Barletta
Presidente Barletta, quali sono i risultati finora raggiunti per quanto riguarda la raccolta (porta
a porta) partita nel nostro municipio a Novembre?
“Ho fortemente voluto che il Municipio cogliesse l’opportunità di rafforzare il sistema della raccolta
differenziata porta a porta candidando da subito il nostro territorio a questa grande sfida. Ad oggi il
sistema porta a porta è attivo da Montarsiccio a Tragliatella, include quindi i quartieri di Ottavia,
S.Andrea, Palmarola, Selva Candida coinvolgendo più di 40.000 cittadini. Dobbiamo certo abituarci ad un
nuovo sistema capendone i punti di debolezza ma riconoscendone i punti di forza con la consapevolezza
unica che ormai la strada è tracciata.”
1) Il municipio XIV come altre circoscrizioni, ha ancora delle zone “grigie” per quanto
riguarda la gestione raccolta dei rifiuti, quali sono le note dolenti?
“Certamente abbiamo riscontrato nell’organizzazione di Ama dei punti di grande debolezza: questi
riguardano sia la dotazione dei mezzi che in taluni casi non sono idonei ad accedere alle vie piccole e
strette di alcuni nostri quartieri, come per esempio via Casale Sansoni, sia per quanto riguarda il
personale. Per far partire il porta a porta più di 80 persone sono state trasferite da altri municipi al
nostro: oggi operai di altre zone di Roma lavorano da noi per il sistema porta a porta, diamogli tempo di
conoscere meglio il territorio ma certamente, superata questa fase, tutto dovrà funzionare. Ciò poi quello
che attiene alla migliore preparazione ed informazione ma credo che i cittadini in questo senso, così
come già successo in altri territori della nostra città, daranno il loro contributo a che tutto riesca.”
2) In futuro, a suo avviso, quali sono le tappe per arrivare a risultati soddisfacenti?
“Credo che come Municipio abbiamo messo in campo tutto l’impegno e le energie possibili: abbiamo
attivato nei mesi passati oltre trenta incontri, assemblee partecipate nei nostri quartieri per spiegare il
funzionamento del sistema; abbiamo coinvolto i bambini nelle scuole in attività di gioco e di formazione;
abbiamo organizzato incontri presso i centri anziani; abbiamo posizionato punti informativi nelle
stazioni, nei centri commerciali, lungo le nostre strade attraverso le “apette” Ama, abbiamo stampato
materiale di comunicazione; probabilmente tutto questo non basta e allora dovremo investire ancora
nell’informazione e stiamo tollerando quelle difficoltà di chi ancora non ha capito come funziona il
sistema e pensa che sia ancora facile gettare il sacchetto per strada; tuttavia tra poco tutto questo non
sarà più possibile perché sto studiando un’ordinanza fortemente punitiva per chi sporca le nostre strade
e non si sforza di fare quello che tanti cittadini stanno compiendo per la raccolta differenziata. Credo sia
opportuno inserire nelle nuove linee guida per il contratto tra Roma Capitale e Ama un piano dettagliato
degli interventi che l’Azienda deve fare, compreso lo spazzamento e il lavaggio delle strade che ad oggi
considero del tutto insoddisfacente.”
3) Ai cittadini al momento infuriati sulla questione “monnezza” cosa si sente di dire?
“Conosco molto bene il loro stato d’animo avendo io stesso, la mia famiglia e i miei cari in quartiere con
un sistema porta a porta ma vedo con i miei occhi il lento e costante miglioramento. Pensare di
immaginare da qui a dodici mesi le nostre strade senza cassonetti, mi fa credere di aver fatto la scelta
giusta. ..un po’ di pazienza ma stiamo lavorando per tutti i cittadini.”
4) Presidente, secondo Lei, Roma avrebbe dovuto dotarsi di un concreto sistema e
smaltimento dei rifiuti prima di avviare la differenziata?
“Non credo ci fosse più un minuto da perdere: Roma ogni anno perdeva 20 milioni di Euro di
finanziamento della Comunità europea perché sotto infrazione, legata proprio al mantenimento della
discarica di Malagrotta; dobbiamo cambiare completamente questo stesso pensiero e immaginare, come
oggi è, che i rifiuti possano essere anche risorsa; quella plastica, quella carta, quel vetro che noi andiamo
a buttare attraverso il nostro sistema di raccolta differenziata, presto molto presto speriamo possa
trasformarsi in risparmio per i cittadini. Oggi purtroppo questo lo facciamo con strutture esternalizzate e
chi beneficia di questa vendita o di questo riciclo sono strutture altre, mentre chissà che domani Roma
decida di farne un asset industriale.”
5) Lei è tra i più giovani della squadra del sindaco Marino, ma ha una grande responsabilità,
come riesce a reggere le pressioni più forti?
“Ciò che mi dà la grinta per affrontare il quotidiano e lo straordinario sia prima di tutto la qualità delle
cittadine e dei cittadini che mi hanno scelto e che si aspettano solo e soltanto che io lavori nell’interesse
del bene comune.
I cittadini non mi chiedono di occuparmi dei propri interessi personali ma di cogliere sfide e partite.
Questo stesso senso di responsabilità oggi presente in modo totalmente nuovo nel Consiglio municipale
in particolare nella mia maggioranza in Consiglio e in Giunta. Credo che avere attorno un ambiente sano
sia il migliore antidoto a che la politica sia contaminata.”
Presidente auguro a Lei e al suo staff buon lavoro ….
“Grazie a voi!”
Cristina Brunetti
Questa poesia della Quaresima è stata raccontata da una nostra nonna, Tina Di Bonaventura Napoleone.
Gliela insegnò suo nonno, che era nato nel 1847, quando lei aveva circa nove anni.
Abbiamo riportato alcuni vocaboli, che a noi possono risultare non corretti , per essere più fedeli possibile
al dialetto abruzzese dell’epoca
Madre Maria s’è messa per la strada
“Non farlo tanto grosso e pesante,
con l’anima dolente e angosciata.
che deve battere quelle Mani Sante !”
Quando un bel pezzo avanti fu arrivata,
-Più grosso e più pesante lo voglio fare,
incontrò un fabbro che faceva una croce.
che più danaro io possa guadambiare!-
“O fabbro fabbro ,per chi tu fai quella croce?”
La Madonna alzò la mà e tre deta :
-La faccio per uno che si chiama Iddio,
“Co sti danari non vi arricchirete!”
il Figlio della Vergine Maria- .
Allora sospira e innanzi va
“Bada di non farla grossa e pesante,
e incontra un fabbro che faceva i chiodi.
che la deve portare quell’Anima Sua Innocente!”
“ O fabbro fabbro per chi tu fai quei chiodi?”
-Più grossa e più pesante la voglio fare,
-Li faccio per uno che si chiama Iddio,
che buon danaro possa guadambiare!
il Figlio della Vergine Maria-
La donna sospira e innanzi va
“Cerca di farli più fini e sottili,
e spera che lunga la strada sarà.
che servono per bucare quelle Mani Sue Gentili!”
Quando un bel pezzo avanti fu arrivata,
-Più grossi e più pesanti li voglio fare ,
incontrò un fabbro che faceva un martello.
che buon moneta possa guadambiare!-
“O fabbro fabbro, per chi tu fai quel martello?”
La Madonna alzo la mà e tre deta :
-Lo faccio per uno che si chiama, Iddio
“ Co sti danari non vi arricchirete !”
Il Figlio della Vergine Maria -.
Sospira e innanzi va e quando arriva in cima al
monte, le spade per il suo cuore sono pronte
La cultura approda finalmente in periferia
Un progetto davvero lodevole quello inaugurato
lo scorso 11 Ottobre 2014 dall’Assessore alla
Cultura del nostro municipio, il giovanissimo e
preparatissimo Marco Della Porta che dà vita
all’iniziativa “Nuovi Quartieri". Già dal nome si
respira davvero aria di novità, una realtà
neanche mai concepita in una zona come la
nostra, un quartiere dormitorio come la Borgata
Ottavia. Un’idea rivoluzionaria che risiede nella
semplicità e concretezza della proposta del
nostro Assessore: utilizzare la cultura come
mezzo di partecipazione alla vita sociale e di
riqualificazione della periferia stessa. In altre
parole, come spiega lo stesso Assessore, una
“democrazia culturale” per avvicinare tutti i
cittadini alla cultura e soprattutto a costo zero.
“Quella che stiamo conducendo è una battaglia di
civiltà che rivendica una democrazia culturale
capace di garantire a tutti i cittadini un accesso
alla vita culturale, un accesso al bello come diritto
di cittadinanza “ - spiega Della Porta.
E dove concretizzare tutto ciò se non nel luogo
maggiormente frequentato e centrale per
Ottavia? Nel locale inutilizzato dell’omonima
stazione ferroviaria, in collaborazione con Rete
Ferroviaria Italiana, la stazione “pilota” di
Ottavia ospiterà una mostra collettiva di artisti e
architetti a cura di Simona Sarti e
dell'Associazione Movimento Artisti Arte. Un
museo permanente dove tutti noi, cittadini del
municipio, potremo entrare a contatto con
diverse forme d’arte e con la cultura.
Personalmente ritengo un impulso eccezionale
questa nuova rivisitazione dell’arte, e della
cultura più in generale, che possa vivere in
simbiosi con quegli spazi di città destinati ad
essere semplici elementi di arredo urbano e non,
come questa iniziativa si prefigge, parti della
nostra vita in un mondo sempre più frenetico e
all’insegna del becero consumismo. Portate i
vostri figli, nipoti, andate voi stessi a visitare un
luogo così importante per la crescita della nostra
comunità. Invece di stressarvi nei centri
commerciali e nelle vie dello shopping,
prendetevi del tempo per il vostro animo e per
allenare il vostro spirito critico. Il confronto, la
condivisione, la partecipazione ormai surclassate
nell’era digitale in cui ci si illude che Internet
possa fornire una soluzione a tutto. Il fattore
umano, lo scambio e la ricchezza che i rapporti
interpersonali e la cultura possono regalarci, non
lo trovate su nessun motore di ricerca o social
network. Grazie Assessore Della Porta per
questo dono fatto alla nostra comunità.
A. Festa
Per info o prenotare una visita scrivete alla mail [email protected]
L’oratorio “un dono”
L’oratorio è chiamato ad essere il luogo in cui le
giovani generazioni crescono e maturano come
cristiani e come cittadini. Gli oratori sono un
dono già per il fatto di esserci, sono una risorsa,
un’opportunità, una chanche che non ha eguali in
quel delicato compito di accompagnare le
giovani generazioni all’incontro con il Signore.
Nell’attuale situazione socio-culturale dove i
giovani hanno il mondo sul “palmo” della mano,
trascorrono parecchie ore della giornata a
navigare su internet e hanno fatto di facebook
una piazza virtuale dove scrivere e comunicare i
loro sogni o gridare i loro disagi, l’oratorio si
presenta come una preziosa e forse difficilmente
sostituibile risorsa, per proporre cammini di
educazione alla fede.
familiarità con l’ambiente e con la comunità,
primo annuncio di vita buona del vangelo che
passa attraverso i gesti, la presenza e l’affetto,
qualità che rimangono durante tutto il percorso
di crescita e che si arricchiscono di quelle
esperienze che coinvolgono la vita dei ragazzi,
feste, raduni, giochi ecc, fanno dell’oratorio la
propria seconda casa.
Esso offre il clima e il contesto che in modo
pervasivo ed efficace accompagnano il cammino
dei ragazzi quasi avvolgendoli: favorisce il
contatto, suscita simpatia e sintonia, crea
Vorrei augurare buon lavoro a Gianluca
Ciarlantini e a Igino Travaglini responsabili
dell’oratorio della nostra Parrocchia, a condurre
con la loro esperienza, i ragazzi a una sintesi
armoniosa tra fede e vita
L’oratorio nel farsi compagno di viaggio delle
giovani generazioni ha un traguardo ambizioso,
per nulla facile da raggiungere ma altrettanto
fondamentale per la sua identità di istituzione a
servizio dell’educazione delle nuove generazioni
e di coloro che collaborano al raggiungimento di
tale scopo.
Sergio Brunetti
Molti lettori ci hanno chiesto di poter “leggere” l’omelia del nostro parroco della
notte di Natale. Eccola di seguito:
“Quando viene al mondo un bambino si
dice che ha aperto gli occhi al mondo ed è venuto
alla luce. Il dolore che accompagna la mamma
nel partorire rappresenta la realtà oscura della
notte che si apre al nuovo giorno, la vita nuova
del bimbo nascente.
E questa notte siamo anche noi davanti a
questo magnifico ed unico parto nel quale si
manifesta il bimbo tanto atteso da Israele e da
tutti noi. Il Cristo, Signore e Salvatore di tutto
il genere umano.
In questa nascita accade qualcosa di
misterioso e affascinante, unico ed irripetibile
nel suo genere: nella nascita di questo bambino
di Betlemme avviene un fatto straordinario. Lui
stesso è la Luce davanti alla quale ognuno di noi
apre i propri occhi. Sì, questo bambino è come
una nuova nascita per noi. In Lui ciascuno di noi
nasce di nuovo. Lui è la Luce e noi nasciamo
alla Sua Luce. Si manifesta profeticamente la
realtà battesimale della nostra salvezza.
Battezzati nella sua vita, nel suo Spirito, e
pertanto salvati in Cristo.
Si può dire, quindi, che “veniamo al
mondo” reale e autentico della vera vita quando
rinasciamo in Lui e apriamo gli occhi della
fede. Incominciamo a vedere e non soltanto
guardare, iniziamo ad amare, a perdonare e non
soltanto a volerci bene e tollerarci nel limite.
Prende vita in noi una inimitabile evoluzione
particolare dell’umanità, non edificabile da
mano d’uomo. Sì, nascono l’uomo e la donna
nuovi, della nuova umanità. Tutto ciò è reso
possibile dalla venuta sulla terra di una nuova
realtà umana ma che discende dal cielo.
Da questa notte tutto è cambiato, tutto è
diverso, l’umanità non è più la stessa. Essa ha
ricevuto
dentro
di
se
il
germe
dell’immortalità, il germe della Divinità. E come
il morso del serpente ha inoculato in noi il germe
della morte così il bacio del bambino Risorto ci
ha reintrodotti nella eternità del Bene e
dell’Amore, della Gioia e della Luce, della Pace e
della Giustizia.
Avviene il mirabile scambio: ciò che è
stato creato finito diventa improvvisamente
capace di infinito. E ciò che era diventato mortale
entra, di nuovo, nell’immortalità. Non solo la
divinità entra nel tempo e si unisce all’umanità e
l’eternità si unisce al tempo, ma la santità si
sostituisce al peccato e la luce penetra nelle
tenebre trasformandole in aurora di vita eterna.
La vita vince la morte (e nel giorno pasquale ci
mostrerà come).
O notte mirabile, notte santa della
manifestazione del Verbo incarnato, notte della
rinascita vittoriosa dell’umanità che unita al
Verbo scala i gradini della santità annunciando il
suo ingresso nella vita trinitaria (con l’ascensione
al Cielo dell’Uomo Risorto) ed eterna.
Questa notte è notte di gioia perché dopo
di essa tutto è cambiato e può ancora cambiare.
Tutto da allora si è illuminato e ancora può
ricevere la luce; tutto si è trasformato in rara
bellezza perché l’Amore è entrato nello stesso
mondo che aveva creato e questa volta lo ha
amato di persona, nella sua carne e nel suo
sangue.
La sapiente creatività ed amorevolezza di
Dio Padre ha saputo, con un coup de teatre,
rendere straordinaria la storia dell’umanità (una
cosa inimmaginabile per l’uomo), aprendola nel
suo svolgersi secolare a ciò che mente umana
non avrebbe mai potuto concepire: Il Divino
Amore che si fa contenere nel limite umano del
grembo di Maria (il volto “femminile” di Dio) che
così accoglie in se stessa Colui, che nel Figlio
Gesù (il volto “maschile” di Dio) mostra al mondo
il disegno nascosto da secoli e rivelato in questa
santissima notte.
Qui, ora, si svolge per noi, nel sacramento
divino dell’eucarestia, questo misterioso
scendere di Dio e ascendere dell’uomo pio. Il
credente viene elevato alle sublimi altezze
dell’Amore condiscendente e misericordioso,
tanto da poter rinunciare ai suoi peccati, ai suoi
idoli e alla sua stessa idea umana di Dio. Così
potrà accedere all’incontro del Dio vivo, vero e
reale, nella sua essenza umana e divina,
contenuta in Maria la vera Madre di Cristo,
Signore della storia e del tempo, dei vivi e dei
morti, a Lui la gloria e la potenza nei secoli dei
secoli.”
Don Claudio
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CONOSCERE I NOSTRI LUOGHI - Ecco la tomba del «Gladiatore»
Marco Nonio Macrino ispirò il film con Russel Crowe
Al km 8,5 della via Flaminia, presso i tufi di Saxa
Rubra, durante gli scavi per la costruzione di un
complesso residenziale, sono affiorati reperti che
l’archeologa Daniela Rossi ha indicato come i più
importanti dell’ultimo trentennio. Nel 2007 era
tornato visibile un tratto del selciato originale, in
una depressione, sette metri sotto l’attuale piano
viario. Ma solo in questi giorni si è avuta
conferma delle meraviglie dissepolte.
Nei secoli, esondazioni del Tevere hanno travolto
i monumenti che affiancavano l’arteria. Lo strato
fangoso (come la cenere vulcanica a Pompei e ad
Ercolano) ne ha preservato le reliquie. Colonne,
trabeazioni finemente decorate, capitelli cesellati
appartenevano a un mausoleo patrizio. La
sorpresa è venuta quando una grande iscrizione
marmorea ha rivelato il destinatario: Marco
Nonio Macrino. Possidente, di Brescia (in corso
di scavo e restauro la sua villa a Toscolano
Maderno, sul Garda, mosaici, giardini e piscina
olimpionica), sposato ad Arria, fu proconsole in
Asia e generale sotto Antonino Pio e Marco
Aurelio, imperatore dal 161 al 180, che lo incluse
nella cerchia dei fidi, pur non nominandolo mai
nelle Memorie. Con le sue legioni, arginò i Quadi
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e i Marcomanni, allontanando lo spettro
dell’invasione barbarica. Ma, a quanto ne
sappiamo, non entrò mai nel mirino di
Commodo, figlio e dispotico successore di Marco
Aurelio e, soprattutto, non combatté nel
Colosseo. E allora perché si parla della sua tomba
come di quella del Gladiatore? Gli sceneggiatori
dell’omonimo film epico, anno 2000, regia di
Ridley Scott, hanno cucito sul poderoso Russel
Crowe (Massimo Decimo Meridio, l’Ispanico,
terriero dell’immaginaria Tergillo) la lorica da
comandante di Macrino. Poi, però, vi hanno
aggiunto il gladio e la rete di Spartaco, il ribelle
che fomentò la rivolta di schiavi nel I secolo a.C.,
e i cesti di cuoio (i guantoni dell’epoca) di
Narcisso, sparring partner di Commodo,
lottatore dilettante, l’uomo che strangolò il
tiranno al culmine di un complotto.
Un ibrido poco fedele alla storia, ma molto alle
regole dell’avventura e del movie, da Oscar. In
quei fulgori di una Roma al tramonto operò
Macrino.
COMUNICATO UFFICIALE PARROCCHIALE
ORARI E INIZIATIVE PARROCCHIALI IN QUARESIMA E PASQUA
DA MERCOLEDÌ 18 FEBBRAIO ALLE ORE 18 INIZIA IL TEMPO LITURGICO DELLA SANTA QUARESIMA
PERTANTO TUTTA LA COMUNITÀ È INVITATA A SEGUIRE I SEGUENTI ORARI:
Il giorno del Mercoledì delle ceneri 18 febbraio dalle ore 18 sono sospese TUTTE (Anspi
compresa) le attività IN parrocchia e TUTTI i fedeli sono invitati alla
CELEBRAZIONE LITURGICA QUARESIMALE DELLE "CENERI".
A partire dal 19 febbraio alle ore 16-17 sono previsti gli ESERCIZI SPIRITUALI per TUTTI i
fedeli secondo il seguente calendario: 5 incontri sempre h. 16-17
GIOVEDÌ 19-26 febbraio e GIOVEDÌ 5-19-26 marzo
Tutti i venerdì di quaresima alle ore 17 VIA CRUCIS in chiesa.
Sabato 28 febbraio alle ore 16 proiezione PER TUTTI di un film sulla FAMIGLIA
Domenica 29 marzo alle ore 10,30 inizio della PROCESSIONE DELLE "PALME" IN strada e
celebrazione IN chiesa alle ore 11.
SETTIMANA SANTA
Dal giovedì 2 Aprile al lunedì 6 (compreso) sono sospese TUTTE le attività (Anspi compreso)
IN parrocchia e TUTTI i fedeli sono invitati a partecipare alle funzioni liturgiche di
commemorazione alla Pasqua di N. S. qui sotto elencate:
LUNEDÌ SANTO 30 marzo alle ore 21 Incontro “SINDONE SEGNO DEL CROCIFISSO RISORTO”.
TRIDUO PASQUALE
GIOVEDÌ SANTO 2 aprile alle ore 18 celebrazione della S. MESSA IN COENA DOMINI.
VENERDI SANTO 3 aprile alle ore 18 celebrazione della funzione (non eucaristica) del
PASSIO DOMINI.
Alle ore 20,45 pratica della VIA CRUCIS nelle vie del quartiere (questa soluzione attende
l'approvazione del Gruppo Liturgico)
SABATO SANTO 4 aprile
Alle ore 15 celebrazione in cappella della Sindone dell' "ORA DELLA MADRE".
Alle ore 23 VEGLIA SOLENNE IN chiesa grande della Santa Pasqua cui seguirà alle ore 24 la
SANTA MESSA DELLA RESURREZIONE DI N.S.G.C.
DOMENICA DI PASQUA 5 aprile
Celebrazioni della S. MESSA DI RESURREZIONE DI N.S.G.C. alle ore 11 e ore 18
(NON ci sarà la celebrazione delle ore 8,30)
LUNEDÌ dell'angelo 6 aprile non è festivo né di precetto pertanto la celebrazione sarà come nei
tempi feriali alle ore 18.
Da Martedì 7 aprile verranno riprese TUTTE le attività in parrocchia.
Si ringrazia tutti i fedeli per il contributo personale alla preghiera che vorranno offrire e per la
partecipazione alle celebrazioni parrocchiali che vorranno avere. Auguriamo fraternamente a
tutti un fecondo e proficuo tempo di conversione e approfondimento spirituale. Don Claudio e
don Marco
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Potete inviare le vostre lettere/commenti/idee/articoli utilizzando: o l’indirizzo e-mail del
giornalino: lavoce@ parrocchia-santandreaavellino.it oppure, l’apposita cassetta per lettere posta
all’ingresso della chiesa. Vi risponderemo tempestivamente sul giornalino in uscita.
Fate sentire la vostra voce
Anno IV - N° 1 - Marzo 2015
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Dir.- Responsabile: don Claudio Occhipinti
Coordinamento Editoriale: F. Ruffini
Comitato di Redazione: don C. Occhipinti, F. Ruffini, N. Campelli, A. Festa, C. Brunetti
Hanno collaborato a questo numero: don Claudio – don Marco – Cristina Brunetti – Sergio Brunetti –
I ragazzi dell’Oratorio – Alessandra Festa –Tina Napoleone
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