Aprile 2015

Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DELLA MUTUALITÀ
La Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria (Fimiv)
è stata fondata nel 1900 come Federazione italiana delle società di mutuo soccorso.
Fimiv opera per la promozione, lo
sviluppo e la difesa del movimento
mutualistico italiano nel campo assistenziale, socio-sanitario, previdenziale e culturale, per contribuire a
migliorare le condizioni economiche e
sociali della collettività, nell’ambito
di un completo e moderno sistema di
sicurezza sociale.
Fimiv aderisce alla Lega delle
cooperative, al Forum del terzo settore e all’Aim (Associazione internazionale della mutualità).
Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
GIORNATA NAZIONALE DELLA MUTUALITÀ
(Venezia - Isola di San Servolo, sabato 18 aprile 2015)
SOMMARIO
• PRIMO PIANO
- Giornata Nazionale della
Mutualità
- Codice Identitario SMS
- D.M. sulla Vigilanza delle SMS
- Pubblicazione Il Mulino
- 5X1000 al Mutuo Soccorso
• WELFARE
- Sanità solidale a "Fa la cosa giusta"
- Quale futuro per il Welfare
Toscano
- Forte dei Marmi: 143 anni
• VITA DEL MOVIMENTO
- Pinerolo: Housing Sociale
- Tesi di Laurea Soms siciliane
- Viggiù: il destino dei piccoli luoghi
- Cividale del Friuli: frammenti
di memoria
- Pozzallo: rinnovo organismi
- IN BREVE
Giunta alla quinta edizione, la Giornata Nazionale della Mutualità è organizzata
dalla Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria (Fimiv) insieme
alla Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità e la Fondazione delle Società di
Mutuo Soccorso Piemonte per rafforzare l’immagine e la conoscenza della realtà
del mutuo soccorso nell’opinione pubblica.
La manifestazione di quest’anno - che si avvale del patrocinio del Consiglio
Regionale del Veneto e dell’apporto organizzativo del Coordinamento Società di
mutuo soccorso/Soms del Veneto - Crevesmus - è incentrata su tre temi
portanti:
1.
: principi, valori, elementi distintivi che
le società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv sono tenute a rispettare.
2.
: presentazione della
nuova pubblicazione sulle società di mutuo soccorso sanitarie (Società Editrice
Il Mulino, 2015) curata da Stefano Maggi e Carlo De Pietro.
3.
: presentazione del Master
universitario MutuaSI (Mutualità e sanità integrativa) previsto presso l’Università
di Siena per il prossimo anno accademico.
• SERVIZI ASSOCIATIVI
- Ima: Rinnovo 2015
- PUBBLICAZIONI
- La Sapéta
- Solidea
- Società Operaia di Modena
- Panorama Carmagnolese
ALLEGATO
- Codice Identitario delle Società
di Mutuo Soccorso
UN CODICE IDENTITARIO PER LE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
Si riporta di seguito la presentazione del “Codice identitario delle società di
mutuo soccorso” e in allegato il documento approvato dalla Direzione Fimiv
del 19 marzo 2015. Il Codice rappresenta la Carta dei valori e degli elementi
distintivi delle Società di mutuo soccorso aderenti alla Federazione: il
documento andrebbe adottato formalmente dai Consigli di amministrazione
dei Sodalizi e divulgato al loro interno.
Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma - tel. 06.84439366-7 - fax 06. 84439406-84439379 - e-mail: [email protected] - www.fimiv.it
Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
PRESENTAZIONE DEL “CODICE IDENTITARIO
DELLE SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO”
“La Federazione Italiana della Mutualità (Fimiv) opera per preservare l’identità delle società di mutuo soccorso”, così
afferma il documento politico approvato dall’ultimo Congresso nazionale Fimiv del 3-4 aprile 2014.
La titolazione dei tre capitoli da cui il documento Congressuale è composto (Noi con una identità di settore, Noi dentro
una normativa che ci riguarda, Noi portatori di una visione di sistema) ha voluto esprimere, in quella sede, attraverso il
pronome personale soggetto “Noi”, il tratto che distingue le società di mutuo soccorso: un insieme unitario di
soggetti determinati ad affermare se stessi.
Da questa impostazione condivisa dal Congresso discende il Codice identitario delle società di mutuo soccorso. Non
un documento programmatico-progettuale, non una manifestazione di intenti o di auspici, bensì la codificazione di
principi, valori, elementi distintivi derivati dalle esperienze e dalle norme giuridiche, in una parola le regole, che le
società di mutuo soccorso aderenti alla Federazione sono tenute a rispettare.
Dare sistematicità alle regole di derivazione sia normativa che valoriale significa affermarne con chiarezza il carattere
vincolante ed imprescindibile per le società di mutuo soccorso nel compimento del ruolo sociale ed economico che
esse svolgono nel nostro paese. L’etica comportamentale che si genera dal rispetto delle regole condivise è un
patrimonio identitario la cui forza non risiede tanto nella capacità sanzionatoria quanto nella reciprocità del vantaggio
che ne deriva in termini di fiducia relazionale e di sicurezza sociale.
Per questo si è voluto dedicare un punto del Codice specificatamente al contrasto alle mutue irregolari o spurie, cioè
quelle mutue che nascono come strumenti finalizzati al mero conseguimento di benefici fiscali per soggetti di
profitto e non corrispondono, nell’interesse generale, a quel comportamento etico che noi riconosciamo peculiare e
proprio delle società di mutuo soccorso.
La Federazione non ha, è vero, l’autorità di sanzionare, ma ad essa riconosciamo l’autorevolezza per vigilare ed
evidenziare le irregolarità, anche escludendo dal contesto della mutualità volontaria le società che, irresponsabilmente,
non rispettano il nostro codice.
Il modello gestionale mutualistico si muove su tre cardini: la massimizzazione del valore delle risorse disponibili,
l’esclusione della remunerazione del capitale, l’assenza di trasferimento del rischio. Ma il loro presupposto sono i
principi per i quali le società di mutuo soccorso sono sussidiarie al servizio pubblico: l’assenza di lucro, il
perseguimento dell’interesse generale proiettato anche verso le generazioni future, l’apertura alla collettività, la
centralità del socio, il rispetto della dignità umana, la durata dell’assistenza per tutta la vita, la responsabilità
individuale e collettiva, la partecipazione e la trasparenza, la difesa del diritto costituzionale alla salute in un’ottica di
integrazione al SSN e di collaborazione con le istituzioni a tutti i livelli, al fine di mantenere ed accrescere la buona
qualità della vita per tutti i cittadini.
Nel nostro paese è in atto una trasformazione epocale del sistema di welfare, anche se talvolta se ne avverte una
insufficiente consapevolezza. Le società di mutuo soccorso vogliono essere attori di questa trasformazione: avere
un’identità propria riconoscibile è perciò elemento sostanziale. Ma noi abbiamo un’ambizione in più, quella di essere
attori protagonisti del cambiamento. Per questo non basta delineare i tratti oggettivi che identificano le società di
mutuo soccorso, occorre anche dargli vita e carattere con la passione e la determinazione che viene dalle persone di
cui le società sono fatte.
(A cura di Loredana Vergassola, coordinatrice del gruppo di lavoro Fimiv. Il documento è riportato in allegato a "FimivInforma").
NOVITÀ SU VIGILANZA E SPESE DI REVISIONE
Nel corso della Giornata Nazionale della Mutualità, il dott. Mauro Iengo, responsabile dell’ufficio legislativo di
Legacoop Nazionale, interverrà in merito alle ultime novità in materia di aggiornamento della legge 3818. Il
Ministero dello Sviluppo Economico, infatti, ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale il testo del nuovo decreto
riguardante la revisione per gli enti cooperativi e le società di mutuo soccorso.
Inoltre, il 20 gennaio 2015 il Ministero ha approvato un ulteriore decreto (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 74
del 30 marzo 2015), in cui è fissata la misura del contributo per le spese di revisione delle società di mutuo soccorso
per il biennio 2015/2016.
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
LE PROSPETTIVE DEL MUTUO SOCCORSO NEL SISTEMA SANITARIO ITALIANO
a cura di Stefano Maggi e Carlo De Pietro, Bologna, Il Mulino, 2015
Il mutuo soccorso si è sviluppato nel XIX secolo con il principio dell'autoorganizzazione; un principio che si è pian piano dimenticato nel XX secolo, con
l'estensione delle tutele nel lavoro e nella società; un principio che è quanto mai
attuale nel XXI secolo, dato che le forme di welfare create nel Novecento si basano
su condizioni sociali e di lavoro nel frattempo profondamente mutate, che
richiedono dunque un ripensamento dello stato sociale.
Il mutuo soccorso può oggi garantire forme di tutela importanti, mettendo in
contatto l'offerta con la domanda di sanità, selezionando ciò che è più necessario,
facendo maturare un atteggiamento di «consumo critico» nei confronti dei servizi
sanitari e rafforzando i sistemi di solidarietà organizzata.
Nel campo sanitario, oltre un milione di Italiani hanno una copertura integrativa
dovuta all'iscrizione a società di mutuo soccorso, con la presenza di un centinaio di
mutue che si occupano di socio-sanitario, oltre 150 se si contano anche quelle che si
dedicano al solo sociale. Circa 300 mutue sono iscritte alla Federazione italiana
mutualità integrativa volontaria (Fimiv), su una platea complessiva di 1.500 mutue
storiche che conservano tale nome, sebbene spesso non svolgano più attività
mutualistica.
L'impegno attuale è quello di farle crescere con funzione integrativa rispetto ai servizi sanitari pubblici, rilanciando il
patrimonio di valori e di identità di cui il mutuo soccorso storico è portatore, quale carattere distintivo rispetto ad
altri attori che operano in tale settore.
L'auspicio del libro è quello di promuovere un dibattito costruttivo sul ruolo del mutuo soccorso, ricordandone le
origini e proiettandolo nel futuro del XXI secolo.
Stefano Maggi lavora all'Università di Siena, dove è direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali. I suoi temi di
ricerca riguardano soprattutto la storia sociale dei trasporti, la storia del lavoro e la mobilità sostenibile. È presidente della Fondazione
Cesare Pozzo per la mutualità, che ha come scopo la diffusione della cultura del mutuo soccorso.
Carlo De Pietro lavora in CERGAS e SDA Bocconi ed è professore presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera
Italiana. Si occupa di politica e management in ambito sanitario, con particolare attenzione ai temi delle assicurazioni sanitarie, della
regolamentazione delle professioni sanitarie, dell'organizzazione del lavoro nelle aziende sanitarie.
La Sapéta - Periodico d’informazione della Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati, di Venezia
Il periodico è attivo dal 2004 e il suo nome deriva dal termine dialettale con cui viene chiamato un attrezzo, simile ad
una piccola zappa, che un tempo costituiva l’utensile utilizzato dai marangoni da nave per la realizzazione di uno
degli elementi basilari per la costruzione di un qualunque scafo navale (dunque dalla galea
alla gondola): il sancòn.
La scelta della Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati (SMSCC) di pubblicare un
periodico a diffusione sociale è avvenuta in seguito alla disponibilità manifestata da un
gruppo di socie e di soci di mettere a disposizione degli iscritti un “foglio” che oltre a far
conoscere la vita del Sodalizio, promuovesse anche i contatti fra gli associati.
La SMSCC ritiene infatti che nella società moderna, attraversata da profonde
trasformazioni sociali, economiche, tecnologiche e informatiche, il valore di una
organizzazione non sia data solo dal numero degli iscritti o dal patrimonio economico che
possiede, ma anche e soprattutto dalla capacità per il gruppo di relazionarsi costantemente
con l'esterno al fine di concorrere con gli “altri” al benessere della comunità.
L’obiettivo di questa iniziativa editoriale è anche un'opportunità in più per tentare di
trasmettere in modo più efficace alle nuove generazioni i valori della speranza e della
fratellanza, affinché sia possibile la costruzione di un futuro sereno, più giusto e solidale.
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
WELFARE E TERZO SETTORE
SNMS CESARE POZZO: SANITÀ SOLIDALE A "FA LA COSA GIUSTA!"
La Società Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo è stata
presente anche quest’anno a “Fà la cosa giusta!” (Milano, 13-15
marzo 2015) per portare avanti l’idea e la pratica di un modello di
sanità davvero per tutti: solidale e attento alla persona nella sua
interezza, con piani sanitari rivolti in particolar modo alle famiglie
e, per affinità di valori, ai lavoratori della cooperazione sociale.
Sanità Solidale è la missione, facendo rete con i soggetti del privato
sociale e del Terzo Settore presenti nel territorio, favorendo la
prevenzione e le principali prestazioni sanitarie anche per chi è
meno abbiente.
Per favorire lo sviluppo del tessuto sociale in Italia, per fare sistema
tra imprese di comparti diversi e cittadini, per sostenere servizi
sociali e socio sanitari alla luce di minori risorse pubbliche a
disposizione, CesarePozzo si rende promotore di un percorso progettuale per attivare “buone prassi” imprenditoriali
e di utilizzo di servizi sociali e socio sanitari con attori locali in rete e disponibili a fare sistema tra loro.
L’obiettivo finale è favorire lo sviluppo e la sostenibilità di servizi di welfare di comunità con la piena partecipazione
attiva sia della parte impresa, sia della cittadinanza, sia dei soggetti pubblici.
Tale sistema di servizi deve costruirsi poggiando le fondamenta su una mutua sanitaria locale, con orientamento al
consumo di servizi sociali o socio sanitari erogati dai partners del progetto, con meccanismi di moltiplicazione di
risorse in modo trasparente.
La mutua sanitaria è strumento per moltiplicare beni, servizi, prestazioni pre-pagate (e altro ancora) e diventa lo
strumento per siglare un patto associativo tra “fornitori di welfare” e “cittadini utenti “(non solo consumatori).
La proposta di fare leva su una mutua sanitaria locale matura dall’esperienza e dalla valorizzazione di alcuni elementi
presenti nel territorio, intendendoli come leve per moltiplicare le risorse da dedicare alla copertura delle spese
sanitarie: coinvolgere le aziende, le parti sociali, i cittadini stessi per valorizzare il ruolo di ciascuno. La Salute non è
una merce da gestire con un rapporto unidirezionale, ma un bene da valorizzare con il riconoscimento e la
compartecipazione di tutti al progetto.
Inoltre, lunedì 30 marzo è stato presentato sempre a Milano un nuovo progetto della Fondazione Welfare
Ambrosiano. L’iniziativa vede la Fondazione impegnata su un nuovo fronte, quello della salute, che si aggiunge ai
numerosi e importanti progetti già avviati dalla sua costituzione nel 2011: dalle varie forme di microcredito (quello
sociale, quello per le imprese, quello per i giovani imprenditori con meno di 35 anni) alle anticipazioni sociali e al
prestito d’onore per gli allievi della Scala.
Al seminario di presentazione, che si è svolto presso la Camera di Commercio di Milano, hanno partecipato il vicepresidente della Fondazione Pierluigi Paolini e il direttore della Fondazione Welfare Ambrosiano Romano Guerinoni;
Marco Grassi della Mutua Cesare Pozzo, gestore del Piano sanitario integrativo; Raffaele Bruni e Franca Maino,
entrambi membri del Comitato scientifico della FWA, che hanno rispettivamente illustrato il valore della proposta
rispetto al contesto della previdenza sanitaria complementare e rispetto al dibattito sul welfare di comunità; Primo
Minelli, consigliere della FWA, che ha offerto una serie di riflessioni sul ruolo del sindacato per la promozione del
welfare nel mondo del lavoro.
SOLIDEA
La Rivista Solidea, Lavoro, Mutualità, Beni Comuni è un progetto editoriale che nasce
dall’esperienza mutualistica piemontese e da realtà che a quel mondo guardano per leggere il
presente. La rivista, trimestrale, condivide idee, conoscenze pratiche, saperi, intorno ai temi del
lavoro, della mutualità e dei beni comuni, sui quali si gioca la sostenibilità del nostro futuro,
coinvolgendo direttamente, attraverso articoli firmati o interviste chi, per lavoro, per studio, o
per esperienza quotidiana, è chiamato ad elaborare un pensiero critico rispetto al rinnovato
interesse verso di essi. La Rivista è attiva dal 2011.
Solidea: Via Eritrea, 20 10142 Torino - [email protected]
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
QUALE FUTURO PER IL WELFARE TOSCANO
Venerdì 27 marzo 2015, presso i locali della Giunta
Regionale Toscana (Pizza Duomo) a Firenze, la Società di
mutuo soccorso Insieme Salute Toscana ha organizzato,
in collaborazione con Legacoop Sociali e Sanicoop, un
convegno dal titolo “Quale futuro per il Welfare
toscano”.
Il continuo invecchiamento della popolazione unito
all'aumento delle malattie croniche che colpiscono oltre il
35% della popolazione italiana nonché gli effetti della
crisi economica sia sul reddito delle famiglie sia sulla
spesa pubblica, impongono nuove riflessioni sugli stili di
Da sin: Domenico Andreola, presidente di Insieme Salute Toscana, Stefania vita.
Saccardi, vice presidente Giunta Regionale Toscana e Antonio Chelli, vice Cercare di comprendere quale possa essere un nuovo
presidente di Insieme Salute Toscana
modello di welfare che non riduca le conquiste sociali
fatte nel corso dei decenni è uno dei compiti più
importanti e delicati dei prossimi anni. A fianco delle Istituzioni pubbliche, le Mutue sanitarie integrative, le
cooperative sociali e quelle di medici ed infermieri, gli attori del volontariato possono svolgere un ruolo di
complemento verso la Sanità pubblica. Riflettere su quale futuro avrà il welfare toscano diventa, quindi, stimolante ed
importante allo stesso tempo.
L’incontro, dopo i saluti di Antonio Chelli, vice presidente Insieme Salute Toscana, ha visto gli interventi di
Domenico Andreola, presidente di Insieme Salute Toscana, il quale ha inquadrato storicamente il ruolo delle Società
di mutuo soccorso, Francesco Longo, docente Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management presso
l'Università Bocconi di Milano, il quale è intervenuto sulle proposte per una sanità futura e le conclusioni di Stefania
Saccardi, vice presidente Giunta Regionale Toscana.
Successivamente vi è stata una tavola rotonda, alla quale hanno partecipato Francesca Cantini, segretaria Generale Uil
Toscana, Maurizio Pozzi, presidente Sanicoop, Valter Tamburini, presidente CNA Toscana ed Eleonora Vanni,
presidente regionale COPAS.
Insieme Salute Toscana conta oggi tredicimila soci e, secondo quanto detto dal presidente Domenico Andreola, “ci
sono oggi le condizioni per una collaborazione tra mutue, volontariato e coop sociali, medici e pubbliche assistenze e
in una logica di no profit”.
FORTE DEI MARMI: 143 ANNI DI SOLIDARIETA'
La Società di Mutuo Soccorso di Forte dei Marmi ha organizzato presso la propria
sede, sabato 14 febbraio 2015, la presentazione della pubblicazione “143 anni di
solidarietà. La storia della Società di Mutuo Soccorso di Forte dei Marmi”.
All’iniziativa sono intervenuti, oltre a presidente della Società, Umberto Tommasi,
l’autore Federico Ciavattone, il presidente nazionale della Fimiv, Placido Putzolu, la
responsabile della Casa Editrice Pacini, Beatrice Cambi ed il presidente della Banca di
Credito Cooperativo della Versilia, Lunigiana e Garfagnana, Umberto Guidugli.
Il libro racconta la storia della Società, fulcro intorno al quale si è sviluppato il paese
di Forte dei Marmi, in un intreccio indissolubile, fino all’indipendenza da Pietrasanta
e al successo turistico. Una bella edizione ricca di documenti, anche fotografici, che
racconta l’evolversi di un Sodalizio, fondatosi sul soccorso reciproco che i marinai si
prestavano in occasione delle frequenti sciagure in mare, e che nel tempo è stato un
costante riferimento per i soci. Questi infatti, nelle fasi difficili della loro vita, hanno
potuto contare su una presenza certa che ha saputo dare un aiuto sia pratico che
morale. Il lavoro fatto, proposto dalla pubblicazione, serve come memoria ma soprattutto come stimolo per guardare
avanti. La Società è ben conscia, infatti, che anche per il futuro ci sarà bisogno di assistenza, sia sanitaria che
economica, per i suoi associati e pertanto la sua dirigenza è impegnata in un continuo confronto con le altre realtà
nazionali volto ad offrire aggiornate forme di tutela.
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
VITA DEL MOVIMENTO
PINEROLO: HOUSING SOCIALE
Avvio ufficiale, venerdì 16 gennaio 2015 a Pinerolo, dei
lavori per il Social Housing in via Vescovado. Un
progetto importante, che ha visto la Società Operaia di
Mutuo Soccorso e il Comune impegnati nel portare a
termine questa progettazione, che permetterà a 11 nuclei
familiari in difficoltà del pinerolese di avere un punto di
riferimento.
Il percorso prende il via con la risposta ad un avviso della
Regione Piemonte per "Manifestazione di interesse per
Social Housing". Il progetto per il recupero dello stabile
di Via Vescovado, di proprietà della Società Operaia di
Al centro: il sindaco di Pinerolo Eugenio Buttiero, il presidente della Società Mutuo Soccorso, ottiene il via libera della Regione, con
un finanziamento di oltre 1 milione di euro.
di Mutuo Soccorso di Pinerolo Ermanno Sacchetto, il presidente della
Fondazione per le Società di Mutuo Soccorso del Piemonte e vicepresidente In questi anni sono stati poi necessari diversi passaggi
nazionale Fimiv Sebastiano Solano
amministrativi e burocratici per poter arrivare all'avvio
dei lavori. Tra questi, nel 2012, l'approvazione del
"Protocollo d'intesa per la realizzazione dell'intervento sperimentale di Social Housing localizzato nel comune di
Pinerolo", tra Comune di Pinerolo, Società di Mutuo Soccorso di Pinerolo e Regione Piemonte.
Da segnalare anche la supervisione al progetto di recupero delle Sovrintendenze ai Beni Artistici e Culturali: verranno
salvaguardati alcuni affreschi rinvenuti, i soffitti lignei presenti nella struttura e sarà consolidato sotto l’aspetto
sismico. Le opere verranno realizzate in base a quanto stabilito anche dal "Protocollo Itaca Sintetico", ovvero
seguendo tutte le indicazioni per edifici ad alta efficienza energetica.
Presenti alla conferenza stampa: il sindaco di Pinerolo Eugenio Buttiero, il presidente della Società di Mutuo
Soccorso di Pinerolo Ermanno Sacchetto, il vice presidente Nazionale Fimiv e presidente Fondazione per le Società
di Mutuo Soccorso del Piemonte Sebastiano Solano, il vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino
Boeti e il consigliere regionale Elvio Rostagno.
TESI DI LAUREA: UNA SOLIDARIETÀ TUTTA SICILIANA
Sabato 7 marzo 2015, a Termini Imerese (PA) presso la SOMS “P. Balsamo di
Termini Imerese”, si è svolta l’Assemblea Soci del CORESI SOMS SMS. Sempre
a marzo, il 21, il Co.Re.Si. ha presentato la Tesi di Laurea della dott.ssa Carolina
Ippolito dal titolo “Una Solidarietà tutta siciliana”.
Oggetto della tesi sono le Società Operaie di Mutuo Soccorso che nell’Ottocento
si costituivano tra i lavoratori e con versamenti volontari degli associatisi
assicuravano un sussidio in caso di perdita del lavoro, di infortunio e altri diritti
sociali come la degna sepoltura in caso di morte.
La tesi sulle Società Operaie di Mutuo Soccorso nasce dalla consapevolezza che
determinati diritti di cui oggi godiamo e che diamo per scontato sono il frutto di
lotte, dedizione, di impegno e sacrificio di persone rimaste anonime: uomini e
donne che attraverso l’associazionismo e il mutualismo hanno accresciuto la
consapevolezza dei diritti e dei doveri dei lavoratori e sollecitato l’attenzione di
Stati e Governi al bene sociale.
L’argomento da trattare nella Tesi di Laurea ha fatto sorgere l’esigenza di andare
a ritroso nel tempo rispetto a quello in cui sono state costituite le Società Operaie
di Mutuo Soccorso, così da esaminare le esigenze socio-culturali che hanno spinto i lavoratori a cercare di associarsi
per superare le difficoltà di varia natura che sempre hanno sopraffatto i ceti non abbienti.
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
VIGGIÙ: "ECONOMIA PROSSIMA VENTURA E IL DESTINO DEI PICCOLI LUOGHI"
Sabato 24 gennaio, presso il Centro Congressi “Le pinete” di Viggiù si è tenuto il convegno sul tema "Economia
prossima ventura e il destino dei piccoli luoghi", idee e riflessioni per il futuro di Viggiù ed il suo territorio. Da
tempo la comunità viggiutese si interroga su come affrontare la crisi di identità e le difficoltà di programmare
interventi di medio/lungo termine, che accomunano le realtà dei piccoli luoghi come Viggiù. Grazie al Centro Studi
della Soms, intitolato a monsignor Gianni Danzi, nato tre anni fa in occasione del 150mo anniversario della Società
di Mutuo Soccorso con l’obiettivo di promuovere il territorio, è maturata la convinzione che esista la possibilità di un
rilancio per Viggiù.
Promosso dalle Società di Mutuo Soccorso di Viggiù e dall’Amministrazione comunale, che ha subito fatto propria
l’iniziativa, organizzato in collaborazione con l’Unità di Studi Interdisciplinari per l'Economia Sostenibile della Liuc –
Università Cattaneo diretto da Dipak Pant, il convegno è stato soprattutto un tavolo di lavoro per cercare di porre le
basi, grazie all’interesse dimostrato da Uniascom Varese, Unione degli Industriali della Provincia di Varese e
Coldiretti Varese per la costruzione di un vero e proprio progetto interdisciplinare che coinvolga la comunità di
Viggiù e il territorio circostante.
Dopo il saluto delle autorità, fra cui il sindaco di Viggiù Antonio Banfi, sono intervenuti: Antonio Chierichetti,
rappresentante Uniascom, Paola Margnini, responsabile Ufficio Studi, Unione degli Industriali della Provincia di
Varese, Dipak Pant, antropologo ed economista della Liuc di Castellanza e Francesco Renzoni, direttore Coldiretti
Varese. È intervenuto anche Luigi Roth, viggiutese d’adozione, dirigente di importanti aziende italiane, presidente del
Gruppo Lombardo e vice presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro.
Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modena
La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modena, grazie al suo periodico attivo ormai da
diciannove anni, continua a fornire informazioni, sia di carattere territoriale che non, ai
propri soci.
La Soms di Modena venne fondata nel 1863 dal conte Camillo Guidelli, appartenente alla
professione notarile e maggiore della Guardia Nazionale. L'obiettivo era quello di costituire
un'associazione di mutuo soccorso generale che potesse riunire tutte le categorie di
lavoratori della città.
I soci erano soprattutto artigiani e piccoli commercianti. Essi potevano votare ed essere
eletti alle cariche sociali, sperimentando così la pratica civile e democratica delle elezioni già
molto tempo prima del suffragio universale.
CIVIDALE DEL FRIULI: FRAMMENTI DI MEMORIE
Si è aperta, sabato 24 gennaio, a Cividale del Friuli (Chiesa Santa Maria Dei Battuti) la mostra “Frammenti di
memorie. Cividale del Friuli e la Società operaia durante la prima guerra mondiale”. Tale mostra è la rievocazione, a
cent’anni dalla Grande Guerra, degli anni dell’occupazione austro-ungarica in Friuli e a Cividale, con uno sguardo
retrospettivo sulla città e i luoghi legati al primo conflitto mondiale sul confine di nord-est, ma anche alla società
duramente provata dagli eventi, alle innovazioni tecnologiche che irrompevano con clamore negli scenari bellici, agli
assetti istituzionali precari che in molti casi portarono i parroci al governo delle municipalità in guerra.
Il percorso espositivo, allestito fino al 29 marzo, si schiude come un grande racconto per immagini, molte delle quali
inedite così come parecchi dei documenti esposti in mostra, rintracciati grazie a un certosino lavoro d’archivio.
All’inaugurazione ufficiale hanno partecipato: l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, il sindaco di Cividale
del Friuli Stefano Balloch, il presidente della Somsi, Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Cividale del
Friuli, Mauro Pascolini. La Somsi ha voluto accendere un focus speciale sulla
comunità cividalese per ritrovare i luoghi della quotidianità negli anni del conflitto,
raccontati con documentazione d’archivio, diaristica e apparati iconografici e
documentali inediti. L’allestimento è articolato in cinque sezioni, Territorio e
Società cividalese alle soglie della grande guerra; Cividale nei primi anni della guerra
(1915-1917); la ferrovia Udine-Cividale-Caporetto, la disfatta di Caporetto e l’anno
dell’occupazione austro-ungarica e la profuganza.
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
POZZALLO (RG), NUOVO PRESIDENTE PER LA SMMS
La «Società Marinara Mutuo Soccorso» di Pozzallo (Ragusa), ha rinnovato le
proprie cariche per il prossimo biennio. Vincenzo Denaro è il nuovo
presidente del Direttivo, coadiuvato da un nuovo staff.
Nel cuore di corso Vittorio Veneto, per oltre cento anni, il Sodalizio ha
ospitato migliaia di soci, partecipando alla vita sociale cittadina. "Oggi, però,
cambiamo prospettiva – dice Denaro – perché le cose da fare sono tante e
dobbiamo far uscire la Società dalle mura del sito per farla conoscere a tutti i
cittadini".
Molte le novità che saranno espletate da parte del Direttivo del Sodalizio,
come l’informatizzazione degli eventi che saranno ufficializzati, grazie anche
alla creazione di un sito internet che serva a raggiungere i soci che risiedono
negli Stati Uniti, così come i tanti marittimi pozzallesi sparsi nel mondo. Vi
sarà un bilancio trasparente, che sia sempre a disposizione di coloro che ne
vogliano prendere visione e di quanti vogliano collaborare alle iniziative del
Sodalizio. Migliorìe anche per la qualità del servizio funebre offerto agli iscritti
Vincenzo Denaro, nuovo presidente della Società della Società. Saranno previste, inoltre, una serie di iniziative sociali, alcune
Marinara Mutuo Soccorso di Pozzallo
delle quali di vantaggio per i cittadini di Pozzallo meno abbienti, come, ad
esempio, un contributo ai giovani che non hanno la possibilità di pagarsi i
corsi post-diploma dell´Istituto Nautico. Infine si metteranno a disposizione, soprattutto dei giovani, le esperienze in
ambito lavorativo grazie ad alcune lezioni in sede. Previste borse di studio per gli studenti più zelanti e iniziative
culturali.
E´ cambiato anche lo staff che collaborerà con il presidente Denaro: vicepresidente Raffaele Sangiorgio, segretario
del presidente Giovanni Porcelli, cassiere contabile Gianluca Manenti, responsabile servizi cimiteriali Francesco
Perez, logistica Tony Bottaro, pubbliche relazioni Concetto Agosta.
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
IN BREVE
TORINO: SCUOLA MAESTRA DI VITA
Lo scorso 25 febbraio, presso il MUSLI - Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia
Torino – è stato inaugurato il progetto “La Scuola Maestra di Vita”.
Tale progetto evidenzia l'importanza e la diffusione delle scuole italiane all'estero,
ripercorrendo la storia della scuola elementare aperta nel 1930 a Kosseir, in Egitto, dagli
Italiani là emigrati, a lavorare nelle miniere di fosfati del Banco di Roma.
Periti minerari e minatori provenienti dal Piemonte (in particolare da Brosso Canavese) e
dal Veneto (soprattutto dai paesi dell'Agordino).
L’iniziativa prevede una mostra dal titolo “A scuola in riva al Mar Rosso – Quando gli
Italiani emigravano in Egitto. Il percorso espositivo comprende anche postazioni
multimediali, oggetti e documenti storici che mettono in luce il ruolo che la scuola,
frequentata da alunni italiani ed egiziani, ha avuto nel processo di integrazione fra bambini
di origine diverse,favorendo così la nascita di legami duraturi.
La mostra ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche della Fondazione Centro per lo
studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso Onlus.
S.GILLIO (TO)
Si terrà a S. Gillio il prossimo 24 maggio 2015, presso la Società di Mutuo Soccorso
Sangilliese, il concerto dedicato al centenario della Grande Guerra dal titolo “Il Piave
mormorava”. L’iniziativa è organizzata dalla Società di Mutuo Soccorso Sangilliese, dal
Coordinamento regionale piemontese Consulta delle Società di Mutuo soccorso e
Cooperative (ex Soms) delle Valli Susa e Sangone e dalla Fondazione per lo studio e la
documentazione delle società di Mutuo Soccorso Onlus. Il concerto vedrà la partecipazione del Coro Subalpino,
portatore di una tradizione e di un repertorio senza tempo, particolarmente legato alla memoria dell’evento bellico
che ha tragicamente interessato il territorio del nord est italiano.
Il giorno prima, sabato 23 maggio, sempre nei locali della Soms, verrà inaugurata la mostra “Cento anni fa… la
grande guerra”: una mostra dedicata alla Grande Guerra a cento anni dall’entrata in guerra dell’Italia. Una occasione
per riflettere su una delle più terribili guerre della storia,“l’inutile strage” come la definì Papa Benedetto XV, superata
in efferatezze e uccisioni solo dal successivo grande dramma del Novecento, la Seconda Guerra Mondiale.
ASTI
Lo scorso 7 febbraio ha fatto tappa ad Asti, presso la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso Fratellanza
Militari in congedo, la mostra fotografica "Donne al lavoro nel
secolo dell’industria" curata e realizzata dall’INAIL di Torino e
dal Dipartimento di Studi Storici Università degli Studi di
Torino.
La mostra è stata messa a disposizione della Fondazione
Centro per lo studio e la documentazione delle Società di
mutuo soccorso, ente afferente alla Regione Piemonte, che la
sta promuovendo in collaborazione con le Soms Piemontesi.
L’allestimento di Asti vede il coinvolgimento e la
collaborazione dell’Istituto per la storia della resistenza e della
società contemporanea in provincia di
Alessandria“CarloGilardenghi”.
La mostra, consistente in ventidue pannelli fotografici fronteretro, propone immagini di lavoratrici piemontesi del secolo
scorso.
Si legge nel testo di presentazione sul catalogo della mostra:
“Il ruolo del lavoro femminile nella costruzione della società industriale è stato troppo spesso sottovalutato. Le
donne hanno sempre rappresentato una quota molto elevata della manodopera nei reparti produttivi, prima, negli
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
uffici e nei servizi aziendali, poi. La mostra testimonia l’ampia presenza femminile,
dapprima giovanile e minorile agli albori dell’industrializzazione, poi adulta nell’età
della maturità industriale, illustra le condizioni di lavoro e ne evoca i rischi, nella loro
evoluzione collegata all’innovazione tecnologica, richiama gli sforzi istituzionali di
prevenzione”.
FRANCAVILLA BISIO (AL)
Si è tenuto sabato 28 marzo 2015, presso la sala Soms della Società di Francavilla
Bisio, il convegno dal titolo “Il ruolo delle Soms nella società globale”.
Il dibattito è stato introdotto da Mario Mazzarello della Soms di Francavilla Bisio.
Successivamente, dopo i saluti istituzionali di Francesco Berta, sindaco di Francavilla
Bisio, Gian Paolo Ghelardi, Rotary Club di Novi Ligure e Walter Finkbohner, Rotary
Club di Gavi-Libarna, vi sono stati gli interventi di Barbara Menegatti, Fondazione per
le Soms del Piemonte - sede di Castellazzo, la quale ha esposto brevemente la storia
del Mutuo Soccorso, Lorenzo Robbiano, il quale è intervenuto sul tema del Mutuo Soccorso ed il Movimento
Operaio, Stefania Corte, architetto, che ha parlato dei beni immobili delle Soms del Novese e di come conservarne
l’unicità, Carlo Campora, della Consulta delle Soms del Novese, il quale ha esposto il ruolo delle Soms nella società
moderna età moderna e Adriano Dolo, del Coordinamento regionale delle Soms, che ha concluso i lavori
intervenendo sul tema delle prospettive e ruoli futuri delle Soms.
VADO LIGURE (SV)
Sono una trentina tra volontari, medici e infermieri il personale a disposizione dell’ambulatorio della frazione
collinare di Segno (Savona) sistemato al piano terra delle ex scuole elementari Grillo. Da piccole ferite, a punture di
insetti, fino anche a visite periodiche da parte di quattro medici di famiglia che hanno scelto a turno di vedere i loro
pazienti residenti nella frazione in questo sito. Un bel servizio, considerato che nei mesi invernali, specie per gli
anziani, è difficile raggiungere il centro cittadino e qui possono trovare l’assistenza di cui hanno bisogno. A far
riprendere le attività all’ambulatorio che aveva già aperto i battenti la prima volta una ventina di anni fa, le locali
Società di Mutuo Soccorso "La Fratellanza segnese e la Fede e lavoro". A gestirlo invece l’Anteas, ovvero
l’associazione nazionale terza età attiva di Savona.
Le attività sono riprese nel 2007 e stanno incontrando, specie negli ultimi anni caratterizzati anche da una forte crisi
economica, un forte seguito nella frazione alle spalle di Vado. I servizi potrebbero quindi essere ampliati in futuro.
BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME)
Domenica 8 febbraio 2015, a Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina,
si è svolto, in occasione del gemellaggio tra la Soms di Barcellona P.G. e la
A.S.M. di Chivilcoy in Argentina, presso l’auditorium del palazzo del Monte di
Pietà Giovanni Spagnolo il convegno dal titolo: “La Sicilia, l'Argentina e le sue
Società Opreraie della provincia di Messina tra storia e attualità“.
Dopo i saluti di Filippo Castellano, presidente Soms Barcellona, del sindaco della
città Maria Teresa Collica e dell’assessore Raffaella Campo, sono intervenuti: la
dott.ssa Laura Bolesio che ha parlato del “gemellaggio tra le Soms di Barcellona e
Chivilcoy”; il prof. Michelangelo Ingrassia, presidente del Centro per la ricerca, lo
studio e la documentazione delle Soms, che ha trattato il tema del “ Profilo
storico del mutualismo in Italia”; Pippo Oddo, sindacalista e storico che è
intervenuto sulla “Esperienza delle Società di Mutuo Soccorso all’estero”;
Antonio Baglio e Andrea Noto della Università di Messina, i quali hanno esposto il tema de “L'associazionismo
mutualistico in provincia di Messina”; ed infine il prof. Gino Trapani, che si è occupato più specificatamente della
“Società di Mutuo Soccorso di Barcellona P.G.”.
A concludere la giornata è stato l’intervento di Pippo Ciavirella, presidente del CO.RE.SI. Soms che ha trattato il
tema del “Mutualismo oggi alla luce delle nuove disposizioni di legge: aspettative e prospettive”. All’incontro hanno
partecipato i rappresentanti della Soms Siciliane che aderiscono al Co.Re.si.
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
CALTANISSETTA
Mercoledì 11 febbraio 2015 si è svolta la manifestazione conclusiva
dell’esposizione del Presepe settecentesco attribuito alla scuola di
Giovanni Antonio Matera, custodito presso l’Istituto Testasecca di
Caltanissetta e affidato alla tutela e promozione della Società Nissena di
Storia Patria.
Nella mattinata le scuole primarie e secondarie di Caltanissetta hanno
visitato il presepe, esponendo i loro lavori accompagnati dal suono degli
zampognari di Ravanusa. Ha presentato la manifestazione, dopo i saluti
iniziali del sindaco Giovanni Ruvolo, la vice presidente della Società
Nissena di Storia Patria Vitalia Mosca Tumminelli.
Dopo la presentazione dei lavori realizzati dagli studenti, si è tenuta una tavola rotonda nella quale si è discusso sulla
collocazione museale idonea per il Presepe settecentesco attribuito a Giovanni Antonio Matera. Il presepe, esposto
durante tutto il periodo natalizio all’istituto Testasecca, ha riscosso il successo dei molti visitatori che ne hanno
apprezzato non soltanto la fattura ma anche la ricostruzione storica della nascita di Gesù partendo – in modo poco
usuale – dal comando del Re Erode di uccidere tutti i neonati. L’opera del Matera è stata molto apprezzata anche
dall’onorevole Rita Borsellino che, in visita a Caltanissetta lo scorso 16 dicembre, ha voluto apprezzare la bellezza
artistica del presepe rimanendo, come lei stessa ha scritto nel libro dei visitatori, “incantata”.
Hanno partecipato a questo secondo momento l’assessore alla Cultura di Caltanissetta Marina Castiglione , il
soprintendente ai beni culturali nisseni Lorenzo Guzzardi, il presidente della Pro Loco di Caltanissetta Giuseppe
D’Antona, il presidente Rete Museale Salvatore Vizzini, il presidente GAL Terre del Nisseno Giuseppe Valenza, il
presidente Società di Mutuo Soccorso Cattolica “Maria Santissima della Catena” Rosario Scancarello, il presidente
dell’Istituto Testasecca Alberto Maira e, come moderatore, il presidente Società Nissena di Storia Patria Antonio
Vitellaro.
Hanno collaborato per la realizzazione della giornata la Società di mutuo soccorso cattolica “Maria Santissima della
Catena”, il Groupama Assicurazioni di Caltanissetta ed Ecart Cartoleria.
Panorama Carmagnolese - Periodico d’informazione della Società Operaia di Mutuo
Soccorso “Francesco Bussone” di Carmagnola.
L’iniziativa editoriale, partita nel 2012, persegue uno degli scopi fondamentali della Soms,
cioè il “miglioramento culturale e sociale dei soci, e più in generale, della comunità
cittadina”, così come previsto dallo Statuto della Società.
Il periodico informa i soci, e la cittadinanza, sia delle iniziative profuse dalla Società, che di
particolari eventi presenti nella comunità carmagnolese, con attenzione anche ad editoriali
di carattere culturale con una visione più ampia e globale.
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Anno IX, n. 28 - 18 aprile 2015
SERVIZI ASSOCIATIVI
• Rete sanitaria convenzionata
Fimiv (assieme al Consorzio Mu.Sa.) mette a disposizione delle società di mutuo soccorso aderenti una rete
convenzionata di qualificate strutture sanitarie e socioassistenziali, a tariffe agevolate, alla quale possono
accedere tutti i soci e loro familiari utilizzando la “Tessera Salute” Fimiv.
• Agevolazioni per gli enti associati
Fimiv è riconosciuta dal Ministero dell'Interno (D.M.
559/C15185.12000.A (139) del 1° agosto 2000) quale
"Ente nazionale con finalità assistenziali". Da tale
riconoscimento giuridico derivano alcune agevolazioni
per le società di mutuo soccorso ad essa aderenti:
La gestione di una mensa o di uno spacciodi una
società di mutuo soccorso, riservata ai soci, non è
subordinata al rilascio di alcuna licenza o tipo di
permesso, ma è sufficiente ottemperare alle norme
igieniche e tributarie e documentare la qualifica di società di mutuo soccorso aderente alla Fimiv. Stante
l'uso invalso in numerose province di richiedere al circolo una specifica autorizzazione rilasciata
dall'Associazione di appartenenza, Fimiv trasmette alle SMS che ne facciano richiesta l'autorizzazione per
la gestione di una mensa da esporre in modo visibile.
Per le società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv (in quanto associazione riconosciuta dal
Ministero dell'Interno) è prevista la riduzione del 15% sui compensi fissi della SIAE.
• Fimiv mette inoltre a disposizione delle Società aderenti: servizio di consulenza legale e fiscale;
elaborazione statuti; servizio di consulenza per la costituzione di nuove mutue; consulenza sulle garanzie di
copertura sanitaria.
Direttore responsabile: Placido Putzolu.
Segreteria di redazione e grafica: Roberta Affabris, Andrea Folchitto.
Hanno collaborato: Domenico Andreola, Gabriella Bondavalli, Giuseppe Ciavirella, Leonardo Cordone, Luigi Ghigo, Marco Grassi, Mauro Iengo,
Carolina Ippolito, Stefano Maggi, Barbara Menegatti, Stefano Minerdo, Alessandro Molina, Ermanno Sacchetto, Sebastiano Solano, Umberto
Tommasi, Loredana Vergassola, Mariella Zanetta.
Si prega di inviare materiale e notizie da pubblicare, via e-mail, a: [email protected]
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CODICE IDENTITARIO
DELLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
Approvato dalla Direzione Fimiv del 19 marzo 2015
1. Principi e valori della mutualità volontaria
2. Ambiti di attività
3. Organizzazione e gestione mutualistica
4. Contrasto alla mutualità irregolare
APPENDICE
Quadro normativo nazionale e regionale
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CODICE IDENTITARIO DELLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
Approvato dalla Direzione Fimiv del 19 marzo 2015
Il mutuo soccorso è un valore universale connaturato alla vita comunitaria degli
uomini i quali, in principio, partendo dalla necessità di dare risposte ai loro
bisogni, hanno colto nella reciprocità organizzata l’interesse a determinare una
condizione di diritto all’assistenza che li emancipasse dalla carità e dalla
beneficenza.
Fin dalle origini le società di mutuo soccorso hanno rappresentato un movimento
di idee e di fatti che ha messo al centro della propria azione l'obiettivo di
organizzare comunità solidali che permettessero ai singoli individui di vivere
meglio e nel rispetto della dignità umana.
Le società di mutuo soccorso sono società di persone e non di capitali. In esse il
rapporto tra i soci è regolato da un patto che definisce vantaggi e obblighi
reciproci. Questo patto, libero e volontario, si chiama mutualità e lo scambio
mutualistico è il mezzo attraverso il quale operano le società di mutuo soccorso.
A oltre 150 anni dalla nascita, la mutualità volontaria rappresentata dalle società
di mutuo soccorso si riconosce nell’impianto valoriale delle origini.
Le società di mutuo soccorso sono enti non lucrativi appartenenti al Terzo Settore
e storicamente mantengono un rapporto privilegiato con il movimento
cooperativo, anche a livello giuridico-normativo. Le loro attività si svolgono
attraverso la raccolta di contributi conferiti dalle singole persone fisiche, ma
anche dai datori di lavoro per i propri lavoratori in ottemperanza di contratto,
accordo o regolamento aziendale e da enti giuridici mutualistici, quali i fondi
sanitari integrativi o altre società di mutuo soccorso, al fine di erogare sussidi,
prestazioni e servizi sanitari, socio-sanitari e assistenziali ai propri soci e assistiti
in una forma organizzativa non orientata al profitto.
Ad esse è parimenti affidata la custodia dei patrimoni storici, documentali ed
immobiliari, che testimoniano lo stretto legame con i territori e con le comunità
locali, e la promozione di attività di carattere educativo e culturale e di iniziative
sociali di aggregazione finalizzate al miglioramento della qualità della vita delle
persone e alla diffusione dei valori mutualistici.
L’organizzazione e la gestione delle società di mutuo soccorso rispondono a
principi e regole peculiari che determinano la tipicità del settore e l’identità delle
società che vi appartengono.
1. Principi e valori della mutualità volontaria
Natura non lucrativa
Le società di mutuo soccorso non hanno finalità di lucro, ma perseguono finalità di interesse
generale, sulla base del principio costituzionale di sussidiarietà. Esse svolgono attività a
vantaggio dei propri soci e assistiti ai quali assicurano non il conseguimento di un utile
patrimoniale o finanziario, ma la copertura di determinate necessità personali ed economiche
in ambito sanitario, socio-sanitario e assistenziale. Alle società di mutuo soccorso è preclusa
l’attribuzione degli avanzi di gestione ai soci: il margine mutualistico viene prudenzialmente
accantonato a fondo di riserva per far fronte ad eventuali maggiori oneri nell’interesse della
collettività associata, contribuendo così al consolidamento del patrimonio da tramandare alle
generazioni future.
Porta aperta
Le società di mutuo soccorso sono aperte alla collettività secondo le rispettive previsioni
statutarie. Esse non selezionano e non discriminano per condizioni soggettive ed individuali,
ma possono avvalersi di regole generali per garantire la sostenibilità della gestione mutualistica
quali, ad esempio, la definizione di un limite di età di ingresso per la prima ammissione e
l’introduzione di limiti all’erogazione di prestazioni particolarmente onerose con riferimento a
patologie preesistenti al fine di contenere le adesioni opportunistiche.
Centralità del socio
La centralità del socio e il rispetto della dignità umana, la partecipazione democratica alle
decisioni, la trasparenza e il controllo, la responsabilità sociale e l’etica comportamentale, la
consapevolezza che deriva dalla comunicazione e dall’informazione sono i pilastri sui quali
poggia l’agire quotidiano delle società di mutuo soccorso.
Recesso unilaterale a favore del socio – Assistenza per tutta la vita
Le società di mutuo soccorso non esercitano la facoltà di recesso unilaterale. Nessun socio può
essere escluso per aggravamento del tasso di rischio quando, per ragioni di malattia o di
vecchiaia, egli ricorra con maggiore frequenza alle prestazioni previste dal regolamento sociale.
Le società di mutuo soccorso non possono negare l’assistenza ai propri soci e assistiti anche se
anziani o malati in forma cronica o senza possibilità di recupero e non devono prevedere
aumenti contributivi individuali sulla base di condizioni soggettive. Le società di mutuo
soccorso devono invece garantire assistenza ai propri soci e assistiti per tutta la durata della
loro vita sempreché essi decidano di mantenere attivo il rapporto associativo. Le società di
mutuo soccorso non possono interrompere il rapporto associativo per sopraggiunti limiti di
età.
CODICE IDENTITARIO DELLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
APPROVATO DALLA DIREZIONE FIMIV 19.3.2015
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Mutuo aiuto e solidarietà
Le società di mutuo soccorso operano nel principio della solidarietà. Ciascun
socio partecipa mediante la corresponsione anticipata di una somma contributiva
determinata sulla base di calcoli previsionali, obbligandosi nei limiti di quanto
corrisposto. Lo scambio mutualistico è derivato dalla reciprocità delle prestazioni
necessarie a soddisfare i bisogni comuni ai soci e assistiti: esso si fonda sul
rapporto fiduciario e sul comportamento responsabile e corretto dei singoli ai
quali è richiesto il rispetto delle regole condivise e codificate nell’interesse
generale del corpo associato.
Partecipazione democratica
Il rapporto associativo è libero e volontario. I soci partecipano liberamente e
democraticamente alla designazione degli organi societari e alle scelte
strategiche della società di mutuo soccorso a cui appartengono mediante il voto
capitario e, quando previsto con le modalità stabilite dagli Statuti, il voto per le
persone giuridiche (fondi sanitari integrativi e società di mutuo soccorso ai sensi
dell’art. 3 della Legge 3818/1886 riformata) divenute soci di una società di mutuo
soccorso in rappresentanza dei propri iscritti.
Controllo e trasparenza
Le società di mutuo soccorso devono favorire il controllo da parte dei soci
sull’attività mutualistica garantendo la correttezza e la trasparenza degli atti e
delle forme di rendicontazione. Le società di mutuo soccorso promuovono la
partecipazione consapevole, la conoscenza delle regole comuni e la trasparenza
delle decisioni con l’educazione, la formazione e l’informazione.
Responsabilità sociale
Le società di mutuo soccorso operano in difesa del diritto alla salute e del
benessere delle persone e la loro gestione è finalizzata a garantire le migliori
condizioni di esercizio di questo diritto nell’arco della vita di ogni singolo socio e
assistito. Le società di mutuo soccorso sono impegnate, nell’ambito del Terzo
Settore, nella realizzazione di un sistema di welfare inclusivo, integrativo al SSN,
CODICE IDENTITARIO DELLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
APPROVATO DALLA DIREZIONE FIMIV 19.3.2015
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integrato tra soggetti pubblici e soggetti privati non profit, aperto e continuativo
tra il mondo del lavoro e la società civile.
Le società di mutuo soccorso promuovono e sostengono il legame con il territorio
e con tutte le espressioni della società civile, contribuendo allo sviluppo delle
relazioni tra le persone e tra queste e i soggetti erogatori che possono fornire
risposte ai loro bisogni, favorendo in tal modo la coesione sociale.
2. Ambiti di attività
Gli ambiti delle attività riguardanti le società di mutuo soccorso sono definiti dagli
artt. 1 e 2 della Legge 3818/1886, riformata dall’art. 23 del D. L. 18 ottobre 2012,
n. 179, convertito dalla Legge 221 del 17 dicembre 2012, e sono:
- erogazione di trattamenti e prestazioni socio-sanitari nei casi di infortunio,
malattia ed invalidità al lavoro, nonché in presenza di inabilità temporanea o
permanente;
- erogazione di sussidi in caso di spese sanitarie sostenute dai soci per la diagnosi
e la cura delle malattie e degli infortuni:
le attività sopracitate possono essere svolte anche attraverso l'istituzione o la
gestione dei fondi sanitari integrativi;
- erogazione di servizi di assistenza familiare o di contributi economici ai familiari
dei soci deceduti;
- erogazione di contributi economici e di servizi di assistenza ai soci che si trovino
in condizione di gravissimo disagio economico a seguito dell'improvvisa perdita di
fonti reddituali personali e familiari e in assenza di provvidenze pubbliche.
In aggiunta ad una o più delle attività sopra elencate le società di mutuo soccorso
promuovono attività di carattere educativo e culturale dirette a realizzare
finalità di prevenzione sanitaria e di diffusione dei valori mutualistici, quali ad
esempio:
 lo sviluppo di attività sociali e culturali presso i territori di ogni comunità,
per promuovere e sostenere i valori solidaristici tra le persone e favorire i
rapporti umani di buona convivenza, l’inclusione e la coesione sociale;
CODICE IDENTITARIO DELLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
APPROVATO DALLA DIREZIONE FIMIV 19.3.2015
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 la promozione di iniziative di sensibilizzazione delle comunità locali sulla
prevenzione sanitaria, preferibilmente in accordo con istituzioni pubbliche
e associazioni;
 la promozione – possibilmente di concerto con le istituzioni regionali e
locali - della mutualità integrativa e volontaria, attraverso convegni,
dibattiti, conferenze, iniziative di sostegno allo studio;
 lo sviluppo di una rete di convenzioni con erogatori di servizi socio-sanitari
e assistenziali (cooperative sociali, poliambulatori medici, infermieristici e
simili);
 la definizione di intese con enti o istituzioni per studiare la fattibilità e
promuovere, con modalità mutualistiche, servizi sanitari e assistenziali
quali: cure dentarie, assistenza domiciliare alla non-autosufficienza
temporanea e permanente, onoranze funebri, servizio badanti, servizi di
accompagnamento soci, ecc.;
 la promozione di mostre, convegni e interventi per la valorizzazione ed il
restauro del patrimonio storico-culturale delle società di mutuo soccorso e
per lo studio e l’analisi delle nuove forme di solidarietà.
3. Organizzazione e gestione mutualistica
Soci
L’art. 3 della Legge 3818/1886 riformata stabilisce che possono essere soci di una
società di mutuo soccorso le persone fisiche nonché altre società di mutuo
soccorso, a condizione che i membri persone fisiche di queste ultime siano
beneficiari delle prestazioni rese dalla società, e i fondi sanitari integrativi in
rappresentanza dei lavoratori iscritti. La legge di settore prevede inoltre la
categoria dei soci sostenitori, persone fisiche o giuridiche.
Pubblicità giuridica
L’art. 23 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla Legge 221 del 17
dicembre 2012 stabilisce che le società di mutuo soccorso di cui alla Legge 15
aprile 1886, n. 3818, sono iscritte nella sezione delle imprese sociali presso il
Registro delle imprese secondo modalità e criteri stabiliti con Decreto del
CODICE IDENTITARIO DELLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
APPROVATO DALLA DIREZIONE FIMIV 19.3.2015
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Ministro dello Sviluppo Economico in data 6 marzo 2013. Con il medesimo
decreto é istituita un'apposita sezione dell'Albo delle società cooperative di cui
al D. Lgs. 2 agosto 2002, n. 220, alla quale le società di mutuo soccorso sono
automaticamente iscritte.
Vigilanza
Ai sensi del Decreto MiSe 30 ottobre 2014, le società di mutuo soccorso sono
sottoposte alla vigilanza da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e delle
Associazioni nazionali di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento
cooperativo. Queste ultime possono svolgere le revisioni anche nei confronti
delle società di mutuo soccorso aderenti ad Associazioni di rappresentanza
delle stesse sulla base di apposita convenzione.
Il modello mutualistico
Le società di mutuo soccorso costituiscono un modello economico basato
sull’autorganizzazione e su modalità gestionali sostenibili che puntano a
massimizzare il valore delle risorse disponibili a copertura dei bisogni manifestati
dai soci e assistiti.
La gestione mutualistica esclude la remunerazione del capitale: le risorse, al netto
dei costi, che devono essere equilibrati e compatibili con i benefici, sono
impiegate al fine di generare utilità e convenienza per i soci e assistiti.
Le società di mutuo soccorso non applicano il trasferimento del rischio: le attività
che esse svolgono sono comprese nei limiti delle proprie disponibilità finanziarie
e patrimoniali.
Gestione mutualistica
La gestione mutualistica comporta l’instaurazione di un rapporto associativo con
la persona fisica che diventa socio della società di mutuo soccorso: tale modalità
si applica nel rapporto individuale con i singoli cittadini ed eventualmente anche
nell’attuazione di accordi, contratti o regolamenti aziendali che prevedano
l’erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria integrativa ai lavoratori
mediante una società di mutuo soccorso.
CODICE IDENTITARIO DELLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
APPROVATO DALLA DIREZIONE FIMIV 19.3.2015
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L’erogazione delle prestazioni ai soci e assistiti da parte di una società di mutuo
soccorso può avvenire in forma diretta (autogestione) o mediata, potendo
entrambe le modalità anche coesistere all’interno di una stessa società.
Autogestione
La società nelle condizioni finanziarie, patrimoniali e organizzative idonee a
garantire le prestazioni, attua l’erogazione delle stesse mediante la gestione
diretta o autogestione, potendo anche individuare strumenti mutualistici o
assicurativi finalizzati a garantire la copertura delle prestazioni, particolarmente
di quelle a maggior rischio nel medio-lungo periodo (es. non-autosufficienza,
interventi chirurgici …). Eccetto la mutualità mediata con altra società di mutuo
soccorso di cui al paragrafo successivo, una società di mutuo soccorso (attraverso
i poteri conferiti dall’Assemblea dei Soci) deve detenere la piena autonomia
decisionale nella elaborazione delle prestazioni da erogare e dei contributi
necessari a garantirle. Analogamente deve mantenere il rapporto diretto con i
propri associati e assistiti nella raccolta contributiva e nella erogazione delle
prestazioni sia in forma indiretta/rimborsuale sia eventualmente in forma diretta
attraverso la rete delle strutture socio-sanitarie convenzionate.
La possibilità di offrire eventuali servizi aggiuntivi di natura assicurativa tramite
apposite polizze deve essere strumentale al miglioramento della qualità
dell’assistenza offerta ed avere un carattere minoritario. Può essere ammessa la
riassicurazione di parte o della intera attività o la coassicurazione di alcune
singole coperture o prestazioni, ma unicamente con il fine strumentale e
sussidiario alla gestione mutualistica che deve restare una funzione autonoma e
sovrana della società di mutuo soccorso.
Mutualità mediata
Qualora la società non si trovi nelle condizioni favorevoli all’autogestione, essa
potrà avvalersi di una gestione mediata, parziale o totale, della propria attività.
La gestione mediata si fonda sull’instaurazione di un rapporto associativo tra la
società ricevente (società associata) e un’altra società di mutuo soccorso più
patrimonializzata e strutturata (società associante): in virtù del rapporto
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associativo tra le due società, i soci della società associata sono beneficiari delle
prestazioni rese dalla società associante.
A tutela della stabilità di governo (governance) della società associata e a tutela
della stabilità economica della società associante, le persone assistite dalla
società associante non sono soci di quest’ultima: essi tuttavia partecipano allo
scambio mutualistico della società associante, ma limitatamente al proprio
conferimento contributivo.
E’ auspicabile, in linea generale, che venga prevista la compartecipazione della
società associata all’andamento tecnico della gestione mediata e, più
precisamente, alle decisioni inerenti il riallineamento delle risorse conferite entro
margini adeguati in caso di eventuale disavanzo o il miglioramento delle
prestazioni in caso di avanzo gestionale e, valutate tutte le variabili previsionali di
rischio, l’accantonamento e l’impiego delle riserve di pertinenza dei soci della
stessa società associata.
La gestione mediata è riconosciuta anche per la gestione di fondi sanitari
integrativi da parte di società di mutuo soccorso adeguatamente
patrimonializzate e strutturate.
Convenzioni sanitarie
Le società di mutuo soccorso, per l’erogazione di prestazioni sanitarie e
sociosanitarie, si avvalgono della rete di convenzioni che la Federazione
nazionale ha realizzato con strutture sanitarie e medici al fine di ottenere
condizioni tariffarie agevolate e vantaggiose per tutti i soci e assistiti delle società
di mutuo soccorso associate.
Particolare attenzione è riservata alle filiere locali che aggregano sul territorio
erogatori cooperativi o comunque collegati al Terzo Settore. La rete si è evoluta
nella forma della presa in carico diretta della spesa sostenuta dal singolo socio
attraverso l’azione di Mu.Sa., il Consorzio nazionale delle Mutue Sanitarie, per le
società che prevedono l’erogazione di prestazioni complesse e modalità di
copertura non solo rimborsuale, ma anche direttamente a carico della società.
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4. Contrasto alla mutualità irregolare
L’identità valoriale della mutualità volontaria e le specificità normative che ne
distinguono il settore devono essere affermate e difese con determinazione e
continuità.
In virtù dei benefici economici e partecipativi che le società di mutuo soccorso
introducono nella società civile a favore di tutti coloro che volontariamente e
consapevolmente decidano di farne parte, esse conseguono per i propri soci il
riconoscimento da parte dello Stato di vantaggi fiscali sui contributi ad esse
conferiti.
Ed è proprio nell’attuale favorevole contesto sociale di crescita e di sviluppo di
forme collettive ed integrative di assistenza sanitaria e socio-sanitaria che le
società di mutuo soccorso si riconoscono unite nel contrasto alle mutue irregolari
o spurie ovvero a quelle mutue che, strumentalmente costituite al fine di
avvalersi dei meri vantaggi fiscali e di cogliere così le opportunità offerte da un
mercato in rapida espansione, non rispecchiano le caratteristiche normative e i
valori distintivi ed identitari specifici delle società di mutuo soccorso.
Il contrasto alla mutualità irregolare o spuria impone di affermare con forza che il
vantaggio fiscale è una premialità riconosciuta alle società di mutuo soccorso per
il loro comportamento virtuoso e fedele al dettato valoriale e normativo che è
loro proprio, mediante il quale esse contribuiscono ad accrescere tra i cittadini la
coesione, l’autodeterminazione, la responsabilità sociale, la qualità della vita.
E’ irregolare o spuria quella società che riduce la sua funzione a mero strumento
creato o utilizzato da soggetti di profitto, in primo luogo le compagnie
assicurative, al fine di conseguire benefici fiscali o vantare di perseguire finalità di
interesse generale sulla base del principio costituzionale di sussidiarietà o si
presti a svolgere, in veste non profit, l’attività commerciale di promozione di
prodotti assicurativi.
La Federazione agirà affinché il rispetto di questi principi identitari consenta di
distinguere, anche da un punto di vista normativo, le società di mutuo soccorso
regolari da quelle spurie e fare in modo che solo le prime possano fruire delle
agevolazioni fiscali ad esse riconosciute.
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APPENDICE: QUADRO NORMATIVO
Il quadro legislativo e fiscale di riferimento per le società di mutuo soccorso è il
seguente:
- Legge 15 aprile 1886 n. 3818 (COSTITUZIONE LEGALE DELLE SOCIETÀ DI MUTUO
SOCCORSO) modificata dall’art. 23 del D. L. 18 ottobre 2012, n. 179,
convertito dalla Legge 221 del 17 dicembre 2012.
- Decreto del Ministero Sviluppo Economico, 6 marzo 2013 - G. U. n. 66 del
19-03-2013 (Iscrizione delle società di mutuo soccorso nella sezione del
registro delle imprese relativa alle imprese sociali e nella apposita sezione
dell'albo delle società cooperative).
- Decreto del Ministero Sviluppo Economico, 30 ottobre 2014 - G. U. n. 30
del 06-02-2015 (Disposizioni inerenti l'attività di vigilanza sulle società di
mutuo soccorso e relativa modulistica).
- Decreto del Ministero Sviluppo Economico, 20 gennaio 2015 - G.U. n. 74
del 30-03-2015 (Contributo per attività di revisione).
- Decreto legislativo 2 agosto 2002, n. 220 – G. U. n. 236 del 8 ottobre 2002
(Norme in materia di riordino della vigilanza sugli enti cooperativi).
- Decreto del Ministero Economia e Finanze, 17 ottobre 2014, n. 176 - G.U.
n. 279 del 1-12-2014 (Disciplina del microcredito in attuazione dell'articolo
111, comma 5, del D. Lgs. 1° settembre 1993, n. 385)
FONDI SANITARI INTEGRATIVI
- Art. 9, Decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive
modificazioni, sostituito dal D.Lgs. 19 giugno 1999, n. 229 (Fondi integrativi
del Servizio sanitario nazionale).
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- Art. 1, comma 198, Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Legge Finanziaria
2008).
- Decreto del Ministro Salute (Decreto Turco), 31 marzo 2008 – G.U. n. 141
del 18-06-2008 (Ambiti di intervento delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie erogate dai Fondi sanitari integrativi del Servizio sanitario
nazionale e da enti e casse aventi esclusivamente fini assistenziali).
- Decreto del Ministro del Lavoro e della Salute (Decreto Sacconi), 27
ottobre 2009 – G.U. n. 12 del 16-01-2010 (Modifica al decreto 31 marzo
2008, riguardante «Fondi sanitari integrativi del Servizio sanitario
nazionale».
- TUIR-DPR 22 dicembre 1986, n. 917: art. 51, comma 2, lettera a
(Determinazione del reddito di lavoro dipendente) e art. 10, comma 1,
lettera e-ter (Oneri deducibili).
L’art. 10 del TUIR stabilisce che dal reddito complessivo sono deducibili,
fino ad un massimo di €. 3.615,20, i contributi versati ai fondi sanitari
integrativi istituiti dall’art. 9 del D.Lgs 502/1992 (nota 3), che erogano
prestazioni negli ambiti di intervento stabiliti con decreto ministeriale.
L’art. 51 del TUIR stabilisce che non concorrono formare il reddito - quindi
non sono tassati - contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di
lavoro o dal lavoratore ad enti o casse aventi esclusivamente fine
assistenziale in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di
regolamento aziendale, che operino negli ambiti di intervento stabiliti dal
ministro della Salute, per un importo non superiore complessivamente ad
euro 3.615,20.
- Risoluzione della Direzione Regionale Toscana delle Entrate - Ministero
delle Finanze prot. n. 102652/195 in data 19/09/1995 n. 6175/95
(Assimilazione delle società di mutuo soccorso agli enti con finalità
assistenziale di cui all'art. 51 del TUIR-DPR 22 dicembre 1986 n. 917).
NORME FISCALI
- Decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460 “Riordino della disciplina
tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di
utilità sociale”. Il Decreto inserisce nell’art. 15 (ex art. 13/bis) del Testo
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-
Unico delle imposte dirette la lettera i bis. Si riconosce la detrazione
dall’imposta, nella misura del 19%, delle quote associative versate dai soci
alle società di mutuo soccorso, nel limite massimo di €. 1.291,14.
- Art. 148, comma 8 del TUIR-DPR 22 dicembre 1986, n. 917 e successive
modificazioni (Enti di tipo associativo).
- DPR 29 settembre 1973, n. 601 “Disciplina delle agevolazioni tributarie”
(pubblicato nel Suppl. Ord. alla G.U. n. 268 del 16 ottobre 1973): riduzione
dell’aliquota sulle imposte sul reddito del 50%;
- Decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 504 – Decreto istitutivo dell’ICI
(l’art. 7 del provvedimento esenta dall’imposta comunale sugli immobili
(ICI: oggi IMU) i fabbricati utilizzati esclusivamente per scopi istituzionali).
LEGGI REGIONALI DI PROMOZIONE
Alla luce dei cambiamenti avvenuti nella società e nell’economia italiana, molte
Regioni italiane hanno promulgato leggi specifiche per la tutela e la promozione
delle società di mutuo soccorso, al fine di integrare la normativa nazionale.
- Regione Abruzzo: L. R. n. 46 del 23 marzo 2000 “Interventi contributivi in
favore delle società operaie di mutuo soccorso”.
- Regione Basilicata: L. R. n. 2 del 2010 “Tutela del patrimonio e dei valori
storici, sociali e culturali delle Società di Mutuo Soccorso”.
- Regione Friuli Venezia Giulia: L. R. n. 19 dell’11 maggio 1993 “Nuovi
interventi in materia di cooperazione. Modifiche ed integrazioni delle leggi
regionali 20/11/1982 n. 79 recante "Vigilanza sulle cooperative e interventi
per favorire l'associazionismo cooperativo", e 7/2/1992 n. 7 recante
"Disciplina e incentivazione in materia di cooperazione sociale".
- Regione Liguria: L. R. n. 13 del 21 marzo 1994 “Tutela del patrimonio
storico, sociale e culturale delle associazioni che operano nel campo della
mutualità e della solidarietà sociale” e L. R. 6 dicembre 2012 n. 42 “Testo
Unico delle norme del Terzo Settore. art. 9 “Società di Mutuo Soccorso”
(BUR 12 dicembre 2012, n. 22).
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- Regione Lombardia: L. R. n. 28 dell’11 novembre 1994 “Riconoscimento
del ruolo sociale delle Società di Mutuo Soccorso ed interventi a tutela del
loro patrimonio storico culturale”.
- Regione Marche: L. R. n. 20 del 4 ottobre 2004 “Istituzione dell'Albo
regionale delle società di mutuo soccorso ed interventi a tutela del loro
patrimonio storico e culturale”.
- Regione Molise: L. R. n. 18 del 24 marzo 2000 “Interventi a favore delle
Società Operaie di Mutuo Soccorso operanti nel Molise” e successive
modificazioni e aggiornamenti (Legge Regionale 10 febbraio 2009, n. 3).
- Regione Piemonte: L. R. n. 24 del 9 aprile 1990 “Tutela del Patrimonio
storico e culturale delle Società di Mutuo Soccorso”.
- Regione Puglia: L. R. n. 32 del 14 maggio 1990 “Istituzione dell'Albo
regionale delle Società di Mutuo Soccorso”.
- Regione Sardegna: L. R. n. 6 del 7 agosto 2007 “Modifica ed integrazioni
alle legge regionale 15 ottobre 1997, recante "Riconoscimento del ruolo
sociale delle Società di Mutuo Soccorso ed interventi a tutela del loro
patrimonio storico e culturale".
- Regione Sicilia: L. R. n. 46 del 10 agosto 2012 “Promozione della mutualità
volontaria e istituzione dell’Elenco regionale delle Società di Mutuo
Soccorso”.
- Regione Toscana: L. R. n. 57 del 1 ottobre 2014 "Riconoscimento del ruolo
sociale e culturale delle società di mutuo soccorso ed interventi a tutela del
loro patrimonio".
- Regione Umbria: L. R. n. 9 del 27 gennaio 2000 “Riconoscimento del ruolo
sociale e culturale delle Società operaie di mutuo soccorso dell’Umbria ed
interventi a tutela del loro patrimonio storico e culturale”.
- Regione Veneto: L. R. n. 36 del 12 novembre 1996 “Tutela del patrimonio
storico e culturale delle Società di Mutuo Soccorso della Regione Veneto”.
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