----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------NEWSLETTER AGOSTO -OTTOBRE 2014 AMEDEO GARGIULO ALLA CAMERA: “NEL IV PACCHETTO FERROVIARIO SI SALVAGUARDI LA SICUREZZA ” In apertura di questa newsletter abbiamo voluto dare spazio a una sintesi dell’intervento del direttore Amedeo Gargiulo in audizione alla Camera il 27 maggio scorso sul IV pacchetto ferroviario per chiarire la posizione dell’ANSF su un tema molto dibattuto in questi mesi. Il IV pacchetto ferroviario, così come approvato dal Consiglio europeo, va recepito nella sua interezza e da parte di tutti i Paesi europei, ma attenzione a salvaguardare alcuni aspetti specifici della sicurezza. Amedeo Gargiulo, direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, ha tenuto il 27 maggio scorso la sua prima audizione presso la Commissione Trasporti della Camera, nell’ambito delle consultazioni informali che la stessa Commissione presieduta da Michele Meta sta tenendo in relazione all’esame del IV pacchetto ferroviario dell’Unione Europea. Gargiulo, che ha sottolineato di concordare con la linea espressa anche dal Ministro Lupi, ha sostenuto che il IV pacchetto, dopo gli interventi in sede di Consiglio europeo, presenta ora una formulazione migliore e più aderente alle problematiche delle varie reti ferroviarie, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza, che presenta alcuni suoi aspetti specifici per le differenze che si sono storicamente sedimentate nell’evoluzione dei sistemi ferroviari dei 28 paesi che attualmente fanno parte dell’Unione Europea. Per Gargiulo, con una opinione ancora convergente con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, è importante che il IV pacchetto venga recepito con adesione a tutti i principi in esso contenuti e da parte di tutti i Paesi secondo modalità uniformi e con riguardo anche alla reciprocità di applicazione delle norme, evitando asimmetrie che sbilancerebbero la situazione da un paese all’altro. Per quanto riguarda le tematiche più specificamente relative alla sicurezza ferroviaria, il direttore dell’ANSF ha ribadito di essere assolutamente favorevole al ruolo dell’Agenzia europea per l’armonizzazione delle norme e l’unificazione delle procedure di regolamentazione, ma ha sottolineato anche come questo processo – che, probabilmente, tra dieci anni sarà ritenuto automatico e scontato – deve evolversi con attenzione, perché le ferrovie dei vari paesi hanno accumulato delle differenze frutto del diverso sviluppo avuto nel corso di una storia a volte secolare. Secondo Gargiulo, occorre “un tempo fisico” per superare tutte queste differenze e un accentramento troppo subitaneo e immediato dei compiti oggi affidati alle varie agenzie di sicurezza nazionali in un’unica agenzia a livello europeo potrebbe portare “a qualche distonia” per l’estrema difficoltà ad armonizzare velocemente quadri normativi inevitabilmente complessi e relativi a sistemi a volte anche molto diversi e ancora lontani dal consentire un’unificazione in termini reali. Queste considerazioni – ha sottolineato ancora Gargiulo – non sono certamente svolte per difendere esclusivamente il ruolo dell’ANSF e delle agenzie nazionali, ma piuttosto per salvaguardare la validità di un sistema che, ad esempio, nel nostro Paese ha consentito di raggiungere i più elevati livelli di sicurezza sulla rete ferroviaria nazionale, come certificano anche le statistiche a livello europeo. Riguardo alle tematiche più in generale della sicurezza ferroviaria, il direttore dell’ANSF ha individuato due aree in cui riterrebbe opportuno sviluppare le attività per una più efficace prevenzione e per adeguare i controlli all’evoluzione dei sistemi che regolano la circolazione. Secondo Gargiulo, le statistiche relative agli incidenti prendono in considerazione solo gli eventi occorsi, mentre – per una prevenzione ancora più efficace – sarebbe utile anche una statistica degli “incidenti mancati”, degli episodi cioè in cui si è sfiorato l’incidente ma non si è poi verificato grazie all’intervento provvidenziale degli addetti o per circostanze fortunate. Sempre in relazione agli aspetti tecnici della sicurezza, il direttore dell’ANSF ha sottolineato come oggi bisognerebbe tener conto dell’evoluzione dei sistemi e, dunque, considerare che oggi i controlli sulla circolazione ferroviaria (e gli eventuali interventi d’emergenza) possono avvenire sia con i sistemi operanti sia con i sistemi che – grazie all’evoluzione tecnologica – consentono l’operatività sulla linea e sulla marcia del treno anche attraverso gli impianti sistemati a terra. Fonte: Ferpress STRALCIO INTERVENTO "I MODELLI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO E DAL PARLAMENTO EUROPEO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE IF E PER L'AUTORIZZAZIONE ALLA MESSA IN SERVIZIO PRESENTANO GLI STESSI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA: NELLA PROPOSTA DEL PARLAMENTO NON È BEN SPECIFICATO QUALE SARÀ A REGIME LA MODALITÀ DI COOPERAZIONE TRA ERA E NSA, QUINDI POTREBBE DETERMINARSI LA SITUAZIONE PER LA QUALE IN FASE DI VERIFICA DEI REQUISITI PER IL RILASCIO DEL CERTIFICATO DI SICUREZZA E PER L'AUTORIZZAZIONE ALLA MESSA IN SERVIZIO LE NSA NON ABBIANO STRUMENTI DI INTERVENTO". PRIMO PIANO. Prima…vera educazione ferroviaria: premiati 32 istituti lombardi Continua l’impegno di ANSF nell’educazione ferroviaria coinvolgendo studenti e giovani sportivi. I 30 settembre scorso è stata la volta della Lombardia. Presso la sede della Regione si è svolta la cerimonia di premiazione del Concorso Prima…vera educazione ferroviaria Lombardia 2014 che ha visto la partecipazione di circa 20mila studenti degli istituti superiori di tutte le province lombarde allo scopo di proporre azioni di sensibilizzazione tra i giovani sul tema della sicurezza ferroviaria e sull’adeguato comportamento da tenere in prossimità dei binari e nelle stazioni. Sono 32 gli istituti che hanno ricevuto un premio di 5.000 euro, per la realizzazione di mostre, eventi, prodotti audiovideo, materiale di comunicazione, selezionati da una giuria composta da rappresentanti dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, del Compartimento di Polizia Ferroviaria per la Lombardia, dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, della Regione Lombardia, delle Associazioni dei genitori e della Consulta degli studenti. I lavori realizzati dai ragazzi sono a disposizione sul sito dell’ANSF (www.ansf.it) e potranno essere utilizzati da istituzioni, aziende e associazioni che vorranno prestare attenzione alla divulgazione e alla sensibilizzazione verso la sicurezza ferroviaria. “L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria ha compiti di prevenzione sia in termini di regolamentazione che di certificazioni e controlli – ha dichiarato Amedeo Gargiulo, Direttore dell’Ansf – e in questo ambito ha avviato un’ampia campagna informativa che si rivolge in particolare ai giovani, coinvolgendoli in prima persona per correggere atteggiamenti scorretti che spesso, purtroppo, arrivano a costare la vita”. Questo concorso è il secondo che l’ANSF porta a termine. Il primo si è svolto in Toscana nel 2013. Analoga iniziativa è in corso in Puglia, mentre altre campagne di sensibilizzazione sono ancora in corso in ambito sportivo in collaborazione con la Federazione Italiana Pallacanestro e della Federazione Italiana Rugby oltre che della Polizia Ferroviaria, partner istituzionale ormai storico dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie per queste iniziative che mirano a diffondere la cultura dell’educazione ferroviaria. Lo scopo è quello di combattere il trend negativo che vede sempre più spesso sui binari incidenti che coinvolgono persone estranee allo scenario ferroviario: né passeggeri né addetti, né suicidi (quest’ultimi non rientrano nelle statistiche), ma semplicemente persone che si accostano al treno con distrazione o imprudenza, attraversando un passaggio a livello chiuso, per esempio, oppure cadendo nel tentativo di prendere il treno in corsa. Nel 2012 ci sono stati 66 decessi (su un totale di 69) di persone non direttamente coinvolte nel viaggio in treno, ma compromesse a seguito di comportamenti scorretti. Un trend confermato anche nel 2013: su un totale di 62 persone decedute, ben 58 non erano né passeggeri né operatori. ANSF-POLFER-FIP, PROSSIMO APPUNTAMENTO: ROMA 31 OTTOBRE Sarà la bellezza del Pincio di Roma ad ospitare la tappa conclusiva della campagna sulla sicurezza ferroviaria, nata dalla collaborazione di ANSF, POLFER e FIP che ha visto protagonisti moltissimi giovani amanti del basket che sui campi allestiti nelle più belle piazze italiane si sono divertiti, imparando però che “la linea gialla non va superata”, ovvero che anche in ambito ferroviario ci sono delle regole da rispettare. La campagna ha toccato molte tra le più importanti città italiane: Bari, Milano, Firenze, Torino, Verona, Bologna, Venezia e Napoli. A fine ottobre a Roma, l’ANSF coglierà l’occasione anche per fare il punto sulle altre iniziative in corso. Il Protocollo d’intesa tra ANSF, Polfer e FIP ha prodotto anche la realizzazione di uno spot intitolato “Non calpestiamo la linea gialla. Restiamo in campo” andato in onda sulla piattaforma Sky e sulle reti Rai Sport. Lo spot, scaricabile dal sito www.ansf.it, è stato girato nella stazione di Santa Maria Novella a Firenze con la partecipazione di prestigiosi giocatori della nazionale italiana di basket (Luigi Datome, Andrea Cinciarini e Giuseppe Poeta). IL CONTRIBUTO. L’accordo ANSF- UFT per le tratte di confine tra Svizzera e Italia di Paolo Becciolini e Adriana Alberici I sistemi di alimentazione e di controllo marcia treno in Svizzera e Italia sono tra loro diversi: 15kVca e ZUB in Svizzera, 3kVcc e SCMT in Italia. Il punto di cambio sistema avviene in stazioni, denominate “di confine”, che in realtà non si trovano al confine geografico tra i due stati membri, ma sono situate interamente in territorio italiano o svizzero: di conseguenza, in ciascuno stato membro esistono tratte di linea attrezzate con tecnologia del Paese confinante. Prima della Direttiva Sicurezza (2004/49/CE), i concessionari delle infrastrutture dei due paesi, al pari di quelli di tutta Europa, stipulavano accordi nei quali delegavano al concessionario del Paese confinante la gestione di tali tratti e autorizzavano l’impresa ferroviaria dell’altro Paese a raggiungere la stazione di cambio sistema. Questi accordi, oltre a non essere applicabili a tutte le nuove imprese ferroviarie, devono considerarsi superati con la direttiva 2004/49/CE, che ha imposto la nascita delle autorità nazionali di sicurezza (ANSF in Italia), definendone i compiti e responsabilità (ad esempio, il rilascio del certificato di sicurezza alle imprese ferroviarie, dell’attestato di sicurezza ai gestori infrastruttura, dell’autorizzazione di messa in servizio di veicoli e sottosistemi strutturali di bordo e di terra), estendendone la competenza alle linee site nel territorio nazionale senza prevedere dei casi particolari per le tratte di confine, la cui gestione avviene nel rispetto delle regole del Paese confinante. Si è quindi ritenuto necessario stipulare l’ “Accordo concernente le tratte di linea tra i confini di Stato e le stazioni di confine tra le reti ferroviarie italiana e svizzera e l’accesso a tali tratte di linea tra l’Ufficio Federale dei Trasporti (UFT) e l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF)”, firmato dai direttori delle due autorità l’8 luglio scorso a Firenze. In particolare, l’accordo prende atto della collaborazione tra le autorità di sicurezza svizzera e italiana, e disciplina: • Le modalità di accesso alle tratte di confine da parte delle imprese ferroviarie. Per veder riconosciuti dall’altra autorità i certificati di sicurezza e le autorizzazione di messa in servizio dei veicoli, le imprese ferroviarie devono presentare opportuna documentazione. • L’autorizzazione di messa in servizio di sottosistemi strutturali a terra. Tali sottosistemi devono essere configurati nel rispetto dei requisiti di sicurezza stabiliti dalle norme nazionali dello stato in cui detti sottosistemi devono essere messi in servizio; i gestori dell’infrastruttura effettuano una valutazione dei rischi al fine di dimostrare che il sottosistema utilizzato nella tratta di linea di rispettiva competenza sino alla stazione di confine è conforme ai requisiti di sicurezza richiesti dalle disposizioni vigenti nello Stato in cui detto sottosistema si trova o deve essere messo in servizio. • L’autorizzazione di sicurezza al gestore dell’infrastruttura svizzero nella tratta che si estende dal confine di stato alla stazione di Iselle. Occorre considerare che tale tratta è gestita nel rispetto della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Consiglio Federale svizzero firmata a Torino il 29 marzo 2006. • Il funzionamento e la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria. I gestori infrastruttura dovranno stipulare specifici accordi che siano conformi ai contenuti dell’accordo ANSF-UFT, agli obblighi derivanti dalla vigente normativa in materia di sicurezza ferroviaria ed alle risultanze della valutazione dei rischi relativa all’autorizzazione di messa in servizio dei sottosistemi strutturali a terra. • Altri aspetti, tra cui l’identificazione dei veicoli e le attività ispettive e di controllo. L’accordo vuole trattare non soltanto lo stato dell’arte esistente, ma anche gli sviluppi che interesseranno prossimamente i due Paesi, come l’installazione del sistema di segnalamento europeo ERTMS/ETCS e la possibilità di avere transizione dinamica tra i due sistemi in piena linea invece che in una stazione di confine, come dovrebbe avvenire nella nuova tratta Arcisate – Stabio. La gestione delle tratte di confine da parte di ANSF non è una problematica esclusiva con la Svizzera, ma riguarda tutti i paesi confinanti con l’Italia: a tal fine, ANSF ha recentemente aggiornato le “Linee guida per il rilascio dell’autorizzazione per l’accesso ai tratti di linea di confine”, in cui sono descritti i requisiti necessari e i documenti da produrre da parte di un’impresa ferroviaria per ottenere l’autorizzazione a percorrere i tratti di linea di confine in territorio italiano, incluse le stazioni di confine, per l’espletamento dei propri servizi ferroviari. Da tali linee guida sono però esclusi gli aspetti relativi “alla terra”, per gestire i quali è necessario stipulare, anche con Francia, Austria e Slovenia, accordi analoghi a quello firmato con la Svizzera. IL CONTRIBUTO. Come funziona l’antincendio per i veicoli ferroviari di Riccardo Cheli e Rocco Cammarata L’obbligo di installare a bordo dei veicoli ferroviari impianti antincendio, sia nei vani tecnici che nei vani passeggeri, è sancito dal decreto 18 ottobre 2005 “sicurezza nelle gallerie ferroviarie” che definisce un insieme coordinato di misure sia lato sottosistema infrastruttura che sottosistema materiale rotabile per la prevenzione del pericolo d’incendio nelle gallerie ferroviarie e la mitigazione delle conseguenze. All’epoca dell’emanazione del decreto non esistevano tuttavia nel panorama tecnico-normativo nazionale ed europeo specifiche tecniche unificate, sulla base delle quali progettare, costruire e verificare l’efficacia dei suddetti impianti. Al paragrafo 1.5.7 della parte prima del decreto stesso, con riferimento agli impianti antincendio destinati ai comparti viaggiatori, si legge infatti “fatti salvi i tempi occorrenti per la disponibilità delle relative specifiche tecniche”. Successivamente all’emanazione del decreto e prima della costituzione dell’Agenzia nessuna iniziativa è stata presa a livello di standardizzazione tecnica per la definizione delle suddette specifiche tecniche. Per cui, dopo la costituzione dell’Agenzia, in ottemperanza a quanto definito all’articolo 6 del Dlgs 162/2007 comma 2 lettera b) (l’Agenzia emana le norme tecniche e gli standard di sicurezza e vigila sulla loro applicazione), ANSF si è attivata per colmare questa lacuna. La scelta è stata quella di coinvolgere l’Ente di standardizzazione nazionale UNI, e in particolare la sua sezione specificatamente dedicata alla standardizzazione ferroviaria (UNIFER). Le competenze ingegneristiche e l’esperienza operativa messe in campo dai soggetti partecipanti (costruttori, fornitori, laboratori di prova, imprese, e la stessa Agenzia) hanno consentito di ottenere come risultato quella che forse rappresenta oggi nel panorama europeo la norma più evoluta per quanto riguarda gli impianti antincendio per veicoli ferroviari. La norma uscirà anche in versione inglese al fine di favorirne il recepimento nella nuova parte della norma EN 45545 in carico al comitato TC256/WG 1 del CEN, che costituirà la futura norma di riferimento per gli impianti antincendio a livello europeo, e chiuderà il set di specifiche riguardante la lotta al fuoco, a supporto delle Specifiche Tecniche di Interoperabilità (STI). Dal punto di vista del contenuto tecnico occorre precisare innanzitutto che il nuovo standard è focalizzato essenzialmente sugli impianti destinati agli ambienti viaggiatori anche se ci sono importanti requisiti riguardanti gli impianti destinati all’estinzione nei vani tecnici. Questi si basano su molteplici tecnologie (sistemi “green agent”, aerosol, CO2, etc...) già in parte oggetto di standardizzazione per cui la specifica si limita a definire alcuni requisiti di sistema rimandando per il resto alla normativa di settore. Per quanto riguarda invece l’estinzione nei locali passeggeri la tecnologia di riferimento è il sistema “water mist” anche se la specifica è aperta ad altre soluzioni. La filosofia generale che ha guidato la redazione dello standard tecnico è stata quella di definire a livello progettuale soltanto requisiti funzionali di livello relativamente alto e comunque di carattere sistemistico non vincolando pertanto il costruttore ad usare determinate tecnologie o a rispettare vincoli tecnici stringenti. La valutazione dell’efficacia dell’impianto è pertanto subordinata al superamento delle prove finali, più che alla valutazione delle sue caratteristiche tecnologiche. Lo sforzo maggiore è stato pertanto rivolto a definire nel dettaglio le modalità di esecuzione delle prove in modo che queste risultassero comparabili e ripetibili. Le prove sono rivolte a misurare le prestazioni del sistema di rilevazione e quello di estinzione separatamente. Per quanto riguarda il sistema di estinzione, trattasi di prove distruttive che non è possibile effettuare su un prototipo reale. Scartata l’ipotesi, ritenuta onerosa, di effettuare le prove su un mock-up specifico rappresentativo del veicolo in costruzione, si è optato per la definizione di ambienti standard rappresentativi rispettivamente di una carrozza salone a un piano, di una carrozza salone a due piani e di uno scompartimento. Le suddette prove acquistano pertanto il valore di prove di tipo dell’impianto in quanto a parità di spaziatura degli ugelli e caratteristiche dell’impianto consentono l’istallazione dello stesso in qualsiasi carrozza delle tipologie indicate. Le configurazioni previste di prova sono due: uno con cuscini tipo IMO e una con configurazione tipo bagaglio. La prima configurazione intende riprodurre il pericolo rappresentato dai materiali d’arredo mentre la seconda il pericolo rappresentato dai materiali portati a bordo dai passeggeri. Le due configurazioni sopra descritte costituiscono, anche secondo prassi accettate in ambito internazionale, una simulazione adeguata a rappresentare il “peggior scenario ragionevolmente prevedibile” per valutare l’efficacia di un sistema di lotta contro l’incendio, senza tuttavia includere situazioni non realisticamente prevedibili. La prova consiste nel verificare il mantenimento di condizioni di vivibilità di almeno 15 minuti, congruenti con la condizione di “running capability”, a partire dal momento di intervento del sistema rilevando i parametri prestazionali comunque per una durata di 20 minuti a partire dal momento dell’innesco. I parametri oggetto di controllo sono la temperatura e la concentrazione dell’ossigeno e dei gas invalidanti. Contrariamente all’estinzione, la prova di validazione del sottosistema di rivelazione incendi deve invece avvenire sul veicolo reale in stazionamento nelle normali condizioni operative ed è pertanto specifica per la singola tipologia di veicolo. L’efficacia della rilevazione è infatti influenzata dai flussi d’aria generati all’interno della carrozza dall’impianto di condizionamento che dipendono dall’effettivo layout del veicolo. L’utilizzazione di un veicolo reale non crea in questo caso problemi in quanto trattasi di prova non distruttiva. La prova consiste nel generare del fumo all’interno del veicolo con modalità standard e nel verificare che l’impianto rilevi la presenza dello stesso entro un minuto. A conclusione di questa breve nota si fornisce un cenno all’iter di notifica della norma stessa. Si fa presente che questa Agenzia, parallelamente agli sviluppi dei lavori del suddetto Gruppo di lavoro in ambito UNIFER, ha attivato il processo di notifica di un proprio progetto di standard alla Commissione europea, mediante il sistema TRIS (notifica ai sensi della Direttiva 98/34/CE), in quanto inizialmente si differenziava per alcune parti dal progetto sviluppato in ambito UNIFER. Nell’ambito della consultazione pubblica fatta dall’UNI, per raccogliere le osservazioni dei propri membri, sono state accolte tutte le osservazioni di ANSF e pertanto è stato deciso di completare la notifica in atto presso la Commissione sostituendo il progetto iniziale di ANSF con la norma UNI che verrà pubblicata entro la fine del 2014. Infine, a seguito della pubblicazione della suddetta STI con il caso specifico italiano, ANSF provvederà a notificare tramite il sistema NOTIF-IT, messo a disposizione dalla Commissione per gli Stati Membri, la norma UNI come norma nazionale di riferimento per il caso specifico italiano. NOTIZIE DA ANSF A ERCOLANO IL 13 E 14 NOVEMBRE LA PLENARIA DELL’ILGGRI, Si terrà in Italia, ad Ercolano il 13 e 14 novembre prossimi, organizzata dall’ANSF, la seconda riunione plenaria del 2014 dell’ILGGRI, una piattaforma informale di contatto tra ispettorati indipendenti delle ferrovie europee e loro rappresentanti, nata nel 1997 e attualmente composta dalle Autorità nazionali per la Sicurezza ferroviaria (o i Ministeri se svolgono il ruolo di Autorità Nazionale per la Sicurezza ferroviaria) degli Stati membri dell’Unione Europea, più quelle di Svizzera e Norvegia. Il ruolo di Segretariato dell’ILGGRI è svolto attualmente dal Regno Unito. Tra i temi all’ordine del giorno ad Ercolano, il quarto pacchetto ferroviario, il certificato di sicurezza unico e l’applicazione delle norme europee sulla messa in servizio. Due i temi proposti dall’Italia: l’Accordo bilaterale con la Svizzera per il mutuo riconoscimento delle procedure riguardanti le tratte ferroviarie di confine (si veda anche l’articolo in questa Newsletter) e il confronto tra i processi autorizzativi del settore aereo e ferroviario. MERCINTRENO, GARGIULO: LA SICUREZZA FERROVIARIA PRIORITARIA IN UN MERCATO COMPLETAMENTE LIBERALIZZATO COME QUELLO ITALIANO Nella seconda giornata del convegno Mercintreno, organizzato da Federmobilità, è intervenuto il direttore dell’ANSF, Amedeo Gargiulo, che in estrema sintesi ha affermato: “La concorrenza tra imprese ferroviarie è un valore, ma la principale priorità rimane comunque e sempre la sicurezza. L’Italia è l’unico paese con due imprese concorrenti nell’Alta velocità e un mercato del trasporto merci completamente liberalizzato, con una pluralità di imprese che operano sulla rete. Garantire la sicurezza è il compito che l’ANSF assolve anche se la dotazione di personale è attualmente inferiore a quanto previsto in organico: l’Agenzia oggi dispone di 95 addetti contro una previsione di organico di 260 persone; grazie ad una deroga concessa dalla Funzione Pubblica Ansf procederà a breve all’assunzione di una quarantina di elementi, ma le procedure sono complesse e all’Agenzia abbiamo bisogno di personale altamente specializzato”. Il direttore ha anche ribadito che “non c’è dubbio che il futuro sarà in direzione dell’ERA, della costituzione cioè di una Agenzia unica per la sicurezza europea che eviti la necessità, per le imprese ferroviarie, di ripetere spesso le stesse procedure per ottenere l’autorizzazione a circolare sulle reti dei vari paesi”. Ha però anche sottolineato che oggi in Europa, soprattutto per quanto riguarda i paesi dell’Est, esiste una situazione molto differenziata per quanto riguarda i sistemi ferroviari e della sicurezza. Gargiulo ha infine ricordato che anche in Italia esiste una differente normativa di sicurezza per le ferrovie regionali o le cosiddette ex ferrovie in concessione, che non sono sottoposte alla giurisdizione dell’ANSF, ma fanno ancora capo agli uffici responsabili della sicurezza del Ministero dei Trasporti. Il direttore dell’Agenzia per la sicurezza ha quindi annunciato che è in corso il confronto con il MIT per individuare una procedura sperimentale per una prima fase di passaggio di alcune di dette ferrovie sotto il controllo dell’ANSF, realtà da individuare tra quelle che hanno in avanzato corso gli interventi sugli impianti di circolazione e sicurezza terra-treno”. IN BREVE DALL ’ITALIA , EUROPA, MONDO. La panoramica LA COMMISSIONE UE INVITA LA ROMANIA A RECEPIRE PIENAMENTE LA NORMATIVA EUROPEA SULLA SICUREZZA DELLE FERROVIE La Commissione ha chiesto il 16 ottobre scorso alla Romania di rendere tutte le sue norme nazionali compatibili con la direttiva 2004/49/CE sulla sicurezza delle ferrovie. Tale richiesta riguarda l'indipendenza dell'autorità preposta alla sicurezza e dell'organismo investigativo. La legislazione dell'UE mira a definire un approccio comune alla sicurezza delle ferrovie in modo che tutte le reti ferroviarie dell'UE presentino livelli di sicurezza elevati e omogenei e i cittadini dell'UE vi possano viaggiare in sicurezza. La fissazione di requisiti di sicurezza per il sistema ferroviario comprende la sicurezza della gestione dell'infrastruttura e del traffico, i ruoli e le responsabilità delle imprese ferroviarie e dei gestori dell'infrastruttura nonché la loro interazione. È inoltre necessario garantire un quadro normativo comune sulla sicurezza, la regolamentazione, la gestione, la supervisione della sicurezza e indagini indipendenti sugli incidenti. La legislazione avrebbe dovuto essere in vigore dall'aprile 2006. La Commissione aveva avviato una procedura di infrazione contro la Romania sulla questione nel febbraio 2013. Viene ora inviato un parere motivato, che costituisce la seconda fase delle procedure di infrazione dell'UE. La Romania dispone di due mesi di tempo per rispondere alla Commissione. In mancanza di una reazione soddisfacente la Commissione può adire al riguardo la Corte di giustizia dell'Unione europea. UE, 11,9 MILIARDI DI EURO PER I COLLEGAMENTI NEI TRASPORTI L’11 settembre scorso la Commissione europea ha invitato gli Stati membri a proporre progetti per utilizzare 11,9 miliardi di euro di finanziamenti dell’Ue destinati a migliorare i trasporti. Si tratta del maggior importo di finanziamenti mai destinati dall’UE alle infrastrutture di trasporto. Gli Stati membri dovranno presentare le loro proposte entro il 26 febbraio 2015. I finanziamenti dell’UE destinati ai trasporti passano da 8 miliardi di euro per il periodo 2007-2013 a 26 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 nell’ambito del nuovo meccanismo per collegare l’Europa (CEF, Connecting Europe Facility). La nuova rete centrale, che sarà istituita entro il 2030, collegherà 94 porti europei principali mediante collegamenti ferroviari e stradali; 38 aeroporti principali mediante collegamenti ferroviari verso grandi città; 15 000 km di linee ferroviarie convertite ad alta velocità; 35 progetti transfrontalieri destinati a ridurre le strozzature. I progetti riceveranno finanziamenti UE, ma dovranno essere cofinanziati dagli Stati membri. I risultati delle gare d’appalto e l’assegnazione dei progetti saranno annunciati nell’estate 2015. CALENDARIO. I prossimi appuntamenti 28-30 ottobre – Mosca – Exporail 2014, Fiera internazionale del trasporto ferroviario – www.exporailrussia.com 4-5 novembre – Bruxelles – European Rail Summit www.cer.be 11-12 novembre – Londra – European Rail Congress http://www.europeanrailcongress.com/it 26 novembre – Valenciennes – Workshop “Evolution of the railways radio communication systems” www.era.europa.eu 26-27-28 novembre – Lisbona - 10th UIC World Congress on Railway Security www.uic.org 4 dicembre – Bruxelles – workshop “Can rail help deliver a brighter future for Europe?” www.cer.be 9-10 dicembre – Jakarta (Indonesia) “1st Asia Heavy Haul Rail Conference” www.uic.org La presente newsletter è un agile strumento di informazione sull’attività di Ansf. Pertanto la newsletter e ogni altro documento divulgativo dell’Agenzia sono scaricabili dal sito istituzionale www.ansf.it sotto l’indice Pubblicazioni / Newsletter presente nella home page
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