Permettetemi innanzitutto qualche breve riflessione personale. Ho

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------NEWSLETTER M AGGIO-L UGLIO 2014
AMEDEO G ARGIULO, NUOVO DIRETTORE DI ANSF: IMPRESSIONI E PROGETTI NEI PRIMI TRE MESI
A CAPO DELL’AGENZIA
Permettetemi innanzitutto qualche breve riflessione personale. Ho
assunto le funzioni di Direttore di questa Agenzia da poco più di tre
mesi, periodo troppo breve per fare il punto, ma tempo
ampiamente sufficiente per qualche considerazione. Innanzitutto
desidero che chi leggerà queste righe abbia chiaro che ho assunto
questo incarico con grande entusiasmo e con la voglia di mettere a
disposizione dell’Agenzia stessa e più in generale della collettività
la mia pluridecennale esperienza nel settore. Iniziando questa
nuova avventura, rilevo ancora una volta come nella vita lavorativa
ogni tanto faccia bene cambiare incarico: la voglia di rimettersi in
discussione, spezza il tran tran a cui anche un entusiasta del lavoro
può sovra pensiero adagiarsi. Inoltre, è stato piacevole sia
rincontrare dei colleghi che conoscevo da altri periodi lavorativi, sia
intercettarne dei nuovi, di grande professionalità, entusiasti del
lavoro, di grande correttezza nei rapporti interpersonali. Ho trovato tante cose molto ben fatte rinnovo i ringraziamenti e i complimenti al mio predecessore ing. Chiovelli – tante altre da gestire e
portare a compimento ed infine alcune da porre in essere. Ritengo sia fondamentale con tutto il
personale, in primis i dirigenti, una grande unità di intenti sia nella routine quotidiana, sia nelle
riflessioni sulle scelte strategiche per il futuro dell’Agenzia; ci aspettano alcune sfide interessanti e
complesse, ivi comprese quelle di futuro ampliamento delle competenze dell’Agenzia riguardo il
trasporto merci pericolose e le reti locali. Sono tematiche delicate, per le quali c’è bisogno di menti
e bracci operativi, di rinforzo delle risorse umane, tematica su cui si sta già lavorando in funzione
della autorizzazione che abbiamo ottenuto per le assunzioni. In questo primo periodo ho avuto
anche occasione di rilevare e apprezzare l’attenzione che vi è stata verso l’aspetto della cultura
della sicurezza. Attenzione da perpetuare. Ho voluto vedere con i miei occhi e partecipare all’ultima
giornata tenutasi a Napoli dell’iniziativa “Non calpestiamo la linea gialla”. Colgo l’occasione per
ringraziare la Polfer, la FIP e la FIR per l’essenziale collaborazione alla riuscita delle iniziative che
contiamo di portare avanti e rinnovare. Potrei parlare di molto ancora, ma ci saranno altre
occasioni per comunicare, per annunciare e, se necessario, anche per criticare, ma sempre in senso
costruttivo. Vorrei concludere ringraziando tutte le persone dell’Agenzia che in questo primo
periodo mi hanno aiutato a inserirmi, a capire tanti aspetti della vita e dell’organizzazione. Grazie
davvero.
Amedeo Gargiulo
PRIMO PIANO.
Firenze per due giorni capitale delle Polizie ferroviarie europee
Firenze è stata per due giorni, il 20 e il 21 maggio, capitale delle Polizie ferroviarie europee grazie
all’importante meeting “Railway accidents and other major incidents” di RAILPOL, ospitato
dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie. Si è trattato di un workshop internazionale
dedicato agli incidenti ferroviari realizzato dall'associazione che riunisce in Europa le polizie che
operano in ambito ferroviario. L’evento, che si è tenuto presso la sede dell’ANSF a Firenze
(Piazzale della Stazione, 45), è stato organizzato dalla Polizia Ferroviaria italiana.
Oltre all’Italia, hanno partecipato delegati di Germania, Olanda, Belgio, Ungheria, Romania,
Lettonia e Slovacchia. Il Direttore dell’ANSF, Amedeo Gargiulo, pur non avendo potuto prendere
parte ai lavori, li ha comunque seguiti con attenzione e ha dichiarato: “Lo scopo di questi incontri
internazionali è quello di migliorare e valorizzare la cooperazione internazionale in Europa,
potenziando la sicurezza della rete e del trasporto. Per questo, l’Agenzia ha ritenuto utile offrire il
proprio contributo, sotto il profilo scientifico e logistico”.
In particolare, l’incontro di Firenze ha affrontato il tema degli “Standard e discipline nazionali per
la manutenzione degli assili ferroviari (pieni e vuoti), sia per il trasporto di merci sia per quello di
passeggeri". Si tratta di un argomento divenuto attuale a seguito del disastro ferroviario di
Viareggio, quando è emersa una forte disomogeneità negli standard manutentivi garantiti dai
Paesi dell'UE. Durante il summit sono stati analizzati i diversi regimi e gli standard operativi in
Europa al fine di valutare l'opportunità di una proposta, da presentare presso le opportune sedi,
volta a sollecitare l'adozione a livello europeo di regole comuni e obbligatorie.
La Spina (Polfer): “Il meeting di RAILPOL, occasione per pensare a
regole comuni in Europa”
PRIMO PIANO.
Nella foto Lorena La Spina, funzionario del
Servizio di Polizia ferroviaria di Firenze,
organizzatrice del meeting di RAILPOL con il
collega tedesco Alfons Genreith
La Polfer italiana ha organizzato a Firenze lo scorso maggio il summit di RAILPOL. Come è nata
l'idea di scegliere Firenze e la sede dell'Ansf come location per l'evento?
E' opportuno premettere che all'interno di RAILPOL operano diversi gruppi di lavoro. Quello di cui
mi occupo personalmente è il working group "Railway accidents and other major incidents", di cui
faccio parte dal mese di aprile 2012, anche in considerazione dell'esperienza maturata seguendo le
indagini sul disastro ferroviario di Viareggio. Abbiamo deciso di ospitare il meeting a Firenze, sede
in cui presto servizio, sia per ragioni di carattere strettamente organizzativo, sia per il particolare
significato dell'argomento trattato in quella occasione.
Quali sono stati gli argomenti trattati durante il summit?
A seguito di una proposta che ho avanzato nel corso di uno dei precedenti incontri tenutosi a Riga
nel settembre 2012, il working group ha approfondito il tema “National standards and regulations
for maintenance of solid and hollow axles, both for passengers and freight wagons”. L'obiettivo è
quello di analizzare la situazione dei diversi Paesi e di formulare eventuali proposte per
l'introduzione di regole armonizzate di manutenzione, con particolare riguardo alle sale montate e
ad altre componenti di sicurezza. E infatti, nel pieno rispetto della principale finalità perseguita dal
nostro gruppo, siamo convinti che safety e security siano aspetti strettamente connessi, anche per
ciò che attiene alle indagini di polizia giudiziaria.
Qual è l'evoluzione delle polizie ferroviarie in Europa? Svolgono gli stessi compiti nei vari Paesi
oppure sono realtà diverse?
Le funzioni non sempre appaiono del tutto sovrapponibili. Né analoga è l'organizzazione nei vari
Paesi. Esistono realtà in cui sono previste articolazioni che svolgono in via esclusiva compiti di
Polizia Ferroviaria ed altre in cui tali compiti sono, invece, svolti da sezioni specializzate di uffici
con competenza più ampia.
Infine, il rapporto tra la Polfer e l'Ansf è molto affiatato con la condivisione di diverse iniziative.
Si tratta di una peculiarità italiana o ci sono altri esempi in Europa?
I rapporti sono sempre diversi e certamente dipendono da un insieme di variabili. Direi che
l'esperienza italiana è particolarmente felice e fortunata, come dimostrato dalle innumerevoli
forme di proficua collaborazione intraprese in questi anni. Anche in occasione del meeting di
Firenze l'ANSF ha assicurato un prezioso supporto, sia sotto il profilo scientifico sia sotto quello
organizzativo.
ANSF-POLFER, QUATTRO ANNI DI STRETTA SINERGIA
Con il Protocollo firmato da ANSF e POLFER nel 2010 si è aperta una
intensa stagione di collaborazione tra l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza
delle Ferrovie ed il Servizio Nazionale di Polizia Ferroviaria. In primis, nel
2011 è stato costituito il NOIF (Nucleo Operativo Incidenti Ferroviari), a
seguito dell’incidente di Viareggio. Il Nucleo conta, per la sua attività
istituzionale in caso di incidenti ferroviari, anche sul rafforzamento delle
sinergie tra ANSF e POLFER in ambito formativo. Molto successo ha
raccolto infatti la collaborazione per la formazione degli agenti con
l’organizzazione, negli scorsi mesi, di tre edizioni di corsi di formazione sul
trasporto di merci pericolose, procedure di intervento e tecniche rilievo,
in particolar modo al fine di evitare la manomissione dei luoghi sedi di
incidenti. Altri corsi sono in preparazione per il prossimi mesi. L'auspicio è
che, sempre nel rispetto dei ruoli istituzionali, la trasmissione di
competenze da parte di ANSF e il proficuo scambio di esperienze possano
portare a un miglioramento dell'efficacia nelle fasi di rilievo a seguito
degli incidenti.
PRIMO PIANO.
ANSF-Accredia, collaborazione rinnovata
L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie ha firmato l’11 giugno scorso a Roma presso il
ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il rinnovo del Protocollo d’intesa con Accredia, l’ente
italiano di Accreditamento.
L’accordo prevede il proseguimento, per altri due anni, della collaborazione tra ANSF e ACCREDIA
con l’obiettivo di garantire il mantenimento costante dei livelli di sicurezza richiesti nel trasporto
ferroviario nazionale ed europeo. I due Enti, attraverso apposite verifiche, garantiranno la
competenza degli operatori addetti ai controlli, alle prove, alle saldature sui veicoli e sulle
infrastrutture ferroviarie. Il protocollo prevede anche procedure unificate per il riconoscimento
degli Organismi che svolgono compiti rilevanti per la sicurezza del sistema, qualificati dall’Agenzia.
“La collaborazione fra Accredia e l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie – sottolinea il
direttore dell’ANSF, Amedeo Gargiulo – si è dimostrata fondamentale per la qualificazione del
personale addetto ai controlli e alla manutenzione. Il rinnovo della convenzione permette di
assicurare le sinergie necessarie per garantire efficacia nei processi di certificazione e rappresenta
uno stimolo affinché il settore si rivolga sempre di più a Organismi accreditati.”
“Il rinnovo della convenzione” - ha affermato Filippo Trifiletti, direttore generale di Accredia conferma il ruolo di garanzia del nostro Ente anche in un settore strategico, quale quello del
trasporto ferroviario. Ogni giorno - prosegue Trifiletti - contribuiamo alla sicurezza di migliaia di
consumatori che utilizzano il treno e dei prodotti che viaggiano su rotaia.”
Il precedente accordo ha all’attivo l’accreditamento di 14 Organismi di certificazione da parte di
Accredia, di cui 5 hanno ottenuto la qualifica di Verificatori Indipendenti di Sicurezza (VIS) da parte
di ANSF, in base a quanto previsto dal D.Lgs. n. 162 del 2007 sulla sicurezza delle ferrovie. Altri 5
sono stati accreditati per certificare le aziende che operano nel settore della saldatura dei rotabili
ferroviari in conformità alla norma tecnica UNI EN 15085 e alle Linee Guida definite dall’Agenzia
Nazionale. Gli ultimi 4 sono stati accreditati per qualificare il personale addetto ai controlli (CND,
Controlli non Distruttivi) nella manutenzione ferroviaria in conformità alle Linee Guida definite
dall’Agenzia Nazionale.
Per comprendere l’importanza della collaborazione tra l’Ente di accreditamento e l’Agenzia
Nazionale, basti pensare che ogni veicolo, per essere autorizzato dall’Agenzia alla messa in servizio
sulla rete ferroviaria italiana, deve essere certificato da Organismi accreditati, attraverso diversi
test di sicurezza, come per esempio, le prove sulla dinamica di marcia, sulla frenatura e
sull’impatto per i passeggeri. Solo lo scorso anno sono stati rilasciati dall’Agenzia 542
provvedimenti autorizzativi riguardanti i veicoli e 37 provvedimenti autorizzativi riguardanti
l’infrastruttura ferroviaria.
IL C ONTRIBUTO.
Le nuove STI per un sistema ferroviario europeo veramente
interoperabile
di Adriana Alberici e Paolo Becciolini
Il 9 giugno scorso si è tenuto, presso Confindustria Firenze, l’incontro periodico ANSF-VIS
(Verificatori Indipendenti di Sicurezza) che ha trattato i temi dell'aggiornamento delle Specifiche
Tecniche di Interoperabilità (STI) e del Registro dell'Infrastruttura (RINF) con
un focus speciale sui processi di certificazione nei settori ferroviario,
avionico e marittimo.
L’illustrazione approfondita sullo status quo delle STI è stata ritenuta
importante argomento di studio in quanto le stesse sono state sottoposte
negli anni a profonde revisioni dovute, almeno in una prima fase, al
consistente mutamento dell’assetto istituzionale in cui l’Agenzia Ferroviaria
Europea (ERA) si è trovata ad agire prendendo il posto dell’AEIF (Association Européenne pour
l’Interopérabilité Ferroviaire) nella redazione delle norme che regolano il trasporto ferroviario. Se
in ambito AEIF, i gruppi di lavoro sulle STI costituivano la diretta rappresentanza delle ferrovie
nazionali, nell’ERA i gruppi sono prevalentemente formati dagli esperti delle Autorità Nazionali di
Sicurezza istituite in ciascuno Stato Membro dell’Unione Europea e dagli organismi rappresentativi
del settore ferroviario (CER, UNIFE, ecc.), secondo quanto stabilito dal Regolamento europeo n.
881/2004 istitutivo dell’ERA.
Da quanto si evince dal tessuto normativo di questo regolamento e dal successivo lavoro dell’ERA,
a partire dal 2004 sembrerebbe esserci stato, a livello europeo, l’intento di far sì che soltanto un
organismo terzo, come è l’ERA rispetto alle singole Autorità nazionali ed agli operatori, possa
assicurare la necessaria imparzialità nel redigere le norme necessarie al buon funzionamento del
sistema ferroviario europeo in termini tecnici e di sicurezza. Oltretutto, le Autorità nazionali,
essendo indipendenti a loro volta sul piano nazionale, non possono che rafforzare questa garanzia
di terzietà dell’organismo europeo ferroviario. In realtà l’ERA, almeno secondo le normative
vigenti, svolge un ruolo propulsivo guidando i gruppi di lavoro, ma non può imporre direttamente
le norme. Essa, infatti, si limita ad inserire i contenuti tecnici in raccomandazioni indirizzate alla
Commissione europea che, successivamente, in seno al RISC (Railway Interoperability and Safety
Committee) adotta le specifiche mediante atti comunitari vincolanti.
Le normative europee sull’interoperabilità (Direttive 96/48 sull’alta velocità e 2001/16 sul
convenzionale, e successivamente Direttiva 2008/57 che le sostituisce) hanno suddiviso il sistema
ferroviario in “sottosistemi” di natura strutturale (Infrastrutture, Energia, Controllo-comando e
segnalamento a terra, Controllo-comando e segnalamento di bordo, Materiale rotabile) e di
natura funzionale (Esercizio e gestione del traffico, Manutenzione, Applicazioni telematiche per i
servizi passeggeri e merci) e hanno introdotto il concetto di “componente di interoperabilità”. I
sottosistemi e i componenti di interoperabilità devono essere conformi alle STI pertinenti per
rispondere ai requisiti essenziali definiti nella direttiva 2008/57 e assicurare l’interoperabilità del
sistema ferroviario. Ogni sottosistema è oggetto di una STI.
La prima serie di STI riguardanti il sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità (STI AV) è stata
pubblicata nel 2002. Quasi tutte sono state sottoposte a revisione nel 2008. La seconda serie di
STI, riguardanti essenzialmente il sistema ferroviario transeuropeo convenzionale (STI CONV) e
questioni trasversali quali la sicurezza nelle gallerie ferroviarie e l’accessibilità per le persone a
mobilità ridotta, è stata pubblicata fra il 2006 e il 2011. Questo quadro giuridico viene
ulteriormente sviluppato correggendo gli errori e chiudendo i punti in sospeso (open point) ancora
presenti nelle STI, ma anche e soprattutto estendendo il campo geografico di applicazione delle
STI all’intero sistema ferroviario dell'Unione europea in quanto, attraverso i Report della
Commissione sui progressi verso l’interoperabilità (redatti anche attraverso questionari
sull’implementazione inviati ai vari attori ferroviari), si è valutato che il limitato campo di
applicazione geografica delle STI può intralciare la futura integrazione del sistema ferroviario
europeo. Secondo l’art. 8 della Direttiva 2008/57 l’ERA, su mandato della Commissione europea,
elabora nuove STI e/o sottopone a revisione le STI già adottate allo scopo di includere le linee e i
veicoli non ancora contemplati in funzione del rapporto costi/benefici. L’ERA sta quindi lavorando
per estendere il campo di applicazione delle STI all'intero sistema ferroviario dell'Ue entro un
termine ragionevolmente breve stimato attorno al 2015. Dopo tale data, le STI saranno oggetto di
revisioni periodiche per tenere conto dei progressi tecnologici, delle tendenze del mercato e delle
esigenze della società.
Un ulteriore sforzo di razionalizzazione è stato compiuto negli anni per garantire una migliore
consultazione e facilitare l’implementazione anche attraverso l’unione (merge) delle STI alta
velocità e convenzionali; era stata anche ipotizzata l’eliminazione delle STI trasversali con
inserimento dei loro requisiti nelle STI di competenza (split), ma tale proposta non ha avuto
seguito. È da segnalare infine che, a differenza di quanto avvenne nella prima fase di adozione
delle STI, esse sono adesso emanate come appendici ad un regolamento europeo e non più ad una
decisione. Quest’ultima infatti, prevedendo l’obbligo di notifica in quanto vincolante solo nei
confronti dei destinatari a cui è indirizzata, è stata via via ritenuta meno efficace del regolamento a
livello di implementazione negli Stati Membri. Il regolamento, infatti, è obbligatorio in tutti i suoi
elementi ed efficace erga omnes a partire dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
dell’Unione Europea senza necessità di notifica o di trasposizione nella legislazione nazionale.
Sin qui le ragioni della revisione delle STI illustrate nella prima parte dell’incontro del 9 giugno
scorso. Nel resto della giornata gli esperti ANSF coinvolti nei vari gruppi di lavoro ERA hanno
approfondito lo stato dell’arte delle singole STI che si riportano qui di seguito in elenco rinviando
ai link correlati per la consultazione delle singole presentazioni, già pubblicate sul sito web di ANSF
(www.ansf.it/verificatori-indipendenti-di-sicurezza).
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STI LOC & PAS
STI Carri
STI Noise
STI CCS
STI ENE
STI Infra
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LE STI - TAF & TAP
STI OPE
STI OPE
STI PMR
STI Tunnel
NOTIZIE DA ANSF
NAPOLI , PIAZZA DANTE FA DA CORNICE ALLA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA CON LA FEDERAZIONE
ITALIANA PALLACANESTRO
Grande successo per l’ultima tappa del Basket Playground per la diffusione della sicurezza
ferroviaria che si è tenutail 23 maggio scorso in Piazza Dante a Napoli. La manifestazione, frutto di
un protocollo d’intesa tra l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF), il Servizio
Polizia Ferroviaria (Polizia di Stato) e la Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) ha coinvolto più di
300 bambini e molto pubblico adulto interessato ad apprendere le regole da osservare sui binari.
L’iniziativa è stata inserita nel calendario del “Maggio dei monumenti”, patrocinato dal Comune di
Napoli. Quest’ultimo appuntamento di un tour che ha fatto tappa a Bari, Milano, Firenze, Torino,
Verona, Bologna, Venezia e Genova ha visto la partecipazione del Direttore dell’Agenzia Nazionale
per la Sicurezza delle Ferrovie, Amedeo Gargiulo. “Il grande entusiasmo con cui i bambini hanno
accolto l’iniziativa – ha dichiarato Gargiulo – si aggiunge al grande interesse che ho riscontrato nel
pubblico adulto. Tale esito è molto incoraggiante e induce l’ANSF a pensare ad altre tappe o
iniziative analoghe”. Hanno preso parte all’iniziativa anche Francesco Barbagallo, Dirigente del
Compartimento Polfer della Campania e Manfredo Fucile, Presidente del Comitato regionale Fip.
In mattinata, nel villaggio con un campo da basket allestito in Piazza Dante, hanno giocato circa
100 bambini del minibasket delle categorie “esordienti” e “scoiattoli”, mentre nel pomeriggio sono
stati organizzati tornei con altri 200 bambini delle categorie “aquilotti” e “pulcini”, tutti
provenienti dalle società e vivai FIP della provincia di Napoli. La location, limitrofa a Via Toledo,
strada di grande afflusso, ha nobilitato l’iniziativa, rendendo visibile il messaggio delle regole in
ambito ferroviario al grande pubblico. La gente di Napoli ha apprezzato molto e tantissimi curiosi
si sono intrattenuti negli stand dell’ANSF, della Polizia ferroviaria e della FIP.
L’ANSF sta conducendo un’ampia campagna per la diffusione della cultura per la sicurezza
ferroviaria con l’obiettivo di chiarire e diffondere, in particolare tra i giovani, le regole per
l’approccio al treno. Questo perché la maggior parte dei decessi in ambito ferroviario avviene a
seguito di comportamenti scorretti o distrazioni. Nel 2013 su un totale di 62 persone decedute,
ben 58 non erano passeggeri né operatori. Anche nel 2012 abbiamo avuto 66 decessi, su 69 totali,
di persone non direttamente coinvolte nel viaggio in treno, ma coinvolte a seguito di
comportamenti scorretti in stazione o nei pressi di passaggi a livello. Insomma, un trend che va
arrestato e lo si può fare solo promuovendo informazione, cultura e rispetto delle regole.
Il Protocollo d’intesa tra ANSF, Polfer e FIP ha prodotto anche la realizzazione di uno spot intitolato
“Non calpestiamo la linea gialla. Restiamo in campo” andato in onda sulla piattaforma Sky e sulle
reti Rai Sport. Lo spot, scaricabile dal sito www.ansf.it, è stato girato a luglio 2013 nella stazione di
Santa Maria Novella a Firenze con la partecipazione di prestigiosi giocatori della nazionale italiana
di basket (Luigi Datome, Andrea Cinciarini e Giuseppe Poeta).
CATANIA, MESTRE E SENIGALLIA LE TAPPE DEL RUGBY
Catania, Mestre e Senigallia sono le tappe effettuate tra maggio e giugno della campagna di
sensibilizzazione al rispetto delle regole in ambito ferroviario che l’ANSF sta conducendo con la
POLFER e la FIR, la Federazione Italiana Rugby per abbinare il sano messaggio delle regole e della
lealtà sportiva all'educazione civica, quest'ultima tradotta nella consapevolezza della necessità di
muoversi in modo proprio e non rischioso in ambito ferroviario.
Quella di Senigallia è stata l’ultima tappa del campionato delle scuole, dopo le finali meridionali
(Catania, 9 maggio ad Acicastello e 10 maggio a Misterbianco) e quelle settentrionali (Venezia, 23
maggio a Jesolo e 24 maggio a Mestre).
Le manifestazioni, che hanno accolto più di mille bambini in ogni tappa, si sono svolte solitamente
in due giorni con l’accoglienza in un villaggio ANSF-POLFER-FIR dove un maxischermo ha permesso
di veicolare il messaggio istituzionale, mentre negli stand i bambini hanno trovato materiale
informativo. Non sono mancati la musica e giochi a premio aventi per tema l’educazione
ferroviaria.
Il ProtocolloANSF-POLFER-FIR ha prodotto anche uno spot intitolato “Fai un passo indietro per
andare avanti”, scaricabile sul sito www.ansf.it e andato in onda sul canale Dmax nei giorni del
Torneo Sei Nazioni. Girato nella Stazione di Subbiano (Arezzo) con la collaborazione e il supporto
di RFT (Rete ferroviaria toscana) e TFT (Trasporto ferroviario toscano), vanta la partecipazione di 6
giocatori della nazionale di Rugby (Bergamasco, Cittadini, De Marchi, McLean, Sarto, Geldenhuys).
Il titolo e l’azione descritta sono importanti indicazioni di comportamenti corretti per chiunque si
avvicini all’elemento treno.
IN BREVE DALL ’ITALIA , E UROPA, MONDO.
La panoramica
4° PACCHETTO FERROVIARIO, ACCORDO NEL CONSIGLIO UE DEI MINISTRI DEI TRASPORTI
Il Consiglio dei ministri dei Trasporti, riunitosi a Lussemburgo il 5 e 6 giugno ha approvato un
accordo politico sul quarto pacchetto dei trasporti ferroviari e infrastrutture che aveva visto,
nell'ottobre scorso, il Parlamento europeo protagonista di numerosi emendamenti alla proposta
iniziale della Commissione. Il documento, che ci ripromettiamo di approfondire sul prossimo
numero di questa newsletter, si chiama ‘Accordo sul progetto di direttive in materia di
interoperabilità e sicurezza delle reti europee ferrovie e la proposta di regolamento relativo
all'Agenzia ferroviaria europea’.
ERFA, ALLARME DEGLI OPERATORI EUROPEI PER LE POLITICHE FERROVIARIE NELL’UE
(fonte: ERFA)
I nuovi operatori ferroviari, rappresentati da ERFA (European Rail Freight Association), sono
preoccupati per le tendenze di rimonopolizzazione riscontrabili nel mercato. Il 4° Pacchetto
Ferroviario, proposto dalla Commissione Europea, intende stabilire condizioni eque. “La politica
deve ora portare avanti questa riforma – si legge in una nota diffusa lo scorso 21 luglio - che è
indispensabile affinché gli operatori più piccoli e indipendenti possano contribuire alla crescita del
settore”.
I membri di ERFA, che rappresentano 70 imprese ferroviarie e 15.000 posti di lavoro, sono sempre
più spesso vittime di discriminazione a causa di condizioni di mercato non eque.
Lo sviluppo di un sistema ferroviario sostenibile è frenato, infatti, dalle società ferroviarie
monopolistiche intenzionate a mantenere la propria posizione dominante. Gli ostacoli e le pratiche
discriminatorie affrontate dai membri di ERFA in tutta Europa smorzano il dinamismo,
l’innovazione e la creatività di cui il settore ferroviario ha tanto bisogno, e minano il più ampio
interesse di promuovere la crescita e l'occupazione in Europa.
Gli operatori di trasporto ferroviario più piccoli hanno bisogno di adeguate condizioni in cui non
vengano ostacolati e schiacciati dagli operatori ferroviari storici. ERFA rifiuta di credere che il
dominio di una manciata di potenti operatori ferroviari sia di beneficio per i clienti, i passeggeri e
per l'ambiente.
Il 4° Pacchetto Ferroviario stabilisce condizioni di mercato eque
Il pilastro governance del 4° Pacchetto Ferroviario rimuove le numerose pratiche discriminatorie
che i player più piccoli devono affrontare sul mercato, minando la loro capacità di investire e
crescere. ERFA sostiene la proposta della Commissione Europea delle cosiddette muraglie cinesi,
capaci di garantire la trasparenza dei flussi finanziari all'interno di strutture di holding nelle quali il
proprietario dell'infrastruttura e le imprese ferroviarie storiche si trovano sotto la stessa proprietà.
Finché esiste un legame finanziario tra il gestore dell'infrastruttura e l'impresa ferroviaria
incumbent, il gestore dell'infrastruttura continuerà ad avere un interesse a concedere un
trattamento privilegiato alle imprese ferroviarie storiche a discapito degli altri utenti e dell'intero
sistema ferroviario. ERFA ritiene che l'entità responsabile della gestione delle tracce non debba
avere interesse a indebolire o bloccare altri utenti ferroviari con cui non ha legami finanziari
diretti. Questo tipo di trattamento è ingiustificato ed è una triste realtà vissuta in tutta Europa dai
membri ERFA, mettendo a repentaglio l'esistenza stessa di nuovi operatori, scoraggiando gli
investimenti e andando contro tutti i tentativi seri di promuovere la crescita del settore
ferroviario.
I nuovi operatori portano innovazione e dinamismo
I nuovi operatori, che per definizione non sono i grandi operatori ferroviari storici, promuovono la
competitività della rotaia rispetto ad altre modalità di trasporto. Essi offrono servizi innovativi,
investono nella settore ferroviario, e generano posti di lavoro in tutta Europa. I clienti giustamente
si aspettano di ottenere i migliori servizi possibili da tutti gli operatori ferroviari, e i membri di
ERFA sono interessati a svilupparli. Una sana concorrenza tra operatori storici e new entrants offre
libertà di scelta per i clienti e contribuisce a rendere il mercato ferroviario più attraente per tutti.
Condizioni quadro eque e affidabili sono dunque un prerequisito per gli investimenti nel settore.
Se si permette ai player dominanti di bloccare i piccoli operatori, impedendo in tal modo la
creazione di nuovi servizi, si lavora contro il più ampio interesse di rilanciare il sistema ferroviario
in Europa.
La politica europea sta voltando le spalle alla crescita ferroviaria?
Nonostante la retorica politica sul trasferimento del traffico di merci e passeggeri sulla ferrovia, i
politici europei stanno voltando le spalle mentre gli operatori più piccoli e indipendenti, che
promuovono crescita, investimenti e innovazione, vengono spinti fuori dal mercato. In vista
dell’incontro del Ministro dei trasporti italiano ai parlamentari europei programmato per il 22
luglio, ERFA sollecita la Commissione trasporti del Parlamento europeo a mantenere la pressione
sugli Stati membri dell'UE affinché vengano compiuti progressi sul pilastro politico del 4° Pacchetto
Ferroviario. Solo attraverso le riforme del pilastro politico possono essere garantite condizioni
quadro democratiche e trasparenti per tutti i player del mercato. ERFA sottolinea che frenare il
potenziale della rotaia significa fare un regalo a modalità di trasporto meno ecologiche. ERFA
invita gli Stati membri dell'Unione Europea e gli eurodeputati a cogliere l'opportunità di assicurare
un futuro positivo per il trasporto ferroviario in Europa, funzionale agli obiettivi più ampi, quali
crescita e sostenibilità.
CALENDARIO.
I prossimi appuntamenti
 23-26 Settembre – Berlino – InnoTrans -http://www.innotrans.de/en/
 15 Ottobre – Amsterdam – Uic, concorso internazionale di design ferroviario - www.uic.org
 11-12 novembre – Londra – European Rail Congress http://www.europeanrailcongress.com/it
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