IO NON CI STo

30GIORNI OTTOBRE 2014:ok
31-10-2014
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LA FEDERAZIONE
con prestazioni che devono avere
un unico requisito: costare poco.
Sappiamo tutti che poca spesa genera poca qualità o poca dedizione, lon 33 anni di esercizio della
cali senza requisiti minimi magari
professione nella clinica denemmeno autorizzati, inesistenti congli animali d’affezione ho
trolli preoperatori sul paziente, propotuto assistere e partecitocolli anestesiologici più che superati
pare all’enorme cambiamento
e senza analgesia, un unico filo chidella medicina veterinaria,
rurgico per tutto, poi al risveglio una
alla sua crescita intellettuale e scienbella pacca sulla schiena e via liberi
tifica, ai progressi nella diagnostica e
verso il territorio al proprio destino,
nella cura. Un percorso frutto deltutto questo invocando sempre una sil’impegno e dell’entusiasmo di medituazione d’emergenza e di contingenci veterinari che hanno perseverato
za e tutto nel nome del benessere aninello studio, nella formazione contimale.
nua, nell’investire continuamente e
La stragrande maggioranza dei mepersonalmente in termini di risorse,
dici veterinari non si riconosce in
umane ed economiche, consapevoli di
questo modo di intendere la medicina
voler esercitare correttamente una
veterinaria ed esercita con professioprofessione medica difficile e comnalità, in scienza e coscienza, nel
plessa. A questa importante evolumassimo rispetto dei pazione della nostra profeszienti, dei clienti e della
ETICA PROFESSIONALE
sione si è aggiunto anche
propria professione, delun innegabile cambiamenl’etica e della deontologia
to della sensibilità della
professionale; per questo
società nei confronti degli
viene considerata insensianimali, con l’affermazione
bile e avida. A nessun’altra
di un nuovo modo di inprofessione intellettuale
tendere la convivenza tra
uomo e animali, tra uomo È corretto che possano esistere due modi di viene richiesto tutto questo
e natura; si assiste ad una esercitare la professione medico veterinaria? e anzi la capacità, la competenza e onorabilità di un
riconsiderazione del ruolo
professionista vengono misurate e rimedico veterinaria:
umano con una presa di coscienza delconosciute non solo dai risultati, ma
• una medicina veterinaria di serie A,
le sue responsabilità nei confronti
anche dal valore della parcella.
con protocolli adeguati, scientifidei viventi e dell’ambiente e a un creNoi medici veterinari dobbiamo tutcamente corretti e attuali che prescente bisogno di rispetto, principalti insieme prendere le distanze da
vedono valutazioni approfondite
mente in relazione al tema della sofchi a qualsiasi titolo vuole abbassare
del paziente:
ferenza.
l’asticella, imporci un modo di eser- nell’attività clinica, con piani di
Alla luce di questo percorso virtuoso
citare la nostra professione senza il miprofilassi avanzati, utilizzo di aufaccio molta fatica a comprendere
nimo rispetto di quanto previsto dal
sili diagnostici di varia complesperché oggi, sempre più frequenteCodice Deontologico e dalle evidenze
sità,
mente, vi siano situazioni in cui si prescientifiche, e ridurre tutto al costo
- nell’attività chirurgica, grande attende che i medici veterinari esercitivivo dei materiali: come se a un avtenzione alla sterilità degli amno la professione come cinquant’anni
vocato si pagasse solo il costo di 2 fobienti chirurgici, dai nuovi profa, lontano da standard di qualità, di
gli di carta. ■
tocolli internazionali per la deadeguatezza e di correttezza scientitersione delle mani all’utilizzo di
fica, rinnegando il rispetto degli animateriali e presidi monouso, granmali e del loro benessere quali essede attenzione alla sicurezza aneri senzienti. Ogni atto medico veteristesiologica e al controllo del donario effettuato disconoscendo cosa
lore con terapie analgesiche in tutsignifichi oggi scienza, coscienza, prote le fasi pre - intra - post chirurfessionalità e responsabilità non può
giche
essere accettato. È bene qui ricorda• una medicina veterinaria di serie B,
re i dettami deontologici per i quali
di Carla Bernasconi
Vicepresidente Fnovi
I
scienza e coscienza non sono oggetto
di arbitrio, ma seppur lasciate alle singole individualità professionali, sono
sempre oggetto di giudizio esterno del
corpo professionale e della comunità
scientifica e prevedono assunzione di
forti responsabilità professionali sull’operato di ogni medico veterinario.
Sta quindi a noi medici veterinari,
coinvolti nostro malgrado in questa visione distorta e travisata della nostra
professione, decidere chi siamo e chi
vogliamo essere, cosa facciamo e
come lo facciamo, come ci rapportiamo con i nostri pazienti e i nostri clienti e come vogliamo presentarci nella
società civile.
Dobbiamo dire chiaramente se riteniamo eticamente e deontologicamente corretto che possano esistere
due modi di esercitare la professione
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