Missione in uscita - Pontificia Università Lateranense

Giovedì
Avvenire 06/11/2014
6 Novembre 2014
Teologia
Il ruolo degli atenei
pontifici alla luce
del magistero
di papa Francesco:
una riflessione
del cardinale Angelo Scola
A G O R À c u l t u r a 25
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UNIVERSITÀ
«Missione in uscita»
ANGELO SCOLA
scorso alla Pontificia Università Gregoriana, 14 aprile 2014).
Offrire tale chiave di comprensione vitale significa venir incontro alle periferie esistenziali di tutti noi.
fferma Papa Francesco in Evangelii gaudium:
Il secondo livello può essere descritto facendo ricorso al te«Oggi, in questo “andate” di Gesù, sono prema della cultura dell’incontro tanto caro al Santo Padre [...].
senti gli scenari e le sfide sempre nuovi della
Papa Francesco ha descritto l’Università come un «luogo del
missione evangelizzatrice della Chiesa, e tutti
discernimento», «luogo in cui si elabora la cultura della prossiamo chiamati a questa nuova “uscita” missimità» e «luogo di formazione alla solidarietà» (Incontro con
sionaria. Ogni cristiano e ogni comunità diil mondo della cultura, Pontificia Facoltà di Teologia della
scernerà quale sia il cammino che il Signore
Sardegna, 22 settembre 2013). In questa descrizione emerchiede, però tutti siamo invitati ad accettare questa chiagono i caratteri essenziali della missione dell’Università Ponmata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di ragtificia come espressione di una cultura dell’incontro.
giungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del
Vangelo» (EG 20). Queste parole di Evangelii gaudium, diven primo luogo, l’incontro si dà sempre, e non può essenute un distintivo dell’azione ecclesiale e del magistero di Pare diversamente, nel vissuto reale. L’insistenza del Papa
pa Francesco, offrono l’orizzonte entro il quale interrogarsi
a «leggere la realtà, guardandola in faccia…, ma anche a
sulla missione dell’Università Pontificia secondo gli insevivere questa realtà, senza paure» (ibidem) è fondagnamenti del Pontefice [...].
mentale. E lo è ancora di più in un frangente storico descritÈ un orizzonte che certamente raccoglie la grande tradizioto come «una crisi “di cambio di epoca”» (ibidem). Questo prine universitaria della Chiesa ma, nello stesso tempo, la rimo carattere essenziale della cultura dell’incontro impedilancia vivificandone in modo innovativo la natura propria.
sce alla radice di concepire l’Università come un luogo seNon possiamo infatti dimenticare che all’origine delle uniparato, indifferente alle sorti degli uomini e delle donne del
versità c’è un’esperienza ecclesiale profondamente incarnostro tempo: «Occorre che le istituzioni accademiche catnata nella società europea del Medioevo. Le università, intoliche non si isolino dal mondo, ma sappiano entrare con
fatti, furono espressione emblematica della capacità della
coraggio nell’areopago delle culture attuali e porsi in dialoChiesa di camminare insieme agli uomini del proprio temgo, consapevoli del dono che hanno da offrire a tutti» (Dipo e diventare, con essi, protagonista di civiltà. L’insegnascorso alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, 13 febmento del Papa però si rifà a questa origine in modo feconbraio 2014). Con altre parole possiamo dire che l’Università
do. Egli inserisce la sua proposta in quella "cultura dell’into Padre: «La ricerca e lo studio vanno integrati con la vita
Pontificia è chiamata ad essere un ambito in cui l’intrinseca
contro" (EG 220) articolatamente declinata, come vedremo
personale e comunitaria, con l’impegno missionario, con la
pastoralità del Vangelo – cioè, come pensava San Giovanni
in seguito con qualche accenno, che se assunta in Univercarità fraterna e la condivisione con i poveri, con la cura delXXIII, il suo essere «per noi e per la nostra salvezza» – sia insità può diventare efficace antidoto alla frammentazione della vita interiore nel rapporto con il Signore» (Discorso alla
tegralmente vissuta in un’appassionata ricerca di paragone
l’oggetto e soprattutto del soggetto del sapere. Limiti questi
Pontificia Università Gregoriana, 14 aprile 2014). In un’altra
con ogni interlocutore possibile. Questo, infatti, è il seconche non cessano di mettere alla prova il mondo accademioccasione il Papa parla del lavoro accademico, della vita spido carattere della cultura dell’incontro: quello che il Papa
co contemporaneo […].
rituale, della vita comunitaria e della vita apostolica in terdescrive parlando di “prossimità” e “vicinanza”. E in questo
Interrogarsi sulla “missione” dell’Università Pontificia alla
mini di “pilastri” (Discorso ai Pontifici Collegi e Convitti di
ambito l’indicazione è a riconoscere l’altro, cioè a «comluce del magistero di Papa Francesco equivale ad interroRoma, 12 maggio 2014). Nel pensiero di Papa Francesco, ed
prendere e valorizzare le ricchezze dell’altro, considerandogarsi su come un’Università Pontificia assuma in prima perè di grande importanza comprenderlo bene, questi elemenlo non con indifferenza o con timore, ma come fattore di cresona e proponga a tutte le sue componenti – docenti, stuti non vanno considerati come attività fra loro giustapposte
scita» (Incontro con il mondo della cultudenti e personale addetto – cosa significhi
– fosse pure in modo era, Pontificia Facoltà di Teologia della Sarper l’Università essere espressione vitale di
quilibrato – bensì come
degna, 22 settembre 2013). Infine, questa
«Chiesa in uscita», essere «comunità di didimensioni costitutive Non chiuse accademie,
apertura all’altro diventa “solidarietà”,
scepoli missionari» (cfr. EG 24).
di un io unito. Lo scopo ma «comunità di discepoli»
condivisione come – e l’espressione usaPersona e comunità, nelle parole del Papa,
non è quello di trovare in cui si cresce come
ta dal Papa è assai originale – «modo di fasono considerate dimensioni inseparabili.
un equilibrio di tempi e in una famiglia, in costante
re la storia» (ibidem).
Le Università sono «comunità in cui si credi modi tra questi diverscambio
tra
le
periferie
Si vede chiaramente come l’orizzonte che
sce, e la crescita avviene in famiglia» (Disi compiti, ma quello di
il Papa apre alla missione dell’Università
scorso alla Pontificia Università Gregoriavivere in modo unito, della cristianità e il loro
centro,
Roma:
così,
fin
coincide con lo stesso orizzonte missiona, 14 aprile 2014). L’immagine della “facioè, di maturare nella
nario della Chiesa. La qualifica di Univermiglia” per indicare la comunità universisequela del Signore per dal Medioevo, le università
sità Pontificia si svela qui apertamente cotaria è particolarmente feconda. Essa dice,
l’edificazione
della sono espressione
me una caratteristica sostanziale.
nello stesso tempo, sia un “ordine adeguaChiesa. È a questa unità della capacità della Chiesa
Non voglio concludere questo mio interto” – secondo il quale ognuno esercita un
dell’io che il Papa fa ri- di camminare nella storia
vento senza soffermarmi, brevemente, sul
preciso compito –, sia la ragion d’essere di
ferimento quando parassieme
agli
uomini
posto del tutto centrale dello studio della
tale ordine e cioè la “crescita” dei membri Il cardinale Angelo Scola
la di “coerenza”. Non a
teologia in un’Università Pontificia. La teodella famiglia. «Nella famiglia universitacaso, infatti, dopo aver
logia non è una disciplina tra le altre né
ria – continua il Papa – c’è il carisma di goricordato che «la coepuò essere rinchiusa tra le mura della Facoltà ad essa speciverno, affidato ai superiori, e c’è la diaconia del personale non
renza è uno sforzo», immediatamente aggiunge: «Ma soficamente dedicata. Essa scaturisce dall’esperienza stessa
docente, che è indispensabile per creare l’ambiente familiaprattutto è un dono e una grazia. E dobbiamo chiederla!»
della fede e, pertanto, riguarda ogni membro dell’Università,
re nella vita quotidiana, e anche per creare un atteggiamen(Discorso alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, 13
indipendentemente dalla Facoltà frequentata. Il Papa, into di umanità e di saggezza concreta, che farà degli studenfebbraio 2014).
fatti, insegna nell’enciclica Lumen fidei che «la fede è una luti di oggi persone capaci di costruire umanità, di trasmetteNella prospettiva della Chiesa “in uscita” proposta dal Papa
ce, ci invita a inoltrarci in essa, a esplorare sempre di più l’ore la verità in dimensione umana» (ibidem). La famiglia di
non è sufficiente descrivere l’Università Pontificia come urizzonte che illumina, per conoscere meglio ciò che amiaun’Università Pontificia è caratterizzata essenzialmente dalna comunità di discepoli, è necessario insistere subito sul
mo. Da questo desiderio nasce la teologia cristiana» (Lumen
la sua origine e natura ecclesiale. La nostra, infatti, è una cofatto che si tratta di “discepoli missionari”. Anche la missiofidei 36). È qui ripresa l’insuperabile definizione del pensiemunità di discepoli, un’espressione della comunione ecclenarietà dell’Università non è un compito che si aggiunge alro di Cristo di San Massimo il Confessore (580-662): «Il pensiale, e non è possibile viverla senza quella che i Padri chial’essere discepoli, ma è un tratto essenziale senza il quale la
siero di Cristo – che i santi ricevono secondo quanto è detmavano anima ecclesiastica [...].
stessa discepolanza viene vanificata [...]. Il carattere missioto: noi abbiamo il pensiero di Cristo (1Cor 2,16) – non soUn ulteriore carattere di un’Università Pontificia come la nonario di un’Università Pontificia, in realtà, coincide con la
praggiunge con la privazione della nostra facoltà intellettistra Alma Mater sottolineato da Papa Francesco riprende e
sua natura. Lo possiamo dire parafrasando uno dei testi più
va, né come qualcosa che è aggiunto per completare il nosviluppa una celebre indicazione di San Giovanni Paolo II che,
importanti dell’insegnamento del Vaticano II – «La Chiesa dustro pensiero, né come qualcosa che secondo l’essenza e l’inel suo volume Dono e mistero, parla dei suoi anni di studente
rante il suo pellegrinaggio sulla terra è per sua natura mispostasi sarebbe trasferito in esso, ma come luce che illumiromano come del tempo in cui gli fu concessa la grazia di «imsionaria» (Ad gentes 2). L’Università sarà missionaria se reana la potenza del nostro pensiero con la propria qualità e lo
parare Roma».
lizza lo scopo per cui è nata.
porta a operazioni simili alle sue Io dico infatti che ha il penUn primo livello della missione ecclesiale dell’Università si
siero di Cristo colui che pensa come lui e pensa lui attraverl primo aspetto che vorrei sottolineare – afferma
attua proprio nell’educazione offerta agli studenti che la freso tutte le cose» (Massimo il Confessore, Capita theologica
Papa Francesco – pensando al vostro impegno, sia
quentano. Il Papa la descrive così: «Trasmettere il sapere e ofet oeconomica, 2, 83, PG 90, 1164B).
come docenti che come studenti, e come persofrirne una chiave di comprensione vitale, non un cumulo di
nale delle Istituzioni, è quello di valorizzare il luonozioni non collegate tra loro. C’è bisogno di una vera erue mi paiono le indicazioni preziose che il magistego stesso in cui vi trovate a lavorare e studiare, cioè la città e
meneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli
ro di Papa Francesco ci offre per lo studio della teosoprattutto la Chiesa di Roma. C’è un passato e c’è un preuomini, non di una sintesi ma di una atmosfera spirituale di
logia. La prima è quella classica di riconoscere che
sente. Ci sono le radici di fede: le memorie degli Apostoli e
ricerca e certezza basata sulle verità di ragione e di fede» (Di«Dio non si può ridurre ad oggetto. Egli è Soggetto che
dei Martiri; e c’è l’“oggi” ecclesiale, c’è il cammino attuale di
si fa conoscere e si manifesta nel rapporto da persona a perquesta Chiesa che presiede alla carità, al servizio dell’unità
sona [...]. I grandi dottori e teologi medievali hanno indicae della universalità. Tutto questo non va dato per scontato!
to che la teologia, come scienza della fede, è una partecipaVa vissuto e valorizzato, con un impegno che in parte è istizione alla conoscenza che Dio ha di se stesso. La teologia, altuzionale e in parte è personale, lasciato all’iniziativa di cialora, non è soltanto parola su Dio, ma prima di tutto accoscuno. Ma nello stesso tempo voi portate qui la varietà delglienza e ricerca di un’intelligenza più profonda di quella pale vostre Chiese di provenienza, delle vostre culture. Questa
INAUGURAZIONE
ALLA
LATERANENSE
rola che Dio ci rivolge, parola che Dio pronuncia su se stesè una delle ricchezze inestimabili delle istituzioni romane.
so, perché è un dialogo eterno di comunione, e ammette
Essa offre una preziosa occasione di crescita nella fede e
Anticipiamo in queste colonne ampi stralci della
l’uomo all’interno di questo dialogo» (Lumen fidei 36).
di apertura della mente e del cuore all’orizzonte della catlectio magistralis “La missione dell’Università Pontificia
La seconda è diretta conseguenza della prima e il Papa
tolicità. Dentro questo orizzonte la dialettica tra “centro”
alla luce del Magistero di Papa Francesco” con la quale
non esita a formularla con parole sferzanti: «Il teologo che
e “periferie” assume una forma propria, cioè la forma
l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, inaugura
si compiace del suo pensiero completo e concluso è un
evangelica, secondo la logica di Dio che giunge al cenoggi l’anno accademico della Pontificia Università Lateranense.
mediocre. Il buon teologo e filosofo ha un pensiero atro partendo dalla periferia e per tornare alla periferia»
Il Dies academicus dell’Ateneo, che inaugura solennemente
perto, cioè incompleto, sempre aperto al maius di Dio e
[...]. Il profondo legame con cui il Santo Padre consil’Anno accademico 2014-2015, 242° dalla fondazione
della verità, sempre in sviluppo, secondo quella legge
dera la dimensione di unità e quella di cattolicità trodell’Università, inizierà alle 11.15 e sarà introdotto dai saluti del
che san Vincenzo di Lerins descrive così: “Annis consolivano in Roma la loro espressione propria. Si tratta, incardinale vicario Agostino Vallini, Gran Cancelliere della
detur, dilatetur tempore, sublimetur aetate” (Commonifatti, di vivere la comunione che ci unisce con i cristiaLateranense, cui seguirà la prolusione del Rettore Magnifico
torium primum, 23: PL 50, 668): si consolida con gli anni di tutti i tempi nella confessione della fede e quella
dell’Ateneo, il vescovo Enrico dal Covolo. «Il Dies academicus –
ni, si dilata col tempo, si approfondisce con l’età. Questo
che fa di noi, provenienti dai quattro punti cardinali del
spiega monsignor dal Covolo – sarà un’opportunità di
è il teologo che ha la mente aperta. E il teologo che non prepianeta, una sola cosa [...].
riflessione sulla missione e lo stile dell’Università pontificia
ga e che non adora Dio finisce affondato nel più disgustoso
Una comunità tuttavia non esiste se non come espressioalla luce del Magistero di Papa Francesco». Il cardinale
narcisismo» (Discorso alla Pontificia Università Gregoriana,
ne dei soggetti che ne fanno parte. Per questa ragione, soScola è stato Rettore della Pontificia Università
14 aprile 2014).
no frequenti i richiami del Papa all’unità dell’io delle persoLateranense dal 1995 al 2002.
ne che compongono la comunità universitaria. Dice il San© RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA LECTIO
Copyright © Avvenire
La storia dei Gesuiti
alla Gregoriana
ROMA. La Compagnia di Gesù
dagli anni della Soppressione
(1773) a quelli della
Ricostituzione(1814). Sarà il tema
trainante di un convegno di studi
alla Pontificia Università
Gregoriana di Roma in
programma da oggi a sabato . La
tre giorni sarà l’occasione per
rivisitare la storia dell’ordine dei
gesuiti e il suo lungo periodo di
soppressione per circa 40 anni
(1773-1814). Al seminario
parteciperanno storici gesuiti e
laici provenienti da tutto il mondo.
Sono previsti, tra gli altri, gli
interventi degli storici Marek Inglot,
Niccolò Guasti, Emanuele
Colombo, Martin Morales, Miguel
Coll, Daniele Menozzi, Sabina
Pavone e Robert Danieluk.
Info:www.unigre.it. (F.Riz.)
Marianum, dibattito
sulle “Inclinazioni”
ROMA. Al via domani, alla
Pontifica Facoltà teologica
“Marianum” di Roma, il ciclo di
incontri su Maria nella letteratura
contemporanea promosso dalla
cattedra “Donna e Cristianesimo”.
Il primo seminario è incentrato sul
libro della filosofa Adriana
Cavarero, “Inclinazioni” (Cortina).
Introdurrà la direttrice della
cattedra, Cettina Militello,
seguiranno gli interventi della
professoressa Maria Grazia Fasoli,
della pubblicista Rosetta Stella e
della senatrice Albertina Soliani.
Appuntamento è in viale Trenta
Aprile 6, alle 15,30.
Dialogo Bruni-Sini
sul capitalismo
MISANO. Penultimo
appuntamento con “Le passioni
civili” a Misano Adriatico (Rimini).
Domani alle 21, al Cine-Teatro
Astra, dialogo tra l’economista
Luigino Bruni e il filosofo Carlo Sini
che cercheranno di rispondere alla
domanda: «È possibile un
capitalismo senza spirito?». Un
dialogo su una attività che erode i
presupposti della civitas,
trasformandosi in dominio occulto
sull’altro. Allontanandosi dallo
spirito questa forma di
organizzazione economico-sociale
ha potuto crescere nello spazio di
poche generazioni ma ha perduto
la capacità di riprodursi.
San Francesco,
mostra a New York
ROMA. Verrà presentata
stamattina All’Associazione della
stampa estera a Roma, la mostra
“Frate Francesco: tracce, parole,
immagini” che si terrà dal 17
novembre al 14 gennaio nella sede
Onu di New York. È la prima volta
che manoscritti e documenti del XIII
e XIV secolo, riguardanti il Santo di
Assisi, fanno tappa al Palazzo di
vetro. La mostra è composta da 19
opere provenienti dal Fondo Antico
della Biblioteca comunale di Assisi
della Biblioteca del Sacro Convento
di San Francesco. È stata curata
dall’Associazione Antiqua, dal
Sacro Convento e dal Comune di
Assisi.
Foto, ultimi giorni
per List a Milano
MILANO. Ultimi giorni (fino a
domenica alla Fondazione Stelline)
per vedere la mostra dedicata ad
Herbert List (1903-1975),
fotografo tedesco la cui
produzione è considerata uno dei
capisaldi dell’arte fotografica del
XX secolo. “The magical in
passing” racchiude 120 opere
dell’artista (il catalogo è di
SilvanaEditoriale), un percorso fra
capolavori di fama internazionale e
opere meno note. Dagli enigmatici
scatti notturni a quelli “abbaglianti”
e mediterranei dell’amore di List
per la Grecia e l’Italia, in una
celebrazione dell’eterna bellezza
della vita. E poi i ritratti di celebri
artisti, come Berard, Cocteau,
Morandi e Picasso. (G.Mat.)
Novembre 6, 2014 8:46 am / Powered by TECNAVIA