1 (ai sensi dell`art. 114 del Decreto Legislativi Italiani

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Sistematica: il genere Perca annovera 3 specie di cui solo una, Perca fluviatilis, è
presente nelle nostre acque. Le altre due specie sono P. flavescens, americana, e P.
schrenki, presente solo nell’est della Russia.
Forma del corpo: dorso gibboso, che diviene sempre più arcuato con il progredire
dell’età; due pinne dorsali, la prima delle quali è più ampia e presenta raggi spinosi.
Dimensioni: può raggiungere una lunghezza massima di 50 cm e un peso di 3 kg.
Livrea: corpo di colore verde–oliva, con marcate striature verticali scure sui fianchi e
ventre chiaro.
Maturità sessuale: è raggiunta al 1° anno di età nei maschi, al 2° ne lle femmine.
Periodo e comportamento riproduttivo: aprile. Le uova sono deposte sulla vegetazione acquatica in forma di “nastri ovarici”; la riproduzione naturale viene spesso facilitata posando fascine di rami (dette “legnaie”) sul fondo, che i persici gradiscono particolarmente sia come sostegno per le uova sia come rifugio per i piccoli.
Numero di uova: ogni femmina depone alcune decine di migliaia di uova, in relazione
alle dimensioni.
Comportamento e alimentazione: ha una spiccata tendenza al gregarismo, soprattutto negli stadi giovanili, mentre gli adulti sono spesso solitari. È una specie che compie anche lunghi spostamenti per andare alla ricerca delle aree migliori per
l’alimentazione e la riproduzione. Si nutre di invertebrati e di piccoli pesci. Al crescere
delle dimensioni il pesce persico diventa prevalentemente ittiofago, eccetto nel caso in
cui la disponibilità di pesce “foraggio” è scarsa, come nel caso del Lago d’Endine dove
anche gli adulti mantengono una dieta prevalentemente basata sui macroinvertebrati.
Habitat: popola le acque litorali dei laghi e dei fiumi a corrente moderata. Predilige le
zone di riva con fondali sassosi o rocciosi; nei mesi invernali si sposta in acque profonde, fino a 40 metri.
Il persico reale nel sua habitat
Distribuzione: è una specie diffusa in quasi tutta l’Europa centrale, eccetto che nella
penisola Iberica e nella parte orientale della penisola Baltica e nell’Europa settentrionale, escluse Scozia, Norvegia e Islanda; è presente in Asia Minore ma soprattutto in
Asia centrale sino alla Siberia (Fiume Lena). Nel nostro paese è indigeno del Nord Italia, dove è ampiamente diffuso nei grandi laghi prealpini e in quelli alpini fino ai 1000
m s.l.m., oltre che nei tratti medi e inferiori dei principali corsi d’acqua dei bacini del
Po, dell’Adige e dell’Isonzo; di recente è stato introdotto con successo nelle acque del
Centro e del Sud.
Stato della specie nelle acque della provincia: è abbondante nei Laghi d’Endine e
Gaiano, mentre nel Lago d’Iseo è in declino. Nel Lago d’Endine la sua presenza è minacciata dall’espansione del lucioperca, con il quale potrebbero sorgere problemi di
competizione. Nelle acque correnti è molto abbondante nel Fiume Cherio ed è ben
rappresentato nei tratti a corrente lenta dei fiumi Adda e Oglio e nei canali derivati.
400
Lunghezza teorica
Dati osservati
350
Lunghezza (mm)
300
250
200
150
100
50
0
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Età (anni)
Accrescimento lineare del persico reale
La specie è supportata mediante la posa delle legnaie per facilitarne la deposizione
dei nastri ovarici, mentre la sua elevata prolificità non richiede ripopolamenti.