ISTITUTO TECNICO “J.F. KENNEDY” - MONSELICE Commerciale Geometri Periti Agrari Periti aziendali e Corrispondenti in lingue estere Periti industriali DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 G – INDIRIZZO AGRARIO ANNO SCOLASTICO 2013-2014 1 INDICE 1 PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO E DELL’INDIRIZZO DI STUDI ............................ 3 1.1 PROFILO STORICO DELL'ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE…………..…………………………….3 1.2 LINEE GUIDA DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA……………………………………………………..3 2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE .................................................................................. 8 2.1 2.2 2.3 2.4 3 ELENCO DEI DOCENTI E QUADRO INDICATIVO DELLA STABILITÀ DEI DOCENTI NEL CORSO DEL TRIENNIO. ................................................................................................................................ 8 COMPOSIZIONE DELLA CLASSE E PROVENIENZA DEGLI ALUNNI, QUADRO DELLA LORO CARRIERA SCOLASTICA.............................................................................................................................. 9 SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE NELL’ANNO SCOLASTICO IN CORSO; FREQUENZA, INTERESSE, PARTECIPAZIONE .................................................................................................. 10 ATTIVITÀ DI RECUPERO ........................................................................................................... 11 PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO SULLA BASE DELLA PROGETTAZIONE COLLEGIALE .................................................................................................................................... 11 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 OBIETTIVI EDUCATIVI FORMATIVI E COGNITIVI ......................................................................... 11 METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO, STRATEGIE DIDATTICHE, MEZZI.......................................... 13 CRITERI E STRUMENTI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ........................................................... 13 SIMULAZIONE PROVE D’ESAME................................................................................................ 14 AREA DI PROGETTO E STAGES .................................................................................................. 15 ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI ................................................................................................. 15 ALLEGATI ALLEGATO N° 1 - Griglia di valutazione di fine anno scolastico …………………………..17 ALLEGATO N° 2 - Griglie di valutazione I prova……………………………………………18 ALLEGATO N° 3 - Griglia di valutazione II prova…………………………………………..22 ALLEGATO N° 4 - Griglia di valutazione III prova (tipologia B)…………………...………23 ALLEGATO N° 5 - Testo delle simulazioni di terza prova………………………………......24 ALLEGATO N° 6 – Griglia di valutazione della prova orale…….......………………………35 ALLEGATO N° 7 - Relazioni finali e programmi svolti per le varie discipline…….......……36 2 1 PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO E DELL’INDIRIZZO DI STUDI 1.1 PROFILO STORICO DELL'ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "J.F.KENNEDY" L’Istituto Statale di Istruzione Superiore “J.F. Kennedy”, punto di riferimento per studenti del distretto di Monselice, Montagnana, Este e Conselve, inizialmente (anno1963-64) sezione staccata dell’Istituto Commerciale “P.F.Calvi” di Padova, è diventato autonomo con la sezione per Geometri, nel 1968. La crescita della popolazione scolastica del territorio, in rapida espansione, ha determinato problemi logistici parzialmente risolti nell’anno scolastico 1974-75, quando è entrata in funzione la sede attuale di Via A. De Gasperi. Nell’a.s. 1978/79 è stato attivato un Corso Serale per Ragionieri (Progetto SIRIO) rivolto agli studenti-lavoratori. A partire dall’anno 1992/93, sono stati istituiti i seguenti corsi: Periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere (Progetto ERICA). Programmatori (Progetto MERCURIO-triennio) Con le nuove disposizioni in materia di autonomia delle scuole, e il relativo dimensionamento, a partire dall’a.s. 1999/2000 è stata aggregata la Sezione agraria di Monselice, dipendente dal “Duca degli Abruzzi” di Padova, caratterizzata da una propria specializzazione: Florovivaismo e Colture protette (Progetto CERERE). L’anno successivo è entrata a far parte dell’istituto anche la sezione I.T.I.S. di Monselice dell’istituto Euganeo di Este.(Progetto ABACUS). 1.2 LINEE GUIDA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il corso di studi si propone di consolidare la preparazione di base e di fornire agli studenti competenze tecniche e professionali sia per accedere direttamente al mondo del lavoro, sia per la prosecuzione degli studi, specialmente nei settori delle scienze naturali e applicate. Tenendo conto delle richieste di istruzione e formazione provenienti dal territorio, favorisce le attività didattiche rivolte a coloro che manifestino specifici interessi coinvolgendo anche gli studenti con minori abilità tecnico-operative. Svolge attività di orientamento e prospetta agli studenti ampi e diversificati sbocchi professionali e varie opzioni nel proseguimento degli studi, avvalendosi anche di rapporti con gli enti e le aziende del territorio. 3 Sviluppa in tutte le componenti scolastiche una sensibilità all’accoglienza, alle dinamiche socioambientali, alla progettazione per un uso consapevole delle risorse territoriali producendone un’ adeguata visibilità. QUADRO ORARIO PRIMA DELLA RIFORMA DEL 2011/2012 PROGETTO CERERE PERITI AGRARI con specializzazione VIVAISMO e COLTURE PROTETTE QUADRO ORARIO Classe Classe Classe Classe prima seconda terza Quarta Religione/attività alternativa 1 1 1 1 Lingua e letteratura italiana 5 5 3 3 S.O. 2 2 2 2 Storia O. Lingua straniera S.O.(biennio) O. 3 3 2 2 (triennio) Elementi di Diritto ed Economia 2 2 O. Matematica ed Informatica 5 5 3 3 S.O. 3 3 Scienze della terra e biologia O. Biologia applicata 3 3 Fisica 3 3 O. Chimica, tecnologie agro4 4 4 2 alimentari O.P. Disegno, Cartografia,Topografia 3 3 3 3 G.O. Tecniche di Gest., val e leg S.O 4 3 Tecniche di produzione vegetale 5 4 S.O.P. Area modulare 3 S.O.P Tecniche di produzione animale 2 2 S.O.P. Area di progetto S.G. Educazione Fisica 2 2 2 2 P. Esercitazioni agrarie (4) (4) (12) (14) Totale 33 33 34 35 Classe quinta 1 3 2 2 2 4 3 5 4 4 2 2 (14) 35 ore 4 Nella fase di transizione alla riforma, la riduzione delle ore da 35 a 32 ha coinvolto per la classe 5 le materie: Tecniche di gestione, Tecniche di produzione animale, Area modulare che comprende due materie: Tecniche di produzione vivaistiche (prof. M.L.Andriolo) e Strutture vivaistiche (prof.M.Maron). Nell’anno 2012/2013 è stato concesso un'altra articolazione: Viticoltura ed Enologia oltre al primitivo corso che si denomina: Produzioni e trasformazioni ortoflorovivaismo. ARTICOLAZIONE: Viticoltura ed enologia DISCIPLINE CLASSI Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Matematica Complementi di matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche Scienze e tecnologie applicate Produzioni animali Produzioni vegetali Viticoltura e difesa della vite Trasformazione dei prodotti Enologia Economia, estimo, marketing e legislazione Genio rurale Biotecnologie agrarie Biotecnologie vitivinicole Gestione dell'ambiente e del territorio Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative 1° biennio 1 2 4 4 2 2 3 3 4 4 2 2 3 (1*) 3 (1*) 3 (1*) 3 (2*) 2° biennio 3 4 4 4 2 2 3 3 3 3 1 1 5° anno 5 4 2 3 3 2 2 3 (1*) 3 (1*) 3 (1*) 3 3 5 3 4 2 2 3 3 2 2 3 2 4 Totali Compresenza 2 1 32 5 2 1 32 3 2 1 32 2 1 32 4 2 3 2 2 1 32 5 ARTICOLAZIONE: Produzioni e trasformazioni Ortoflorovivaismo DISCIPLINE CLASSI Lingua e letteratura italiana Storia, cittadinanza e costituzione Lingua inglese Matematica Complementi di matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche Scienze e tecnologie applicate Produzioni animali Produzioni vegetali Trasformazione dei prodotti Economia, estimo, marketing e legislazione Genio rurale Biotecnologie agrarie Gestione dell'ambiente e del territorio Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative 1° biennio 1 2 4 4 2 2 3 3 4 4 2 2 3 (1*) 3 (1*) 3 (1*) 3 (2*) 2° biennio 3 4 4 4 2 2 3 3 3 3 1 1 5° anno 5 4 2 3 3 2 2 3 (1*) 3 (1*) 3 (1*) 3 3 (2) 5 (3) 2 (1) 3 (1) 3 (1) Totali Compresenza 2 1 32 5 2 1 32 3 3 (2) 4 (3) 3 (1) 2 (1) 2 (1) 2 (1) 2 1 32 2 1 32 17 2 (2) 4 (3) 3 (1) 3 (2) 3 (2) 2 2 1 32 10 6 Breve profilo delle conoscenze, competenze, capacità acquisite al termine del corso di studi: Il diplomato Perito Agrario è in grado di: o gestire aziende agrarie o collaborare alla loro conduzione; o assistere sotto l’aspetto tecnico, economico-contabile e fitoiatrico aziende agrarie nell’ambito della produzione, conservazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; o gestire strutture trasformative del settore agro-alimentare o collaborare alla loro gestione; o prestare assistenza nella realizzazione di opere di miglioramento e di trasformazione delle realtà territoriali; o conoscere le problematiche economiche ed estimative riguardanti i beni rustici; o interpretare ed attuare progettazioni aziendali, anche in funzione dell’assetto territoriale, dal punto di vista ecologico e della difesa ambientale; o fornire adeguate indicazioni sugli indirizzi e sulle scelte relative alla zootecnia ed alle modalità di allevamento; o prestare attività di tecnico intermedio nelle organizzazioni di servizi sia privati che pubblici. o Può accedere a tutte le facoltà universitarie, con preferenza per agraria, veterinaria, chimica, scienze forestali. 7 2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 2.1 Elenco dei docenti e quadro indicativo della stabilità dei docenti nel corso del triennio. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 G sez. AGRARIO MATERIE DOCENTI RELIGIONE Bertazzo Rosalba ITALIANO Vittadello Eva STORIA Vittadello Eva INGLESE Sinigaglia Silvia sost. Ruggiero Lucia BIOLOGIA APPLICATA Cavalieri Tiziana TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE CON ELEMENTI DI LEGISLAZIONE (TGVEL) Fiorenza Carlo MATEMATICA Stefani Fiorella TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE Boscarato Fabio AREA MODULARE: Tecniche di produzioni vivaistiche Strutture vivaistiche Andriolo Maria Luisa Maron Massimiliano TECNOLOGIE AGRO-ALIMENTARI Salandin Emanuela AREA DI PROGETTO Coordinatore Maron Massimiliano ED. FISICA Molon Giorgio ESERCITAZIONI AGRARIE Previatello Elvidio ESERCITAZIONI AGRARIE Szathvary Italo ESERCITAZIONE AGRARIE Bertazzo Emmanuele 8 Continuità dei docenti: MATERIE CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA RELIGIONE ITALIANO STORIA INGLESE Bertazzo R. Vittadello E. Vittadello E. Ricchiuti G. Bertazzo R. Vittadello E. Vittadello E. Ricchiuti G. BIOLOGIA APPL. TGVEL TGVEL ESERCITAZIONI MATEMATICA TEC.PROD.ANIMALE TEC.PROD.ANIMALE PR. TOPOGRAFIA-COSTRUZ. TOPOGRAFIA-COS. PR. TEC.PROD.VEGETALE TEC.PROD.VEGETALE PR. AREA MODULARE: Tecniche di produzioni vivaistiche Strutture vivaistiche Cavalieri T. Fiorenza C. Szathvary I. Stefani F. Boscarato F. Bertazzo.E Maron M. Bertazzo.E Andriolo M.L. Previatello E. Cavalieri T. Fiorenza C. Szathvary I. Stefani F. Boscarato F. Bertazzo.E Maron M. Bertazzo.E Andriolo M.L. Previatello E. Bertazzo R. Vittadello E. Vittadello E. Sinigaglia S. – Ruggiero L. Cavalieri T. Fiorenza C. Andriolo M.L. Stefani F. Boscarato F. Previatello Maron M. Previatello Andriolo L. Maron M. AREA PROGETTO Coord. Maron M. CHIMICA-TECN.AGRO-AL. Salandin E. CHIMICA PR. Szathvary ED. FISICA Molon G. Salandin E. Szathvary Molon G. Salandin E. Szathvary Molon G.. Come si può osservare dalla suddetta tabella nel corso del triennio, per quel che riguarda la maggior parte delle materie, è stata rispettata la continuità scolastica ad eccezione della Lingua Inglese, dove nel presente anno scolastico, la docente storica è stata sostituita. In tal caso il succedersi degli insegnanti non ha indotto disorientamento nel gruppo classe. 2.2 Composizione della classe e provenienza degli alunni, quadro della loro carriera scolastica CLASSE iscritti TERZA QUARTA QUINTA 18 16 14 Iscritti da altra classe 0 0 Ammessi allo scrutinio finale 7 9 Ammessi allo scrutinio Non ammessi differito 9 2 5 2 9 Nella classe è presente un alunno certificato per cui è stata predisposta una relazione finale a cui si rimanda per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi. In sede di programmazione ogni docente ha dovuto considerare il contesto socio-economico e culturale del bacino di utenza (tra la provincia di Padova e Rovigo) e rilevare le diversità degli alunni da coinvolgere e motivare allo studio. 2.3 Situazione di partenza della classe nell’anno scolastico in corso; frequenza, interesse, partecipazione La maggior parte della classe ha mantenuto un atteggiamento rispettoso nei confronti degli insegnanti ed ha mostrato un’ adeguata collaborazione alle attività didattiche proposte soprattutto in certe discipline. Le attività didattiche sono state proposte cercando di valorizzare le attitudini e le potenzialità individuali e stimolare negli allievi quelle capacità che potevano servire a far acquisire le conoscenze e le competenze utili per la futura attività lavorativa e/o per il proseguimento negli studi. Per quanto riguarda la preparazione di inizio anno scolastico, dalle varie verifiche effettuate, il livello di partenza è risultato per qualche studente ottimo, discreto per diversi studenti, scolastico in altri, superficiale in altri ancora. In entrambi i periodi dell’anno scolastico la maggior parte degli alunni ha evidenziato in quasi tutte le materie un discreto impegno, con una predilezione per le materie di indirizzo più prossime alla loro sensibilità e motivazione; un po’ meno regolare e completa l’applicazione per alcuni. Complessivamente nel corso dell’anno scolastico gli alunni hanno dato prova di senso di responsabilità, disponibilità alla collaborazione e un interesse in linea con le finalità didattiche. Alcuni alunni, in particolare, hanno saputo compiere un percorso che li ha portati a un’apprezzabile maturazione personale e culturale, ottenendo risultati migliori rispetto al resto della classe. La frequenza alle lezioni, nel corso di quest’ultimo anno, è stata regolare e l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo sono risultati soddisfacenti. Dal punto di vista della socializzazione la classe non ha evidenziato difficoltà particolari. 10 2.4 Attività di recupero Nel corso dell’anno scolastico ciascun insegnante ha provveduto ad attivare attività di recupero in itinere nella propria disciplina per alunni che presentavano delle lacune. 3. PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO SULLA BASE DELLA PROGETTAZIONE COLLEGIALE Sono stati raggiunti ad un livello in media sufficiente gli obiettivi sotto elencati; all’interno della classe si distinguono però vari livelli di conseguimento degli stessi: ottimo per qualche studente, discreto per diversi, accettabile o appena accettabile per gli altri. 3.1Obiettivi educativi formativi e cognitivi A) FINALITA’ GENERALI Formazione della personalità umana in chiave di cittadinanza formazione di un genuino interesse per le discipline di studio Fornire agli studenti la preparazione di base attraverso il rafforzamento e lo sviluppo di conoscenze teoriche e applicative e abilità cognitive idonee a sapersi gestire autonomamente. COMPETENZE GENERALI sviluppo della capacità di comunicare chiaramente, di leggere e studiare in modo efficiente Acquisizione di una mentalità di studio e di lavoro attraverso l’apprendimento di metodi osservazione, misura e verifica delle ipotesi capacità di utilizzare strumenti e reti informatiche nelle attività di studio , ricerca e approfondimento disciplinare 11 B) COMPETENZE SPECIFICHE DELL’INDIRIZZO Alla fine del quinto anno l’alunno dovrà essere in grado di: Leggere,comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo con elaborazioni e commenti personali Saper svolgere relazioni e saper esporre in modo chiaro esperienze vissute o testi per le materie scientifiche e umanistiche Saper svolgere ricerche singolarmente Sapersi organizzare in modo autonomo nelle ricerche di gruppo Saper usare gli strumenti e i laboratori (informatica, chimica, scienze, biblioteca) C) COMPETENZE RIFERITE ALLA CLASSE Cognitive : l’abitudine a svolgere con costanza e responsabilità il lavoro assegnato Capacità di prendere appunti in modo veloce ed efficace e di riordinarli e organizzarli la conoscenza della terminologia specifica e comune alle varie discipline abitudine all’indagine critica su fatti concreti e all’interpretazione ragionata degli avvenimenti capacità di far uso autonomo di testi e di tutti i mezzi didattici; capacità di comunicare chiaramente, di leggere con intelligenza e criticamente capacità di esprimersi con chiarezza nelle prove scritte e orali capacità di applicare in pratica le conoscenze acquisite come lavoro individuale e di gruppo Comportamentali: rispetto di se e degli altri rispetto dell’ambiente scolastico rispetto dei tempi e dei modi della comunicazione capacità di autocritica disponibilità verso i compagni. Gli obiettivi a valenza socio-affettiva sono stati raggiunti; infatti una buona parte degli alunni ha inteso la collaborazione come elemento portante dell’ambito relazionale, ossia come momento di cooperazione e di disponibilità verso gli altri. 12 Per quanto riguarda la capacità di organizzare il lavoro o utilizzare le risorse, la maggioranza degli alunni si è dimostrata abbastanza responsabile nell’esecuzione dei compiti assegnati. Il lavoro individuale è stato svolto nei tempi stabiliti nella maggior parte delle discipline anche se, per un gruppo di studenti, soltanto su sollecitazione e con la guida degli insegnanti. Il Consiglio valuta che buona parte della classe abbia acquisito le competenze minime richieste 3.2 Metodologia di insegnamento, strategie didattiche, mezzi Tenuto conto dei livelli di partenza, della conformazione della classe, delle caratteristiche generali del percorso educativo, sono state seguite delle strategie didattiche dirette a migliorare il grado di coinvolgimento degli studenti in merito a obiettivi e contenuti del lavoro scolastico. In particolare si è proceduto, ad inizio d’anno scolastico, a formulare una programmazione del Consiglio di Classe che ha definito con sufficiente precisione gli aspetti fondamentali dell’attività didattica, quali obiettivi, contenuti, metodologie d'insegnamento e criteri di verifica e valutazione. Gli insegnanti hanno cercato di far raggiungere gli obiettivi attraverso i seguenti mezzi: − Sollecitazione costante ad un atteggiamento costruttivo e responsabile − Dibattiti in classe − Uso del testo e dei sussidi didattici tra i quali la LIM collocata nella loro classe. − Trasparenza nella programmazione e nella valutazione. Per quanto riguarda gli aspetti delle metodologie e strategie didattiche specificamente riferiti alle singole discipline, si rinvia alle relazioni finali di ciascun insegnante. 3.3 Criteri e strumenti di misurazione e valutazione Strumenti di verifica utilizzati: - Compiti scritti - Interrogazioni orali - Test di varia tipologia 13 - Esercitazioni pratiche - Lavori di gruppo - Osservazioni sistematiche del processo di apprendimento attraverso domande dal posto, controllo dei lavori assegnati, partecipazione a discussioni su argomenti pertinenti le singole materie Il Consiglio di Classe, in sede di valutazione trimestrale e finale, ha utilizzato ed utilizzerà la griglia di valutazione adottata all’inizio dell’anno scolastico e che di seguito viene allegata. 3.4 Simulazione prove d’esame Sono state svolte due simulazioni di prima prova, due di seconda prova e due simulazioni di terza prova. Le prove di simulazione di Italiano si sono svolte rispettivamente il 15 marzo ed il 7 maggio. Le simulazioni di TGVEL si sono svolte il 16 dicembre ed il 19 maggio mentre le simulazioni di terza prova sono state effettuate il 19 febbraio e l’8 aprile. Per quel che riguarda queste ultime due prove, il Consiglio di Classe ha optato per la tipologia B che prevede quattro quesiti a risposta singola. La prima prova ha coinvolto le seguenti discipline: TGVEL; Matematica; Area Modulare; Storia. La seconda prova di simulazione ha invece coinvolto le seguenti materie: Inglese; Produzioni Animali; Chimica Agraria; Biologia Applicata. In ogni caso sono state somministrate tre quesiti per materia. Le risposte fornite dagli alunni, nel corso di una ormai pluriennale esperienza, hanno mostrato che la tipologia B consente un accertamento più realistico del grado di conoscenze, e competenze raggiunte da ogni singolo studente nel complesso delle materie coinvolte. La tipologia B è apparsa anche la forma più indicata alla fisionomia composita della classe e alla peculiarità del corso di studi. Pertanto il Consiglio di Classe considera che la tipologia B possa verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e valutare le competenze acquisite dagli alunni. Per quanto riguarda la durata delle prove si è vista la necessità di un tempo non inferiore alle due ore per consentire allo studente di organizzare il proprio lavoro in modo autonomo. Il Consiglio di Classe ha utilizzato, per la correzione e la valutazione della terza prova nella tipologia B, la griglia allegata. 14 3.5 Area di progetto e stages TITOLO: “Tra il dire ed il fare sostenibile”. Riqualificazione di un’area verde in Comune di Este (PD). DISCIPLINE COINVOLTE: Tecniche di Produzione Vivaistica, Strutture. DOCENTI TUTORS: Maron Massimiliano, Andriolo M.Luisa. Si veda la relazione finale specifica dell’Area di progetto allegata al presente documento. In quarta è stata effettuata l’alternanza scuola-lavoro di due settimane, una settimana in marzo e una nell’ultimo periodo di scuola (circa 120 ore). Alla fine del terzo e quarto anno di corso, durante il periodo estivo, gli allievi hanno partecipato alle attività organizzate dall’Istituto nell’ambito del progetto Stages presso varie aziende, ivi compresa quella della scuola, come risulta dalla documentazione depositata in segreteria didattica. La durata degli stages è stata di quattro settimane. Nel corso del precedente anno scolastico due studenti hanno partecipato al progetto Burkina Faso. Queste esperienze si sono rivelate importanti per la formazione degli allievi in quanto hanno permesso loro di prendere contatto con la realtà economica locale e non, e di misurare le proprie capacità ed attitudini in un contesto professionale. 3.6 Attività extracurriculari Nel corso dell’anno gli alunni hanno partecipato alle seguenti attività: VISITE D’ISTRUZIONE O PROFESSIONALIZZANTI: visita azienda zootecnica e caseificio Crivellaro di Saletto visita di istruzione a Parigi (FRANCIA) visita di istruzione nelle Marche e Toscana visita al frantoio di Valnogaredo visita alla cantina Vignalta di Arquà Petrarca visita al digestore per la produzione di biogas presso la tenuta di Bagnoli di Sopra di Giovanni Musini 15 CONFERENZE E DIBATTITI (PROFESSIONALIZZANTI O DI ALTRO GENERE): - - Allestimento “Este in fiore”; Allestimento festa di S.Martino; Allestimento “Colori e sapori” di Monselice; Allestimento “Rocca in fiore” di Monselice; Progetto FINESTRE: Incontro con un rifugiato politico sul tema del diritto d’asilo e protezione umanitaria; Incontro con l’autore: Enrico Vanzini e Roberto Brumat Lezione spettacolo: “La grande guerra”; Giornata della memoria: spettacolo allestito da ARTEVEN; Incontro sulla prevenzione andrologica; Incontro informativo presso l’Università di Rovigo; Lezione spettacolo “La foiba grande” di Carlo Sgorlon; Attività sportive, ricreative, ludiche e informative nell’ambito dell’Autogestione studentesca; Incontri nell’ambito del Progetto FIXO; Convegno organizzato dalla Scuola per il 45° anniversario dell’Istituto; Meeting degli Istituti Agrari del Triveneto presso Abano Terme; Partecipazione ( 2 alunni ) al progetto in Burkina Faso; Partecipazione al corso pomeridiano per “Perito grandine” organizzato dal nostro Istituto in collaborazione con Veneto Agricoltura. Il corso si è concluso con una verifica con la quale gli studenti hanno dimostrato ottima preparazione; Attività specifiche della coltura dell’ulivo presso azienda Todaro di Arquà Petrarca; Partecipazione al corso pomeridiano di enologia organizzato dal “Consorzio Tutela dei Vini dei Colli Euganei”; Esercitazione di potatura presso l’azienda vitivinicola “Beolo” di Conselve; Esercitazione di potatura presso l’azienda vitivinicola “Ceresone” di Luvigliano. * * * Ciascun docente ha provveduto alla stesura della relazione finale esplicitando gli obiettivi della propria disciplina, i risultati raggiunti, i contenuti del programma , gli strumenti di lavoro, le modalità di verifica e di recupero. Monselice, 15 maggio 2014 Il Coordinatore del Consiglio di Classe ……………………………………….. Il Preside ………………………………….. 16 ALLEGATO N° 1 2.5 UNA CLASSIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI LIVELLI – griglia di valutazione di fine anno scolastico LIVELLI VOTI CONOSCENZA COMPRENSIONE APPLICAZIONE Non riesce ad applicare alcuna conoscenza in quanto ne è privo o carente Sa applicare le conoscenze in compiti semplici ma commette errori ANALISI SINTESI VALUTAZIONE Non è in grado di effettuare alcuna analisi Non sa sintetizzare Mostra autonomia di giudizio molto limitata E’ in grado di effettuare analisi solo parziali E’ in grado di effettuare solo una sintesi parziale e imprecisa Sa sintetizzare le conoscenze solo se guidato 3-4 assente o molto carente Commette gravi errori 5 frammentaria o superficiale Commette errori anche nell’esecuzione di compiti semplici 6 completa, ma non approfondita Non commette errori nell’esecuzione di compiti semplici Sa applicare le conoscenze in compiti semplici senza errori Sa effettuare analisi complete, ma non e approfondite 7-8 Completa e approfondita Non commette errori nell’esecuzione di compiti complessi ma incorre in imprecisioni Sa applicare i contenuti e le procedure acquisite anche in compiti complessi, ma con imprecisioni Ha acquisito Analisi complete e autonomia nella approfondite ma con sintesi, ma restano aiuto incertezze 9 - 10 Completa, coordinata e approfondita con apporti personali Non commette errori né imprecisioni nell’esecuzione di problemi Applica le procedure e le conoscenze in problemi nuovi senza errori e imprecisioni Ha capacità di cogliere gli elementi di un insieme e stabilire le relazioni tra essi Sa organizzare in modo autonomo e completo le conoscenze e le procedure acquisite Solo se sollecitato è in grado di effettuare valutazioni non approfondite Se sollecitato e guidato è in grado di effettuare valutazioni approfondite E’ in grado di effettuare valutazioni, autonome, pur se parziali e non approfondite E’ capace di valutazioni, autonome, complete e approfondite ALLEGATO N° 2 ESAME DI STATO 2013/2014 CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO Gli indicatori della griglia di valutazione della prova scritta di ITALIANO sono stati formulati secondo i seguenti criteri: 1. Competenza testuale e logica 2. Competenza sintattica 3. Competenza lessicale e ortografica 4. Conoscenza degli argomenti e competenza culturale 5. Capacità critica e di contestualizzazione 18 ESAME DI STATO A.S. 2013-2014 PROVA SCRITTA DI ITALIANO Griglia di valutazione Tipologia A Candidato……………………………………….. Classe………………………… INDICATORI Analisi del testo Comprensione del testo Conoscenze sull’autore PUNTEGGIO DEI DIVERSI LIVELLI 1 DESCRITTORI 2 -Non conosce la terminologia , non riconosce gli elementi dell’analisi -Conosce ed applica il metodo con qualche incertezza 3 -Conosce ed applica il metodo di analisi con sicurezza 1 -Comprende superficialmente senza rilevare rapporti 2 3 3 -Comprende , anche se compie inferenze non sempre corrette -Comprende ed approfondisce 1 -Non sa risalire ad un contesto 2 4 -Conosce dati che non è sempre in grado di elaborare 3 Contestualizzazione Correttezza della lingua 1 -Sa utilizzare in modo autonomo quanto conosce -Non sa risalire ad un contesto 2 5 3 -Riconosce tutti i dati e li sa ricondurre all’autore e al quadro di riferimento generale -Si esprime in modo scorretto, usa un lessico improprio 1 2 3 Punteggio / valore di valutazione proposto -Riconosce tutti i dati e li sa ricondurre all’autore -L’esposizione presenta solo alcuni errori ; usa un lessico corretto ma limitato -Esposizione corretta e formalmente curata : ............../15 Punteggio / valore di valutazione deliberato : ............../15 LA COMMISSIONE ............................................................................................... IL PRESIDENTE ............................................. ................................................................................................ 19 ESAME DI STATO A.S. 2013-2014 PROVA SCRITTA DI ITALIANO Griglia di valutazione Tipologia B Candidato……………………………………….. Classe………………………… INDICATORI Padronanza della lingua , capacità espressive logicolinguistiche PUNTEGGIO DEI DIVERSI LIVELLI 1 Capacità di rispettare le consegne in ordine a: destinazione editoriale , titolo,spazio 2 Capacità di costruire un testo 1 -Rispetta in parte le richieste della consegna 2 -Rispetta le consegne della richiesta in modo schematico e poco organico con la situazione ipotizzata 1 2 -Rispetta le consegne della richiesta in modo organico e coerente con la situazione ipotizzata -Mostra una limitata capacità di utilizzare i materiali a disposizione -Utilizza e analizza i materiali a disposizione in maniera accettabile 3 -Utilizza, analizza , interpreta e confronta tra loro e con le proprie opinioni i materiali 1 Non sa costruire il discorso e/o si contraddice 2 -Svolge il discorso in modo schematico ma sostanzialmente completo -Argomenta in modo ben organizzato , logico e convincente -Manca di originalità , creatività e capacità di rielaborazione -Presenta un taglio personale nell’argomentazione e rielabora in modo semplice -Affronta l’argomento con originalità e creatività 1 2 3 Punteggio / valore di valutazione proposto -L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico corretto ma limitato -Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica e correttezza formale; registro linguistico appropriato 3 Capacità di elaborazione critica originalità e/o creatività -L’espressione presenta gravi e numerosi errori 3 3 Capacità di utilizzare e analizzare i materiali a disposizione DESCRITTORI : ............../15 Punteggio / valore di valutazione deliberato : ............../15 LA COMMISSIONE ............................................................................................ IL PRESIDENTE ............................................. 20 ESAME DI STATO A.S. 2013-2014 PROVA SCRITTA DI ITALIANO Griglia di valutazione Tipologia C-D Candidato……………………………………….. Classe………………………… INDICATORI Padronanza della lingua , capacità espressive logicolinguistiche PUNTEGGIO DEI DIVERSI LIVELLI 1 2 3 Conoscenza specifica degli argomenti richiesti ( aderenza alla traccia ) 1 2 3 4 5 Capacità di organizzare un testo 1 2 3 4 Capacità di elaborazione critica originalità e/o creatività 1 2 3 Punteggio / valore di valutazione proposto DESCRITTORI -L’espressione presenta gravi e numerosi errori -L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un lessico corretto ma limitato -Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica e correttezza formale; registro linguistico appropriato -Non è aderente alla traccia e produce scarsa documentazione -Non ha capito la consegna e mostra una limitata conoscenza dell’argomento -Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con sufficiente conoscenza dell’argomento -Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con buona conoscenza dell’argomento - Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con ottima conoscenza dell’argomento -Non sa costruire il discorso e/o si contraddice -Svolge il discorso in modo frammentario o incompleto -Svolge il discorso in modo schematico ma sostanzialmente completo -Argomenta in modo ben organizzato , logico e convincente -Manca di originalità , creatività e capacità di rielaborazione -Presenta un taglio personale nell’argomentazione e rielabora in modo semplice -Affronta l’argomento con originalità e creatività : ............../15 Punteggio / valore di valutazione deliberato : ............../15 LA COMMISSIONE ............................................................................................... IL PRESIDENTE ............................................. 21 ALLEGATO N° 3 ESAME DI STATO A.S. 2013/2014 Prova scritta di TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE CON ELEMENTI DI LEGISLAZIONE Griglia di valutazione (valutazione in 15esimi) Candidato __________________________________________ classe ___________________ INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALL’INDICATORE 1) Individuazione della logica del percorso di svolgimento PUNTEGGIO CORRISPONDENTE AI DIVERSI LIVELLI 0 1 3 punti 2 3 2) Correttezza e completezza dello svolgimento della prova ed attendibilità del risultato 3) Capacità di analisi e scelta dei parametri tecnici 1 2 6 punti 3 4 punti -Svolge la prova in modo schematico e incerto ma sostanzialmente completo. 5 - Prova completa e complessivamente corretta. 6 - Svolge il compito con sicurezza e fornisce interpretazioni personali valide e complete. 1 - Non conosce la terminologia e gli elementi dell’analisi. - Conosce la terminologia ma procede in modo errato. La scelta dei parametri è inadeguata. - Conosce ed applica il metodo con qualche incertezza. La scelta dei parametri è adeguata. - Conosce ed applica il metodo di analisi con sicurezza scegliendo con oculatezza e competenza i parametri tecnici -Presentazione incomprensibile. 2 0 1 2 punti - Non ha individuato un percorso logico corretto. - Ha individuato il percorso logico ma procede in modo errato. - Ha individuato la logica del percorso e procede con qualche incertezza. - Il percorso è stato individuato in modo chiaro e corretto. - Non ha capito la consegna e non conosce l’argomento. - Procede in modo incerto dimostrando conoscenze che non riesce a rielaborare. - Svolge la prova in modo incerto dimostrando conoscenze superficiali. 4 3 4 4) Forma e presentazione dell’elaborato VOTO ATTRIBUITO ALL’INDICATORE 2 - Forma adeguata anche se con alcune scorrettezze, presentazione sostanzialmente accettabile. - Prova elaborata in forma chiara e ordinata. Voto complessivo attribuito alla prova: _____________/15. La Commissione ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il Presidente 22 ALLEGATO N°4 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA (tipologia B) ALUNNO……………………………………… CONOSCENZE Nulle ABILITA' Molto confuse 1 2 Non valutabili o incomprensibili Lacunose, Non non pertinenti aderenti alla traccia 3 Frammentari Sicure in Complete e Abbastanz e o limitate a quasi tutti approfondi Essenziali a precise e qualche gli pertinenti argomenti te argomento 4 5 Terminologia e applicazione delle regole non adeguate alle richieste 6 7 Alcuni errori nell'uso della terminologia o dei dati o qualche imprecisione 8 Punti (1-9) …………… 0 Non valutabili o confuse e prive di senso compiuto 0 1 Struttura delle risposte non aderente a quanto richiesto o discorso inappropriato 1 2 Risposte articolate in modo coerente ma non omogeneo o qualche imprecisione logica e nei collegamenti 2 6 9 Padronanza del metodo di applicazione dei dati e/o conoscenze (0-3) …………… COMPETENZE Suff 2 3 Interpretazione molto corretta, autonomia e coerenza nei collegamenti (0-3) …………… 3 Totale .............. /15 2 ALLEGATO N° 5 I.I.S. J.F.Kennedy Sezione Agrario A.S. 2013/2014 Classe 5 A Simulazione di Terza Prova - Tipologia B 19 febbraio 2014 Studente………………………………………………......... PUNTI (…../15) TGVEL MATEMATICA PRODUZIONI VIVAISTICHE STORIA TOTALE 24 Terza prova T.G.V.E.L 1- Sia dato un frutteto di 5 Ha provvisto di impianto di irrigazione a microjet e sito in agro di Monselice. Il candidato determini il Valore di Mercato del frutteto (Vm) ed il Valore del Soprassuolo (Vss). 2- Il candidato esprima il giudizio di convenienza di un Miglioramento Fondiario in termini di: Reddito; Valore; Saggio di fruttuosità. 3- Il candidato calcoli l’Indennità definitiva spettante ad un coltivatore diretto di Monselice per l’esproprio di 20000 mq di frutteto irriguo, sapendo che tale esproprio non comporta la suddivisione in due porzioni dell’intera azienda. 25 MATEMATICA Dopo aver illustrato come si determinano i massimi/minimi di una funzione y=f(x) rispondere al seguente quesito: Una scuola di 250 alunni si rivolge, per un viaggio di istruzione, ad un’agenzia che fornisce i seguenti dati: - il costo è di 75 euro pro capite fino a 150 partecipanti; - il costo per studente viene ridotto di 0,26 euro per ogni studente che eccede i primi 150 In questa situazione l’espressione del ricavo è così traducibile in termini analitici: y = [75 − 0.26( x − 150)]x con x numero di partecipanti alla gita Con quanti studenti l’agenzia ha il massimo ricavo ? 1. 2. Risolvere con il metodo grafico il problema che ha dato origine al seguente modello matematico: Funzione obiettivo z = −2 x + 3 y + 1 . x − y ≤ 2 Sistema dei vincoli: 3 x + y ≤ 6 x ≥ 0 Determinare il massimo e il minimo. 26 3. La seguente tabella riporta il numero di autovetture nuove immatricolate nel periodo gennaioaprile 2005 (Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti): Mese Immatricolazioni Gennaio 212568 Febbraio 195518 Marzo 228104 Aprile 195388 Si calcoli il tasso di variazione medio mensile del fenomeno per il periodo considerato. Per quel periodo si può parlare di incremento o di diminuzione delle immatricolazioni? 27 Tecniche di Produzioni vivaistiche 1- Concimazione delle colture in vaso e rapporti di concimazione nella fertirrigazione ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ 2- Portinnesti della rosa ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ 3- Nomi scientifici e luoghi di provenienza della rosa, stella di natale, ciclamino, geranio, crisantemo, melone, anguria, cetriolo, zucchina, peperone, melanzana, pomodoro, patata ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ 28 STORIA 1) Definisci l’imperialismo di fine Ottocento, le sue caratteristiche e le sue motivazioni 2) Indica cosa intendiamo con epoca giolittiana e quali furono le sue “luci e ombre” 3) Esponi le cause che portarono alla Prima Guerra Mondiale 29 I.I.S. J.F.Kennedy Sezione Agrario A.S. 2013/2014 Classe 5 A Simulazione di Terza Prova - Tipologia B 8 aprile 2014 Studente………………………………………………...... PUNTI (…../15) INGLESE PRODUZIONI ANIMALI CHIMICA BIOLOGIA APPLICATA TOTALE 30 INGLESE Answer the following questions: 1. Explain why plants and leaves are important. 2. The importance of cereals in the human diet are well known. Point out what their nutritional characteristics are. 3. Nowadays consumer are concerned about the food they eat and, as a consequence, there is an increasing demand for organic products: Explain what an organic product is, where you can find it and how you can be sure that it is genuine. 31 TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE 1- Ciclo produttivo della scrofa e parametri di efficienza produttiva (max 10 righe) 2- Influenza della razza nella qualità della carne suina (max 10 righe) 3- Determinare il numero di suinetti svezzati prodotti per anno in un allevamento che pratica l’incrocio a 3 vie Large White x Landrace x Duroc e dispone di 50 scrofe Large White. Giustificare opportunamente tutti i calcoli e i dati assunti. 32 Istituto Statale Istruzione Superiore – “J. F. Kennedy ”- Monselice A.S. 2013/2014 NOME E COGNOME …………………………… CLASSE VB AGRARIO 8 aprile 2014 CHIMICA AGRARIA E TEC. AGROALIMENTARI PUNTEGGIO: ……./15 SIMULAZIONE TERZA PROVA 1. Descrivi la produzione dell’aceto mediante fermentazione legata (o in superficie). …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… 2. Descrivi la fase dell’ammostamento (o saccarificazione) nella produzione della birra. …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… 3. Descrivi le proteine del latte (caseina). …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… 33 BIOLOGIA APPLICATA 1) Descrivi come si effettua un corretto campinamento 2) Descrivi l'apparato boccale pungente-succhiante 3) Sviluppo post-embrionale. 34 ALLEGATO N° 6 Griglia di valutazione della prova orale di ____________________________ Argomento proposto dal candidato (max 7 punti) Conoscenze (max 10 punti) Abilità (max 6 punti) Colloquio (max 20 punti) Competenze (max 4 punti) Discussione degli elaborati (max 3 punti) Totale dei punti assegnati Descrittori Fascia di punteggio Argomentazioni incerte, scarsa rielaborazione Lavoro essenziale ed esposizione corretta Lavoro adeguato e significativo Lavoro originale, approfondito e particolarmente significativo Lacunose e/o frammentate Lacunose e/o generiche Essenziali Organiche con approfondimenti Complete e organizzate con approfondimenti Argomentazione e uso di un linguaggio non sempre appropriati Argomentazione sufficiente e uso di linguaggio specifico Argomentazione buona e chiarezza espositiva Argomentazione ottima e chiarezza espositiva Collegamenti non adeguati e mancanza di consequenzialità logica Collegamenti sufficienti e adeguata consequenzialità logica Buona capacità di collegamenti e consequenzialità logica Discussione degli elaborati, con alcune incertezze, e parziale correzione degli errori commessi Discussione degli elaborati autonoma e sicura, correzione degli errori commessi 1-2 Punteggio assegnato 3-4 5-6 7 1-3 4-5 6 7-8 9-10 1-3 4 5 6 1 2-3 4 1-2 3 30/30 35 ALLEGATO N° 7 DOCENTI: prof. MASSIMILIANO MARON prof. ELVIDIO PREVIATELLO MATERIA: AREA MODULARE STRUTTURE VIVAISTICHE CLASSE: 5A/G A.S. 2013/2014 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Osservazioni di carattere generale sulla classe La classe nel complesso ha evidenziato: un COMPORTAMENTO: corretto nei rapporti interpersonali e con l'insegnante un INTERESSE per la materia continuo discontinuo saltuario passivo [X] [ ] [ ] [ ] una PARTECIPAZIONE attiva al dialogo educativo assidua [ ] costante [X] saltuaria [ ] passiva [ ] Sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di CONOSCENZE: Gli alunni possiedono le nozioni fondamentali relative ai seguenti argomenti: nozioni di statica [X] criteri tecnici generali di progettazione [X] dimensionamento di massima [X] materiali [X] tipologie [X] risparmio energetico [X] Possiedono inoltre una conoscenza discreta dei seguenti argomenti: ricerca bibliografica [X] ricerca cartografica [X] relazione al progetto [X] disegno sia manuale che con CAD [X] presentazione dei risultati [X] Conoscono i principali metodi di analisi del contesto economico e ambientale in cui proporre un insediamento produttivo, riuscendo a fornire soluzioni di massima alle ipotesi proposte. COMPETENZE Gli alunni sono in grado di - leggere un testo [ X] 36 - individuarne i punti salienti [ X] - formulare anche un giudizio critico autonomo [ X] - effettuare delle esposizioni, con discreto possesso del linguaggio specifico della disciplina [ X ] - trattare un argomento in termini generali, ed in alcuni casi, fornirne un'interpretazione approfondita e critica [ X] CAPACITA' Gli alunni sono in grado di - fare un progetto di massima di strutture protette [ X] - ricercare soluzioni compatibili con l'ambiente in cui inserire l'intervento [ X] - di formulare una opinione personale motivata [ X] - di effettuare collegamenti e connessioni tra fra i vari aspetti analizzati [ X] CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE UNITÀ DIDATTICA PERIODO ORE Analisi delle fasi progettuali Settembre 3 Tipologie di serre Ottobre 3 Strutture portanti Novembre 4 Materiali Dicembre/Gennaio/Febbraio Indirizzi colturali Marzo 3 Climatizzazione Aprile/Maggio 6 10 Progettazione 16 Editing 10 Totale al 15.05.2014 55 METODOLOGIA Date le caratteristiche di questa classe si è ritenuto opportuno privilegiare la Lezione frontale [X] Lavoro di gruppo [ ] Lavoro individuale [X] Discussione [X] e servirsi dei seguenti: MATERIALI DIDATTICI Libro di testo: R.Tesi - MEZZI DI PROTEZIONE PER L'ORTOFLOROFRUTTICOLTURA E IL VIVAISMO (Si precisa che questo testo non è più in commercio e quindi sono state usate le fotocopie) DGR 172/2010 Relativo alla Legge Regionale 23 aprile 2004, n. 11, art. 44, comma 6. Individuazione delle caratteristiche tecnologiche che distinguono le diverse tipologie di serre, nonché gli elementi accessori al loro funzionamento. Dispense e fotocopie Laboratorio di Informatica Video proiettore Internet [X] [X] [X] [X] 37 utilizzando come MODALITA' DI LAVORO Spiegazione ed esercizi applicativi Acquisizione di concetti alternando domande, risposte brevi, spiegazioni brevi Presentazione di situazioni problematiche per ricercare soluzioni Stimolo alla osservazione dell'ambiente circostante e provvedendo ad ATTIVITA' Di RECUPERO E/O APPROFONDIMENTO Durante le ore curricolari In ore aggiuntive Su richiesta degli studenti Per propria iniziativa Per tutta la classe Per gruppi [ X] [ X] [ X] [ X] [ X] [ ] [ X] [ X] [ X] [ ] TIPOLOGIE DELLE PROVE e CRITERI DI VALUTAZIONE - Le verifiche sui contenuti teorici sono state scritte del tipo a risposta breve - Le verifiche sui progetti delle serre sono state periodiche ed atte a rilevare lo stato di avanzamento del progetto e la qualità del lavoro prodotto. Per i criteri di valutazione sono stati considerati validi quelli suggeriti dal M.P.I.: conoscenze specifiche dei contenuti e padronanza della lingua: proprietà grammaticale e lessicale, capacità di organizzare un testo, capacità di elaborare ed argomentare le proprie opinioni, capacità di esprimere giudizi critici e personali. Monselice, 15 maggio 2014 Prof. Massimiliano Maron Prof. Elvidio Previatello 38 ISTITUTO TECNICO STATALE – SEZIONE AGRARIA “J.F. KENNEDY” Monselice (Pd) RELAZIONE FINALE AREA DI PROGETTO CLASSE 5A/G - A.S. 2013/14 Prof.ssa Maria Luisa Andriolo Prof. Elvidio Previatello Prof. Massimiliano Maron PREMESSA Di seguito viene esposto quanto di competenza del corso di STRUTTURE VIVAISTICHE, con a disposizione un'ora settimanale, anche se a volte sono state adoperate le ore di area Modulare. OBIETTIVO DIDATTICO GENERALE A completamento del corso di studi gli allievi della classe V si sono impegnati a realizzare un Progetto. I nostri allievi di 5a A sezione Agraria dell'IT "Kennedy" hanno individuato ed elaborato il seguente progetto: "Proposta di utilizzo di un’area verde pubblica situata in via Zuccherificio a Este (PD)". Tale progetto ha costituito il tema della 4a edizione di “DAL DIRE AL FARE SOSTENIBILE”, Festival di buone pratiche e nuovi stili Verso lo “spreco zero” – Vivere con la natura in città promosso dal Comune di Este ed indirizzato agli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado del territorio, al quale la classe ha partecipato presentando quattro elaborati. Il Progetto ha compreso quanto segue: a) l'acquisizione dei dati a base del progetto: - b) estratto catastale estratto del PRG estratto della Carta Tecnica Regionale norme tecniche di attuazione del PRG rilievo fotografico del Parco rilievo dei dati botanici realizzazione di una planimetria proposizione di un progetto di ristrutturazione che, nella conservazione del preesistente significativo, ha permesso, attraverso una motivata ristrutturazione, la rivitalizzazione di uno spazio che allo stato attuale risulta abbandonato. METODI 39 Si è cercato, per quanto possibile, che il progetto fosse realizzato dagli alunni singolarmente o in gruppo con i docenti che hanno avuto la funzione di tutor e verificatori delle varie fasi progettuali. STRUMENTI Sono stati adoperati: libri di testo, libri presenti nelle biblioteche di Istituto, ricerche in Internet, aula di informatica. VERIFICHE Le verifiche sono state periodiche ed atte a rilevare lo stato di avanzamento del progetto e la qualità del lavoro prodotto. OBIETTIVI SPECIFICI RAGGIUNTI Tenendo conto: • della disponibilità degli alunni, • della limitatezza del tempo a disposizione, i risultati raggiunti sono: capacità e competenze di: individuare un progetto verificarne la fattibilità organizzare il lavoro progettuale identificare i dati da raccogliere rilevare i dati organizzare i dati memorizzare i dati predisporre un progetto completo di tutti i suoi elaborati presentare i risultati raggiunti infascicolare il progetto Monselice, 15 maggio 2014 Prof.ssa Maria Luisa Andriolo Prof. Elvidio Previatello Prof. Massimiliano Maron 40 PROGRAMMA D’ESAME CLASSE 5A/G. A.S.2013/14 Testi adottati dall’insegnante: MEZZI DI PRODUZIONE PER L’ORTOFLORICOLTURA ED IL VIVAISMO di Romano Tesi. Editore: EDAGRICOLE. (Si precisa che questo testo non è più in commercio e quindi sono state usate le fotocopie) DGR 172/2010 Relativo alla Legge Regionale 23 aprile 2004, n. 11, art. 44, comma 6. Individuazione delle caratteristiche tecnologiche che distinguono le diverse tipologie di serre, nonché gli elementi accessori al loro funzionamento. ARGOMENTI TRATTATI: Origini ed evoluzione dei mezzi di protezione L’ubicazione Ampiezza e dimensioni Orientamento e forma del tetto Le strutture della serra I materiali delle strutture Tipi di struttura portante Calcolo statico: analisi dei carichi agenti Strutture per coperture in materiale plastico Materiali di copertura Condensazione e umidità L’effetto serra Principali tipi di serre Indirizzi colturali e caratteristiche delle serre 1. Serre per colture ordinarie di ortaggi e fiori recisi 2. Serre per colture di vasi ornamentali 3. Serre di propagazione, per taleggi e semine Climatizzazione della serra Azione degli elementi climatici Esigenze climatiche delle colture di serra Modificazioni climatiche prodotte dalla serra Ombreggiamenti Ventilazione naturale e forzata Sistemi di irrigazione e fertirrigazione Disegno Tecnico Computerizzato Software utilizzato: Acad-Lt 2004 per Windows Inserimento di planimetrie Elaborazione e progettazione Impaginazione Stampe Redazione di relazioni Software utilizzato: Word 2007 per Windows Monselice, 15 maggio 2014 Prof. Massimiliano Maron Prof. Elvidio Previatello 41 Area modulare: TECNICHE DI PRODUZIONE VIVAISTICHE RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA D’ESAME ANNO SCOLASTICO 2013/2014 Classe 5A Periti Agrari Docenti: Maria Luisa Andriolo Elvidio Previatello Osservazioni di carattere generale sulla classe. La classe ha sempre risposto attivamente alle proposte didattiche degli insegnanti, ciò ha permesso di effettuare varie manifestazioni: meeting degli Istituti Agrari del Triveneto ad Abano 4-5 ottobre 2013. Altre manifestazioni sono state: Colori e Sapori d’autunno a Monselice il 27 ottobre 2013. Colori e sapori di primavera il 6 aprile 2014 a Monselice. Este in fiore 12-13 aprile 2014. La barchessa in fiore a Sant’Elena il 4 maggio 2014. La Rocca in fiore 17-18 maggio 2014. Uscite didattiche ed altre attività specifiche del nostro indirizzo - Corso per periti grandine tenuto dagli ispettori del Consorzio di Difesa Attività Atmosferiche delle colture agricole 7-8-9 maggio 2014. - Fiera cavalli a Verona 7 novembre 2013 - Potatura ulivi ad Arquà Petrarca nell’azienda olivicola convenzionata con la scuola 14-22 novembre 2013 - Visita alle serre Simonetto e Simonato 10 dicembre 2013 - Potatura viti presso l’azienda vitivinicola Peraro convenzionata con l’istituto agrario a Conselve e Luvigliano 6-13 marzo 2014 - Visita al frantoio di Valnogaredo e cantina di Vignalta il 10 aprile 2014 - Visita al biodigestore dell’azienda Dominio di Bagnoli e Oleificio di Arre: Agricola Grains SpA il 30 aprile 2014 Capacità: - Gli alunni sono in grado di: - Riconoscere una pianta - Individuarne le caratteristiche e le esigenze climatiche - Individuare i rami fioriferi e le gemme a fiore - Effettuare delle esposizioni corrette con possesso del linguaggio specifico della disciplina - Trattare un argomento in termini generali, ma, in alcuni casi fornirne un’interpretazione approfondita e critica - Effettuare una potatura e diagnosticare le più comuni malattie provocate da funghi, batteri, insetti e fisiopatie delle piante. 42 Metodologia e strumenti di lavoro Date le caratteristiche di questa classe si è ritenuto opportuno privilegiare la: - Lezione frontale - Lavoro di gruppo - Lavoro individuale - Conferenze e dibattiti - Esercitazioni nell’azienda della scuola - Esercitazioni nel laboratorio di scienze. Contenuti disciplinari e scansione temporale E servirsi dei seguenti materiali didattici: - Libro di testo: colture protette di Romano Tesi Ed. specialistica ed agricole - Dispense e fotocopie da riviste specializzate - Videocassette - Laboratorio di scienze - Visita all’azienda pilota di Veneto Agricoltura di Ceregnano (RO) UNITA' DIDATTICA PERIODO Concimazione nell’ambiente serra Disinfezione del terreno e delle attrezzature Settembre Ottobre Novembre Piante verdi da appartamento Dicembre Piante in vaso da fiore Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Aprile Maggio Giugno Piante da fiori recisi Orticoltura Piante ornamentali da esterno Verifica e valutazione • • Verifiche scritte relativamente a conoscenza, comprensione e applicazione dei contenuti, anche nelle tipologie indicate per la terza prova. Interrogazioni orali tradizionali volte ad accertare le conoscenze teoriche, l’ acquisizione dei concetti principali, l’uso corretto del linguaggio specifico, la capacità di applicazione autonoma o guidata, la capacità di pianificare risposte pertinenti. Verifiche sommative scritte: 2 per quadrimestre. Interrogazioni orali: 2 per semestre e una simulazione di terza prova nel 2° quadrimestre. 43 PROGRAMMA D'ESAME DI AREA MODULARE : TECNICA DI PRODUZIONE VIVAISTICA Testo adottato : Colture protette ortoflorovivaismo di Romano Tesi ed. Edagricole CONCIMAZIONE: Ruolo dei diversi elementi nutritivi N, P, K, Ca, S, Mg. Cap. 8 Microelementi: Fe Carenze nutritive e squilibri fisiologici. Asportazione degli elementi nutritivi. Capacità di scambio, pH. Salinità. Concimazione delle colture in vaso. Rapporti tra fertilizzazione, qualità e resistenza alle malattie. COLTURE FUORI SUOLO: Cap. 11 Classificazione degli impianti idroponici. Soluzione nutritiva. Coltura in NFT. FITOREGOLATORI: Cap. 12 Auxine e loro caratteristiche. Gibberelline. Citochinine. Etilene. Ac. Abscissico. Brachizzanti. Uso dei fitoregolatori nella radicazione , fioritura, allegagione, regolazione della crescita, maturazione, conservazione, potatura chimica. DISINFEZIONE DEL TERRENO: Cap. 13 Metodi fisici ( vapore ) e chimici ( fumiganti, Dazomet, Metamsodio). Disinfezionedell'ambiente serra (Sali quaternari d'ammonio). Parassiti e ambiente. PROPAGAZIONE DELLE PAINTE PER VIA VEGETATIVA: Cap. 5 Indessaggio delle Talee Risanamento e conservazione dei cloni Raccolta del materiale di propagazione Termoterapia Micropropagazione Tipi di talea (erbacee o legnose) ed epoca del taleaggio più adatta per la attività rizogena COLTURE ORNAMENTALI: Cap. 15-17-18 Rosa Crisantemo 44 Philodendron Ficus Azalee Ortensia (forzatura dell’ortensia e dell’azalea) Stella di natale, Ciclamino, Geranio. ORTAGGI: Cap. 14 Solanacee: pomodoro, patata, melanzana, peperone Cucubirtacee: melone, zucchina, anguria, cetriolo Fragola CERTIFICAZIONE DEL MATERIALE DI PROPAGAZIONE PIANTE DA VIVAIO: Riconoscimento di vari arbusti da fiore e alberi coltivati nei giardini e parchi Di ogni specie è stata appresa la tecnica colturale, la modalità di concimazione, l’irrigazione, il substrato adatto, il controllo dei parassiti e delle malattie fungine. Riconoscimento e classificazione di piante arboree ed erbacee in particolare piante arbustive da giardino a fioritura primaverile, a fioritura estiva, a fogliame decorativo in autunno, piante aghifoglie. Monselice, 15 Maggio 2014 Gli Insegnanti: - Maria Luisa Andriolo -Elvidio Previatello 45 RELAZIONE FINALE 2013-2014 CLASSE 5A Agrario TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE OBIETTIVI RAGGIUNTI Alla data odierna, la classe ha raggiunto mediamente sufficienti competenze disciplinari ed espositive. Un gruppo di alunni ha acquisito discrete capacità di analisi e di sintesi evidenziando buone capacità di collegamento e rielaborazione. Tutti gli alunni hanno raggiunto gli obiettivi disciplinari minimi programmati. In termini di obiettivi formativi, la classe ha presentato una normale disponibilità al dialogo educativo e una buona collaborazione nelle ore di lezione. Va segnalato però che l’impegno domestico è stato generalmente poco adeguato ad eccezione di un gruppo di alunni ha eseguito con costanza le consegne domestiche raggiungendo buoni risultati. ORGANIZZAZIONE REALIZZAZIONE DEI CONTENUTI E DELLE VERIFICHE E TEMPI DI Lo svolgimento dell’attivita’ didattica è avvenuto secondo le seguenti scadenze. CONTENUTI settembre ottobre Alimentazione del bestiame novembre dicembre gennaio febbraio marzo Aprile Maggio VERIFICHE - 1 verifica scritta - 1 verifica orale Allevamento della vacca da latte -1 verifica scritta -1 verifica orale Allevamento dei bovini da carne -1 verifica orale Allevamento dei suini -1 verifica orale ESERCITAZIONI E VISITE DIDATTICHE Riconoscimento alimenti -esercitazioni praticoapplicative - esercitazioni praticoapplicative - esercitazioni praticoapplicative 46 STRUMENTI DI LAVORO Libri di testo : Autore Titolo Editore BALASINI - DIALMA ZOOTECNIA – BASI TECNICO SCIENTIFICHE EDAGRICOLE Sussidi audiovisivi, informatici e laboratori: Sono stati utilizzati il laboratorio di zootecnia e il laboratorio di informatica per la visione di materiale didattico. METODI E TECNICHE DI INSEGNAMENTO Nelle classi quinte gli aspetti metodologici si sono concretizzati soprattutto nello svolgimento in forma modulare dei contenuti con costanti collegamenti sia di carattere interdisciplinare che con la realtà professionale. Sono state svolte esercitazioni applicative con funzione di consolidamento delle capacità analitiche e di approccio critico ai contenuti. STRUMENTI DI VERIFICA E METODI DI VALUTAZIONE Verifica e valutazione formativa Le verifiche sono state svolte prevalentemente utilizzando i colloqui orali e verifiche scritte. Nei colloqui si è cercato di porre particolare attenzione agli aspetti espositivi, al linguaggio tecnico, all’articolazione e all’analisi dei contenuti, cercando di sviluppare, per quanto possibile le capacità critiche degli studenti. E stata svolta una prova di simulazione con attribuzione di valutazione sull’allevamento da latte e numerose altre prove pratiche di preparazione all’esame di maturità (allevamento da latte, bovini da carne, suini). Valutazione finale I criteri di valutazione, relativi al livello di maturità sono stati riferiti alla capacità di analisi, di applicazione e di valutazione critica delle esperienze professionali acquisite. La valutazione ha tenuto conto inoltre degli obiettivi generali prefissati e del livello di partecipazione, interesse ed impegno dimostrati. In riferimento agli obbiettivi attesi sono stati considerati requisiti minimi: - capacità di organizzare i contenuti in funzione della risoluzione di problematiche disciplinari - acquisizione di abilità professionali legate alla combinazione dei fattori tecnici nella produzione zootecnica La valutazione ha avuto anche come oggetto la capacità di approfondimento autonomo, di valutazione critica e di elaborazione autonoma di soluzioni tecniche e quesiti professionali nuovi. I criteri di valutazione delle verifiche sono stati proposti e discussi con gli alunni allo scopo di renderli chiaramente comprensibili e di far maturare in loro capacità di autoanalisi. Si allega griglia di valutazione per la seconda prova scritta. 10/05/2014 Prof. Fabio Boscarato Prof. Emmanuele Bertazzo 47 CONTENUTI SVOLTI 1) NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE DEL BESTIAME Richiamo sui processi fondamentali dell'ingestione, digestione e assorbimento. Composizione chimica e funzione dei costituenti organici e inorganici: proteine, grassi, carboidrati, elementi minerali, vitamine. Digestione delle proteine, dei glucidi e dei grassi nei monogastrici e nei poligastrici Metabolismo delle proteine, dei glucidi e dei grassi Fabbisogni nutrizionali Valutazione chimico-nutrizionale degli alimenti: Analisi tipo, NDF, Digeribilità, Valore biologico Valore nutritivo: sistema delle UFL-UFC ed EM Caratteristiche chimico nutrizionali degli alimenti: foraggi, concentrati, sottoprodotti, integratori Conservazione dei foraggi: fienagione, insilamento Formulazione di razioni alimentari per bovini 2) ALLEVAMENTO DELLA VACCA DA LATTE - Composizione chimica e valore nutritivo del latte - Destinazione del latte: consumo diretto e trasformazione - Norme comunitarie e nazionali che regolano la produzione: regime delle quote latte, legge 468/92 - Pagamento del latte secondo qualita’ - Consistenza, diffusione del patrimonio bovino da latte e tipologia degli allevamenti - Razze allevate in Italia (frisona, bruna, pezzata rossa, razze minori) - Riproduzione: - ciclo estrale, fecondazione, gravidanza e parto - parametri di efficienza riproduttiva - Lattazione: - fisiologia della sintesi del latte - curva di lattazione - Alimentazione: - fabbisogni nutritivi ed ottimizzazione dell’efficienza produttiva - razionamento con particolare riferimento alla tecnica dell’unifeed - errori alimentari e disordini metabolici: acidosi, chetosi, meteorismo, tossicosi alimentari, mastite - alimentazione della manza da rimonta - alimentazione della vacca in asciutta - svezzamento - Strutture degli allevamenti 3) ALLEVAMENTO DEI BOVINI DA CARNE - Composizione chimica e valore nutritivo della carne bovina - Resa al macello, fattori qualitativi e valutazione commerciale - Consistenza e diffusione del patrimonio bovino da carne - Razze allevate e tipologia degli allevamenti (charollaise, limousine, pezzata rossa, pezzata nera, incroci, razze minori) - Vitello a carne bianca: - ricoveri - tecniche di alimentazione - Produzione del vitellone: - sistemi di produzione (baby-beef, vitellone leggero, vitellone pesante) - ricoveri - alimentazione - parametri di efficienza produttiva 4) ALLEVAMENTO DEI SUINI - Composizione chimica e valore nutritivo della carne suina - Resa al macello, fattori qualitativi e valutazione commerciale - Principali razze allevate e tipologia degli allevamenti (Large White, Landrace, Hampshire , Duroc, Pietrain) - Riproduzione: - puberta’, ciclo sessuale, fecondazione, gestazione, parto, allattamento e svezzamento - produttivita’ delle scrofe e parametri di efficienza riproduttiva - Alimentazione: - principali alimenti utilizzati e loro valutazione - razionamento dei riproduttori - razionamento dei suini in accrescimento-ingrasso (produzione del suino leggero e pesante) - Strutture degli allevamenti ESERCITAZIONI Esercitazioni applicative scritto-pratiche su alimentazione e gestione allevamento. Riconoscimento alimenti 48 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DOCENTE : Eva Vittadello MATERIA : ITALIANO CLASSE: V A Agrario A.s. 2013-2014 1) OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE SULLA CLASSE La classe si compone di 14 studenti, 11 ragazzi e 3 ragazze. E’ presente un alunno certificato per il profilo del quale si rimanda al PEI. Ho seguito la classe sia nel biennio (ITALIANO) che nel triennio (ITALIANO e STORIA) e nel complesso si è dimostrata una classe collaborativa e recettiva anche se non particolarmente studiosa e “organizzata”. L’atteggiamento è stato infatti positivo per quanto riguarda l’interesse, l’attenzione durante le lezioni, il clima fra gli studenti e la collaborazione con l’insegnante; meno soddisfacente lo è stato invece per quanto riguarda lo studio domestico, gli approfondimenti personali, il rispetto dei tempi e modi di consegna dei compiti assegnati. In questo senso si può dire che la classe si è dimostrata un po’ superficiale e approssimativa, molti studenti non hanno sfruttato appieno le proprie potenzialità e capacità e dunque il rendimento è risultato penalizzato. Un problema è stato posto quest’anno dalla mancanza di regolarità delle lezioni dovuto soprattutto ad un orario “sfavorevole”: molte attività ed impegni offerti dalla scuola e dall’indirizzo di studi (Agrario) hanno impegnato la classe proprio nelle due ultime ore del sabato (ore di lezione delle mie materie) e questo ha reso difficile rispettare la programmazione ( i contenuti previsti all’inizio dell’anno sono stati ridotti e, rispetto all’altra classe VB Agrario, sono stati esaminati meno testi di autori). In generale, la classe arriva alla fine del corso di studi con una preparazione complessiva sufficiente e solo per alcuni adeguata e accurata. 2) CONOSCENZE Gli alunni possiedono le nozioni fondamentali relative ai seguenti movimenti letterari: ROMANTICISMO POSITIVISMO NATURALISMO e VERISMO DECADENTISMO SIMBOLISMO ed ESTETISMO FUTURISMO Possiedono inoltre una conoscenza approfondita dei seguenti autori (con lettura diretta di passi significativi) : LEOPARDI VERGA BAUDELAIRE D’ANNUNZIO PASCOLI UNGARETTI PIRANDELLO Tutta la classe ha affrontato la lettura integrale dei seguenti testi : P. Levi, Se questo è un uomo M.Rigoni Stern, Le stagioni di Giacomo Per quanto riguarda gli aspetti formali del testo, gli alunni conoscono le principali figure retoriche e hanno basilari nozioni di metrica. 3) COMPETENZE Gli alunni sono in grado di 49 - individuare le caratteristiche stilistiche e i punti salienti di un testo letterario; cogliere le relazioni con altri testi dello stesso autore e di autori coevi; inquadrare il testo e l’autore sul piano storico e culturale; effettuare esposizioni sufficientemente coerenti e corrette sul piano grammaticale e lessicale; trattare un argomento di storia letteraria in termini generali e condurre sintesi e semplici analisi sufficientemente corrette; 4) CAPACITA’ Gli alunni sono in grado di - riconoscere il carattere specifico del testo letterario; - metterlo in rapporto con gli altri testi appartenenti allo stesso genere letterario; - individuare i principali caratteri formali del testo: - sul piano denotativo sanno fare la parafrasi delle poesie - sul piano connotativo sanno fare l’analisi di un testo a livello fonologico (allitterazione-onomatopea- assonanza- rima- ecc.); a livello retorico –stilistico (metafora- analogia- sinestesia , ecc.) - a livello letterario ( genere- poetica – movimento); - a livello storico – culturale (percorso intellettuale dello scrittore, ideologia filosofica, politica, visione della vita, contesto storico in cui è vissuto ecc.) - analizzare il significato e i contenuti; - effettuare semplici collegamenti tra avvenimenti storici e movimenti culturali. 5) CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE UNITA’ DIDATTICA PERIODO DI REALIZZAZIONE LEOPARDI SETTEMBRE-OTTOBRE LA CULTURA POSITIVISTA IL NATURALISMO NOVEMBRE VERGA E IL VERISMO DICEMBRE-GENNAIO CRISI DEL POSITIVISMO GENNAIO BAUDELAIRE I POETI SIMBOLISTI FRANCESI (Verlaine e Rimbaud) GENNAIO-FEBBRAIO PASCOLI FEBBRAIO-MARZO IL DECADENTISMO D’ANNUNZIO E L’ESTETISMO MARZO-APRILE LE AVANGUARDIE STORICHE E IL FUTURISMO APRILE UNGARETTI APRILE PIRANDELLO E IL ROMANZO DELLA CRISI MAGGIO SVEVO*(in previsione) MAGGIO MONTALE*(in previsione) GIUGNO *Il programma definitivo verrà consegnato al termine delle lezioni e recepirà le effettive integrazioni al presente documento. 6) METODOLOGIA Le lezioni sono state condotte in prevalenza in modo frontale, tramite interventi esplicativi dell’insegnante che prevedono : 50 - cronologia del testo; posizione del testo antologizzato nell’economia dell’opera da cui è tratto; contenuto e rapporto con la biografia dell’autore; lettura a voce alta e chiara; parafrasi critica; analisi della struttura del testo; individuazione degli elementi contenutistici più importanti e loro collocazione nell’ambito del sistema di valori dell’autore e dell’epoca. 7) MATERIALI DIDATTICI - libro di testo : M. SAMBUGAR, G. SALA’, GAOT (Generi, Autori, Opere, Temi) voll..2-3, La Nuova Italia; - appunti tratti dalle lezioni; - fotocopie; - lezioni in powerpoint con utilizzo LIM. 8) MODALITA’ DI LAVORO - letture e analisi guidate dell’insegnante; - letture domestiche seguite da lavoro collettivo, in classe , di analisi e riepilogo dell’attività svolta; - esercitazioni scritte su varie tipologie di testi. 9) TIPOLOGIA DELLE PROVE SCRITTE E ORALI Nella produzione scritta gli alunni si sono esercitati in tutte le tipologie di testi che saranno oggetto degli Esami di Stato. Gli alunni hanno dimostrato di prediligere, in genere, la Tipologia B (nella forma del SAGGIO BREVE); tuttavia sono in pochi a possedere una sicura padronanza della lingua che permette loro di produrre testi sintatticamente corretti, omogenei e coerenti sul piano concettuale; qualcuno, comunque, è in grado di esprimersi con proprietà e in maniera critica. Sono stata effettuate due prove scritte nel primo trimestre e tre nel pentamestre. Sia nel primo che nel secondo periodo dell’anno scolastico sono state effettuate delle verifiche scritte relative alla lettura integrale dei testi proposti dall’insegnante. Gli argomenti letterari sono stati verificati tramite interrogazioni orali. 10) VALUTAZIONE Per quanto concerne la valutazione, sono stati considerati validi i suggerimenti del M.P.I. e la griglia di voci deliberata del Collegio dei Docenti che prevedono l’accertamento delle seguenti abilità: - conoscenze specifiche dei contenuti e padronanza della lingua; proprietà grammaticale e lessicale; capacità di organizzare un testo; capacità di elaborare ed argomentare le proprie opinioni; capacità di esprimere giudizi critici e personali; capacità di dare dimostrazione di originalità e creatività. In particolare sono state utilizzate specifiche griglie di valutazione per la correzione della prima prova (allegate al presente documento del 15 maggio). Monselice , 15 Maggio 2014 L’ insegnante Eva Vittadello 51 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DOCENTE : Eva Vittadello MATERIA : STORIA CLASSE: VA Agrario A.s. 2013-2014 1) OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE SULLA CLASSE Per quanto riguarda le osservazioni di carattere generale sulla classe si rimanda a quanto evidenziato nella relazione di Italiano. 2) CONOSCENZE - conoscenza della storia d’Europa e dei paesi extraeuropei nel secondo Ottocento e nella prima metà del Novecento in generale; conoscenza approfondita della storia italiana; l’Italia della Destra e della Sinistra storica e l’età giolittiana; la dittatura fascista; l’Italia repubblicana (cenni). 3) COMPETENZE - saper esporre i contenuti in modo ordinato e logico; saper usare una terminologia storica pertinente; saper collocare con precisione persone, fatti nel tempo, nello spazio , nell’ambiente culturale; saper consultare strumenti quali manuali, documenti, atlanti, tavole cronologiche. 4) CAPACITA’ - evidenziare dei fatti, cause-effetti; riflettere sul nesso passato-presente, porsi interrogativi su quanto accade e su ciò che si osserva; stabilire relazioni con gli argomenti studiati in Italiano. 5) CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Modulo 1: La società industriale moderna Modulo 2: Nazionalismo e Imperialismo Modulo 3: La situazione europea nella II metà dell’Ottocento Modulo 4: L'Italia dall'unificazione alla Grande Guerra Modulo 5: La prima guerra mondiale Modulo 6: La rivoluzione d'ottobre, l'Unione Sovietica (linee generali) Modulo 7: La crisi dello stato liberale e l'avvento del fascismo Modulo 8: Il regime fascista Modulo 9: Il Regime nazista Modulo 10: Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale * Modulo 11: La guerra totale, la Shoah, la Resistenza* Modulo 12:Scenari del secondo dopoguerra* settembre-ottobre novembre novembre dicembre-gennaio febbraio-marzo marzo marzo-aprile aprile maggio maggio maggio giugno *(In previsione): il programma definitivo verrà consegnato al termine delle Lezioni e recepirà le effettive integrazioni al presente documento. 52 6) METODOLOGIA Lezioni frontali volte a: illustrare l’argomento; individuare i problemi storiografici più significativi del periodo analizzato ; formulare in modo ragionevole delle ipotesi che possano offrire spiegazioni al problema o ai problemi individuati ; leggere, analizzare e commentare documenti; discussioni con lo scopo di creare confronti e collegamenti con la situazione contemporanea. 7) MATERIALI DIDATTICI - Il testo in uso : M.Fossati, G.Luppi, E.Zanette, La città dell’uomo, voll.2-3, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori -appunti tratti dalle lezioni; -dispense e fotocopie; -lezioni in power-point con utilizzo LIM. Per la verifica si è fatto ricorso a brevi interrogazioni orali e a questionari sia a risposta aperta che semistrutturati. Tracce di Storia sono state proposte in preparazione alla prima prova scritta dell’Esame di Stato (TIPOLOGIA B e C). 8) CRITERI DI VALUTAZIONE - conoscenza degli avvenimenti storici; esposizione dei contenuti in modo ordinato e logico; individuazione delle relazioni di causa-effetto fra gli avvenimenti; uso di una terminologia storica adeguata. Monselice, 15 maggio 2014 L’insegnante Eva Vittadello 53 ISTITUTO STATALE SUPERIORE “J. F. KENNEDY” a.s.2013/14 Docente: STEFANI FIORELLA Materia: MATEMATICA Classe: 5 A sez. Agrario Testo: BERGAMINI-TRIFONE “Corso base giallo di Matematica” Vol. B Ed.Zanichelli BERGAMINI-TRIFONE “Probabilità e statistica descrittiva” modulo α+β Ed.Zanichelli RELAZIONE FINALE del Docente A Osservazioni di carattere generale sulla classe La classe ha tenuto un comportamento corretto con l’insegnante senza creare intralcio al normale svolgimento delle lezioni. L’interesse per la materia è apparso positivo da parte di alcuni studenti ma un po’ estemporaneo non trovando poi prosecuzione nell’impegno e nella applicazione personale. Per la maggior parte degli studenti l’impegno nello studio è stato concentrato in corrispondenza alle verifiche; perciò nonostante adeguate capacità di apprendimento, le nozioni e i procedimenti proposti non sono stati sufficientemente interiorizzati. Anche nel secondo periodo non si è visto un miglioramento dei risultati nonostante gli argomenti affrontati (statistica) incontrino generalmente più apprezzamento presso gli studenti. La classe risulta composta da studenti di vario livello attitudinale e percorso scolastico e così i risultati di profitto sono vari ma certamente inferiori alle potenzialità per diversi alunni tanto più che quest’anno gli stessi alunni hanno ridotto ulteriormente il loro impegno. Per qualche studente la preparazione è completa, per qualche altro è sufficiente ma poco approfondita e per qualche altro ancora è insufficiente per la carente applicazione nonostante adeguate capacità ; per un terzo circa della classe il profitto negativo è dovuto alla carente preparazione di base e a lacune accumulatesi nel corso del quinquennio e mai davvero recuperate. B Obiettivi di apprendimento Sono stati conseguiti ad un livello in media appena sufficiente, i seguenti obiettivi in termini di Conoscenze: - Definizione di derivata e suo significato geometrico - Regole di derivazione - Concetto di primitiva e integrale indefinito. - Definizione di integrale definito e il suo significato geometrico. - Conoscere le fasi di un’indagine statistica - Conoscere formule e simbologia relative alla elaborazione di dati statistici in distribuzioni semplici - Conoscere formule e simbologia relative alla elaborazione di dati statistici in distribuzioni congiunte - Conoscere il significato degli indici centrali e di dispersione - Conoscere il significato degli indici di correlazione lineare e delle rette di regressione - Concetto di probabilità classica - Concetto di variabile aleatoria: il caso della distribuzione normale di Gauss. Abilità: - Calcolare derivate e utilizzarle per la ricerca degli estremi relativi di una funzione e delle tangenti al grafico per funzioni algebriche. - Calcolare integrali indefiniti di semplici funzioni algebriche. - Applicare l’integrale definito al calcolo di aree. - Saper condurre la elaborazione di una distribuzione semplice di dati statistici mediante opportune tabelle, grafici e calcolando gli indici centrali e la deviazione standard 54 - Saper condurre la elaborazione di una distribuzione congiunta di dati statistici mediante opportune tabelle, grafici e calcolando gli indici di correlazione lineare; saper calcolare e utilizzare le rette di regressione - Utilizzare una funzione densità di probabilità di una variabile aleatoria (caso della gaussiana) - Applicare procedure inferenziali (stima del parametro media, verifica delle ipotesi) - Utilizzare terminologia e simbologia specifiche Capacità: - consolidamento delle abilità di base: logiche, di comprensione, di esposizione e l’uso di strumenti operativi (informatica) - consolidamento del metodo di studio: capacità di memorizzazione, di riassumere con schemi, di selezionare l’informazione, di confrontare, collegare e valutare criticamente i contenuti 55 C Contenuti disciplinari e scansione temporale CONTENUTI ANALISI MATEMATICA Definizione di derivata e suo significato geometrico Derivate elementari e regole di derivazione Applicazione della derivata alla ricerca della retta tangente al grafico di una funzione e dei max/min relativi. Primitiva e integrale indefinito. Integrale definito e suo significato geometrico: applicazione al calcolo di aree di figure mistilinee. RICERCA OPERATIVA Cenni di programmazione lineare: problemi di massimo/minimo in due variabili sottoposti a vincoli (metodo grafico) STATISTICA Introduzione alla statistica Definizione generale di media e sue specializzazioni Media aritmetica, geometrica, armonica, quadratica semplice o ponderata di una serie di dati Elementi di statistica descrittiva: distribuzioni semplici Fasi dell’indagine statistica Spoglio dei dati: elaborazione di tabelle e grafici Analisi dati: calcolo degli indici centrali (media, moda, mediana) e dell’indice di dispersione (deviazione standard) per distribuzioni discrete o continue (classi di dati). Elementi di statistica descrittiva: distribuzioni congiunte Tabella a doppia entrata e istogramma 3D Tabella a semplice entrata e diagramma di dispersione. Interpolazione: la regressione lineare. Covarianza, indice di correlazione lineare e loro significato. Equazioni, rappresentazione e uso delle rette di regressione. Serie storiche Cenni di statistica inferenziale Approccio statistico/probabilistico ad un fenomeno collettivo (cenno alle variabili aleatorie) La distribuzione normale di Gauss Applicazioni della normale di Gauss al calcolo delle probabilità. PERIODO ORE Settembre/ Ottobre 12 Novembre/ Dicembre 13 Gennaio/ Febbraio 14 Marzo/ Aprile 14 Maggio 3 Totale* 56 * (al 15 maggio 2014) D Metodologia e strumenti di lavoro Considerata la limitata sensibilità degli studenti verso gli aspetti teorico-concettuali ma anche seguendo le indicazioni metodologiche ministeriali, la lezione è stata impostata soprattutto per esemplificazioni e applicazioni, schematizzando quanto più possibile la parte teorica, così da sfruttare al meglio il tempo a disposizione della materia (due sole ore settimanali), ulteriormente ridotto dalle programmate attività extracurricolari di indirizzo. Sono state proposte esercitazioni pratiche (tabelle di calcoli da completare, grafici etc.) puntando prevalentemente sull’aspetto operativo al quale buona parte dei contenuti svolti si presta e utilizzando talora anche il 56 laboratorio. Il poco tempo a disposizione (due ore settimanali) non ha consentito un coinvolgimento degli studenti attraverso colloqui ed esercitazioni degli stessi e la lezione è stata prevalentemente frontale. Svolgimento del programma: lo svolgimento del programma è stato adeguato in itinere alla limitata autonomia degli studenti che ha richiesto di svolgere in classe attività di rielaborazione ed esercizi normalmente oggetto di studio e approfondimento personale. Il protrarsi in quinta di contenuti di analisi matematica è dovuto alla riduzione delle ore da tre a due nella classe quarta. Strumenti: BERGAMINI-TRIFONE “Corso base giallo di Matematica” Vol. B Ed.Zanichelli BERGAMINI-TRIFONE “Probabilità e statistica descrittiva” modulo α+β Ed.Zanichelli Schede fotocopiate di esercizi o schemi teorici e appunti ad integrazione del testo E Verifica e valutazione Sono state effettuate: - Verifiche scritte contenenti quesiti e/o esercizi relativamente a conoscenza, comprensione ed applicazione dei contenuti, anche nelle tipologie indicate per la terza prova Le interrogazioni orali tradizionali volte ad accertare le conoscenze teoriche, l’acquisizione dei concetti principali, l’uso corretto del linguaggio specifico, la capacità di applicazione autonoma e/o guidata, la capacità di pianificare risposte pertinenti sono state sostituite da questionari per i limiti di tempo di cui si è detto Verifiche sommative scritte: 2 nel I trimestre, 3 nel successivo pentamestre Interrogazioni in forma di questionario scritto: 2 nel I trimestre; 2 nel II periodo (una come simulazione di terza prova nella tipologia B). La scala di misurazione per la valutazione delle prove ha avuto come indicatori e livelli quelli approvati in Consiglio di Classe. Monselice, 15 maggio 2014 L’ INSEGNANTE (prof. Stefani Fiorella) 57 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE SEZIONE AGRARIO “J.F.KENNEDY” A.S.2013/14 PROGRAMMA DI MATEMATICA SVOLTO NELLA CLASSE 5 A ANALISI MATEMATICA Definizione di derivata e suo significato geometrico. Principali derivate e regole di derivazione. Applicazioni della derivata allo studio di funzione e alla ricerca delle tangenti al grafico di una funzione. Studio di funzione fino alla derivata prima (funzioni algebriche razionali) Primitive di una funzione e integrale indefinito. Definizione di integrale definito e suo significato geometrico. Calcolo dell’integrale definito per semplici funzioni algebriche. Applicazione dell’integrale al calcolo di aree. RICERCA OPERATIVA Cenni di programmazione lineare: problemi di massimo/minimo in due variabili sottoposti a vincoli (metodo grafico) STATISTICA Introduzione alla statistica Definizione generale di media e sue specializzazioni Media aritmetica, geometrica, armonica, quadratica semplice o ponderata di una serie di dati Elementi di statistica descrittiva: distribuzioni semplici Fasi dell’indagine statistica Spoglio dei dati: elaborazione di tabelle e grafici Analisi dati: calcolo degli indici centrali (media, moda, mediana) e dell’indice di dispersione (deviazione standard) per distribuzioni discrete o continue (classi di dati). Elementi di statistica descrittiva: distribuzioni congiunte Tabella a doppia entrata e istogramma 3D Tabella a semplice entrata e diagramma di dispersone. Interpolazione: la regressione lineare. Covarianza, indice di correlazione lineare e loro significato. Equazioni, rappresentazione e uso delle rette di regressione. Le serie storiche. Cenni di statistica inferenziale Dalla distribuzione statistica alla variabile aleatoria La distribuzione normale di Gauss: caratteristiche e applicazioni al calcolo delle probabilità. Procedure inferenziali: stima del parametro media e verifica delle ipotesi (mediante la distribuzione gaussiana). Monselice, 31 maggio 2014 GLI STUDENTI L’ INSEGNANTE (prof. Stefani Fiorella) 58 MATERIA : BIOLOGIA APPLICATA DOCENTE: CAVALIERI TIZIANA I.T.P. : PREVIATELLO ELVIDIO CLASSE : 5A^ agraria A. S. : 2013-14 RELAZIONE FINALE 1- OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE SULLA CLASSE La classe ha sempre tenuto un comportamento corretto e responsabile sia nei rapporti interpersonali sia con l’insegnante; una parte della classe ha evidenziato una partecipazione attiva al dialogo educativo e un interesse sempre costante per la materia almeno nel corso del primo trimestre, mentre nella seconda parte dell’anno scolastico partecipazione e interesse sono generalmente diminuiti, probabilmente anche a causa delle numerose attività a cui hanno partecipato gli allievi. La maggior parte degli alunni ha raggiunto una sufficiente preparazione sia per quanto riguarda le conoscenze che le competenze, solo alcuni hanno raggiunto risultati discreti e una buona capacità critica. 2- OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE: gli alunni possiedono le nozioni fondamentali relative ai diversi modelli di lotta fitoiatrica e alla diagnostica fitopatologia, alla classificazione e ai cicli biologici degli Insetti, degli Acari e dei Nematodi. Possiedono inoltre una conoscenza abbastanza approfondita delle principali malattie parassitarie delle colture erbacee e arboree. COMPETENZE: gli alunni sono in grado di riconoscere le principali malattie parassitarie sia delle colture erbacee che arboree e di applicare i diversi tipi di lotta chimica, biologica, biotecnologia, integrata. CAPACITA’: solo una parte degli alunni è in grado di discernere i vari aspetti di un problema con le relative variabili e cause (analisi); di estendere le conoscenze acquisite ad altri casi simili in modo da prevederne, in parte o completamente, l’andamento (previsione); cogliere gli spetti pratici e operativi delle conoscenze acquisite (applicazione). 3- CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE 1° Trimestre Diagnostica fitopatologia (ripasso). Fitoiatria: lotta chimica (ripasso); lotta biologica; lotta integrata (modelli revisionali e disciplinari). Insetti: caratteristiche generali e principali ordini. 59 . 2° Pentamestre Fitoiatria: lotta biotecnologia. Acari: caratteristiche generali. Nematodi: caratteristiche generali. Identificazione, sintomi e principali metodologie di lotta delle avversità provocate dagli Insetti, Acari e Nematodi alle principali colture erbacee ed arboree. 4- METODOLOGIA Date le caratteristiche della classe, le ore di teoria a disposizione (2 su 4), le numerose ore “perse” per attività varie, si è ritenuto opportuno privilegiare la lezione frontale durante la quale, oltre alla descrizione degli argomenti, si sono forniti spunti di discussione che hanno consentito agli studenti di inquadrare, in un contesto scientifico e pratico, le loro possibili esperienze. Per decisione del Consiglio di classe due delle quattro ore settimanali di Biologia applicata sono state dedicate a lezioni ed attività pratiche seguite dall’ITP Elvidio Previatello. Interventi di recupero didattico in itinere sono stati attuati nell’ambito delle ore antimeridiane rallentando e a volte fermando la programmazione curricolare. Strumenti di lavoro utilizzati: appunti, dispense, libri di testo, riviste di settore, Internet, uscite didattiche. 5- TIPOLOGIE DELLE PROVE SCRITTE E ORALI E VALUTAZIONE Sono state effettuate due interrogazioni scritte di teoria e una di pratica nel primo trimestre e tre interrogazioni scritte di teoria e una di esercitazioni pratiche nel secondo pentamestre con tracce comprendenti le seguenti tipologie: sviluppo di alcuni argomenti o domande aperte con risposta breve. All’orale gli alunni sono stati sentiti diverse volte per valutazioni di tipo formativo ed è stata effettuata una interrogazione finale simile al colloquio d’esame con valutazione sommativa. Nel secondo quadrimestre è stata effettuatea una simulazione di terza prova nella quale le domande di Biologia applicata, così come nelle interrogazioni scritte svolte durante l’anno scolastico, hanno riguardato la parte generale lasciando la parte di speciale alle interrogazioni orali. La valutazione finale è stata effettuata tenendo conto del grado di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, dell’attenzione e della partecipazione al dialogo educativo, dell’impegno nello studio. Monselice, 15 Maggio 2014 60 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGRAMMA DI BIOLOGIA APPLICATA 6 CLASSE 5^AG SEZIONE AGRARIA Parte generale 1) Diagnostica - analisi di campo - analisi di laboratorio 2) Fitoiatria - mezzi e metodologie di lotta: interventi di tipo agronomico, interventi fitoiatrici a basso impatto, lotta guidata, lotta biologica, interventi con mezzi biotecnologici, interventi con mezzi chimici, lotta integrata. 3) Entomologia - morfologia degli Insetti (caratteristiche principali) - anatomia e fisiologia: sistema nervoso, apparato respiratorio, apparato circolatorio, apparato secretore - riproduzione e metamorfosi - sistematica: principali caratteri distintivi con definizione fino all’ordine 4) Caratteristiche generali degli Acari 5) Caratteristiche generali dei Nematodi Parte speciale 1) Patata - Dorifora della patata 2) Pomodoro - Frankliniella - Mosca bianca delle serre 3) Fragola - Nematode fogliare – Nanismo fogliare 4) Vite - Flavescenza dorata - Cicalina della Flavescenza dorata - Tignoletta della vite - Tignola - Metcalfa pruinosa 61 - Ragnetto rosso dei fruttiferi e della vite - Nematodi galligeni 5) Melo - Afide grigio del melo - Afide verde del melo - Cocciniglia di San Josè - Nepticula del melo - Cemiostoma del melo - Litocollete - Carpocapsa - Antonomo del melo - Rodilegno rosso - Rodilegno giallo 6) Pero - Moria del pero - Psilla del pero 7) Pesco - Tignola orientale del pesco - Cocciniglia bianca 8) Ipocastano - Cameraria horidella 9) Piante forestali e ornamentali - Infantria americana Monselice, 15 maggio 2014 I docenti Tiziana Cavalieri Elvidio Previatello I rappresentanti di classe Antico Samuele Bozza Giovanni 62 Istituto Statale d’Istruzione Superiore J.F.Kennedy Anno scolastico 2013-2014 CLASSE QUINTA sez. A CERERE UNITARIO Docente: Salandin Emanuela Docente tecnico-pratico: Szathvary Italo CHIMICA AGRARIA TECN. AGROALIMENTARI PROGRAMMA SVOLTO TEORIA INDUSTRIA ENOLOGICA E BIRRARIA Uva e mosto: L'uva: composizione, maturazione, vendemmia. Enopolio e vasi vinari. Pigiatura, sgrondo, torchiatura. Caratteristiche delle macchine per l' ammostamento. Composizione del mosto. Correzione del contenuto zuccherino e dell'acidità del mosto. Lieviti, batteri e muffe: fattori che influenzano il loro sviluppo nel mosto. Proprietà e impiego dell'anidride solforosa. Fermentazione alcolica e tecniche di vinificazione: Chimismo della fermentazione alcolica e prodotti secondari. Fermentazione glicero-piruvica. Tecnica della fermentazione alcolica: vinificazione con macerazione in rosso, vinificazione in bianco. Altre fermentazioni nel mosto e nel vino: fermentazione alcolica degli amminoacidi, fermentazione malo lattica, con macerazione carbonica. Maturazione e stabilizzazione del vino: Precipitazioni saline e intorbidamenti di tipo enzimatico, colloidale e biologico. Tecniche di prevenzione e cura delle varie forme d'intorbidamento. Difetti e malattie dei vini. Vini speciali: 63 Classificazione dei vini: da tavola, IGT, DOC e DOCG Produzione di vini spumanti: metodo classico e metodo Charmat Aceto e birra Fermentazione acetica e tecniche di produzione dell'aceto. Operazioni fondamentali nella tecnologia di produzione della birra. INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA Latte: Definizione di legge, definizione dal punto di vista chimico-fisico, fattori che influiscono sulla composizione. Composizione, proprietà chimico-fisiche, microrganismi presenti nel latte. Tecniche di risanamento: pastorizzazione, sterilizzazione, microfiltrazione, omogenizzazione. Burro Separazione della crema per affioramento e per centrifugazione. Produzione del burro e sua composizione. Formaggio: Caratteristiche del latte idoneo alla caseificazione. Coagulazione acida e presamica. Caglio. Fasi della produzione del formaggio. INDUSTRIA OLEARIA Olio di oliva: Composizione dell'olio. Preparazione della pasta ed estrazione del mosto oleoso. LABORATORIO MODULO ANALISI DEL MOSTO E DEL VINO 64 7 Unità didattica n.1: Analisi del mosto: grado zuccherino con metodi densitometrici, rifrattometrici e secondo Fehling. 8 Unità didattica n. 2: Analisi organolettica dei vini. Caratteri organolettici e assaggio dei vini. Unità didattica n.3: Grado alcolico con ebulliometro di Mallygand e per distillazione. Acidità totale, acidità volatile. Anidride solforosa totale. Determinazione dei solfati (limite di gessatura) e dei cloruri (limite di salatura). MODULO ANALISI DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI E DELL’OLIO Unita didattica n.1: Analisi del latte: determinazione dell’acidità e del saggio all’alizarolo, densità del latte, grasso con il metodo Gerber, lattosio con il metodo Fehling; proteine con il metodo Steinegger. Unita didattica n.2: Analisi dell’olio di oliva: determinazione dell’acidità, indice termosolforico. Monselice,14 maggio 2014. I rappresentanti degli studenti Il docente Il docente tecnico-pratico 65 Istituto Statale d’Istruzione Superiore J.F.Kennedy Anno scolastico 2013-2014 CLASSE QUINTA sez. A CERERE UNITARIO Docente: Salandin Emanuela Docente tecnico-pratico: Szathvary Italo CHIMICA AGRARIA TECN. AGROALIMENTARI RELAZIONE CONCLUSIVA VALUTAZIONE DELLA CLASSE La classe è formata da 14 alunni. E’ presente uno studente che ha seguito un Piano Educativo Individuale. Durante le lezioni teoriche la classe ha partecipato con sufficiente interesse al dialogo educativo; in particolare alcuni studenti hanno contribuito attivamente allo svolgimento delle lezioni. Per quanto riguarda le esercitazioni pratiche, nel complesso, gli allievi hanno seguito con sufficiente interesse e vivacità lo sviluppo degli argomenti; per alcuni la partecipazione si è dimostrata superiore alla media, dimostrando crescente maturazione tecnica. Le esercitazioni sono state affiancate dalla visione di filmati tecnici e da visite ad impianti di trasformazione dei prodotti, arricchendo così l’offerta formativa del corso. Il comportamento è sempre stato corretto. OBIETTIVI, METODI E STRUMENTI Obiettivi formativi La maggior parte degli alunni presenta basi scientifiche sufficienti; per alcuni tali basi sono meno solide e derivano da carenze accumulate nell’intero percorso scolastico. Durante l’a.s. si è reso spesso necessario riprendere vari concetti sia di Chimica Generale che Organica e di Biochimica per poterli applicare adeguatamente nei vari moduli di Chimica Agraria. In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti, se pur a livelli differenziati, i seguenti obiettivi in termini di: 66 Conoscenza. Saper descrivere le linee tecnologiche di trasformazione nella produzione del vino, dell' aceto, della birra, del latte alimentare, del burro, del formaggio e dell'olio. Competenza. Applicare le conoscenze di chimica già acquisite nei precedenti anni scolastici. Stabilire la qualità delle materie prime e dei prodotti e la loro conformità alla normativa di legge. Capacità. Affrontare con sufficiente autonomia le analisi chimiche più significative del vino e latte e valutare i dati ottenuti. Definire interventi tecnici atti a migliorare la qualità dei prodotti. Metodi di insegnamento Per la parte teorica, le lezioni sono state svolte, di regola, con insegnamento frontale. Durante la spiegazione gli studenti sono stati orientati verso una partecipazione attiva attraverso l'uso di domande-stimolo e l' esposizione di fatti legati alla loro personale esperienza. Le esercitazioni di industrie agrarie hanno sviluppato gli argomenti presenti nel piano di lavoro, dedicando il primo periodo scolastico alle tematiche relative ai vini e alla degustazione, ed il secondo alle relative analisi chimiche: altresì sono stati approfonditi gli esami del latte e dell’olio. Per quanto riguarda lo svolgimento delle lezioni di laboratorio, queste sono state suddivise in momenti di dimostrazione, svolte dall’insegnante per illustrare il metodo di lavoro e il significato della ricerca, e in momenti di pratica in cui gli alunni hanno svolto lavori singolarmente o in coppia, per acquisire famigliarità con gli strumenti e capacità di lavorare con precisione. Oltre al testo (C.Vezzosi –Tecniche agro alimentari"- Edagricole), gli studenti hanno avuto a disposizione le dispense fornite dai docenti riguardanti i vari argomenti trattati. Tempi di insegnamento Il programma è stato svolto secondo la seguente scansione temporale: Industria enologica: da settembre 2013 a febbraio 2014 Industria birraria: prima metà marzo 2014 Industria lattiero-casearia: da seconda metà di aprile a inizio maggio 2014 Industria olearia: prima metà maggio 2014. 67 Dopo la data del 15 maggio 2014, le ore rimanenti saranno destinate al ripasso e all’esposizione orale degli alunni in modo tale da raggiungere una preparazione adeguata sia per la prova scritta che la prova orale. Criteri e strumenti di valutazione Per le verifiche orali, le valutazioni sono state attribuite seguendo la griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti. Per le verifiche orali fatte in forma scritta, redatte in forma di domande a risposta breve che hanno fatto riferimento ai processi cognitivi di conoscenza, applicazione e analisi, sono stati adottati i criteri inseriti nel POF con indicatori e misuratori adatti alle singole tipologie di verifica. Per le verifiche di laboratorio, si è fatto riferimento alla comprensione delle tecniche impiegate e all' interpretazione dei risultati analitici più che all' accuratezza della misura. STRATEGIE OBIETTIVI ADOTTATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI La materia è stata presentata agli studenti come insieme di tecnologie fondate su principi di fisica, chimica e biochimica già noti dai corsi svolti negli anni precedenti. In tal modo essi sono stati stimolati a riflettere sulle conoscenze già acquisite e a valutare criticamente le possibili scelte tecnologiche confrontandole con quelle di impiego corrente. In tutti gli argomenti trattati si è posta maggior attenzione ai principi che costituiscono la base di una razionale pratica tecnologica mentre sono stati meno approfonditi gli impianti e i macchinari impiegati. E' stata messa in evidenza l'importanza dell'attività di laboratorio per la preparazione professionale dei candidati, con riferimento sia all'esecuzione delle determinazioni sia ai metodi di calcolo stechiometrico impiegati. Monselice, 14 maggio 2014. Il docente Il docente tecnico-pratico 68 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE "J.F. KENNEDY" DI MONSELICE (PD) - ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE RELAZIONE FINALE DI "TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE CON ELEMENTI DI LEGISLAZIONE - ESTIMO" - ANNO SCOLASTICO 2013-2014. CLASSE V SEZ. A - ITAS DOCENTE DEL CORSO: PROF. CARLO FIORENZA . A - OSSERVAZIONI La classe non sempre ha evidenziato un impegno continuo ed adeguato ma l'interesse per la materia è stato nel complesso sufficiente. Nei rapporti interpersonali e con gli insegnanti, il comportamento da parte degli alunni è stato complessivamente corretto. Dalla maggior parte degli alunni sono stati conseguiti i seguenti obiettivi. B - CONOSCENZE - Aspetti economici della stima di un bene e relative applicazioni. - Stima dei fondi rustici: stima sintetica, stima analitica stima dei fondi rustici a cancello aperto e chiuso; ricerca del Bf dal bilancio aziendale e dal canone d’affitto; ricerca del saggio di capitalizzazione; stima delle scorte aziendali. - Stima delle scorte. - Frutti pendenti e anticipazioni colturali. - Stima dei miglioramenti fondiari: fondo suscettibile d’ordinario miglioramento; giudizi di convenienza generale (in termini di reddito, capitale, interesse) e particolari (miglioramento compiuto da un affittuario); concetto di “migliorato”, e di “speso”; miglioramenti eseguiti da terzi (affittuario, usufruttuario, enfiteuta). - Ripartizione spese consortili - Stima dei danni. - Espropriazioni per pubblica utilità: legge fondamentale del 25/06/1865 n° 2359 (elementi dell’esproprio e del procedimento espropriativi, art. 39-41-42-43-60-64); legge di Napoli, legge sulle ferrovie, e sulle autostrade; legge sulla casa del 22/10/710 n° 865 e legge del 69 28/01/77 N°10 (concessione edilizia calcolo delle indennità d’esproprio fuori e dentro i centri edificati). - Usufrutto: generalità, obblighi e diritti dell’usufruttuario, valore del diritto del nudo proprietario e stima del diritto dell’usufruttuario. - Servitù prediali coattive: classificazione delle servitù, costituzione ed estinzione delle servitù, analisi e calcolo dell’indennizzo in caso di passaggio coattivo, acquedotto coattivo e metanodotto coattivo. - Successione e divisione ereditaria: successione legittima, testamentaria e necessaria, riunione fittizia e collazione, valutazione della massa dividenda e formazione delle quote di diritto e quelle di fatto. - Catasto terreni: rassegna storica del catasto terreni in Italia caratteristiche del catasto italiano, organi del catasto, formazione e calcolo delle tariffe, attivazione, conservazione, visure dei certificati catastali, analisi della qualificazione, classificazione, formazione delle tariffe, classamento, pubblicazione, attivazione conservazione. C-ABILITA' Calcolare i redditi di un'azienda agricola attraverso la redazione di un bilancio aziendale; Stimare una azienda agricola in modo analitico e sintetico; Calcolare le indennità di esproprio e di servitù; Esprimere giudizi di convenienza economica per un miglioramento fondiario; Leggere un estratto di mappa e una visura catastale. D- CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE. UNITA' DIDATTICA PERIODO/ORE Aspetti economici e procedimenti di stima Settembre (10 ore) Stima dei fondi rustici Settembre - Ottobre (6 ore) Stima delle scorte Ottobre (3 ore) Stima dei frutti pendenti ed anticipazioni colturali Ottobre (3 ore) I Miglioramenti fondiari Novembre – Dicembre (15 ore) L'esproprio per pubblica utilità Gennaio-Febbraio (20 ore) Usufrutto Febbraio - Marzo (19 ore) Le servitù prediali coattive Aprile (10 ore) Successioni Aprile - Maggio (16 ore) Il catasto terreni Giugno (18 ore) 70 E - STRUMENTI E METODI DI LAVORO Lo strumento principale di lavoro è stato il libro di testo "Corso di Economia ed Estimo" di Stefano Amicabile - Edizione Hoepli; oltre al libro di testo sono state distribuite fotocopie ed approntate ricerche operative informatiche per la ricerca delle produzioni unitarie delle principali colture agrarie (determinazione della PL V) e dei Valori Agricoli Medi. Inoltre sono stati visitati alcuni siti, per approfondire alcune tematiche, quali la Camera di Commercio di Padova, l'Ufficio Provinciale del territorio (Ex Catasto), l'Assessorato Regionale Veneto all' Agricoltura e Foreste. F - STRATEGIE E METODI Le strategie di apprendimento hanno previsto: lezioni frontali; esercitazioni in aula informatica per la ricerca operativa di quotazioni, listini, parametri tecnici ed economici; esercitazioni in classe riguardante la redazione di un Piano di Sviluppo Aziendale mediante schede predisposte dai Servizi Provinciali Agricoltura ed Alimentazione; visite on-line (internet) presso l'Assessorato Provinciale Agricoltura ed Alimentazione di Padova e l'Ufficio Provinciale del Catasto. G – VERVIFICHE E VALUTAZIONI E' stata effettuata una costante osservazione dell'impegno attraverso verifiche scritte, orali e pratiche; in totale sono state effettuate 7 verifiche scritte e 2 verifiche orali e pratiche. Da segnalare che 2 verifiche scritte sono state effettuate nell’ambito delle simulazioni della seconda prova scritta. Il punteggio di valutazione è risultato compreso tra 4/10 e 10/10. H - PROGRAMMA DI ESAME - Bilancio estimativo dell'azienda agricola - Aspetti economici della stima di un bene e relative applicazioni. - L'attività professionale: Perizia di stima, processo civile, l'arbitrato, le esecuzioni immobiliari - Stima dei fondi rustici: stima sintetica, stima analitica stima dei fondi rustici a cancello aperto e chiuso; ricerca del Bf dal bilancio aziendale e dal canone d'affitto; ricerca del saggio di capitalizzazione; stima delle scorte aziendali. 71 - Stima delle scorte. - Stima dei miglioramenti fondiari: fondo suscettibile d'ordinario miglioramento; giudizi di convenienza generale (in termini di reddito, capitale, interesse) e particolari (miglioramento compiuto da un affittuario); concetto di "migliorato", e di "speso"; miglioramenti eseguiti da terzi (affittuario, usufruttuario, enfiteuta). - Frutti pendenti e anticipazioni colturali. - Espropriazioni per pubblica utilità: legge fondamentale del 25/06/1865 n° 2359 (elementi dell'esproprio e del procedimento espropriativi, art. 39-41-42-43-60-64); legge di Napoli, legge sulle ferrovie, e sulle autostrade; legge sulla casa del 22/10/71 n° 865 e legge del 28/01/77 N°10 (concessione edilizia calcolo delle indennità d'esproprio fuori e dentro i centri edificati). - Servitù prediali coattive: classificazione delle servitù, costituzione ed estinzione delle servitù, analisi e calcolo dell'indennizzo in caso di passaggio coattivo, acquedotto coattivo e metanodotto coattivo. - Usufrutto: generalità, obblighi e diritti dell'usufruttuario, valore del diritto del nudo proprietario e stima del diritto dell'usufruttuario. • - Successione e divisione ereditaria: successione legittima, testamentaria e necessaria, riunione fittizia e collazione, valutazione della massa dividenda e formazione delle quote di diritto e quelle di fatto. - Catasto terreni: rassegna storica del catasto terreni in Italia caratteristiche del catasto italiano, organi del catasto, formazione e calcolo delle tariffe, attivazione, conservazione, visure dei certificati catastali, analisi della qualificazione, classificazione, formazione delle tariffe, classamento, pubblicazione, attivazione conservazione. Monselice, 14 maggio 2014. Il Docente Prof. Carlo Fiorenza 72 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE J.F. KENNEDY Docente: RUGGIERO LUCIA Materia: LINGUA INGLESE A.S. 20013-2014 SEZIONE I.T.A.S. CLASSE 5 A RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Presentazione della classe: la classe, formata da 14 alunni, si è dimostrata corretta ed educata durante tutto l’anno scolastico. L’interesse per la materia è risultato abbastanza soddisfacente per quasi tutti gli allievi. Pochi allievi si sono distinti con ottimi risultati per continuità del lavoro svolto, per capacità e competenze acquisite. Competenze e capacità: la maggior parte della classe è in grado di: Leggere un testo senza invalidare la comprensione del messaggio Individuarne i contenuti salienti Comprendere il significato globale dei testi settoriali in modo accettabile Produrre un testo scritto utilizzando la terminologia acquisita anche se con qualche errore Sostenere una semplice conversazione Utilizzare in modo sufficientemente corretto il dizionario bilingue, alcuni allievi anche il monolingue. Tipologie delle prove scritte e orali e criteri di valutazione: sono state effettuate 2 prove scritte nel 1° quadrimestre e 2 nel 2° quadrimestre, 1 interrogazione orale nel primo quadrimestre e 1 interrogazione orale nel secondo quadrimestre, controllo del lavoro svolto a casa tramite quaderni e workbook. Per quanto riguarda la simulazione della terza prova dell’esame di maturità, l’inglese è stato introdotto nella seconda simulazione (in data 08/04/2014) con domande aperte. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, sono stati considerati validi quelli suggeriti dal M.P.I.:conoscenze generali e specifiche dei contenuti e 73 padronanza della lingua-proprietà grammaticale e lessicale, capacità di elaborare ed argomentare le proprie opinioni, competenze linguistiche (morfosintattiche e lessico), sviluppo delle argomentazioni. Metodologie e sussidi impiegati: si è ritenuto opportuno privilegiare la lezione frontale ed il lavoro individuale, servendosi dei libri di testo adottati, fotocopie di materiale extra fornito dall’insegnante. Modalità di lavoro: spiegazioni ed esercizi applicativi, acquisizione di concetti alternando domande e risposte brevi e spiegazioni, provvedendo ad attività di ripasso durante le ore curricolari ogni qualvolta se ne è presentata la necessità. Si allega il programma svolto. Monselice, 14/05/2014 L’insegnante 74 CLASSE 5 A LINGUA INGLESE A.S. 2013-2014 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE J.F. KENNEDY SEZIONE I.T.A.S. INSEGNANTE: LUCIA RUGGIERO PROGRAMMA DI FINE ANNO TRIMESTRE (settembre – dicembre 2013) 1. Lingua: dal libro di testo RIGHT NOW! Student’s book e workbook con l’ausilio di MultiRom per i testi da ascoltare, gli esercizi ed i word-bank. Modulo 2 ‘Everyday life’: Unit 6 and 8 Nel corso del trimestre sono stati ripetuti argomenti svolti negli anni precedenti (present simple passive, past simple passive, relative clauses). 2. Microlingua: dal libro di testo NEW CHALLANGES IN AGRICULTURE MODULE 3: Which Agriculture? Unit 1 Changes in agriculture Unit 2 Organic Agriculture MODULE 6: The plant Unit 1 plants: the kind of beauty that takes your breath away The life of plants The parts of the plant The process of photosynthesis Unit 2 the importance of plants Plants and the environment Trees are threatened. Let’s save them PENTAMESTRE (gennaio – giugno 2014) 1. Microlingua: dal libro di testo NEW CHALLANGES IN AGRICULTURE MODULE 7 Carbohydrates: a source of health Unit 1: Cereal crops Breakfast can boost your brain power The potato 75 MODULE 11 The food you can trust Unit 1: Organic food Consumers’ concern about food What is genetic engineering? Unit 2: From plant to table: oil and wine Esercizi proposti dal testo affiancati ad ogni lettura delle single unità. Monselice, lì 14/05/2014 L’insegnante I rappresentanti di classe 76 RELAZIONE FINALE Materia: Religione Insegnante: Bertazzo Rosalba a.s. 2013/14 classi QUINTA AGRARIA PROGRAMMA E CRITERI DIDATTICI L’insegnamento è stato orientato a sviluppare nell’alunno una ricerca matura e consapevole della propria identità personale ed una accoglienza cordiale della realtà che lo circonda cercando di far cogliere le problematiche fondamentali dell’uomo e stimolando la responsabilità personale nella individuazione di risposte adeguate. A tale scopo l’esperienza religiosa è stata presentata come risposta pienamente corrispondente alle esigenze di verità e alle domande di senso sull’esistenza. Si è quindi cercato di far cogliere la prospettiva esistenziale e culturale dell’esperienza cristiana così come le sue implicazioni storiche e sociali. Si è operato affinché risultasse possibile, insieme ad un apprendimento significativo, una problematizzazione degli argomenti affrontati, un adeguato approfondimento ed una maturazione della capacità di confronto con altri sistemi di significato, sollecitando l’alunno ad intervenire con valutazioni personali. OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI : • Saper comporre un corretto rapporto con se stessi ,gli altri,la realtà, Dio in una prospettiva unitaria • Saper leggere e riferirsi correttamente ai documenti in ordine agli argomenti trattati • Saper cogliere la dimensione sociale e culturale del cristianesimo nella storia • Saper elaborare in termini personali risposte responsabili in ordine alla problematica esistenziale e religiosa • Capacità di dare ragione alle proprie convinzioni ed allo stesso tempo di operare per un costruttivo dialogo e confronto con le posizioni altrui • Comprensione delle strutture fondamentali dell’agire morale dall’esperienza naturale all’esperienza cristiana • Sviluppo di una capacità critica di confronto tra sistemi di significato diversi, in particolare tra religione/scienza/arte/letteratura. CONTENUTI DISCIPLINARI: NUCLEI TEMATICI FONDAMENTALI affrontati nel corso dell’a.s. : • Bisogno religioso / senso religioso e ricerca religiosa 77 • Il senso cristiano della vita • Rapporto fede / scienza / etica / cultura • Cristianesimo, ideologie ed impegno sociale • L’esperienza cristiana nella storia e nell’attualità Il contributo del cristianesimo in ordine ai problemi più significativi per l’esistenza personale e la convivenza sociale. In particolare: la ricerca della verità; la moralità; la libertà, la pace. METODI E STRUMENTI Le lezioni sono state condotte sollecitando il dialogo ed il confronto con gli studenti, talvolta partendo dalle proposte degli alunni, comunque cercando sempre di coinvolgerli sulla base dei loro interessi e della loro sensibilità: All’introduzione proposta dall’insegnante seguiva una lettura di documentazione tratta da materiale diverso (Bibbia, articolo, filmati, testimonianze,estratti di interventi del magistero o di conferenze, estratti di AAVV,Q) con successivo confronto ed approfondimento dialogato. In conclusione si proponevano linee di sintesi ed eventualmente di ulteriore problematicizzazione e di approfondimento. STRUMENTI DI VERIFICA Si è considerato il numero e la qualità degli interventi e delle eventuali proposte avanzate, insieme all’interesse ed alla disponibilità all’ascolto dimostrati. VALUTAZIONE Operata sulla base della presenza, della attenzione e dell’interesse, della partecipazione e dell’impegno, del desiderio di conoscere e maturare posizioni personali, della disponibilità all’ascolto, al confronto, al dialogo considerando anche la propositività, la capacità critica e di approfondimento, la disponibilità al lavoro comune, le capacità espressive unite alla correttezza lessicale. Maggio 2014 L’insegnante (Rosalba Bertazzo) 78 Programma di RELIGIONE CATTOLICA svolto nella classe QUINTA Agraria 1. L’uomo e le sue domande sull’esistenza. 2. Quando l’uomo cerca Dio. 3. Il rapporto scienza e fede. 4. La vita umana. 5. Giovanni Paolo II. Le encicliche “Mulieris dignitatem” e “Evangelium vitae”. 6. La regolazione naturale della fertilità e i metodi contraccettivi. 7. L’aborto. 8. L’eutanasia. 9. La limitazione delle nascite e la procreazione assistita. 10.La malattia e la sofferenza. 11.La Dottrina sociale della Chiesa. 12.Il cristianesimo e la lotta per i diritti umani. 13.Il conflitto nord e sud del mondo. 14.Etica per l’economia. 15.La politica e la democrazia. 16.Il lavoro. Monselice, 15 maggio 2014 L’insegnante Rosalba Bertazzo 79 I. S. I. S. - “J.F. KENNEDY” - Monselice - Docente: Giorgio Molon Materia: Educazione Fisica A.S. 2013-2014 Classe 5^ Agrario sezione A RELAZIONE FINALE del DOCENTE 1- Osservazioni di carattere generale sulla classe La classe, costituita da 14 alunni di cui 3 ragazze, ha nel complesso evidenziato un Comportamento: sufficientemente corretto e responsabile nei rapporti interpersonali e con l’insegnante, evidenziando in alcuni casi atteggiamenti di disponibilità e collaborazione, anche tra compagni di classe. un Interesse per la materia : continuo una Partecipazione attiva al dialogo educativo :costante Sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: 2- CONOSCENZE Gli alunni possiedono le nozioni fondamentali relative ai seguenti argomenti del programma: Aspetti teorici: - Apparati del corpo umano e loro fisiologia di massima - Tutela della salute - Educazione alimentare - Doping - Norme igieniche sanitarie - Prevenzione tossico-dipendenze - Le capacità motorie: condizionali e coordinative - Riscaldamento e defaticamento - Terminologia tecnica specifica Aspetti teorico-pratici: - Regole dei principali giochi sportivi - Tecnica dei fondamentali dei principali giochi di situazione - Movimenti preatletici di base : andature tecniche di corsa - Classificazione degli esercizi: mobilizzazione, coordinazione e tonificazione 3- CAPACITA' Gli alunni sono in grado di: - Conseguire un sufficiente equilibrio psico-fisico con un adeguato stile di vita - Controllo del movimento e delle proprie azioni nelle varie fasi del gioco e della vita 80 - 4- 5- Riconoscere lo stato di salute del soggetto da soccorrere e praticare un efficace primo soccorso Svolgere le funzioni di arbitro Conoscendo i problemi procurati dal doping, saper reagire in modo appropriato in caso di situazioni dubbie. COMPETENZE saper leggere la situazione dell'ambiente, i dati, le reazioni tra le persone, controllo delle emozioni risolvere i problemi con autonomia operativa e decisionalità utilizzare le conoscenze teoriche acquisite utilizzare in modo funzionale il bagaglio motorio acquisito praticare il gioco di squadra nei vari ruoli CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE UNITA’ DIDATTICA DISCIPLINARE Test iniziali o ARGOMENTO Potenziamento fisiologico: Circuiti allenanti Pallavolo Pallamano 6- o TEMA PERIODO/ ORE Settembre - ottobre ore 6 Settembre -maggio ore 24 Settembre - gennaio ore 16 febbraio - maggio ore 18 METODOLOGIA Date le caratteristiche di questa classe si è ritenuto opportuno privilegiare il lavoro di individuale e di gruppo per le lezioni pratiche, mentre per gli aspetti prettamente teorici è stato utilizzata la lezione frontale. Sono inoltre stati utilizzati i seguenti materiali didattici: Videocassette, Dispense e fotocopie, Grandi attrezzi e Piccoli Attrezzi 7- TIPOLOGIE VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE E ORALI e Non sono state effettuate prove scritte ed orali * * * N.B. Il programma dettagliato sarà consegnato al termine delle lezioni firmato dal Docente e dai rappresentanti degli studenti. Monselice 14 maggio 2014 Giorgio Molon 81 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE " J. F. KENNEDY " - Monselice - ANNO SCOLASTICO 2013/2014 classe QUINTA AGRARIA sezione A Programma di educazione fisica • attività ed esercizi a carico naturale singolarmente e a coppie, • attività ed esercizi di opposizione e resistenza • attività ed esercizi con piccoli e grandi attrezzi: spalliera, palle mediche, ecc… • attività ed esercizi respiratori, di rilassamento di stretching, • attività ed esercizi di preacrobatica : capovolte avanti ed indietro, capovolta tuffata e verticale appoggiata, • percorsi coordinativi ed esercizi in circuito, • attività ed esercizi a corpo libero in circuito e in percorso, • attività sportive individuali dell’atletica leggera: salto in alto, salto in lungo, partenza di velocità • attività sportive di squadra e di situazione: pallacanestro, pallavolo, pallamano e calcio a 5 : giochi a confronto, giochi semplificati, situazioni 2>1 , 1>1, 2>2, giochi a tema • attività di arbitraggio nei vari giochi di squadra Monselice 14 maggio 2014 L’insegnante Molon Giorgio 82
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