LORENZO, LA MIA COSTA RICA “ARROZ Y FRIJOLES” “Pura vida!” mi disse la mia nuova madre strizzandomi per la prima volta in un abbraccio avvolgente. Ma…forse sto correndo troppo: è meglio che riparta dall’inizio. Innanzitutto “Pura vida!” è il saluto ufficiale che gli abitanti della Costa Rica si scambiano tra di loro. E’ un potente augurio di felicità e di salute. E’ appunto mia madre in Costa Rica che mi ha amorevolmente guidato in questa indimenticabile esperienza estiva con Intercultura. Quando arrivai al momento di scegliere le destinazione per l’esperienza estiva di Intercultura ero veramente indeciso: sfogliando il catalogo ogni proposta era magica e attraente. Quando però lessi la descrizione della Costa Rica ne e vidi le foto, la misi immediatamente come prima scelta! Pensavo al caldo, ai paesaggi verdi, alle iguane sui bordi delle strade e ai bradipi appesi ai rami degli alberi. Mi affascinavano i vulcani attivi e la natura ancora non rovinata dal cemento e dai rifiuti. Non sapevo neppure dove fosse la Costa Rica, ma, ben presto, consultando le mappe su internet divenni esperto della geografia ed iniziai a sognare. Non immaginavo, tuttavia, che la Costa Rica sarebbe diventata parte della mia storia e quanto mi avrebbe poi lasciato nel cuore. Controllavo ogni giorno le e-mail per sapere se sarei davvero andato nel verde della Costa Rica o in un altro dei Paesi scelti. Quando finalmente arrivò la comunicazione ne fui felicissimo e iniziai a contare i giorni. Finalmente arrivò la data della mia partenza: un po’ triste di lasciare l’Italia ma fremente all’idea della Costa Rica. Andai a Roma, dove incontrai gli altri exchange students. Dopo un lungo viaggio arrivammo in Costa Rica e fummo accolti al centro AFS. Infine arrivò l’atteso momento di conoscere la famiglia. Mia madre era molto affettuosa. Mi cucinava sempre piatti tipici costaricensi: dall’ “arroz y frioles” al “dulce de cana”. Preparava talmente tanto cibo che non riuscivo quasi mai a finirlo. La nipotina era molto socievole e quando tornavo da scuola voleva sempre giocare con me o guardare assieme qualche cartone della Disney. Conversare con lei fu all’inizio veramente difficile. Parlava molto velocemente e saltava alcune parole. Per educazione le prime volte le rispondevo sempre di sì, fino a quando mi accorsi che non una buona tecnica e che rischiavo di fare magre figure: una volta le risposi di sì quando mi disse che in Italia non c’erano le stelle! Per esperienza ho imparato che se non si capisce la lingua è meglio dirlo chiaramente e farsi ripetere. Nonostante le mie iniziali preoccupazioni i nuovi compagni di scuola mi accolsero molto calorosamente. Addirittura mi cercavano per fare amicizia. Più d’uno mi chiese di insegnargli l’italiano e sono sicuro che non gli interessava davvero la lingua ma che lo facessero soltanto per farmi sentire ben accolto. Altri cercarono di rendermi gradevole il soggiorno e per farmi apprezzare il loro Paese addirittura organizzarono la visita ad un vulcano. La mia famiglia aveva una enorme quantità di parenti, sparsi per tutto lo Stato. Questa fu, per me, una grande opportunità per me, infatti per incontrarli mi fecero visitare quasi tutto il Paese. Incontrai: zii, nonni, cugini e nipoti; quando pensavo di averli incontrati tutti, ecco che ne arrivavano altri... Rimasi basito quando mi dissero che avevo visto solo i parenti materni : credo che fossero più di 70! Il supporto di AFS durante il soggiorno fu eccellente. Crearono diverse occasioni di incontro con gli altri exchange students e queste furono occasioni anche per visitare la bellissima Costa Rica. In una escursione vidi decine di coccodrilli che vivevano in libertà. Rimasi colpito e gli amici Costaricani (o TICOS, come amano definirsi) raccontarono, poi ,che i coccodrilli non sono molto pericolosi e per loro era normale incontrarli nei fiumi. Adesso che sono tornato in Italia alla mia vita normale, mi manca molto il calore dei miei amici ticos. Mi manca anche il loro fantastico cibo e la bellezza della natura incontaminata della Costa Rica. Quando la nostalgia è troppa, monto l’amaca costaricana in camera e …mi dondolo sognando di tornare. Lorenzo, programma estivo in Costa Rica nel 2013
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