Copertina 2013_Copertina 24/04/14 09.02 Pagina 1 Cassa Rurale di Caldonazzo Banca di Credito Cooperativo - Società cooperativa 38052 Caldonazzo - Largo Graziadei, 15 Bilancio 2013 114° esercizio Cassa Rurale di Caldonazzo Banca di Credito Cooperativo - Società cooperativa 38052 Caldonazzo - Largo Graziadei, 15 Bilancio 2013 114° esercizio 1 CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA I Soci della Cassa Rurale di Caldonazzo sono convocati in Assemblea indetta dal Consiglio di Amministrazione in prima convocazione per il giorno mercoledì 30 aprile 2014 ad ore 12,00. In seconda convocazione per il giorno SABATO 17 MAGGIO 2014 ad ore 15.30 presso “il palazzetto” a Caldonazzo in via Marconi n. 9 per deliberare sul seguente: ordine del giorno 1. Presentazione del bilancio al 31 dicembre 2013 e conseguenti obblighi informativi. Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, relazione del Collegio dei Sindaci e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Approvazione del bilancio e destinazione degli utili. 2. Politiche di remunerazione: informativa all’assemblea. 3. Determinazione dei compensi agli Amministratori e ai Sindaci. 4. Determinazione dell'importo che i nuovi soci devono versare ai sensi dell'art. 2528 cod. civ. e dell.art.22 dello Statuto. 5. Determinazione ai sensi dell’art. 30, comma 2, dello Statuto, dell’ammontare massimo delle posizioni di rischio che possono essere assunte nei confronti dei Soci e Clienti. 6. Determinazione ai sensi dell’ art. 30, comma 2, dello Statuto, dell’ammontare massimo delle posizioni di rischio nei confronti dei singoli esponenti aziendali soci. 7. Elezione delle cariche sociali. Possono intervenire all’assemblea ed hanno diritto di voto i Soci iscritti nel libro dei soci da almeno novanta giorni. Le operazioni di verifica dei poteri di voto inizieranno alle ore 15.00 Caldonazzo, 03 aprile 2014 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Severino Marchesoni Avvertenze: - La presentazione di proposte di candidatura per l’elezione delle cariche sociali deve pervenire al Consiglio di Amministrazione almeno 3 giorni prima della data di svolgimento dell’assemblea. - I moduli per la presentazione delle proposte di candidatura sono reperibili presso la Sede di Caldonazzo e le Filiali della Cassa Rurale. 3 Estratto del regolamento assembleare Art. 5 Il socio può farsi rappresentare da altro socio persona fisica che non sia amministratore, sindaco o dipendente della società mediante delega scritta contenente il nome del rappresentante. Ogni socio non può ricevere più di una delega. Le deleghe di soci impossibilitati ad intervenire devono essere redatte in conformità alle disposizioni dell’art. 25 comma 3 dello statuto utilizzando gli appositi moduli forniti dalla società e vanno presentate, tramite gli addetti alla verifica poteri, al presidente dell'assemblea e conservate agli atti. Le deleghe dovranno essere autenticate, durante l’orario di apertura al pubblico, presso gli uffici e gli sportelli della Cassa Rurale entro il giorno lavorativo antecedente l’assemblea. Al presidente dell'assemblea devono essere presentati eventuali ricorsi da parte di intervenuti dissenzienti rispetto alle decisioni degli incaricati alla verifica poteri. Il presidente decide in merito al ricorso ai sensi dell'art. 26 dello statuto. Ogni socio ha il diritto di candidarsi alla carica di amministratore o di sindaco, purché in possesso dei relativi requisiti. Con riferimento alle votazioni per l’elezione delle cariche sociali si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni della Sezione II – Disposizioni comuni. Il presidente, tenuto conto della consuetudine vigente presso la società, può raccomandare all'assemblea, che è libera di aderirvi, l'elezione alle cariche sociali di candidati in rappresentanza di singole località o categorie di soci pur in assenza di specifica disposizione statutaria. Art. 25 Le proposte di candidatura per il rinnovo delle cariche sociali devono pervenire al consiglio di amministrazione almeno 3 giorni prima della data di svolgimento dell'assemblea, al fine dell’iscrizione nell’elenco che sarà consegnato ai soci, al momento dell’assemblea, in forma scritta. Le proposte di candidatura possono contenere anche più nominativi per le medesime cariche, ma non oltre il numero di soggetti a tali cariche eleggibili. Il modulo contenente le proposte di candidatura è predisposto dalla Cassa Rurale e riporta le dichiarazioni del candidato di possedere i requisiti previsti dalla legge, dallo statuto e dal presente regolamento. Il consiglio di amministrazione accerta la regolarità formale delle candidature presentate ai sensi del comma 1 del presente articolo. Le proposte formulate da singoli soci in assemblea e quelle non presentate nel termine di cui sopra devono essere consegnate al presidente prima che egli dichiari aperta la votazione. I nominativi dei candidati sono elencati in modo visibile ai soci, secondo l'ordine di presentazione delle proposte, prima di procedere alle votazioni. 4 Art. 29 Al fine di favorire una composizione del consiglio di amministrazione rispondente alle esigenze di esperienza, competenza e ricambio i candidati devono possedere i requisiti richiesti dalla L.R. n. 1/2000 art. 4, comma 1, oppure avere svolto per un periodo non inferiore ad un triennio negli ultimi 10 anni, almeno una delle seguenti attività: - attività di amministrazione o di controllo ovvero compiti direttivi presso imprese di qualunque tipo o presso enti e società a carattere mutualistico - attività professionale in materie attinenti al settore del credito, finanziario o assicurativo - responsabili della contabilità, oppure responsabili della gestione di risorse economiche o finanziarie, oppure responsabili di unità organizzative o di produzione, presso imprese di qualunque tipo o presso enti e società a carattere mutualistico Sono ammessi anche i candidati alla carica di amministratore in possesso di uno dei seguenti requisiti: - laureati o diplomati iscritti agli albi professionali degli avvocati, dei commercialisti, dei consulenti del lavoro, dei periti contabili, degli esperti contabili e dei notai. - laurea o diploma di scuola tecnica ad indirizzo economico-aziendale ed esperienza lavorativa di almeno un triennio negli ultimi 10 anni nell’ambito amministrativo o della gestione finanziaria presso imprese di qualunque tipo o presso enti e società a carattere mutualistico. Non può candidarsi l’amministratore uscente che non abbia partecipato durante il proprio mandato alla maggioranza dei corsi formativi organizzati dalla Cassa Rurale per gli esponenti aziendali. Il criterio del ricambio è favorito dalla scadenza frazionata in ogni esercizio di un numero predeterminato di amministratori come stabilito dallo statuto. 5 Requisiti di professionalità degli esponenti aziendali Legge regionale 14.01.2000 n. 1 Presidente Il Presidente del Consiglio di Amministrazione deve aver esercitato per almeno cinque anni: a) attività di amministrazione, di controllo, di direzione o esercizio della funzione di responsabile della contabilità presso imprese agricole, commerciali, artigianali, industriali o del settore dei servizi privati assoggettate a contabilità ordinaria o in enti a carattere mutualistico; b) attività professionali in materie attinenti al settore creditizio, finanziario, mobiliare ed assicurativo ovvero comunque funzionali all’attività della banca; c) attività di insegnamento in materie giuridiche o economiche o in materie attinenti al settore creditizio, finanziario, mobiliare o assicurativo; d) funzioni amministrative o dirigenziali presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni aventi attinenza con il settore creditizio, finanziario, mobiliare o assicurativo ovvero presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni che non hanno attinenza con i predetti settori purchè le funzioni comportino la gestione di risorse economico-finanziarie. e) attività di amministrazione, direzione o controllo in enti a carattere mutualistico; f) responsabili della contabilità delle imprese e degli enti di cui alle lettere a) ed e). Sindaci I sindaci devono essere scelti: a) fra persone iscritte nel registro dei revisori contabili; oppure b) fra persone in possesso di diploma universitario o diploma di laurea; oppure c) fra persone in possesso del titolo di studio di istruzione secondaria superiore quinquennale ad indirizzo tecnico, commerciale o scientifico; oppure d) fra persone che abbiano maturato un’esperienza comprovata per un periodo non inferiore a sei anni in almeno una di talune attività previste per i requisiti del presidente (specificatamente le attività sopra indicate con le lettere b), c), d) ed inoltre l’esercizio della funzione di responsabile della contabilità presso le imprese ed enti indicati nella lettera a). Non è requisito sufficiente l’aver ricoperto, anche per più mandati, cariche di amministratore o sindaco in società anche a carattere mutualistico. 6 Cassa Rurale di Caldonazzo Banca di Credito Cooperativo - Società Cooperativa Anno di fondazione 1899 Società Cooperativa Aderente al Fondo di Garanzia dei depositanti del Credito cooperativo Patrimonio Euro 54.905.346 Tribunale di Trento Reg. Soc. 1286 Vol.VI Codice Fiscale 00103450227 Codice ABI 8043-2 Swift: CCRTIT2T ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE Sede CALDONAZZO - Largo Graziadei, 15 Codice CAB 34470.5 Tel. 0461 719900 Fax 0461 719910 E-mail: [email protected] www.cr-caldonazzo.net Succursali BOSENTINO - Via Venezia, 12/B Codice CAB 89930 Tel. 0461 719970 Fax 0461 719979 CALCERANICA AL LAGO - Via Donegani, 14 Codice CAB 34450.7 Tel. 0461 719950 - 719951 Fax 0461 718675 VATTARO - Via Dante, 111 Codice CAB 35740.0 Tel. 0461 719980 - 719981 Fax 0461 847358 VIGOLO VATTARO - Via Roma, 18 Codice CAB 35790.5 Tel. 0461 719960 – 719961 - 719962 Fax 0461 847307 7 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Vice Presidente Consiglieri Marchesoni Severino Montermini Patrizia Carli Massimo Curzel Diego Curzel Paolo * Dellai Giorgio * Fontana Flavia COLLEGIO SINDACALE Presidente Sindaci effettivi Sindaci Supplenti Pola Christian Campregher Enrico Pacchielat Michela Fedrizzi Adriano Zavarise Corrado COLLEGIO DEI PROBIVIRI Presidente Probiviri effettivi Probiviri supplenti Morandi Enzo Bortolameotti Marco Volpato Nazzareno Bortolini Agostino Giacomelli Agostino DIREZIONE Direttore Ciola Renzo * Cariche sociali scadute per compiuto mandato. 8 SOCI CON 50 ANNI DI ISCRIZIONE NEL 2014 Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di valorizzare la fedeltà dei Soci assegnando un riconoscimento al merito in occasione del momento assembleare. Nel 2014 hanno raggiunto i 50 anni di associazione: Ciola Virgilio Curzel Andrea Curzel Germano Dallabrida Giacomino Ferrari Giuseppe Giacomini Benito Perazzoli Fabio 9 Assegni per soggiorni di studio all’estero La Cassa Rurale di Caldonazzo ha bandito il seguente concorso • Destinatari: 10 studenti delle scuole elementari, 10 studenti delle medie inferiori e 15 delle medie superiori, soci o figli di soci aventi tale qualifica alla data del 31.12.2012, che hanno frequentato un periodo di studio all’estero, su materie curriculari in Italia, nel corso dell’anno 2013. • 5 assegni di 500 euro cadauno destinati agli studenti che frequentano l’anno scolastico all’estero, a partire dell’anno scolastico 2011/2012. • Importi: Euro 250,00 per soggiorni di studio di durata settimanale, Euro 350,00 per durata bisettimanale e superiore. • Graduatoria: sarà formata insindacabilmente sulla base dei risultati scolastici conseguiti nell’ultima valutazione della scuola italiana. • Esclusioni: non possono beneficiare dell’assegno per soggiorni di studio all’estero: - coloro che pur soggiornando all’estero non possono documentare la frequenza a specifici corsi di scuole legalmente riconosciute, - coloro che ne hanno già beneficiato in passato, - coloro che frequentano corsi all’estero facenti parte del progetto Erasmus. • Documentazione: - richiesta su apposito modulo entro il 31.12.2013, - attestazione di avvenuta frequenza del corso, - certificato attestante l’ultima valutazione conseguita dalla scuola italiana. Gli assegni ai beneficiari saranno consegnati durante la presentazione del Bilancio sociale in autunno 2014. Nominativo degli aventi titolo all’aggiudicazione dei “Soggiorni di studio all’estero” anno 2013 Bailoni Alessia Bailoni Claudia Bailoni Matteo Battaiola Ilaria Bonvecchio Marco Bort Martina Bortolini Tamara Brida Paola Campolongo Elena Cappelletti Valentina Carbonari Michele 10 Ciola Giorgia Curzel Noemi Demattè Andrea Ferrari Federico Furlani Elisa Ghesla Monica Grisenti Enrico Lo Cigno Giulio Maltratti Simone Marchesoni Giorgia Martinelli Andrea Martinelli Emma Modaffari Federica Motter Valentina Rizzi Federico Simionato Davide Sperandio Carlo Tamanini Beatrice Tamanini Giorgia Tamanini Ilaria Volpe Valentina Voltolini Adriano Premi di studio al merito a ricordo dell’ispettore Vittorio Marchesoni anno scolastico e accademico 2012/2013 La Cassa Rurale di Caldonazzo mette a disposizione: 10 premi da Euro 600,00 cadauno al conseguimento del diploma (punteggio minimo per concorrere 95/100) 5 premi da Euro 900,00 cadauno al conseguimento della laurea breve (punteggio minimo per concorrere 105/110 o proporzionale, ove diverso il punteggio massimale) 5 premi da Euro 1.200,00 cadauno al conseguimento della laurea (punteggio minimo per concorrere 105/110) Requisiti: essere socio o figlio di socio della Cassa Rurale di Caldonazzo al 1.01.2013 11 Nominativi degli aventi titolo all’aggiudicazione del premio di studio per l’anno scolastico/accademico 2012/2013 Diploma di scuola media superiore Curzel Federico Martinelli Annalisa Ognibeni Jessica Pedranz Davide Diploma di laurea breve Bailoni Lorenzo Balduzzi Valentina Casagranda Giulia Ciola Angela D’Amato Federico Dellai Jessica Ducati Michela Micheloni Matteo Vio Nicolò Zamboni Margherita Diploma di laurea Bailoni Sara Caprini Carlo Dallabrida Silvia Ducati Alice Gadda Silvia Giacomelli Riccardo Leonardelli Manuela Mainenti Giulia Martinelli Francesca Occoffer Elisa Maria Pasqualini Andreas Perazzolli Gabriele Tartarotti Genny Tobia Nicola 12 Bilancio al 31 dicembre 2013 Secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS 13 Stato Patrimoniale - Bilancio IAS VOCI DELL'ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 2013 2012 1.117.074 954.503 343.226 796.372 - - 88.327.187 93.826.691 - - 60. Crediti verso banche 37.052.700 30.980.472 70. Crediti verso clientela 211.488.347 209.648.680 902.953 1.399.073 - - - - 3.359.511 3.124.186 2.757 4.552 - - 2.525.044 1.120.632 131.919 90.380 2.393.125 1.030.252 2.309.574 710.690 - - 150. Altre attività 1.509.691 1.301.533 Totale dell'attivo 346.628.490 343.156.694 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 80. Derivati di coperura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali di cui: - avviamento 130. Attività fiscali a) correnti b) anticipate di cui: - alla Legge 214/2011 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 14 I saldi dell'esercizio precedente, rispetto a quelli pubblicati, riflettono: ▪ le variazioni illustrate nella sezione " IAS 8 – Scorporo dei derivati impliciti", ▪ le variazioni illustrate nella sezione IAS 19 “Benefici per i dipendenti” della parte A della Nota Integrativa alle quali si rimanda Stato Patrimoniale - Bilancio IAS VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 2013 2012 10. Debiti verso banche 55.763.232 55.486.883 20. Debiti verso clientela 120.341.758 119.345.984 30. Titoli in circolazione 107.635.863 100.569.466 - - 2.017.301 7.342.680 60. Derivati di copertura - - 70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - - 80. Passività fiscali 674.236 1.148.390 a) correnti 492.334 343.622 b) differite 181.903 804.768 - - 100. Altre passività 4.189.953 3.246.101 110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.016.646 952.458 245.574 212.306 - - 245.574 212.306 361.328 1.164.494 140. Azioni rimborsabili - - 150. Strumenti di capitale - - 50.696.153 49.273.009 - - 112.954 97.614 2.585.129 2.584.714 - - 988.363 1.732.594 346.628.490 343.156.694 40. Passività finanziarie di negoziazione 50. Passività finanziarie valutate al fair value 90. Passività associate ad attività in via di dismissione 120. Fondi per rischi e oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 165. Acconti su dividendi (-) 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 190. Azioni proprie (-) 200. Utile d'esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto I saldi dell'esercizio precedente, rispetto a quelli pubblicati, riflettono: ▪ le variazioni illustrate nella sezione " IAS 8 – Scorporo dei derivati impliciti", ▪ le variazioni illustrate nella sezione IAS 19 “Benefici per i dipendenti” della parte A della Nota Integrativa alle quali si rimanda 15 Conto economico - Bilancio IAS VOCI 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi e oneri assimilati 30. Margine di interesse 40. Commissioni attive 50. Commissioni passive 60. Commissioni nette 70. Dividendi e proventi simili 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 90. Risultato netto dell'attività di copertura 100. Utili da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie 140. Risultato netto della gestione finanziaria 150. Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 190. Altri oneri/proventi di gestione 200. Costi operativi 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni 220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 230. Rettifiche di valore dell'avviamento 240. Utili da cessione di investimenti 250. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 270. Utile della operatività corrente al netto delle imposte 280. Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 290. Utile d'esercizio 16 2013 11.752.223 (4.450.607) 7.301.616 1.199.544 (151.213) 1.048.331 52.790 (137.535) 55.479 3.014.857 0 3.023.875 0 (9.018) 2012 11.345.259 (4.063.790) 7.281.469 1.171.040 (143.541) 1.027.499 67.468 110.392 28.276 (57.518) 0 25.261 0 (82.779) (5.137) 11.330.401 (6.145.258) (6.145.258) 0 0 0 5.185.143 (4.317.568) (2.194.779) (2.122.789) (55.946) (152.030) (2.358) 528.677 (3.999.225) 0 (15.121) 8.442.465 (2.346.617) (2.345.858) (759) 0 0 6.095.848 (4.170.203) (2.095.172) (2.075.031) (15.648) (156.654) (2.512) 445.468 (3.899.550) 0 0 0 15 1.185.933 (197.570) 988.363 0 0 31.479 2.227.777 (495.183) 1.732.594 0 988.363 0 1.732.594 Il dato comparativo 2012 di cui alle voci 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione", 150 Spese amministrative di cui punto a) spese per il personale e 260 "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", sono state rettificate secondo quanto disposto dallo IAS 8 § 42, come illustrato nella sezione ""IAS 8 – Scorporo dei derivati impliciti" e IAS 19 “Benefici per i dipendenti”, della parte A della Nota Integrativa alle quali si rimanda. A seguito della rettifica delle voci sopra evidenziate è stato necessario modificare, per come è strutturato lo schema di conto economico, anche le voci 120 "Margine di intermediazione", 140 "Risultato netto della gestione finanziaria", 250 "Utile della operatività corrente al lordo delle imposte", 270 " Utile dell'operatività corrente al netto delle imposte" ed infine la voce 290 "Utile d'esercizio". Relazione del Consiglio di Amministrazione Esercizio 2013 17 18 Signori Soci, la presente relazione è redatta, ai sensi delle vigenti disposizioni, al fine di illustrare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’impresa e di descrivere l’andamento della gestione nel suo complesso e nei vari settori nei quali essa opera. Si reputa opportuno esporre, in premessa, le linee evolutive delle più importanti variabili d’ambiente, di settore e di mercato, nonché la situazione economica generale e quella del mercato di riferimento. 1 Il contesto internazionale Negli Stati Uniti la crescita del PIL in termini reali ha evidenziato un’accelerazione nel terzo e quarto trimestre del 2013 (rispettivamente +4,1 e +3,2 per cento in ragione d’anno sul periodo corrispondente). L’economia USA è stata alimentata prevalentemente dal rafforzamento della spesa per consumi personali e delle esportazioni rispetto al periodo precedente, mentre l’accumulo delle scorte ha continuato a fornire un contributo positivo per il quarto trimestre consecutivo. Sia gli investimenti in edilizia residenziale sia la spesa pubblica hanno subito un calo, dovuto quanto meno nel secondo caso a una flessione della spesa federale che ha più che compensato l’aumento di quella statale e locale. Gli indicatori hanno recentemente segnalato la probabilità di una prosecuzione della ripresa economica nel primo trimestre del 2014, anche se presumibilmente ad un ritmo più contenuto rispetto a quelli piuttosto robusti osservati nella seconda metà del 2013. Gran parte delle informazioni mensili disponibili fino a dicembre hanno evidenziato un lieve indebolimento, che è in parte dovuto alle condizioni meteorologiche avverse. In chiusura d’anno, l’inflazione al consumo annua è salita di 0,3 punti percentuali all’1,5 per cento. L’aumento ha rispecchiato soprattutto il rialzo dei costi dei beni energetici dopo vari mesi di calo, mentre la dinamica dei prezzi dei prodotti alimentari e delle altre componenti “core” è rimasta stabile. Il tasso cosiddetto “core” (al netto di alimentari ed energetici) è rimasto infatti fermo all’1,7 per cento, livello su cui si è attestato ormai da aprile del 2013. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione si è abbassato ulteriormente arrivando al 6,7 per cento (vicino al target fissato dalla Federal Reserve di 6,5 per cento). Nella Zona Euro il prodotto lordo ha segnato nel terzo trimestre del 2013 un lieve rialzo, tuttavia inferiore a quello del periodo precedente. Nel terzo trimestre del 2013 il PIL dell’area è cresciuto dello 0,1 per cento rispetto al secondo, traendo sostegno dall’incremento dei consumi (0,1 percento), dall’accumulo delle scorte e dall’aumento degli investimenti fissi lordi (0,5 per cento). La dinamica ancora sostenuta delle importazioni (1,2 per cento) si è accompa1 Fonte Federazione Trentina della Cooperazione 19 gnata a un rallentamento delle esportazioni (0,3 per cento). Le indagini presso le imprese prefigurano una moderata espansione dell’attività economica nei primi mesi del 2014. L’indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI) è aumentato in dicembre, confermandosi al di sopra della soglia compatibile con l’espansione dell’attività economica (50 punti) per il sesto mese consecutivo. L’inflazione dell’area, misurata come tasso di variazione annuo dell’indice dei prezzi al consumo, si è collocata allo 0,8 per cento in chiusura d’anno, in calo rispetto alla prima metà dell’anno e significativamente al di sotto del livello soglia della BCE. L’economia nazionale In Italia, la prolungata caduta del PIL in atto dall’estate del 2011 si è arrestata nel terzo trimestre del 2013. Negli ultimi mesi del 2013 sono emersi segnali coerenti di una moderata intensificazione dell’attività economica, confermata a dicembre 2013 dalla crescita dello 0,1 per cento su base trimestrale del PIL. Si tratta della prima variazione con segno positivo dopo otto trimestri (l’ultima era stata a settembre 2011). Complessivamente nel 2013 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.560.024 milioni di euro correnti, con una riduzione dello 0,4% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è diminuito dell’1,9%, rispetto a -2,4% registrato nel 2012. Dal lato della domanda nel 2013 si registra una caduta in volume del 2,2% dei consumi finali nazionali e del 4,7% degli investimenti fissi lordi, mentre le esportazioni di beni e servizi hanno segnato un aumento dello 0,1%. Le importazioni sono diminuite del 2,8%. A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato un calo in volume in tutti i principali comparti, ad eccezione dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,3%). Le diminuzioni sono state del 3,2% nell’industria in senso stretto, del 5,9% nelle costruzioni e dello 0,9% nei servizi. La produzione industriale, il cui indice ha raggiunto durante la recessione del 2011-2013 valori comparabili a quelli degli anni Ottanta, è aumentata nel quarto trimestre nelle rilevazioni mensili, sospinta soprattutto dalla domanda estera. Nonostante il miglioramento del clima di fiducia delle imprese, sulla ripresa continua a gravare la fragilità del mercato del lavoro. La disoccupazione, che frena l’espansione del reddito disponibile, ha raggiunto il 12,9%. La disoccupazione giovanile ha fatto registrare una crescita esponenziale (42,4%). L’aggravamento della disoccupazione va di pari passo a quello dell’aumento dei fallimenti e delle liquidazioni. 2 I dati relativi alle procedure concorsuali e alle liquidazioni indicano che la lunga recessione che ha investito l'economia ha avuto un impatto durissimo sul sistema delle aziende italiane nel 2013: i fallimenti, le procedure non fallimentari e le liquidazioni volontarie hanno infatti abbondantemente superato 20 2 Cerved Group 03/2014 i precedenti record negativi e complessivamente si contano 111 mila chiusure aziendali, il 7,3% in più rispetto al 2012. Negli ultimi tre mesi del 2013 i fallimenti hanno proseguito la loro corsa con tassi a due cifre, portando il totale dell'anno oltre quota 14 mila, il 12% in più rispetto al precedente massimo, toccato l'anno precedente. Nel 2013 si contano circa 3mila procedure concorsuali non fallimentari, il massimo da oltre un decennio e il 53,8% in più rispetto all'anno precedente. Il 2013 è stato anche l'anno record delle liquidazioni volontarie: nel 2013 hanno chiuso volontariamente l'attività 94 mila aziende, il 5,6% in più rispetto all'anno precedente, con un aumento del +7% tra le 'vere' società di capitale, quelle che hanno depositato almeno un bilancio valido nel triennio precedente alla liquidazione. Anche dal punto di vista geografico, la crescita dei fallimenti non ha risparmiato alcuna area del paese, con tassi di crescita ovunque più elevati rispetto a quelli registrati nel 2012. Il Nord Est fa registrare una decisa inversione di tendenza: nel 2012 il numero di procedure era diminuito del 3,6% sull’anno precedente, mentre nel 2013 si osserva un incremento del 19,7%, dovuto alla forte accelerazione osservata in Emilia Romagna (+25,4%) e in Trentino Alto Adige (+21,7%), e all’incremento a tassi a due cifre in Veneto (+16,1%) e in Friuli (+14,4%). L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, è stato pari al 3,0%, stabile rispetto all’anno precedente. L’avanzo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è stato pari, in rapporto al Pil, al 2,2% (era 2,5% nel 2012). Il rapporto debito pubblico su PIL è ulteriormente peggiorato dal 127% del 2012 al 132,6% del 2013. Il debito pubblico a fine 2013 era pari a 2.068.948 milioni di euro. L’inflazione, misurata dalla variazione annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo, è gradualmente scesa allo 0,7 per cento in dicembre sia per effetto della decelerazione dei prezzi dei prodotti energetici, che di quelli associati alle componenti meno volatili (“core”) mentre sono risultati relativamente stabili o in recupero quelli dei generi alimentari. La politica monetaria della BCE e l’andamento del sistema bancario dell’area Euro. Il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto i tassi ufficiali a maggio e novembre del 2013, portandoli complessivamente allo 0,0 (tasso depositi overnight presso l’Eurosistema), allo 0,25 (tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali) e allo 0,75 per cento (tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale). Le aspettative di un ribasso ulteriore dei tassi hanno spinto i tassi euribor su livelli particolarmente contenuti nel corso del 2013 (quello a tre mesi si è attestato allo 0,22 per cento come valore medio annuo ma tornando allo 0,29 per cento come valore puntuale di fine 2013). Il Consiglio Direttivo, nella persona del suo Presidente Mario Draghi, ha più volte ricordato che la BCE è pronta a fare tutto il necessario per intervenire in favore della stabilità 21 dei mercati. Rispetto agli anni passati il mercato monetario europeo assume minor grado di tensione e di illiquidità. Sul mercato si sono ripetutamente aperte riflessioni circa l’adozione di tassi negativi sui depositi presso BCE: un segnale di evidente attenzione del mercato verso rischi deflazionistici. L’offerta di moneta, permane ampia, anche se gli acquisti di titoli di Stato effettuati da BCE rappresentano solo il 3% del PIL dell’eurozona, contro il 10% della Federal Reserve e il 25% della bank of England. Il Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve ha avviato un percorso di rientro dal piano di acquisto di titoli del Tesoro a più lungo termine originalmente pari a 85 miliardi di dollari e portato prima a 75 miliardi (dicembre 2013) e poi a 65 miliardi (gennaio 2014). Inoltre, è stato mantenuto invariato entro un intervallo compreso fra zero e 0,25 per cento l’obiettivo per il tasso ufficiale sui Federal Funds, specificando che saranno giustificati valori eccezionalmente bassi dello stesso almeno fino a quando la disoccupazione si manterrà al di sopra del 6,5 per cento (attualmente è al 6,7 per cento) e l’inflazione a uno-due anni non sarà prevista superiore al 2,5 per cento (attualmente è all’1,7 per cento). L’economia trentina Nel 2012 il Prodotto Interno Lordo provinciale è risultato pari a 16.296 milioni di Euro a prezzi correnti. Dopo la leggera ripresa registrata nel 2011, per effetto del perdurare della pesante crisi economica nazionale e internazionale, nel 2012 il PIL trentino risulta in contrazione rispetto all’anno precedente del 2,0% in termini reali. Il Prodotto Interno Lordo per abitante è risultato pari a circa 31 mila Euro a prezzi correnti, in flessione rispetto al 2011 sia a prezzi correnti che a prezzi costanti. Come per l’Italia nel suo complesso, alla base di questa contrazione vi è un calo significativo della domanda interna. In particolare, i consumi interni dei residenti sono diminuiti del 3,0%, mentre gli investimenti sono calati del 8,9%. La forte contrazione della domanda provinciale si è riverberata sulla produzione di tutti i settori, provocando una generalizzata caduta del valore aggiunto (2012) dei comparti produttivi. Colpite in modo particolare sono state le costruzioni, con un calo reale del 12,9%. Un significativo decremento è stato sperimentato anche dal comparto agricolo (-6,4%), mentre diminuzioni più contenute hanno riguardato l’industria e i settori del terziario, specie i servizi non market. Il rallentamento dei livelli produttivi del 2012 emerge in modo evidente anche dai consumi di energia elettrica. Nel corso del 2012 i consumi di energia elettrica sono risultati pari a 2.968 GWh, in contrazione (-5,4%) rispetto all’anno precedente (consumi domestici -3,8%, consumi dei settori produttivi -5,9%). La fase congiunturale sfavorevole che aveva caratterizzato il 2012 si è estesa alla prima metà del 2013: i consumi finali delle famiglie erano stimati in contrazione del 1,5% e gli investimenti fissi lordi del 3,5%. Purtuttavia, nel IV trimestre 2013, secondo l’ultima indagine della Camera di 22 Commercio, la prolungata fase congiunturale negativa iniziata negli ultimi mesi del 2011 e proseguita sino alla prima parte del 2013 sembra lasciare spazio a una debole inversione di tendenza in senso positivo: Da dati campionari, si registra che il fatturato complessivo dei settori realizzato dalle imprese aumenta nel quarto trimestre 2013 del 2,7% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La domanda interna evidenzia finalmente segni di vivacità, con una crescita del 3,8% per quella nazionale e del 3% per la domanda locale. L’occupazione prosegue invece il suo andamento negativo, con gli addetti che diminuiscono su base annua dello 0,3%. La contrazione risulta, però, meno marcata rispetto ai trimestri della prima metà dell’anno e parrebbe indicativa di una tendenza al miglioramento che potrebbe consolidarsi nei prossimi mesi, se i risultati economici delle imprese confermassero il trend in ripresa. La ripresa sta interessando in particolare il settore dei servizi alle imprese (+11,3% il fatturato, +4% l’occupazione), ma segnali positivi arrivano anche nelle costruzioni, nei trasporti e nel commercio al dettaglio. 3 La dinamica dell’economia trentina nei vari settori Industria manifatturiera Il quadro congiunturale del comparto manifatturiero nel primo semestre del 2013 è rimasto complessivamente debole, pur in presenza di alcuni segnali di ripresa. Nella prima metà del 2013, l’industria manifatturiera ha risentito della contrazione della domanda interna, però nel secondo e nel terzo trimestre le esportazioni hanno ripreso a crescere. Nel IV trimestre 2013 il comparto manifatturiero industriale aumenta il fatturato su base annua dell’1,0%. Si tratta della seconda, seppur timida, variazione positiva dopo un anno di contrazione dei ricavi delle vendite. Il risultato è determinato da un deciso aumento della domanda nazionale, mentre sia la domanda locale che le vendite estere sono in diminuzione. La variazione occupazionale tendenziale si attesta su valori di poco superiori allo zero (+0,3%). Decisamente interessante risulta invece l’andamento degli ordinativi (+8,8%), che fa ipotizzare una ripresa dell’attività industriale per i primi mesi del 2014. Le imprese che evidenziano un andamento decisamente positivo sono quelle che operano nel manifatturiero alimentare mentre registrano un calo del fatturato le industrie operanti nella metallurgia e nella meccanica Scambi con l’estero Dopo il consistente rallentamento registrato nel 2012, nel primo semestre del 2013 le esportazioni a prezzi correnti si sono contratte dell’1,4 per cento, in 3 Estratto da “Rapporto sulla situazione economica e sociale del Trentino” edizione 2013; www.statweb.provincia.tn.it Movimento turistico (periodi vari) e Comunicazioni prezzi (periodi vari); www.tn.camcom.it Note sulla situazione economica in provincia di Trento (periodi vari); www.cgil.tn.it, Cassa integrazione, mobilità e disoccupazione su dati dell’Agenzia del Lavoro; www.inps.it/ Osservatori statistici, Cassa Integrazione Guadagni. www.infocamere.it Movimprese Anno 2013. 23 ragione di una sensibile flessione nel primo trimestre cui ha fatto seguito una moderata ripresa nel secondo. Il calo delle esportazioni ha interessato i maggiori comparti di specializzazione, tra cui macchinari e apparecchi, mezzi di trasporto e prodotti chimici; analizzando la destinazione delle vendite, la flessione ha riguardato soprattutto l’area dell’euro (-5,0 per cento). Costruzioni e mercato immobiliare Dopo 2 trimestri ancora negativi, nel terzo e quarto trimestre del 2013 si scorgono i primi segnali positivi: il fatturato delle costruzioni aumenta decisamente dell’8,7%, il valore della produzione mostra una crescita altrettanto interessante (+7,3%), il dato sugli ordinativi (+5,0%) alimenta un certo ottimismo anche per i prossimi mesi. L'esito positivo del comparto è sostenuto dalla domanda locale e dalla domanda nazionale; ciò sembra indicare che la manovra pubblica di sostegno messa in atto dalla Provincia nei primi mesi del 2013 e lo sblocco di risorse pubbliche per gli investimenti in infrastrutture abbiano prodotto i loro effetti. Nonostante i buoni esiti evidenziati dalle imprese esaminate nell’indagine non va comunque dimenticata la grave crisi strutturale che ha caratterizzato il settore negli ultimi tre anni e i cui effetti sono ben visibili nei dati sull’occupazione che diminuisce su base tendenziale del 5,0%. Distribuzione all’ingrosso e al dettaglio Secondo la Camera di commercio della provincia di Trento il fatturato del commercio all’ingrosso, che era aumentato del 2,9 per cento nel primo trimestre del 2013, si è contratto dell’1,6 per cento nel secondo ed è di nuovo in calo nel quarto trimestre; tale riduzione appare principalmente legata a un calo dei ricavi dell’ingrosso non alimentare. Le vendite del commercio al dettaglio si sono invece stabilizzate: dopo una nuova flessione dell’1,7 per cento nel primo trimestre, il fatturato ha smesso di calare nel secondo. Il quarto trimestre dell’anno segna un ben +6,4%. In questa fase incidono sensibilmente il risultato complessivo delle concessionarie, mentre il commercio al minuto non alimentare (esclusi gli autoveicoli) evidenzia una diminuzione del fatturato su base tendenziale pari allo 0,7%; leggermente positivo il risultato del dettaglio alimentare (+1,6%). Il commercio al dettaglio della cooperazione di consumo Le vendite complessive delle 76 Famiglie Cooperative trentine e dei punti vendita di Sait nel 2013 sono state pari a 438,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l'anno precedente (-0,03%). Dal punto di vista territoriale emerge un andamento in calo delle vendite specialmente nella parte centro-meridionale dei Trentino e in particolar modo in Alta Valsugana(-3,2%), Valsugana, Giudicarie (-1,9%), Val di Cembra, Val d’Adige e Vallagarina (-1,3%). Le zone turistiche evidenziano invece una tenden24 za in crescita, in particolare in Primiero(+2,6%), Val di Sole(+2,5%), Val di Fassa e Val di Non (+1,7%). Analizzando le vendite per classe di superficie solo le grandi strutture di vendita con superfici superiori ai 300 m2 mostrano un leggero incremento rispetto al 2012 (+1,05%). Se si aggregano invece per classi di fatturato, le Famiglie Cooperative che mostrano un trend positivo sono quelle mediamente strutturate (500 mila-3 milioni €) (+1,7%) e le grandi (con fatturato netto Iva superiore ai 10 milioni di €). Le cooperative poco dimensionate (con fatturato inferiore a 500mila €) invece presentano un calo del 1,4% e quelle tra i 3 i 10 milioni di € dello 0,6%. Le vendite in promozione si sono stabilizzate intorno al 22,6% del totale (-1% la variazione su 2012) ma sono incrementate quelle rivolte esclusivamente ai Soci (attraverso la Carta in Cooperazione) al fine di fidelizzare la base sociale in questa fase di crisi congiunturale e di aumento della concorrenza locale. Dai primi bilanci delle cooperative delle zone turistiche è emerso infine un calo anche dei margini lordi principalmente dovuti a un incremento dei costi non controllabili quali imposte, Imu e smaltimento rifiuti. Nonostante ciò le Famiglie Cooperative stanno continuando a investire nei punti vendita ma stanno anche iniziando a ragionare su aggregazioni che le renderebbero più forti. Andamento demografico delle imprese Anche nel 2013 e per il settimo anno consecutivo, il saldo tra iscrizioni e cancellazioni di imprese è risultato negativo e il totale delle imprese attive a fine anno è sceso a 47.408 unità, di cui 9.490 femminili. Nel 2013 le nuove iscrizioni sono state pari a 3.112, mentre le cancellazioni, comprese quelle effettuate d’ufficio, ammontano a 3.339, con un saldo negativo di 227 unità. Relativamente alle imprese artigiane, nel 2013 le nuove imprese sono risultate 868, le cancellazioni invece 1.044. Il saldo dei due movimenti (iscrizioni e cancellazioni) risulta quindi negativo per 176 unità, portando il numero delle imprese attive a 13.227. Al 30 giugno 2013 gli esercizi commerciali in provincia di Trento sono risultati 8.362, per 868.485 mq di superficie di vendita. Rispetto a giugno 2012 gli esercizi commerciali della provincia hanno registrato un lieve incremento. Un segnale positivo è la crescita delle imprese femminili; solo nel quarto trimestre 2013 sono state 187 le nuove imprese nate per iniziativa di donne iscritte al registro delle imprese. Le imprese femminili operanti in provincia sono principalmente attive nel commercio, nell’agricoltura e nel turismo. Donne e giovani sono le due categorie sociali che, sia a livello nazionale che locale, ancora non riescono ad apportare al mondo economico il loro contributo produttivo nella misura di cui sono potenzialmente portatrici. I recenti studi statistici diffusi da enti pubblici ed agenzia del lavoro ci dicono che, nei prossimi anni, le prospettive di lavoro verranno sempre meno dall’occupazione come lavoratore dipendente e sempre più dall’autoimpiego. La nostra amministrazione provinciale già dal 2011 ha fortemente incrementa25 to gli aiuti per le nuove iniziative imprenditoriali avviate da donne e giovani. Dopo un avvio in sordina nel 2013, le domande presentate agli uffici provinciali hanno visto un notevole incremento, cosa che ha colto di sorpresa gli stessi dirigenti provinciali, costringendoli a rinforzare le strutture incaricate della verifica della documentazione. Questo è un segnale sicuramente positivo che, se da una parte deve spronare tutti i soggetti deputati al sostegno dell’imprenditoria a proseguire nei loro sforzi, dall’altra, può essere lo sprone per tante altre donne e tanti altri giovani ad iniziare una propria attività imprenditoriale. Protesti e fallimenti I titoli di credito (cambiali, tratte ed assegni bancari) protestati nel primi tre trimestri 2013 sono stati 1.979, per un ammontare complessivo di quasi 7 milioni di euro. Rispetto all’analogo periodo del 2012, si è riscontrato una contrazione nel numero del 12,9% ma un aumento del 19,2% nell’ammontare del valore complessivamente protestato. Sul fronte dei fallimenti dichiarati ai Tribunali di Trento e Rovereto la situazione si conferma molto difficile (con 76 casi a settembre 2013), oltre il dato registrato a dicembre 2012 (con 69 casi). Per quanto riguarda i settori economici: 29 dichiarazioni di fallimento hanno interessato l’industria, 18 il commercio e le altre attività del settore terziario. Il turismo Nel comparto dei servizi, il turismo rappresenta per l’economia trentina un fenomeno di assoluta rilevanza. Nel 2012-2013 il movimento turistico ha risentito della difficile situazione economica nazionale che ha causato una riduzione dei flussi di turisti italiani a cui non è corrisposto un aumento dei turisti stranieri che negli anni passati avevano fornito un contributo positivo. Nonostante la contrazione del flusso di turisti italiani, risulta comunque positiva la capacità di attrarre consumi turistici, calcolata attraverso il rapporto tra le presenze annuali e la popolazione residente. La stagione invernale (novembre 2012 - aprile 2013), che si era aperta con una dinamica positiva nel primo bimestre, ha chiuso in flessione. In Trentino, i pernottamenti si sono contratti dello 0,6 per cento. La stagione estiva 2013 per il complesso delle strutture ricettive fa segnare un incremento rispetto all’estate 2012 in termini di arrivi (+1,2%) e una sostanziale tenuta in termini di presenze (-0,3%). La componente straniera è in buona tenuta e quella italiana in sofferenza. L’agricoltura Le mele L’annata 2013 è stata caratterizzata da forti infezioni di ticchiolatura sul melo in tutte le zone del Trentino, inoltre l'incidenza della grandine in alcune aree 26 del Trentino Alto Adige ha contribuito ad aumentare il quantitativo di mele destinate alla trasformazione industriale. Il volume totale di mele prodotte in Italia nel 2013 si stima in 2.107.166 tonnellate, in crescita dell’8,7% rispetto alla stagione 2012 (1.939.014 ton.). La qualità organolettica delle mele immagazzinate è definita eccellente ed i frutti sono stati conferiti regolarmente ed in condizioni ottimali per la conservazione, pertanto la stagione commerciale si sta stabilizzando ad un buon livello, in linea con quanto atteso e si preannuncia ragionevolmente positiva per i frutti di calibro superiore, con qualche tensione maggiore per il mercato delle mele di calibro medio o piccolo. La produzione delle mele 2013 in Trentino (446.000 tonnellate circa) è risulatta in calo dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda il Consorzio Melinda, la quantità di prodotto commerciale conferita nell’autunno 2013 (300.877 di tonnellate) risulta in calo, pari a 6,2% circa rispetto a quella del 2012 mentre la quantità totale è quasi identica, a causa di un fortissimo incremento del conferimento della merce ad uso industriale (+79% rispetto al 2012), in conseguenza della presenza di danni da ticchiolatura, di rugginosità sui frutti e soprattutto di frutti sotto misura. Rispetto al 2012, per quanto riguarda le 3 varietà DOP, Golden evidenzia una considerevole riduzione (-14,4%); mentre sia Red (+44,1) che Renetta (+27,1%) hanno messo a segno incrementi importanti. La produzione di Gala registra una modesta flessione (-4%) rispetto al 2012 mentre per Fuji si osserva un incremento del +8,3%. Nel complesso, la produzione commerciale 2013 è comunque la quarta più elevata di sempre e risulta di poco inferiore a quella del 2010 e superiore (+11%) a quella media del decennio precedente. I prezzi realizzati nella campagna 2012-2013 risultano in crescita per tutte le varietà • Golden: 0,726€/Kg (0,521 nel 11-12; 0,647 nel 10-11); • Red: 0,827€/Kg (0,596 nel 11-12; 0,700 nel 10-11); • Renetta: 0,892€/Kg (0,680 nel 11-12; 0,671 nel 10-11); • Gala: 0,832€/Kg (0,615 nel 11-12; 0,712 nel 10-1); • Fuji: 0,890€/Kg (0,681 nel 11-12; 0,761 nel 10-11). Il fatturato 2013 del consorzio Melinda è pari a 280,5 milioni di euro con una crescita annua del 24,8%, mentre il valore liquidato alle 16 cooperative pari a 201,4 milioni di euro, risulta in crescita del 30% rispetto all’anno precedente. L’uva Nonostante le condizioni climatiche non siano state favorevoli per la vite e abbiano posticipato la vendemmia, da un punto di vista quantitativo si può affermare che la vendemmia 2013 è stata abbondante e le uve conferite hanno presentato una gradazione zuccherina leggermente inferiore rispetto alle annate precedenti. I 10.500 ettari di terreno vitato del Trentino hanno prodotto nella vendemmia 2013 complessivamente 1.366.000 quintali di uva. L'incremento rispetto al 2012 27 è stato del 29%. I dati sono stati elaborati dal Consorzio Vini del Trentino che rappresenta 123 cantine socie, la quasi totalità della produzione viticola della provincia. Decisamente più favorite le varietà a bacca bianca (+34%) rispetto a quelle a bacca nera (+15%). I bilanci delle cantine sociali del 2013, relativi alla commercializzazione del prodotto 2012, rivelano un rallentamento nella crescita del fatturato, pari a +1,7% rispetto +3,5% dell’esercizio precedente. Il fatturato complessivo ammonta a 391 milioni di euro. Il settore zootecnico e il lattiero-caseario In Provincia di Trento la superficie agricola disponibile per l’allevamento del bestiame è di circa 63.000 ha di cui 23.500 ha di prati permanenti e arativi (coltivazione mais da foraggio), 39.500 ha di pascoli di alta montagna. Le aziende che allevano bovini sono complessivamente circa 1.400 delle quali ancora il 45% ha una consistenza inferiore ai 10 capi e solo il 19% superiore ai 50. I capi bovini allevati sono circa 45.500. Il settore zootecnico è stabile da circa 10 anni per quanto riguarda il numero di capi allevati mentre continua un fisiologico trend negativo relativamente al numero di aziende. Il fenomeno è dovuto alla chiusura costante di piccole e piccolissime aziende gestite per lo più da persone anziane. Nonostante questo si rileva che in zootecnia c’è un buon ricambio generazionale con diversi giovani, molti dei quali diplomati e qualcuno anche laureato, che subentrano nella conduzione dell’azienda di famiglia. Questo fenomeno si evidenzia dal costante incremento del numero di studenti presso l’Istituto Agrario di S.Michele in particolare di coloro che frequentano i corsi per zootecnici. Altro motivo che fa avvicinare molti giovani al settore dell’allevamento è legato alla crisi dei settori artigianale ed industriale per cui chi ha una attività in proprio ha maggiore propensione a fermarsi rispetto a quanto avveniva qualche anno fa. E’ in ripresa l’utilizzo delle malghe, anche quelle per vacche da latte, e questo lascia ben sperare per il mantenimento paesaggistico e territoriale delle ampie aree a pascolo delle nostre montagne. Relativamente agli andamenti economici il 2013 è stato un anno sostanzialmente positivo per quanto riguarda le quotazioni di bestiame, latte ed un pò meno per la carne. E’ invece continuato l’incremento dei costi di produzione già registrato nel 2012. Le voci di spesa che hanno registrato gli incrementi più significativi sono i mangimi, il fieno, i carburanti (in particolare è diminuito l’intervento pubblico sui carburanti agricoli) e l’energia. Sintetizzando si può dire che i maggiori costi hanno annullato i benefici derivanti dall’incremento dei prezzi di vendita delle produzioni. Nel dettaglio si registrano quotazioni medie interessanti per le varie attività di commercializzazione del bestiame (animali da riproduzione, i vitelli scolostrati, vacche da macello ed anche vitelloni all’ingrasso) anche se verso l’autunno si è avuta una leggera flessione generalizzata. La carne ha goduto anche della positiva immagine creatasi grazie al “progetto di valorizzazione della carne Trentina” e della sua promozione attraverso il Punto Vendita gestito a Trento dalla Federazione Allevatori. 28 La produzione di latte in provincia di Trento è realizzata da circa 900 allevatori, si aggira sui 140 milioni di litri ed il 95% viene conferita a 17 caseifici cooperativi che aderiscono al consorzio Trentingrana CONCAST s.c.a. Al Consorzio Trentingrana CON.CA.S.T s.c.a fanno capo le due linee di prodotto Trentingrana e Formaggi Trentini. Circa il 50% del latte trentino è destinato alla produzione di Trentingrana, mentre la restante parte è impiegata per la produzione di latte alimentare, yogurt, mozzarella e altri formaggi locali quali il Puzzone di Moena, la Spressa delle Giudicarie, il Casolet della Valle di Sole, il Vezzena e la Tosela del Primiero. Il Re dei formaggi locali rimane però il Trentingrana, uno dei più prestigiosi e nutrienti prodotti da grattugia e da tavola. Il Trentingrana si ottiene lavorando insieme semplici ingredienti assolutamente naturali come latte di montagna, sale e caglio. Per quanto riguarda il settore lattiero-caseario i bilanci sono stati positivi sia per il comparto del Trentingrana al quale aderiscono i caseifici delle valli di Non, Sole, Fiemme, Fassa e Primiero, sia per chi ha conferito alla Latte Trento. I bilanci dei caseifici non sono ancora chiusi ma le previsioni indicano una sostanziale tenuta delle quotazioni per il “latte a grana” intorno ai 0,60 – 0,62 euro/litro ed un leggero aumento per il “latte alimentare” che dovrebbe assestarsi intorno a 0,50 – 0,52 euro/litro. L'economia locale Agricoltura Dal punto di vista quantitativo il conferimento 2013 è stato caratterizzato da un decremento per la zona di competenza Co.f.a.v., in analogia ad altre zone produttive del distretto melicolo Trentino –Alto Adige con il quale l’Organizzazione di Produttori di riferimento "La Trentina" ha già da anni intrecciato interessi commerciali ed economici. Anche il fattore qualitativo ha determinato una ulteriore negatività in tutto il distretto per la presenza massiccia di pezzature medio-piccole per tutte le varietà. Tale fattore influisce senz’altro sulla realtà economico-commerciale con un’ offerta elevata di tale tipologia di prodotto, creando momenti di tensione relativamente a volumi movimentati ed ai relativi prezzi. Le sinergie messe in atto all’interno della nostra O.P. La Trentina in campo commerciale permettono di non subire completamente tali situazioni avverse ma di essere presenti dignitosamente sia in campo nazionale che estero con il marchio "La Trentina”. Gli esperti della Fondazione mach di San Michele all'Adige hanno condotto un monitoraggio nei frutteti dell'Alta Valsugana e della Vigolana per quanto riguarda il fenomeno dei "scopazzi del melo". Le aziende agricole, con la consulenza dei tecnici Cofav, stanno estirpando le piante colpite dal batterio sostituendole con piante nuove. Nel corso del 2013 si sono conclusi i lavori di ammodernamento della palazzina uffici e servizi. Il complesso è ora dotato di spazi idonei, razionali, con loca29 li per uffici, sale riunioni ampie e confortevoli. La struttura è provvista di moderni sistemi informatici oltre che impianti di gestione e controllo di ultima generazione che permettono il controllo ed il monitoraggio di tutta la struttura in tempo reale, anche a distanza. Di seguito esponiamo i dati che hanno caratterizzato il conferimento 2013 (dati in quintali): CO.F.A.V. RENETTA CANADA OND.70+ RENETTA CANADA 70+ FUJI F.T.70+ FUJI OND.70+ FUJI 65+BIO FUJI 70+ GALA F.T.65+ GALA OND. 65+ GALA 60+ BIO GALA 60/65 GALA 65+ GIALLE INDUST. GOLDEN D.PUREA BIO GOLDEN F.PROT.65+ GOLDEN F.PROT.70+ GOLDEN D.FUORI T.65+ GOLDEN D.GR.65+COL. GOLDEN D.OND65+COL. GOLDEN D.OND70+COL. GOLDEN D.65+COL. GOLDEN D.65+BIO GOLDEN D.70+COL. GRANNY SMITH 65+ IDARED 70+ CRIPPS PINK 65+ DALLAGO OND.70+ DALLAGO 70+ OZARK GOLD 70+ MELE "DA PELARE" 30 0 43.664 0 0 0 472.270 980 29.900 0 52.610 1.921.950 1.848.274 0 0 0 47.090 0 113.720 93.270 4.952.350 0 4.815.346 135.020 9.280 60 12.610 608.600 0 561.330 SUSA' 5.012 35.292 11.000 7.480 10.380 193.820 200 19.500 1.680 25.650 35 6.660 724.880 2.760 13.720 20.660 6.040 1.520 106.400 168.140 884.080 7.460 958.520 12.540 0 0 0 61.670 4.800 39.980 TOTALE 5.012 78.956 11.000 7.480 10.380 666.090 1.180 49.400 1.680 78.260 2.278.610 2.573.154 2.760 13.720 20.660 53.130 1.520 220.120 261.410 5.836.430 7.460 5.773.866 147.560 9.280 60 12.610 670.270 4.800 601.310 RED D.OND.65+ RED D.65+ ROSSE INDUSTRIA BIO ROSSE INDUSTRIA STAYMAN W.OND. 70+ STAYMAN WINESAP 70+ BUONA LUIGIA 55+ PERE INDUSTRIALI PERE KAISER ALEX 60+ PERE WILLIAM CASCOLO PERE WILLIAM INDUSTRIA Tot. CO.F.A.V. 0 1.143.080 0 1.063.800 42.770 182.790 0 824 5.654 1.478 95.878 18.016.388 10.360 466.740 6.900 284.740 0 0 268 4.108 2.284 0 48.474 4.502.718 10.360 1.609.820 6.900 1.348.540 42.770 182.790 268 4.932 7.938 1.478 144.352 22.519.106 Il Consorzio di Miglioramento Fondiario di Caldonazzo ha terminato i lavori di trasformazione dell’impianto irriguo da pioggia a goccia,su tutta la piana di Caldonazzo e Calceranica. Da quest'anno si potranno vedere i benefici per le piante, per le pratiche colturali, nonchè il risparmio nel consumo di acqua e di energia elettrica. Nel corso del 2013 il Consorzio di Miglioramento Fondiario dell'Altopiano della Vigolana si è impegnato nell'esecuzione di un nuovo impianto irriguo sul C.C. di Bosentino e la trasformazione da pioggia a goccia, ove le colture lo hanno permesso, sul territorio di Vigolo Vattaro. Tale lavoro, finanziato dalla Pat al 80% ed il rimanente a carico dei consorziati, oltre permettere la razionalizzazione ed un minor consumo di acqua e consente anche un minor utilizzo di energia elettrica; potrà inoltre essere un'opportunità per la coltivazione di terreni finora svantaggiati perchè non serviti dall'irrigazione. Si prevede che i lavori termineranno nel corso del corrente anno. Commercio Il 2013 è stato un anno molto difficile per il commercio al dettaglio, con un conseguente decremento delle vendite, così come si preannuncia - da questi primi mesi ed in modo più accentuato - il 2014. Da parte dei consumatori vi è una ricerca a volte esasperata delle promozioni, che ha messo in seria difficoltà i piccoli negozi di vicinato, per la cui permanenza è fondamentale una frequentazione continua da parte di chi si trova sul territorio. I clienti acquistano con maggior consapevolezza e più attenzione agli sprechi. A livello generale si assiste all'aumento del numero degli scontrini ed alla diminuzione del valore unitario - il cliente acquista poco e tutti i giorni. Tutti gli esercizi commerciali hanno inoltre subito il calo delle vendite dovuto alla partenza ritardata della stagione turistica estiva dovuta alle cattive condizioni climatiche protrattesi fino a estate inoltrata. 31 Nella tabella seguente sono riportati gli esercizi commerciali della nostra zona, raggruppati per attività, che sono rimasti numericamente invariati rispetto all'anno precedente. Caldonazzo Calceranica Bosentino Alimentari Abbigliamento Panificio Utensili Macelleria Fioreria Tabacchi Farmacia Parrucchiere Bar-ristoranti Altri 4 6 2 4 1 2 2 1 6 19 11 1 1 1 1 1 2 15 4 1 1 2 1 Vigolo Vattaro Vattaro Centa SN Luserna 2 2 1 1 1 1 2 9 1 8 3 2 1 2 1 1 3 7 9 1 9 Artigianato L’anno 2013 non rileva grandi variazioni nell’andamento economico del settore dell’artigianato rispetto all’anno precedente. Permane una situazione di stagnazione economica e diversi settori risentono dell’andamento irregolare delle commesse. Il numero delle imprese si mantiene stabile con un leggero calo pari allo 0,7% (1360 imprese nel 2012 - 1351 nel 2013) ed anche i livelli occupazionali si mantengono stabili anche grazie all’intervento degli ammortizzatori sociali. Ancora critica la situazione nel settore dell’edilizia con la sola eccezione degli interventi di manutenzione straordinaria sugli edifici abitativi, stimolati dalla possibilità di detrazione fiscale, che hanno dato qualche risultato positivo nel secondo semestre. Male anche il settore degli appalti pubblici dove ai soliti problemi di ribassi ed affollamento di partecipanti si è aggiunta la riduzione di spesa e di disponibilità finanziaria data dal cosiddetto “patto di stabilità”. Pesante il calo degli investimenti mobiliari ed immobiliari da parte delle aziende artigiane che in molti casi non possono più contare sui contributi provinciali a seguito delle modifiche alla L.P. 6/99 introdotte dal 2013. Non migliora la situazione finanziaria di molte imprese che incassano con difficoltà o sono coinvolte in procedure concorsuali quali concordati ed altro. Sempre critica la situazione dell’autotrasporto di merci sia nazionale che internazionale dove la concorrenza è insostenibile. Tengono i trasporti di breve raggio con camion frigo, per settori particolari e nicchie di mercato 32 Le poche attività produttive che lavorano con l’estero direttamente o in subfornitura si dichiarano abbastanza soddisfatte dell’andamento degli ordinativi. Stabile rispetto al 2012 il settore dei servizi alla persona, dei servizi di manutenzione, riparazione e dei servizi in genere. Turismo Per l’anno 2013 i dati statistici totali relativi al comparto turistico in Alta Valsugana hanno registrato un decremento degli arrivi (-3,61%) così come delle presenze (-2,13%), con un leggerissimo aumento della permanenza media (da 5.7 a 5.8 giorni). In dettaglio, il settore alberghiero è quello che ha sofferto maggiormente registrando un decremento negli arrivi del -6,64%, e delle presenze del -7,18 %, con una leggero aumento della permanenza media da 3.8 a 3.9 giorni. In evidenza il mercato straniero che, seppure con arrivi in flessione del -1.54% rispetto al 2012 (ma in aumento del 1,94% rispetto al 2011) fa registrare un + 3,56% nelle presenze (+5.387 circa presenze rispetto al 2012 e + 12.457 rispetto al 2011). Il mercato italiano ha invece fatto registrare un -9,7% per quanto riguarda gli arrivi e un -13,7% per le presenze. Anche nei campeggi si è registra una tendenza negativa, seppur leggera, negli arrivi (-0,98%), mentre si è riscontrato un leggero aumento nelle presenze (+0,52%); la permanenza media è leggermente aumentata da 7.5 giorni a 7.6. Anche in questo comparto il mercato italiano ha sofferto notevolmente gli arrivi registrano un -8,13% così come le presenze che hanno perso un 19,63%. Il mercato straniero ha retto con un +1.49% degli arrivi ed un +5,77% di presenze (+21.874 pernottamenti rispetto al 2012). Altri esercizi complementari B&B, Affittacamere, Agritur e Case per Ferie hanno registrato un dato positivo sia negli arrivi (+5,0%) che nelle presenze (+10,3%). Si registra un aumento notevole di arrivi (+14.9%)per quanto riguarda il mercato estero e (+16,2%) di presenze con una permanenza media in aumento da 11 a 12 giorni. In questo caso Il mercato italiano rileva un incremento negli arrivi del 1,8% e nelle presenze del 5,8%, con una permanenza media in leggero aumento dai 4,5 ai 5 giorni. Alloggi privati e seconde case hanno fatto registrare una flessione degli arrivi del -3,11% e del -2,10% per quanto riguardano le presenze, anch’esso dovuto alle problematiche del mercato Italia. Malgrado la crisi del momento, il mercato ed i vari comparti stanno reggendo grazie al mercato degli ospiti stranieri che è in continuo seppur leggero aumento. Infatti, i dati confrontati con il 2011 registrano comunque nel complesso un andamento positivo negli arrivi (+6,77) e nelle presenze (+ 3,17). L'Azienda per il Turismo - APT Valsugana ci fornisce i seguenti dettagli: 33 FLUSSI 2012 2012 Tipologia struttura Esercizio alberghiero Agritur, B&B, Campeggi Alloggi privati (statistica) Seconde case (statistica) Totale Calceranica al Lago Esercizio alberghiero Agritur, B&B, Campeggi Alloggi privati (statistica) Seconde case (statistica) ESTERO Arrivi Presenze 2.195 7.013 15.567 123.323 3.917 32.357 3.157 21.217 24.836 183.910 1.945 5.893 9.650 89.740 2.010 13.005 2.612 12.091 ITALIA Arrivi Presenze 1.162 3.256 5.631 39.054 3.845 24.951 6.561 47.116 17.199 114.377 4.467 11.081 2.251 10.074 4.058 28.117 5.373 33.630 Totale Arrivi Presenze 3.357 10.269 21.198 162.377 7.762 57.308 9.718 68.333 42.035 298.287 6.412 16.974 11.901 99.814 6.068 41.122 7.985 45.721 ESTERO Arrivi Presenze 2.382 7.555 15.241 125.181 3.011 26.833 3.055 20.692 23.689 180.261 1.874 5.734 10.0 51 101.179 1.832 10.996 2.577 11.682 16.334 129.591 ITALIA Arrivi Presenze 1.148 3.296 5.445 38.244 4.242 27.946 6.357 45.564 17.192 115.050 3.426 8.323 1.867 9.444 3.951 27.899 5.251 33.505 14.495 79.171 Totale Arrivi Presenze 3.530 10.851 20.686 163.425 7.253 54.779 9.412 66.256 40.881 295.311 5.300 14.057 11.918 110.623 5.783 38.895 7.828 45.187 30.829 208.762 FLUSSI 2013 2013 Tipologia struttura Esercizio alberghiero Agritur, B&B, Campeggi Alloggi privati (statistica) Seconde case (statistica) Totale Calceranica al Lago Esercizio alberghiero Agritur, B&B, Campeggi Alloggi privati (statistica) Seconde case (statistica) Totale Caldonazzo Il Consorzio Turistico della Vigolana, particolarmente attivo nella promozione e valorizzazione del territorio tramite numerose iniziative culturali e sportive, rileva che nel 2013 le presenze turistiche sull'Altopiano della Vigolana sono state 73.678 (71.488 nel 2012) a fronte di 11.579 arrivi (10.955 nel 2012). Il mercato creditizio provinciale nel 2013 A settembre 2013 le banche con sede amministrativa in provincia di Trento erano 46, in calo di 3 unità rispetto all’anno precedente (-2 Casse Rurali incorporate -1 SPA). Il numero degli sportelli bancari ammontava a 537 unità, 8 in meno rispetto a dicembre 2012 ma 14 in meno rispetto a dicembre 2011. I comuni serviti da banche erano 187. Il numero di abitanti per sportello bancario è pari a 988, contro una media italiana che è di 1.869 abitanti per sportello. Se aggiungiamo anche gli sportelli postali, il numero di abitanti per sportello bancario e postale in Provincia di Trento scende a 690. A livello nazionale il numero degli sportelli bancari attivi a settembre 2013 era di 31.942, in calo di 939 unità rispetto a dicembre 2012. 34 Risultanze delle Casse Rurali Trentine al 31/12/2013 VOLUMI DI INTERMEDIAZIONE ESERCIZI 2012-2013 (in milioni di euro) CASSE RURALI TRENTINE Var. 20122013 Var. % 20122013 43 372 13.145 0 -6 356 0,0% -1,6% 2,78% 3.407 1.127 2.281 16.197 26,6% 33,1% 3.457 1.281 2.176 16.602 26,3% 37,0% 49 154 -104 405 1,45% 13,66% -4,58% 2,50% 12.170 860 406 13.437 11.861 824 387 13.072 -310 -36 -19 -365 -2,5% -4,2% -4,7% -2,7% 28.367 28.462 96 0,3% 1.788 555 95,16% 4,56% 2.302 622 2.924 124.076 1.802 835 90,23% 7,04% 2.299 661 2.960 125.148 14 280 0,8% 50,3% -3 39 36 1.072 -0,1% 6,3% 1,2% 0,9% 2012 2013 N. casse Sportelli Raccolta diretta 43 378 12.789 Raccolta indiretta (titoli in ammin. e risparmio gestito) di cui risparmio gestito di cui titoli in amministrazione Raccolta complessiva raccolta indiretta/raccolta diretta risparmio gestito/raccolta indiretta Crediti alla clientela Casse Rurali - compresi cartolarizzati Crediti alla clientela - Cassa centrale Crediti alla clientela - Mediocredito (solo Trentino) Crediti alla clientela - gruppo Masse intermediate (raccolta complessiva + impieghi) solo Casse Patrimonio di vigilanza (solo Casse dato a settembre 2013) Sofferenze (solo Casse Rurali) Impieghi/Raccolta diretta Sofferenze/impieghi Dipendenti Casse Rurali Dipendenti Enti Centrali Totale dipendenti credito cooperativo Soci * Fonte: Matrice vigilanza La gestione del risparmio Il risparmio complessivamente intermediato dalle Casse Rurali trentine a fine 2013 - secondo i primi dati provvisori – ha raggiunto i 16.602 milioni di euro, di cui 13.145 milioni di raccolta diretta e 3.457 milioni raccolta indiretta al valore di mercato, comprensiva dei titoli in amministrazione e del risparmio gestito. Nel corso del 2013 la raccolta complessiva a valori di mercato delle Casse 35 Rurali trentine ha avuto un trend di crescita positivo, mediamente pari a +1,9%, chiudendo a dicembre 2013 a +2,5%. L’incremento della raccolta complessiva nel 2013 è stato sostenuto dall’andamento positivo della raccolta diretta mentre la raccolta indiretta presenta valori in forte calo specialmente nel primo semestre, in leggero miglioramento nell’ultimo trimestre fino a tornare in crescita nel mese di dicembre 2013. La raccolta diretta, dopo un trend negativo evidenziato per tutto il 2011 e gran parte del 2012 ha ripreso slancio ed è tornata a crescere ai ritmi di inizio 2010. La crescita della raccolta diretta è da attribuire principalmente ai certificati di deposito (+ 23% la var. annua), i conti e depositi sia a vista (+6,3%) che vincolati (+6%), mentre sono in calo sia i pct (-15,6%) che le obbligazioni (-4,2%). A dicembre 2013 la raccolta diretta era pari a 13.145 milioni di euro, con un flusso positivo rispetto all’anno precedente pari a 356 milioni di euro (+2,8%). Quanto alla composizione della raccolta diretta, aumenta il peso dei conti a vista (dal 42,7% del 2012 all’44,3% del 2013), di quelli vincolati (dal 11,9% del 2012 all’12,4% del 2013) e dei certificati di deposito(dall’3,1% al 3,9%), mentre si riduce il peso delle obbligazioni (dal 41,8% del 2012 al 39% del 2013). La raccolta indiretta a valori di mercato ammonta a dicembre 2013 a 3.457 milioni di euro in crescita dell’1,5% rispetto al 2012, grazie al buon incremento del risparmio gestito (+13,7%) mentre si riducono i titoli in amministrazione (-4,6%). Il risparmio gestito a dicembre 2013 ammonta a 1.281 milioni in crescita rispetto a un anno prima del 13,7%: sia i prodotti assicurativi che le gestioni patrimoniali hanno mostrato un forte incremento (complessivamente del 19,4%). I titoli in amministrazione a valori di mercato pari a 2.176 milioni risultano in calo a fine 2013 del 4,6%. Tale trend negativo è da attribuire ad una riduzione consistente di Bot, Cct e Azioni rispetto all’anno precedente. La diversa dinamica delle componenti della raccolta complessiva ha portato a una leggera riduzione del rapporto indiretta sulla diretta, dal 26,64% del 2012 al 26,3% del 2013. L’andamento dei crediti alla clientela I crediti per cassa lordi erogati dalle Casse Rurali Trentine ammontano a dicembre 2013 a 11.861 milioni di euro, in calo del 2,54% rispetto all’anno precedente, comprendendo anche la quota dei mutui cartolarizzati e le sofferenze lorde. Se aggiungiamo anche quelli erogati da Cassa centrale e da Mediocredito (solo in Trentino), il complesso dei crediti erogati dal credito cooperativo trentino sale a 13.072 milioni di euro. Anche nel 2013 è proseguita la diminuzione dello stock dei crediti erogati iniziata a partire dal secondo semestre 2012, in particolar modo verso le imprese, a causa di un minor flusso di erogazioni rispetto ai rimborsi. Le nuove erogazioni di finanziamenti oltre il breve termine hanno infatti segnato un calo annuo dell’11,6%, a fronte di un calo dei rimborsi dell’8,7%. Le nuove erogazioni del 2013 sono state pari a 1,4 miliardi di euro rispetto a 1,6 miliardi di 36 euro erogati nel 2012. Tale andamento riflette soprattutto il calo delle domande di finanziamento pervenute dalla clientela (-7,3% quelle relative al 2013 sul 2012 e addirittura -25,6% rispetto al 2011). Peraltro rimane comunque elevata l’incidenza delle domande di finanziamento accolte rispetto a quelle pervenute da parte della clientela nel corso del 2013, che è stata pari all’87,8% rispetto all’86,7% del 2012. I crediti alle famiglie consumatrici hanno mantenuto un trend negativo per tutto il 2013 (in media annua -0,5%) chiudendo a fine anno con -0,1% rispetto al 2012. I prestiti alle imprese hanno registrato una caduta più marcata (in media -3,3% con -3,9% a fine 2013), sia nei confronti degli artigiani (-2,7%) che delle imprese di capitali (-3,7%). Per quanto riguarda le famiglie, queste hanno visto aumentare gli impieghi a medio/lungo termine (+0,7% fine 2013), mentre quelli a breve sono in calo (8,5%). Il numero dei clienti affidati dal sistema del credito cooperativo ammonta a dicembre 2013 a circa 120.000 unità, in calo di quasi 2.000 unità rispetto al 2012. Le famiglie consumatrici affidate sono 80.110 mentre le imprese ammontano a 39.409. Il buon recupero della raccolta diretta a fronte di una dinamica negativa dei crediti, ha portato ad una riduzione del rapporto crediti su raccolta diretta, che dal 95,2% di fine 2012 è sceso a 90,2% di fine 2013, il valore più basso degli ultimi anni. Il 2013 segna un ulteriore peggioramento del credito deteriorato: le sofferenze lorde pari a 835 milioni di euro a dicembre 2013 registrano una crescita annua del 50,3% (dopo +33% nel 2012 e +31,6% registrato nel 2011) e sono pari al 7,04% degli impieghi complessivi (contro 4,56% del dicembre 2012). La crescita delle sofferenze rimane sostenuta per le famiglie consumatrici (28,8%) ma in particolar modo per le imprese (+54,4%). Anche l’incidenza delle sofferenze sul portafoglio crediti è più elevata per le imprese (9,16% di fine 2013, rispetto al 5,7% a fine 2012) rispetto alle famiglie (con 3,43% a fine 2013 contro 2,66% a fine 2012). Le partite incagliate pari a 1,325 miliardi di euro a fine 2013, in crescita del 11,2% rispetto al 2012, costituiscono l’11,32% dei crediti complessivi (9,94% a dicembre 2012). La compagine sociale A fine anno i soci complessivi delle Casse Rurali Trentine risultano 125.148 con una crescita netta di 1.072 unità rispetto al 2012. Di questi il 6,9% sono residenti fuori dalla provincia di Trento. L’incidenza dei soci sulle famiglie residenti in Trentino (considerando che normalmente è presente un socio per famiglia) è di circa il 51% nel 2013. I crediti erogati a favore dei soci rappresentano il 52,4% del totale di crediti erogati dalle Casse Rurali Trentine, mentre la raccolta diretta da soci costituisce il 41,9% del totale. 37 La gestione della banca: andamento della gestione e dinamiche dei principali aggregati di stato patrimoniale e di conto economico Si premette che il bilancio al 31 dicembre 2013 è redatto in conformità ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standard (IFRS) e dagli International Accounting Standard (IAS) – emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed adottati dalla Comunità Europea secondo la procedura di cui all’articolo 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 – e secondo le disposizioni della Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005, 2° aggiornamento del 21.01.2014 “Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”. Il Regolamento comunitario ha trovato applicazione in Italia per mezzo del D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, entrato in vigore il 22 marzo 2005, il quale ha – tra l’altro – previsto l’applicazione obbligatoria dei suddetti principi internazionali ai bilanci individuali delle banche a partire dal 2006. Nell’ambito di tale contesto normativo, la Cassa rurale ha redatto il bilancio al 31 dicembre 2013 – così come avvenuto per il bilancio relativo al bilancio 2012 – in ossequio ai nominati standard internazionali IAS/IFRS e nel rispetto delle citate disposizioni della Banca d’Italia. Per quanto riguarda i risultati pubblicati nei precedenti resoconti, si precisa che i dati del 2012 sono stati riesposti per tenere conto delle rettifiche dei saldi effettuate dalla Cassa in conformità alle disposizioni dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori). Per maggiori dettagli si rinvia alla sezione “Informativa sull’applicazione del Principio contabile IAS 8 effettuata nel corso del presente esercizio al fine di rappresentare la modifica dell’algoritmo di calcolo utilizzato per lo scorporo dei derivati impliciti ai finanziamenti concessi alla clientela. Si rinvia, inoltre, alla sezione “Informativa sull’applicazione del Principio contabile IAS 8 effettuata nel corso del presente esercizio al fine di rappresentare la variazione del Principio contabile IAS 19 “Benefici per i dipendenti” applicabile in via obbligatoria a partire dall’esercizio 2013 ed il restatement dell’esercizio precedente con rilevazione degli effetti a patrimonio netto. Si segnalano inoltre le modifiche al principi IAS 1 e IFRS 7 che non cambiano i criteri per la predisposizione del bilancio e non hanno impatti per la predisposizione del presente resoconto intermedio, ma introducono nuovi obblighi di informativa che dovranno essere considerati per la predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2013 e a seguito dell’aggiornamento della Circolare 262/05 della Banca d’Italia. In data 5 giugno 2012 la Commissione Europea con il Regolamento 475/2012 ha omologato le modifiche al principio IAS 19, emesse dallo IASB il 16 giugno 2011. Obiettivo delle modifiche allo IAS 19 è quello di favorire la comprensibilità e la comparabilità dei bilanci, soprattutto con riferimento ai piani a benefici definiti. Il Regolamento trova applicazione a partire dall’esercizio 38 2013, anche se era consentita un’applicazione anticipata. Le modifiche introdotte dal nuovo IAS 19 devono essere applicate retroattivamente come richiesto dallo IAS 8 e dalle disposizioni transitorie contenute nello stesso principio, procedendo a riesporre i prospetti contabili relativi al periodo dell’esercizio precedente (T-1) e rilevando i relativi effetti a patrimonio netto, nella voce utili/perdite portati a nuovo. L’IFRS 13 "Valutazione degli strumenti finanziari" si applica per gli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2013. L’applicazione del principio è prospettica (ossia non è richiesto il calcolo degli effetti con riferimento ai saldi dell’esercizio precedente inseriti in bilancio ai fini comparativi). Nonostante molti dei concetti dell’IFRS 13 siano coerenti con la pratica attuale, l’aspetto principale del nuovo principio è dato dalle precisazioni introdotte con riferimento alla misurazione del rischio di inadempimento nella determinazione del fair value dei contratti derivati. Tale rischio include sia le variazioni del merito creditizio della controparte sia quelle dell’emittente stesso (Credit Value Adjustment, CVA, e Debit Value Adjustment, DVA). Raccolta La raccolta diretta è rappresentata in bilancio dalle voci 20 (debiti verso clientela), 30 (titoli in circolazione) e 50 (passività finanziarie valutate al "fair value") del passivo dello stato patrimoniale. masse di raccolta / 1000 31/12/2013 Raccolta diretta Raccolta indiretta di cui: Risparmio amministrato Risparmio gestito Totale raccolta 31/12/2012 229.995 56.653 227.258 54.352 34.068 22.585 286.648 32.768 21.584 281.610 Variazione Variazione Assoluta % 2.737 1,20% 2.301 4,23% 1.300 1.001 5.038 3,97% 4,64% 1,79% Rispetto a dicembre 2012 la raccolta diretta è aumentata del 1,20% e la raccolta indiretta è aumentata del 4,23%. 39 composizione della raccolta diretta / 1000 98.383 21.909 105.728 Variazione Variazione Assoluta % 103.405 -5.022 -4,86% 15.892 6.017 37,86% 0 0,00% 103.944 1.784 1,72% 2.017 3.925 49 229.994 7.343 3.968 49 227.258 31/12/2013 31/12/2012 Conti correnti e depositi Conto Deposito Pronti contro termine Obbligazioni di cui valutate al fair value Certificati di deposito Altre forme tecniche Totale raccolta diretta -5.326 -43 0 2.736 -72,53% -1,08% 0,00% 1,20% Il perdurare della particolare situazione economico/finanziaria ha indotto i nostri clienti a preferire prodotti di investimento sicuri, a basso rischio e prontamente liquidabili. Le forme di deposito vincolato si mantengono su un profilo stabile, attestandosi al 57,32% della raccolta diretta. Le obbligazioni rappresentano una percentuale significativa della raccolta diretta attestandosi al 45,97% del totale. Nel corso del 2013 sono state collocate 5 nuove emissioni per un importo complessivo di 42 milioni (quattro emissioni di titoli step-up e una emissione zero coupon) a fronte di 36,4 milioni in scadenza e per il restante come nuova raccolta presso i nostri clienti. Positivo il riscontro avuto dal Conto Deposito in favore del quale sono confluiti anche nuovi flussi di raccolta. composizione della raccolta indiretta / 1000 variazione variazione assoluta % 32.768 1.300 3,97% 21.584 1.001 4,64% 0 12.450 2.214 17,78% 3.248 -507 -15,61% 5.886 -706 -11,99% 54.352 2.301 4,23% 31/12/2013 31/12/2012 Raccolta amministrata Risparmio gestito di cui: Fondi comuni di investimento Gestioni patrimoniali Gestito altro Totale raccolta indiretta Risparmio gestito/totale raccolta indiretta Risparmio amministrato/totale raccolta indiretta 40 34.068 22.585 14.664 2.741 5.180 56.653 39,87% 39,71% 60,13% 60,29% La nostra Cassa è costantemente impegnata nel mettere a disposizione di Soci e Clienti prodotti trasparenti, competitivi e il più possibile adeguati alle esigenze e al profilo di rischio individuale. Impieghi con la clientela ripartizione degli impieghi per categoria / 1000 31/12/2013 31/12/2012 Conti correnti Mutui ipotecari Mutui chirografari Altri finanziamenti Crediti non performing Totale impieghi con clientela 27.775 119.402 15.315 11.381 37.615 211.488 35.039 127.756 16.389 15.310 15.155 209.649 Variazione Variazione Assoluta % -7.264 -20,73% -8.354 -6,54% -1.074 -6,55% -3.929 -25,66% 22.461 148,22% 1.840 0,88% Aumentano i finanziamenti a rientro rateale a medio lungo termine, soprattutto per operazioni di ristrutturazione del debito delle imprese e di acquisti di immobili da destinare alla prima casa. Rilevante è stata l’attività di rinnovo di posizioni, di revisione delle linee di credito, di sospensione temporanea del pagamento delle rate dei mutui e di allungamento del residuo periodo di ammortamento, sia di famiglie sia di imprese che si sono trovate in particolari situazioni di difficoltà. Le nuove concessioni di credito testimoniano la propensione della nostra Cassa a erogare credito anche nelle fasi congiunturali avverse, svolgendo di fatto un importante ruolo di sostegno all'economia e una funzione anticiclica riconosciuta anche da Banca d'Italia. I crediti di firma, costituiti dalle garanzie rilasciate dalla Cassa Rurale nell’interesse dei propri clienti, ammontano a 8,148 milioni, contro i 8,621 milioni di Euro al 31.12.2012. Gli impieghi totali delle Casse Rurale Trentine al lordo delle svalutazioni crediti, nel 2013 diminuiscono mediamente dello 2,4% mentre per la nostra Cassa rurale aumentano del 3,05%. Gli impieghi oltre il breve termine rappresentano il 74,76% dei crediti totali. I crediti assistiti da garanzia reale rappresentano il 83,41% dei crediti totali. 41 Crediti per categoria di debitori / 1000 31/12/2013 31/12/2012 886 1.062 174 466 333 380 70.480 67.549 57 64 71.930 69.521 7.602 7.492 11.750 13.863 69.431 69.295 16.375 17.999 14.795 13.681 13.912 12.490 5.693 5.309 139.558 140.129 211.488 209.649 Amministrazioni pubbliche Società finanziarie Istituzioni sociali private e altre unità non cl. Famiglie consumatrici Resto del mondo Totale settori non produttori Agricoltura Industria e artigianato Edilizia Commercio Alberghi e pubblici esercizi Attività immobiliari Servizi Totale imprese Totale impieghi Si conferma l’attenzione nei confronti delle famiglie consumatrici e delle imprese, coerentemente con le politiche del credito adottate dalla Cassa, volte a privilegiare lo sviluppo delle iniziative imprenditoriali che caratterizzano il nostro territorio. Nel 2013 sono state esaminate 668 (859 nel 2012) richieste di nuovo affidamenti oltre a 904 (1266 nel 2012) pratiche di rinnovo o revisione di linee di credito già concesse. qualità del credito / 1000 variazione variazione assoluta % 5.987 989 16,52% 9.048 20.493 226,49% 119 980 823,53% 31/12/2013 31/12/2012 1 2 3 4 Sofferenze Incagli Esposizioni scadute Esposizioni scadute non deteriorate Totale (1+2+3+4) Crediti in bonis Totale crediti v/ clientela 6.976 29.541 1.099 8.433 - 8.433 n.c. 46.049 165.439 211.488 15.154 194.495 209.649 30.896 -29.056 1.839 203,87% -14,94% 0,88% Le sofferenze rettificate al 31.12.2013 rappresentavano per la nostra Cassa il 3,30% dei crediti verso la clientela. Gli incagli rettificati si attestano al 13,97%. Le sofferenze e gli incagli al lordo delle rettifiche sono rispettivamente pari al 5,85% e al 15,91%. Tutte le posizioni iscritte a sofferenza sono state oggetto di valutazione analitica ed il relati42 vo valore netto corrisponde prudenzialmente al valore di recupero del credito, tenuto conto delle garanzie presenti. La valutazione della correttezza dei criteri utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate sono stati oggetto di verifiche da parte della società certificatrice del bilancio. L’aumento, se pur significativo, va opportunamente confrontato con un sistema di riferimento ampio. A dicembre 2013 le sofferenze lorde del sistema trentino delle Casse Rurali sono pari al 7,04% e gli incagli lordi al 11,17% dei crediti verso la clientela. E' costante l'impegno della Cassa nel monitoraggio e nella gestione di tutte le partite deteriorate, sia nell'attività di controllo preventivo dei crediti in bonis. Esposizioni creditizie per cassa: valori lordi e netti/1.000 Tipologie esposizioni Sofferenze - Esposizione lorda - Rettifiche di valore - Esposizione netta Incagli - Esposizione lorda - Rettifiche di valore - Esposizione netta Esposizioni scadute - Esposizione lorda - Rettifiche di valore - Esposizione netta Altre attività - Esposizione lorda - Rettifiche di valore - Esposizione netta Totale esposizione netta 31/12/2013 31/12/2012 Variazione Variazione Assoluta % 12.382 (5.406) 6.976 8.595 (2.608) 5.987 3.787 -2.798 989 44,06% 107,29% 16,52% 33.649 (4.108) 29.541 10.401 (1.353) 9.048 23.248 -2.755 20.493 223,52% 203,62% 226,49% 1.117 (18) 1.099 119 0 119 998 -18 980 838,66% n.c. 823,45% 250.865 (1.093) 249.772 287.388 271.264 (649) 270.615 285.769 -20.399 -444 -20.843 1.619 -7,52% 68,41% -7,70% 0,57% La posizione interbancaria e le Attività finanziarie Importi /1.000 Crediti verso banche Debiti verso banche Posizione interbancaria ne tta 31/12/2013 31.053 55.763 -24.710 Variazione Variazione Assoluta % 30.980 73 0,24% 55.487 276 0,50% -24.507 -203 0,83% 31/12/2012 43 La disponibilità finanziaria della Cassa è oggetto di continua analisi per garantire la corretta gestione del rischio di liquidità. Il criterio di valutazione degli strumenti finanziari, adottato in coerenza con i principi contabili internazionali, è quello del “fair value” ovvero il criterio del prezzo al quale potrebbe essere negoziata l’attività in una libera transazione fra parti consapevoli ed indipendenti. I titoli di proprietà della Cassa sono interamente classificati come titoli disponibili per la vendita (AFS) e sono rappresentati all’85,93% da obbligazioni dello Stato Italiano e della Banca Europea per gli Investimenti. Non sono presenti titoli immobilizzati. L’evoluzione del saldo è correlata alla partecipazione all’operazione di rifinanziamento (Long Term Refinancing Operation – LTRO) posta in essere dalla Banca Centrale Europea (BCE) nella quale la Banca si è aggiudicata complessivamente 55 mln di euro con durata triennale al tasso medio globale per il 2013 del 0,60%. Il ricorso al finanziamento presso la BCE ha permesso alla Banca di disporre di una provvista sostitutiva stabile, più coerente con la politica di bilanciamento delle scadenze prevista dalla policy aziendale. Per quanto riguarda la quota di riserva di liquidità rappresentata dal portafoglio di attività rifinanziabili presso la Banca Centrale, a fine dell’esercizio 2013 il relativo stock totalizzava 13 mln di euro rispetto ai 15 mln di euro di fine esercizio 2012. Importi /1.000 Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività finanziarie 31/12/2013 31/12/2012 Variazione assoluta Variazione % - - 0 0,00% 88.327 93.827 -5.500 -5,86% - - 0 0,00% 88.327 93.827 -5.500 -5,86% Contratti Derivati La Cassa ha posto in essere operazioni in contratti derivati con finalità di copertura di nostri prestiti obbligazionari a tasso fisso e di opzioni scorporate da mutui con tasso floor. Le coperture hanno la finalità di ridurre l’impatto di possibili variazioni avverse di fair value connesse al rischio di tasso d’interesse. Importi/1.000 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 44 31/12/2013 31/12/2012 343 1.661 variazione assoluta -1.318 variazione % -79,35% Come meglio illustrato nel seguito (cfr. capitolo Attività organizzative), in relazione all’operatività in derivati la Banca ha posto in essere i necessari presidi, contrattuali e operativi, funzionali agli adempimenti introdotti dalla nuova regolamentazione europea in materia di derivati OTC (c.d. EMIR). Immobilizzazioni materiali e immateriali Le attività materiali di Euro 3.359.511,00 comprendono gli immobili ad uso funzionale dell’azienda, gli investimenti immobiliari per recupero crediti, il mobilio e gli impianti tecnologici. Le attività immateriali pari ad Euro 2.757,00 sono rappresentate dalle licenze per l’utilizzo dei software. Fondi a destinazione specifica: fondi per rischi e oneri Comprendono Euro 169.441,00 sul Fondo Beneficenza e Mutualità, Euro 14.774,18 per accantonamento specifico previsto dal CCNL dei dipendenti IAS 19 ed Euro 61.358,46 come accantonamento a favore degli interventi deliberati dal Fondo di Garanzia dei Depositanti. Patrimonio netto e di vigilanza (importi/1000) variazione variazione % assoluta 2.585 0 0,00% 31/12/2013 31/12/2012 Capitale sociale 2.585 Sovrapprezzi di emissione 113 98 15 15,31% Riserve da valutazione 361 1.251 -890 -71,14% 50.697 49.490 1.207 2,44% 988 2.293 -1.305 -56,91% 54.744 55.717 -973 -1,75% Riserve Utile di esercizio Totale patrimonio netto In merito al decremento registrato dal patrimonio netto si precisa che gli effetti pregressi dell’applicazione delle modifiche introdotte dal nuovo IAS 19 come richiesto dallo IAS 8 e dalle disposizioni transitorie contenute nello stesso principio, risultano esposti all’interno del patrimonio netto nella voce Capitale e Riserve per effetto dell’allocazione del risultato conseguito negli esercizi precedenti. All’interno della nota integrativa del bilancio 2013 si è proceduto a riesporre i prospetti contabili relativi al periodo dell’esercizio precedente (T-1) e rilevando i relativi effetti a patrimonio netto, nella voce utili/perdite portati a nuovo. La politica gestionale della Cassa ha sempre avuto a cuore l’incremento e il mantenimento della consistenza patrimoniale, in funzione della maggiore possibile solidità a garanzia dei Soci e dei Clienti. Il Patrimonio è alimentato esclusivamente dagli utili prodotti annualmente, generato grazie alla sana e prudente gestione sempre portata avanti. 45 Tale strategia ha dimostrato la propria importanza soprattutto nella fase di crisi, come quella che ha investito il mondo bancario e finanziario, permettendo di sostenere l’attività aziendale in un contesto operativo spesso difficile e con il margine d’interesse in contrazione. Tra le “Riserve da valutazione” figurano le riserve relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita pari a Euro 191.133,30 assieme a riserve da valutazioni per perdite attuariali IAS 19 per euro 86.108,44 nonché le riserve iscritte in applicazione di leggi speciali di rivalutazione ante applicazione dei principi IAS pari a Euro 256.303,20. Con riguardo alla determinazione del requisito patrimoniale minimo per il rischio di credito, ai fini della determinazione dei fattori di ponderazione delle esposizioni comprese nel portafoglio “Amministrazioni centrali e banche centrali”, nonché – indirettamente - di quelle rientranti nei portafogli “Intermediari vigilati”, “Enti del settore pubblico” ed “Enti territoriali", la Banca ha deliberato di utilizzare le valutazioni del merito creditizio rilasciate dalla ECAI Moody’s, agenzia autorizzata dalla Banca d’Italia. Il 1° gennaio 2014 è divenuto applicabile il nuovo pacchetto legislativo costituito dal Regolamento 575/2013/UE (CRR) e dalla Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) con il quale, tra l’altro, sono state trasposte nell’ordinamento dell’Unione europea le raccomandazioni contenute nel nuovo schema di regolamentazione internazionale per il rafforzamento delle banche e dei sistemi bancari definito dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria nel mese di dicembre del 2010 (cosiddetto “Basilea 3”). I testi legislativi richiamati sono completati da: 2as - le collegate disposizioni di carattere tecnico-applicativo (“Regulatory Technical Standard” - RTS e "Implementing Technical Standard” - ITS) definite dall’EBA (“European Banking Authority”) e in via di adozione da parte della CE; - le collegate disposizioni di vigilanza e segnaletiche emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 285/2013 (“Disposizioni di vigilanza per le banche” con la quale, con particolare riferimento alla disciplina attuativa del CRR, vengono tra l’altro precisate le scelte di competenza dell’Autorità di vigilanza relative al regime transitorio per l’applicazione delle disposizioni in materia di fondi propri.”) e con la circolare n. 286/2013 (“Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare”); - la collegata documentazione tecnica Puma2 prodotta dal Gruppo Interbancario per l’applicazione delle suddette disposizioni segnaletiche della Banca d’Italia. Con riferimento ai fondi propri, la nuova disciplina tende ad accrescere sia la qualità sia il livello minimo regolamentare del patrimonio di vigilanza nell’ambito di un quadro complessivo di maggiore armonizzazione delle regole inerenti gli aggregati patrimoniali. Nel più ampio contesto della revisione del framework prudenziale e, in tale ambito, della nuova definizione dei Fondi Propri, il CRR introduce una modi46 fica di estremo rilievo rispetto alle strategie di classificazione in bilancio degli strumenti finanziari. Viene infatti introdotto il divieto di applicare le rettifiche di valore (cd. filtri prudenziali) volte a eliminare, totalmente o parzialmente, i profitti o le perdite non realizzati/e sulle attività o passività valutate al fair value in bilancio. Pertanto, relativamente alle attività classificate in bilancio alla voce 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita (Available for sale – AFS), il CRR prevede l’eliminazione dei corrispondenti filtri prudenziali (simmetrici o asimmetrici, a seconda dei casi). Tenuto anche conto del processo di radicale revisione dell’attuale principio di riferimento in materia di strumenti finanziari, lo IAS 39, è stata prevista la possibilità di neutralizzare gli impatti sui Fondi Propri delle variazioni di fair value degli strumenti finanziari classificati in AFS, qualora tali strumenti siano rappresentativi di esposizioni verso amministrazioni centrali dell’Unione Europea. La citata deroga rientra nella discrezionalità delle autorità di vigilanza nazionali e può essere applicata sino all’adozione da parte della Commissione di un regolamento che omologhi l’IFRS 9, il principio internazionale d'informativa finanziaria che sostituirà lo IAS 39. Tra le tante disposizioni attuative di rilievo, nella Circolare viene previsto il mantenimento in vigore del filtro prudenziale su utili e perdite non realizzati relativi a esposizioni verso Amministrazioni centrali dell’Unione Europea classificate nel portafoglio AFS. La Banca, avvalendosi della facoltà introdotta nel CRR e accolta dalla Banca d’Italia, ha deliberato di adottare l’impostazione che permette di continuare a neutralizzare le plus-minus rilevate a partire dal 1° gennaio 2013. La Banca monitora con estrema attenzione le dinamiche dei differenziali valutativi dei titoli in argomento anche in ordine alla prevista abrogazione dei filtri prudenziali in argomento a valle dell’adozione del nuovo IFRS 9. Le “Riserve” includono le Riserve di utili già esistenti (Riserva legale) nonché le riserve positive e negative connesse agli effetti di transizione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS non rilevate nelle “Riserve da valutazione”. Per effetto dell’applicazione del principio IAS 19, le Riserve da valutazione vengono rettificate per euro 86.741,15. La “Riserva Legale” è stata incrementata della quota utili dell’esercizio precedente per euro 1.983.870,67 mentre è stata rettificata dagli effetti dell’applicazione del principio IAS 8 per un totale di euro 777.647,12. Il patrimonio di vigilanza risulta così composto (importi /1000): variazione variazione assoluta % 54.151 -94 -0,17% 31/12/2013 31/12/2012 Patrimonio di base Patrimonio supplementare Elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare Patrimonio di vigilanza 54.057 352 754 -402 -53,32% 0 0 0 n.c. 54.409 54.905 -496 -0,90% 47 La banca presenta un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) pari al 22,56% (24,90% al 31.12.2012) ed un rapporto tra patrimonio di vigilanza ed attività di rischio ponderate (total capital ratio) pari al 22,71% (25,25% al 31.12.2012). L’ultimo dato disponibile riferito alle Casse rurali trentine è pari al 14,14% per il Tier1 e al 14,52% per il Total capital ratio. Ulteriori informazioni sulla quantificazione del patrimonio e sulla valutazione di adeguatezza patrimoniale sono dettagliate nella Nota Integrativa alla sezione F. II risultati economici del periodo E’ continuata anche nel 2013 l’azione di contrasto alla crisi economico-finanziaria della Banca Centrale Europea e dei Governi, tramite l’immissione sui mercati finanziari di liquidità che ha determinato una vistosa contrazione dei tassi di riferimento. margine di interesse e di intermediazione /1.000 interessi attivi e proventi assimilati interessi passivi ed oneri assimilati margine di interesse commissioni attive variazione assoluta variazione % 31/12/2013 31/12/2012 11.752 11.345 407 3,59% (4.451) (4.064) -387 9,52% 7.301 7.281 20 0,27% 1.199 1.171 28 2,39% commissioni passive (151) (144) -7 4,86% commissione nette 1.048 1.027 21 2,04% dividendi e proventi simili risultato netto dell’attività di negoziazione risultato netto dell’attività di copertura 53 68 -15 -22,06% (138) 110 -248 -225,45% 55 28 27 0,00% utili (perdite) da cessione 3.015 (57) 3.072 -5.389,47% 0 3.023 0 25 0 0 0 0,00% (9) (83) 74 -89,16% (5) (15) 10 -66,67% 2.888 34,21% riacquisto di a) crediti b) attività disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute fino alla scadenza d) passività finanziarie risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value margine di intermediazione 48 11.330 8.442 0 0,00% 2.998 11.992,00% Il margine di interesse rappresenta lo sbilancio fra gli interessi pagati alla clientela e quelli originati dalla gestione della liquidità presso banche, gli interessi maturati sul portafoglio titoli di proprietà e gli interessi incassati dai clienti. Dal dettaglio della voce interessi si evidenzia la componente di reddito apportata dai titoli di proprietà, il moderato incremento (+5,37%) degli interessi sui finanziamenti concessi e l'aumento (+ 13,06%) degli interessi riconosciuti ai clienti sui depositi diversificati per tipologia e scadenza delle varie forme di investimento. Interessi Attivi Variazione Variazione Assoluta % 3.205 100 3,12% 31/12/2013 31/12/2012 Interessi da titoli di proprietà Interessi da banche Interessi da mutui e c/c clientela 10. Interessi attivi 3.305 293 401 -109 -27,07% 8.154 7.738 416 5,37% 11.752 11.345 407 3,59% 31/12/2013 31/12/2012 332 3.417 702 4.451 451 3.023 590 4.064 Interessi Passivi Interessi a banche Interessi su depositi vincolati Interessi su depositi liberi 20. Interessi passivi Variazione Variazione Assoluta % -119 -26,41% 395 13,06% 111 18,85% 387 9,52% Le commissioni attive si riferiscono principalmente alla gestioni dei conti correnti e ai servizi di incasso e pagamento. Il risultato netto dell’attività di negoziazione è da attribuire alla negoziazione e valutazione di titoli di proprietà. Il favorevole andamento dei mercati finanziari internazionali e la riduzione dei tassi di riferimento ha apprezzato i titoli di proprietà della Cassa che ha ritenuto concretizzare le plusvalenze a beneficio del conto economico. Il risultato netto dell’attività di copertura deriva dalle variazioni di fair value dei derivati di copertura (hedge accounting), nonchè del derivato implicito sui mutui con tasso minimo. Tutti i derivati detenuti dalla Cassa hanno esclusivo carattere di copertura, come disposto dallo Statuto. Gli utili da cessione/riacquisto si riferiscono alle attività di negoziazione di attività disponibili per la vendita. Il risultato delle attività/passività finanziarie valutate al fair value, che rappresenta le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla valutazione delle obbligazioni a tasso fisso oggetto di copertura e dei relativi contratti derivati di copertura, è in diminuzione per la progressiva estinzione delle passività finanziarie. 49 risultato netto della gestione finanziaria/1.000 Variazione Variazione Assoluta % 8.442 2.888 34,21% 31/12/2013 31/12/2012 margine di intermediazione rettifiche/riprese di valore per deterioramento di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) altre operazioni finanziarie risultato netto della gestione finanziaria 11.330 (6.145) (2.347) -3.798 161,82% (6.145) (2.346) -3.799 161,94% 0 (1) 1 n.c. 0 0 0 0,00% 5.185 6.095 -910 -14,93% Le rettifiche su crediti rappresentano la somma algebrica delle rettifiche di valore (per perdite, variazioni di attualizzazione su crediti non performing, svalutazioni forfettarie su crediti performing) e delle riprese di valore (recuperi in conto capitale, interessi di attualizzazione su crediti non performing, recuperi di svalutazioni forfettarie su crediti performing). L’aumento è da imputare al decadimento della qualità del credito causato prevalentemente dalla situazione economica e congiunturale. Le rettifiche su crediti rappresentano accantonamenti prudenziali rispetto al probabile valore di realizzo dei crediti e delle relative garanzie. Le nuove disposizioni di vigilanza hanno sollecitato il sistema bancario ad accentuare le svalutazioni prudenziali al fine di adeguare i valori dei crediti alla reale situazione di mercato. In fase ispettiva, la Banca d’Italia ha richiesto alla nostra Cassa di riclassificare alcune posizioni creditorie e di determinare la relativa svalutazione secondo i nuovi parametri. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre ritenuto opportuno destinare prudenzialmente parte delle plusvalenze derivanti dalla vendita dei titoli di proprietà all'effettuazione di ulteriori accantonamenti su posizioni con indici di anomalia elevati. andamento dei costi operativi/1.000 31/12/2013 spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri rettifiche/riprese di valore su attività materiali rettifiche/riprese di valore su attività immateriali altri oneri/proventi di gestione costi operativi 50 31/12/2012 Variazione Variazione Assoluta % -148 3,55% -100 4,77% -48 2,31% (4.318) (2.195) (2.123) (4.170) (2.095) (2.075) (56) (16) -40 0,00% (152) (156) 4 -2,56% (2) (2) 0 0,00% 529 (3.999) 445 (3.899) 84 -100 18,88% 2,56% Il rapporto tra le spese amministrative ed il margine di intermediazione si attesta al 38,11%, significativamente migliore rispetto al 2012. Questo indicatore esprime un importante elemento di valutazione dell’efficienza della Cassa. Il valore medio delle Casse Rurali trentine, riferito al 2013, è pari al 59,00%. L'aumento delle spese per il personale riferito al 2012 “ricostruito”, è da riferire sia agli effetti dell’applicazione dello IAS 19 sulla componente attuariale dell’accantonamento al fondo trattamento di fine rapporto dei dipendenti riferito al periodo 2012 per euro 119.642,96 che all’incremento del numero dei dipendenti che passa dai 29 presenti a fine 2012 ai 31 presenti a fine 2013. Fra le spese amministrative, le voci principali sono rappresentate da spese per l'acquisto di beni e servizi (contributi associativi, pulizia, utenze, spese portali, stampati e cancelleria, per un totale di euro 415.857,88), spese informatiche (elaborazione e trasmissione dati, manutenzione e assistenza informatica, per un totale di euro 527.343,42), spese per beni immobili e mobili (manutenzioni, fitti e canoni per euro 88.517,21), spese per prestazioni professionali (consulenze, perizie, internal audit, certificazione di bilancio per euro 188.608,03), premi assicurativi per 65.147,56 euro. Per il dettaglio si rimanda alla Nota Integrativa. Le imposte sul reddito variazione variazione assoluta % (495.183) 297.612 -60,10% 31/12/2013 31/12/2012 Imposte sul reddito (197.571) La rilevazione delle imposte correnti e differite sono state effettuate in base alla legislazione fiscale vigente: le aliquote utilizzate per la rilevazione delle imposte differite IRES e IRAP sono rispettivamente pari al 27,50% e al 4,45%. Utile di periodo L’utile netto dell’esercizio è pari a Euro 988.362,91. Nella tabella seguente si raffrontano i risultati economici degli esercizi 2012 e 2013 che, al netto delle poste non riferibili all’attività ordinaria, evidenziano una sostanziale equivalenza dei risultati gestionali. Utile (arrotondato e rettificato IAS 8) Rettifiche di valore su crediti Risultato netto dell’attività di copertura (rettificato IAS 8) Utili da cessione/riacquisto di titoli AFS Effetto finanziario asta Bce totale 2013 988.000 6.145.000 (138.000) (3.024.000) (1.030.000) 2.941.000 2012 1.733.000 2.346.000 110.000 (25.000) (1.300.000) 2.864.000 51 Applicando il tasso medio di resa degli investimenti alla componente liquida del patrimonio, il reddito teorico ottenibile sarebbe pari a Euro 1.602.403. Come già evidenziato, i ricavi della Cassa dipendono in gran parte dall'evoluzione del margine di interesse, ovvero dalla dinamica raccolta-impieghi. Tale margine ha evidenziato la sostanziale eguaglianza rispetto all'esercizio precedente, peraltro favorito dalla redditività legata alla gestione della tesoreria aziendale; bisogna oltretutto considerare quanto le rettifiche per il deterioramento dei crediti vadano a pesare sul risultato economico aziendale. Va quindi sottolineato nuovamente che, nonostante il perdurare della crisi economica, la Cassa ha continuato a erogare credito e lo ha fatto mantenendo le condizioni a livelli concorrenziali, dimostrandosi sensibile alle istanze di imprese e famiglie della propria zona di competenza. E non ha voluto far mancare la sua vicinanza anche ai risparmiatori, proponendo soluzioni di investimento con remunerazioni sempre competitive. Il margine derivante dall'intermediazione del denaro (spread) è andato inevitabilmente assottigliandosi. Indici economici, finanziari e di produttività 31/12/2013 Indici di bilancio (%) Impieghi su clientela/totale attivo Raccolta diretta con clientela/totale attivo Impieghi su clientela/raccolta diretta clientela Raccolta gestita/raccolta indiretta Raccolta amministrata/raccolta indiretta Indici di redditività (%) Utile netto /(patrimonio netto – utile netto) – ROE Utile netto/totale attivo – ROA Costi operativi/margine di intermediazione Margine di interesse/margine di intermediazione Commissioni nette/margine di intermediazione Margine di interesse/totale attivo Indici di struttura (%) Patrimonio netto/totale attivo Raccolta diretta/totale attivo Crediti verso clientela/totale attivo Indici di rischiosità (%) Sofferenza lorde/totale impieghi alla clientela Sofferenze nette/ totale impieghi alla clientela Sofferenze nette/patrimonio netto Indici di efficienza (%) Spese amministrative/margine di intermediazione Costi/ricavi (cost/i ncome)* Indici di produttività Raccolta diretta per dipendente Impieghi su clientela per dipendente Margine di intermediazione per dipendente 52 31/12/2012 61,01% 66,35% 91,95% 39,87% 60,13% 61,09% 66,23% 92,25% 39,71% 60,29% 1,84% 0,29% 35,30% 64,44% 9,25% 2,11% 3,21% 0,50% 46,19% 86,25% 12,17% 2,12% 15,79% 66,35% 61,01% 16,24% 66,23% 61,09% 5,85% 3,30% 12,74% 4,10% 2,86% 10,75% 38,11% 37,71% 49,40% 48,71% 7.419.191,03 7.836.487,24 6.822.204,74 7.229.264,83 365.496,81 291.119,48 * Il Cost/Income è calcolato rapportando le spese amministrative e le rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali e immateriali al margine di intermediazione e agli altri oneri/ proventi di gestione. La Cassa mette a disposizione dei propri Clienti e Soci servizi e prodotti costantemente aggiornati per far fonte alla continua evoluzione del mercato ed alle richieste sempre più diversificate e complesse. L'andamento, pur in presenza di alcuni dati negativi facilmente riconducibili alle difficoltà congiunturali attuali, conferma l'efficienza dei sistemi di pagamento e dei prodotti proposti. Numero prodotti/servizi Conti correnti Inbank P.O.S. Tessere Bancomat Carte di credito Prelievi su ns Bancomat Ri.ba RID Bonifici in uscita Bonifici in entrata F24 2013 6.031 1.549 122 4.203 1.010 143.469 6.177 106.455 83.768 82.364 15.346 2012 Variazione 5.655 376 1.375 174 113 9 3.696 507 889 121 147.997 -4.528 6.890 -713 100.416 6039 73.841 9.927 80.872 1.492 17.619 -2.273 Var. % 6,65 12,65 7,96 13,72 13,61 -3,06 -10,34 6,01 15,55 1,85 -12,90 Risorse umane A fine 2013 i dipendenti della Cassa erano 31 (23 uomini e 8 donne); quattro sono i collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, cinque a tempo parziale. L'età media è pari a 41 anni e l'anzianità media di servizio presso la Cassa è di 16 anni. Le risorse impegnate in ruoli di natura commerciale erano il 55%; il restante 45% rivestiva ruoli amministrativi. La Banca ha fatto ricorso ad assunzioni di personale a tempo determinato, mediante contratti di somministrazione lavoro, per sopperire a esigenze stagionali, sostituzioni per ferie, maternità o altre assenze impreviste. E' proseguita l'attività formativa, indispensabile per l'acquisizione di conoscenze e competenza e per migliorare le capacità relazionali. Nel corso del 2013 sono state effettuate giornate di formazione al ruolo e aggiornamenti tecnici, per complessive 1918 ore: antiriciclaggio e trasparenza, finanza, assicurazioni, credito, fondi pensione, incassi e pagamenti, analisi dei mercati e delle grandezze aziendali sono stati gli argomenti principali. Le tematiche di tipo commerciale e relazione di maggiore rilevanza o complessità sono state affrontate avvalendosi della collaborazione di docenti esterni proposti dalla società che cura la formazione del mondo cooperativo. Inoltre, in riferimento al Regolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre 2006 è stata 53 effettuata l’ attività formativa rivolta ai dipendenti abilitati al collocamento di prodotti assicurativi. L’attività formativa si è svolta anche tramite l’apprendimento sul lavoro e l’affiancamento a personale esperto direttamente sul campo (formazione on the job). Tutti i dipendenti hanno partecipato agli incontri per l’aggiornamento sulla disciplina antiriciclaggio. Con l’intento di favorire l’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro, nel quadro della pluriennale collaborazione con gli Istituti scolastici superiori e con l’Università di Trento, la nostra banca ha ospitato alcuni studenti e li ha seguiti nei loro percorsi di stage. Attività organizzative Nel corso del 2013 sono entrati in vigore numerosi provvedimenti e adeguamenti normativi che hanno visto la Cassa impegnata nell’adozione e nell’applicazione dei relativi regolamenti e nell’attuazione delle conseguenti attività. Di seguito si riportano i principali provvedimenti che hanno interessato la Cassa e per i quali è stato necessario adeguare le procedure organizzative e informatiche, le strategie di comunicazione e le attività di gestione e collaborazione con la clientela e i Soci. Oltre al pronto recepimento delle disposizioni normative, il Consiglio di amministrazione ha deliberato, tempo per tempo, l’adesione alle iniziative proposte in favore delle attività economiche e delle famiglie in difficoltà economica. 1) Nel 2013 sono divenuti operativi gli obblighi informativi e operativi relativi alle tecniche di mitigazione del rischio per i derivati OTC non oggetto di compensazione, quali la Conferma tempestiva, Il Monitoring, la Riconciliazione del portafoglio, la Risoluzione delle controversie e l'Obbligo di segnalazione dati ai c.d. Trade Repositories. 2) Con il Provvedimento Banca d’Italia del 3 aprile 2013, sono state emanate, d’intesa con CONSOB e IVASS, le disposizioni attuative in materia di adeguata verifica della clientela con particolare riguardo al Titolare effettivo, al Controllo costante, alla normativa riguardante le Persone politicamente esposte residenti (c.d. PEP domestici), gli Obblighi di adeguata verifica rafforzata. 3) Un intervento normativo particolarmente rilevante per l’operatività bancaria è rappresentato dal Regolamento UE n. 260/2012 che ha fissato i requisiti tecnici e commerciali per l’esecuzione dei bonifici e degli addebiti diretti conformi alla SEPA. In particolare, il suddetto Regolamento ha stabilito i requisiti tecnici e commerciali per le operazioni di bonifico (sia per cassa che con addebito in conto corrente) e di addebito diretto denominate in euro nell’ambito dell’Unione Europea. 4) Per far fronte alla situazione generale di crisi e promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività, dopo le proroghe dei termini di validità dell’intesa “Nuove misure per il credito alle Pmi” firmata il 28 febbraio 2012 e da 54 5) 6) 7) 8) 9) ultimo prorogata fino al 30 settembre 2013, l’ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese in data 1° luglio 2013 hanno siglato un nuovo "Accordo per il credito 2013", che propone misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti in favore delle piccole e medie imprese, sostanzialmente analoghe a quelle messe in campo precedentemente, nonché la concessione di specifici finanziamenti connessi ad aumenti dei mezzi propri effettuati dalle PMI. A livello locale nell’ambito dell’azione comune a sostegno dell’economia provinciale promossa dal tavolo di lavoro istituito dalla Provincia di Trento con intervento delle Banche e dei Confidi, è stato definito un nuovo intervento a sostegno delle PMI trentine per l’attivazione di finanziamenti a breve termine in relazione a nuovi investimenti volti al rilancio o ammodernamento delle stesse, con particolare orientamento alla qualità (convenzione con i Confidi “intervento di sostegno alla qualità” del marzo 2013). In tema di incentivazione finanziaria alle imprese, la PAT in data 11 ottobre 2013 ha deliberato la riattivazione del Fondo di Rotazione ad alimentazione mista (FRAM) a favore delle imprese trentine (ex art 34 ter 1 Lp 6/99). Le imprese potranno ottenere mutui a medio-lungo termine, eventualmente assistiti da garanzie prestate dai Confidi destinati a progetti di investimento per l’ammodernamento o l’ampliamento produttivo, la riqualificazione energetica, la ricerca e l’innovazione, l’internazionalizzazione e l’acquisizione di servizi esterni dell’azienda. Nell’ottobre 2013, Cassa Centrale Banca spa ha sottoscritto anche per conto delle Casse Rurali Trentine, con Cooperfidi e CoopCasa, una convenzione al fine di proporre uno strumento finalizzato a regolamentare l’operatività di quest’ultimo Ente nella sua funzione di promozione e realizzazione di abitazioni ad uso civile a prezzo agevolato, ed il nuovo accordo di luglio 2013 con Confidimpresa Trentino e Gruppo Terziario Donna a sostegno dell’imprenditoria femminile del terziario. Sul fronte familiare, in quanto alle misure straordinarie di sostegno alle famiglie in difficoltà, il 27 aprile 2013 - a seguito della pubblicazione dello specifico Regolamento - è stata riavviata l'operatività del Fondo di solidarietà per l'acquisto della prima casa (di cui all'art. 2 comma 475 e successivi della legge n. 244 del 2007), che consente ai mutuatari aventi determinate condizioni di reddito una sospensione del pagamento delle rate del mutuo casa al verificarsi di eventi di perdita del posto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato o dei rapporti lavorativi di cui all'art. 409 numero 3 del cpc, morte, handicap grave o condizione di non autosufficienza. Alla luce dell’introduzione della normativa sui soggetti collegati (cfr. 9° aggiornamento Circolare 263/2006) nella prima parte del 2013, si è reso necessario valutare i possibili effetti sul processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (Icaap). Ai sensi delle Disposizioni, la Banca ha pertanto disciplinato i limiti prudenziali e le procedure deliberative appli55 cabili, rispettivamente, all’assunzione di attività di rischio e all’esecuzione di operazioni nei confronti dei soggetti collegati. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato le “Procedure deliberative in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati”, nelle quali sono disciplinati i criteri per la classificazione delle operazioni e il relativo iter deliberativo applicabile. Sono state, invece, disciplinate con una delibera quadro ad hoc le operazioni ordinarie diverse da quelle di finanziamento. 10) Sempre con riferimento al 9° aggiornamento della Circolare 263 la Cassa ha adottato una policy per l'assunzione di partecipazioni in imprese non finanziarie. 11) In ottemperanza alle indicazioni del Governatore della Banca d’Italia, contenute nella nota dell’11.01.2012 in tema di “Applicazione delle disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche”, il consiglio di amministrazione ha provveduto ad elaborare un aggiornamento dell’autovalutazione svolta a marzo 2012, entro la quale dare riscontro di quanto fatto rispetto alle aree di miglioramento individuate nella delibera 2012 e riconsiderare le tematiche che - ai sensi dello Statuto (art. 35) - investono l’esclusiva competenza del Cda, stabilendo gli eventuali interventi con cui garantirne più efficace presidio. 12) In occasione delle nomine assembleari 2013 si è proceduto alla verifica della sussistenza dei requisiti professionali in capo ai singoli amministratori per ottemperare alle regole in materia introdotte con la revisione dello statuto e del regolamento assembleare nel 2012. 13) Il 15° aggiornamento del 2 luglio 2013 della Circolare Banca d'Italia n. 263/06 definisce nel capitolo 7 un impianto organico di principi e regole cui deve essere ispirato il sistema dei controlli interni, inserendosi in un quadro di governo, gestione e controllo dei rischi implementato presso le Casse Rurali negli anni scorsi sulla base delle disposizioni previgenti, che risponde già ad alcuni dei presupposti fondamentali delle rinnovate disposizioni. Il testo conferma buona parte dell'impianto organizzativo e di controllo attualmente in essere nel nostro modello, apportando alcuni elementi di novità: in particolare enfatizza con riferimento all'esercizio del ruolo degli organi aziendali l'obbligatorietà di un'adeguata strutturazione e formalizzazione dei processi decisionali, accentua la necessità di una preventiva definizione di una cornice di riferimento per l'attività bancaria in termini di propensione al rischio (RAF), sottopone determinate tipologie di operazioni (le cd. OMR) a un particolare regime di gestione e approvazione, integra le disposizioni sulla gestione dei rischi richiedendo tra l'altro la formalizzazione di appositi criteri di classificazione, valutazione e gestione delle esposizioni deteriorate, rivisita la disciplina, il posizionamento organizzativo e le linee di riporto delle funzioni aziendali di controllo (internal audit, compliance e risk management) ed istituisce infine una disciplina organica in materia di esternalizzazione. Il capitolo 8 disciplina il sistema informativo, rivedendone la normativa 56 anche per recepire le principali evoluzioni emerse nel panorama internazionale, mentre il capitolo 9 è dedicato alla materia della continuità operativa, riorganizzando le disposizioni precedentemente contenute in diverse fonti. Il 18 gennaio 2014 la Cassa Rurale ha predisposto ed inviato all’Organo di Vigilanza l’autovalutazione con riferimento alla propria situazione aziendale rispetto alle rinnovate previsioni normative (cd. gap analysis) e comunicato i contratti di esternalizzazione relativi alle funzioni operative importanti. A partire dai gap individuati, nel corso dei prossimi mesi si susseguiranno altri adempimenti per la progressiva attuazione delle misure necessarie ad adeguarsi alle nuove disposizioni, secondo le tempistiche dettate dalla Vigilanza. Nella seduta del 18 febbraio 2013 il Consiglio di amministrazione ha deliberato il piano strategico per il triennio 2013 – 2015 del quale si riportano gli obiettivi principali: • Consolidamento della presenza della Cassa nelle Comunità ove opera attualmente e cioè: Caldonazzo, Calceranica, Bosentino, Vigolo Vattaro, Vattaro, Centa San Nicolò e Luserna. • Promozione dell’ampliamento della base sociale. • Presenza fattiva nella filiera produttiva con incentivazione delle attività economiche a beneficio anche dei livelli occupazionali. • Sostegno delle iniziative sociali e culturali delle realtà ove opera la Cassa. • Sostegno all’acquisto, costruzione e ristrutturazione della prima casa e degli immobili produttivi. • Ricerca del miglioramento continuo della qualità e convenienza dei prodotti offerti, privilegiando l’approccio prudente e cautelativo negli affari con i clienti, qualificazione e aggiornamento del personale. Nel mese di aprile sono stati effettuati i lavori di ammodernamento della filiale di Calceranica che hanno permesso una migliore fruizione dei servizi e dei locali. Modificando l’ingresso è stata creata una zona self dotata di un nuovo bancomat, della cassa continua e del casellario postale. Le casse sono state dotate di moderne apparecchiature per la gestione del contante ed è stato rinnovato l’ufficio di direzione con arredi funzionali ed accoglienti. E' stato anche sostituito il bancomat interno della sede di Caldonazzo con un apparecchio di ultima generazione che permette al cliente di usufruire di molteplici servizi, come le ricariche telefoniche, il pagamento dei bolli Aci e del canone Rai oltre ai consueti servizi di prelievo contanti e verifica del saldo del conto corrente. Il comitato Alm (Asset & Liability management), che si riunisce trimestralmente e al quale partecipa un consulente di Cassa Centrale Banca spa, monitora il rischio di liquidità e la distribuzione delle attività e delle passività della Cassa tramite strumenti informatici che consentono analisi e proiezioni di medio – lungo periodo. La Funzione di Compliance ha garantito il controllo di conformità dell’attività aziendale alla normativa ed ha fornito il proprio supporto consulenziale 57 all’intera struttura produttiva. In parallelo e con funzionalità autonoma, l’ufficio Controllo Rischi si è fatto carico delle incombenze inerenti al rischio di credito, al rischio finanza ed ai rischi operativi. I report con gli esiti delle verifiche periodiche eseguite sono stati portati a conoscenza del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale con le osservazioni e le proposte della Direzione. In esecuzione del contratto di esternalizzazione del servizio di audit, la Federazione Trentina della Cooperazione ha sottoposto a verifica i processi “Politiche e prassi di remunerazione”, "Incassi - pagamenti" e "Normative", ”Processo del credito” e “Information Technology”. Particolare impegno è stato profuso per l'organizzazione dell'assemblea straordinaria del 18.11.2013 che ha sancito la fusione per incorporazione nella nostra Cassa della Cooperativa Produttori Agricoli di Vigolo Vattaro. Con questa operazione è stato trasferito alla Cassa il patrimonio della Coop.- rappresentato principalmente dall'immobile "Ex Caseificio " di Vigolo Vattaro - e, a partire dai prossimi mesi, inizieremo a progettarne la ristrutturazione per ricavarne un immobile utilizzabile per le esigenze della banca e delle comunità dell'altopiano della Vigolana. Dal 30.9 al 29.11.2013 la Cassa è stata sottoposta a ispezione ordinaria da parte della Banca d'Italia. La precedente ispezione si era svolta nei mesi di aprile e maggio 2006. I controlli hanno interessato tutti i comparti operativi e gestionali della Cassa, a partire dalle attività decisionali e di controllo, con particolare attenzione ai rischi presenti e potenziali dei vari processi aziendali. Particolare attenzione è stata riservata al comparto crediti, specificatamente alle posizioni di rischio di importo più elevato e riferite al comparto immobiliare. L'ispezione si è conclusa con esito sostanzialmente positivo e con la redazione del relativo verbale che indica le aree di criticità e le attività che la Cassa deve intraprendere per la limitazione dei relativi rischi. Il sistema dei controlli interni Con riferimento al sistema dei controlli interni della Banca, si rinvia a quanto riportato nella parte E della nota integrativa. Gestione dei rischi La Banca nell’espletamento delle proprie attività si trova ad essere esposta a diverse tipologie di rischio. Sulla base di quanto previsto dalle vigenti disposizioni in materia, specifiche informazioni di carattere qualitativo e quantitativo sui rischi, sono fornite nell’ambito della “Parte E” della Nota integrativa, dedicata alle “informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” e alla quale si rimanda per una più compiuta trattazione. La Banca, in ossequio alle disposizioni contenute nella Circolare 263/06 del 27 dicembre 2006 della Banca d’Italia e successive modifiche (“Nuove disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche”), ha definito un processo di 58 valutazione interna dell’adeguatezza della dotazione patrimoniale (Internal Capital Adeguacy Process - ICAAP). Tale processo persegue la finalità di determinare, in ottica sia attuale sia prospettica, il capitale complessivo necessario a fronteggiare tutti i rischi rilevanti cui la Banca è esposta. Con riguardo ai rischi difficilmente quantificabili, nell’ambito del processo viene valutata l’esposizione agli stessi, sulla base di un’analisi che tiene conto dei presidi esistenti, e sono predisposti/aggiornati i sistemi di controllo e di attenuazione ritenuti adeguati in funzione della propensione al rischio definita. La Banca determina il capitale interno complessivo mediante un approccio basato sull’utilizzo di metodologie semplificate per la misurazione dei rischi quantificabili e si avvale di linee guida per la gestione ed il monitoraggio degli altri rischi non quantificabili. I rischi identificati dalla normativa sono, dunque, classificati in due tipologie: • rischi quantificabili, in relazione ai quali la Banca si avvale di apposite metodologie di determinazione del capitale interno: rischio di credito e controparte, rischio di mercato, rischio operativo, rischio di concentrazione e rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario; • rischi non quantificabili, per i quali, non essendosi ancora affermate metodologie robuste e condivise di determinazione del relativo capitale interno, non viene determinato un assorbimento patrimoniale, bensì vengono predisposti adeguati sistemi di controllo ed attenuazione: rischio di liquidità, rischio residuo, rischio strategico, rischio di reputazione. Ai fini della determinazione del capitale interno a fronte dei rischi quantificabili, la Banca utilizza le metodologie di calcolo dei requisiti patrimoniali regolamentari per i rischi compresi nel I Pilastro (di credito, controparte, di mercato e operativo) e gli algoritmi semplificati indicati dalla normativa per i rischi quantificabili rilevanti e diversi dai precedenti (concentrazione e tasso di interesse del portafoglio bancario). Per quanto riguarda invece i rischi non quantificabili, come già detto, coerentemente con le indicazioni fornite dalla Banca d’Italia nella citata normativa, la Banca ha predisposto adeguati presidi interni di controllo e attenuazione. Nell’ambito delle attività di misurazione, sono altresì definite ed eseguite prove di stress in termini di analisi semplificate di sensibilità riguardo ai principali rischi assunti. La Banca effettua analisi semplificate di sensibilità relativamente al rischio di credito, al rischio di concentrazione sul portafoglio crediti ed al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, sulla base delle indicazioni fornite nella stessa normativa e mediante l’utilizzo delle suddette metodologie semplificate di misurazione dei rispettivi rischi. I relativi risultati, opportunamente analizzati, conducono ad una miglior valutazione dell’esposizione ai rischi stessi e conseguente determinazione del capitale interno, nonché del grado di vulnerabilità dell’azienda al verificarsi di eventi eccezionali ma plausibili. Nel caso in cui l’analisi dei risultati degli stress test evidenzi l’inadeguatezza dei presidi interni posti in essere, viene valutata l’opportunità di adottare appropriate misure di integrazione, anche in termini di stanziamento di specifici buffer addizionali di capitale. 59 Informazioni sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell’utilizzo di stime. Con riferimento al documento Banca d’Italia, Consob e Isvap n.2 del 6 febbraio 2009, relativo alle informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulle prospettive aziendali, con particolare riferimento alla continuità aziendale, ai rischi finanziari, alle verifiche per riduzione di valore delle attività (impairment test) e alle incertezze nell’utilizzo delle stime, il Consiglio di Amministrazione conferma di avere la ragionevole aspettativa che la banca possa continuare la propria operatività in un futuro prevedibile e attesta pertanto che il bilancio dell’esercizio è stato predisposto in tale prospettiva di continuità. Nella struttura patrimoniale e finanziaria della Banca e nell’andamento operativo non sussistono elementi o segnali che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale. Per l’informativa relativa ai rischi finanziari, alle verifiche per riduzione di valore delle attività e alle incertezze nell’utilizzo di stime si rinvia alle informazioni fornite nella presente relazione, a commento degli andamenti gestionali, e/o nelle specifiche sezioni della Nota Integrativa. Criteri seguiti nella gestione per il conseguimento degli scopi statutari della società cooperativa ai sensi dell’art. 2 della Legge 59/92 e dell’art. 2545 C.C. Ai sensi dell’art. 2 della legge 31 gennaio 1992 n. 59 e dell’art. 2545 del Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione indica sinteticamente i criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi statutari in conformità del carattere cooperativo della Società. Precisando che quanto di seguito esposto fa parte del Bilancio Sociale che verrà presentato nel corso dell'assemblea Sociale, si riportano di seguito alcuni aspetti ed interventi, precisando che: • nella raccolta del risparmio, nell’esercizio del credito ed in tutte le operazioni e servizi bancari è stato costantemente perseguito il fine di migliorare le condizioni economiche di tutti i membri della comunità e dei soci attraverso l’offerta dell’esercizio della funzione creditizia alle più vantaggiose condizioni praticabili; • sono state effettuate iniziative a favore della base sociale e particolare attenzione è stata rivolta all'educazione al risparmio, alla previdenza, alla promozione e allo sviluppo della cooperazione specie fra i giovani, con interventi divulgativi anche presso le scuole; • la Cassa ha partecipato alle iniziative nate all'interno del credito cooperativo e aderito ai progetti istituzionali proposti, a livello locale, provinciale e nazionale; • i crediti verso Soci e attività a ponderazione zero, al 31.12.2013, ammon60 tano a euro 232,8 mil e rappresentano il 65,46% del totale; la raccolta diretta da Soci ammonta a euro 90,5 mil ed è pari al 39,36% della raccolta diretta totale da clienti; gli impieghi fuori zona di competenza ammontano a euro 11,3 mil e rappresentano il 3,19% del totale delle attività di rischio; • particolare attenzione è stata rivolta all’educazione al risparmio, alla previdenza, alla promozione ed allo sviluppo della cooperazione; • nel 2013 le iniziative sociali e culturali promosse dalla collettività, dall’associazionismo e dal volontariato locale e le attività sportive e turistico/promozionali sono state sostenute con interventi per euro 249.312 così ripartiti: attività sportive attività culturali nell’area sociale e cooperativistica premi di studio 43.935 49.680 121.247 34.450 E’ proseguito il filo diretto con i nostri soci attraverso lo strumento del notiziario periodico. Il nostro sito è sempre aggiornato con le novità sui prodotti e servizi della Cassa, aggiornamenti normativi, scadenze, notizie su attività proposte dagli enti centrali relativi al mondo della cooperazione. La Cassa è stata sempre rappresentata nel corso degli incontri del Tavolo per le Politiche Giovanili della Vigolana e ha assunto, anche per il 2014, l’impegno a intervenire a sostegno delle spese relative ai progetti sovra comunali. La rappresentanza ed il sostegno economico sono stati garantiti anche al Tavolo per le Politiche Giovanili della Zona dei Laghi. E’ continuata la collaborazione con il Consorzio Turistico della Vigolana nelle attività incluse Piano marketing della Vigolana partecipando fattivamente a 6 riunioni dei referenti per la programmazione delle attività oltre ad alcuni incontri relativi a specifiche manifestazioni. La società specializzata Job Trainer, nell'ambito del “Progetto di rete” riservato ai giovani dei PGZ della Vigolana, degli Altipiani Cimbri, del Leno e della Val di Cembra, ha organizzato a Vigolo Vattaro un incontro sul tema "Giovani e lavoro nelle comunità di montagna" ed un seminario formativo sul "fare marketing di se stessi". I giovani partecipanti hanno potuto approfondire il tema del lavoro giovanile in situazioni sfidanti e apprendere le tecniche più efficaci per stilare un valido curriculum vitae da presentare durante la ricerca di lavoro. Anche quest’anno abbiamo sostenuto la nascita di due cooperative scolastiche nelle classi seconde della scuola media di Vigolo Vattaro. “Piccoli da soli ma grandi insieme” della classe IIA ha lo scopo di sostenere un'adozione a distanza e “Kronos” della classe IIB intende sostenere una missione in Brasile. I piccoli cooperatori si sono impegnati nella preparazione e nella vendita di un calendario e altri oggetti, oltre alle merendine della ricreazione scolasti61 ca, raccogliendo fondi da destinare ai loro progetti ma soprattutto imparando a collaborare in vista di obiettivi comuni. Nel corso del secondo semestre è stato predisposto il bilancio sociale relativo all’esercizio 2012. La presentazione ai Soci è avvenuta il 18 novembre a Vigolo Vattaro dopo l'assemblea straordinaria che ha visto la fusione per incorporazione della Coop. Produttori Agricoli di Vigolo Vattaro. Nel corso della serata sono stati premiati i giovani figli di soci che hanno effettuato un periodo di studio all'estero. Un momento importante e significativo è stato la consegna di due defibrillatori semi-automatici ai vigili del fuoco di Caldonazzo e Vigolo Vattaro che hanno svolto un percorso formativo specifico per il corretto ed efficace utilizzo dello strumento. Particolarmente affollate e apprezzate sono state le serate organizzate in collaborazione con un esperto delle Acli trentine a Caldonazzo e Vigolo Vattaro sul tema dei contributi fiscali nazionali e provinciali per la ristrutturazione e l'acquisto della casa. Con il patronato Acli è stato anche concordato l'utilizzo delle nostre strutture di Caldonazzo, Bosentino e Vigolo Vattaro per l'effettuazione del servizio di compilazione per i nostri clienti e soci del mod. 730, del mod. RED ed altre incombenze fiscali a tariffa agevolata. Con la collaborazione di docenti esperti dell'ufficio promozione della Federazione Trentina della Cooperazione è stato attivato un percorso formativo rivolto agli insegnati interessati ad intraprendere percorsi cooperativi con gli alunni delle scuole elementari e medie. La Cassa ha promosso e sponsorizzato il progetto "Piazze Vive". L'iniziativa ha visto il coinvolgimento organizzativo della cooperativa The Hub di Rovereto e la collaborazione dei comuni della nostra zona di competenza. Tramite molteplici canali informativi e la partecipazione della popolazione si è cercato di sollecitare l'insediamento di nuove attività commerciali negli spazi sfitti dei centri storici locali. Nel quadro delle iniziative che ispirano l’attività sociale e in adesione alla proposta formulata nel corso dell’Assemblea 2008, la Cassa Rurale ha bandito il concorso per la corresponsione di assegni a sostegno dello studio all’estero. Questi i termini del bando: • Destinatari: 10 studenti delle scuole elementari, 10 delle medie inferiori e 15 delle medie superiori, soci o figli di soci aventi tale qualifica alla data del 31.12.2012, che hanno frequentato un periodo di studio all’estero, su materie curriculari in Italia, nel corso dell’anno 2013. • Importi: Euro 250,00 per soggiorni di studio di durata settimanale, Euro 350,00 per durata bisettimanale e superiore. • 5 assegni di 500 euro cadauno destinati agli studenti che frequentano l’anno scolastico all’estero, a partire dell’anno scolastico 2011/2012. Al 31.12.2013, erano pervenute le seguenti domande con i requisiti previsti: 62 assegni a bando elementari medie inferiori medie superiori anno all'estero totali 10 10 15 5 40 domande per 1 settimana 8 5 2 15 domande per 2 settimane 6 9 15 totale impegno di spesa 8 11 11 3 33 2.000,00 3.350,00 3.650,00 1.500,00 10.500,00 La consegna dei riconoscimenti avverrà nel corso dell’assemblea autunnale dedicata alla presentazione del bilancio sociale. In relazione al concorso per i premi di studio al merito, il Consiglio di Amministrazione ha accertato la sussistenza dei requisiti previsti dal bando in capo a 28 soci o figli di soci ed ha deliberato di accogliere tutte le domande, con il totale impegno di euro 28.200 suddiviso come segue: domande pervenute 4 diplomi di scuola media superiore 10 laurea breve 14 lauree numero premi punteggio minimo messi a bando richiesto 10 da Euro 600,00 95/100 5 da Euro 900,00 105/110 5 da Euro 1.200,00 105/110 Ampliamento della base sociale La Cassa è particolarmente attenta all’ingresso nella compagine sociale di persone residenti nelle zone di competenza territoriale, soprattutto giovani. Il sovrapprezzo attualmente richiesto ai nuovi giovani Soci che abbiano meno di 30 anni è pari al 50% del sovrapprezzo ordinario. Lo scopo è di incentivare la richiesta di ammissione allo status di Socio di giovani che possano rinnovare la base sociale, portare nuove idee e spunti di miglioramento. I giovani Soci entrati a far parte della compagine sociale nel 2013 sono stati 80 ( 14 nel 2012). Il Socio è tenuto a osservare certi doveri, tra i quali il principale è quello di operare in modo significativo con la Cassa e quello di adempiere alle obbligazioni assunte nei confronti della stessa. composizione della compagine sociale soci al 1.1.2013 soci entrati nell'anno soci usciti nell'anno soci al 31.12.2013 maschi femmine 1.258 499 106 84 22 6 1.342 577 società 70 3 4 69 totale 1.827 193 32 1.988 63 numero soci suddivisi per comune comuni Bosentino Calceranica al Lago Caldonazzo Centa San Nicolò Luserna Vattaro Vigolo Vattaro totale 2013 142 243 775 129 13 281 405 1.988 2012 115 235 730 113 14 237 383 1.827 nuove ammissioni per fasce anagrafiche (solo persone fisiche) età anni fino a 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 oltre totali 2013 80 26 39 23 22 190 2012 14 24 27 11 6 82 Il 28 gennaio 2014, presso l'Ex Caseificio di Caldonazzo, la Cassa ha voluto incontrare i Soci che sono entrati a far parte della base sociale nel 2013. Dopo i saluti del Presidente e della Vice Presidente, Il dott. Michele Dorigatti dell'Ufficio Studi e Intercooperazione della Federazione Trentina della Cooperazione ha intrattenuto i numerosi Soci intervenuti illustrando i principi e i valori della cooperazione e della nostra Cassa. Il sovrapprezzo delle azioni viene deliberato dall’Assemblea dei soci con aumenti annuali simbolici, al fine di favorire l’ingresso di nuovi soci. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio Non si rilevano fatti o accadimenti di particolare rilievo da segnalare ai Soci. Informativa sulle operazioni con parti correlate Le informazioni sui rapporti con parti correlate sono riportate nella parte H “operazioni con parti correlate” della nota integrativa, cui si fa rinvio. In aggiunta al contenuto della Nota Integrativa di bilancio, fornito tenendo conto di quanto previsto dallo IAS 24,a seguito del 9° aggiornamento della Circolare 263/06 (disciplina prudenziale in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati), si informa che non sono state compiute operazioni di maggiore rilevanza sulle quali la Commissione degli Amministratori Indipendenti e/o il Collegio Sindacale abbiano reso 64 parere negativo o formulato rilievi. Si comunica inoltre che, la banca ha interpretato le Politiche in materia di controlli sulle attività di rischio e sui conflitti di interesse nei confronti dei soggetti collegati, esplicitamente previste dalle disposizioni di Vigilanza, come l’insieme delle Delibere, dei Regolamenti e delle Deleghe già presenti in banca. Si comunica all’Assemblea che detti documenti sono stati/saranno opportunamente integrati ove necessario per renderli conformi alla novellata normativa. L’attività dei primi mesi del 2014 e l'evoluzione prevedibile della gestione Al 31.03.2014 la raccolta diretta ammonta ad euro 229,4 mil e gli impieghi ad euro 223,0 mil. Le posizioni a sofferenza si attestano al 31.03.2014 ad euro 11,9 mil e gli incagli ad euro 33,6 mil. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il budget 2014 nella seduta del 18 febbraio 2013. Rispetto all’esercizio 2013, si prevede un incremento della raccolta del 2,08% e una crescita degli impieghi del 2,5%. La raccolta indiretta è prevista in aumento del 2,82%. Il report di previsione di Prometeia di Gennaio 2014 mette in evidenza che l'inflazione italiana è scesa allo 0,7% (soprattutto a causa della debolezza dei consumi, nonostante l'incremento dell'aliquota IVA intervenuto in ottobre) e che l'economia italiana sta lentamente tornando a crescere. Il PIL ha smesso di cadere nel terzo trimestre dello scorso anno e la produzione industriale è in crescita. Segnali positivi sulle esportazioni mentre le indicazioni sui consumi e sulla produzione nell'edilizia non mostrano ancora segnali netti di risveglio. La crescita del Pil è attesa portarsi in termini medi annui allo 0,8% nell'anno in corso (per poi accelerare all'1,4% nel 2015). Lo spread Btp-Bund è stimato intono a 200bp nel primo trimestre e a 220bp nella media dell'anno. Il tasso di disoccupazione si attesta al nuovo massimo del 12,7%. Molto più elevata la disoccupazione giovanile che si attesta al 50% circa. Le previsioni per il 2014 vengono stimate tenendo conto che anche nella nostra regione e nella nostra zona di competenza si confermano molti dei dati congiunturali rilevati a livello nazionale. La crisi del comparto dell'edilizia sta interessando, in termini di mancato incasso dei crediti e di ulteriore possibilità di lavoro, molti piccoli artigiani che lavorano in sub appalto. La chiusura delle attività interessa chiaramente anche i lavoratori dipendenti che devono far conto sugli ammortizzatori sociali e sulle provvidenze pubbliche. Il ridimensionamento della spesa pubblica per investimenti in corso anche nella nostra provincia si ripercuoterà sulle possibilità di lavoro e sviluppo delle imprese. Il settore turistico, per quanto riguarda la componente alberghiera, necessita di investimenti per ammodernamenti e promozione nella ricerca di nuovi mercati di riferimento. L'agricoltura, incentrata prevalentemente sulla coltivazione della mela, sta attraversando un periodo di rinnovamento degli impianti a causa della malattia degli "scopazzi del melo", causando una riduzione della produzione e, 65 conseguentemente, del reddito disponibile. Per quanto riguarda l'andamento e gli sviluppi attesi dell’aggregato degli impieghi si dovrà considerare che: • potranno verificarsi ulteriori richieste di sospensione del rimborso della quota capitale dei finanziamenti a causa del perdurare delle difficoltà economiche delle imprese e dei privati; • prosegue l'iniziativa a livello nazionale di incentivazione della riqualificazione energetica e di ristrutturazione degli immobili tramite la detrazione fiscale del 65% e 50%; • la presenza a livello provinciale e locale di una vasta offerta immobiliare, diversificata per tipologia, ubicazione e prezzo, induce gli acquirenti a vagliare molte proposte e ricercare significative riduzioni di prezzo; • è possibile un ulteriore deterioramento del credito bancario. Le nuove erogazioni avverranno con sempre maggiori cautele e con la ricerca di adeguata remunerazione; • la vigilanza bancaria impone regole più stringenti per l'erogazione del credito e l'assunzione delle relative garanzie, il monitoraggio e la segnalazione delle posizioni problematiche che impattano direttamente sull'adeguatezza patrimoniale; • continuerà la ricerca di riposizionamento degli impieghi sulla componente famiglie rispetto alle attività produttive con particolare selezione di nuovi investimenti nel comparto costruzioni-edilizia. Nella gestione e nella programmazione della raccolta, si dovrà considerare che: • gli investitori, pur ricercando sicurezza e liquidità degli investimenti, necessitano comunque di rendimenti adeguati; • nel settore del risparmio gestito si possono riscontrare elementi di positività; • la riduzione della redditività dei titoli di Stato rende poco appetibile tali investimenti se non su lunghe scadenze; • la riduzione del reddito disponibile delle famiglie riduce conseguentemente la possibilità di risparmio; Sul fronte finanziario, è prevista la piena aggiudicazione delle aste Bce fino al 2016 e che il tasso di rifinanziamento possa stabilizzarsi sugli attuali livelli minimi fino a tutto il 2015. Non sono previsti repentini incrementi dell'Euribor, nostro parametro di riferimento per l'indicizzazione dei tassi sulle operazioni di finanziamento. Conseguentemente, le operazioni già in essere saranno regolate al tasso soglia presente contrattualmente. La forbice fra interessi attivi e passivi potrà stabilizzarsi sui livelli di fine anno. I costi operativi aumenteranno mediamente in funzione dell’incremento dell’inflazione e dei rinnovi contrattuali. La componente economica legata al risultato netto della gestione finanziaria, continuerà ad essere influenzata dalle rettifiche di valore per deterioramento su crediti concessi alla clientela. Le attività organizzative e gestionali hanno visto, nel mese di marzo, la rea66 lizzazione dei lavori di ammodernamento della filiale di Vigolo Vattaro per permettere ai clienti una migliore fruizione dei servizi e dei locali. Modificando l’ingresso è stata creata una zona self dotata di un nuovo bancomat, della cassa continua e del casellario postale. Le casse sono dotate di moderne apparecchiature per la gestione del contante, l'organizzazione degli spazi garantisce riservatezza, efficienza operativa e sicurezza gestionale. Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale hanno compiuto un percorso formativo della durata di 9 ore complessive nel corso delle quali sono stati affrontati i temi della gestione e monitoraggio della liquidità operativa e strutturale della Cassa, della responsabilità nelle procedure concorsuali e liquidatorie delle aziende, delle nuove disposizioni di vigilanza in tema di governo e gestione della Cassa Rurale. Nel mese di febbraio si è svolto l'audit del processo Finanza. L'esito delle verifiche è stato positivo con l'indicazione di aree di miglioramento e attenuazione dei rischi. Dal mese di marzo tutta la struttura è impegnata a contattare i Soci per l'illustrazione del nuovo Conto Soci e la richiesta di sottoscrizione dei relativi documenti. Il Conto Soci ha un canone annuo ridotto e servizi aggiuntivi a condizioni particolari. Alle associazioni è riservato il Conto Associazioni che, proprio per riconoscere il valore e l'impegno del mondo del volontariato del nostro territorio, prevede un canone particolarmente ridotto e la possibilità di effettuare i bonifici tramite Inbank senza commissioni. Con la collaborazione di una professionista, il 25 febbraio presso la sede di Caldonazzo abbiamo organizzato una riunione formativa riservata alle associazioni sul tema del sistema di autocontrollo H.A.C.C.P. relativamente al trattamento, alla gestione ed alla conservazione degli alimenti. L'incontro è stato molto gradito e sarà ripetuto in aprile in favore delle numerose associazioni che non hanno potuto partecipare alla precedente edizione. Progetto di destinazione dell’utile di esercizio L'utile di esercizio ammonta a Euro 988.362,91 Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea di procedere alla seguente ripartizione: Alla riserva legale: Ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione (pari al 3% degli utili, ai sensi del comma 4 art. 11 Legge 23.1.1992 n. 59 come modificato dall’art. 1 della legge 30.12.2004 n. 311) Ai fini di beneficenza e mutualità Alla distribuzione di dividendi ai soci, nella ragione del 3,38% (misura non superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi aumentato di 2,5% ragguagliata al capitale effettivamente versato) euro 751.329,71 euro 29.650,89 euro 120.000,00 euro 87.382,31 67 Anche per l’esercizio 2013, il Consiglio di Amministrazione assumendo a riferimento per l’assegnazione del dividendo la resa media annua dell’attivo fruttifero, equivalente al 3,38%, ha deliberato di proporre la distribuzione di Euro 0,0872089 per ciascuna azione da nominali euro 2,58. Ringraziamenti Il Consiglio di Amministrazione desidera ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito al raggiungimento dei positivi risultati precedentemente illustrati. Si ringraziano Banca d’Italia, Federazione Trentina della Cooperazione, Cassa Centrale Banca, Phoenix Informatica Bancaria, Formazione Lavoro e Assicura per la disponibilità nel seguire i nostri processi produttivi e per la preziosa consulenza fornita. Un sentito ringraziamento a tutto il personale indistintamente che, con impegno e professionalità, opera nell’ottica di confermare ed accrescere le potenzialità di sviluppo che la nostra Cassa ha dimostrato di saper mantenere in un contesto sempre più dinamico e concorrenziale. Un doveroso ringraziamento va al Collegio Sindacale per la competenza ed il supporto fornito agli amministratori e alla struttura intera. Il ringraziamento più caloroso è rivolto a voi Soci per la fedeltà, la fiducia e la collaborazione che ci avete riservato, permettendo alla Cassa di sostenere la crescita ed il progresso delle nostre comunità. Caldonazzo, 24 marzo 2013 Il Consiglio di Amministrazione 68 Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea dei Soci ai sensi dell’Art. 2429, comma 2, del Codice Civile 69 Signori Soci, la presente relazione riguarda unicamente le generali funzioni di vigilanza sulla gestione demandate all’organo di controllo dall'articolo 2403, primo comma, del Codice Civile. Non concerne invece la revisione legale dei conti prevista dal D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 in quanto tale attività è svolta dalla Federazione Trentina della Cooperazione ai sensi della L.R. 9 luglio 2008, n. 5. Nel corso dell’esercizio 2013 la nostra attività di vigilanza si è rivolta in particolare all’osservanza della legge, dello statuto, delle vigenti istruzioni di vigilanza e al rispetto dei principi di corretta amministrazione. Abbiamo effettuato n. 11 riunioni collegiali di verifica i cui risultati non hanno evidenziato elementi di criticità tali da essere segnalati all’Assemblea. Le attività di controllo sono descritte nel libro dei verbali del Collegio Sindacale conservato presso la Società. Abbiamo inoltre programmato ed effettuato incontri e/o scambi di informazioni con i revisori della Federazione Trentina della Cooperazione, incaricata della revisione legale dei conti, con i responsabili delle altre strutture organizzative che assolvono funzioni di controllo (internal audit, risk controller e compliance) e, nell’occasione dell’ispezione ordinaria, con gli Ispettori di Banca d’Italia. Abbiamo regolarmente acquisito e visionato le relazioni emanate dai suddetti organi, rilevando la sostanziale adeguatezza ed efficienza del sistema dei controlli interni della Cassa Rurale, la puntualità dell’attività ispettiva svolta e la ragionevolezza e pertinenza degli interventi proposti. Nel corso delle riunioni e dallo scambio di informazioni reciproche non sono emersi aspetti rilevanti per i quali si sia reso necessario procedere con specifici approfondimenti e non ci è stata comunicata l’esistenza di fatti censurabili. Abbiamo partecipato ad una Assemblea straordinaria e ordinaria dei Soci ed assistito a n. 23 sedute del Consiglio di Amministrazione e possiamo attestare che le stesse si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento. Nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione abbiamo ottenuto le informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilevanza patrimoniale, finanziaria, economica ed organizzativa. Per quanto riguarda il rispetto dei principi di corretta amministrazione, la partecipazione alle riunioni dell’Organo Amministrativo ha permesso di accertare che gli atti deliberativi e programmatici sono stati adottati in conformità alla legge e allo statuto sociale, nel rispetto dei principi di sana e prudente gestione e di tutela dell’integrità del patrimonio della Cassa ed in sintonia con le scelte strategiche adottate; non appaiono manifestamente imprudenti ed azzardate, in potenziale conflitto di interesse o in contrasto con le deliberazioni assunte dall’Assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio. Abbiamo anche ottenuto informazioni, ove necessario, sulle operazioni svol70 te con parti correlate secondo quanto disposto dalla vigente normativa. Tutta l’attività di cui sopra è documentata analiticamente nei verbali delle riunioni del Collegio Sindacale, conservati agli atti della Cassa Rurale. Non sono emerse anomalie sintomatiche di disfunzioni nell’amministrazione o nella direzione della società. Il sistema dei controlli interni risulta efficiente ed adeguato tenendo conto delle dimensioni e complessità della Cassa e lo stesso si avvale anche di idonee procedure informatiche. Nel valutare il sistema dei controlli interni, è stata posta attenzione all’attività di analisi sulle diverse tipologie di rischio e sulle modalità per il loro governo, con specifica attenzione al processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP). In tema di controllo sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società, sono stati oggetto di verifica – anche attraverso la costante collaborazione con le altre funzioni di controllo – il regolare funzionamento delle principali aree organizzative (contabilità, crediti, finanza e risparmio, antiriciclaggio) l’efficienza dei vari processi, constatando l’impegno della Cassa nel perseguire la razionale gestione delle risorse umane e il costante affinamento delle procedure. Il sistema informativo garantisce un elevato standard di sicurezza, anche sotto il profilo della protezione dei dati personali trattati, ed ai sensi del Disciplinare Tecnico – Allegato “B” al codice della privacy (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196). Non è emersa dunque l’esigenza di apportare modifiche sostanziale all’assetto dei sistemi e dei processi sottoposti a verifica. Nel corso dell’esercizio non sono pervenute denunce da parte dei soci ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile, né sono emerse irregolarità nella gestione o violazioni delle norme disciplinanti l’attività bancaria tali da richiedere la segnalazione alla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs. 385/1993. Ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 il Collegio prende atto della relazione emessa dal revisore legale dei conti nella quale si attesta la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili e non si segnalano carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria. Per quanto attiene nello specifico alla vigilanza di cui al punto d) del comma 1 del citato articolo, in materia di indipendenza del revisore legale, con specifico riferimento alle prestazioni di servizi non di revisione svolte dalla Federazione Trentina della Cooperazione a favore della Cassa Rurale, si rimanda a quanto disposto dalla L.R. 9 luglio 2008, n. 5, e successivo Regolamento di attuazione. Sotto il profilo della gestione dei rapporti con la clientela, il Collegio ha verificato che non sono pervenuti reclami all’apposito ufficio interno della Cassa. Per quanto concerne i reclami della clientela attinenti la prestazione dei servizi di investimento, il Collegio ha preso atto della relazione della Funzione di Compliance, redatta ai sensi dell’art. 16 del Regolamento congiunto Banca 71 d’Italia CONSOB, evidenziante la situazione complessiva dei reclami ricevuti, ed attesta che alla Cassa Rurale non è pervenuto alcun reclamo. Non risultano pendenti denunce o esposti innanzi alle competenti autorità di vigilanza. Il Collegio ha inoltre vigilato sull’osservanza delle norme in materia di antiriciclaggio, non rilevando nell’esercizio violazioni da segnalare ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs. 231/2007. Nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiedere la menzione nella presente relazione e le osservazioni del Collegio a responsabili delle funzioni interessate hanno trovato puntuale accoglimento. Il Collegio sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 2 della L. 59/92 e all’art. 2545 del Codice Civile, condivide i criteri seguiti dal Consiglio di Amministrazione nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi mutualistici in conformità col carattere cooperativo della società, criteri illustrati nella relazione sulla gestione. Nella nota integrativa gli Amministratori danno atto che la società rispetta i requisiti di mutualità prevalente e il Collegio conferma la sussistenza dei medesimi. Per quanto concerne il bilancio di esercizio (composto da stato patrimoniale, conto economico, prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto finanziario, prospetto della redditività complessiva e nota integrativa) e la relazione sulla gestione, attestiamo che i documenti ci sono stati messi a disposizione dagli amministratori nei termini di legge. Unitamente al bilancio 2013 sono riportati i dati patrimoniali e di conto economico al 31 dicembre 2012, determinati applicando i medesimi principi contabili internazionali IAS/IFRS. Si precisa che i dati del bilancio 2012 sono stati riesposti per tenere conto delle rettifiche dei saldi effettuati dalla Cassa in conformità alle disposizioni dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori). Non essendo a noi demandato il controllo di merito sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato sull’impostazione generale data allo stesso e sulla sua conformità alla legge per quanto riguarda la sua formazione e struttura. Prendiamo atto, anzitutto, che il bilancio di esercizio è stato redatto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Comunitario 1606/02 e recepiti nell’ordinamento italiano con il D.Lgs 28 febbraio 2005 n. 38, nonché in conformità alle Istruzioni per la redazione del bilancio delle Banche di cui al provvedimento del Direttore Generale della Banca d’Italia del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti ed in vigore alla data di riferimento del bilancio. Per quanto a nostra conoscenza, riteniamo che gli Amministratori, nella redazione del bilancio, abbiano operato nel rispetto delle norme di riferimento. Abbiamo inoltre verificato la rispondenza del bilancio ai fatti e alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell’espletamento dei nostri dove72 ri, e non abbiamo osservazioni al riguardo. La nota integrativa e la relazione sulla gestione contengono le informazioni richieste dalle disposizioni in materia, con particolare riguardo ad una dettagliata descrizione delle singole voci dello stato patrimoniale e dei relativi criteri di valutazione, nonché dell’andamento del conto economico. Riteniamo che dai documenti risulti un’esposizione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Cassa Rurale e del risultato economico dell’esercizio. L’incaricato della revisione legale dei conti - Federazione Trentina della Cooperazione - ha rilasciato in data 11 aprile 2014 la relazione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.01.2010, n. 39, nella quale attesta che il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa della Società e sul quale esprime un giudizio senza rilievi. Il Collegio Sindacale e il revisore legale della Federazione hanno proceduto a scambiarsi tempestivamente le informazioni rilevanti ai fini dell’espletamento dei rispettivi compiti ex art. 2409 septies del Codice Civile. Il Collegio dà inoltre atto che nel corso dell’anno 2013 (ottobre- novembre) la Cassa è stata sottoposta a visita ispettiva ordinaria di Banca d’Italia che si è conclusa senza irrogazione di sanzioni. Le risultanze del bilancio si possono sintetizzare nei seguenti termini: STATO PATRIMONIALE Attivo Passivo Patrimonio Netto di cui Utile dell'esercizio Euro Euro Euro Euro 346.628.490 291.884.564 54.743.926 988.363 CONTO ECONOMICO: Utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito Utile d’esercizio Euro Euro Euro 1.185.933 197.570 988.363 In considerazione di quanto sopra, il Collegio sindacale esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2013, come redatto dal Consiglio di Amministrazione, ed alla conseguente proposta di riparto dell’utile. Caldonazzo, 11 aprile 2014 Il Collegio Sindacale 73 74 75 76 77 78 79 Foto Margoni Luca Finito di stampare nel mese di aprile 2014 Tipografia Pasquali - Tel. 0461 533941 - [email protected] Copertina 2013_Copertina 24/04/14 09.02 Pagina 2
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