Die erste Nacht

Comune di Casal di Principe
Provincia di Caserta
COMUNE OJ CASAL OJ PRINCIPE
Prov. di Caserta
1 7 SET. 2014
Pn:>t.
n.
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Ai Responsabili dei Settori:
Finanziario
LL.PP e manutenzione
Ambiente
Urbanistica
AA.GG
Vigilanza
Servizi aile persone ..
Demografico
AI Sindaco e ai componenti della
Giunta comunale
SEDE
OGGETTO: Piano triennale di prevenzione della corruzione. Programmazione delle misure di
prevenzione del rischio di corruzione.
1. Premessa
Con deliberazione della Commissione Straordinaria n. 56 bis del30 07.2013 e stato approvato il
Piano provvisorio triennale di prevenzione della corruzione 2013-2015 (d'ora in poi anche PTPC).
In conformita a quanto previsto da!la Legge 6.11.2012, n. 190 e dal Piano Nazionale
Anticorruzione, nel Piano triennale di prevenzione della corruzione comunale il concetto di
corruzione viene definito secondo un'accezione ampia, ossia comprensivo delle varie situazioni in
cui, nel corso dell'attivita amministrativa, si riscontri l'abuso, da parte di un soggetto, del potere a
lui affidato a! fine di ottenere vantaggi privati.
Ne deriva che le situazioni rilevanti sono pin ampie della fattispecie penalistica e sono tali da
comprendere non solo J'intero novero dei delitti contro Ia pubblica amministrazione disciplinati nel
Libro secondo, Titolo II, Capo I, del Codice penale, rna anche le situazioni in cui, a prescindere
dalla rilevanza penale, venga in evidenza un malfunzionamento dell'Amministrazione a causa
dell'uso fini privati delle funzioni attribuite, ovvero l'inquinamento dell'azione amministrativa ab
externo.
II PTPC individua una serie di misure di prevenzione del fenomeno della corruzione utili a
ridurre Ia probabilita che il rischio si verifichi.
Le principali misure sono le seguenti:
- formazione in tern a di anticorruzione;
- codici di comportamento (generale e integrativo o di ente);
- sistema di monitoraggio del rispetto dei termini, previsti dalla Iegge o da regolamenti, per Ia
conclusione dei procedimenti;
- trasparenza.dell'azione amministrativa;
,.,,. •· · ··· ···
- controlli di regolarita amministrativa e contabile degli atti;
Compiti specifici sono demandati ai responsabili di settore e di procedimento fin dalla fase
preventiva della formulazione dell'atto
Come stabilito dal PTPC, spetta allo scrivente , in qualita di responsabile della prevenzione della
corruzione, definire Ia programmaziorte delle misure di preve11Zione dei rischio di corruziorte e le
priorita di trattamento in base a! livello di rischio, all'obbligatorieta della misura ed all'impatto
organizzativo e finanziario della misura medesima.
Ai fini del monitoraggio delle misure programmate, i Responsabili di Settore collaboreranno con
il Responsabile della Prevenzione della corruzione e forniranno ogni informazione che lo stesso
ritenga utile acquisire.
La programmazione deve trovare riscontro nel Piano esecutivo di gestione, con indicazione
di obiettivi, indicatori e target relativi ai risultati da conseguire tramite Ia realizzazione del PTPC e
del Programma triennale per Ia trasparenza e l'integrita.
2. Aree di rischio corruzione
Ai sensi dell' art. I, comma 9, lett. a), della Legge 190/2012, il PTPC individua i settori e !e attivita
a piu elevato rischio di corruzione:
In particolare l'art. 4 del Piano elenca le attivita a piu elevato rischio corruttivo .La molteplicita
delle attivita elencata implica
Ia particolare attenzione che ogni addetto deve porre
nell' espletamento dei compiti e mansioni di competenza onde evitare l' insorgere di un tale
fenomeno criminoso.
3. Regole e meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni
Oltre all'applicazione e attuazione delle misure di prevenzione della corruzione, sono individuati
dalla presente direttiva, ai sensi dell'art. I, comma 9, lett. b), della Legge 190/2012, i seguenti
meccanismi e regole di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il
rischio di corruzione, cui i responsabili di Area e i dipendenti del Comune dovranno attenersi:
a) nella trattazione e nell'istruttoria degli atti:
- rispettare l'ordine cronologico di protocollo dell'istanza tranne priorita particolarmente motivate;
- predeterminare i criteri di assegnazione delle pratiche ai collaboratori;
- redigere gli atti in modo chiaro e comprensibile con un linguaggio semplice;
- rispettare il divieto di aggravamento del procedimento amministrativo di cui all'art. I, comma 2,
della Legge 241/1990;
- distinguere, ove possibile, l'attivita istruttoria e Ia relativa responsabilita dall'adozione dell'atto
finale, in modo tale che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti, l'Istruttore
proponente ed il Responsabile di Settore
- concludere i procedimenti con provvedimenti espressi assunti nella forma della determinazione
ovvero nelle altre forme di Iegge ( autorizzazioni, concessioni, etc), salvo i casi in cui sia prevista Ia
deliberazione di Giunta Municipale o di Consiglio Comunale. I provvedimenti conclusivi devono
riportare in narrativa Ia descrizione del procedimento svolto, richiamando tutti gli atti prodotti,
anche interni, necessari per addivenire alia decisione finale.
- i provvedimenti devono essere sempre motivati con precisione, chiarezza e completezza,
specificando i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato Ia decisione
deli'Amministrazione in relazione aile risultanze dell'istruttoria ed aile norme di riferimento.
b) nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia
discrezionalita amministrativa e tecnica, motivare adeguatamente I' atto: I' onere di motivazione e
tanto piu ampio quanto piu e!evato e il margine di discrezionalita.
c) per consentire a tutti coloro che vi abbiano interesse di esercitare con pienezza il diritto di
accesso e di partecipazione, gli atti dell' ente devono ispirarsi ai principi di semplicita e di chiarezza.
In particolare, devono essere scritti con linguaggio semplice e comprensibile a tutti.
d) nella corrispondenza vanno sempre indicati l'unita organizzativa responsabile e il nominativo del
responsabile del procedimento e il suo indirizzo mail cui rivolgersi.
e) per ciascuna tipologia di attivita e procedimento a rischio, ogni Responsabile di Settore
competente, dovra attuare "Ia standardizzazione dei processi interni" mediante Ia redazione di
una check-list (lista delle operazioni) contenente per ciascuna fase procedimentale:
il responsabile del proc.edimento;
- i presupposti e le modalita di avvio del procedimento;
- i relativi riferimenti normativi (legislativi e regolamentari) da applicare;
- le singole fasi del procedimento con specificazione dei tempi;
- i tempi di conclusione del procedimento;
la forma del provvedimento conclusivo;
- la modulistica da adottare;
- i documenti richiesti al cittadino/utente/impresa
- ogni altra indicazione utile a standardizzare e a tracciare l' iter amministrativo.
Ogni Responsabile di Settore provvederit a rendere pubblici mediante il sito web dell'Ente,
nell'apposita sezione inclusa in Amministrazione Trasparente, i dati informativi relativi ai
procedimenti tipo opportunamente standardizzati, con particolare riferimento aile attivitit a rischio
individuate ai sensi del presente Piano.
- Astensione dall'adozione di pareri, di valutazioni tecniche, di atti endoprocedimentali e del
provvedimento finale da parte del Responsabile del procedimento e del Responsabile di Settore che
si trovino in situazioni neUe quali vi sia conjlitto d'interessi anche potenziale.
e) nell' attivitit contrattuale:
- rispettare il divieto di frazionamento o innalzamento artificioso dell'importo contrattuale;
- indire, salvo i casi di oggettiva impossibilitit opportunamente motivati, Je procedure ad evidenza
pubblica non oltre i tre mesi precedenti la scadenza dei contratti aventi per oggetto la fomitura
dei beni e dei servizi secondo le modalitit previste dal D.lgs. 163/2006;
- limitare il ricorso aile proroghe e/o rinnovi espressi se non nei casi in cui la Iegge lo consenta e per
non piu di una sola volta, se non per esigenze particolari da motivare espressamente;
- ridurre I' area degli affidamenti diretti ai soli casi ammessi dalla Iegge e/o dal Regolamento
comunale;
- privilegiare l'utilizzo deg]i acquisti a mezzo della CONSIP Spa e/o del MEPA;
- assicurare Ia rotazione tra Ie imprese affidatarie dei contratti appaltati in economia;
- assicurare Ia rotazione tra i professionisti negli affidamenti di incarichi di importo inferiore alla
soglia della procedura aperta;
- assicurare il confronto concorrenziale, definendo requisiti di partecipazione aile gare, anche
ufficiose, e di valutazione delle offerte, chiari ed adeguati;
- verificare, con istruttorie documentate, Ia congruitit dei prezzi contrattuali.
devono essere pubblicati sui sito web dell'Ente i seguenti dati ai sensi dell'art. I, comma 32,
L.l90/2012:
- oggetto del bando;
- struttura proponente;
- elenco operatori invitati a presentare Ie offerte;
- aggiudicatario;
- importo aggiudicazione;
-tempi di completamento dell'opera, servizio e fomitura;
- importo delle somme liquidate
f) negli atti di erogazione dei contributi, enunciare nell'atto i criteri di erogazione, specificando
quali elementi delle spese preventivate sono finanziabili.
g) nel conferimento degli incarichi di collaborazione, consulenza, studio e ricerca a soggetti esterni,
acquisire il preventivo assenso del revisori dei conti e attestare l' obiettiva carenza di professionalitit
interne.
h) i componenti delle commissioni di concorso e di gara dovranno rendere all'atto
dell'insediamento dichiarazione di non trovarsi in rapporti di parentela o di Iavoro o professionali
con i partecipanti all a gara o a! concorso, e con gli amministratori e i responsabili di Settori e i !oro
familiari entro il secondo grado; nonche dichiarazione di insussistenza delle condizioni di
incompatibilitit previste dall'art. 35-bis del D.lgs. 165/2001
i) rilevare i tempi medi dei pagamenti.
I) rilevare i tempi medi di conclusione dei procedimentis, utilizzando Ia seguente tabella:
Tipo di procedimento, termine massimo di conclusione del procedimento, numero di procedimenti
conclusi. tempi medi di conclusione dei procedimenti (giorni)
m) nei meccanismi di controllo delle decisioni: attuare il rispetto della distinzione dei ruoli tra
dirigenti ed organi politici, come definito dagli artt. 78, comma I, e 107 del TUEL, ed il rispetto
puntuale delle procedure previste dal regolamento sui funzionamento dei controlli intemi, cui si fa
nnVIO.
4. Obblighi 'di informazione dei responsabili di area nei co.rifronti delresponsabile della
prevenzione della corruzione
4.1. Ai sensi dell' art. 1, comma 9, lett. c), della L. 190/2012, i responsabili di Settori
provvedono ogni trimestre a comunicare a! responsabile della prevenzione della corruzione:
a) con riguardo ai procedimenti di competenza, con cadenza trimestrale, ogni Responsabile di
Settore dovn't produrre a! Responsabile della prevenzione della corruzione uno specifico report
sulle attivitit a rischio di corruzione nel quale saranno evidenziati:
- La pubblicazione dei procedimenti standardizzati
- I procedimenti attuati;
- I Responsabili di procedimento;
- Il rispetto dei tempi procedimentali;
- Le eventuali anomalie riscontrate nello svolgimento dell'iter dei procedimenti;
- I motivi dell'eventuale mancato rispetto dei tempi procedimentali;
- Le azioni correttive intraprese e/o proposte;
- Le verifiche effettuate circa la possibilita di attuare la rotazione degli incarichi ai sensi del
successivo art. 7;
Il Responsabile della prevenzione e della corruzione, entro 60 giorni dall'acquisizione dei report da
parte dei referenti di ciascun Settore , pubblica sui sito istituzionale deii'Ente i risultati del
monitoraggio effettuato
b) l' elenco dei procedimenti peri quali si e reso necessaria disporre una sospensione dei termini per
integrazione documentale;
c) I' elenco dei contratti sopra soglia appaltati con procedura negoziata e le ragioni a giustificazione
dell' affidamento;
d) l' elenco dei contratti rinnovati o prorogati e le ragioni a giustificazione della proroga o del
rinnovo;
e) l'elenco dei contratti con riferimenti ai quali siano state disposte novazioni, addizioni, varianti,
applicazione di penali o risoluzione anticipata.
4.2. Ciascun responsabile di Settore ha l'obbligo di dotarsi di uno scadenzario dei contratti di
competenza del settore cui e preposto, al fine di evitare di dover disporre proroghe.
4.3. In sede di stipulazione dei contratti in forma di scrittura privata, ciascun responsabile di
Settore provvede tempestivamente a comunicare all'Ufficio segreteria gli estremi dell'atto per
I' acquisizione del numero progressivo e l 'annotazione nel registro unico dei contratti redatti in
forma di scrittura privata.
4.4. Il Responsabile del Settore Finanziario provvede a comunicare ogni trimestre a! Responsabile
della prevenzione della corruzione l'elenco dei pagamenti effettuati oltre il termine di Iegge o di
contralto.
5. Monitoraggio del rispetto dei termini, previsti dalla Iegge o dai regolamenti, per Ia
conclusione dei procedimenti
Ai sensi dell' art. I, comma 9, lett. d), della L. 190/2012 sono individuate le seguenti misure:
a) il monitoraggio del rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti sara inserito nel piano
esecutivo di gestione, ed oggetto del controllo di gestione di cui agli artt. 147, 196 e 198-bis del
D.lgs. 267/2000;
b) il rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti sara oggetto di verifica anche in sede di
esercizio dei controlli di regolarita amministrativa.
6. Monitoraggio dei rapporti tra I'Amministrazione e i soggetti che con Ia stessa stipulano
contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di
vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o
affinita sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i
responsabili di settore e i dipendenti dell'amministrazione
Ai sensi dell' art. 1, comma 9, lett. e), della L. 190/2012 sono individuate le seguenti misure:
a) il responsabile del procedimento ha l'obbligo di acquisire una specifica dichiarazione, redatta ai
sensi del DPR 445/2000, con ]a quale chiunque si rivolge all'Amministrazione comunale per
proporre una iniziativa/progetto di partenariato pubblico/privato, una proposta contrattuale, una
proposta di sponsorizzazione, una proposta di convenzione o di accordo procedimentale, una
richiesta di contriburo o· cbliiunque inteiida presentare un' offerta relativa a contratti di qualsiasi tip<i,
dichiara l'insussistenza di rapporti di parentela, entro il quarto grado, o di altri vincoli anche di
lavoro o professionali, in corso o riferibili ai tre anni precedenti, con gli amministratori e i
responsabili di settore dell' ente;
b) nei provvedimenti relativi agli atti e ai contratti e accordi di cui al presente paragrafo devono
essere preliminarmente riportate, qual ora ricorra Ia fattispecie, le seguenti dichiarazioni da rendere
da parte del responsabile di Settore e del contraente privato o operatore economico:
"Jl sottoscritto responsabile di Settore che nel presente atto rappresenta il Comune diCasal di
Principe, dichiara di avere preliminarmente verificato l 'insussistenza a suo carico
dell'obbligo di astensione e di non trovarsi, quindi, in posizione di conjlitto di interesse, di cui agli
articoli 6 e 7 del D.P.R. 62/2013 recante il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici,
e del Codice integrativo di comportamento dei dipendenti comunali e alia Legge190/2012";
"Jl soggetto privato/operatore economico dichiara l 'insussistenza di situazioni di lavoro o di
rapporti di collaborazione di cui all'art. 53, comma 16-ter, del D.lgs. 165/2001 ";
"Jl soggetto privato/operatore economico dichiara di essere edotto della circostanza che il presente
atto si risolve di diritto in caso di violazione, da parte sua, degli obblighi derivanti dal Codice di
comportamento dei dipendenti pubblici, di cui al D.P.R. 6212013, e del Codice integrativo di
comportamento dei dipendenti comunali";
c) i componenti delle commissioni di concorso o di gara, all'atto dell'accettazione della nomina,
rendono una dichiarazione circa l'insussistenza di rapporti di parentela o professionali con gli
amministratori ed i responsabili di settore o !oro familiari entro il secondo grado; nonche una
dichiarazione di insussistenza delle condizioni di incompatibilita previste dall'art. 35-bis del D.lgs.
165/2001 (cfr. paragrafo 5.6 della Parte II del PTPC). Analoghe dichiarazioni rendono i soggetti
nominati quali rappresentanti del Comune in enti, societa, aziende od istituzioni.
7. Responsabilita
La normativa in materia di prevenzione e repressione della corruzione e dell 'illegalita nella
pubblica amministrazione ha introdotto una serie di adempimenti e attivita cui sono connesse forti
assunzioni di responsabilita per tutti i dipendenti dell' Amministrazione e, in special modo, peril
responsabile della prevenzione della corruzione e peri responsabili di Settore
In particolare:
- il responsabile della prevenzione della corruzione risponde nelle ipotesi previste dall' art. 1, commi
8, 12, 13 e 14, della L. 190/20127;
- i responsabili di Settore e i dipendenti rispondono della violazione delle misure di prevenzione
previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione (cfr. art. 1, comma 14, della Legge
190/20 12s).
8. Conclusioni
Si ritiene, infine, opportuno sottolineare il contenuto precettivo di quanto disposto dal Piano
triennale di prevenzione della corruzione, dal Programma triennale per Ia trasparenza e I 'integrita,
dal Codice di comportamento dei dipendenti (generale e integrativo) e dalla presente direttiva, Ia cui
violazione com porta conseguenze in termini disciplinari.
Tutti i dipendenti comunali sono, pertanto, invitati a rispettare scrupolosamente le disposizioni
contenute nella presente direttiva, negli atti in essa richiamati .
Si fa obbligo a chiunque spetti di osservare e di far osservare Ia presente direttiva.
La presente direttiva sara pubblicata nella sezione "Amministrazione trasparente" del sito
istituzionale del Comune.
Casal di Principe li, 16.09.2014
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