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Crenoterapia con acqua
Clin. Term. 61 (1-2):6-14, 2014
Crenoterapia con acqua. Salso-Solfato-Bicarbonato-Alcalina sorgiva in Rapolla (PZ) nelle patologie delle alte e
basse vie respiratorie: studio clinico-sperimentale
Sodium-sulfate-bicarbonate-alkaline aerosol therapy in upper and
lower respiratory airway’s diseases: clinical and experimental study
about water springing in Rapolla (PZ, Italy)
G. Gerardi1-4, A. Carpentieri3, F. Cristiano4, E. Lampa1-2
Clin. Term. 61 (1-2):6-14, 2014
RIASSUNTO – La sperimentazione clinica che proponiamo ha lo scopo di valutare clinicamente
e con esami strumentali (spirometria e dosaggio delle immunoglobuline IgA, IgM ed IgG) gli effetti
dell’acqua salso-solfato-bicarbonato-alcalina sorgiva in Rapolla (PZ) sui più comuni disturbi delle vie
aeree superiori e profonde. Sono stati trattati con aerosolterapia 41 pazienti affetti da patologie di interesse ORL e 10 pazienti affetti da bronchite cronica asmatica. I parametri, rilevati prima e dopo un
ciclo di terapia termale, hanno mostrato modificazioni statisticamente significative della sintomatologia
clinica, delle IgA secretorie e dei valori spirometrici (VEMS, FEV50e FEV25-75).
ABSTRACT – The clinical trial we propose is designed to evaluate salt-sulphate-bicarbonate-alkaline
crenotherapy benefits in common upper and deep airway diseases. The thermal water we tested springs
in Rapolla (PZ), Italy. We treated with aerosol therapy 41 patients with ORL diseases and 10 patients
with chronic asthmatic bronchitis. We found statistically significant changes of clinical symptoms,
secreted IgA, and spirometric values (VEMS, FEV50, FEV25-75).
Parole Chiave – acque salso-solfato-bicarbonato-alcaline, ORL, bronchite cronica asmatica, sperimentazione clinica, S.P.A., immunoglobuline secretorie, spirometria
Key Word – salt-sulphate-bicarbonate-alkaline crenotherapy, ORL, chronic asthmatic bronchitis, clinical trial, S.P.A., secreted immunoglobulines, spirometry
1
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Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Farmacologia Seconda Università degli Studi di Napoli;
Presidente Generale AMIITTF; 3 Presidente AMIITTF Sezione Basilicata; 4 Socio AMIITTF
Crenoterapia con acqua
Clin. Term. 61 (1-2):6-14, 2014
Introduzione
La terapia inalatoria termale, notoriamente,
trova le sue indicazioni principali nella cura
delle più diffuse patologie sia delle alte che
delle basse vie aeree: dai processi infiammatori
e/o allergici rino-faringei e tubo-timpanici, alle
patologie tracheo-bronco-polmonari (bronchiti, bronchiectasie, asma bronchiale, alcune
forme di enfisema, etc.).
Le acque minerali vengono da sempre utilizzate per uso esterno sotto forma di aerosol,
di nebulizzazioni e di inalazioni, nel trattamento di patologie di interesse otorinolaringoiatrico quali laringiti, faringiti, riniti, sinusiti,
otiti catarrali croniche e patologie tubariche.
In relazione alla composizione chimico-fisica
ed alle insite proprietà terapeutiche, le acque
minerali agiscono sulle prime vie aeree regolando (qualitativamente e quantitativamente) le
secrezioni mucose, e modificando la reattività
delle mucose stesse agli insulti infettivi e/o
infiammatori.
Sulle vie aeree inferiori, oltre ai comuni
effetti favorevoli sulle secrezioni bronchiali
(produzione e composizione della mucina,
detersione delle mucose, etc.), le acque minerali intervengono sulla vascolarizzazione
dei distretti respiratori, sul tono muscolare
bronchiale, sul tensioattivo alveolare, sull’assetto immunitario locale e sistemico. La crenoterapia inalatoria viene, pertanto, utilizzata
nel trattamento di svariate patologie croniche
aspecifiche delle vie respiratorie inferiori:
bronchiti (croniche, ostruttive, ricorrenti,
recidivanti), bronchiectasie, alcune forme di
asma bronchiale ed enfisema con associate
manifestazioni flogistiche.
La composizione chimico-fisica della acque
termali ne condiziona le specifiche indicazioni
terapeutiche:
Le acque solfuree sono particolarmente
indicate nelle bronchiti catarrali croniche o
recidivanti con abbondante secrezione, nelle
bronchiti croniche ostruttive e nell’enfisema
polmonare (ad eccezione dei casi avanzati con
compromissione dell’apparato respiratorio).
Le acque a leggera mineralizzazione (come
le bicarbonate, le carboniche, le cloruro-sodiche leggere e le solfate) sono prescritte nelle
patologie bronchiali in soggetti disreattivi (con
marcata labilità neurovegetativa o con fenomeni congestivi e catarrali improvvisi).
Le acque salso-bromo-iodiche sono utilizzate nelle forme bronchiali ad andamento
torbido (specie se associate a malattie del
metabolismo come obesità, iperuricemia e
iperdislipidemie), nonché nelle forme croniche
a spiccata componente atrofica (comprese le
broncopneumopatie croniche ostruttive)
Le acque solfuree, solfuro-bromo-iodiche
e cloruro-sodiche trovano applicazione nelle
bronchiti croniche con abbondante escreato
bronchiale, nelle bronchiti asmatiche e nelle
bronchiti conseguenti a fattori tossici (polveri,
gas industriali, peli, sostanze chimiche, etc.).
Scopo del presente studio è quello di conoscere il comportamento delle manifestazioni
sintomatologiche, delle immunoglobuline
secretorie e sieriche, oltre che degli indici
spirometrici in seguito ad aerosol-terapia su
pazienti affetti da patologie delle alte e basse
vie aeree con acqua salso-bicarbonato-solfatoalcalina.
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Crenoterapia con acqua
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Materiali e metodi
Lo studio clinico sperimentale in oggetto ha
preso in considerazione gli effetti crenoterapici sull’apparato respiratorio superiore ed inferiore esercitati dall’acqua termale proveniente
dalla sorgente dello stabilimento termale sito
in Rapolla (Potenza), località medioevale sorta
alle pendici del vulcano spento Vulture, in una
regione tanto privilegiata dalla natura come la
Basilicata.
La storia delle sorgenti di Rapolla risale al
XIX secolo, quando ne furono subito apprezzate le proprietà terapeutiche che vi sgorgano,
ma fu solo nel 1961 che nacque il primo stabilimento termale.
Sotto l’abitato di Rapolla scorre un fiume
invisibile e silenzioso, che seguendo percorsi
oscuri e segreti si arricchisce di sali minerali e
caratteristiche utili per benefiche cure termali.
Alla fine del loro itinerario nascosto, le sorgenti affiorano in contrada “Orto del Lago”.
Più precisamente le acque termali sgorgano
da tre sorgenti:
– Fonte n. 1: acqua minerale salso-bicarbonato-alcalina; portata 8 l/min
– Fonte n. 2: acqua minerale solfato-alcalina;
portata 20 l/min
– Fonte n. 3: acqua minerale solfato-alcalina;
portata 9 l/min
L’acqua minerale proveniente dalla raccolta alle tre fonti, presenta le caratteristiche
chimico-fisiche riportate in Tab. 1.
Tabella 1. Analisi quantitativa alle tre fonti (mg/l).
Elementi chimici
Fonte n. 1
Fonte n. 2
Fonte n. 3
Ione solfato SO4-Ione cloro ClIone bicarbonato HCO3Ione calcio Ca++
Ione magnesio Mg++
Ione sodio Na+
Ione potassio K+
Ione ferrico
Ione litio
1,36
0,80
1,45
0,70
0,08
4,24
0,08
0,03
0,000015
0,80
0,20
0,45
0,10
0,004
1,22
0,06
0,000009
1,03
0,30
0,51
0,10
0,003
1,60
0,07
0,000012
8,39
0,725
0,022
0,007
8,684
8,575
2,694
2,704
0,010
0,0034
2,639
2,594
3,434
3,445
0,012
0,002
3,252
3,184
Residuo calcolato sulla base dei dati analitici
Residuo fisso a 110°C
Sostanze organiche e diff. Analitiche
Sostanze organiche (Kubl) come ossigeno cons.
Residuo fisso a 180°C
Res. Calcinato al rosso trattato con carb. d’ammonio
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I risultati delle analisi qualitative e quantitative, effettuati alla commistione delle acque
delle tre fonti (secondo i rapporti reciproci in
funzione dei rispettivi flussi alle sorgenti: 8/37
della fonte n.1; 20/37 della fonte n.2; 9/37 della
fonte n.3) sono riassunti in Tabella 2 e 3.
Tabella 2. Analisi qualitativa e quantitativa alla commistione
Analisi Qualitativa
Calcio
Magnesio
Sodio
Ferro
Litio
Ammoniaca
Nitriti
Anidride carbonica
Solfati
Cloruri
Fosfati
Bromuri
Ioduri
presente
presente
presente
tracce
tracce
assente
assenti
presente
presenti
presenti
tracce
tracce
tracce
Analisi Quantitativa (mg/l)
Ione solfato
Ione cloro
Ione bicarbonato
Ione calcio
Ione magnesio
Ione sodio
Ione potassio
Ione ferrico
Ione litio
Residuo calcolato
Residuo a 110°C
Sost.organiche e diff.analitiche
Sost.organiche (Kubl)
Residuo a 180°C
Residuo al rosso e trattato con carb.d’ammonio
0,796
0,690
0,690
0,240
0,030
1,96
0,08
0,06
0,000011
4,002
4,183
0,181
0,038
4,153
3,7447
Tabella 3. Determinazioni chimico-fisiche alla commistione
Densità
pH a 18 °C
Abbassam. Criosc.
Pressione Osmotica
Conc. Osmotica
Conduc. Specifica
Radioattività (U.Mache)
Ossigeno
Gas inerti
1,0034
6,8
0,24
2,88
1,30
4,268 × 10-3
2,88
2,94
8,50
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Tali caratteristiche, in base alla classificazione di Marotta e Sica, permettono di classificare l’acqua esaminata come acqua minerale
salso-solfato-bicarbonato-alcalina.
Inoltre tale acqua dall’aspetto limpido, incolore, inodore e dal sapore acidulo-frizzante
è risultata essere batteriologicamente pura,
utilizzabile sia per bagni che per bibite.
L’acqua minerale in oggetto viene utilizzata
da decenni per uso esterno sotto forma di aerosol, inalazioni e nebulizzazioni, nel trattamento
delle patologie otorinolaringoiatriche e respiratorie (laringiti, faringiti, riniti, sinusiti, otiti
catarrali croniche, affezioni tubariche catarrali,
bronchiti asmatiche, etc.).
Lo studio clinico-sperimentale che proponiamo è stato eseguito su pazienti con affezioni
dell’apparato respiratorio, divisi in due gruppi: pazienti con patologie delle alte vie aeree
(gruppo “A”) e pazienti affetti da bronchite
cronica asmatica (gruppo “B”).
Gruppo “A”: pazienti con affezioni delle
prime vie respiratorie
Dopo aver escluso dallo studio tutti i soggetti che presentavano affezioni che potessero
condizionare i risultati dello studio (patologie
sistemiche e locali di qualsiasi natura), sono
risultati idonei, ed esaminati, 41 pazienti (età
compresa tra 24 e 68 anni), provenienti da
casistica omogenea, ed affetti da patologie
croniche specifiche delle vie aeree superiori
(faringite cronica, rinite cronica, laringite cronica, sinusite cronica, tonsillite cronica).
Ciascun soggetto è stato sottoposto al
seguente regime terapeutico: una seduta di
inalazioni a vapore al giorno della durata di
20 minuti per 12 giorni consecutivi.
10
I pazienti sono stati sottoposti a due tipi
di valutazione: una soggettiva (clinicosintomatologica) ed una obiettiva (indagini
biochimiche).
La valutazione clinica si è basata su una
accurata anamnesi dalla quale è stato possibile
mettere in evidenza la presenza e l’intensità di
ostruzione e di secrezione nasale, di sternuti,
di prurito, di dolore faringeo e laringeo. Il tutto
espresso forniva un indice soggettivo sintetizzato da ogni paziente su Scala Analogico
Visiva (SAV): è stato chiesto ad ogni paziente
di tracciare un segno, su una barra orizzontale
di 10 cm, in corrispondenza del punto che, a
suo parere, rappresentava la gravità della sua
sintomatologia (considerando 0cm = nessun
sintomo, 10 cm = massima sintomatologia
immaginabile). Tale indice soggettivo su SAV
è stato ripetuto alla fine del ciclo di crenoterapia.
Nella valutazione biochimica, invece, ci
siamo avvalsi della determinazione delle immunoglobuline (IgA, IgG, IgM) sia sieriche
che secretorie, mediante due determinazioni:
all’inizio ed al termine di ogni ciclo terapeutico
tutti i pazienti sono stati sottoposti a prelievo
sia ematico che del secreto nasale per il dosaggio delle Ig mediante tecnica E.L.I.S.A.
Il prelievo del secreto nasale è stato eseguito
mediante un tampone inserito nella narice e
spinto accuratamente lungo il pavimento della coana nasale per circa 2,5 cm in modo da
raggiungere la parte posteriore del rinofaringe;
in tale sede è stato lasciato a dimora per 20
minuti, poi ruotato al fine di ricoprirsi abbondantemente di secreto ed, un volta estratto,
riposto in terreno di trasporto. Sul materiale
raccolto sono state dosate le immunoglobuline IgA-IgG-IgM con il test Elisa, una tecnica
immunoenzimatica che si basa sull’utilizzo di
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anticorpi marcati con un enzima (generalmente
la perossidassi), in modo che i coniugati risultanti abbiano una attività sia immunologica sia
enzimatica. Avendo uno dei componenti (antigene o anticorpo) adeso alla piastra, la reazione
antigene-anticorpo è immobilizzata e pertanto
potrà facilmente essere evidenziata con l’addizione del substrato, che reagendo con l’enzima
produce una colorazione osservabile a vista o
quantificabile con un colorimetro. Con la medesima metodica sono state determinate le Ig
contenute nel siero dei pazienti in esame.
Su tale gruppo di pazienti abbiamo voluto
valutare gli effetti dell’acqua termale di Rapolla sulla funzionalità respiratoria secondo
il seguente protocollo. Previa valutazione,
mediante spirometria, degli indici respiratori FVC, VEMS, FEV50 e FEV25-75, i pazienti
sono stati sottoposti a 12 sedute di aerosol di
tale acqua termale della durata di 20 min., al
termine di tale ciclo veniva ripetuto il test di
funzionalità respiratoria.
Gruppo “B”: pazienti con bronchite cronica asmatica
Tutti i dati raccolti pre- e post-crenoterapia
su entrambi i gruppi in studio, sono stati riportati su idonee tabelle e la loro distribuzione statistica è stata analizzata mediante calcolo delle
medie, degli errori standard e del t-Student.
Su questo gruppo di pazienti è stato condotto uno studio clinico-funzionale al fine
di valutare gli effetti della terapia, a mezzo
aerosol, sulle vie aeree profonde di pazienti affetti da bronchite cronica asmatica. Dopo aver
escluso, tra tutti i pazienti esaminati, quelli
che presentavano riacutizzazioni flogisticoinfettive della patologia respiratoria di base,
e/o affezioni associate (anche sistemiche) che
potessero compromettere i risultati, i pazienti
risultati idonei ad essere arruolati nello studio
sperimentale sono risultati dieci (5M + 5F; età
media 58 anni).
Risultati
I 41 pazienti del gruppo A, a fine ciclo
terapeutico, hanno tutti mostrato un miglioramento della sintomatologia clinica soggettiva,
senza essere andati incontro a nessun effetto
collaterale né locale né sistemico. Le variazioni dell’entità della sintomatologia, valutate
mediante SAV, sono risultate statisticamente
significative al t-Student (Tabella 4).
I comportamenti delle Ig secretorie sono
Tabella 4. Entità della sintomatologia su SAV
SAV
Media pre-trattamento ± e.s.
Media post-trattamento ± e.s.
t-Student
6,7 ± 1,2
3,5 ± 1,1
< 0,05 *
* Valori statisticamente significativi rispetto a quelli basali (p < 0,05)
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Tabella 5. Comportamento delle Ig secretorie nei pazienti sottoposti a crenoterapia inalatoria.
Diagnosi
N° di pazienti
Valori basali Ig (mg/dl ± e.s.)
IgA 22,8±2,9
IgG 28,9±3,1
IgM 21,1±2,7
IgA 23,0±2,4
Faringo-laringite
7
IgG 28,8±4,5
IgM 25,9±3,6
IgA 23,7±2,0
Faringo-laringo-sinusute
1
IgG 29,1±2,2
IgM 24,4±2,6
IgA 24,1±3,0
Laringo-sinusite
1
IgG 28,6±3,2
IgM 22,5±3,5
IgA 23,0±2,6
Faringo-tracheite
3
IgG 28,7±3,2
IgM 25,8±2,8
IgA 22,1±2,3
Faringo-tonsillite
5
IgG 29,8±3,0
IgM 24,7±2,3
IgA 23,0±2,0
Faringo-sinusite
1
IgG 28,1±3,2
IgM 25,0±2,9
IgA 23,9±2,5
Rino-sinusite
2
IgG 28,7±2,4
IgM 25,2±2,0
* Valori statisticamente significativi rispetto a quelli basali (p < 0,05)
Rino-faringite
21
riportati nella tabella 5 da cui si evince chiaramente che c’è stato un aumento statisticamente significativo (p<0.05) del tasso delle
immunoglobuline IgA nel secreto nasale dei
pazienti affetti da rino-faringite, faringolaringite e faringo-tonsillite. Al contrario non
sono risultate significativamente modificate
(p>0,05) né le IgG e le IgM del secreto nasale, né i valori delle immunoglobuline sieriche
in nessun paziente indipendentemente dalla
patologia di base.
Il gruppo B, invece, comprendeva dieci
12
Valori delle Ig a fine trattamento
(mg/dl ± e.s.)
31,9±3,5*
29,2±3,6
25,8±2,1
33,7±2,8*
30,2±3,1
25,7±2,4
27,9±2,8
30,7±3,0
25,1±3,4
29,3±2,8
29,0±2,9
23,1±2,4
30,8±2,4
29,7±3,1
26,1±2,9
32,4±2,6*
30,7±2,8
25,1±3,0
24,1±3,0
29,6±3,1
25,8±2,8
30,2±2,9
29,0±2,0
26,0±2,3
pazienti affetti da bronchite cronica asmatica
sottoposti a crenoterapia mediante aerosol e
valutati con esame spirometrico. Sono stati
valutati la capacità vitale forzata (FCV), il
volume espiratorio massimo al 1° secondo
(FEV1 o VEMS), il flusso dell’aria espirata
quando i polmoni hanno espulso il 50% della
capacità vitale (FEV50) e la media del flusso
espiratorio forzato registrata tra il 25% e il 75%
della FCV (FEV25-75). Gli effetti di tale terapia
sono riportati in tabella 6.
Tali risultati documentano che al termine
Crenoterapia con acqua
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Tabella 6. Effetti della aerosolterapia in pazienti affetti da bronchite cronica asmatica.
Valori basali
Valori a fine ciclo terapeutico ( lt ± e.s)
( lt ± e.s)
FCV
4,26 ± 0,42
4,86 ± 0,39
3,50 ± 0,20
4,20 ± 0,13*
VEMS (FEV1)
4,16 ± 0,26
5,17 ± 0,30*
FEV50
3,28 ± 0,25
3,92 ± 0,15*
FEV25-75
* Valori statisticamente significativi rispetto a quelli basali (p < 0,05)
del trattamento è stato osservato un aumento
medio di tutti gli indici di funzionalità respiratoria analizzati; tali miglioramenti, ad eccezione del FCV, sono risultati statisticamente
significativi al test t di Student (p<0,05).
Il ciclo di aerosolterapia in oggetto, ha
migliorato la fisiologia respiratoria e determinato effetti di tipo antinfiammatorio. Gli
effetti immunitari locali e sulla composizione
qualitativa e quantitativa della mucina, con
ovvie ripercussioni sulla flora batterica, hanno
inflenzato la reattività delle mucose tracheobronchiali migliorando, in sostanza, la funzionalità respiratoria.
Conclusioni
La aerosolterapia con l’acqua minerale
salso-solfato-bicarbonato-alcalina proveniente dalla sorgente dello stabilimento sito in
Rapolla è risultata ottimamente tollerata ed
efficace in pazienti con affezioni dell’albero
respiratorio in toto. In particolare abbiamo
osservato un miglioramento statisticamente
significativo (p<0,05) della sintomatologia
clinica dei pazienti, ed un aumento statisticamente significativo non solo della quantità di
IgA secretorie delle mucose delle vie aeree
superiori, ma anche degli indici spirometrici
(FEV1, FEV50, FEV25-75) di pervietà delle vie
aeree inferiori.
Tali evidenze, in aggiunta alla ottima tollerabilità locale e sistemica, fanno dell’acqua in
studio, un prezioso momento terapeutico nel
trattamento sintomatico e clinico-funzionale
delle patologie croniche delle vie aeree sia
superiori che profonde.
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