RELAZIONE GENERALE 1. Premessa L’intervento consiste nella riqualificazione delle infrastrutture e sottoservizi di Corso Alba e nella realizzazione di un tratto di pista ciclabile di collegamento tra il Parco Borbore e Corso Alba. Nello specifico l’intervento di Corso Alba mira a risolvere un grave problema riguardante un tratto di fognatura che presenta problemi di deformazione delle tubazioni e quindi difficoltà di scarico specie nei momenti di massimo carico di esercizio. L’intervento sugli argini del fiume Borbore invece si collega ad un progetto generale che prevede la realizzazione di circa 10 km. di pista ciclopedonale sul territorio della città di Asti e si inserisce perfettamente nel piano previsto dal Piano Integrativo di Sviluppo Urbano. 2. Localizzazione dell’intervento Corso Alba è una delle porte di accesso alla città di Asti e prima della realizzazione del tratto di tangenziale e autostrada che collega la città al territorio Cuneese era il passaggio principale per raggiungere la città di Alba, come il nome del Corso sottolinea. Questo Corso percorre uno dei quartieri più popolati del Comune denominato appunto Quartiere “Corso Alba”, che presenta ancora una forte impronta popolare con costruzioni risalenti principalmente agli anni 70’. L’intervento di rifacimento della fognatura ricade in un tratto di Corso Alba in prossimità di un recente complesso residenziale costituito da un centinaio di unità residenziali, mentre la realizzazione del nuovo sfioratore avverrà sull’incrocio tra Corso Alba e la Strada Borgomale, strada che collega la città ad un borgo posizionato in zona più collinare. Il tratto di Corso Alba oggetto di intervento e di rifacimento della fognatura è attraversato da un Rio che raccoglie tutte le acque della vallata sfociando poi nel fiume Tanaro posto nelle immediate vicinanze. Invece, il tratto di pista ciclopedonale da realizzare sugli argini del fiume Borbore, partirà da Piazza Amendola passando all’interno di un parco comunale esistente sul retro dello stabilimento della Saclà e degli uffici dell’A.S.P. di Asti, fino all’attraversamento di Viale Don Bianco in corrispondenza del ponte dei Platani ove si collegherà con un percorso già esistente ma in pessimo stato di manutenzione che corre sul retro dell’impianto sportivo comunale fino a collegarsi in Via Gerbi con la pista ciclabile in progetto nel quartiere Torretta. 3. Scelte progettuali Sulla base dei rilievi realizzati si è optato per le seguenti soluzioni progettuali: 1) RIQUALIFICAZIONE INFRASTRUTTURE E SOTTOSERVIZI DI CORSO ALBA: Sarà necessario rimuovere completamente la fognatura in PVC esistente che, come risulta da rilevazioni sotterranee effettuate dall’ASP, è schiacciata, ovalizzata e rotta in più punti, nei quali le perdite comportano anche probabili ulteriori dissesti del manufatto e del terreno sovrastante. Dalle rilevazioni effettuate la fognatura corre a una profondità elevata con la conseguenza che evidentemente il peso del terreno posato sulle tubazioni, unitamente all’assenza di un adeguato rinfianco con cassonetto in cemento, hanno creato le problematiche rilevate e già elencate. Il progetto prevede la sostituzione della tubazione in PVC con una nuova in cemento armato turbocentrifugato avente una maggiore resistenza allo schiacciamento e più adatta ad essere posata ad una quota così elevata. Solo nel tratto G-H, il tratto corrispondente alla massima altezza di trincea, pur se la specifica del tubo è sufficiente a sopportare i carichi sovrastanti ed essendo il calcolo abbastanza vicino al limite di calcolo prescritto (5000 daN/mq.), sarà fatta posare una tubazione avente caratteristiche portanti pari a 1,5 KN/mq. invece di 1,00 KN/mq. Questa prescrizione è ad ulteriore vantaggio della sicurezza e non richiederà ulteriori oneri economici in quanto le tubazioni, ai prezzi di computo, sono fornite con una resistenza superiore a quella prescritta che risulta dichiaratamente la minima resistenza attribuibile ai tubi da installare (Vedere verifica allo schiacciamento della tubazione allegata). L’altra problematica da risolvere riguarda, soprattutto nei periodi di forti e prolungate piogge, il convogliamento della fognatura della Strada Borgomale che sovraccaricando la fognatura di Corso Alba provoca rigurgiti e piccole inondazioni. La creazione di uno sfioratore su Strada Borgomale che andrà ad intercettare la tubazione consentirà, nei periodi di massimo impiego, di dirottare una parte delle acque piovane verso una tubazione esistente di raccolta acque bianche di diam. 1000 mm. posta sul lato opposto di Corso Alba e al tempo stesso di far defluire le acque nei periodi di secca, in maniera identica a quella attuale, continuando a garantire il lavaggio delle tubazioni fognarie ed evitandone quindi l’intasamento per incrostazione. In base ai criteri progettuali adottati non sussiste la necessità di redigere un relazione di prova idraulica della condotta perché l'intervento prevede la sola manutenzione con rifacimento di un tratto di fognatura mediante l’utilizzo di tubazioni di diametro uguale a quelle esistenti, posata sulla livelletta della linea esistente. Per quanto riguarda la verifica allo schiacciamento della nuova tubazione si fornisce un calcolo di carico che dimostra l'inesistenza del pericolo di schiacciamento o di rottura del nuovo tubo in cemento armato turbocentrifugato. Per quanto riguarda lo sfioratore ai piedi della Strada Borgomale si illustrano le motivazioni che hanno condotto alla scelta progettuale. La tubazione proveniente dalla Strada Borgomale attualmente attraversa tutto Corso Alba e si immette sulla tubazione di acque miste esistente DN 600 che corre sotto all’ex fosso fino a collegarsi con la tubazione di acque miste DN 500 nel punto H. Durante violente piogge accade che le acque provenienti dalla tubazione di Strada Borgomale, giungendo perpendicolarmente nella tubazione DN 600, non riescono ad immettersi che parzialmente e quindi finiscono per rigurgitare sulla strada. A quel punto dovrà intervenire lo sfioratore che consentirà alle acque piovane provenienti dalla Strada Borgomale di trovare una via d’uscita alternativa, attraverso la tubazione DN 1000 presente sull’altro lato della strada. A conferma del fatto che il punto H non rappresenterà un punto di possibile rigurgito basti precisare che la situazione con sfioratore sarà comunque migliorativa rispetto alla situazione attuale, che peraltro non ha mai provocato alcun problema, tra l’altro nonostante la tubazione DN 500 esistente , sia ovalizzata. Nell’eseguire le opere previste si verificheranno delle interferenze con i servizi pubblici esistenti. A tale scopo sono state predisposte le planimetrie sulla valutazione delle interferenze che individuano di massima la posizione dei sottoservizi come segnalato dalle ditte erogatrici. E’ assolutamente necessario che, prima dell’inizio dei lavori, la Ditta esecutrice contatti le società erogatrici dei servizi per farsi meglio segnalare le condutture presenti. In corrispondenza delle intersezioni, lo scavo dovrà essere realizzato a mano come specificato e valutato anche in fase di redazione del computo metrico estimativo. Viste le precedenti considerazioni non si ritiene necessario procedere con la redazione di ulteriori relazioni specialistiche della fognatura. 2) COLLEGAMENTO CICLOPEDONALE TRA PARCO BORBORE E CORSO ALBA: L’intervento prevede la realizzazione di una pista ciclabile in materiali naturali e senza l’utilizzo di cordoli, di pavimentazioni in pietra o in bitume, di cavidotti e pali dell’illuminazione che in caso di esondazione possano disperdersi nell’ambiente e nel letto del fiume Borbore. Il tratto di pista ciclabile avrà una lunghezza di circa 1350 mt. di cui 730 mt. su percorso già esistente posto sul retro dell’impianto sportivo comunale, 520 mt. dal ponte di Viale Don Bianco fino a Piazza Amendola, passando all’interno del parco comunale esistente e i rimanenti 100 mt. circa interesseranno l’attraversamento di Via Don Bianco e il collegamento delle due parti di pista sopra descritti. L’attraveramento di Via Don Bianco verrà realizzato secondo quanto previsto dal codice della strada e la pista ciclopedonale sarà semplicemente segnata sulla pavimentazione bituminosa esistente mediante segnaletica orizzontale a terra e opportunamente protetta grazie alla posa di barriere. In prossimità dell’attraversamento sarà potenziato il servizio di rete elettrica e illuminazione pubblica esistente. 4. Caratteristiche tecniche dell’intervento 1) RIQUALIFICAZIONE INFRASTRUTTURE E SOTTOSERVIZI DI CORSO ALBA RIFACIMENTO TRATTO DI FOGNATURA: - Taglio della pavimentazione stradale con smaltimento del materiale di risulta alle discariche e disfacimento manuale della pavimentazione in marmette nelle zone di parcheggio o di marciapiede; - Scavo a sezione obbligata con armatura dello scavo per la rimozione della vecchia tubazione e trasporto alle discariche del materiale di risulta in corrispondenza dei tagli della pavimentazione bituminosa; - Formazione letto di posa in cls magro per la tubazione in oggetto; - Provvista e posa in opera di tubazione in c.a. turbocentrifugato diam. mm. 500; - Opere di allacciamento e di ricollocazione ai pozzetti esistenti della nuova tubazione; - Spandimento di sabbia granita di cava per rinfianco della tubazione in progetto; - Riempimento degli scavi mediante ghiaia naturale per il quantitativo di terra portata in discarica e mediante l’utilizzo della terra in precedenza scavata e accantonata in cantiere; - Posa in opera delle marmette in precedenza rimosse; - Ripristino della pavimentazione stradale mediante misto stabilizzato pari a cm. 8, tout venant di cm.8, emulsione bituminosa e tappeto di calcestruzzo bituminoso pari a cm. 3. REALIZZAZIONE DI SFIORATORE SU STRADA BORGOMALE - Taglio della pavimentazione stradale; - Scavo a sezione obbligata con armatura dello scavo per la rimozione della vecchia tubazione e trasporto e smaltimento alle discariche del materiale di risulta; - Casseratura in legno, calcestruzzo strutturale, getto in opera con pompa e barre per cemento armato per formazione di nuovo pozzetto sfioratore creato in opera; - Opere di allacciamento; - Fornitura e posa in opera di chiusino carrabile per il nuovo pozzetto; - Formazione letto di posa in cls magro per la tubazione in oggetto; - Provvista e posa in opera di tubazione in c.a. turbocentrifugato diam. mm. 500; - Spandimento di sabbia granita di cava per rinfianco della tubazione in progetto; - Riempimento degli scavi mediante ghiaia naturale; - Ripristino della pavimentazione stradale mediante misto stabilizzato pari a cm. 8, tout venant di cm.8, emulsione bituminosa e tappeto di calcestruzzo bituminoso pari a cm. 3. 2) COLLEGAMENTO CICLOPEDONALE TRA PARCO BORBORE E CORSO ALBA: REALIZZAZIONE DI PERCORSO CICLOPEDONALE: - Decespugliamento del tratto di pista ciclabile posto sul resto dell’impianto sportivo fino all’attraversamento di Viale Don Bianco; - Scavo generale di sbancamento per la realizzazione della pista ciclabile di larghezza mt. 2,00; - Fornitura e posa in opera di geotessile in polipropilene per sottofondo pista ciclopedonale; - Fornitura e posa in opera di struttura tridimensionale a nido d’ape costituita da tessuto non tessuto in polipropilene 100% per stabilizzazione del piano ciclopedonale; - Riempimento e compattazione della pista ciclopedonale mediante l’utilizzo di misto frantumato stabilizzato; - Realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale per l’attraversamento di Via Don Bianco e lungo l’intero percorso; - Fornitura e posa in opera di barriere di protezionre della pista ciclopedonale a raso in corrispondenza dell’attraversamento di Via Don Bianco; - Fornitura e posa in opera di segnaletica verticale speciale per protezione alla segnaletica esistente o prevista in progetto; - Fornitura e posa in opera di staccionata in legno da installare lungo la pista ciclopedonale nei punti più pericolosi; - Opere annesse per lo spostamento di manufatti esistenti e il ripristino di cordoli e marciapiedi; - Fornitura e posa in opera di bacheca bilaterale e n. 2 pannelli pubblicitari su basamento in cemento armato da collocare in prossimità dell’attraversamento ciclabile. OPERE DI POTENZIAMENTO IMPIANTO ELETTRICO: - Taglio della pavimentazione stradale; - Scavo in trincea e trasporto e smaltimento alle discariche del materiale di risulta per inserimento nuovi cavidotti; - Fornitura e posa in opera di pozzetto ispezionabile per impianti elettrici comprensivi di chiusini carreggiabili; - Fornitura e posa in opera di blocco di fondazione, di palo conico e di armature stradali per nuova illuminazione pubblica su attraversamento di Viale Don Bianco; - Opere di allacciamento alla linea elettrica principale; - Ripristino della pavimentazione stradale mediante misto stabilizzato pari a cm. 8, tout venant di cm.8, emulsione bituminosa e tappeto di calcestruzzo bituminoso pari a cm. 3. 5. Indagini geologiche e geotecniche In considerazione del fatto che i lavori previsti sono o di semplice rifacimento di opere esistenti o sono comunque eseguiti nei primissimi strati del sottosuolo di aree già fortemente urbanizzate si è ritenuto non necessaria una specifica indagine geologica. VERIFICA ALLO SCHIACCIAMENTO DELLA TUBAZIONE DA POSARE a) tubazione in cls turbocentrifugato avente caratteristiche portanti pari a 1,00 kN/mq. b) Profondità di posa (da mt. 3,00 a mt. 4,50) esclusa tubazione c) Materiali utilizzati e quantità al mt. per il reinterro della tubazione (valore medio): - Sabbia 1,10 x 0,16h = 0,18 mc/mt - Ghiaia 1,44 x 2,00h = 2,88 mc/mt - Terra 1,50 x 1,80h = 2,70 mc/mt RELAZIONE DI CALCOLO STATICO I tubi in oggetto costituiscono i cosidetti tubi rigidi in quanto sono in calcestruzzo armato, turbocentrifugato con giunto a bicchiere. Trattasi di armatura con gabbia elettrosaldata costituita da aspirale continua in acciaio B450A e da barre longitudinali. Il calcestruzzo RCK50 ha uno spessore di circa 60mm. e la resistenza meccanica dei tubi destinati alle fognature è determinata dai carichi esterni e non dalla pressione idraulica interna in quanto gli stessi tubi raramente funzionano a flusso pieno. I carichi esterni sono dati dalla somma di: - carico del terreno (qt); - carico traffico o carico mobili (qm); - eventuale carico determinato dall’acqua di falda (qf) (nel nostro caso non è presente perché il livello della falda è inferiore alla profondità di scavo massimo). La trincea scavata per il posizionamento dei tubi è una trincea stretta e rispetta i seguenti limiti: B< 3D B< H/2 Il carico del terreno (qt) è uguale a: Cd1 * γ * B ove: Cd1 è il coefficiente di carico per i riempimenti in trincea; γ è il peso specifico medio del materiale di riempimento espresso in daN/mc. = 2000 daN/mc.; B è la larghezza in mt. della trincea misurata tra il livello stradale e la generatrice superiore del tubo. B < H/2 < 3,00/2 = 1,5 (altezza trincea mt. 3,00); B < H/2 < 4,50/2 = 2,25 (altezza trincea mt. 4,50). qt1 = Cd1 * γ * B Cd1 = 1 – e -²*ktgθ*H/B 2*ktgθ θ è uguale all’angolo di attrito tra materiale di riempimento e pareti della trincea. Trattandosi di tipologie tipo marna per le pareti e di materiale di riempimento realizzato con ghiaia e sabbia si fissa l’angolo φ pari a 32°. K è uguale a tg²*(45° – φ¹/2) essendo φ il primo angolo di attrito interno al materiale di riempimento pari a 34° trattandosi di ghiaia e ciottolame. Per cui: Cd1 = 1 – e -² K = tg² * (180/4 - φ/2) = tg² * (45 – 34°/2) = tg² * 28° = 0,2827 K * tgθ = 0,2827 x tg32 = 0,1766 H/B = 3,00/1,10 = 2,70 (altezza trincea mt. 3,00); H/B = 4,50/1,10 = 4,00 (altezza trincea mt. 4,50); Cd = 1 – e -²*ktgθ*H/B = 1 – e -²*0,1766*2,70 = 1 – e –0,953 = 1 – (1/e –0,953) = 1 – 1/ 2,593 = 1 – 0,385 = 2*ktgθ 2*0,1766 0,3532 0,3532 0,3532 0,3532 Cd = 1 – e -²*ktgθ*H/B = 1 – e -²*0,1766*4,00 = 1 – e –1,4128 = 1 – (1/e –1,4128) = 1 – 1 / 4,107 = 1 - 0,243 = 2*ktgθ 2*0,1766 0,3532 0,3532 0,3532 0,3532 1,742 2,144 H = 3,00 mt. Cd1 = 1,742 H = 4,50 mt. Cd1 = 2,144 qt = Cd1 * γ * B = 1,742 x 2000 x 1,1 = 3832 daN/mq. (altezza trincea mt. 3,00) – carico terreno qt = Cd1 * γ * B = 2,144 x 2000 x 1,1 = 4717 daN/mq. (altezza trincea mt. 4,50) - carico terreno Per il carico dovuto ai transiti mobili si considera, a favore della sicurezza, di utilizzare un carico su una ruota di un asse previsto per il passaggio di autotreni pesanti del valore P pari a 9000 daN (carico concentrato su una ruota di un autotreno), e viene rappresentato dalla seguente formula: qm = (3 / 2Π )* ((P/ (H + D/2)²) = (3 / 2Π) * (9000/ (3,00 + 0,25)²) = (3 / 2*3,14) * (9000/ (3,00 + 0,25)²) = 407 daN/mq. (altezza trincea mt. 3,00) – carico mobile qm = (3 / 2Π )* ((P/ (H + D/2)²) = (3 / 2Π) * (9000/ (4,50 + 0,25)²) = (3 / 2*3,14) * (9000/ (4,50 + 0,25)²) = 181 daN/mq. (altezza trincea mt. 4,50) – carico mobile Q = qt + qm = 3832 + 407 = 4239 daN/mq. (altezza trincea mt. 3,00) – carico complessivo Q = qt + qm = 4717 + 181 = 4898 daN/mq. (altezza trincea mt. 4,50) – carico complessivo I limiti prescritti sono 5000 daN/mq. (come da caratteristiche del tubo turbocentrifugato in progetto) Essendo il tratto G-H il tratto corrispondente alla massima altezza di trincea, pur avendo dimostrato che la specifica del tubo è sufficiente a sopportare i carichi sovrastanti, essendo il calcolo abbastanza vicino al limite di calcolo prescritto, il Progettista e Direttore dei Lavori scrivente dichiara fin da ora che in tale tratto sarà fatta posare una tubazione avente caratteristiche portanti pari a 1,5 KN/mq. invece di 1,00 KN/mq. Quest’ultima prescrizione, come detto, è ad ulteriore vantaggio della sicurezza e non richiederà ulteriori oneri economici in quanto le tubazioni, ai prezzi di computo, sono fornite con una resistenza superiore a quella prescritta che risulta dichiaratamente la minima resistenza attribuibile ai tubi da installare. Il tecnico
© Copyright 2024 ExpyDoc