Le autentiche ricette dell`Indonesia

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Trascrizione
Videochat ANIMA
del 12 giugno 2014
Lo strumento che ANIMA utilizza per comunicare con la massima
chiarezza e trasparenza ai propri clienti e partner commerciali
Partecipano: Lucio Vignati (Portfolio manager
azionario), Federico Montini (Responsabile
Servizio commerciale reti PF) e Alessandro
Bacchiocchi (Portfolio manager obbligazionario).
Modera Chiara Conti (Marketing e comunicazione).
Le Borse hanno reagito positivamente al
pacchetto di misure annunciate recentemente da Mario Draghi. Cosa vi aspettate? Qual è la view di ANIMA?
Lucio Vignati. La view di ANIMA continua ad essere costruttiva per i mercati azionari, supportata dalla combinazione di alcuni fattori: miglioramento dello scenario
macroeconomico a livello globale; un'attesa accelerazione della crescita degli utili;politiche monetarie che
rimangono comunque espansive; e infine da valutazioni
fondamentali interessanti. Lo scenario macroeconomica
a livello globale è in miglioramento.
Il primo trimestre 2014 è stato deludente per motivi tecnici: in Usa c’è sta-
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(
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to l’inverno più freddo degli ultimi 30 anni, la Cina ha
rallentato perché il Paese ha voluto contenere il credito,
mentre il Giappone ha rallentato per motivi tecnici legati all’aumento dell’Iva. Ora, però, l’economia è tornata a crescere. Tutti gli indicatori macro coincidono con
una crescita globale in miglioramento. Le banche centrali
sono ancora molto supportive. La Bce ha fatto una mossa molto importante; la Federal Reserve, per quanto si
dica che abbandonerà il Quantitative Easing, sta continuando a farlo; e la Bank of Japan ha finito l’ultimo QE
pochi mesi fa. Insomma, tutte le banche immettono liquidità nel sistema. Ma c’è un’altra novità degli ultimi mesi: le
società che hanno ricominciato a spendere un po’. L’indice Capex, relativo all’acquisto di nuovi computer, palazzi,
forniture, materiali, ha cominciato a salire dopo vent’anni
di ribassi. È una chiave di lettura positiva. Inoltre, con tassi
così bassi su scala mondiale, tante società hanno la possibilità di finanziarsi a costi bassissimi.
Dunque, la visione sull’equity è costruttiva. Avete delle preferenza?
Lucio Vignati. Viene confermata la nostra preferenza in
termini relativi per i listini periferici dell’Eurozona e ciò
nonostante la dinamica degli utili in Europa non mostri
ancora evidenti progressi. Pensiamo, infatti, che le Borse dell’Area Euro possano beneficiare nei prossimi mesi
della combinazione favorevole di cui ho già detto prima,
sulla spinta da un lato di un’economia in graduale miglioramento e dall’altro di una politica monetaria ancora più
espansiva da parte della BCE. Indubbiamente, un graduale indebolimento dell’Euro o almeno una stabilizzazione, potrà essere di ulteriore aiuto. .
Abbiamo accentato al tema della Bce e
della forte discesa tassi. Cosa vi attendete da questo punto di vista, soprattutto
considerando che ieri i sono scesi sotto
lo 0,50%?
Alessandro Bacchiocchi. Del pacchetto ampio ed esaustivo che ha introdotto la Bce, la misura che ha più
impressionato il mercato obbligazionario è stata l’introduzione di nuovi prestiti alle banche vincolati ad un’attività
di prestito al settore privato. La reazione del mercato è
stata positiva. I tassi di interesse sono scesi e c’è stato un
irripidimento della curva dei rendimenti.
Cosa aspettarsi ora? Sicuramente la Bce di operativo non aggiungerà granché da qui alla fine dell’estate
e valuterà gli effetti delle misure appena prese. Anche
se, lascerà aperta la strada verso un Quantitative Easing
vero e proprio. In termini di aspettative, la Bce riuscirà sicuramente a tenere ancorati i tassi interesse della parte
intermedia curva su livelli molto bassi, vicini allo zero. Di
conseguenza gli spread dei Paesi periferici rimarranno
su livello compressi.
Domanda di Fulvio, operatore: “Ho visto
sul sito di ANIMA il fondo Anima Star High
Potential Italy. Ma è un fondo nuovo?”
Federico Montini. È un fondo che rientra nella gamma
di offerta ANIMA concernente la Sicav di diritto irlandese
Anima Prima Funds. ANIMA ha a catalogo i prodotti Alto
Potenziale che sono disponibili all'interno del Sistema
Anima, del Sistema Prima e del sistema Anima Prima
Funds. Il fondo Anima Star High Potential Italy non è altro che il clone di Anima Star Italia Alto Potenziale. Abbiamo prodotti che sono accomunati da stessa filosofia
di gestione per utilizzo del core portfolio e gestione del
budget di rischio. Dall’1 aprile 2014 ANIMA ha reso disponibili questa gamma di fondi, in cui i nostri clienti possono trovare anche prodotti specializzati sul mercato europeo, come il fondo Anima Star High Potential Europe,
oltre a prodotti globali, come Anima Star High Potential
Global, oltrechè ad Anima Star Bond, un obbligazionario
flessibile (non appartente alla gamma Alto Potenziale).
Mercati azionari: anche l’America è
tornata sui massimi recentemente. Qual
è la vostra idea su questo mercato?
Lucio Vignati. L’America è tornata sui massimi per buone ragioni. Quello Usa è il miglior mercato in assoluto al
mondo. Ha fatto sempre le scelte migliori negli ultimi 5
anni. La Fed, per esempio, è riuscita a supportare bene
l’economia e a non far rafforzare il dollaro. Inoltre, l’America ha fatto scelte di politica energetica importanti,
utilizzando l’energia alternativa di Shale Gas. Nei prossimi 10 anni gli Usa potrebbero essere autonomi e non
avere più bisogno di petrolio. Senza contare che dispone
di grandi e importanti società. È normale, in un’economia che cresce al 3,5%, che i mercati vadano sempre
meglio. Sicuramente ora, però, c’è un problema di valu-
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tazioni. Ma anche se un po’ expensive, il mercato americano non è caro. Va comunque detto che quando le
valutazioni non sono più tanto appealing, i rischi esogeni
potrebbero costare più caro. Per esempio, quando la
Fed comincerà a rialzare i tassi, le valutazioni del mercato americano potrebbero iniziare a scendere. Per cui,
inquesto momento non consiglierei di investire negli Usa.
Qual è la view di ANIMA sui Btp e come
sono posizionati i fondi obbligazionari di
ANIMA?
Alessandro Bacchiocchi. Come accennavamo, i mercati obbligazionari hanno risposto bene alla Bce, in primis
quelli periferici. Il rendimento del decennale ha toccato il
minimo storico in area 2,7 e lo spread su Bund è arrivato
in area 130. Livelli che stanno ben al di sotto del consenso generale degli analisti. Questo è dovuto al fatto che già
da tempo, anche in virtù di dati economici su inflazione
inferiori alle attese, ci sono aspettative a favore di un QE
da parte della Bce. La fame di rendimento rimane intatta. E il sostegno della Bce favorisce la compressione dei
rendimenti.
Manteniamo dunque una view positiva. Il posizionamento
è in sovrappeso sui Btp e preferiamo farlo con posizioni a
spread rispetto alla parte lunga di Germania e Paesi core.
Un operatore, ci chiede: “I rendimenti dei
corporate high yield subiranno un restringimento in negativo? Pensate possa avvenire nel breve o medio periodo?”.
Alessandro Bacchiocchi. Sicuramente quando parliamo
di corporate e high yield parliamo di un asset class che
ha performato molto bene negli ultimi anni. Le valutazioni oggi non sono delle più economiche. Ma ci sono
buone motivazioni per rimanere moderatamente positivi.
Una motivazione fondamentale è dovuta al fatto che in
questa fase del ciclo di investimenti le società hanno un
forte controllo della leva del debito e flussi di cassa. Inoltre, i tassi di default sono a livelli minimi. È un trend che
può continuare. Ci sono fattori tecnici dovuti all’incontro
fra domanda e offerta. In questi settori, la domanda è
molto elevata e superiore all’offerta di nuove emissioni.
A questo si aggiunge il fatto che l’intervento della Bce,
che coinvolge il settore finanziario, rende meno necessario l’emissione di nuovi titoli societari da parte delle
banche. A maggior ragione, dunque, la domanda rimane
superiore all’offerta. Viste le valutazioni, è giusto rimanere
cauti. Due, infine, i fattori che possono causare una revisione della view su questa asset class: la Fed che inizierà
ad alzare i tassi e l’accelerazione nelle attività di investimento in conto capitale e di M&A.
Domanda di un privato: "Qual è il futuro
dei mercati emergenti e dove può arrivare l'indice Dax?".
Quali le prospettive dei fondi Anima
Evoluzione 2019 I e Anima Evoluzione
2019 II? Dovendo diversificare, cosa scegliere tra obbligazionario e azionario?
Federico Montini. I fondi Anima Evoluzione, di recentissima emanazione, sono prodotti che di per sé prevedono diversificazione e ribilanciamento del portafoglio.
Nell’arco temporale di riferimento il portafoglio viene
gradualmente esposto verso le azioni, partendo da un
portafoglio obbligazionario.
Chi ha investito nei fondi Anima Evoluzione ha investito
in un portafoglio ben diversificato per quanto concerne
i Bond, sia a breve termine sia a medio lungo periodo. È
previsto che sui 5 anni ci sia un graduale spostamento
degli asset detenuti da bond a equity.
Lucio Vignati. Sull'indice Dax siamo sempre stati postivi.
E’ un indice globale, con una grossa esposizione ai mercati emergenti, composto da ottime aziende. In quanto
indice globalizzato risente molto del momento macro a
livello globale. Quando cambieranno le cose, invece, bisognerà ricordarsi che se il Gdp globale rallenta allora
l'indice Dax ne risentirà più di altri indici.
Sui mercati emergenti, invece, siamo stati a lungo
underweight, per quasi due anni per ragioni strutturali.
L’India, per esempio era indietro con le riforme, il Brasile aveva problemi di deflazione e la Cina stava iniziando
a rallentare. Ora il risck award per investire nei mercati
emergenti è migliorato. Innanzitutto perché ci sono stati
cambiamenti a livello politico, importanti, soprattutto in
India. In secondo luogo, perchè dopo la crisi che ha ca-
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ratterizzato le valute emergenti a inizio anno sulla paura
di un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, tanti
Paesi si sono applicati per ridurre l’account deficit e contenere eventuali perdite su vicende attinenti la Federal
Reserve. Anche in ottica relative, l’emergente, che ha valutazioni a sconto, è diventato più interessante. Il nostro
core, però, rimane l’Europa.
Di recente il sito web www.animasgr.it
è stato rinnovato e sono state aggiunte nuove funzionalità, tra cui anche i
simulatori. Federico, puoi spiegarci come
funzionano?
Federico Montini. I simulatori sono uno strumento disponibile all’interno del sito www.animasgr.it per dare un
supporto pratico sia a operatori professionali sia a investitori finali. Consentono di andare a vedere come si
sono mossi i fondi ANIMA in passato in base a criteri di
costruzione del portafoglio. Si può accedere a un’area
specifica e utilizzare o l’andamento pregresso per vedere come si è comportato un aggregato di più fondi
(Simulatore Confronta rendimento fondi) o il Simulatore
dei Pac: in quest’ultimo caso basta introdurre le somme,
per esempio su tre prodotti specializzati, negli ultimi 4
anni e vedere come hanno risposto i fondi, costruendo
in questo modo il proprio portafoglio. È una funzione comoda soprattutto per gli operatori professionali che possono scaricare in excel i dati della simulazione. Un modo
intelligente per fare cose pratiche, calcolare la volatilità e
l’indice di Sharpe.
Cambio euro-dollaro. Dopo, l’intervento
della Bce, cosa vi aspettate sull’euro e in
più in generale sulle valute?
Alessandro Bacchiocchi. Da diverso tempo la Bce ci
stava parlando dei rischi connessi a un eccessivo apprezzamento dell’euro contro le valute estere e degli effetti
depressivi sull’inflazione dell’area euro e sulle esportazioni. Per contrastare la forza dell’euro, la Bce ha introdotto tassi su depositi negativi, disincentivando le banche
a tenere riserve in euro. La Bce vuole evitare che la valuta
si apprezzi eccessivamente. Come ha reagito il mercato?
L’euro-dollaro è sceso, ma non eccessivamente. Ci sono
alcuni fattori che pesano sull’euro: in primis la politica
ultra espansiva della Bce, ma anche le aspettative su un
prossimo QE, che rendono gli asset europei attraenti per
gli investitori esteri. Ci sono ingenti flussi di capitali verso
l’area euro che sostengono la valuta. Sull’euro-dollaro,
poi, c’è la Fed che ha interesse che il dollaro non si rafforzi eccessivamente e che dunque sta temporeggiando
nel terminare la politica ultra espansiva. Ci aspettiamo
che nel medio l’euro possa svalutarsi, ma non in maniera
eccessiva. Un possibile target, per noi, è a 1,30. Come
posizionamento, siamo corti contro dollaro, ma anche
contro sterlina e alcune valute dei Paesi emergenti che
garantiscono un carry sostanzioso rispetto all’euro. E’
questo il caso di Messico, Polonia e Corea del Sud.
Domanda di un privato "Quale Pac da
100 euro al mese mi consigliate su 5-10
anni con un profilo di rischio medio?".
Federico Montini. Il suggerimento potrebbe essere di testare direttamente il simulatore Pac contenuto all’interno
della sezione “come investire” del sito www.animasgr.it.
L’orizzonte temporale è molto lungo. Potrebbero starci
dentro due cicli di mercato. Su un profilo medio sarebbero da preferire fondi bilanciati o fondi a controllo del
budget di rischio, come i fondi Alto Potenziale. Ricordo
che all’interno di questi prodotti quello che può lavorare con un’esposizione anche ai bond è l’Alto Potenziale
Globale, che può mixare l’esposizione sia verso azioni sia
verso bond. I prodotti absolute globale negli ultimi 2,5
anni hanno avuto un’esposizione media verso il mercato
del 43 per cento. Su un profilo medio, i prodotti migliori
sono quelli bilanciati o quelli a controllo del rischio. Nella gamma Anima esiste anche il fondo Anima Capitale
Più 30, piuttosto che il fondo Anima Visconteo. Il Pac è
uno strumento il cui scopo è approfittare della volatilità
mercato; meglio quindi utilizzare dei prodotti direzionali.
Sui 5-10 anni non è facile fare previsioni, ma basterebbe mixare prodotti che danno un’esposizione geografica
particolare, come Valore Globale piuttosto che Iniziativa
Europa.
Domanda di un privato "Ho in carico quote del fondo Anima Traguardo 2019 Globale II. Gradirei sapere perché il fondo
non è quotato su Milano Finanza".
Federico Montini. Da Prospetto, le quote del fondo vengono pubblicate su Il Sole 24 Ore, per cui non abbiamo
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un obbligo di informativa tramite altre testate nazionali.
Gli altri quotidiano possono comunque pubblicare una
selezioni di fondi.
maturate a far data dall’1 luglio 2014.
Prima dell’adesione leggere il KiiD, che il proponente
l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizio-
Domanda di un privato "La politica della Bce e delle banche centrali non rischia di penalizzare i risparmi con tassi e
rendimenti quasi a zero su segmenti fino
a 5-7 anni esponendo investitori a rischi
inusuali per cercare rendimenti?".
ne nonché il Prospetto pubblicato e disponibile presso
la sede della società, i soggetti incaricati della distribuzione e sul sito internet www.animasgr.it. I rendimenti
passati non sono indicativi di quelli futuri. Il prodotto è
sottoposto alla valutazione di appropriatezza e adeguatezza prevista dalla normativa vigente.
Alessandro Bacchiocchi. È un argomento un po’ complesso. Con tassi d’interesse così bassi c’è il rischio di
una distorsione nell’allocazione dei capitali; ma è anche
qualcosa di voluto da parte di Fed e Bce, che vogliono spostare le preferenze degli investitori verso asset
più rischiosi. Una domanda è stata posta anche a Draghi in occasione della conferenza stampa dopo l'ultima
riunione del 5 giugno che ha risposto che le manovre
intraprese dalla Bce abbiano un obiettivo ben preciso;
rispettare il mandato riportando la stabilità dei prezzi con
un’inflazione vicina al 2% e sostenere la ripresa dell’economia. Draghi ha poi aggiunto che quando la Bce riuscirà
a far ripartire la crescita, i tassi torneranno a livelli più alti.
Comunque, pur a livelli minimi di tassi, i Paesi periferici
hanno rendimenti reali ancora positivi.
Domanda di un privato: "Volevo sapere
se è conveniente investire nel fondo Anima Geo Asia?".
Lucio Vignati. Investire nel fondo Anima Geo Asia significa avere copertura su Asia pacifico, incluso il Giappone.
Tutto dipende dall’allocazione di portafoglio. Comunque,
il Giappone è un mercato su cui siamo neutrali in questo
momento.
Domanda di un privato: "Dal 1 luglio ci
sarà l’aumento della tassazione sulle
rendite finanziarie. È possibile avere un
commento per sapere se conviene fare
l’affrancamento onde evitare di perdere
il 6% maturato fino a fine giugno?".
Federico Montini. Non ce ne’è bisogno. La plusvalenza
realizzata fino al 30 giugno sarà tassata sempre al 20
per cento. Al 26% saranno tassate solo le plusvalenze
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