ECONOMIA l'Adige Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263 email: [email protected] G mercoledì 29 ottobre 2014 7 Un anno di cassa nelle aziende di Tione, Spormaggiore, Ore lavorate scese del 12% in un anno, addetti del 10% Cembra: appalti in ritardo, pochi lavori, pesano i debiti I sindacati: la ripresa non si vede, allarme per i lavoratori A settembre l’Inps ha autorizzato 236 mila ore: +39% anziani che stanno per finire i 18 mesi di indennità speciale EDILIZIA Il mattone va in cassa integrazione Rossaro, Ices, Zanotelli: straordinaria per 150 In mobilità 1.700 edili, 600 con più di 50 anni FRANCESCO TERRERI twitter: @fterreri TRENTO - Raffica di provvedimenti di cassa integrazione straordinaria nell’edilizia trentina. Nel giro di dieci giorni sono stati firmati accordi sulla cassa per i 50 dipendenti della Costruzioni Rossaro di Tione, i 47 della Costruzioni Ices di Spormaggiore, i 45 della F.lli Zanotelli di Cembra. In tutto quasi 150 edili che si aggiungono agli oltre 1.300 nuovi cassintegrati del settore da inizio anno. Le ore di cassa autorizzate dall’Inps, infatti, crescono nelle costruzioni del 39% a settembre e dell’8% nei primi nove mesi rispetto allo stesso periodo del 2013. I sindacati sono allarmati non solo per l’aumento dei cassintegrati ma anche per i 1.700 edili già licenziati, molti dei quali ultracinquantenni. Ammortizzare la crisi. Nell’arco degli ultimi dieci giorni sono stati firmati tra aziende e sindacati degli edili tre accordi di cassa integrazione straordinaria, tutti e tre per un anno, anche se i dipendenti continueranno a lavorare almeno nei cantieri aperti. La straordinaria in genere è per situazioni di crisi aziendale. «In questo caso non ci sono sempre queste implicazioni - afferma Gianni Tomasi della Feneal Uil Possono essere misure cautelative rispetto ad una situazione non conclamata, che potrebbe rientrare con la partenza di nuovi appalti, Certo, la ripresa non si vede». Spesso la cassa COMMERCIO Male i comparti legati all’edilizia e i trasporti Settembre, la cassa fa boom Ore autorizzate su del 55% TRENTO - La cassa integrazione fa boom a settembre, non solo nell’edilizia. In Trentino l’Inps ha autorizzato 417.754 ore, l’80% in più del mese precedente (ad agosto le ore autorizzate erano state 231.948) e il 54,9% in più dello stesso mese del 2013. La cassa ordinaria ammonta a 156.289 ore, cinque volte le ore di agosto e quasi il doppio del settembre 2013. La straordinaria è a 245.670 ore, il 32,6% in più del mese precedente e il 36,7% in più su base annuale. Sempre in crescita la cassa integrazione in deroga con 15.795 ore, +16,3% su agosto e più del doppio dell’anno prima. Come si spiega nell’articolo in pagina, più di metà delle ore (236.617) è stata autorizzata a imprese di costruzioni e del settore lapidei (porfido). Altre 165.783 ore sono riferite al settore manifatturiero, in aumento sia mensile che annuale. Tra le imprese industriali, sono colpiti maggiormente i comparti più legati all’edilizia, come la lavorazione di minerali non metalliferi (24 mila ore di cassa ordinaria e 6 mila di straordinaria) e i trasporti, che registrano in particolare 69 mila ore di cassa straordinaria. Poche, poco più di 10.800, anche se in aumento le ore di cassa nell’artigianato, in calo a 4.500 quelle nel commercio. Nei primi nove mesi di quest’anno le ore di cassa autorizzate in Trentino sono pari a 4 milioni 873 mila, il 3,3% in più dello stesso periodo del 2013. Tra gennaio e settembre si contano quasi 2.400 nuovi cassintegrati. ordinaria è stata già utilizzata. «Eventuali esuberi li verificheremo verso gli ultimi mesi della cassa - precisa Stefano Pisetta della Filca Cisl, ieri a Roma per il congresso di unificazione con la categoria degli alimentaristi, fusione però rinviata - Nel caso poi ci sono i 18 mesi della disoccupazione speciale. Le situazioni aziendali sono diverse, c’è crisi di lavoro o problemi finanziari o appalti vinti che non partono». Imprese, appalti e debiti. La Rossaro di Tione, 50 dipendenti, ha chiuso il 2013 con una buona tenuta dei ricavi - il valore della produzione è aumentato da 10,2 a 12,4 milioni di euro - e conti sostanzialmente in pareggio. L’indebitamento con le banche è di 3,8 milioni a fronte di 1,4 milioni di patrimonio. Tra gli appalti vinti c’è anche quello per il nuovo ospedale di Mezzolombardo, che però è in ritardo per i ricorsi. La Ices di Spormaggiore, 47 addetti, ha registrato nel 2013 un valore della produzione di 10,6 milioni e una perdita di 114 mila euro. I debiti con banche sono a quota 11,1 milioni, il patrimo- nio netto è a 3,7 milioni, il portafoglio lavori supera i 15 milioni, dopo aver vinto l’anno scorso 7 delle 50 gare a cui l’azienda ha partecipato. F.lli Zanotelli di Cembra, con più di 40 addetti, ha chiuso il 2013 con 5,9 milioni di ricavi e 188 mila euro di perdita. I debiti con le banche sono a 7,9 milioni, il patrimonio netto a 260 mila euro. In calo le ore lavorate. A settembre l’Inps ha autorizzato ad aziende trentine di costruzioni, compreso il settore lapidei, oltre 236 mila ore di cassa integrazione, di cui quasi 100 mila di ordinaria, 133 mila di straordinaria e 3.600 in deroga. La cassa in edilizia raddoppia rispetto ad agosto e fa un balzo del 39% sul settembre 2013. Nei primi nove mesi dell’anno, le ore autorizzate in edilizia ammontano a più di 2 milioni e mezzo, l’8,3% in più del periodo gennaio-settembre dell’anno scorso, equivalenti a oltre 1.300 nuovi cassintegrati. Il quadro è confermato dagli ultimi dati, aggiornati ad agosto, della Cassa edile: le ore lavorate vedono un calo annuo del 12%, i lavoratori del 10%. Allarme per gli edili «anziani». Ai cassintegrati si aggiungono 1.700 edili nelle liste di mobilità, da aziende sopra e sotto i 15 dipendenti. «Di essi - sottolinea il sindacalista Pisetta - sono 600 i lavoratori ultracinquantenni, quelli più in difficoltà. La legge Fornero non aiuta ad andare in pensione, per la quale ci vogliono 43 anni. Nel Progettone è sempre più difficile entrare. In molti casi si avvicina la fine della disoccupazione speciale e i lavoratori sono disperati per il futuro». Caramelle (Cgil): da sciogliere il nodo del sostegno finanziario ai 105 addetti coinvolti Orvea, vicini all’accordo sui cassintegrati TRENTO - Orvea e sindacati, che si sono incontrati di nuovo ieri, sono vicini all’accordo sulla cassa integrazione straordinaria per due anni per i 105 esuberi della sede amministrativa, del magazzino, dell’ingrosso e del negozio del Tridente. Il nodo aperto è quello degli incentivi ai cassintegrati, cioè del sostegno finanziario che riduca la differenza tra gli 800 euro mensili percepiti in cassa integrazione e lo stipendio attuale. Ma è un nodo che dovrebbe essere sciolto entro pochi giorni, in vista dell’appuntamento di lunedì prossimo presso il Servizio lavoro della Provincia per la sigla dell’intesa. «L’accordo non è stato ancora raggiunto ma l’azienda si è detta in linea di massima favorevole - dice Roland Caramelle, segretario della Filcams Cgil - Il principio che vogliamo affermare è che per chi va in cassa integrazione, oltre ad essergli garantita la formazione, la riqualificazione e la ricerca di soluzioni lavorative negli altri negozi della catena, ci sia anche un impegno finanziario, cioè l’azienda metta a disposizione una certa torta finalizzata a limitare il gap tra cassa integrazione e stipendio attuale». «Pensiamo quindi - prosegue Caramelle - ad una cassa integrazione a rotazione, con un’equa ripartizione tra i lavoratori. Verificheremo gli impegni presi dall’azienda sia su formazione e riqualificazione che sul piano di rilancio e sugli investimenti». Nei prossimi giorni la nuova Orvea a guida Poli invierà alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil la bozza di accordo con la soluzione tecnica adottata sul sostegno ai cassintegrati. F. Ter. CONTRATTO «A Povo invitata solo la Cisl» Cgil e Uil contro le Famiglie cooperative TRENTO - Filcams Cgil e Uiltucs Uil protestano con la Famiglia Cooperativa di Povo che all’assemblea dei lavoratori per illustrare il nuovo contratto integrativo provinciale ha invitato solo la Fisascat Cisl, firmataria del contratto. «In tale riunione - scrivono - si sono presentati anche i responsabili di Filcams Cgil e Uiltucs Uil, chiedendo di partecipare ed esponendo alla presidenza e alla direzione della Famiglia Cooperativa la gravità dell’atto di palese discriminazione avvenuta nei confronti di due sigle sindacali». Nulla osta, dicono Filcams e Uiltucs, che le Famiglie coop presentino unilateralmente il nuovo contratto. «Ciò che non è accettabile è che la Famiglia Cooperativa scelga il sindacato con cui farlo annullando ogni possibile confronto con i lavoratori che hanno portato alla firma separata. Su questo aspetto Filcams Cgil e Uiltucs Uil si riserveranno nei prossimi giorni di verificare i presupposti per un possibile ricorso avanti al Giudice del lavoro per attività antisindacale». INDUSTRIA. Un aiuto a 608 lavoratori, indotto compreso, a trovare un nuovo lavoro DIRIGENTI Ex Whirlpool, 1,8 milioni in arrivo dalla Ue Poche imprese in rete TRENTO - La Commissione Ue ha proposto ieri di assegnare all’Italia 1,8 milioni di euro provenienti dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) per aiutare 608 ex dipendenti della Whirlpool Europe a trovare un nuovo posto di lavoro. Il numero, 608, comprende anche i lavoratori dell’indotto dello stabilimento di Trento. La proposta - secondo quanto reso noto da Bruxelles - deve ora passare all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell’UE per l’approvazione definitiva. L’Italia aveva chiesto il sostegno del Feg per 608 la- BOLZANO - Sono 8.954 le imprese italiane, 156 quelle del Trentino Alto Adige, che al 1° ottobre 2014 hanno dato vita a una rete d’impresa per un totale di 1.772 contratti di rete. Anche se la crescita a livello nazionale è a doppia cifra (+42,4% le imprese e +41,4% i contratti, nei primi nove mesi del 2014), non bastano, dice Manageritalia Trentino Alto Adige. Infatti, in regione le imprese coinvolte sono solo lo 0,08% del totale, ben inferiori a una media nazionale dello 0,15%, e lontanissime da una su 100. Anche di questo si parlerà domani, dalle 16 alla Libera Università di Bolzano, all’assemblea di Manageritalia che vedrà coinvolti i quasi 700 manager associati in regione. Ad essa seguità il convegno «Talenti manageriali, più sinergia tra scuola e lavoro, università e manager». Secondo Mariella Girardi, presidente Manageritalia Trentino Alto Adige, «l’esperienza acquisita sul campo da Manageritalia e dai suoi esperti insegna che, nella fase di maturità dello strumento normativo, sarà sempre più decisivo il ruolo del manager di rete, sia in termini di facilitatore che di gestore della rete». voratori rimasti senza lavoro in occasione della chiusura dell’impianto della Whirlpool a Spini di Gardolo, specializzato nella produzione di frigoriferi. Tutti i lavoratori in esubero dovrebbero beneficiare della misura. Il pacchetto di interventi cui contribuirà l’aiuto Ue - dal costo complessivo stimato in circa 3,1 milioni di euro (1,2 milioni garantiti dalla multinazionale) - offrirà ai lavoratori consulenza e orientamento, tutoraggio, valutazione delle competenze, formazione generale, riqualificazione e formazione professionale nonché un orientamento alla creazione di un’im- presa. Queste misure saranno accompagnate da incentivi all’assunzione, da un contributo ai costi del trasporto e da un’indennità per la ricerca di lavoro. Laszlo Andor, commissario Ue responsabile per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, ha osservato per l’occasione che la crisi «ha avuto ripercussioni negative sulla domanda di elettrodomestici. Di conseguenza, nell’Ue la produzione di elettrodomestici ha registrato una contrazione a partire dal 2008». Spetta all’Agenzia del lavoro della Provincia gestire gli interventi di riqualificazione. Assemblea Manageritalia
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