Volantino II NN - Istituto Comprensivo Statale Darsena

PROGRAMMA EVENTO FORMATIVO FAD
APPLICAZIONI AVANZATE PER LO STUDIO RM DEL FEGATO: SEQUENZE
IN DIFFUSIONE
INDICE
MODULO INTRO
1.1.
Introduzione
MODULO 1
1. Anatomia e fisiologia del fegato
1.1.
Cenni di anatomia generale
1.2.
Segmenti epatici
1.3.
Legamenti e solchi epatici
1.4.
Vascolarizzazione epatica
1.5.
Circolazione portale
1.6.
Lobuli epatici e sinusoidi
1.7.
Funzioni epatiche
MODULO 2
2. Principi fisici di Risonanza Magnetica
2.1.
Genesi del segnale RM
2.2.
Parametri intrinseci ed estrinseci del segnale RM
2.3.
Pesature delle sequenze RM
MODULO 3
3. Apparecchiature di Risonanza Magnetica
3.1.
Magnete
3.1.1. Magneti Permanenti
3.1.2. Magneti Resistivi
3.1.3. Magneti Superconduttivi
3.2.
Bobine
3.2.1. Bobine di Volume
3.2.2. Bobine di Superficie
3.2.3. Bobine Phased Array
3.3.
Sistema dei gradienti
3.4.
Computer
MODULO 4
4. Codifica spaziale del segnale RM
4.1.
Gradienti di codifica
4.2.
Spazio K
4.3.
Metodi per ridurre il Tempo di Acquisizione
MODULO 5
5. Acquisizione: sequenze di Risonanza Magnetica
5.1.
Sequenze Spin Echo (SE)
5.2.
Sequenze Gradient Echo (GRE)
5.3.
Sequenze Turbo SE o Fast SE
5.4.
Sequenze Fast Spin Echo Single Shot (FSE SSH)
5.5.
Sequenze Multislice
5.6.
Sequenze Inversion Recovery (IR): FLAIR e STIR
5.7.
Sequenze Fat Sat
5.8.
Sequenze FIESTA
5.9.
Angio-RM senza mezzo di contrasto
5.9.1. TOF (Time of Flight)
5.9.2. PC (Phase Contrast)
5.9.3. Limiti delle sequenze TOF e PC
5.10. Angio-RM con mezzo di contrasto
5.11. Chemical Shift
5.11.1. Chemical Shift di tipo 1
5.11.2. Chemical Shift di tipo 2
MODULO 6
6. Mezzi di contrasto endovascolari
6.1.
Mezzi di contrasto Epatospecifici
6.1.1. Mezzi di contrasto Epatobiliari
6.1.2. Mezzi di contrasto Reticoloendoteliali
MODULO 7
7. Figure Professionali e Ruolo del T.S.R.M. in RM
7.1.
Il T.S.R.M. ed il paziente
7.2.
Controlli di Qualità a cura del T.S.R.M.
MODULO 8
8. Tecnica e Metodologia di studio del fegato
8.1.
Consenso Informato
8.2.
Metodologia di studio per fegato e addome superiore
8.3.
Fasi di studio
8.4.
Caratteristiche tecniche delle sequenze pesate in T1
8.5.
Caratteristiche tecniche delle sequenze pesate in T2
8.6.
Strutture addominali visualizzate in T1
8.7.
Strutture addominali visualizzate in T2
8.8.
Protocollo di studio fegato – addome
8.9.
Sequenze RM per emocromatosi epatica
8.10. Artefatti da ribaltamento
8.11. Artefatti da movimento
8.12. Artefatti da Chemical Shift
8.13. Artefatti da radiofrequenze
8.14. Artefatti da elementi metallici
MODULO 9
9. Imaging di diffusione
9.1.
Sequenze Echo Planar Imaging (EPI)
9.2.
Principi tecnici delle sequenze in diffusione
9.3.
Applicazioni cliniche tradizionali del DWI
9.4.
Considerazioni tecniche sull’imaging di diffusione
MODULO 10
10. Sequenze in diffusione: nuove applicazioni in oncologia
10.1. Valutazione qualitativa dell’imaging di diffusione
10.2. Valutazione quantitativa del DWI
10.3. Imaging di diffusione: parte tecnica
10.4. Metastasi epatiche: rilevamento tumorale
10.5. DWI: caratterizzazione tumorale epatica
10.6. Distinzione tra tessuto tumorale e non patologico
10.7. Monitorare la risposta al trattamento con il DWI
10.8. Prevedere una risposta al trattamento con il DWI
10.9. Whole Body Imaging: Diffusione a Corpo Intero
10.10. Imaging di diffusione: sfide correnti e sviluppi
10.11. Protocollo di studio del fegato integrato con sequenze DW
MODULO 11
11.La nostra esperienza presso l’Azienda Ospedaliera S. Camillo - Forlanini: studi del fegato DW
11.1. Introduzione
11.2. Ottimizzazione della diffusione per il fegato
11.3. DWI a 3T
11.4. Patologie del fegato e valutazione con DWI
11.4.1. Fibrosi e cirrosi epatiche
11.4.2. Noduli e masse del fegato
11.4.3. Colangiocarcinoma
11.4.4. Cisti epatiche
11.4.5. Ascessi epatici
11.4.6. Steatosi epatica
11.4.7. Emocromatosi
11.5. Difficolta’, limitazioni ed artefatti nel’imaging in diffusione del fegato
11.5.1. Grandi movimenti tissutali
11.5.2. Flusso di sangue
11.6.
11.5.3. T2 Shine trough
Conclusioni
MODULO 12
12. Approfondimento sulla tecnica
12.1. Confronto tra la tecnica elastosonografica di ecografia e tecnica in diffusione di
risonanza magnetica.
12.2. Tipologia di pazienti da sottoporre a questo tipo di esame
12.3. Il consenso informato
12.4. Il consenso informato ed i Pacemaker
12.5. Le valvole cardiache
12.6. Anemia falciforme
12.7. Cosa introdurre e non introdurre in risonanza magnetica
12.8. Come rianimare un paziente che ha una reazione avversa al mezzo di contrasto e va in
arresto cardiaco
12.9. La defibrillazione
12.10. Condizioni particolari da esaminare caso per caso
MODULO 13
13.Conclusioni