Gabriele Castelli - Azienda Ospedaliera Careggi

CURRICULUM VITAE
INFORMAZIONI PERSONALI
Cognome CASTELLI
Nome GABRIELE
Data di nascita 16/07/1955
Amministrazione Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi
Qualifica DIRIGENTE AREA MEDICA
Incarico INCARICO ALTA PROFESSIONALITA
Struttura DEL CUORE E DEI VASI - CARDIOLOGIA GENERALE 1 Numero telefonico ufficio 0557947843
Fax ufficio 0557947468
e-mail ufficio [email protected]
Sito internet istituzionale http://www.aou-careggi.toscana.it
TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE
Titolo di studio Laurea in Medicina e Chirurgia il 3/11/1980, col massimo dei voti (110/110) e Lode
Altri Titoli di studio Specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare il 26/10/1983
Esperienze professionali
(incarichi ricoperti) Dal 30/7/1981 al 31/12/1989
USL 25, 11, 21, 10H - Servizio di Guardia Medica
Dal 01/01/1984 al 31/12/1989
USL 10A, 1O B, 10E, 10H, 10F - Servizio di Cardiologia Ambulatoriale
Dal 04/01/1990
USL 10D, successivamente AOU Careggi - Dirigente Medico di Cardiologia - I livello
Capacità linguistiche Inglese: parlato Fluente, scritto Fluente
Francese: parlato Scolastico, scritto Scolastico
Capacita nell'uso di tecnologie
Ottima capacità nell'utilizzo delle tecnologie informatiche specificamente attinenti alla professione
e nell'utilizzo di programmi di archiviazione ed elaborazione dati, sia ai fini assistenziali che ai fini
scientifici.
ALTRO (partecipazione a convegni e seminari, pubblicazioni, collaborazioni a riviste, ecc.,
ed ogni altra informazione che il dirigente ritiene di dover pubblicare
Altro
Il principale campo di attività clinica e di ricerca è costituito da Scompenso Cardiaco (SC),
Cardiomiopatie Dilatative (CMD), Trapianto Cardiaco. Fa parte di: 1) Centro Regionale di
Riferimento per le Cardiomiopatie (con una delle più ampie casistiche internazionali di CMD); 2)
Gruppo interdisciplinare AOUC per l'Amiloidosi; 3) Gruppo interdisciplinare AOUC per la malattia
di Fabry.
Ha trascorso periodi di aggiornamento all'estero presso: 1) Centre Cardiologique du Nord,
St.Denis, Parigi (1991); 2) Texas Medical Center, Baylor College of Medicine, Houston, Tx., USA
(1997); 3) Northwestern Memorial Hospital, Northwestern University, Chicago, Ill., USA (2000).
Dal 1987 è membro dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri e fellow ANMCO
dal 1998; nel 2005-6 ha fatto parte del Coordinamento Nazionale dell'Area SC dell'ANMCO,
partecipando alla Consensus Conference Nazionale. Dal 2007 è membro della Heart Failure
Association della European Society of Cardiology. Ha partecipato alla stesura delle attuali Linee
Guida Nazionali sullo SC del Ministero della Salute e dell'ultima revisione delle Linee Guida della
Regione Toscana sullo SC. E' membro del Gruppo della OTT (Organizzazione Toscana Trapianti)
per le Linee Guida sul Rischio Cardiovascolare nei pazienti trapiantati.
E' autore o coautore di circa 90 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali e capitoli di libri
e di circa 100 comunicazioni; ha presentato oltre 100 relazioni ad invito a congressi, convegni e
corsi di aggiornamento. Ha curato la Segreteria Scientifica e Organizzativa di numerosi congressi.
Ha insegnato negli anni scolastici 1981/2 - 1985/6 presso la Scuola Infermieri della USL 11. Ha
tenuto negli anni accademici dal 2005/6 al 2008/9 lezioni sullo SC presso la Facoltà di Medicina e
Chirurgia dell'Università di Firenze.
Principali pubblicazioni: 1) Tissue Doppler and strain imaging: a new tool for early detection of
cardiac amyloidosis. Amyloid 2009;16:63-70. 2) The role of N-terminal PRO-brain natriuretic
peptide and echocardiography for screening asymptomatic left ventricular dysfunction in a
population at high risk for heart failure. The PROBE-HF Study. J Cardiac Fail 2009;15:377-84. 3)
Hypertrophic Cardiomyopathy in Anderson-Fabry Disease. Clin Ther 2007;29(suppl.C):593-4. 4) Il
paziente con scompenso cardiaco: il paziente extraospedaliero instabile. In: Appropriatezza in
Cardiologia. Centro Scientifico Ed. 2006:248-60. 5) Come valutare dal punto di vista bioumorale il
paziente con scompenso cardiaco. In: Infermiere e scompenso cardiaco. Centro Scientifico
Ed.2003:113-20. 6) Therapeutic implications of contractile reserve elicited by dobutamine
echocardiography in symptomatic, low-gradient aortic stenosis. Ital Heart J 2003;4:264-70. 7)
Scompenso cardiaco refrattario. Inotropi positivi e betabloccanti: trattamenti alternativi o
complementari? Ital Heart J Suppl. 2002;3:804-11. 8) Familial amyloid polyneuropathy with
genetic anticipation associated to gly47glu transthyretin variant in an Italian kindred. Amyloid
2002;9:35-41. 9) Cuore e sistema cardiovascolare In: "Il libro italiano di alcologia", SEE ed.
2000:207-11. 10) Nonsustained ventricular tachycardia as a predictor of sudden death in patients
with idiopathic dilated cardiomyopathy. The role of amiodarone treatment. G Ital Cardiol
1999;29:514-23. 11) Decorso clinico della cardiomiopatia ipertrofica in una popolazione non
selezionata. L'esperienza dello Studio Policentrico Italiano Cardiomiopatie (SPIC). G Ital Cardiol
1997;27:1133-43. 12) Signal-averaged P wave duration and risk of paroxysmal atrial fibrillation in
hyperthyroidism. Am J Cardiol 1996;77:266-9. 13) Cardiomiopatia dilatativa: una nuova storia
naturale? L'esperienza dello Studio Policentrico Italiano Cardiomiopatie (SPIC). G Ital Cardiol
1995;25:1109-25. 14) Terapia anticoagulante orale nella cardiomiopatia dilatativa. Risultati del
trattamento con warfarin in sottogruppi di pazienti a rischio di complicanze emboliche. G Ital
Cardiol 1995;25:689-94. 15) Potenziali tardivi ventricolari nei pazienti con cardiomiopatia
dilatativa. Correlazione con le tachicardie ventricolari spontanee e decorso clinico. G Ital Cardiol
1993;23:979-83. 16) The spectrum of left ventricular size in dilated cardiomyopathy: clinical
correlates and prognostic implications. Am Heart J 1993:125:410-22. 17) Analisi dell'onda P
"signal averaging" in pazienti con storia di fibrillazione atriale parossistica isolata. G Ital Cardiol
1991;21:1075-81. 18) Valutazione prognostica della cardiomiopatia dilatativa: follow-up di 138
pazienti. G Ital Cardiol 1990;20:645-50. 19) Lack of correlation between intracavitary thrombosis
detected by cross sectional echocardiography and systemic emboli in patients with dilated
cardiomyopathy. Br Heart J 1989;62:26-9. 20) Cardiomiopatia alcolica in fase preclinica: studio
mediante indagini clinico-strumentali non invasive in 112 alcoolisti cronici. G Ital Cardiol
1986;16:996-1001.