La vicenda della commedia – ambientata nel 1951 - è incentrata sul protagonista Dante dimesso dall’Ospedale Psichiatrico dopo la Liberazione, che stufo di subire le angherie e i maltrattamenti di una sorella rancorosa , dei capricci della nipote al sesto mese di gravidanza; delle cattive azioni del di lei marito e della invadente madre di questi - tutti nostalgici del passato regime - decide di pensare finalmente a se stesso e fa quindi pubblicare sul giornale un annuncio matrimoniale. Ma chi è Dante Damiani? Per la famiglia è un sovversivo ,reduce da 15 anni di manicomio e ancora mentalmente instabile. Per gli altri invece è un uomo amabile, allegro, integro ,critico verso la storia passata e che avrebbe molto da dare alla società perché come gli dice l’amico Oreste ”voi e la politica siete come tazza e cucchiaino ,comme ‘o prosciutto e ‘o mellone ‘”, Emerge così il ritratto di un uomo, mite, generoso (anche troppo ) altruista per necessità ma anche per carattere, sempre scherzoso e caustico nel controbattere alle prevaricazioni dei familiari che pure è costretto a mantenere , che aspira a poter finalmente godere -in questa seconda parte della sua esistenza - di quella serenità ed affetti, di cui le vicende della Storia lo hanno privato, perché come confessa ad un certo punto “..Se la vita xe una forma di groviera a mi me xe toccà soltanto i busi”. Da pochi mesi in pensione, la nipote sistemata con un matrimonio riparatore , libero pertanto da vincoli Dante vuole assaporare quegli affetti che la convivenza con i familiari gli negano - e che solo la vita coniugale può riservargli -e all’insaputa di tutti pubblica sul Gazzettino l’inserzione appunto del titolo. Gli incontri , le illusioni ,le delusioni che un campionario di varie “affettuose “ gli distribuiscono a piene mani ; i rapporti ora tesi ora interessati con i familiari; quelli con gli amici sinceri e le tentazioni offertigli dalla politica sono i temi su cui si sviluppano i tre atti della commedia in un crescendo di situazioni ora comiche ora serie- ma pur sempre ridicole - e di colpi di scena. Al termine delle quali non potrete che riservare al protagonista tutta la vostra comprensione e simpatia. -----Autore del teatro popolare e leggero il toscano Emilio Caglieri ,scomparso nel 1986 all’età di 88 anni ,fu direttore della Compagnia del teatro comico di Firenze. I suoi numerosi lavori furono resi celebri dalle interpretazioni di Antonio Gandusio (Notte d'avventure, 1938; Resa dei conti, 1940; Commedia senza adulterio, 1944), Tatiana Pavlova (Eliche, 1932) e Angelo Musco (Lo smemorato, 1929). I suoi testi fecero parte del repertorio di compagnie dialettali toscane come la `Niccoli' e romanesche come la `Durante', oltre a essere a tutt’oggi tradotti e messi in scena da gruppi amatoriali delle più svariate regioni ; tra i tanti :ricordiamo “La zona tranquilla”; “In città è un’altra cosa” ;”Firenze - Trespiano e viceversa”. ---------L'Associazione culturale “Commedianti di Marca” è nata a Treviso nell'estate 2012 , ed anche se come sodalizio si affaccia da poco sui palcoscenici , non di meno costituisce un gruppo ben sperimentato: il regista ed il nucleo principale degli attori provengono infatti dalla Tarvisium Teatro – compagnia sulle scene dal 1979 - altri si sono evidenziati nei corsi organizzati dalla stessa Tarvisium , ed altri ancora hanno fatto il loro tirocinio in gruppi di vario orientamento teatrale.La presente commedia costituisce il secondo allestimento dopo “I Pelegrini de Marostega” , testo classico del teatro veneto di fine “800 . (R.Z.)-
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