Vicenza, 23 febbraio 2014. Prot. n. 4/2014/RB Al Sindaco di Vicenza

Funzione Pubblica
Vicenza, 23 febbraio 2014.
Prot. n. 4/2014/RB
LETTERA APERTA
Al
Sindaco di Vicenza
Dr. Achille Variati
Chiarissimo Sindaco,
si trasmette la presente in relazione ai rilievi formulati dal MEF al Comune di Vicenza ed a
quanto ne è conseguito.
In premessa si deve opportunamente osservare che ormai da molti anni, il rapporto di
lavoro dei dipendenti pubblici è stato privatizzato, ma la loro “attività produttiva” è
ancora compromessa da un sistema pubblico aggrovigliato su una giungla normativa
che brulica di provvedimenti incomprensibili, contraddittori e persino retroattivi.
Provvedimenti legislativi che funzionari, dirigenti, amministratori, revisori dei conti e
persino ispettori non riescono o forse non possono allineare con coerenza e chiarezza per
determinare risposte e servizi rapidi, efficaci e sicuri, originando così il caos delle omissioni,
dei ritardi e delle irresponsabilità, un caos ben noto ai cittadini ed alle imprese e che
aggredisce e dissolve la loro fiducia negli attori istituzionali e nelle stesse istituzioni. Da qui,
la fallita esigenza istituzionale di “semplificare”, ora divenuta l’urgente necessità di
“riformare” la Pubblica Amministrazione.
In questo contesto si collocano i rilievi del MEF, tuttavia, ciò non assolve questa
Amministrazione Comunale e tanto meno le precedenti, anzi, ne evidenzia le lacune.
La sostanziale e concreta reazione di codesta Amministrazione ai rilievi del MEF, è stata
quella di “auto tutelarsi”, prima con scarne ed inefficaci controdeduzioni, quindi scaricando
gli “oneri” sul personale dipendente con una “messa in mora” determinata dai dirigenti
previo l’avvallo della Giunta Comunale presieduta dalla S.V., un chiaro ed inequivocabile
indirizzo.
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Questi sono i semplici “fatti” che hanno innescato le forti azioni sindacali
promosse a difesa della sacrosanta giustizia dovuta ai dipendenti del Comune di
Vicenza. Lavoratrici e lavoratori che, oltre alla propria professionalità, offrono al
“servizio pubblico” la loro passione ed il loro impegno superando generosamente il
“dovuto contrattuale”.
Non appare irragionevole rammentare che la Cisl Fp non alimenta la sterile
contrapposizione cercando poi in essa il consenso del facile populismo, ma vigila
sull’operato e si confronta con gli interlocutori istituzionali in relazione alle scelte che
assumono e alle conseguenze che producono, in altre parole, misura i “fatti” tralasciando i
colori politici di provenienza dell’interlocutore. La Cisl Fp rimane inoltre convinta che per
risolvere le problematiche nel comune interesse dei lavoratori e dei servizi da assicurare a
cittadini ed imprese, bisogna acquisire la competenza necessaria ad originare soluzioni
percorribili, serve la capacità di costruire relazioni e la determinazione nel formulare le
proposte agli interlocutori istituzionali che le devono attuare. Talvolta, ciò implica pure un
percorso di giusta, forte e visibile protesta, costruito in una prospettiva di evoluzione che
nella sua cronologia eleva sia la determinazione che i toni, evoluzioni indispensabili per
evidenziare le responsabilità delle controparti spesso sorde.
Azioni sindacali avviatesi unitariamente e condivise dai 600 dipendenti presenti
all’assemblea Cisl Cgil Uil dello scorso 15 gennaio, al cinema Odeon, tra queste: la
proclamazione dello stato di agitazione; il sit-in e la fallita conciliazione in Prefettura del 22
gennaio 2014; il presidio e la riunione tra sindacati e Capigruppo del Consiglio Comunale di
martedì 11 febbraio 2014; il blitz “romano” del 13 febbraio 2014 con il quale Cisl Cgil Uil
locali e nazionali hanno incontrato sia il Sottosegretario di Stato Baretta che il Senatore
Santini al fine di favorire l’utile e condivisa formulazione dell’emendamento risolutivo,
circostanza in cui si è peraltro constatato il fattivo contributo della S.V., impegno che si deve
riconoscere tanto quanto la critica precedentemete sottolineata. Occasioni in cui non sono
certamente mancate forti critiche e duro confronto, a conferma che la Cisl Fp non
concederà alcun sconto a chicchessia.
Con lo spirito sin qui illustrato si è giunti alla manifestazione di venerdì scorso, indetta
dalla RSU del Comune di Vicenza ed alla quale la Cisl Fp ha aderito rappresentando il
motivato e persistente malessere dei dipendenti comunali, tanto più a seguito di quanto
avvenuto al Senato il giorno precedente.
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Doveroso osservare che tale manifestazione è stata parzialmente caratterizzata da
incursioni e atteggiamenti che non rappresentano certamente gli interessi delle lavoratrici e
dei lavoratori del Comune di Vicenza: la strumentale presenza di "gruppi" completamente
estranei all’iniziativa sindacale e persino alla vicenda, nonché la "caciara" (non certo riferita
alle capanne in pietra sugli appennini centrali) e le "improprie" offese gridate, appunto, da
urlatori. Non consentire al Sindaco di parlare, tentare di zittirlo con bestemmie urlate e con
cori del tipo "Buffone" o “Topi di fogna, finirete alla gogna”, è una palese mancanza di
rispetto verso tutti quei dipendenti che dopo 90 minuti di manifestazione avrebbero
preferito ascoltare la replica. Ma soprattutto, tali incursioni e atteggiamenti non aiutano in
alcun modo a risolvere il problema dei dipendenti del Comune di Vicenza, anzi, appaiono
invece funzionali ad alimentare la sterile contrapposizione cercando poi in essa il consenso
del facile populismo, mera demagogia.
Incursioni ed atteggiamenti che la Cisl Fp di Vicenza non condivide affatto e dai
quali si dissocia dunque con chiarezza. Venerdì scorso in Piazza dei Signori si è
registrata una forte e giusta manifestazione di protesta, di sete di giustizia, pertanto
non si dovrà consentire agli "urlatori" che hanno monopolizzato 15 minuti del
complessivo evento, di mettere in ombra le ragioni dei tanti presenti.
Tornando invece all’emendamento “cassato”, auspicando sia presto inserito in un
adeguato ed urgente “veicolo” legislativo, si dovrà originare una parallela pressione affinché
si risolva anche quella parte che altrimenti determinerà il recupero delle somme
“illecitamente” lasciate nel Fondo per 6 anni a seguito dei trasferimenti di personale alla
Scuola Statale e all’AMCPS, circa € 274.000,00 annui per un complessivo di € 1.644.000,00.
Tuttavia, considerando le difficoltà superate per ottenere l’intesa del MEF sulla stesura
dell’emendamento comunque approvato dalla Commissione Bilancio del Senato e
presupponendo quindi realisticamente che rimanga tale anche nell’ottimistica ipotesi che si
traduca presto in Legge, si confida che la S.V. confermi l’intendimento già dichiarato
nell’avvalersi del secondo comma per il recupero di dette risorse, generando quindi dei
piani di razionalizzazione così come indicati dall'art. 16 - D.L. 98/2011.
Trattandosi di risparmi da generarsi previo il taglio di sprechi e diseconomie, preme
rappresentare alla S.V. il rammarico della scrivente Federazione per non aver assunto tali
orientamenti già nel passato, peraltro, due anni di colpevole ritardo se si considera che la
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Cisl Fp di Vicenza li aveva già insistentemente proposti a codesta Amministrazione nel
2011, segnalandoli quale strumento normativo corretto e funzionale (allegato alla presente),
peraltro adottato da molteplici Amministrazioni Pubbliche tra le quali la Corte dei Conti.
In argomento, nell’attesa che si completi l’iter parlamentare necessario a realizzare gli
auspici abbinati all’ormai noto “emendamento Santini”, si chiede dunque alla S.V. di evitare il
ripetersi di quanto già avvenuto con la “messa in mora” dei dipendenti e pertanto di
orientare i dirigenti dell’Amministrazione Comunale ad astenersi dall’attuare qualsivoglia
taglio agli stipendi del personale e tanto meno alle progressioni economiche in vigore.
In conclusione, seppur sinteticamente, si coglie l’occasione per segnalare alla S.V. che
alla scrivente Federazione risulterebbe in via di attuazione una “velata privatizzazione”
di un intero reparto dell’IPAB di Vicenza (40 posti letto), orientamento che risulterebbe
peraltro assunto in regime di commissariamento. Appare improprio e superfluo descrivere
qui le osservazioni avverse della Cisl Fp, ci si limita quindi a rammentare che la soluzione
delle lacune per il quale è stato disposto il commissariamento spettano certamente al
Commissario Straordinario, ma la programmazione della futura organizzazione
dell’IPAB di Vicenza si ritiene debba essere determinata dal prossimo Consiglio di
Amministrazione e comunque, dall’espressione dei cittadini di Vicenza, quindi, si
chiede alla S.V. di verificare l’argomento segnalato e si confida in un incontro informativo
con codesta Amministrazione.
Distinti saluti.
Il Segretario Generale
Cisl Fp Vicenza
(Ruggero Bellotto)
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Vicenza, 21 novembre 2011
Prot. n. 914/2011/RB
Al
Segretario Generale
Dr. Antonio Caporrino
Al
Direttore Generale
Arch. Antonio Bortoli
Al
Vice Segretario/Direttore
Dr.ssa Micaela Castagnaro
Comune di Vicenza
Oggetto: art. 16 - D.L. 98/2011.
Chiarissime SS.LL.,
a seguito di quanto richiesto dalla scrivente Federazione nel corso dell’incontro tenutosi
lo scorso martedì mattina, 15 novembre 2011, con la presente, si ritiene utile richiamare
nuovamente l’attenzione sull’art. 16 del D.L. 98/2011 alla luce della recente circolare del
Dipartimento della F.P. datata 11 novembre 2011 che si trasmette in allegato.
La circolare è finalizzata a richiamare l’attenzione sull’esigenza di un tempestivo
utilizzo delle opportunità offerte dalla normativa in vigore al fine di incrementare le
risorse destinate alla contrattazione di secondo livello con modalità di finanziamento
derivanti da processi virtuosi di riorganizzazione, razionalizzazione e riqualificazione
della spesa da parte delle amministrazioni pubbliche.
La nota ricorda sinteticamente il quadro normativo in materia: l’art. 61, comma 17,
del D.L. 112/2008; l’art. 2 comma 32 della legge n. 203/2009; l’art. 16 D.L. 98/2011.
Richiama inoltre l’intesa del 4 febbraio 2011 che, come noto, prevede che gli strumenti
premianti legati alla distribuzione del personale in tre fasce di merito (art. 19 D.lgs.
150/2009), saranno adottati solo in presenza di risorse aggiuntive derivanti da
efficientamenti dell’organizzazione (art. 61 comma 17 D.L. 112/2008 convertito dalla
legge 133/2008 c.d. dividendo dell’efficienza), escludendo così la loro incidenza sugli
attuali fondi del salario accessorio.
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Sulla base di tali previsioni normative si prevede espressamente che i fondi del
salario accessorio possono essere alimentati con risorse aggiuntive derivanti tra l’altro:
dalle risorse conseguenti all’applicazione dell’art. 61 comma 17 del D.L. 112/2008;
dal 50% delle economie conseguite per effetto dei piani triennali previsti dal D.L.
98/2011, ovvero piani di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e
ristrutturazione amministrativa, di semplificazione, di digitalizzazione, di riduzione dei
costi della politica e di funzionamento, ivi compresi gli appalti di servizio, gli
affidamenti alle partecipate e il ricorso alle consulenze attraverso persone giuridiche.
La Cisl Fp ritiene altresì importante rilevare che viene precisato che le economie
conseguenti all’applicazione dell’art. 16 citato a seguito delle dovute procedure di
certificazione sono immediatamente destinabili dalle amministrazioni pubbliche al
finanziamento della contrattazione di secondo livello.
Pertanto la circolare invita le amministrazioni ad avviare le necessarie valutazioni e a
predisporre i conseguenti adempimenti operativi per la predisposizione dei piani triennali
previsti dall’art. 16, ponendo l’accento sull’importanza delle indicazioni in essa contenute
al fine di coniugare i processi virtuosi di razionalizzazione della spesa con le esigenze di
incremento dei fondi per l’attivazione di politiche incentivanti.
Tanto si evidenzia al fine di valorizzare le potenzialità di questi percorsi che
implicano metodi di finanziamento della contrattazione integrativa basati sul recupero di
efficienza e di riduzione degli sprechi ed al fine di escludere ogni incompatibilità delle
norme richiamate con altre previsioni normative in vigore che stabiliscono tetti massimi
dell’ammontare complessivo delle risorse decentrate.
La circolare conferma e sviluppa le tappe di un percorso importante fortemente
sostenuto dalla Cisl Fp e che fa emergere il ruolo fondamentale della contrattazione
dalla quale si possono ricavare economie da destinare al risanamento, al miglioramento
dei servizi pubblici e alla valorizzazione delle professionalità.
Restando a disposizione per qualsiasi ulteriore delucidazione, si rimane in attesa di
cortese riscontro e si trasmettono cordiali saluti.
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Il Segretario Generale
Cisl Fp Vicenza
(Ruggero Bellotto)
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