Marketing e Strategie Marketing e Strategie CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA ___________________________________________________INDICE 1. IL METODO DEL CHECK UP Pag. 3. 2. I RISULTATI IN SINTESI Pag. 5 3. IL CONFRONTO CON GLI ALTRI Pag. 9 4. AREE DI MIGLIORAMENTO Pag. 11 5. PROSSIMI PASSI Pag. 14 2 _____________________1. IL METODO DEL CHECK UP OBIETTIVI misurare la condizione aziendale su tutte le fasi del processo di vendita individuare le priorita di azione per elevare le prestazioni Il check up prende in considerazione tutte le fasi del processo organizzativo di vendita, che viene rappresentato nella figura seguente. PRO CES S O D I VEN D ITA F orm ula re ef fica cem ente (far percepire i b enefici) l’ offerta ch e risolva il prob lem a del cliente D efin ire co n certezza il profilo organizza tivo del cliente co nta tta to e i suoi b isogni specifici O F FE R TA PR O BLEM S O LV IN G CLIEN T I Q U A LIF ICA T I Indiv idua re tra i clienti co m patib ili quelli da conta ttare sulla C LIEN T I b ase del lor o CO N T A T T A BILI poten ziale e della zia le prob ab ilità di a cquisto veloce Individua re i clienti c om pa tib ili con l’of ferta az ien da le in t erm ini di b isogno d’a cquisto PO T EN Z IA LI CO M PA T IB ILI prod o m e rc tti ato C h iudere la tra tta tiva trattativa defin endone vanta ggiosam ente gli a spetti eco nom ici N EG O Z IA Z IO N E A T T IV A ZIO N E M O N IT O R A G G IO E V O LU Z IO N E M onitora re o nitorar e i r isultati di pro fitto custom er sa tisfa ction e l’evo luzione dei b isogni del c liente M A N T EN IM EN T O B EN E FICI M ettere il clien te nelle co ndizioni di godere effettivam ente dei b enefici di ciò ch e h a a cquis ta to Ga r antire il m antenim a nten im ento dei b enefici nel tem po F ornire efficacem ente a lla rete vendita t utte le inform az ioni utili su clientela \servizio\ob iettiv i Il check up, attraverso una griglia di intervista composta da 66 punti tende a comprendere quanto le attività rappresentate in figura siano svolte e se siano svolte in maniera strutturata e quindi non episodica. CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA Ciascuna fase se realizzata, e se realizzata efficacemente e in maniera organica dall’organizzazione, garantisce una maggiore efficacia per le fasi successive. In ogni caso nessun processo di vendita può dirsi strutturato (ovvero in grado di fornire risultati stabili nel tempo) se non è costituito da tutte queste attività. La valutazione di quanto il processo di vendita sia diventato patrimonio dell’organizzazione o di pochi all’interno di questa è stata fatta anche attraverso l’ausilio di una matrice di valutazione che aiuta a misurare, per ciascuno dei punti della griglia di check up (ovvero le micro attività di vendita), l’efficacia con la quale viene applicata (aspetto più rilevante) e quanto sia diventata patrimonio strutturato dell’organizzazione (quanto sia disponibile e conosciuta documentazione in proposito). DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE E CONOSCIUTA EFFICACIA NELL'APPLICAZIONE nessuna parziale preponderante completa nessuna o parziale preponderante completa 0 2 4 6 0 4 6 8 0 4 8 10 Si precisa infine che questo documento è da intendersi come una prima valutazione del processo di Vendita dell’azienda. Si è trattato infatti dell’autovalutazione espressa da un unico soggetto interno all’azienda e va dunque intesa come base di discussione o propedeutica ad un approfondimento. 4 CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA __________________________2. I RISULTATI IN SINTESI La media dei punteggi rilevati per l’azienda è stata pari a punteggio massimo possibile di 10. 4,6 su un Tale valore letto sulla matrice di valutazione illustra come in generale in azienda • le attività di vendita siano efficaci in misura parziale o preponderante • e come sia preponderante la condivisione di documentazione in proposito ovvero come sia preponderante la condivisione organizzativa delle modalità di gestione della vendita). DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE E CONOSCIUTA EFFICACIA NELL'APPLICAZIONE nessuna o parziale preponderante completa 0 2 4 6 0 4 6 8 0 4 8 10 nessuna parziale preponderante completa Uno sguardo alle diverse fasi del processo di vendita fa emergere la seguente condizione: 65% 45% 8. MONITORAGGIO 40% 7. ATTIVAZIONE 6. NEGOZIAZIONE 30% 5. OFFERTA 0% 4. QUALIFICA 3. CONTATTABILITA' 0% 2. COMPATIBILITA' 0% 1. BRIEFING 10% 0% 20% 40% 60% Valori medi 100% 80% >80% 100% 61-80% 41-60% <40% 5 CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA Il processo di vendita preso in considerazione mostra alcune caratteristiche particolari per la natura stessa del business. Alcune delle fasi tipiche del flusso non sono controllabili o sono “date”. Ciò può essere vissuto come un vincolo, ma va inteso come una regola del gioco, rispetto alla quale esiste l’opportunità di poter far meglio dei concorrenti. In particolare le fasi di selezione dei clienti non sono sotto la diretta influenza di chi vende poiché il contesto in cui opera la vendita è predeterminato. Le precedenti azioni di acquisizione del cliente sono già state fatte da altri ad un livello strategico. Così come è difficile poter pensare a una fase di scoperta\qualifica del cliente approfondita come si potrebbe desiderare, a causa dei tempi ristretti e a causa del flusso reale della vendita che vede l’acquirente in una condizione autonoma in quei momenti in cui analizza la proposta commerciale. Va comunque considerato che tutte le fasi iniziali del processo di vendita sono poco o difficilmente gestibili e questo generà un sovrappiù di complessità. La fase di briefing mostra subito una rilevante complessità, tipica anche di altri settori, poiché le figure destinate alla vendita sono dipendenti di altre strutture e svolgono compiti vari oltre alla vendita. I vincoli rappresentanti dalla numerosità dei venditori, dalla loro relativa motivazione\propensione all’attività di vendita, dalla loro disponibilità di tempo (o quella che può essere concessa dall’azienda partner commerciale per la quale lavorano), devono essere gestiti in maniera anche “creativa”. Al momento questa fase non può essere valutata in maniera elevata, essendo il briefing erogato a distanza e legato a strumenti quali un catalogo e una lettera. Difficile in questa condizione misurare anche gli effetti che produce. Una ipotesi di lavoro può essere quella di utilizzare le opportunità di comunicazione offerte dalla tecnologia, con programmi di briefing a distanza agganciati a sistemi che incentivino la loro fruizione. Il briefing in questo particolare caso potrebbe riguardare non solo l’offerta di prodotto ma anche il riconoscimento del profilo di cliente che si ha di fronte. Quanto alla rilevazione di quanto il briefing sia stato efficace, si potrebbe procedere con osservazioni dirette a bordo (finto cliente) e\o, nel caso di erogazione con sistemi di fad, con test di apprendimento legati a incentivi, come prima accennato. 6 CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA Le successive fasi di selezione dei clienti in realtà sono ormai avvenute per la parte preponderante in precedenza. Il venditore si trova ad operare a bordo con un pubblico dato. Alcuni dettagli potrebbero essere considerati, sebbene sempre nella difficile condizione di dover ispirare e guidare da lontano un vasto pubblico di venditori dipendenti di un’altra azienda e non sempre con un elevato spirito di appartenenza alla stessa. Tra questi dettagli la possibilità di orientare un investimento di tempo maggiore (risorsa particolarmente scarsa in questo genere di vendita) verso quei clienti che statisticamente rappresentano un maggiore potenziale (es. business class). Una scrematura in tal senso potrebbe essere di aiuto vista la redemption del 2,5% (un gran numero di contatti non risulta fruttuoso). La fase di qualifica\scoperta del cliente appare estremamente limitata in questo processo di vendita, sia per i tempi disponibili, sia perché si fa ricorso a venditori “indiretti”. In realtà molto viene demandato alla capacità del catalogo di far individuare al cliente che lo usa, il prodotto giusto per se stesso. Un ulteriore vincolo emerge in questo caso, con gli inserzionisti che tendono a gestire autonomamente i contenuti da inserire in catalogo. Un elemento di miglioramento potrebbe essere comunque quello di predisporre una sezione del catalogo in cui orientare\guidare il cliente alla scelta sulla base di una classificazione non solo merceologica dei prodotti offerti ma anche orientata a funzioni d’uso, occasioni d’uso ecc. La successiva fase di presentazione della proposta\argomentazione\negoziazione, sconta le difficoltà strutturali prima citate. Una maggiore efficacia appare legata a: una elevata capacità del catalogo di presentare i vantaggi delle proposte (probabilmente da gestire in una sezione separata da quella gestita direttamente dagli inserzionisti), una erogazione di briefing più efficace che trasferisca ai venditori maggiori elementi, una predisposizione di piani di incentivazione legati alle vendite realizzate, l’utilizzo di ulteriori metodi per trasferire i vantaggi non legati alla sola azione del venditore, in tal senso potrebbe essere ipotizzato l’uso di prodotti campione da far “toccare” al cliente, poiché il ricorso a logiche di vendita sensoriale è statisticamente correlato ad un aumento delle vendite. L’after sales (attivazione), non risulta particolarmente critico, la procedura è gestita direttamente e ben standardizzata. La fase di monitoraggio dei risultati è valutata come la più efficace del flusso. 7 CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA Sembra caratterizzata da un equilibrio tra aspetti qualitativi e quantitativi e si rileva come ci siano ricadute positive, anche se migliorabili, in termini di problem solving e miglioramento continuo. Sebbene quest’ultima fase avvenga in maniera non allargata ma riguardi solo una decina di venditori, può comunque produrre nuove idee e migliori pratiche estendibili al resto del processo. 8 CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA ____________________3. IL CONFRONTO CON GLI ALTRI In questa sezione la performance dell’azienda viene messa a confronto con quella della altre che sono state sondate in passato col medesimo strumento di check up. Media Azienda Media generale Risultato PIU ALTO Risultato PIU’ BASSO 4,6 3,5 7,9 1,8 (Punteggio massimo ottenibile 10) 10,0# 9,0# 8,0# 7,0# 6,0# 5,0# 4,0# 3,0# 2,0# 1,0# 0,0# media#Azienda# media# Generale# massimo# minimo# L’azienda si colloca comunque al di sopra della media generale. La valutazione risente moltissimo dell’elevata performance fatta registrare dalla fase di monitoraggio. Non sono state prese in considerazione le fasi della selezione ei cliente e della qualifica in virtù della realtà di vendita gestita dall’azienda. va notato come il confronto con gli altri soffra in particolare riguardo a: 9 CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA la fase di briefing, che è valutata all’incirca 1/3 delle’fficacia rispetto a valori medi (si è già illustrato prima il contesto in cui questa fase può esprimersi) Le altre fasi relativi a presentazione dell’offerta e negoziazione, sebbene presentino valori di poco sotto la media, non vanno giudicate troppo severamente. I numeri in questo caso non esprimono i reali valori, essendo in questo caso piuttosto limitata la possibilità di argomentare rispetto a formule di vendita differenti, che pure non risultano raggiungere (mediamente) livelli di performance significativamente più elevati. 8.#MONITORAGGIO# 7.#ATTIVAZIONE# 6.#NEGOZIAZIONE# 5.#OFFERTA# minimo# massimo# media#Generale# #Azienda# 4.#QUALIFICA# 3.#CONTATTABILITA'# 2.#COMPATIBILITA'# 1.#BRIEFING# 0%# 10%# 20%# 30%# 40%# 50%# 60%# 70%# 80%# 90%# 100%# 10 CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA __________________________4. AREE DI MIGLIORAMENTO La tabella seguente sintetizza, per ciascuna fase del processo di vendita, le aree di miglioramento possibili. Fase del processo di vendita BRIEFING Aree di miglioramento efficace erogazione ai venditori finali (quantità e qualità delle informazioni effettivamente trasmesse e usate) SELEZIONE DEI CLIENTI COMPATIBILI E CONTATTABILI leva quasi totalmente ingestibile questo modello di vendita PROGRAMMAZIONE leva quasi totalmente ingestibile per questo modello di vendita leva quasi totalmente ingestibile per questo modello di vendita maggiore efficacia nel trasferimento dei valori dell’offerta / / ampliare la base di venditori coinvolti QUALIFICA\SCOPERTA PRESENTAZIONE OFFERTA\PROBLEM SOLVING NEGOZIAZIONE ATTIVAZIONE MONITORAGGIO per Di seguito sono riportati per ciascuna fase del processo di vendita i principali punti forti e deboli emersi. 11 CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA PRIMA Briefing / Selezione Dei Clienti / Programmazione AREE DI MIGLIORAMENTO domanda SI DEFINISCE IL FORMAT DI INFORMAZIONI DI CUI HA BISOGNO LA FORZA VENDITA? SI PROGETTA IL MODO IN CUI ANDRANNO FORNITE? SI REALIZZANO INCONTRI DI BRIEFING? SI VERIFICA QUANTO SIA STATO COMPRESO EFFETTIVAMENTE DA I VENDITORI, A SEGUITO DEI BRIEFING E\O DEL TRASFERIMENTO DI INFORMAZIONI PRELIMINARI note esplicative le informazioni sono definite solo dal commerciale o collaborano anche altre funzioni?Esistono documenti con informazioni schematiche e fruibili su: caratteristiche dei clienti target, caratteristiche dell'offerta e argomentazioni, caratteristiche della concorrenza, obiettivi di vendita test alla fine dei briefing, simulazioni di vendita, verifiche informali, affiancamenti, ecc per verificare che gli obiettivi e i metodi di vendita illustrati, siano stati acquisiti punti 2 osservazioni Il$briefing$fornito$è$parziale$e$dato$solo$ attraverso$il$catalogo$di$vendita$ed$una$ lettera$informativa 0 DURANTE Qualifica dei Clienti \ Presentazione dell'offerta \ Negoziazione AREE DI MIGLIORAMENTO domanda LE ARGOMENTAZIONI USATE SONO ADATTATE ALLO STILE DI COMPORTAMENTO DEL CLIENTE? note esplicative versatilità nel "come dire" le cose da dire, rispetto a clienti direttivi, analitici, socievoli, ecc. Capacità di adattare termini, sequenze, tempi LE OBIEZIONI SONO GESTITE EFFICACEMENTE? punti 2 2 DOPO Attivazione \ Monitoraggio AREE DI MIGLIORAMENTO domanda L'ATTIVITA''AMMINISTRATIVA'LEGATA'ALL'EMISSIONE'DELL'ORDINE'E'' SODDISFACENTE? IL'CLIENTE'VIENE'ADEGUATAMENTE'INFORMATO\FORMATO'SU'CIO''CHE' DEVE'FARE'PER'GODERE'EFFETTIVAMENTE'DEI'VANTAGGI'DI'CIO''CHE'HA' ACQUISTATO? note(esplicative punti osservazioni compilazione'e'inoltro'ordini,'tempi 4 processo'in'automatico formazione'e'informazione'agli'utilizzatori 4 ottima'attività'di'aftersales'(non'gestita'dai' venditori'ma'dal'mio'ufficio) NORMALMENTE'LA'FASE'DI'ATTIVAZIONE'DELL'OFFERTA'E''EFFICACE? quanti'clienti'su'100'a'cui'è'stata'venduto,'sono'nelle'condizioni'di'usare' al'meglio'ciò'che'hanno'acquistato?'Quanti'godono'effettivamente'deI' vantaggi'che'li'hanno'portati'ad'acquistare? 4 SI'RILEVA'PERIODICAMENTE'LA'SODDISFAZIONE'DEL'CLIENTE? in'maniere'formale'o'informale.'Ne'esiste'traccia'in'data'base? 4 L'ANALISI'DEGLI'SCOSTAMENTI'DAGLI'OBIETTIVI'E''EFFICACE? il'nostro'numero'di'reclami'per'transazione'è' bassissimo'rispetto'ad'altre'compagnie'aeree' gestite'dal'gruppo 4 12 CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA FORZE domanda SI#EFFETTUANO#ANALISI#DI#PORTAFOGLIO? SI#SEGMENTANO#LE#AZIONI#COMMERCIALI#A#SEGUITO#DI#ANALISI#DI# PORTAFOGLIO? note(esplicative si#incrociano#i#dati#relativi#a#fatturato,#margini#e#altro#per#linee,#territori,# clienti punti 10 osservazioni nella#nostra#azienda#questo#aspetto#è# monitorato#in#modo#quasi#maniacale 10 13 CHECK UP DEL PROCESSO DI VENDITA ______________________________5. I PROSSIMI PASSI Un possibile ipotizzare il seguente percorso di miglioramento del processo di vendita. 1. erogazione di briefing attraverso piattaforme fad o a distanza, fruibili con pillole da 5’ massimo ciascuna anche con dispostivi mobili. Possibili incentivi a chi dimostra di aver seguito il briefing. Ipotesi di accordo col partner commerciale offrendo corsi sull’adattamento allo stile dell’interlocutore e la comunicazione efficace interpersonale. In occasione di questi incontri può essere fornito anche un brief sui metodi di vendita efficaci (900 venditori / in gruppi da 25 / 0,5 gg ciascuno per un totale di 18 gg) 2. Intensificare la azioni sui profili di cliente maggiormente rispondenti (tassi di chiusura superiori alla media) 3. costruire sezioni del catalogo in cui a. orientare il cliente alla scelta con domande su funzioni d’uso (cerchi qualcosa che ….,?), occasioni d’uso (cerchi qualcosa da usare in……..?) o altri criteri. b. sintetizzare i valori delle proposte (argomentazioni chiave) 4. prevedere campioni a bordo per vendita sensoriale anche per stimolare target meno rispondenti 5. diffondere i le occasioni di miglioramento continuo attraverso gare e incentivazioni 14
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