Il Senato non pubblica le - Azienda Ospedaliera Pisana

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INDICE RASSEGNA STAMPA
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3. Sanità nazionale
Avvenire
20/07/2014
p. 14
«Il Senato non pubblica le cartelle cliniche»
Avvenire
20/07/2014
p. 14
«Vi raccontiamo Stamina con gli occhi di Federico»
Avvenire
20/07/2014
p. 18
Inchiesta sulle protesi all'anca difettose Coinvolti 5 dirigenti
di una società americana
Corriere Della Sera
20/07/2014
p. 33
Adolescenti, alcol e droghe
Corriere Della Sera
20/07/2014
p. 33
L'Italia ancora poco unita nel ricorso alle vaccinazioni
Corriere Della Sera
20/07/2014
p. 36
Una barriera nell'intestino contro l'obesità grave
Corriere Della Sera
20/07/2014
p. 36
Quali possibilità come cura del diabete 2
Corriere Della Sera
20/07/2014
p. 37
Mi spieghi dottore Perché le immersioni richiedono molta
preparazione?
Corriere Della Sera
21/07/2014
p. 31
Sigarette elettroniche
Corriere Della Sera
- Corriereconomia
21/07/2014
p. 18
«I Google glass aiuteranno a curare meglio i pazienti»
Michele Avitabile
13
Corriere Della Sera
- Corriereconomia
21/07/2014
p. 19
Previdenza Il lato positivo del nuovo welfare privato
Isidoro Trovato
14
Corriere Della Sera
- La Lettura
20/07/2014
p. 8
Microbi e galassie, che vitaccia
Sandro Modeo
16
Cronache Del
Garantista
20/07/2014
p. 10
A Torino indagati 5 manager Depuy
18
Giornale
20/07/2014
p. 29
Ogni anno il diabete provoca 12mila ricoveri in ospedale
19
Giornale
20/07/2014
p. 29
Aiutiamo le nostre arterie
Giornale
20/07/2014
p. 29
Il centro di osteoncologia del Regina Elena di Roma è"unico in
Italia
21
Giornale
20/07/2014
p. 29
L'orticaria cronica dura per 6 settimane Ancora sconosciute le
cause scatenanti
22
Giornale
20/07/2014
p. 29
Lenti a contatto supersmart per pazienti con il diabete
Messaggero
20/07/2014
p. 16
TORINO PROTESI D'ANCA DIFETTOSE INDAGATI 5 DIRIGENTI
24
Messaggero
20/07/2014
p. 17
Boom dei prodotti "gluten free" anche tra i sani
25
Messaggero
20/07/2014
p. 17
Fenomeno celiachia, +500% tra i bambini
Carla Massi
26
Repubblica
21/07/2014
p. 17
Tabacco, sentenza record Dal gigante delle sigarette 19
miliardi a una vedova
Alberto Flores
D'Arcais
27
Secolo Xix
20/07/2014
p. 1
REGIONE INDEBITATA A RISCHIO GLI OSPEDALI GALLIERA E Roberto Sculli
DEL PONENTE
29
Secolo Xix
21/07/2014
p. 4
Dall'Aifa all'Iss, ecco come cambia la Sanità
32
Secolo Xix
21/07/2014
p. 13
Il fegato ci difende dai batteri nell'intestino
33
Secolo Xix
21/07/2014
p. 13
Sanità, troppe differenze fra le Regioni
34
Secolo Xix
21/07/2014
p. 13
Il benessere adesso viaggia anche in Rete
35
Secolo Xix
21/07/2014
p. 13
Questioni di naso, attenti all'olfatto
Federico Mereta
36
Sole 24 Ore
21/07/2014
p. 4
Albi, l'inarrestabile discesa dei nuovi iscritti
Valeria Uva
38
Sole 24 Ore Risparmio E
Famiglia
21/07/2014
p. 7
Il miglior guadagno viene dall'università
Gaia Giorgio Fedi
42
Stampa
21/07/2014
p. 13
Multa da 23 miliardi, una vedova abbatte il gigante del
tabacco
Paolo Mastrolilli
43
Tempo
20/07/2014
p. 20
Il glaucoma si vince a 40 anni senza operazione
Marino
Collacciani
45
Tempo
20/07/2014
p. 21
Guerra al ritorno della tubercolosi nei paesi ricchi
Giovanni Battista
Migliori, Mario
Raviglione
46
Indice Rassegna Stampa
1
Viviana Daloiso
2
5
Claudio Mencacci
6
7
Riccardo Renzi
8
10
Antonella
Sparvoli
11
12
Luigi Cucchi
20
Luisa Romagnoni
23
Pagina I
INDICE RASSEGNA STAMPA
.
8. La Ricerca
Repubblica Affari
Finanza
21/07/2014
p. 29
L'automa in ospedale per la riabilitazione motoria
Sole 24 Ore Domenica
20/07/2014
p. 24
Una fronda di 700 cervelli
Sylvie Coyaud
48
Sole 24 Ore - Nova
20/07/2014
p. 7
L'interpretazione delle ricerche
Marco Passarello
49
Indice Rassegna Stampa
47
Pagina II
m « Il Senato non pubblica le
entre si attende - a dire il vero senza notizie di sorta-che
il terzo comitato ministeriale chiamato dalla Lorenzin a esprimersi sul
metodo Stamina produca il suo parere (a cui peraltro è legata l'obiezione di coscienza messa in campo
dai medici di Brescia), procedono le
audizioni in Commissione Sanità del
Senato sulla vicenda.
Questa settimana era toccato intervenire proprio alle famiglie dei pazienti, riunite nel Movimento vite sospese, di cui la mamma di Federico,
Tiziana Massaro (che di professione
fa l'avvocato), è rappresentante. Nel
corso dell'audizione sono stati presentati numerosi documenti e in
particolare le cartelle cliniche di 32
pazienti in cui si dimostrerebbero i
miglioramenti che hanno ricevuto
con le infusioni delle cellule trattate
con il metodo Statuina. Ora però su
quella documentazione scoppia un
caso, perché il Senato - che aggiorna sul proprio sito i lavori della Commissione e allegapuntualrnente i vari documenti presentati da chi viene
di volta in volta ascoltato - ha invece escluso proprio le cartelle cliniche e il video consegnati dal Movimento vite sospese. Che accusa:
«Questa è la dimostrazione che vogliono nascondere la verità».
Dal Senato fanno sapere che il materiale non è stato pubblicato «in
quanto mancano le autorizzazioni
delle famiglie» e che «contiene dati
sensibili per la privacy di minori».
Ma alla risposta delle famiglie che
acconsentono alla pubblicazione sarebbe stata addotta- sempre secondo il Movimento vite sospese- un'altra scusa: che i file cioè erano in for-
elle cliniche»
mato jpg e non pdf (file poi convertiti, ma ancora assenti online, almeno fino alla tarda serata di ieri).
Sull'altro fronte, anche i medici si
muovono per chiedere chiarezza sulla vicenda: il sindacato che li riunisce (Smi) ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano criticando duramente Csm,
Aifa, ministeri della Salute e della
Giustizia sull'immobilismo nella vicenda Stamina: «Nessuno prende
posizione per fare chiarezza, ribadendo da un lato l'indipendenza dei
giudici, dall'altro intervenendo per
evitare scelte contraddittorie e invasioni di campo in terreni estranei come quelli della clinica medica e della ricerca scientifica». Una situazione di confusione assoluta che, secondo imedici, solo il capo dello Stato potrebbe chiarire. (V. D.)
II M ovimento vite
sospese contro la
Commissione Sanità
E i medici scrivono
a Napoletano
3. Sanità nazionale
Pagina 1
«Vi raccontiamo Statuina
con gli o cch i di Federico»
I genitori del bimbo su cui il tribunale di Pesaro
ha ordinato le infusioni: «Nessuno ci ascolta»
VIVIANA DALOISO
a giornata comincia all'alba, tra corse e spasmi. Statuina, in questa casetta di Fano, si
chiama Federico. Gli occhi vivi, profondi, il
corpo di appena 3 anni e mezzo spezzato dal Krabbe. Sembra il nome di una bestia mitologica,
e invece il mostro di fantastico non ha nulla: è carne, e paralisi, e incessante sofferenza. «Vivila ogni
giorno ed eccoci qui: noi famiglie. Quelle su cui
s'è dettotutto, spesso il falso, quelle che ogni giorno è una lotta col mostro. Nessuno ci ascolta, e se
ci ascoltano, come è avvenuto questa settimana
in Senato, poi nascondono quello che abbiamo
detto. Adesso io voglio parlare».
Niente lacrime, vittimismo, rassegnazione. Tiziana Massaro è una di quelle mamme che a incontrarle bisogna esser preparati: il concetto di maternità con cui si è entrati, inevitabilmente, ne uscirà stravolto. Nelle braccia la forza di
salvare la vita al suo Federico
due o tre volte al giorno, se necessario, con manovre e interventi manuali. Nel cuore lo
spazio diviso equamente, a costo di enormi sacrifici, tra il
marito Vito, Federico e Alessandro (che la natura ha voluto - a differenza del suo gemello - sanissimo). Nella testa
un unico, sacrosanto intento:
poter curare suo figlio. Un obiettivo raggiunto a
forza - e per l'ennensima volta - qualche settimana fa, grazie a una discussa ordinanza del Tribunale di Pesaro, che nominando suo ausiliario il
pediatra Marino Andolina ha ordinato per Federico la continuazione della terapia con le staminali agli Spedali Civili di Brescia.
In nome della rivendicazione di Staminaspesso
siete stati additati come dei creduloni : si è detto
che avete messo i vostri figli in mano a dei ciarlatani. Che ne pensate di questi giudizi?
Ci riempiono di rabbia. Vorrei che in questo momento ogni genitore d'Italia fosse qui, davanti a
noi, a dirci cosa farebbe per il suo bambino che
soffre. Vorrei che fossero davanti a me quei ricercatori che dicono «la scienza c'è, è viva». Solo pa-
3. Sanità nazionale
role. Abbiamo cercato una risposta consultando
le cliniche più prestigiose. Non abbiamo trovato
uno straccio di terapia. Anzi, lungo il nostro percorso abbiamo incontrato solo medici che della
malattia di Krabbe non sapevano nulla, pediatri
che ci prescrivevano farmaci incompatibili con lo
stato di salute di Federico, Asl che stentavano a fornirci persino i presidi sanitari
utili per non fargli deformare
gli arti inferiori o per poterlo
spostare. Poi abbiamo incontrato la possibilità di Stamina.
Come?
La prima volta ne abbiamo
sentito parlare sulla strada di
Loreto, di ritorno dalla Madonna. A lei ho affidato più
volte tutti i bimbi malati, con
quel posto abbiamo un rapporto speciale. E poi attraverso il passaparola di altri genitori come noi. È tra genitori
che ci aiutiamo, coi nostri figli spesso lasciati indietro dalla sanità. È da mamme come me che
ho imparato a disostruire mio figlio, quando il
muco gli rendeva impossibile respirare. Se non
lo avessi imparato, Federico sarebbe già morto
migliaia di volte.
Come vi siete affidati aVannoni?
Non ci siamo affidati a nessuno. Abbiamo ottenuto
un posto nel secondo ospedale pubblico d'Italia,
quello di Brescia, dove il fior fiore di medici ed équipe specializzati ci hanno fornito una terapia a
base di cellule staminali mesenchimali vive, sicure, sterili, provenienti da donatori sani, così come certificato dallo stesso ospedale. Della terapia
in questione l'Aifa era in perfetta conoscenza e
Irresponsabili e creduloni?
« N on lo siamo . Nostro figlio
e in cura nel secondo
ospedale pubblico italiano,
che ha documentato tutto ciò
che gli è stato fatto»
Pagina 2
sulla vitalità di quelle cellule ha espresso un giudizio di idoneità persino l'Istituto Superiore di Sanità, che ho qui in mano mentre parlo. Dov'è la
relazione dell'Istituto Superiore della Sanità? Perché la commissione del Senato sull'indagine conoscitiva su Stamina non la acquisisce agli atti? Ho
decine e decine di documenti da mostrare in cui
viene precisato cosa è somministrato a Federico,
nei particolari. Quale genitore non pretenderebbe questa accuratezza per suo figlio? Di Stamina
invece è stato detto, all'improvviso, che è un trattamento pericoloso, che noi genitori siamo degli
irresponsabili, che nelle infusioni c'è veleno di
serpente.
La vostra battaglia ha avuto più visibilità di altre per l'ordinanza del Tribunale di Pesaro e per
il fatto che l'infusione "straordinaria" su Federico è stata effettuata da Marino Andolina. Che è
il braccio destro diVannoni ed
è indagato alla Procura di Torino per associazione adelinquere e truffa. Questo non vi
crea problemi?
Non ce ne crea affatto, nella
misura in cui quell'inchiesta
ha detto cose che noi abbiamo
riscontrato non corrispondenti alla verità. E perché, nell'ambito delle indagini, noi genitori con i figli in cura a Brescia (i "truffati") non siamo stati sentiti. Io e Vito non abbiamo mai pagato nessuno, non siamo mai stati ingannati o raggirati con promesse di guarigione.
Se poi sarà provato che Vannoni o qualcun altro
ha sbagliato questo non riguarda la metodica Stamina. Noi non siamo per Vannoni o contro Vannoni, noi curiamo nostro figlio e quello che a Brescia è stato fatto per Federico non solo ha rispettato tutte le leggi e le normative vigenti (dalla legge Turco/Fazio sulle cure compassionevoli al decreto Balduzzi), malo ha mantenuto in vita, ha migliorato la qualità della sua e della nostra vita.
Quanto ad Andolina, che è anche riconosciuto
come il pioniere dei trapianti di midollo per bambini in Italia, per lui, come per chiunque altro, dovrebbe valere il principio di presunzione di inno-
3. Sanità nazionale
cenza sino al terzo grado di giudizio.
Dunque avete l'impressione che queste infusioni abbiano un effetto positivo su Federico?
Non ne abbiamo l'impressione, ne abbiamo la
certezza assoluta attestata anche con documenti medici di strutture sanitarie pubbliche. Avremmo continuato a combattere a suon di ricorsi,
viaggi, spese infinite se Federico non stesse meglio? Dopo le infusioni mio figlio cessa di avere spasmi muscolari, è più reattivo, riesce a
deglutire, dorme sereno. Non
guarisce, ovvio: al momento
non c'è alcuna cura per questa malattia così come non ci
sono terapie di supporto se
non con psicofarmaci. Ma
queste infusioni lo fanno stare meglio e per questo io sono
disposta a lottare con tutte le
mie forze.
Continuerete la vostra battaglia contro tutto e tutti per ottenere le terapie?
I nostri bambini non muoiono perché hanno ricevuto infusioni di cellule mesenchimali di Stamina, ma perché gliele tolgono. Questa evidenza,
però, non la vuole vedere nessuno. Io pretendo
soltanto il rispetto dell e leggi dello Stato e dei provvedimenti giudiziari. Voglio che Federico viva, voglio che sia aiutato a vivere meglio con Stamina
perché altro non c'è! A Brescia sono state fatte
quasi 400 infusioni senza alcun effetto collaterale. È certificato dall'azienda ospedaliera e verificato dal Tar del Lazio sulla base della documentazione prodotta in giudizio. Perché mentono continuando a dire il contrario? A chi giova?
o RIPRODULONE RISERVATA
«Non siamo stati truffati,
Stamina non ci ha
promesso una guarigione
M a Stamina fa stare
meglio Federico e per
questo siamo disposti a
lottare contro tutto e tutti»
Pagina 3
Le famiglie manifestano davanti agli Spedali di Brescia. Sopra, Tiziana e Federico
S ofia a liiher e, tutti i volti d elle m alattie
pe r cui l a scienza non h a anco ra trovato u na cura
Sono tante e si assomigliano, le storie di sofferenza e di abbandono da parte delle istituzioni delle famiglie che sostengono Stamina. L'ultima l'ha raccontata, carta e penna alla
mano, Guido De Barros, il papà della piccola bimba di Firenze Sofia, divorata dalla leucodistrofia metacromatica. Che ha scritto una lettera commovente al presidente del Consiglio Matteo Renzi: «Le scrivo con mia figlia tra le braccia, esanime e sconvolta dopo una giornata intera di convulsioni e crisi di dolore acuto resistente ai farmaci prescritti dai
medici dell'ospedale pediatrico Meyer». L'appello era lo stesso dei genitori di Federico,
poter continuare con Stamina, e oggi verrà rilanciato con un'iniziativa sponsorizzata da
anonimi: un aereo che volerà sul litorale tirrenico trascinando la scritta #iostoconsofia. Di
leucodistrofia metacromatica era ammalato anche il piccolo Guilherme, il bimbo italobrasiliano di cui Avvenire ha raccontato la storia di solidarietà ai primi di luglio. I genitori
erano venuti in Italia per Stamina, avevano ottenuto le infusioni per il figlio fino a gennaio
scorso e poi, dopo lo stop degli Spedali di Brescia, avevano vinto un ricorso che li autorizzava a continuare la terapia. Ma, vista la situazione di stallo, avevano deciso di tornare in Brasile, anche grazie alla solidarietà dell'ospedale Infermi di Rimini. Il piccolo Guilherme si è spento venerdì scorso, proprio durante quel volo di Stato. Altri nomi di piccoli malati sono quelli di Noemi, Celeste, Daniele: per la loro sofferenza indicibile non c'è una cura. Ma ci dovrebbe essere almeno una risposta univoca e chiara sulla vicenda Stamina.
3. Sanità nazionale
Pagina 4
r
,. Inchiesta sulle protesi all'anca difettose
Coinvolti 5 dirigenti di una società americana
Torio. Protesi d'anca difettose e tossiche. Sono
una ventina le persone che da tutta Italia si sono
rivolte alla procura di Torino lamentando problemi di salute dopo un impianto. L'interlocutore non è stato scelto a caso: è da più di un anno
che il pubblico ministero Raffaele Guariniello e i
carabinieri del Nas conducono accertamenti sugli apparecchi prodotti dalla Depuy, storica società americana che oggi fa parte del gruppo Johnson & Johnson. Il magistrato piemontese procede per lesioni colpose e messa in commercio di
prodotti pericolosi e ha iscritto i nomi di cinque
3. Sanità nazionale
dirigenti nel registro degli indagati. La questione
si trascina da tempo: il ministero e le autorità sanitarie di diverse Regioni italiane ne sono state
investite. Secondo il rapporto stilato da due consulenti di Guariniello, un ingegnere del Politecnico di Torino e un traumatologo, le protesi possono provocare una complicanza chiamata metallosi. Le parti in metallo degli apparecchi fanno attrito, si usurano e rilasciano ioni di cromo, cobalto e nichel nel sangue e nei tessuti. Scompensi
cardiaci e problemi ai reni sono alcune delle possibili conseguenze per la salute dei portatori.
Pagina 5
ADOLESCENTI,
ALCOL E DROGHE
di CLAUDIO MENCACCI
è un periodo della vita in cui si manifesta una
grande vulnerabilità per l'esordio di patologie
psichiche e perla dipendenza verso alcol e droghe,
è l'adolescenza . Il 75% dei disturbi mentali insorge
durante questo passaggio, quando vengono definite
le capacità, le conoscenze, le abilità specifiche di ciascuno e
vengono rafforzate le modalità relazionali e le competenze
nell'affrontare le nuove situazioni. È un momento di fragilità
neurobiologica e psicologica dovuta anche alle fasi di maturazione
di alcune aree della corteccia cerebrale . Alcune maturano prima
(corteccia occipitale e parietale), altre dopo (corteccia frontale).
Nelle donne la piena maturazione del cervello avviene attorno ai
23-24 anni, negli uomini ai 27-28 anni. Questi tempi differenti
hanno implicazioni importanti sulla gestione dell'impulsività e
sulla ricerca di "sensazioni forti". In particolare vi è un'area
celebrale (n.accumbens) che tra i 12 e i 20 anni predispone
i giovani a sviluppare più facilmente dipendenza verso l'alcol e gli
stupefacenti.
La concomitanza, in alcuni
giovani in questa fascia di età,
di fattori di vulnerabilità
genetica e famigliare,
li espone in caso
È un fase della
di associazione frequente
vita caratterizzata di alcol e cannabis, a un rischio
elevato di patologie psichiche e
da fragilità
di dipendenze.
neurobiologica
I soggetti più a rischio per
e psicologica
la dipendenza da alcol sono
coloro che precocemente
vanno incontro a
intossicazioni acute dovute a bevute irregolari e intense (tipiche
del fine settimana) e all'assunzione concomitante di cannabis,
oggi modificata geneticamente con maggiori concentrazioni
di principio attivo. Durata, quantità e concentrazione
del consumo sono elementi fondamentali dell'esposizione
al rischio. Compito delle neuroscienze è continuare
a studiare i fattori di vulnerabilità e di rischio, compito della
società è tutelare l'adolescenza per favorire un accesso protetto
all'età adulta con la piena consapevolezza che queste dipendenze
aumentano i disturbi mentali già così diffusi nella popolazione,
compito dei media è informare correttamente , compito dei
genitori è tenere saldo il timone in un periodo periglioso della vita
dei propri figli, non banalizzando, né drammatizzando, ma dando
gli strumenti affettivi e cognitivi per affrontare
il proprio futuro.
* Direttore Dipartimento di Neuroscienze Ospedale
Fatebenefratelli- Oftalmico, Milano,
Past President Società Italiana di Psichiatria
3. Sanità nazionale
Pagina 6
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L'Osservatorio Nazionale sull'Impiego dei Medicinali (OsMed) ha recentemente diffuso, nell'ambito del suo
annuale Rapporto, anche la "mappa"
dell'utilizzo dei vaccini in Italia, evidenziando un lieve incremento delle
vaccinazione nel 2013 rispetto al 2012,
ma anche nette differenze regionali.
I dati dello
scorso anno vedono Lombardia, Piemonte e
Sardegna nelle
ultime posizioni,
. Il calo
con un "consunell'utilizzo
mo"di vaccini
del vaccino esavalente
compreso tra 0,7
a livello nazionale
e o,8 dosi al giornel 2013
no per mille abirispetto al 2012
tanti. Ai vertici
3. Sanità nazionale
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della classifica per le vaccinazioni, invece, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia, Puglia, Sicilia e Liguria, regioni che fanno registrare consumi da
1,1 a 2,1 dosi giornaliere per mille abitanti. Analizzando i dati per singolo
vaccino il Rapporto OsMed segnala
che quello per l'Hpv (Papilloma Virus),
fa registrare tra il 2012 e il 2013 un calo
dell'8,4%. In discesa rispetto al 2012
anche l'impiego del vaccino esavalente
- contro difterite, tetano, pertosse
acellulare, polio, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B -, con consumi
nazionali diminuiti del 3,4 %.
II Rapporto OsMed 2014
.agen ziafa rma co.gov.it / it
Pagina 7
Nuovo intervento, reversibile e meno invasivo. Negli Usa però la sua approvazione «ufficiale» non c'è ancora
idea terapeutica è
semplice, una strada già nota e già
percorsa: per ridurre l'obesità basta diminuire l'assorbimento
del cibo che transita nelle vie
gastro-intestinali.
Su questo principio si basa
da tempo, per esempio, la metodica del "by pass" gastrico,
una tecnica chirurgica che intervenendo sullo stomaco in
pratica fa "saltare" al cibo un
tratto gastrico riducendone
l'assorbimento.
Ora però lo sviluppo delle
tecniche endoscopiche e dei
materiali permette una soluzione ancora più semplice basata sulla stessa idea.
Si tratta di un dispositivo
chiamato Endobarrier, in pratica un tubo di materiale plastico, che viene introdotto nel
primo tratto del duodeno, subito dopo lo stomaco, e che
costituisce appunto una barriera interna tra il cibo e la
mucosa intestinale.
Questa specie di manicotto,
di circa 6o centimetri, viene
ancorato con dei ganci alla parete e resta in sede per un anno. Si tratta di una tecnica, in
questo momento alla prova in
tutto il mondo, che promette
non soltanto buoni risultati
contro l'obesità, ma anche di
essere un possibile valido
strumento per curare il diabete di tipo 2.
«Questa metodica ha molti
vantaggi rispetto alle altre tecniche di chirurgia dell'obesità
- dice Andrea Formiga, responsabile dell'unità chirurgica Capitanio dell'Istituto
Auxologico Italiano, uno dei
primi in Italia con la sua équipe ad aver sperimentato l'Endobarrier -. Prima di tutto è
una procedura totalmente endoscopica: in sostanza il dispositivo viene introdotto in
3. Sanità nazionale
anestesia totale per via naturale, dalla bocca e attraverso lo
eccellenza per tutti i tipi di terapie dell'obesità, e 7 all'Ismett di Palermo.
Negli Stati Uniti però questa nuova pratica endoscopica
non è stata ancora autorizzata,
dall'Fda, che attende di esaminare i risultati degli interventi
fin qui effettuati, raccolti in un
registro internazionale. Anche in Italia manca ancora una
validazione ufficiale e quindi
l'intervento non è rimborsato
per ora dal Servizio Sanitario.
Ma quali sono, ad oggi, i risultati ottenuti?
stomaco, e il paziente può lasciare l'ospedale entro 48/72
ore. In secondo luogo si tratta
di un intervento reversibile:
l'obbiettivo è di lasciare nell'intestino per un anno il dispositivo, che però può essere
rimosso in qualsiasi momento. Infine è una tecnica meno
costosa, il che non guasta, rispetto alla chirurgia tradizionale per l'obesità, per la ridotta degenza e il risparmio sui
farmaci».
L'uso della nuova "barriera"
è stato autorizzato in Europa e
infatti gran parte degli oltre
2.500 interventi fin qui eseguiti sono stati praticati nel
nostro continente, in particolare in Belgio, Svizzera, Spagna e Gran Bretagna.
In Italia questa pratica è solo agli inizi, con io interventi
fino a oggi, 3 presso l'Auxologico di Milano, un centro di
«Nei pazienti trattati si ottiene già nelle prime settimane una significativa riduzione
di peso - dice Formiga - e
complessivamente un calo del
30-35% del peso in eccesso. Si
registra anche una diminuzione del senso di fame. Per
quel che riguarda altri valori
metabolici, abbiamo registrato un calo medio di due punti
dell'emoglobina glicata e una
riduzione del? per cento della
glicemia, che sono gli indicatori più importanti relativi al
diabete».
Questi gli effetti. E i difetti?
<dl problema più comune fin
qui riscontrato è dovuto all'infiammazione, talvolta il
sanguinamento, causato dai
ganci che servono ad ancorare
il dispositivo in sede. Sono
stati segnalati anche pochi casi di ostruzione intestinale.
Anche per questo al paziente
viene raccomandata una dieta
ipocalorica, e soprattutto di
utilizzare cibo frammentato,
ben cotto e ben masticato».
«Abbiamo iniziato un anno
fa, nell'ambito di uno studio
di confronto tra questa tecnica
e il "palloncino"» dice Mario
Traina, responsabile di endoscopia digestiva all'Ismett di
Palermo, che sta curando la
sperimentazione delle nuova
tecnica assieme ad Anna Casu,
diabetologa dello stesso Centro siciliano.
Traina conferma i dati dei
colleghi di Milano: «Abbiamo
fatto sette interventi per ora
(per cinque di loro disponiamo dei dati a nove mesi), senza problemi e complicanze,
anche perché selezioniamo
attentamente i pazienti. Questo è l'unico limite: l'interven-
to non è indicato in chi ha già
avuto interventi allo stomaco
o un ulcera duodenale e anche
in chi è in terapia anticoagulante, il che purtroppo è frequente nei diabetici con problemi cardiaci. Per il resto è
una tecnica relativamente
semplice, che comporta rischi
e complicazioni certamente
inferiori a quelli degli altri tipi
di chirurgia bariatrica».
«É fondamentale, infine, aggiunge Traina - che i pazienti siano selezionati e seguiti da un gruppo multidisciplinare, da tutti gli specialisti che sono coinvolti nelle
problematiche dell'obesità e
delle malattie connesse».
Riccardo Renzi
Pagina 8
MECCANISMO
DI ANCORAGGIO
-ENDOSCOPIO
' DUODENO
---CIBO
Altraverso a bocca, con un n endoscopie, viene
Attraverso i! tubo passa il cibo
rose it rel duodeno (ù P2l e in ale le/ I( GStno
in tubo di materiale plastico morbido , che si fissa
con un meccanismo t h ancoraggio o molla rn -'follo
che non ,ossa risalire neilc sto mvaco
lr arrvo dal o stomaco, Che s1 ta í nsi
3. Sanità nazionale
una por forte i;;lestinale ú) porla„Ie
per asscrhit ienc 1eoh al-n enti
Senipre attravelsc endoscopie
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Pagina 9
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Buoni risultati preliminari
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coie cura de! dïabete
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gli effetti della
metodica Endobarrier sono stati
riscontrati significativi migliora-
menti dei valori glicemici,
tanto che viene presa in
considerazione l'ipotesi che
il diabete di tipo 2, più che
l'obesità (condizione che
spesso si accompagna alla
malattia), possa diventare
l'indicazione principale del
nuovo trattamento.
«Questa tecnica ha diversi
vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale dell'obesità, - dice la professoressa
Cecilia Invitti, diabetologa,
direttrice del Dipartimento
di scienze mediche e riabilitative dell'Istituto Auxologico di Milano - ma se confrontiamo i risultati con la
chirurgia più diffusa, il
bypass gastrico (RYGB), vediamo che il calo di peso è
un po' inferiore, mentre il
miglioramento glucidico è
uguale, se non superiore».
«Ecco perché è interessante per la cura del diabete
di tipo 2 - prosegue la specialista -. La chirurgia dell'obesità è molto impegnativa e indicata per grandi obesi. Ed è in genere poco gradita dai diabetici, che
difficilmente vi ricorrono.
Ma questa può essere una
via intermedia adatta al loro
stato. Si potrebbero trattare
pazienti fortemente scompensati, che faticano a tenersi sotto controllo con i
farmaci, anche se non sono
grandi obesi, anche con un
BMI (indice di massa corporea) inferiore a 30. Dai dati
finora disponibili si sono
3. Sanità nazionale
notati poi due aspetti positivi dell'Endobarrier in relazione al diabete: si ottiene
un buon compenso della
malattia già dopo poche settimane dall'intervento e, in
secondo luogo, si è visto che
il miglioramento viene
mantenuto anche dopo che
il dispositivo viene tolto.
Anche se, a questo proposi-
to, disponiamo di una documentazione che riguarda
soltanto un periodo di sei
mesi».
Non è ancora chiaro agli
scienziati il motivo per cui la
riduzione dell'assorbimento gastrico in quel tratto di
intestino stimoli la produzione di insulina e aiuti
quindi a tenere il diabete
sotto controllo. A parte la riduzione di peso, che è sempre positiva per chi soffre di
diabete, si ipotizza un "effetto creatinico" (la creatina è
un ormone naturale che stimola appunto la produzione
di insulina) attraverso un
meccanismo ancora sconosciuto, ma confermato dai
risultati della chirurgia bariatrica.
R. R.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 10
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7,
di ANTONELLA SPARVOLI
a maggior parte degli infortuni
nelle profondità marine si
verifica quando i sub, per
inesperienza o eccessiva
confidenza, non seguono le
basilari norme di sicurezza. «Barotraumi
dell'orecchio, narcosi da azoto, malattia
da decompressione ed embolia gassosa
Marco
arteriosa sono gli incidenti principali,
Brauzzi
di solito prevenibili con le opportune
Vicepresidente
precauzioni - premette Marco Brauzzi,
Società italiana
vicepresidente della Società italiana
di medicina
di medicina subacquea e iperbarica e già
subacquea
responsabile del Centro di medicina
e iperbarica
iperbarica dell'Ospedale Niguarda,
di Milano -. I barotraumi dell'orecchio sono legati alle
variazioni della pressione dell'acqua o dell'aria in
immersione: se le pressioni esterne e interne al timpano,
non vengono compensate, questo si può rompere.
Per cui, se durante un'immersione, le manovre di
compensazione non riescono e compare dolore,
conviene fermare la discesa e risalire. La narcosi d'azoto è
causata dall'aumento repentino della pressione parziale
di azoto.
Chi rischia di più questi problemi?
Esistono fattori predisponenti, come uno scarso
allenamento, tipico dei subacquei di media esperienza,
e altre cause fisiche (stanchezza, indisposizione fisica)
o psicologiche (ansia, stress).
E la «famosa» malattia da decompressione?
« È l'evenienza più nota e temuta. Ha un' incidenza,
inferiore all'e%o ed è dovuta alla formazione di bolle
3. Sanità nazionale
di azoto in varie parti del corpo, con sintomi diversi
a seconda dell'area colpita (i disturbi più tipici sono
osteoarticolari, otovestibolari e neurologici ). Va sempre
curata in camera iperbarica, così come l'embolia gassosa
arteriosa, dovuta a un'improvvisa ostruzione delle arterie
da parte di bolle di azoto».
Come funziona il trattamento in camera iperbarica?
«L'ossigenoterapia iperbarica si basa sulla respirazione
di ossigeno puro a una pressione maggiore di quella
atmosferica. Il risultato è che una maggior quantità
di ossigeno viene disciolta nel sangue e quindi "spinta"
nelle cellule. Nel caso di malattia da decompressione
e di embolia gassosa arteriosa, l'ossigeno respirato a
pressioni più alte di quella atmosferica favorisce
l'eliminazione delle pericolose bolle d 'aria (emboli)
nel circolo sanguigno».
Quali le precauzioni per immergersi in sicurezza?
«Innanzitutto, evitare il "fai date": immergersi solo dopo
aver escluso la presenza di controindicazioni e dopo aver
seguito un corso di durata adeguata (almeno un mese).
Poi, bisogna pianificare l'immersione e controllare
efficienza e affidabilità delle attrezzature . Inoltre, non
bisogna immergersi con condizioni meteorologiche
sfavorevoli e bisogna fare immersioni in "curva di
sicurezza", cioè che permettano la risalita in superficie
senza le cosiddette tappe di decompressione . Al primo
accenno di malore, bisogna iniziare la risalita secondo le
regole. Infine, nelle 12 ore successive a un'immersione,
è bene evitare altre immersioni, viaggi aerei e altitudini
superiori ai 30o metri».
0 RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 11
Sigarette elettroniche
II collega e amico Sergio Harari, nel rifarsi
sul Corriere del 18 luglio a un documento
della Società di medicina respiratoria,
presenta affermazioni scientificamente
infondate. Innanzitutto è evidente la
mancata comprensione dei concetto di
«riduzione dei danno da tabacco». La
sigaretta elettronica è stata sempre
promossa come prodotto sostitutivo del
fumo. Dati raccolti negli ultimi 5 anni
dimostrano come il vapore delle e-cigsia
fino a 2.000 volte meno tossico rispetto al
fumo di tabacco, ed è scandaloso che
società scientifiche blasonate facciano
finta di dimenticarsene. E irresponsabile
paventare rischi non provati
scientificamente e privare i fumatori di un
3. Sanità nazionale
prodotto che riduce i rischi dei danni da
fumo. E si sorvola sui dati positivi di
numerosi studi clinici e indagini
demoscopiche, come ad esempio quella di
Action on smoking and health: circa
700.000 utilizzatori di e-cig diventati exfumatori, e senza alcuna prova di
fidelizzazione nei non fumatori. Non
considerando quali possono essere le
conseguenze di negare ai fumatori
«pentiti» l'accesso - anche attraverso
una tassazione eccessiva - a un prodotto
con enormi potenzialità in termini di
riduzione del danno fumo-correlato, le
raccomandazioni del documento sono
irresponsabili. Negare opzioni meno
nocive può solo portare un aumento di
malattie e morti. Milioni di fumatori in
Europa e nel mondo stanno scoprendo
qualcosa che funziona, che dà loro risultati
immediati in termini di autostima e di
significativo miglioramento della salute. Il
vapagismo è una valida porta di uscita dal
tabagismo. Negarlo, e in questo modo, fa
male alle persone e alla credibilità della
comunità scientifica.
Riccardo Polosa
Ordinario di Medicina Interna, Direttore Clinica
Medica Policlinico Universitario di Catania e
consulente scientifico Lega Italiana Anti Fumo
Il professor Focosa è libero di avere le
proprie opinioni ma, evidentemente, tutta la
comunità scientifica internazionale la
pensa diversamente.
S.H.
Pagina 12
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a
ipazienti»
oniugare produzioni di qualità, prezzi competitivi e corposi investimenti in ricerca
e sviluppo. E questa l'abile equilibrio imprenditoriale raggiunto da
Copan Group, società specializzata nella produzione di tamponi
per il prelievo di campioni microbiologici e apparecchiature tecnologiche biomediche. Un impegno
che ha permesso al gruppo bresciano di registrare nel 2013 un giro d'affari pari a 80 milioni di euro, il 900/. grazie all'export verso
Stati Uniti, Giappone ed Europa.
Le previsioni sul 2014 sono ottimistiche: parlano di un incremento del fatturato tra l'otto e il
dieci per cento. «Se nella sfida con
le grandi multinazionali del settore riusciamo a essere vincenti racconta Stefania Triva, direttore
del sistema qualità e affari regolamentari di Copan Group - è soprattutto per tre motivi: l'elevato
profilo professionale dei nostri
350 dipendenti, la capacità di rispondere con tempestività alle
esigenze del mercato e un'intensa
attività di ricerca, aperta a serrati
confronti
con il mondo universitario e imprenditoriale».
Che gli
investimenti in innovazione siano
nel dna del
gruppo è
3. Sanità nazionale
chiaro da tempo. Basti pensare
che l'impresa lombarda ogni anno
mette sul tavolo il 250/. del fatturato per progetti di ricerca e sviluppo fortemente ancorati a concreti
risvolti produttivi. Tra le collaborazioni che suscitano particolare
interesse da parte di Stefania e suo
fratello Daniele, amministratore
delegato di Copan Group, c'è quella con «Superparters Innovation
Campus», incubatore che punta a
far nascere e crescere aziende impegnate a introdurre sul mercato
prodotti innovativi. Il risultato?
Due progetti partiti l'anno scorso.
«II primo - continua Triva - è
Domestic monitoring, che grazie a
sensori e software permette di
controllare a distanza l'attività casalinga di un anziano o soggetto
debole. Il secondo riguarda gli occhiali Google Glass, che attraverso
un comando vocale potranno offrire a microbiologi e chirurghi
che li indosseranno informazioni
video in tempo reale stilla storia
sanitaria di un paziente».
MICHELE AVITABILE
Stetania Trïva,
direttore qualità
Pagina 13
Assistenza Le principali iniziative degli enti che aspettano una riduzione dell'imposizione sui rendimenti annuali delle loro gestioni
Il lato positivo
del nuovo welfare privato
Sconti contributivi ai giovani, asili nido, borse di studio,
mutui e prestiti agevolati: cosa le casse aiutano gli associati
DI ISIDORO TROVATO
J
1 nodo resta sempre il Fisco.
Anche per il welfare dei professionisti. Se a gennaio 2015
il governo dovesse abbassare
la tassazione agli enti di previdenza privata, si libererebbero risorse
che verrebbero impiegate per un
sistema di welfare più allargato.
«Fare previdenza nei prossimi decenni significherà sicuramente
adeguare i sistemi alla discontinuità del lavoro e a nuove forme
di solidarietà - afferma Andrea
Camporese, presidente dell_'As,,ociazione delle casse di previdenza
private -. Dopo aver risposto positivamente alla richiesta di avere
i conti in equilibrio nei prossimi
50 anni, ci aspettiamo che la dimensione sociale venga premiata
mantenendo fede alla promessa
di ridurre la tassazione sulle rei
dite finanziarie». Intanto però le
casse private hanno già presentato i loro progetti e proposte di welfare in tempo di crisi.
a
fase di startup: prestiti d'onore,
micro-credito, polizze, accesso alle banche dati, borse di studio, finanziamenti europei e interventi
per garantire l'incasso delle parcelle per il gratuito patrocinio. In
relazione a quest'ultimo punto,
Cassa forense è disponibile ad anticipare allo Stato circa 180 milioni di euro per pagare gli avvocati
che hanno prestato difesa d'ufficio avvalendosi di un meccanismo
di compensazione debiti/crediti (i
fondi «prestati» allo Stato verrebbero compensati con le ritenute
che l'ente deve all'Erario nel momento in cui eroga le prestazioni
previdenziali).
L'Enpam quest'anno ha messo
sul piatto 50 milioni di euro per
l'acquisto di quote di Fondi immobiliari specializzati nelle residenze
sanitarie assistenziali destinate a
persone: non autosufficienti. Inve-
-
L'obiettivo è quello di realizz, :•e
un autentico mutamento di prospettiva del concetto di assistenza,
soprattutto per i più giovani nella
3. Sanità nazionale
Pagina 14
derà mutui fino a un massimo di
120 mila euro.
Ne^ii ultimi anni la Casagit
initaria rivolta ai giornalistil si «è fatta in 4» varando 3
nuovi profili assistenziali e peri ettendo così alle nuove professioni del giornalismo di poter accedere a una copertura sanitaria
integrativa a partire da 300 euro
l'anno.
i a mancanza a livello nazionale
di politiche assistenziali per i liberi professionisti ha spinto tnarcas
stendo sull'aumento del numero
di posti letto per lungodegenti. la
Fondazione persegue così un duplice obiettivo: mettere a frutto il
patrimonio in un settore bisognoso di risorse e generare ricadute
positive per la propria categoria
professionale, incentivando la creazione di posti di lavoro qualificato in ambito medico-sanitario a
favore di giovani iscritti e futuri
neo-medici. Le altre proposte riguardano la concessione di mutui
e leasing agevolati e prestiti d'onore per studenti e giovani laureati e
l'istituzione di una polizza santaria base da estendere a tutti i medici e odontoiatri.
a
L'e
di previdenza dei biologi
ha pen sto al contributo di paternità. Si tratta di un provvedimento particolarmente significativo
che tiene conto dei casi in cui la
3. Sanità nazionale
moglie del biologo padre, non abbia accesso a contributo di maternità. Invece i veterinari hanno
pensato alle mamme destinando i
fondi alla copertura delle spese
per i costi degli asili nido o del baby sitting. Una misura che va ad
integrare e prolungare la tutela
che l'Ente già garantisce alle professioniste con l'erogazione dell'indennità di maternità. Un vero e
proprio sostegno alla professionalità femminile in un settore, come
quello della medicina veterinaria,
in cui i dati mostrano un aumento
cre --cente d Ile quote rosa.
Progetti speculari in campo
agrario. La Cassa di previdenza
degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati erogherà prestiti fino
ad un massimo di 20 mila euro
mentre la Cassa di previdenza dei
periti agrari e dei laureati conce-
, ad investire, nel 2013, quasi 98
milioni di euro in quello che è ormai comunemente definito il welfare integrato della Cassa di previdenza degli architetti e ingegneri
liberi professionisti. I punti qualificanti sono: agevolazioni contributive ai giovani under 35: indennità per inabilità temporanea:
prestiti d'onore per i giovani e le
professioniste madri di figli in età
prescolare o scolare; finanziamenti online agevolati; finanziamenti finalizzati all'allestimento o
al potenziamento dello studio e
allo svolgimento d'incarichi professionali (fino a 30 mila euro);
stanziamenti straordinari (150
milioni nel 2013) sotto forma di
specifiche linee di credito per finanziare gli obblighi previdenziali
e rateizzare i contributi correnti;
finanziamenti a tassi agevolati per
attività professionale o per il pagamento dei contributi previdenziàli.
0 RIPRODLIIONE RISERVATA
Pagina 15
microrganismi i R i' SiS E'il 1 della 1'1"'ct studíatí soprattutto ambito
condizioni confiní del C)Si
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n
coi*onto c on
di SANDRO MODEO
egli accessi remoti della Terra si
nascondono organismi e microrganismi (per lo più batteri,
ma anche microbi, funghi e alghe) capaci di adattarsi a condizioni ambientali proibitive: alle temperature altissime delle bocche vulcaniche, a
quelle siderali dei ghiacci polari, a pressioni immani, a contesti iper-acidi, iper-salini
o totalmente aridi. L'esempio sintesi - anche per la morfologia da avventori del pub
di Star Wars in micro: otto zampe, unghie
retrattili, copertura chitinosa - sono i
prodigiosi tardigradi, che sopravvivono a
escursioni monstre (dalla prossimità ai
-273 ° dello zero assoluto ai 150°C, anche se
per pochi minuti), a pressioni sei volte
quelle dell'oceano profondo, alla mancanza di ossigeno e a radiazioni letali per qualunque altra specie. Classificati come
«estremofili», tutti questi micro freaks sono studiati sia per la loro incidenza nella
catena filogenetica (in quanto antenati comuni di organismi mono e pluricellulari),
sia per certe anomalie strutturali-funzionali (riproduzione senza Dna, assenza di
metabolismo, stringhe biochimiche meno
fragili delle proteine) che ne fanno intravedere molte applicazioni concrete, specie in
ambito farmacologico, col possibile impiego di enzimi capaci di rendere più economici ed efficienti certi processi biochimici.
Eppure, per quanto possano spingere al
limite le facoltà adattative, anche gli estremofili si muovono, nutrono e riproducono
entro i vincoli astrofisico-climatici del nostro pianeta, dal fluttuare delle radiazioni
solari a un mix di campo magnetico ed effetto-serra che trattiene l'acqua e il suo ciclo (a differenza di Venere o Marte, che
hanno perso oceani e atmosfere). E se non
si può escludere la presenza di condizioni
e cocktail chimici simili altrove (a partire
dai tanti esopianeti simil-terrestri fuori dal
sistema solare o dalla Via Lattea) o che si
possano sviluppare adattamenti in pianeti
con cocktail diversi, siamo al momento come mostra David Toomey in Weird Life,
(«Vita eccentrica») - in una dimensione
teorico-ipotetica (vedi i discussi nanobatteri marziani) o addirittura ipotetico-fantastica, con sequenze che vanno dai «galleggiatori» medusei nella stratosfera di Giove
all'esoluna di Pandora in Avatar, con la sua
flora-fauna iridescente dovuta a radiazioni
di luce (lunghezze d'onda) molto diverse
dalle nostre.
In realtà, se usciamo dall'equilibrio insieme tenace e precario della Terra come
«isola» cosmica, vediamo come l'universo
osservabile - dalle regioni prossime alle
più remote - sia tendenzialmente inadatto alla vita organica, fitto di eventi e pro-
3. Sanità nazionale
prietà molto più estremi dei contesti degli
estremofili. Per verificarlo basta seguire
l'astrofisico australiano Bryan Gaensler in
un viaggio (Universo da capogiro, ma in
originale proprio Extreme Cosmos) lungo i
vertici di dieci categorie della materia: temperatura, luce, tempo, dimensioni, velocità, massa, suono, elettromagnetismo, gravità e densità, il tutto tenendo presente la
provvisorietà dei dati e delle sequenze (in
un paesaggio cosmico altamente dinamico
e per il 6o% inesplorato) e prendendo spesso a comparazione le misure familiari della
Terra, del Sole e dei nostri tecno-strumenti.
E un paesaggio in cui ogni sequenza sfida le nostre possibilità immaginative: nuclei di supernove in fusione a 5 miliardi di
gradi (quello solare è a 15 milioni); ammassi globulari dalla radiante immensa (Omega Centauri con le sue mille stelle), ma fiochi rispetto a esplosioni di raggi gamma
loo 01.000 volte più luminose; aspettative
di vita astrale minime (i lo milioni di anni
di Betelgeuse) e interminabili (nane rosse
fino a un trilione di anni); oggetti cosmici
pigmei (pianeti nani, comete e asteroidi) e
altri titanici (dalla supergigante UY Scuti
- che sta al Sole come un pallone di
basket a un acaro - all'agglomerato plurigalattico LQG U1.27 nel Leone, diametro di
4 miliardi di anni luce); raggi cosmici di
protoni e altre particelle (vicini ai 300.000
km/s della luce) che rimpiccioliscono i nostri prodigi aerospaziali (l'Apollo lo a
39.000 km/h). Quanto alle categorie restanti, gli estremi sono monopolio delle
pulsar (che ruotano su se stesse fino a 716
volte al secondo) e soprattutto dei buchi
neri: così a livello di massa, con buchi neri
supermassivi 4o miliardi di volte il Sole; di
densità e gravità, coi livelli della prima più
importanti della massa nel determinare la
seconda, come nel «piccolo» buco nero
GRO J0422+32 (1,2 miliardi di tonnellate
per cm3 e una gravità parossistica); e di
elettromagnetismo, con la Z Machine (generatore di raggi X fino a 70 milioni di ampere) che fa tenerezza rispetto al trilione di
milioni di ampere sprigionato ogni millisecondo da radio-galassie emerse dagli
scontri tra buchi neri e nebulose (tanta
energia da soddisfare i bisogni della Terra
per 20 milioni di anni).
Ma Gaensler, va da sé, procede ben oltre
il regesto virtuosistico di oggetti-agglomerati con nomi da codice Iban. Per un verso,
colloca i fenomeni estremi in più vaste dinamiche astrofisiche: l'insinuante capitolo
sul suono, per esempio, si traduce in una
crono-storia acustica dell'universo, con la
«sinfonia» dei primi 380.000 anni (culminata in una nota di fondo 54 ottave sotto il
Do centrale) seguita da un'espansione-raffreddamento nel silenzio assoluto, fino a
quando lo scremarsi delle prime strutture
dai collassi gassosi (stelle e galassie) ha fatto riemergere - con la luce - suoni come
quelli delle esplosioni di supernove (a 330
decibel, tre volte un concerto rock). Per un
altro verso, sottolinea passaggi contro intuitivi e implicazioni concettuali, configurando un cosmo in cui il firmamento appare sempre «in differita» per il tempo impiegato dalla luce a trasmettere l'immagine
di un corpo osservato (un secondo per la
Luna, 8 minuti per il Sole) e in cui il vuoto è
solo una (estrema) rarefazione della materia, molto più estrema che in impalpabili
galassie binarie come Napoleone e Giuseppina, dove la gravità è goo milioni di volte
inferiore a quella di una mela che cade da
un albero, e un sasso impiegherebbe
5o.ooo anni per spostarsi a 2 centimetri al
secondo.
Alla fine, gli adattamenti degli «estremofili» del micromondo (con connessioni
cellulari sull'orlo dell'esplosione-disgregazione dell'organismo) e gli eventi o stati
estremi dei corpi cosmici (dove l'esplosione-disgregazione è la norma, vedi ancora
le supernove) sembrano applicazioni a diversa scala di una comune proprietà intrinseca della materia: in fondo, il ciclo vitale
di un tardigrado e quello di una stella (nascita, sviluppo e morte) si somigliano. Anche se non bisogna mai dimenticare che
questo è il (legittimo) punto di vista della
nostra specola antropomorfa: che tutti i
processi di creazione e distruzione (a volte
sovrapposti, come nel cannibalismo tra
buchi neri o nelle fusioni galattiche) sono
solo processi di incessante trasformazione.
Pagina 16
ILLUSTRAZIONE DI AMALIA CARATOZZOLO
Augusto, duemila anni fa
princeps reinventò Roma
19
ggi si parla molto dei 1914, e ce n'è ben
J ragione. Ma i «14» importanti risaltano
spesso nel corso dei secoli. Così già nel I
secolo l'anno 14 (duemila anni fa) perla morte
di Augusto, che chiuse a 77 anni una vita di
straordinaria importanza. Fu il primo
imperatore romano, monarca a ogni effetto,
ma ancora come princeps, ossia primo
magistrato della repubblica, non come
dominus, signore assoluto come l'imperatore
diventò in seguito. All'impero diede un
ordinamento che resse a lungo, anche se la
restaurazione dei costumi che patrocinava
ebbe scarso esito, e ne ampliò i confini,
includendovi tra l'altro l'Egitto. Fallì solo nel
tentativo di sottomettere i Germani. Il suo
ricordo vive anche nel calendario col nome del
mese di agosto, ma soprattutto per il favore
accordato a poeti e scrittori (Virgilio, Orazio,
Tito Livio), per cui la sua epoca fu chiamata
l'«età aurea» della cultura romana.
RIPRODUZIONE RISERVATA
3. Sanità nazionale
Bìbìlografia
Bryan Gaensler è un astrofisico
australiano approdato
all'Università di Sydney dopo
aver ricoperto incarichi negli
Usa; il suo libro sui fenomeni
estremi dei cosmo è Universo
da capogiro (Dedalo,
traduzione di Domenico
Minunni, pp. 240, €16). David
Toomey dirige il Programma di
scrittura e comunicazione
all'Università di Amherst
(Massachusetts): il libro sulla
vita eccentrica (con il capitolo
sugli estremofili) è Weird Life
(Norton, 2013). Sugli
estremofili negli oceani si può
leggere Stephen R. e Anthony
R. Palumbi, The Extreme
Life of the Sea (Princeton
University Press, 2014 )
Pagina 17
P ROTES O TOSS ICH E
A TORINO INDAGATI
5 MANAGER EPUY
Dopo la ventina di segnalazioni
raccolte, il pm Raffaele
Guariniello ha aperto a Torino
un fascicolo che investiga sui
problemi di salute manifestati
dai pazienti dopo l'impianto.
L'interlocutore non è stato scelto
a caso: è da più di un anno che
il pubblico ministero Raffaele
Guariniello e i carabinieri del
Nas conducono accertamenti
sugli apparecchi prodotti dalla
Depuy, storica società americana
che oggi fa parte del gruppo
Johnson & Johnson. Il magistrato
piemontese procede per lesioni
colpose e messa in commercio
di prodotti pericolosi e ha
iscritto i nomi di cinque
dirigenti nel registro degli
indagati.
3. Sanità nazionale
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Ogni anno il diabete provoca
12mila ricoveri in ospedale
Il diabete provoca ogni anno 12 mila ricoveri per 100 mila persone e in media una persona con diabete su 4 deve ricorrere al ricovero ogni anno. Questo genera una spesa di 6
miliardi di euro. Sono alcuni dei dati del rapporto «Facts
andfigures about diabetes in Italy2014», presentato nel corso della settima edizione dell'Italian Barometer Diabetes
Forum, organizzata dall'università di Roma Tor Vergata.
«Obiettivo delForum è quello di identificare - secondo Simona Frontoni, presidente del comitato scientifico Barometer Forum - delle strategie per affrontare il diabete, derivanti dalla collaborazione tra addetti ai lavori e Istituzioni a
livello sempre più globale, e non solo dalpunto divista clinico, ma soprattutto sociale, economico e politico. I costi del
diabete incidono per il 10% sulla spesa sanitaria nazionale;
ogni anno si spendono cioè oltre 11,2 miliardi a causa di questa malattia. E una fetta consistente di questa spesa è rappresentata dalle ospedalizzazioni, che pesano per oltre il 58%
(circa 6 miliardi di euro) sulla spesa totale per il diabete. Da
sottolineare inoltre che oltre 50 milioni di euro all'anno sono spesi solo per i ricoveri ospedalieri. I pazienti sono in
grande crescita: il loro numero in futuro raddoppierà.
3. Sanità nazionale
Pagina 19
RICERCA I risultati di uno studio delle università di Harvard e Verona
A iutiamo l e nostre arteri e
Le varianti genetiche dei trigliceridi ci proteggono dalle gravi cardiopatie
Luigi cucchi
I trigliceridi sono delle molecole lipidiche che vengono sintetizzate dall'
alimentazione e attraverso il sangue
giungono nelle cellule adipose dove
vengono immagazzinate come riserva
energetica. Il livello del colesterolo e
quello dei trigliceridi sono trai primivalori che vengono controllati in laboratorio durante l'analisi del sangue.
I trigliceridi alti sono un segnale della sindrome metabolica, una condizione clinica in cui la presenza di almeno
tre dei fattori di rischio (ipertensione,
trigliceridi elevati, alto colesterolo,
obesità addominale, iperglicemia a digiuno) aumenta le probabilità di subire un incidente cardiovascolare,tra cui
ictus e infarto.
Le varianti genetiche dei trigliceridi
sono da anni al centro delle fruttuo se ricerche di un gruppo di medici all'università diVerona cheha datovitaalprogetto «Verona Heart Study», una biobanca che dal 1996 ad oggi ha raccolto i
campionibiologici di oltre2600 soggetti. Recenti studi hanno portato alla
identificazione della mutazione genetica che protegge dalla cardiopatia
ischemica. La scoperta, pubblicata sul
New England Journal of Medicine, la
più importante rivista internazionale
di medicina, è frutto del lavoro di un
Consorzio internazionale di ricerca coordinato dall'università di Harvard di
cui fa parte l'università diVerona, cattedra di medicina interna di Oliviero Oli-
vieri. Secondo lo studio i soggettiportatori di queste varianti genetiche hanno
un livello ditrigliceridinel sangue inferiore del 40 % a quello deinon -portatori e un conseguente minore rischio di
sviluppare patologie cardiache. L'importanza della ricerca è stata messa in
risalto anche dal NewYork Times con
un articolo pubblicato il4luglio.
Dallo studio è emerso che solo una
specificafrazione deitrigliceridi è pericolo sa, quella costituita dalla proteina
chiamata apolipoproteina C3 (Apo
C3) che sta sulla superficie delle micelle lipidiche e che impedisce ad un enzima - spazzino di ripulire il siero dalle
micelle stesse . Dopo ogni pasto all'intestino arriva al sangue una grande quantità di lipidi che devono essere eliminati dal circolo, captati dal fegato e rielaborati. Questo avviene nel giro di circa
due ore grazie all'azione dello spazzi-
no il cui nome scientifico è Lipoprotein-lipasi(LPL). Questo lavoro conferma, inoltre, il ruolo causale deitrigliceridi nella malattia vascolare arteriosclerotica. I risultati della ricerca rispondono infatti ai dubbi di molti studiosi che, negliultimi anni, hanno contestato questo ruolo in quanto spesso
alti livelli di trigliceridi si accompagnano a bassi valori di colesterolo buono
(o HDL) e ad alti valori di colesterolo
cattivo (o LDL).
La ricerca apre nuove prospettive terapeutiche della malattia coronarica.
Finora la base della terapia è rappresentata dalle Statine, farmaci in grado
di abbassare drasticamente il colesterolo e in particolare il colesterolo LDL.
Sono efficaci nel ridurre gli attacchi cardiaci, molti pazienti mantengono però
elevati livelli di trigliceridi e vanno incontro comunque alla coronaropatia.
Lo studio identifica così un nuovo bersaglio terapeutico, i trigliceridi ricchi
di apoliproteina C3 che possono essere considerati un killer alla stregua del
colesterolo LDL. Farmaci innovativi,
come oligonucleotidi anti-senso antiApo C3, sono già stati sperimentati su
animali evolontari sani con risultati incoraggianti. Già nel 2002, tra i primi al
mondo, il gruppo veronese dimostrava con specifiche ricerche l'importanza dell'Apo C3. Ne12010, venivaindicato per laprimavoltachelamortalità cardiovascolare di questi pazienti era più
alta e che l'Apo C3 era predittore di tale
evoluzione sfavorevole.
GENETICA
Alcune
varianti
genetiche
riducono
del 40. la
presenza dei
trigliceridi
diminuendo
il rischio
di ischemia
al cuore
ed ai vasi
3. Sanità nazionale
Pagina 20
Il centro di osteoncologia del Regina Elena di Roma è unico in Italia
ltre 200 interventi chirurgici annui, 2.400 fannotuttipartedeiGruppoTraslazionaleSarcomi.
visite, 30 clinici, 20ricercatori, 2farmacisti e Da anni il team è impegnato sul piano sia clinico,
2 statistici. Questi i numeri del Centro di che organizzativo nel trattamento integrato delle
osteoncologia dell'Istituto nazionale tumori Regi- neoplasiemuscoloscheletriche,sarcomiemetastana Elena (Ire) di Roma, unico in Italia, insieme al- si ossee. «Le attività cliniche - spiega Roberto Biagil'Irst di Meldola, con requisiti di eccellenza per la ni, direttore dell'ortopedia oncologica Ire - vengoqualitàdelle cure,ilnumero deipazientipresiin cari- no coordinate daun Case Manager dedicato. Ci occo ogni anno, la multidisciplinarietà deltrattamen- cupiamo, inoltre di CancerTreatmentInduced Boto e l'organizzazione dei percorsi clinico - assisten- ne Loss: un' importante ed innovativo campo di inziali. Riconosciuto e certificato ufficialmente dalla teresse dell'osteoncologia, che si concentra sulla
Società italiana di osteoncologia. Sono circa 6.000 perditadimassaosseaneimalati oncologici, specie
nel nostro paese le persone che si ammalano ogni quellaindottadalleterapieantitumorali.L'Ambulaannodisarcomadell'osso, deitessutimollieviscera- torio dell'osteoporosi fornisce un servizio dedicato
li. Sonotumorirariche,purcolpendopersoneditut- clinico-ambulatoriale,multispecialisticoaltamenteleetà, registrano picchinellafasciainfanto-giova- te coordinato di prevenzione, diagnosi e cura per
nile(0-20anni)edinquellaadulta(50-80anni).Inol- osteoporosiinpazienti affetti damalattieoncologitre, circai170% dei tumori solidi presenta poi meta- che». Durante tutto l'iter diagnostico-terapeutico,
stasi scheletriche. Il Centro di Osteoncologia Ire ha l'assistito segue un percorso psicologico integrato
come mission il miglioramento della qualità di vita alla cura medica. «L'intervento dello psicologo dellepersone colpite dapatologiatumorale ossea at- chiarisce Biagini - oltre ad alleviare le ansie favoritraverso l'interdisciplinarietà, la collaborazione e sce l'accoglienza e migliora la comunicazione tra
l'integrazione delle competenze specifiche: ortope- operatori sanitari-paziente».
dici, oncologi,radiologi, anatomo-patologi,radiotegloriasj @ unipr.it
rapisti, medici nucleari, psicologi, endocrinologi
3. Sanità nazionale
Pagina 21
DECOLL ..3
C
L'orticaria cronica dura per 6 settimane
Ancora sconosciute le cause scatenanti
L'orticaria è una tra le più frequenti e comuniforme dimalattie dermatologiche: si stima
che il 20% della popolazione
manifesta almeno un episodio
di orticaria nel corso della propria vita. I sintomi dell'orticaria acuta sco mp aiono nell'arco
di qualche giorno, l'orticaria
cronica è invece caratterizzata
dalla persistenza dei sintomi
per almeno sei settimane. Ha
un andamento intermittente,
caratterizzato daperiodi di attività e di quiescenza che si alternano in modo imprevedibile.
Sebbene la presenza di auto anticorpi sia rilevabile in circa la
metà dei casi, suggerendo
un'eziologia autoimmunitaria, nell'altra metà dei casi non
è possibile risalire ad una causa
3. Sanità nazionale
scatenante. L'orticaria cronica
ha una prevalenza dello 0,5-1%
nella popolazione totale e inItalia affligge tra le 250 e le 500mila
persone.FondazionelstudlanciailProgetto di ricerca «Ilviaggio nelle cure: l'orticaria, una
Sono 40 i centri clinici
che realizzeranno
una mappa nazionale
i
malattia poco riconosciuta»,
con il supporto di Novartis. Il
progetto sarà condotto nei pazienti affetti da orticaria cronica, caratterizzata dalla presenza di eruzioni cutanee o pomfi
rossi, gonfi, pruriginosi e a vol-
te dolenti.
Il progetto, che prenderà il
via nelle prossime settimane,
intende tracciare i percorsi di
cura attraverso lo strumento
della medicina narrativa. Fondazione Istud, quindi, raccoglierà 384 racconti individuali
di pazienti e medici in oltre 40
centri su tutto il territorio nazio nale, puntando a mappare una
popolazione rappresentativa
della situazione italiana rispetto all'orticaria cronica.
Per inviare le proprie storie e
le proprie emozioni, occorre
collegarsi al sito www.medicinanarrativa.eu e alla sezione
www.medicinanarrativa.eu/
orticaria, dovesipotranno compilare i questionariLC
Pagina 22
GOOGLE-NOVARTIS
Lenti a contatto
supersmart
per pazienti
con il diabete
Luisa Romagnoni
Unire le competenze nel campo dell'elettronica e dell'informatica, all'esperienza nella fisiologia e
nelle prestazioni visive dell'occhio. Su questa base, è stato sottoscritto un accordo fra Google X (il
laboratorio di ricerca del colosso
californiano Google) eAlcon (la divisione oftalmica dellamultinazionale farmaceutica Novartis), per lo
sviluppo e la commercializzazione di lenti a contatto dotate di tecnologia «smart», vale a dire in grado di intervenire e monitorare le
patologie attraverso l'occhio, grazie ad una serie di sensori, microchip e altre componenti elettroniche miniaturizzate.
L'accordo tra Google eAlconrappresenta un importante passo in
avanti per Novartis che, in tutte le
sue divisioni, è decisa a far leva sulla tecnologia per migliorare la gestione di diverse patologie. «Siamo
impazienti di lavorare insieme a
Google per unire la loro tecnologia
d'avanguardia alle nostre ampie
conoscenze in campo biologico,
per rispondere a bisogniterapeutici ancora non soddisfatti», ha dichiarato Joseph Jimenez, CEO di
Novartis. «Pernoiquestaèunatap-
3. Sanità nazionale
pa tondamentale nel percorso che
ci porterà a superare i confini tradizionalinella gestione dellepatologie, a partire dall'area della cura
dell'occhio». Nello specifico, le lenti «intelligenti», aiuteranno i pazienti diabetici a gestire la loro malattia, mettendoli in condizione di
misurare costantemente e nel modo meno invasivo possibile, i livelli
di glucosio nelfluido lacrimale, trasferendo i datiwireless, aun dispositivo portatile. Inoltre, alle persone affette da presbiopia e non più
in grado di leggere senza occhiali,
le lenti smart potranno offrire una
correzione visiva aggiuntiva, tale
da ripristinare il naturale meccanismo di autofocus dell'occhio sugli
oggetti vicini, con lenti a contatto
adattabili o intraoculari, nel caso
di trattamento refrattivo dellacataratta. «Il nostro sogno è quello di
usare la più evoluta tecnologia di
miniaturizzazione delle componenti elettroniche per contribuire
a migliorare la qualità della vita di
milioni di persone», ha sottolineato SergeyBrin, co-fondatore di Google. Lenuove lentihanno lapotenzialità di imprimere una svolta alla
cura dell'occhio. Potrebbero arrivare sul mercato fra cinque anni.
Pagina 23
TORINO
PROTESI D'ANCA DIFETTOSE
INDAGATI 5 DIRIGENTI
Sono una ventina le persone
che da tutta Italia si sono rivolte
alla procura di Torino
lamentando disturbi fisici dopo
un'operazione di protesi
all'anca. Dal maggio 2013 il pm
Raffaele Guariniello coordina
un'inchiesta per commercio di
prodotti pericolosi per la salute
e lesioni colpose nei confronti
di cinque dirigenti della Depuy.
Le protesi difettose, per
l'accusa, provocherebbero
metallosi, ossia rilascio di ioni
di metallo nel corpo.
3. Sanità nazionale
Pagina 24
Boom dei prodotti "gluten free" anche tra i sani
IL MERCATO
ROMA Formaggio senza colesterolo, latte senza lattosio , marmellate
senza zucchero , pasta senza glutine. Il mercato dei cibi " senza", pur
in tempo di crisi, va avanti bene e
cresce di anno in anno . Uno per
tutti, quello per celiaci che vale oltre 237 milioni di euro l 'anno. Perché, ormai , i prodotti destinati a
chi non può mangiare glutine sono diventati attraenti anche per
chi malato non è . « Pensare che la
dieta senza glutine sia benefica
per dimagrire - avverte Gino Roberto Corazza ordinario di Gastroenterologia all'università di Pavia
e presidente della Società di medicina interna - o altro è assurdo. Attenzione al business della falsa celiachia. Anche molto costoso».
LA DIETA
Una sorta di fenomeno di massa
alimentato da una leggenda metropolitana: molti preferiscono alimenti per celiaci convinti che facciano dimagrire. Una confusione
di informazioni che ha sicuramente "inquinato" la diffusione di pane, pasta e biscotti senza glutine.
Quasi l'8% dei lanci di prodotto registrati nel 2013 in Italia era destinato ai celiaci, 10% in Europa occi-
3. Sanità nazionale
dentale e quasi il 14 % negli Stati
Uniti. Un business che cresce perché aumentano i pazienti ma anche perché la cucina e la pasticceria internazionale (industriale e
artigianale) ha cominciato a vedere nel mondo celiaco una nuova
DALLA PIZZA
ALLA TORTA
PRODOTTI A RUBA
UN BUSINESS
CHE VALE
237 MILIONI L'ANNO
frontiera del gusto.
I PIATTI
In Italia sono stati aperti più di
3500 i ristoranti con pietanze senza glutine (devono assicurare particolare attenzione nella preparazione) seguiti da pizzerie (spesso il
grano tenero è sostituito da farina
di riso e amido di mais), gelaterie e
pasticcerie. A Roma, ormai, è lungo l'elenco dei locali che, con cucina aperta ai celiaci, riescono a preparare piatti goumet doc. Dai risotti, alle pizze fino alla cheesecake.
C.Ma.
Cc) RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 25
Fenomeno celïachia, +500% tra i bambini
>L'intolleranza al glutine è aumentata in modo straordinario Un italiano su cento oggi deve rinunciare ad alcuni cereali
negli ultimi 25 anni e ha cambiato la dieta di molte famiglie
identificate le persone a rischio, esami dai primi mesi di vita
Ji;; '. ,';7[fií
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Cos!
in Italia
a
3 IA
IL TESTIMONIAL L'ex arbitro
Pierluigi Collina sostiene
l'Associazione italiana
celiachia da quando ha
scoperto che una delle sue
smmsm Figlie ha questa patologia
10
i
R d MA Ha il sapore di una beffa
ma, anche da noi, dove la pasta
è l'anima della gastronomia, i
casi di intolleranza al glutine
crescono di anno in anno. Negli
ultimi venticinque anni l'incidenza dei pazienti è aumentata
di cinque volte. In particolare
nei bambini.
I TEST
L'attenzione verso la malattia,
ormai più facile da diagnosticare, è certamente diversa rispetto al passato ma è pur vero che
il numero di chi non può mangiare grano sta trasformando la
patologia, nel senso comune, in
un'anomalia alimentare.
Estato uno studio italiano pubblicato su "Journal of pediatric
gastroenterololy and nutrition"
a tratteggiare la geografia dei
pazienti nel mondo. Per la maggior parte degli epidemiologi dipende dalle migliori tecniche di
indagine, per altri dall'aumento
delle persone intolleranti al glutine anche in India e in Cina dove i regimi alimentari stanno velocemente subendo un processo di occidentalizzazione. Altri
ancora ipotizzano un maggior
ANCHE LE COMPONENTI
AMBIENTALI
HANNO UN RUOLO
IMPORTANTE
IL PEDIATRA: ATTENTI
ALLA FAMILIARITA
3. Sanità nazionale
consumo di cereali più ricchi di
glutine, rispetto al passato.
«I dati - spiega Alessio Fasano,
direttore del Centro per la ricerca sulla celiachia dell'università di Boston e membro del Dr.
Schar Institute piattaforma internazionale sulla malattia tengono conto solo del numero
di pazienti celiaci diagnosticati
o rilevati con gli screening sierologici di un campione di popolazione ed escludono il cosiddetto "iceberg celiaco" di pazienti non diagnosticati. Il rapporto tra i casi che hanno una
diagnosi certa e quelli che non
ce l'hanno, infatti, è amcora di
uno a tre, uno a cinque. Da qui
l'indicazione di testare anche i
parenti di primo grado dei piccoli celiaci, quelli che soffrono
di altre malattie autoimmuni, le
persone con sindrome dell'intestino irritabile o con una sintomatologia che potrebbe essere
simile a quella della celiachia.
ICONTROLLI
Questo vuol dire che i conti ancora non tornano. Le persone
colpite crescono ma, se ovunque fossero fatti controlli più
accurati, sarebbero ancora di
più. Un dato: 5 celiaci su 6 non
hanno ancora la diagnosi. «Possiamo supporre un cambiamento importante nella dieta e che
le componenti ambientali giochino un ruolo forte »spiega
Carlo Catassi, associato di Pediatria all'università delle Marche e coordinatore del Comitato scientifico del Dr. Schar Institute.
Carla Massi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 26
Tabacco, sentenza record
Il Il
Dal gigante delle sigarette
19 miliardi aunavedova
Il marito della donna era morto a causa del troppo fumo
La BJ Reynolds produce tra l'altro le Camel e le Lucky Strike
ALBERTO FLORES D'ARCAIS
.I YORK, Quando le hanno
spiegato la sentenza stava quasi
per svenire. Cynthia Robinson,
giovane vedova di un marito
morto a 36 anni a causa delle
troppe sigarette, aveva capito
millions quando ilcapo della giuria aveva detto invece billions.
Miliardi, non milioni. Sono tanti,
23.6, i miliardi di dollari che la
giuria popolare di un tribunale
della Florida ha deciso che la BJ
Reynolds , il gigante del tabacco
(sono suoi tra gli altri i marchi
Camel, Winston , Salem, Lucky
Strike ) dovrà sborsare per ripagare la vedova della perdita del
marito. 23.6 miliardi di dollari
(oltre 19 miliardidieuro) che andrannoinparte ( cospicua) aifortunati e bravi avvocati che hanno trovato in Cynthia una cliente dalle uova veramente d'oro.
Al giurati del tribunale di
Escambia - laconteapiù anordovest della Florida, ai confini con
l'Alabama che è uno degli Stati
con il più alto numero di fumatori- sono bastate quindici ore in
I legali: "Basta menzogne
sulle sostanze letali"
Ma la compagnia ha
annunciato i l ricorso
camera di consiglio per arrivare
alla sentenza. Una cifra record,
cui si devono aggiungere altri
16,8 milioni di dollari destinati
agli altri eredi di Michael Johnson Sr., fumatore incallito dall'età di tredici anni, morto nel
1996. «Fumava almeno tre pacchetti al giorno, spesso si accendeva una sigaretta con quella
che stava per spegnere», ha raccontato Cynthia in lacrime davanti ai giurati. Il caso Robinson
è uno delle centinaia presentati
in Florida dopo che la Corte Suprema dello Stato nel 2006 respinse la class action contro la
3. Sanità nazionale
Reynolds, aprendo però di fatto
la strada alla possibilità, da parte dei singoli, di avviare azionilegali. La Corte Suprema, infatti,
aveva riconosciuto molte delle
prove presentate, compreso il
fatto che la Reynolds era «negligente, aveva cospirato per nascondere informazioni sui pericoli del fumo e venduto prodotti
difettosi». Nel 2008, dodici anni
dopo la morte del marito e due
anni dopo la sentenza della Corte Suprema, Cynthia Robinson
ha deciso di fare causa. Il processo, concluso con ilclamorosoverdetto sabato pomeriggio, è durato quattro settimane. «LaReynolds aveva assunto il rischio,
calcolato, di produrre sigarette e
venderle senza informare i consumatori» - ha dichiarato con
grande soddisfazione uno degli
avvocati della signora Robinson
- «speriamo che questo messaggio faccia arrivare alla BJ
Reynolds e agli altri colossi del
tabacco un messaggio forte e
chiaro e li costringa a non mettere più a rischio la vita di gente innocente». E un altro: «Basta
mentire sulle sostanze letali nelle sigarette». La Reynolds ha annunciato che farà appello per
una decisione "eccessiva", che
non è «in linea con le prove presentate» e che rischia, se ne seguissero altre, di mandare in
bancarotta il gigante del tabacco. «Ilverdetto va al di là della ragionevolezza: presenteremo ricorso e abbiamo fiducia che la
corte seguirà la legge e non consentirà che questo verdetto diventi esecutivo».
Pagina 27
1988, CASO CIPOLLON E
La famiglia di Rose ebbe un
risarcimento negato in appello
CLASSACTION
La Florida respinse una causa
contro Big Tobacco nel 2006
THE INSIDER
Film con Al Pacino e Russell
Crowe sulle major del tabacco
a
i;W
1/N
I1
3. Sanità nazionale
Pagina 28
IL CASO
REG IO N E I N D EB I TATA
A RI S C HIO I
O SPE DALI
..
. E.a D E I, PO N ENTE
G L.a. . .a
.ROBERTO
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .SCULLI
..............................................................................................................
UNO STOP agli investimenti, per l'impossibilità di contrarre nuovi debiti. Apartire dal nuovo
Gallierae, in una prospettiva più remota, anche
del nuovo, atteso ospedale del Ponente, oggi
non finanziato (anche)
per dare ossigeno alla
prima operazione. In attesa che la Regione Liguria delinei una strategia definitiva su come
affrontare la patata bollente, la prima conseguenza dei rilievi della
Corte dei conti appare
questa: la Regione ha un
debito da 103 milioni
che non teneva in considerazione, quello conseguente all'operazione-Arte, quindi non è
nella posizione di contrarne altri.
SEGUE »15
Prnil:p:illnr mSih
anrhr.rcnnd;nuuili
3. Sanità nazionale
Pagina 29
I RILIEVI SUI 103 MILlOtdl DI EURO DELL'AFFARE ARTE RIDIICONO NOTEVOLMENTE I MARGINI DI MAI.OV
FINANZIARIA
Buco in Regione, nuovi ospedali a rischio
La Corte dei Conti blocca ogni investimento: in discussione le future strutture sanitarie di Carignano e Ponente
dalla prima pagina
E proprio un mutuo era una parte
importante - 50 milioni di euro dell'investimento complessivo per
costruire il pure ridimensionato
nuovo polo sanitario di Carignano.
Alanciare l'altolà all'operazione è
stato, l'altro ieri mattina, il procuratore regionale della Corte dei conti,
Ermete Bogetti, che ha affiancato i
colleghi della sezione controllo nel
giudizio di parifi ca. Un controllo dei
documenti contabili della Regione,
istituito da due anni, che ha portato
aunvia libera, ma con l'ordine di apportare significativi correttivi al bilancio 2013 in attesa di approvazione da parte del consiglio regionale.
La scintilla per il blocco alla contrazione di ulteriori debiti è, ancora, la vendita, perfezionata a fine
2011, del patrimonio della sanità
pubblica. Finiti nella pancia di Arte,
i fabbricati e terreni, sono stati pagati grazie a un prestito da 103 milioni con Banca Carige. Per la Corte
la Regione non può fare finta che
quel debito non
esista e che sia
solo
affare
dell'Agenzia per
l'edilizia pubblica, ma va
iscritto nel bilancio dell'ente
di De Ferrari.
«In tal modo scrive nella sua
relazione Bogetti - la Regione ha superato il limite dell'indebitamento». Non solo: la
Regione a sua volta garantisce ogni
anno anticipando fondi ad Arte per
consentire (anche) di onorare il debito, Arte a sua volta li restituisce a
fine anno, prima della chiusura dell'esercizio. Un improprio anticipo
di cassa che la Corte dei conti ha
censurato. Una situazione, insomma, molto delicata, in cui ora si inseriscono i progetti per realizzare i
due nuovi ospedali.
Il riferimento al nuovo Gallieria,
nella relazione della procura regioanale, è esplicito: « Appare quanto
meno opportuna un seria riflessioni sull'intenzione più volte annunciata di gravare il bilancio regionale
per coprire con ulteriore indebitamento una parte rilevante dell'investimento occorrente per la realizzazione del Nuovo Galliera. Tale
operazione giungerebbe al termine
di una difficilmente spiegabile ri-
3. Sanità nazionale
programmazione della rete ospedaliera regionale (abbandono del progetto di ospedale divallata, definanziamento del subentrato progetto
dell'ospedale unico del ponente genovese), riprogrammazione che
non pare esente da fortissime criticità, anche per gli ingenti costi già
sostenuti e per le incerte prospettive sui futuri costi di realizzazione e
di gestione del nuovo Galliera, nonché sui futuri oneri finanziari diretti e indiretti». Questo soprattutto
perché i ripetuti tentativi di vendere il patrimonio acquisito da Arte
sono tutti regolarmente falliti - gli
ultimi non più tardi di alcuni giorni
fa - anche in ragione della congiuntura nerissima che sta deprimendo
da diversi anni il mercato immobiliare.
Se il ragionamento vale per il
nuovo Galliera da 400 posti letto e
135 milioni di investimento, vale a
maggior ragione - seppure con contorni al momento solo teorici, visto
lo stadio meno avanzato del progetto - per il nuovo ospedale del ponente. Che dopo un balletto lunghissimo non ha ancore una collocazione
definitiva, ma in ogni caso potrebbe
assai difficilmente reggersi senza
almeno una quota di finanziamento
- leggi: altri debiti - a carico del pubblico.
La ragione normativa che suggerirebbe di evitare nuovi mutui - oltre alla prudenza - è una legge
del 2000, la 76.
Che stabilisce
come non si
La s r 'a
possa superare
il 25%, nel rapdel project
porto tra oneri
i
ci
di
ammorta- per á
mento (interesl ' o stac olo
si sui debiti) ed
entrate tributarie non vincolate delle Regioni.
Questo a fronte di un'esposizione
debitoria che, negli ultimi anni, si è
costantemente ridotta. Anche per
questo, in queste ore, si sta valutando un piano alternativo: se l'equili-
brio finanziario così com'era stato
disegnato non regge più, occorre
trovare un'altra strada. E potrebbe
essere quella del project financing:
affidare a un investitore privato
l'operazione in cambio di un'operazione immobiliare. Via che però
comporterebbe una secca modifica
di equilibri urbanistici e finanziari.
Il giudizio dell'opposizione è durissimo. «La relazione della Corte rileva Raffaella Della bianca (Gruppo Misto - Riformisti) - è la sintesi
delbilancio della Regione e dellagestione Burlando. Una violazione
palese dell'articolo 119 della Costituzione, che recita: "possono ricorrere all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento, con
la contestuale definizione di piani
di ammortamento e a condizione
che per il complesso degli enti di
ciascuna Regione sia rispettato
l'equilibrio di bilancio". Ora e' chiaro che la giunta ha fatto debiti non
per investire ma per coprire debiti».
ROBERTO SCULLI
[email protected]
Pagina 30
y,
La seduta di venerdì della Corte dei Conti: in primo piano il procuratore Ermete Bogetti
milioni di euro
La somma chela Corte dei
Conti ha contestato dopo
aver esaminato il bilancio
della Regione Liguria
3. Sanità nazionale
milioni di euro
Il mutuo che Arte
ha acceso con Carige
per pagare gli immobili
venduti dalla Regione
milioni di euro
Il valore dei derivati
finanziari acquistati dopo il
2000 dalle banche d'affari
Merrill Lynch e Nomura
BALOSTRO
milioni di euro
L'esposizione debitoria
della Regione nel 2013,
cresciuta dei 26,57%
nel corso di un anno
Pagina 31
LA RIFORMA
Dall'Alfa
all'Iss, ecco
come cambia
la Sanità
ROMA. Per l'Agenzia del farmaco (Alfa) l'Agenzia nazionale per
i servizi sanitari regionali (Agenas), l'Istituto superiore di sanità (Iss) e il Consiglio superiore
di sanità (Css), senza dimenticare gli enti di ricerca, gli Irccs,
si preannuncia un "autunno caldo" in vista della grande riorganizzazione di cui saranno protagonisti.
In primis, il decreto della Pa
ha stabilito che il Css dovrà essere rinominato (si era insediato il 13 settembre scorso, ndr)
entro il 25 luglio e vedrà una riduzione dei componenti, che da
40 scenderanno a 30. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, cui spetta la nomina,
sembra orientato ad applicare
criteri simili alle "quote rosa" o
quantomeno a puntare su figure
femminili, o in ogni caso personalità di spicco che si sono particolarmente distinte, a prescindere dall'età. Per quanto riguarda invece l'Iss con la nomina nei
giorni scorsi del commissario
Walter Gualtiero Ricciardi
l'opera di riforma è di fatto avviata. Il "timing" è di 6 mesi, il
modello è il National Institute
of Health statunitense e l'obiettivo è di rimettere i conti a posto visto il deficit che ha portato
al commissariamento. Il 28
agosto come annunciato da Lorenzin dovrebbe poi entrare in
Cdm la riforma di Aifa e Agenas.
L'Agenzia del farmaco dovrà diventare un Authority simile alla
Federai Drug and Administration statunitense. La "ratio" è
quella di rafforzarne il ruolo
centrale e i poteri.
Per quanto riguarda Agenas
(Francesco Bevere è il nuovo
Dg), invece, il target è quella di
renderla un'agenzia di verifica e
controllo delle performance del
Ssn. Annunciata per dopo
l'estate anche la riforma proprio
degli enti di ricerca (gli Irccs)
che «dovranno costituirsi concretamente in rete in modo da
poter dialogare» e occorrerà valorizzarne «le capacità brevettuali, ma senza delle ripetizioni
che non servono».
3. Sanità nazionale
Pagina 32
I RISULTATI DI UNA RICERCA DELL'UNIVERSITÀ CATTOLICA DI ROMA E DI QUELLA DI BERNA
IL FEGATO
CI DIFENDE
DAI BATTERI
NELL'INTESTINO
IL FEGATO è una stupenda protezione naturale contro le minacce
che arrivano dai batteri presenti
nell'intestino. A scoprirlo sono stati i
ricercatori dell'Università Cattolica Policlinico Gemelli di Roma insieme
a studiosi dell'Università di Berna,
che hanno dimostrato come il fegato faccia anche da "firewall" contro
le minacce tese alla salute da batteri
provenienti dall'intestino che hanno
trovato una via di fuga nel sangue.
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3. Sanità nazionale
"
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Pagina 33
T
Sanità, troppe
differenze
fra le Regioni
UNA SANITA' uguale per tutti,
senza bisogno di viaggi della speranza che costano al singolo e alla
sanità. A lanciare questa richiesta
sono le associazioni dei pazienti,
che nel corso di un Forum presentano il Manifesto per i diritti dei
pazienti oncologici. A preoccupare
sono soprattutto due novità legislative: da un lato, la riforma del
Titolo V della Costituzione, che
non prevede un forte ruolo di indirizzo del governo centrale in materia di Sanità e rischia di legittimare
le attuali differenze tra le Regioni,
dall'altra, la recente entrata in vigore della Direttiva europea
2011/24, che riconosce ai cittadini
europei il diritto di curarsi in qualsiasi Paese dell'Unione e che a giudizio dei pazienti è stata recepita
senza prevedere alcun sostegno
per le spese di viaggio, favorendo
un flusso migratorio dall'Italia
verso altri Paesi europei solo a
vantaggio delle fasce sociali ad alto
reddito. «Abbiamo deciso di mobilitarci perché continuiamo a riscontrare troppe, inaccettabili differenze nella qualità dell'assistenza sanitaria da Regione a Regione», spiega Anna Maria Mancuso,
presidente di Salute Donna onlus,
promotrice dell'iniziativa insieme
ad altre 9 sssociazioni". Nel 2012
sono stati oltre 770 mila gli italiani
ricoverati in una Regione diversa
da quella di appartenenza.
3. Sanità nazionale
Pagina 34
LINE
Il benessere
adesso viaggia
anche in Rete
LA SALUTE e il benessere viaggiano anche in rete. Tra i tanti strumenti a disposizione dei cittadini
oggi c'è anche la prima polizza salute individuale (Tuttasalute!online) che assicura tutte le prestazioni sanitarie direttamente attraverso il Pc a partire da poco più di un
euro al giorno. Lo strumento di sanità integrativa potrebbe rappresentare una risorsa integrando il
livello di copertura garantito dal
Sistema sanitario e riducendo le
disuguaglianze che esistono in termini di capacità assistenziale tra
le diverse Regioni. Purtroppo le
forme di sanità integrativa in Italia "intermediano" attualmente
solo il 13 per cento della spesa privata (circa 4 miliardi di euro annui), con un gap di copertura di oltre il 40 per cento rispetto a quanto avviene negli altri Paesi europei. Peraltro la sanità integrativa
nel nostro Paese, benché coinvolga oltre il 16 per cento degli italiani (quasi 10.5 milioni di assistiti), è
quasi esclusivamente appannaggio del settore del lavoro dipendente ed è prevalentemente diffusa nelle Regioni del Nord Ovest e
del Centro. "Tuttasalute!online"
può rappresentare una risposta a
questi problemi: l'obiettivo dell'iniziativa è mettere a disposizione di tutti i cittadini, a prezzi accessibili, la sanità integrativa.
3. Sanità nazionale
Pagina 35
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QUESTIONI DI NASO,
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Sbalzi di temperatura, aria condizionata e allergie possono
ridurre le nostre capacità, con spiacevoli conseguenze
FEDERICO MERETA
METTETECI i bruschi sbalzi di temperatura
che ci hanno messo a disagio. Mescolate con
quel pizzico di aria condizionata che ci dà refrigerio. Aggiungete infine le classiche manifestazioni dell'allergia.
Nasce così, con dosi che possono variare da
persona a persona, il cocktail che mette a dura
prova le nostre capacità olfattive. Il problema
è che non solo rischiamo di perdere il piacere
della buona tavola estiva, ma anche di veder
scendere drasticamente le possibilità di trovare l'anima gemella.
Secondo una ricerca recentemente condotta su una popolazione di persone prive di olfatto per una particolare patologia (anosmia
congenita isolata) individuare il partner senza
l'aiuto del naso è davvero
EFFETTI
un'impresa: peri maschi è
INDESIDERATI difficile percepire i feromoni che guidano alla
scelta della "lei", mentre
per le donne mantenere a
lungo un rapporto appare
più difficile. Lo studio,
condotto all'Università di
Dresda dal gruppo di ricerca di Thomas Hummel e pubblicato su Biological Psychology, è solamente l'ultimo di
una lunga serie di ricerche che si stanno concentrando proprio sulla capacità di percepire
gli odori e gli aromi. Alcune ricerche, in particolare, arrivano addirittura a ipotizzare un
importante ruolo dell'olfatto nei meccanismi
che danno origine ai principali disturbi del
comportamento alimentare, come l'anoressia e la bulimia. Perché sentire un profumo o
gustare completamente un cibo non è solo
questione di naso, ma è anche e soprattutto un
problema di cervello.
«L'olfatto umano può individuare circa
10.000 diversi odori - fa sapere Anna Menini,
genovese, docente di Fisiologia presso la
Scuola internazionale superiore di studi
3. Sanità nazionale
avanzati (Sissa) di Trieste - All'interno di un
tessuto specializzato presente nel naso, l'epitelio olfattivo, ci sono milioni di neuroni olfattivi con centinaia di tipi diversi di recettori
che legano le molecole odorose, generando un
segnale elettrico che viaggia fino al cervello.
Molti animali, come ad esempio i cani, hanno
un senso dell'olfatto molto più sensibile di
quello umano. Questo è dovuto sia a un maggior numero di neuroni olfattivi che alla presenza di migliaia di tipi diversi di recettori.
Sebbene nel corso dell'evoluzione abbiamo
perso alcuni recettori e quindi la capacità di
percepire alcuni odori, continuiamo a sentire
quelli che sono importanti per la nostra vita».
«Esiste inoltre un "secondo" olfatto - spiega
l'esperta - quello retronasale, specializzato
nel cogliere le molecole presenti negli alimenti: gli stimoli in questo caso non passano attraverso le narici quando inspiriamo ma transitano per il nasofaringe, un condotto che dalla
parte posteriore della bocca arriva al naso,
permettendo agli stimoli odorosi presenti
nella bocca di raggiungere i neuroni olfattivi.
Quando abbiamo il raffreddore, cibi e bevande perdono gran parte del sapore proprio perché non riusciamo ad espirare attraverso il
naso e quindi le molecole odorose non raggiungono i neuroni olfattivi».
Sia come sia, sono tanti i potenziali nemici
dell'olfatto, che possono indurre iposmia
(cioè riduzione delle percezioni) o anosmia, o
perdita completa dell'olfatto. Spesso, come
appunto nel caso di un raffreddore che blocca
le narici o delle secrezioni che le invadono durante una sinusite o una bronchite, gli odori
non riescono ad arrivare alle cellule specializzate, che si trovano nella parte superiore del
naso. Ma ci sono anche alcune condizioni che
vedono proprio nella perdita dell'olfatto un
segnale d'allarme da non sottovalutare: questo problema si può presentare ad esempio
quando si ha un deficit pronunciato di vitaminaA, in caso di malattie degenerative del sistema nervoso centrale come Parkinson e Alzheimer, quando la tiroide non lavora a sufficienza, dopo un trauma che ha coinvolto la fronte.
Il vantaggio è che in qualche caso l'anosmia è
solo temporanea, visto che le cellule olfattive
hanno la capacità di riprodursi. Ciò che conta,
in tutti questi casi, è informare subito il medico per eventuali controlli. Lo stesso va fatto se
accade l'esatto contrario: per alcune persone
il problema si chiama iperosmia, ovvero una
percezione degli odori abnormemente accresciuta, che proprio non permette di sopportare quasi nulla. Il fastidio è tipico delle donne,
soprattutto in gravidanza o in menopausa e di
chi ha la tiroide che lavora troppo.
Pagina 36
Attenzione all'allmentazlone
Ci sono cJbi che in alcune persone possono
dar liioç,;o ad un'eccessiva produzione di muco,
e qunìi"¡ "chiudere" il n .so.'-ra q.iesti li latte
e ï formaggi, lo yogurt e i l gelato
Correlare odori e sensazioni
!n alcune persone l'odore può aiutare:
aroma del caffè la nattiììa fa sentire più
concentrati , la cannella riduce il nervosismo,
così come la monta
Occhio ai nemici
L'olfatto è molto sensïùlle . Per preservarlo
occorre smettere di fumare ed evitare gli alcolici.
Attenzione ai vasodilatatori nasali , usati per
sintomi dell'allergia
U n aiuto dallo zinco
Lo zinco aiuta a mantenere pulitele vie
respiratorie e quindi a migliorare l'olfatto.
E' contenuto soprattL:tto nello lenticchie e
nelle ostriche, oltre che nell'olio di girasole
giene personale
E' importante lavarsi spesso le mani per evitare
di trasrr,ettere virus ,ile vie respiratorie.
Raffreddori , influenze e .simili possono
n'iammnarle e linnitare le capacità olfattive
3. Sanità nazionale
Pagina 37
Aumentano i respinti: un terzo in più
tra i candidati non ha superato le prove
Albi, l'in
Da valutare l'effetto della sentenza sugli
«abogados» per l'insieme delle categorie
estabile discesa dei nuovi iscritti
In dieci anni contrazione del 30% - Le donne abilitate passano in vantaggio sugli uomini
Valeria uva
Medici, architetti, psicologi
o avvocati: negli ultimi dieci anni, gli aspiranti al tesserino di un
Ordine professionale che si sono
presentati agli esami si sono ridotti di oltre un quarto (-27,3%%°).
Più stretta anche la via dell'accesso: un terzo in più dei candidati
non ha superato gli esami di abilitazione. La crisi ha colpito di più
gli uomini: la categoria si è quasi
dimezzata, passando dai 3omila
nuovi ingressi del 2003 ai 18mila
del 2012, mentre le donne hanno
"tenuto" meglio con una flessione delle abilitazioni pari "solo" al
19 per cento. Anzi, le donne hanno persino sorpassato i colleghi
uomini: 23mila le abilitate del
2012, rispetto a 18mila uomini.
La tendenza emerge dalle elaborazioni del Sole 24 Ore sui dati
del ministero dell'Istruzione, che
ogni anno fotografa gli esami di
Stato per alcune professioni chiave (si veda il grafico qui sotto). I
nuovi professionisti censiti dal
Miur sono oltre Aimila; a questi
vanno aggiunti 1.031 consulenti
del lavoro (anno 2013) e 5.396 avvocati (dato ancora incompleto).
Spesso le donne, appunto, sono
in maggioranza. Oltre alle classiche professioni da sempre rosa
(psicologi, veterinari e assistenti
sociali) l'avanzata è netta anche
sunuovi fronti: le notaie, ad esempio, sono passate dal 17%Q nel 1991
a131°i° del2o13. E oggi rappresentano il 43% degli under 40 secondo
le stime del Notariato. Tra i consulenti del Lavoro, poi, sfiorano il
70 per cento.
Quasi tutte le professioni registrano un calo di interesse: all'eccezione costituita da assistenti
sociali, psicologi e biologi fanno
3. Sanità nazionale
da contrappeso le "mannaie" che
hanno decimato in particolare
chimici e geologi. Per questi ultimi le difficoltà partono dall'Università: «Con meno dipartimenti
- spiega il presidente Gian Vito
Graziano - si è impoverita la qualità della formazione e l'accesso
è ora più difficile ». «Però - aggiunge - negli ultimi tre anni a
causa purtroppo delle tante calamità si è risvegliato l'interesse
per la nostra professione proprio
nelle Università».
Non sempre, poi, esami di abilitazione e iscrizione all'Ordine si
muovono di pari passo. Prendiamo gli architetti : mentre negli ultimi dieci anni iscritti e promossi
all'esame andavano dimezzandosi, l'Albo ha continuato a crescere. Per ilpresidente del Consiglio
nazionale, Leopoldo Freyrie, questo dipende anche dagli sbocchi
occupazionali prescelti: «Dopo
la laurea molti scelgono mestieri
come il designer o il grafico per i
quali l'abilitazione non serve».
«Al contrario - precisa - abbiamo
un eccesso di offerta con i nostri
15omila iscritti, più di tre volte rispetto ai colleghi francesi e con
redditi falcidiati dalla crisi». Stesso fenomeno per i consulenti del
lavoro: secondo le stime del Consiglio nazionale , solo negli ultimi
cinque anni i candidati all'esame
sono passati da 4.610 a 2.407
(-47%). « Ma i nostri iscritti sono
raddoppiati in dieci anni e ora siamo 28mila» commenta la presidente, Marina Calderone. La categoria è tra le più colpite dalle
commissioni d'esame: 43% la percentuale di successo del 2013,
2013,30
punti in meno della media nazionale, pur sempre il doppio degli
avvocati. Per questi ultimi ora la
Corte europea ha aperto la via alternativa dell'abilitazione in Spagna con accesso diretto all'Ordine, saltando l'esame (si veda il Sole 24 Ore del18luglio). Con effetti
che potrebbero estendersi anche
alle altre categorie. « El'interaformazione universitaria che va rivalutata - commenta a caldo Calderone - ma non in chiave di semplificazione dell'accesso perché
cercare lo "sconto" fuori significa esporsi a una maggiore difficoltà ad essere competitivi sul
mercato del lavoro».
Nonostante il calo, c'è chi giudica le professioni ordinistiche
la categoria «vincente» dell'ultimo decennio. «Sono riusciti aresistere all'abolizione - commenta Gian Paolo Prandstraller, ordinario di sociologia aBologna a riposo - e hanno ampliato competenze e prestigio». Un esempio?
«I farmacisti hanno dato vita alla
farmacia multi-servizi». Così come gli architetti: il loro ruolo sociale è molto cresciuto - conclude Prandstraller - perché c'è un
bisogno più diffuso di bellezza
nelle città».
Pagina 38
La mappa delle categorie
A confronto i candidati e gli abilitati all 'esame di Stato per gli anni 2012, 2008 e 2003, la percentuale di promossi e la ripartizione per sesso
TOTALI
Variazione, % sui o lOn1;Jssi
2012
donna
!8,112
23.000
2004
donna
2003
dUE!(id
9
ja,305
28 5
.
7
AORONOIM1 E DOTTORI FORESTA11
2012
12:, 1
2008
W
2003
ARCHITETTI
2012
LMO
2008
2°338
2003
3,319 dame
ASSISTENTI S001AF1
2012
2008
''',i
hA'P
2003
Hb B.lffi
3. Sanità nazionale
Pagina 39
B10I001
2012
2008
candidati
3,181
2003
CHIMICI
candidati
453
2012
Mi
candidati
474
2008
722
2003
02ú'
,:11
candidati
1.343
COMMERCIALISTI
1.5`,1 : u i I
2012
:
2008
3,927 ;
2003
t.m4S danna
FARMACISTI
2012
2008
2393 donr:a
2003
u
3a566 dcuna
m%
CEOIOCI
2012
2008
2003
3. Sanità nazionale
Pagina 40
INGEGNERI (.`?
2012
2.H3
2008
candidati
2,325
2003
M
13,149
3,2má6 úan!;a
,andidati
18.849
MEDICI PHRURGI-11
candidati
6.947
2012
- .t3;': dnnna
i
candidati
7.003
2008
candidati
10.535
2003
DDCNTDIATRI
2012
23 duna
candidati
934
candidati
1.028
2008
,M.1 donna
2003
551 danna
candidati
1.393
PSIGDI_GGI
2012
4.133dannd
2008
&.283danna
2003
3,555 danna
VETERINARI
2012
candidati
1.016
2008
candidati
1.021
2003
candidati
1.526
Elaborazione Sole 24 Ore su dati ministero Istruzione, Università e Ricerca
3. Sanità nazionale
Pagina 41
Il miglior guadagno viene dall'università
di Gaia Giorgio Fedi
Quando un genitore mette da parte un
gruzzolo per i suoi figli spesso lo fa anche
per finanziarne l'istruzione futura. Uno
sforzo che può essere vano se l'erede sceglie un percorso di studi privo di sbocchi
lavorativi. Come fare allora le scelte giuste? I dati più recenti evidenziano che le
lauree scientifiche - in particolare medicina e ingegneria - garantiscono dei tassi di
occupazione più alti e anche delle retribuzioni più generose. Secondo il XV Rapporto Almalaurea del 2013 sulla condizione
occupazionale dei laureati, a 5 anni dalla
laurea chi ha fatto studi medici ha un tasso di occupazione del 96,5%, seguito da
chi ha studiato discipline economico-stati-
stiche (93,6%) e ingegneria ( 93,3%); per
quanto riguardale retribuzioni , invece, se
la passano meglio gli ingegneri , con uno
stipendio mensile medio di 1.748 €, tallonati dai medici con 1.662 € e dai possessori
di una laurea economico - statistica (1.603
€). Almalaurea rileva comunque che nella
fase di ingresso tutti i giovani italiani, anche i laureati, incontrano più difficoltà
che in altri Paesi, anche se nell ' arco della
vita lavorativa la laurea continua a essere
un efficace antidoto contro la disoccupazione, seppure meno che in altri Paesi. Alla luce di questo aspetto, il migliore investimento nella formazione universitaria è
quello che dà ai propri figli la possibilità di
trovare lavoro anche fuori dei confini nazionali: per questo, oltre alla facoltà è bene valutare anche la scelta dell'ateneo.
Spulciando le classifiche di QS - che moni-
Gli atenei più apprezzati all'estero
Classifica QS sulla reputazione presso chi
assume
UNIVERSITA
POSIZIONE
MONDIALE
MATERIA
Politecnico
di Milano
17
Ingegneria
civile
Bocconi
20
Economia ed
econometria
Sapienza
23
Fisica
Normale
24
Fisica
Politecnico
di Torino
38
Ingegneria
civile
3. Sanità nazionale
torano la reputazione delle diverse università del mondo presso chi assume - in Italia ci sono diverse facoltà che offrono ai
loro laureati uno standing internazionale.
La Bocconi risultala 2oesima migliore università del mondo per le discipline economiche ed econometriche e la 31esima per
la finanza; il Politecnico di Milano è al
48esimo posto perle discipline informatiche, al 4lesimo per ingegneria elettronica,
al3oesimo per ingegneria meccanica e aeronautica e al 17esimo per ingegneria civile; il Politecnico di Torino è al 38esimo posto per ingegneria civile; la Sapienza è al
23esimo posto per la fisica, mentre la Normale di Pisa è al 24esimo. Se l'idea è quella
di cercare un lavoro fuori dai confini nazionali si può anche valutare di intraprendere un corso di laurea che abbia insegnamenti in inglese e garantisca uno titolo di
studio riconosciuto anche all'estero. In Italia sono già molte le università che hanno
corsi di laurea riconosciuti anche in altri
Paesi (soprattutto Usa, Cina, Francia, Regno Unito): la Bocconi, la Sapienza, l'università di Padova, di Bologna, di Pavia, di
Ferrara, di Trento, la Luiss Guido Carli, Roma Tre, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino. E se si ha la possibilità di
investire in un master, a fronte di un esborso decisamente maggiore le possibilità di
carriera aumentano esponenzialmente.
Nella classifica del Financial Times sugli
Mba (i Master of business administration
che danno la possibilità di diventare un
top manager) tra i nomi italiani ancora
una volta è Bocconi, con lo Sda, a piazzarsi
nelle posizioni più alte (al 3lesimo posto)
con un salario medio annuo dei suoi alunni a tre anni dal master di 112.901$.
Pagina 42
Multa da 23 miliardi, una vedova
abb a e il gigant e dei ab acco
Sentenza record contro la multinazionale americana che fabbrica le Camel
Fil caso
PAOLO MASTROLILLI
IN VIATO A NEW YORK
uando hanno
letto il verdetto, ho sentito
la parola milioni, ed ero
eccitata. Poi il
mio avvocato mi ha informata che
in realtà era una B di billion, miliardi, e allora ho pensato che fosse incredibile».
Così ha parlato Cynthia Robinson, la vedova di Pensacola che aveva fatto causa al secondo produttore di sigarette negli Stati Uniti, la
Reynolds, dopo aver saputo che il
tribunale ha condannato la compagnia a pagare 23,6 miliardi di dollari
di multa per la morte di suo marito,
ucciso nel 1996 dal cancro ai polmoni. Una sentenza storica, che sembra presa di peso da un romanzo di
John Grisham, e potrebbe mettere
in ginocchio l'intero settore del tabacco, se non verrà rovesciata in
appello.
Il marito di Cynthia, Michael
Johnson, aveva cominciato a fumare quando aveva 13 anni. Lavorava
per un albergo, dove guidava lo
shuttle dei clienti, e fumava tre pacchetti al giorno di «Kool». Spesso
accendeva la prossima sigaretta
con la cicca di quella appena finita.
Nel 1990 aveva sposato Cynthia e
avevano avuto due figli. Sei anni dopo, a soli 36 anni d'età, era morto
per un cancro ai polmoni.
Il suo caso era finito nell'azione
collettiva intitolata al pediatra di
Miami Beach Howard Engle, che
aveva fatto causa ai produttori di tabacco a nome di un grande numero
di vittime, sostenendo che tutte si
erano ammalate perché le sigarette
creavano dipendenza ed erano dannose, ma le aziende che le vendevano avevano nascosto i loro effetti.
Nel 2000 un giudice gli aveva dato
ragione, condannando le case a pagare 145 miliardi di multa: una puni-
3. Sanità nazionale
zione per il loro comportamento irresponsabile, a cui poi si aggiungevano le compensazioni per i danni
subiti dalle singole persone. La Corte Suprema della Florida in seguito
aveva annullato questo verdetto,
perché i casi rappresentati erano
troppo diversi tra loro. Però aveva
ammesso che le singole vittime ripresentassero le loro cause. Così
erano nati migliaia di «Engle progeny», ossia procedimenti giudiziari avviati dai singoli membri della
precedente class action.
Quello di Cynthia faceva parte di
questo gruppo, e dopo quattro settimane di processo e due giorni di deliberazioni, venerdì scorso la giuria ha
emesso il suo verdetto. La Reynolds,
produttrice delle sigarette Kool fumate da Michael, è stata condannata
a pagare 17 milioni di dollari di danni
alla famiglia, e 23,6 miliardi come
multa punitiva. Cynthia si è commossa, ma gli avvocati
della compagnia
hanno subito detto
che la sentenza è
«eccessiva, inaccettabile in base
alla legge statale e
costituzionale, fuori dalla ragionevolezza e la giustizia, e
incoerente con le prove presentate».
Seguirà quindi l'appello, che già nel
caso della class action era riuscito ad
annullare la decisione dei giudici, e in
altre situazioni simili aveva ridotto di
molto la multa.
Il caso sembra preso dal romanzo
di John Grishman «The Runaway Jury» (La giuria), che raccontava una
storia molto simile, anticipando poi
quello che sarebbe accaduto nella realtà. Anche là si descriveva un processo intentato dopo la morte di un
fumatore per cancro ai polmoni, e i
tentativi delle aziende produttrici di
influenzare le decisioni della giuria.
La sentenza della Florida è un duro
colpo per la già danneggiata industria del tabacco,
che per anni ha nascosto i risultati
delle ricerche in
cui era documentata la pericolosità
delle sigarette e la
loro capacità di
provocare dipendenza. È vero infatti
che la class action è stata annullata
dalla Corte Suprema locale, ma le singole vittime ora possono fare causa,
basandosi solo sull'evidenza che fumavano e hanno subito gravi danni
alla salute. Questo apre la porta a migliaia di procedimenti legali, che alla
fine potrebbero costare in totale più
dei 145 miliardi della sentenza originaria per il caso di Howard Engle.
Pagina 43
miliardo
Il numero di fumatori
nel mondo
Il tabacco uccide una
persona ogni 6 secondi
la prima causa
Un malato di cancro
denuncia che sul pacchetto
non c'è l'indicazione
dei rischi
il primo verdetto
Colosso da 8,2 miliardi
Reynolds , fondata nel 1875 nel North Carolina , è la seconda azienda produttrice
di sigarette degli Usa , con una quota pari a circa il 30% del mercato e ricavi nel 2013 per
8,2 miliardi di dollari . Oltre a Camel produce altri marchi noti come Winston e Pali Mali
3. Sanità nazionale
Englefa infliggere 145
miliardi alle industrie
mala Corte Suprema
ribalta il verdetto
Pagina 44
.
- L'inizio precoce dei trattamento riduce l'insorgenza dei danni e fa bene alla spesa pubblica
Il glaucoma si vince a 40
i senza operazione
Quando la vista comincia ad abbassarsi scatta l'ora del controllo mirato. Dall'oculista
di Marino Collacciani
1 glaucoma è unamalattia sociale ad alta incidenza
al di sopra dei 40 anni: in
Italia circa i milione di persone ne sono affette e un terzo
non non lo sa». L' allarme è del
prof. Mario Alberto Giuliano,
Aggregato in Oftalmologia
presso l'Università di Roma
Tor Vergata, direttore del Congresso "Glaucoma Present
and Future", tenutosi a Roma
presso il Nobile Collegio Farmaceutico, ai Fori Imperiali.
Professor Giuliano, unamalattia sociale ha inevitabilmente ricadute economiche:
quanto ci costa il glaucoma?
Lo Stato impegna annualmente circa 800 euro per ogni
paziente affetto dalla malattia
suddivisi tra visite, farmaci,
esami strumentali e ricoveri.
t difficile parlare di prevenzione?
C'è da premettere che l'insorgenza della malattia glaucoi
r
atri
L'imaging misura
;
lo strato delle fibre nervose
e la salute del nervo ottico
3. Sanità nazionale
matosa è subdola in quanto,
nelle forme croniche, risulta
essere asintomatica. Ilpaziente si accorge della presenza di
limitazioni del campo visivo e
di disturbi alla visione in uno
stadio avanzato della patologia. Tuttavia, in considerazione della quasi completa irreversibilità del danno, molti
sforzi si sono effettuati al fine
di una diagnosi precoce e nella prevenzione della malattia,
soprattutto in soggetti con familiarità positiva.
Quali sono i principali strumenti diagnosici in possesso
dei massimi specialisti del settore?
Attualmente, oltre ai sistemi computerizzati di misurazione del campo visivo, abbiamo la possibilità di utilizzo di
sistemi di "Imaging" che ci permettono una riproducibile e
affidabile misurazione dello
strato delle fibre nervose retiniche e una valutazione estremamente accurata della testa
del nervo ottico e dei suoiparametri strutturali. Attraverso tali mezzi diagnostici è possibile
scoprire con largo anticipo l'insorgenza della malattia e l'esatto momento in cui avviare un
trattamento evitando dannosi
eccessi terapeutici o ritardi
nelle giuste cure.
Cosa può provocare il ritardo della diagnosi?
Può esporre il paziente a cominciare una cura nella fase di
difficile risoluzione e rendere
il danno evolutivo irreversibile. Fortunatamente, da un lato, l'esordio dellamalattianellaforma più frequente siverifica intorno ai quarant'anni,
epoca in cui tutte le persone
emmetropi cominciano ad avvertire i primi disturbi nellavisione da vicino per l'insorgere
della presbiopia.
Cosa consiglia ai pazienti?
In tale periodo è fondamentale sottoporsi a una visita da
parte del medico oculista e
non limitarsi a un esame della
vistaperla correzione del difetto. Solo un medico oculista
può valutare segni iniziali del
glaucoma e, se sfornito, può inviare i casi dubbi in Centri di
riferimento regionali.
Ci sono segnali positivi nelle cure più recenti?
E ormai provato come l'inizio precoce del trattamento
nei pazienti affetti dallamalattia, riduca in maniera considerevole l'insorgenza di danni
soggettivamente
rilevabili.
Tutti questi aspetti - e la riduzione della necessità di sottoporsi a intervento chirurgico
date le nuove combinazioni
farina cologiche - fanno ben
sperare perla salute del cittadino e per quella della casse statali.
Qual è il futuro della terapia del glaucoma?
La neuroprotezione. Ovvero la capacità di rendere il nervo ottico più resistente ai dannilegati al glaucoma. Il percorso è solo cominciato e occorre
ancorafare ricorso alle metodiche in uso, in attesa di una letteratura più cospicua e, quindi, più attendibile e rassicurante.
Dunque, come si opera in
Italia?
Intanto, da un lato nel nostro Paese il numero di interventi di glaucoma è diminuito
grazie all'utilizzo di famaci
sempre più efficaci; dall'altro,
varie tecniche chirurgiche si
sono affacciate. Tuttavia, la trabeculectomia - una tecnica
che compie 50 anni - nei suoi
canoni principali e nel suo
meccanismo di azione è ancora il gold standard.
r
Sempre più efficaci
hanno ridotto il ricorso
alla sala operatoria
Pagina 45
®,
Quaranta Paesi sottoscrivono il programma dell'Oms per frenare l'insorgenza di una ex debellata
Guerra al ritorno della tubercolosi nei paesi ricchi
Nelle metropoli l'incidenza maggiore. Aumentano i casi fra i giovani e gli ì
di Giovanni Battista Migliori *
e Mario Raviglione **
141
stato presentato a Roma
dall'Organizzazione
EMondiale della Sanità
(Oms) e dallaEuropean Respiratory Society (Ers), in collaborazione con il Ministero della
Salute italiano, un nuovo programma di intervento per l' eliminazione della Tubercolosi
nei Paesi a bassa incidenza.
Attualmente, sono 33 le Nazioni e i territori definiti tali in
virtù del fatto che visi contano
meno di 100 casi di Tubercolosi per milione di abitanti. Tra
questi Paesi c'è anche l'Italia.
Il programma di intervento
dell'Oms delinea una fase iniziale di "pre-eliminazione"
con l'intento di riportare il tasso annuale di nuovi casi di Tubercolosi in questi Paesi a meno di I0 per milione di persone entro il 2035.
oggi, in queste 33 aree sono
155.000 le persone che ogni an no si ammalano e 10.000 quelle che ne muoiano. In Italia, come in molti altri paesi industrializzati, la Tubercolosi è
una patologia relativamente
rara, ciononostante, negli ultimi anni sono emersi numerosi
motivi di allerta: nelle grandi
città metropolitane l'incidenza di Tbc è fino a 4 volte maggiore rispetto allamedianazionale, il numero di casi di Tubercolosi resistenti a più farmaci
è in lento progressivo aumento e sono stati identificati anche in Italia casi di cosiddetta
XDR-TB (forme tubercolari
estensivamente resistenti, per
le quali i farmaci attualmente
disponibili non sono efficaci).
La maggior parte dei contagi si concentra in alcuni gruppi di popolazione, più vulnerabili alrischio di infezione, qua-
li gli immigrati, e in alcune classi di età; in particolare, negli
ultimi anni, si è osservato un
trend in aumento dei casi di tubercolosi nella classe di età
15-24 anni.
In generale, nonostante l'incidenza nella popolazione generale si sia ridotta negli ultimi anni, lapopolazione immigrata ha ancora un rischio aumentato di contrarre la tubercolosi che è 10-15 volte superiore rispetto alla popolazione
italiana.
Per eliminare la malattia nei
Paesi a bassa incidenza sarà di
vitale importanza estendere a
tappeto la prevenzione e la cura della Tubercolosi nei Paesi
ad altaincidenza. Questa interdipendenza richiede un'azione concertata e una stretta collaborazione tra i Paesi con alta
incidenza di Tubercolosi e
quelli con bassa incidenza. An -
L'obiettivo successivo sarà
quello di conseguire l'eliminazione della Tubercolosi entro
il 2050, definita come meno di
1 caso per milione di persone
all' anno.
Sebbene la Tubercolosi sia
prevenibile e curabile, ancora
igrati
ti bio ti cipotentiemigliori condizioni di vita li anno quasi debellato la malattia in molti Paesi ad alto reddito, ma non abbianio ancora vinto.
E se commettiamo errori
adesso, laTubercolosi potrebbe riproporsi, anche con forme più resistenti ai farmaci. Invece, se agiamo correttamente e ci impegniamo nuovamente a combattere la malattia, sia
nel nostro Paese sia all'estero,
la Tubercolosi, un giorno, non
rappresenterà più una minaccia per la salute pubblica.
* Direttore Centro
Collaborazione Oms
Fondazione S. Maugeri
Tradate (Italia)
** Direttore Programma
Globale Tubercolosi, Oms
Ginevra (Svizzera)
In collaborazione con
la Direzione Generale
della Prevenzione
del Ministero della Salute
Italia
La malattia resiste
agli antibiotici tradizionali
divenuti meno efficaci
Percorso La malattia nei Paesi ad alta incidenza andrebbe bloccata con massicci interventi preventivi
3. Sanità nazionale
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ROBOT..-'..
di Francesca Tarissi
L'automa ` ospedale
per la riahilitazione
ríabltazìo
Il bambino guarda il displavdavanti asé completamente
assorto : il protagonista del videogioco è il suo avatar
virtuale e, mentresidiverte non si accorge che sultapis
roulantsta muovendo passi importantissimi perilsuo
futuro. Il robotLokornat, infatti, aiuta la riabilitazione
motoria dei deficitcausati da lesionidel cervello o del
midollo spinale. E' un grande macchinario collegato a un
esoscheletro robotizzato, che controlla in tempo reale ogni
singolo passo, correggendo i movimenti degli arti inferiori. I
trasd. ',!roridi forzamisurano l'attività volontaria del
piccolo, regolando l'assistenza necessaria.
Il sistemadi realtà virtuale, invece, si
adatta alle sue abilità cognitive. `Neppure
il controllo di 4 terapisti insieme
riuscirebbe ad ottenere lo stesso numero di
dati', spiegano al laboratorio dirobotica
dell'OspedalePediatrico Bambino Gesù di
S. Mannella (Roma), unico centro in
Europa ad utilizzareLokomatpergli
under 18. Un'eccellenzaitaliana.
([email protected])
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8. La Ricerca
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HUMAN BRAIN PROJECT
Una fronda di 700 cervelli
di Sylvle Coyaud
al5 al 9 luglio si è svolto a Milano,
per la prima volta in Italia, il Forum della Federazione europea
D delle società di neuroscienze, affollato, festoso , pieno di novità . Tra una sessione e l'altra però, molti ricercatori erano
preoccupati : l'avventura europea dello Human Brain Project (Hbp) nata nove mesi fa è
minacciata dal "determinismo tecnologico"
e da un leader "autocratico". Esigono riforme come scrivono in una lettera aperta alla
Commissione Europea. Altrimenti i 700 firmatari, lo boicotteranno.
La fronda inizia , inascoltata, nelle riunioni preliminari del 2010 . Nell'aprile
2012, Henry Markram del Politecnico di
Losanna e coautori propongono alla Commissione di creare le «fondazioni tecniche per un nuovo modello di ricerca... che
integra dati e conoscenze di discipline diverse e catalizza uno sforzo comune per
arrivare a una nuova comprensione del
cervello , a nuove terapie perle malattie cerebrali e a nuove tecnologie computazionali simili al cervello ». La proposta è approvata dalla direzione per le Tecnologie
dell'Informazione e della Comunicazione
(ICT), e diventa uno dei due programmibandiera dell'Unione Europea con scopi
squisitamente informatici : selezionare
strategicamente nuovi dati a partire da
quelli accumulati ; «identificare principi
matematici sottostanti i vari livelli dell'organizzazione cerebrale e la loro capacità
di acquisire informazioni »; fornire alla comunità i servizi di «un sistema integrato
di piattaforme ICT»; sviluppare modelli e
prototipi di piattaforme ICT.
Sono anche gli scopi del Blue Brain
Project, iniziato da Markram nel 2005 per
simulare in un super-computer un cervello di topo e vedere «emergere la coscienza». A fine 2012 Markram riceve 54 milioni
di euro per il triennio di avvio che coordina
e co-dirige nonostante i conflitti di interesse. Di fatto, è l'editore delle riviste «Frontiers» nelle quali interviene a volte ribaltando il giudizio dei revisori; detiene decine di
brevetti per algoritmi e processi che codificano e decodificano l'informazione, anche
di quella scientifica ; ha una sua fondazione che promuove il suo modello di ricerca
informatizzata . La fronda dei colleghi non
lo stupisce, succede sempre all 'araldo di
"un nuovo paradigma".
Nell'ottobre scorso, vara lo Hbp con un
comunicato trionfale : con 8o istituti-partner «è iniziato il Progetto di neuroscienze
più ambizioso del mondo ». Il primo compito del suo triumvirato è di preparare il piano per il biennio o triennio successivo, che
8. La Ricerca
la Commissione deve approvare entro dicembre e finanziare con ioo milioni di eu-
ro. (Per il decennio serviranno 1,2 miliardi,
circa metà a carico degli Stati membri e di
sponsor privati).
Presentato alla Commissione il io giugno, il piano taglia via 18 istituti e tutti gli
studi cognitivi, quelli che più interessano il
grande pubblico perché cercano di correlare l'attività cerebrale a emozioni , apprendimento, decisioni, rapporti umani insomma, e ai loro disturbi. Li esclude anche se
per protesta a fine maggio si era dimesso
Stanislas Dehaene, appena gratificato con
il Brain Prize 2014, leader dello Hbp per le
neuroscienze cognitive . « Ha ragione,» dice Mathew Diamond della Sissa. A Bruxelles aveva partecipato agli incontri preliminari e si era opposto a un programma-bandiera e ai suoi meccanismi opachi di finanziamento . «Non è sbagliato voler simulare
un cervello al computer , singoli ricercatori
lo stanno già facendo sinapsi per sinapsi. È
sbagliato voler costringere una scienza
sperimentale a seguire una visione unica».
Quella del coordinatore.
Forse si capiscono meglio i malumori europei se si confronta lo Hpb e l'iniziativa
americana Brain annunciata dal presidente
Obama nell'aprile del 2013 con un preventivo decennale di 4,5 miliardi di dollari. Dovrebbe inventare strumenti per mappare
l'attività dei singoli neuroni e le loro connessioni, più affidabili e meno invasivi di quelli
usati da tempo con vermi , moscerini o topi.
Se si tratta di un "nuovo paradigma", per dirla con Markram, ricorda quello suggerito
da Renato Dulbecco nel 1986 per Progetto
Genoma Umano: una gara tra laboratori,
nella quale ognuno corre con idee, software
e hardware di sua scelta. Solo che le neuroscienze, obietta Gary Marcus della New
York University, «non hanno un "ponte" tra
la biologia e la psicologia», una sorta di Dna
il cui codice una volta decifrato porterebbe
dai neuroni di tutti alla storia personale del
singolo cervello , pensiero, identità, autismo, Alzheimer...
pasque di partecipare a un dibattito a volte
rissoso fra discipline che hanno pochi modelli in comune perché spaziano dalla psichiatria clinica alla matematica , passando
dalla bioingegneria che da cellule staminali deriva "mini -cervelli " - umani e vivi.
In Europa è successo il contrario . «Si sono tagliati i rami che non stanno nel modello, così siamo ritornati al progetto di piattaforme che discutevamo a Bruxelles dieci
anni fa », osserva Mathew Diamond. Però
senza quei rami , lo Hpb diventa un po' modesto per attirare gli sponsor necessari a
programma -bandiera, no? «Forse, ma si
può renderlo più flessibile e aperto, applicando le regole : trasparenza , collegialità,
valutazioni indipendenti fatte da esperti
senza conflitti di interesse ». La Commissione si è impegnata a riesaminare il piano per
la fase due, di sicuro accoglierà le riforme
raccomandate anche dai comitati consultivi del progetto.
Ne serviranno altre, scriveva Alison
Abbott in un editoriale di «Nature», «la
bandiera del cervello non va ammainata
al primo vento contrario , la posta in gioco è troppo alta».
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Le star delle neuroscienze internazionali che avevano proposto Brain nell' ottobre
2011 lo riconoscono , invitano tutti a moderare le promesse e a suggerire linee di ricerca nelle consultazioni in corso, coordinate
non da loro o dai loro centri di ricerca, ma
dagli Istituti di Sanità che lo finanzieranno. E proprio le star sembrano felici come
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L'interpretazione
delle ricerche
Si sviluppano tecnologie
e startup di ricerca e
contestualizzazione
dei concetti. Anche
l'Italia può dire la sua
di Marco Passarello
Siamo abituati a sentirci dire che l'Italia
ha un forte ritardo da recuperare in materia tecnologica. Ma questo non è sempre vero e un esempio ragguardevole è quello della tecnologia semantica, un campo in cui
siamo all'avanguardia, con un proliferare
di startup che lascia ben sperare per il futuro. La tecnologia semantica permette a un
computer di comprendere il contesto implicito in un testo scritto. I normali motori di
ricerca si limitano a verificare se in un testo
sono comprese combinazioni di parole
chiave, senza essere in grado di distinguere, per esempio, tra il Paolo Rossi attore e il
Paolo Rossi calciatore. Un motore di ricerca semantico, invece, è in grado di capire
che sono due persone diverse, e di chiedere
se si è interessati all'una o all'altra. Da circa
un anno Google utilizza il motore semantico Hummingbird, che contribuisce a determinare l'ordine in cui vengono presentati i
risultati.
Tra i leader mondiali in questo campo c'è
Expert System, creatrice di Cogito, un motore semantico sviluppato in Italia e brevettato anche negli Stati Uniti. Ê una tecnologia orizzontale, non pensata per un uso specifico, ma adattabile a ogni situazione. La
società ha recentemente stretto un accordo
con l'incubatore Digital Magics, concedendo a condizioni di favore l'uso della propria
tecnologia alle startup che ne fanno parte.
«A questo punto della nostra evoluzione -
8. La Ricerca
afferma Marco Varane, presidente e cto di
Expert Systems - ci siamo concessi di lasciar "giocare" altre aziende con la nostra
tecnologia, per fare emergere applicazioni
che noi non siamo in grado di immaginare
o di sviluppare, e per far crescere un mercato che in Italia è ancora molto ridotto».
Tra le startup che hanno usufruito dell'accordo c'è Buzzoole, piattaforma di leo
(Influence Engine Optimization) che migliora la qualità della presenza online dei
propri utenti individuando gli influencer
in grado di generare il passaparola. Secondo Fabrizio Perrone, fondatore della startup, «la tecnologia semantica in Italia è di
ottima qualità. Quello che manca è semmai
ancora un mercato in grado di recepirla».
Anche Mimesi, società partita come servizio di rassegna stampa, dal 2012 utilizza Cogito per un servizio di monitoraggio
di stampa, siti web, blog e social media.
«Il nostro indice di pertinenza è aumentato del 5o% - spiega Marina Bonomi, managing director di Mimesi - e ora ci apprestiamo al passaggio successivo, che sarà
usare la tecnologia semantica per passare
da media monitoring a media intelligence: non solo estrarre le informazioni, ma
interpretarle».
Altra startup interessata è Premium
Store, che il prossimo settembre lancerà
Edicola italiana, negozio online in cui sarà possibile acquistare in formato digitale gran parte della stampa italiana, con un
motore di ricerca in grado di accedere alla
totalità dei contenuti a disposizione. Inizialmente si tratterà di una classica ricerca con parole chiave, ma è allo studio la
possibilità di usare Cogito per effettuare
ricerche di tipo semantico. «Sono convinto - sostiene Alberto Fioravanti, ceo di
Premium Store - che la ricerca semantica
permetterà l'emersione dei contenuti a
pagamento, che i normali motori di ricerca non riescono a valorizzare».
Anche allo Smartcamp 2014, la manifestazione in cui Ibm premiale startup digitali più valide, la tecnologia semantica ha avu-
to grande rilievo. La vincitrice di quest'anno, Social Bullguard, propone un servizio
di customer care che, utilizzando l'analisi
semantica su tutto lo spettro dei social media e sulle email, segnala tempestivamente
l'insoddisfazione dei clienti a chi se ne deve
occupare. In pochi mesi di effettiva presenza sul mercato ha già acquisito clienti importanti come Artsana, Novartis e Virgin.
«Contiamo di vincere la finale europea di
Smartcamp», afferma baldanzoso il ceo
Gianluca Treu.
Anche alcune delle altre startup finaliste
si occupano di tecnologia semantica. Una è
SpazioDati, che collabora con le Università
di Trento e di Pisa. «La nostra tecnologia dice il presidente Gabriele Antonelli - organizza i contenuti in un grafo e ne determina il contesto in base a considerazioni topologiche. Questo consente di avere buoni risultati anche con testi brevi e sgrammaticati, e anche quando non c'è il tempo per un
lungo addestramento del motore di ricerca». L'altra è Altilia, spinoff del Cnr, la cui
piattaforma Mantra analizza i big data trasformandoli in "smart data": «Siamo partiti dal software open source che ho contribuito a sviluppare come ricercatore del Cnr, al
quale abbiamo aggiunto i nostri brevetti spiega il fondatore Massimo Ruffolo -.
Mantra è in grado di analizzare tabelle, cartelle cliniche o testi scritti in linguaggio naturale, e di eseguire una "sentiment analysis" partendo dai messaggi presenti nei social media».
La tecnologia semantica potrebbe diventare un punto di forza per l'Italia? «Da noi
c'è una certa predisposizione allo studio
della lingua e della comunicazione - sostiene Varone -. E si possono eseguire ricerche
importanti con costi molto inferiori rispetto a quelli che si avrebbero all'estero. Abbiamo sperimentato che, anche se il sistema
Paese ha le sue pecche, le competenze, la
capacità e l'impegno che si trovano in Italia
non sono secondi a nessuno. Non dobbiamo crearci dei limiti artificiali».
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