Etichetta nutrizionale volontaria - il semaforo inglese

Alla cortese attenzione
Enzo Moavero Milanesi
Ministro agli Affari Europei
Flavio Zanonato
Ministro dello Sviluppo Economico
Beatrice Lorenzin
Ministro della Salute
e per c.c.:
Simona Vicari
Presidente CNCU
Sottosegretario di Stato
Milano, 17 febbraio 2014
Oggetto: etichetta nutrizionale volontaria – il semaforo inglese
Stimatissimi,
Il prossimo 20-21 febbraio, il Consiglio Competitività dell’UE discuterà dello schema inglese
di etichettatura nutrizionale semplificata, noto anche come “traffic lights” per l’utilizzo dei
colori rosso, giallo, verde che richiama i semafori stradali.
I consumatori in tutta Europa hanno manifestato il loro apprezzamento per questo sistema
di etichettatura dei prodotti alimentari trasformati, sistema che rispetta pienamente i
dettami del Regolamento sull’Informazione Alimentare e le modalità supplementari di
presentazione della dichiarazioni nutrizionali1.
1
Articolo 35 del Regolamento (EU) No 1169/2011 sulle disposizioni relative all’informazione
alimentare ai consumatori.
Dopo lunghe ad approfondite discussioni in seno al BEUC, tutte le associazioni di
consumatori hanno dato pieno sostegno all'uso codificato dei colori rosso, giallo e verde per
esplicitare le quantità dei principali nutrienti dei prodotti alimentari.
Lo schema fornisce, in un solo colpo d'occhio, informazioni su quanto sale, zuccheri, grassi e
grassi saturi sono presenti in quell'alimento e aiuta i consumatori a scegliere con maggior
consapevolezza e a comporre un carrello alimentare più salutare. Ci sono studi realizzati da
associazioni di consumatori in Francia, Olanda, UK2 Grecia e Italia, più altri studi indipendenti
realizzati dalla FSA3 e dalle stesse catene di distribuzione, che dimostrano in modo
inconfutabile la preferenza dei consumatori per etichette nutrizionali, sul fronte degli
imballaggi, contenenti elementi interpretativi codificati a colori, perché consentono loro di
avere un'informazione immediata, semplice e comprensibile. Lo schema semaforico, infatti,
permette di fare una semplice comparazione tra prodotti della stessa categoria prima di
scegliere. Ne è un pratico esempio il calcolatore messo a punto da Altroconsumo4,
pubblicamente on-line dallo scorso 27 settembre 2013, che ha già collezionato 56.392 visite
(alla data dell’11 febbraio 2014).
Sappiamo che lo schema di etichettatura volontaria adottato in UK ha subito attacchi
strumentali da diversi Stati membri. È stato detto che discriminerebbe alcuni prodotti o
categorie alimentari dimenticando, o volutamente ignorando, che lo schema è stato messo a
punto con tanto di linee guida applicative dall’equivalente Ministero della Salute inglese
(Department of Health) e della FSA5. Le linee guida indicano ai produttori e ai dettaglianti
che lo schema va usato quando l'informazione
è rilevante per i consumatori, in particolare sui
prodotti pre-preparati, molto elaborati, piatti
già pronti all'uso, liofilizzati, ecc.
Per la natura stessa dello schema possiamo
solo lamentare il fatto che non sia stato reso
2
“Unwrapped:
Which? puts sandwiches on test”. Articolo pubblicato a maggio 2012 dalla rivista
dell’associazione indipendente di consumatori Which?, UK.
3
Comprensione ed utilizzo dello schema inglese di segnalazione nutrizionale. Rapporto preparato per
la UK Food Standards Agency. Maggio 2009. Reperibile all’indirizzo:
http://www.food.gov.uk/multimedia/pdfs/pmpreport.pdf
4
Comparatore on-line di calorie e nutrienti delle merende per bambini
Il progetto sperimentale
è
–
Semafori merendine.
stato selezionato come “best practice” dalla commissione esaminatrice
dello “European Commission CAP communication award”:
http://www.altroconsumo.it/alimentazione/prodotti-alimentari/calcola-risparmia/merendine.
5
Si vedano le note a fondo pagina al link:
http://food.gov.uk/scotland/scotnut/signposting/#.Uv4m9aJd7Fo
obbligatorio in tutta Europa, mentre non possiamo che accogliere favorevolmente la sua
adozione volontaria da parte di alcune catene di distribuzione e ci auguriamo che altri
seguano il loro esempio.
Ci felicitiamo dei progressi fatti in UK su questo fronte, ma ci spiace che questa informazione
sia ancora negata in altri Stati membri.
Auspichiamo quindi che i produttori e i rivenditori che hanno optato per lo schema inglese lo
implementino anche in altri paesi in cui operano. Le autorità nazionali hanno a loro volta un
importante compito da svolgere per incoraggiare e facilitare questo modello, e quindi ci
auguriamo che l'esperienza inglese sia vista come un esempio virtuoso da seguire.
Un’esperienza che, ben lungi dall'essere ingannevole per i consumatori, consente loro invece - di fare scelte alimentari più salutari. I semafori, in ultima analisi, contribuiscono a
ridurre il peso che le malattie correlate alla dieta, come diabete e obesità, hanno sui sistemi
sanitari nazionali e sull'economia europea.
Con sincera cordialità,
Luisa Crisigiovanni
Direttore di Altroconsumo
Per informazioni: Marialuisa Villa
Ufficio Relazioni Esterne Istituzionali
Tel. 02 66890.208-336; fax 02 66890.288;
e-mail: [email protected]